Anteprima - L`informatore

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Anteprima - L`informatore
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12
23 marzo 2012
Anno LXXX
Numero 12
Fondato nel 1932
da Ernesto Stucchi
Settimanale del Mendrisiotto e Basso Ceresio
G.A. 6900 Lugano 3
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Ligornetto:
sì al doppio
binario
• Pretestuosa, poco lungimirante e incoerente: così il Municipio di Ligornetto giudica la
mancata adesione del Consiglio di Stato al raddoppio del
binario lungo la nuova ferrovia
in costruzione tra Mendrisio e
Stabio (cfr. l’Informatore del 16
marzo). Il progetto riguarda
una tratta di 900 m. “Per rapporto all’importanza strategica
la maggior spesa di 5 milioni
è veramente trascurabile in
considerazione dei benefici che
comporterà l’opera” rilevano
le autorità di Ligornetto che
sottolineano una mancanza di
coerenza da parte del Governo
(che accamperebbe motivi finanziari) rispetto a quanto si è
fatto in questi anni per favorire
il trasporto pubblico.
Secondo il Municipio, quella in
fase di realizzazione è un’opera di primaria importanza
nello scacchiere socio-economico della regione: si giustifica
quindi l’esecuzione completa
“in grado di garantire un
servizio rispondente ai reali
bisogni”. Si confida quindi in
un ripensamento.
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Luci e ombre
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I campanellini
dell’organo
Serassi
Pagine 4, 5 e 6
“Comunali”,
la voce
ai candidati
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Mendrisio,
le scuole
delle bande
• Sa.Gr.) Dogane, ferrovia, spedizioni, banche. Ai tradizionali simboli di Chiasso, con i
loro alti e bassi, se ne aggiungono di nuovi:
il centro commerciale Polaris, ben visibile
ovunque (nella foto d’archivio) e i call
center che si vedono poco ma che occupano
schiere d’impiegati. A tutti, probabilmente,
è suonato il telefono di casa (o sempre più
spesso il cellulare) e dall’altra parte della
cornetta ecco un addetto che propone un
cambio di abbonamento telefonico, un
aspirapolvere, una fornitura di vino, oppure anche solo per porre domande al fine di
stilare una ricerca statistica. Ebbene, questo
è solo un aspetto del lavoro dei call center.
Ma c’è pure l’altro lato della medaglia, quello di servizio “dal fuori”, con il quale i call
center ricevono ordini di merci, servizi per
sé o su mandato di terzi; come per esempio
la gestione di un centralino, di un servizio
informazioni o di numeri verdi...
Restaurata a Mendrisio la copia gigante di un Canaletto
La gazza di via San Damiano
• (red.) Abbaia il cane Billy,
quando, in fondo al cortile, sopra
la fontana, scorge l’uccello; vorrebbe giocarci, farlo volare via.
Ma la gazza rimane al suo posto,
minuscolo protagonista in primo
piano del gigantesco trompe l’oeil che, tolta tra qualche giorno
la carta di protezione, ognuno
potrà vedere dal vetro della
nuova cancellata del civico 5 di
via San Damiano, a Mendrisio.
L’affresco sta lì da più di due secoli. Ma il tempo aveva slavato i
colori, lasciando soltanto quelli
in alto, riparati dalla grondaia.
Amarilli Belluschi, nota professionista comasca, ha fatto un
bel lavoro di restauro ma anche
di rifacimento dei colori; senza
mancare di dare un divertente
tocco personale, disegnando
Spedizioni,
le nuove
nicchie
Chiasso, quale sarà
l’opera premiata?
• (red.) Domenica 25 marzo allo Spazio
Officina di Chiasso, con inizio alle 15.30, si
terrà la cerimonia per la consegna del premio
“Chiasso Arte Contemporanea 2012”. Il premio
sarà assegnato a uno dei 10 artisti che stanno
partecipando all’esposizione Enigma della modernità, in corso fino al 5 aprile (Ma-Do 10-12
e 15-18). Tutti sono affiliati a Visarte, metà
lavorano in Ticino, gli altri sono rappresentati
dalla sezione zurighese, con la quale Visarte
Ticino ha costruito ottimi rapporti grazie a
questa mostra.
Ognuno di loro propone a Chiasso tre lavori;
gli artisti hanno ricevuto il “compito” di produrre una quarta opera durante la mostra; e
tra queste sarà selezionata l’opera vincitrice,
che troverà posto in città. “E’ desiderio del
Comune - spiega Fabio Bianchi, capo dicastero Cultura - che il premio diventi un evento
annuale, dunque ricorrente; vorremmo che gli
artisti contemporanei avessero l‘opportunità di
confrontarsi, all’insegna del superamento del
presente, attraverso uno sguardo critico rivolto
al “grande” passato”.
Ed è quanto accade in queste settimane; infatti
il momento contemporaneo è strettamente legato alla mostra “Tiepolo nero; opera grafica e
matrici incise” allestita nel contiguo M.a.x Museo, pure fino al 5 aprile. La giuria è composta
da Luigi Sansone, Lionello Puppi, Antonio
D’Avossa, Alberto Nessi, Nicoletta Ossanna Cavadini, Guido Magnaguagno, Francine Mury,
Fabio Bianchi, Corrado Noseda. Gli artisti che
“concorrono” per l’ambìto premio sono Maya
von Moos, Teres Wydler, Myriam Thyes, Elisabeth Eberle, Nici Jost, Aglaia Haritz, Flor Garduno, Hecktor Mamet, Laura Solari. Domenica
verrà pure pubblicato il catalogo della mostra,
che era stato “sospeso” in attesa che gli artisti
producessero la quarta opera.
Dieci artiste
ticinesi
a Riva S. Vitale
L’affresco ispirato al Canaletto (1697-1768). A destra
la gazza dipinta da Amarilli
Belluschi.
La
proprietà,
molto antica, ha conosciuto
un profondo restauro, non
ancora terminato
sca hanno ben resistito al tempo
che passava; ed è così stato un
piacere, per la restauratrice,
scoprire man mano la precisione
con cui il pittore incaricato dai
Nobili Rusca lavorò sulla parete,
moltiplicando le misure lasciate
dal Canaletto; comprese quelle
del tappeto rosso che scende
dal loggiato e che rende inconfondibile il soggetto cui s’ispirò
il bravo pittore locale. A lui i
Rusca si rivolsero per colorare
quell’alta parete cieca, costruita
con l’unico scopo di separare la
loro dall’altrui proprietà, una
parte di casa che i Rusca medesimi vendettero qualche anno
prima. Vollero l’affresco alto,
solenne; e soprattutto profondo,
affinché l’occhio si perdesse ad
immaginare spazi sontuosi che
l’uccello e un cagnolino, il cui
modello, quello in carne, ossa
e peli si chiama, appunto, Billy.
Giovanni Antonio Canal, che
ispirò l’anonimo pittore di Casa
Rusca, ne sarebbe rimasto felice;
l’arrivo, nel 2012, delle due creature sembra infatti restituire vitalità all’immobile cortile dipinto
a Mendrisio; spazio che, invece,
nell’originale del 1765, ambientato a Venezia, il Canaletto non
esitò a riempire di vita, disegnando parecchie figure, come si può
ben vedere sulle enciclopedie e
nella galleria dell’Accademia di
Venezia, dove il piccolo dipinto,
alto poco più d’un metro, intitolato, “Prospettiva con portico” è
conservato insieme ad altre opere
del grande pittore delle vedute.
Per fortuna le sinòpie di Casa Ru-
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nel borgo di fine Settecento,
inizio Ottocento, non erano certamente abbondanti.
Il restauro è stato condotto in
porto dai proprietari della casa,
in particolare da Stefania Doninelli, scomparsa recentemente.
e da suo fratello Egidio Binaghi,
“appassionato di pietre antiche”,
come lui stesso si definisce, che
ha tessuto i contatti per restituire a tutti questa ed altre bellezze
fino ad oggi chiuse alla vista.
Percorso
del cemento,
si apre a maggio
Casa Croci,
dalle botteghe
al Fox Town
• La riqualifica dell’area Saceba a
Morbio è ormai a buon punto. Le demolizioni sono concluse, i terreni sono
stati bonificati, la nuova morfologia
ha dato un volto diverso all’area e i
lavori di rinaturazione sono in buona
parte terminati. Le strutture conservate
sono ora in sicurezza e gli allestimenti
scenografici e didattici nelle gallerie di
estrazione e nella torre dei forni sono
in corso di realizzazione. Ed è già nota
la data dell’inaugurazione di quello che
sarà chiamato Percorso del cemento, i
prossimi 4 e 5 maggio. Si tratta della
tappa più importante di un lungo cammino, iniziato all’inizio del millennio;
risale al 2005 la decisione del governo
e di Holcim di costituire un gruppo di
lavoro che ha aperto le porte a questa
nuova pagina di paesaggio.
• Mercoledì 28 marzo alle 18 a
Casa Croci sarà inaugurata la mostra “Mendrisio. Dalle botteghe
alle grandi superfici commerciali”.
L’esposizione rimarrà aperta fino al
16 giugno, da martedì a venerdì 1417, sabato 14-18, domenica e lunedì
chiuso.
SERVIZIO RIPARAZIONI
ESPOSIZIONE
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Via Catenazzi - Mendrisio - Tel. 091 646 18 42
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