13727 Borse di Studio - Associazione Don Piero Tubino
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13727 Borse di Studio - Associazione Don Piero Tubino
BORSE DI STUDIO « PER DON PIERO TUBINO » Bozza di progetto – 27 luglio 2013 Con quale obiettivo È molto importante chiarire lo scopo del progetto, in particolare perché andrà costruito con la collaborazione di professori universitari. Sarà dunque essenziale essere aperti a suggerimenti e idee, ma anche avere sempre presente lo scopo che ci prefiggiamo per costruire insieme un progetto coerente. Secondo me l’obiettivo è duplice: 1. Sostenere progetti di ricerca e di ricerca/azione sulle nuove povertà a Genova che possano portare input innovativi e concreti; 2. Dare la possibilità a giovani universitari di trasformare in progetto reale una propria idea sotto la guida di professori motivati e disponibili, di conoscere ed esplorare una situazione sociale concreta, di veder valorizzato il proprio potenziale. (Don Piero sapeva vedere il potenziale in ogni persona, anche quando la persona stessa non ne era capace…). Di cosa si tratta La Fondazione mette a disposizione di studenti universitari del triennio e/o della specialità delle borse di studio di un valore da definire (pensavo a 500 / 1000 EUR), per la realizzazione di progetti nell’ambito delle nuove povertà a Genova. Le borse potrebbero dunque servire agli studenti nella elaborazione del lavoro di tesi. I progetti dovrebbero essere segnalati dai professori (coinvolti precedentemente nel progetto “borse di studio”) e selezionati dalla Fondazione secondo criteri stabiliti in precedenza. Il numero delle borse di studio dipende dalle donazioni che vengono raccolte a questo scopo ma si potrebbe immaginare un numero che vada da 3 a 5 all’anno. I risultati delle ricerche/tesi effettuate con il sostegno delle borse di studio devono essere fruibili dalla Fondazione sia come materiale di riflessione e indagine, sia nelle eventuali applicazioni pratiche sotto forma di “progetti pilota”. Con quale strumenti Corsi universitari da coinvolgere nel progetto Bisogna individuare i percorsi di studio che ci sembrano più adatti agli scopi del nostro progetto e riflettere a quale percorso di studi rivolgersi (laurea triennale, specialistica, dottorato – anche se le tesi di laurea “magistrale” sono quelle che a prima viste sembrano avere più potenziale). Personalmente troverei interessante rivolgersi agli studenti che si formano per un lavoro sul terreno, come il Corso di Laurea in Servizio Sociale oppure Scienze della Formazione Primaria (si possono, ad esempio, immaginare lavori per l’integrazione di bambini stranieri nella scuola primaria) Professori universitari di riferimento Bisogna individuare professori universitari che, all’interno dei percorsi di studi scelti, siano i nostri referenti e collaboratori. Questi dovrebbero • collaborare alla costruzione del progetto “borse di studi”, per gli aspetti di contenuto, didattici, di procedimento (ad esempio sulla selezione e il controllo dei progetti), amministrativi. • selezionare i progetti da presentare alla Fondazione per ottenere le borse di studio • stimolare e accompagnare gli studenti che beneficiano delle borse di studio La ricerca-azione Potrebbe essere interessante favorire i lavori che vengono svolti con il metodo della “ricercaazione”. Si intende per ricerca - azione un modo di concepire la ricerca che si pone l'obiettivo non tanto di approfondire determinate conoscenze teoriche, ma di analizzare una pratica relativa ad un campo di esperienza (ad esempio, la pratica educativa) da parte di un attore sociale con lo scopo di introdurre, nella pratica stessa, dei cambiamenti migliorativi. https://it.wikipedia.org/wiki/Ricerca_-_azione Con questo tipo di ricerca si potrebbe immaginare la messa in opera di piccoli “progetti pilota” nell’ambito delle nuove povertà. Il risultato dei progetti sostenuti I progetti potrebbero offrire spunti utili alle attività della Fondazione in termini di: • • • • • • • • coinvolgimento di giovani nella elaborazione di nuove idee e progetti; indagini su particolari aspetti della società; piccoli progetti di intervento; suggerimenti su come affrontare situazioni di povertà ed esclusione sociale; materiali che possono essere utilizzati per campagne di sensibilizzazione su temi particolari; creazione di reti di relazioni sul territorio; valutazione di ( e sostegno a) progetti in corso; … Si potrebbe anche invitare i laureati/laureandi a presentare il lavoro fatto grazie al sostegno della borsa di studio durante il nostro convegno annuale. Come Occorre fare un po’ di ricerca sulla forma più adeguata per finanziare gli studenti in modo da evitare tasse o trattenuta da parte dell’Università. Borsa di studio? Premio di laurea? Assegno di studio? Quando 1. Da qui a fine agosto: definire l’idea di progetto sulla base di questa bozza discutendone all’interno dell’associazione e consultando alcuni docenti “amici” che potrebbero aiutarci a definire meglio obiettivi e metodi. 2. Settembre - Ottobre: definire le modalità operative del progetto decidendo i tempi (Calendario? Come devono essere presentai i progetti? Come e chi li valuta? Come assicurare visibilità all’iniziativa? Ci sono procedure “burocratiche” da seguire per mettere in piedi un meccanismo di borse di studio?). 3. Ottobre - Novembre: Si potrebbe cominciare sulla base dei fondi esistenti a finanziare alcune iniziative magari già in corso dopo aver individuato il/i professori disposti a collaborare. Il resoconto del lavoro svolto in questa fase pilota e l’uso eventuale del prodotto ottenuto dai progetti sovvenzionati, potrebbe essere la base su cui partire per una raccolta successiva di fondi. 4. Novembre - Dicembre: Lancio di una campagna di finanziamento con l’obiettivo di raccogliere 5,000 EUR per 5 borse di studio da assegnarsi nel primo anno. 5. Gennaio 2014: Lancio del “bando” per il primo anno di attività Chi Dobbiamo individuare una persona all’interno dell’associazione che possa fare da perno operativo per il progetto, vale a dire: occuparsi dei contatti con i docenti, seguire la definizione delle modalità pratiche per l’erogazione delle borse di studio e gestire gli aspetti tecnico organizzativi. Potrebbe richiedere da mezza a una giornata per settimana di lavoro. Questa persona dovrebbe essere sostenuta da 3/4 che dovrebbero fare parte del comitato che assegnerà le borse di studio. Simona Tessore