I TEMPI PAGA:
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I TEMPI PAGA:
SALONI WHO’S NEXT & PREMIÈRE CLASSE POSTICIPARE I TEMPI PAGA: PRESENZE +12% Il passaggio da luglio a settembre premia i saloni parigini, che registrano oltre 41mila visitatori. Gli imprenditori italiani: «Se gli stranieri frenano, compensiamo con i francesi». Boom dei buyer dell'e-commerce: sono il 10% del totale di Andrea Bigozzi The trade fair registers +13,5% and +9,5% increases in the number of French and international buyers respectively, with a total of 41,198 visitors, up 12% on last year. The number of buyers from China decreased, and this was due to the new date posticipated from July to September. Record attendance for the e-commerce buyers. N on è vero che chi prima arriva, meglio vende. Intorno a questa equazione nel 2009 Who’s Next e Première Classe avevano deciso di anticipare le date a luglio, ma a sei anni di distanza i saloni parigini fanno marcia indietro e tornano in scena a settembre. Un ripensamento subito premiato dai buyer, che rispetto a luglio 2014 sono aumentati del 12%, facendo registrare a Porte di Versailles oltre 41mila visitatori, con una crescita del 13,5% dei francesi e del 9,5% degli stranieri. Sul fronte internazionale è andata bene la Germania (+45%, con un numero di compratori maggiori, rispetto alle edizioni estive del 2011 e del 2012). Dinamica anche l’Italia, con un progresso del 17% e la presenza di retailer (specie nelle sezioni Studio, Urban e Trendy) di prim’ordine: LuisaViaRoma, Penelope, San Carlo Dal 1973. Un tema, quello della rivoluzione del calendario, in voga fra gli stand degli espositori, che ne hanno parlato chi a mezza voce e chi apertis verbis. L’idea di scattare in avanti ha trovato il consenso generale degli imprenditori italiani, che hanno puntato i rifettori anche su un altro aspetto forte dei due saloni parigini: la capacità di mixare l’offerta (uomo e donna, abbigliamento, accessori, calzature e anche bijoux), per un totale di circa 1700 marchi: « È quello che manca in Italia». Fra i principali sostenitori dell’anticipazione ci sono gli imprenditori di scarpe e borse. «Settembre - osserva Gianni Chiarini nel suo stand, 64 22_09_2015 tra i più affollati a Première Classe - si è confermato il momento ideale per una fera di accessori. Questo è il momento i cui i buyer scrivono gli ordini. La temuta vicinanza con Mipel e The Micam (i saloni milanesi si sono conclusi rispettivamente il 3 e il 4 settembre, ndr) non ha creato problemi. A Parigi vengono soprattutto francesi e giapponesi». A pochi stand di distanza altri imprenditori e manager italiani confermano l’analisi positiva sullo spostamento in calendario. «L'anticipato a luglio - è convinto Alessandro Marzocchi, export manager di Beatrice B - aveva CLOSING FIGURES 41.198 Visitatori (+12%) • francesi (+13,5%) % del totale • internazionali (+9,5%), il 37 Buyer italiani +17% con presenze qualifcate come LuisaViaRoma, Penelope, San Carlo Dal 1973. Nuovi mercati La Tailandia (con the Mall Group) e la Malesia (con Melium) sono le new entry di questa edizione E-commerce I buyer legati alle realtà virtuali sono ormai il 10% del totale Fonte: Who’s Next e Première Classe, elaborazione fashion L'ingresso a Porte de Versailles di Who's Next e Première Classe. Tra gli stand dei saloni parigini, numerosi i fashion blogger e buyer online portato maggiore internazionalità tra i visitatori, ma per noi che vogliamo sviluppare il mercato francese, la nuova collocazione è perfetta». Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Marchesi, responsabile comunicazione di Daniela Dallavalle: «I nostri agenti francesi - informa - stanno lavorando. Credo che col tempo questo diventerà un appuntamento più locale». Alle accuse di un’impostazione “francocentrica” hanno risposto gli organizzatori della manifestazione, ricordando che le presenze straniere a Porte di Versailles sono state il 37% del totale e che la pur preventivata perdita di ingressi dall’Asia e del Medio Oriente, dovuta allo slittamento a settembre, è stata inferiore al previsto. I grandi nomi non sono mancati, specie dal Giappone, con le adesioni di United Arrows e Tomorrowland. Conferme anche dal mondo dell'e-commerce: i buyer "virtuali" sono stati il 10% del totale. E per le aziende a cui la sola Francia sta stretta? A loro non resta che presidiare anche gli altri appuntamenti internazionali di queste settimane: dal Cpm di Mosca al Coterie in America, fno a Mipap, Super e White a Milano. Per fortuna, la moda è un mercato worldwide. ●