la leggenda di kaspar hauser pressbook ita.
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la leggenda di kaspar hauser pressbook ita.
una produzione Blue Film e Shooting Hope Productions con il contributo di LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER un film di DAVIDE MANULI 1 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • SCHEDA ARTISTICA Lo Sceriffo e Dark Man Vincent Gallo Kaspar Hauser Silvia Calderoni La Granduchessa Claudia Gerini La Veggente Elisa Sednaoui Il Prete Fabrizio Gifuni Il Drago Marco Lampis 2 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • SCHEDA TECNICA Regia Davide Manuli Soggetto e Sceneggiatura Davide Manuli Fotografia Montaggio Musiche Scenografia Costumi Trucco Organizzazione Location Manager Tarek Ben Abdallah Rosella Mocci Vitalic Giampietro Preziosa Ginevra Polverelli Romano Donati Jacopo Cino Gianluca Vassallo Prodotto da Bruno Tribbioli e Alessandro Bonifazi Con il contributo di MiBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Sardegna Produzione Blue Film e Shooting Hope Productions Distribuzione Cinecittà Luce Paese Anno di produzione Location Durata Formato Sonoro Italia 2011 Sardegna 85’ 35 mm B/N Dolby Digital Ufficio Stampa Lionella Bianca Fiorillo Storyfinders Lungotevere Flaminio 76 – 00196 Roma tel. 06.83515861 – 06.81176424 [email protected] crediti non contrattuali 3 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • SINOSSI La leggenda narra di un ragazzo apparso improvvisamente dal nulla. Il corpo arriva galleggiando sulla riva di una spiaggia. E’ Kaspar Hauser, il Fanciullo d’Europa, erede al trono, fatto sparire per oscuri motivi di potere quando era ancora piccolo. Ma ora è tornato in questo luogo desolato e senza tempo dove abitano solo la Granduchessa, il Prete, il Dark Man, la Veggente, lo Sceriffo e il Drago. Kaspar Hauser con il suo arrivo sconvolge gli equilibri di questo mondo lontano, isolato e in una dimensione atemporale. Lo Sceriffo lo accudisce e lo protegge nel suo fortino, ma Kaspar Hauser capisce presto chi sono i suoi amici e chi i suoi nemici. Da una parte lo Sceriffo, la Veggente e il Prete, dall’altra il Dark Man, la Granduchessa e il Drago. Un interrogativo aleggia e rimane fino alla fine: Kaspar Hauser era un santo, un idiota, un impostore… o semplicemente il loro Re? 4 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • PREMESSA STORICA Il progetto La leggenda di Kaspar Hauser è ispirato ad un misterioso fatto di cronaca avvenuto in Germania nell’Ottocento e che affascinò, per oltre un secolo, intellettuali e registi. Il 26 maggio 1828 comparve all'improvviso in una piazza di Norimberga, un ragazzo di circa sedici anni che sapeva dire solo un nome, forse il suo, Kaspar Hauser e poche altre parole. Accusava disturbi comportamentali e reagiva violentemente a qualsiasi impressione sensoriale, come ai suoni acuti. Il suo caso, in breve, destò l'interesse del pubblico, che voleva vederlo, toccarlo, fare degli esperimenti, per cui Kaspar dopo due mesi iniziò a soffrire di nevrosi. Le autorità di Norimberga lo affidarono alle cure di uno stimato insegnante. Kaspar Hauser in pochi mesi imparò a parlare, leggere, scrivere e fu così possibile ricostruire la sua storia. Aveva passato gli ultimi dodici anni in una cella buia, incatenato al pavimento. In tutti quegli anni il solo contatto con il mondo era stato un uomo che gli portava cibo e lo lavava ma che lo picchiava appena faceva qualche rumore che potesse rivelarne la presenza. Un anno e mezzo dopo il suo ritrovamento Kaspar Hauser subì un attentato per mano di un ignoto e questo ebbe un effetto negativo sulla sua psiche. L’attentato fece crescere i sospetti che egli fosse vittima di una cospirazione. Kaspar Hauser fu così affidato così ad un ricco uomo d'affari, poi ad un austero maestro di scuola ed infine ad un ambiguo lord, fino a quando, il 14 dicembre 1833, nel parco di Ansbach, venne pugnalato da uno sconosciuto e morì tre giorni dopo. Fu sepolto nel cimitero della cittadina bavarese. 5 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • PREMESSA STORICA Oggi si arriva alla tomba seguendo un percorso segnalato. Sulla sua lapide si legge: "Hic jacet Kasparus Hauser, aenigma sui temporis. ignota nativitas, occulta mors - mdcccxxxiii" ("qui riposa Kaspar Hauser, enigma del suo tempo. Ignota la [sua] origine, misteriosa la [sua] morte - 1833"). Nei giardini dove fu accoltellato gli fu eretto in seguito un monumento, con una lapide che recita: "Hic occultus occulto occisus est" ("qui un uomo misterioso fu ucciso in modo misterioso"). Chi fu realmente Kaspar Hauser? Per alcuni un impostore, per altri un rampollo principe del Baden, vittima sacrificale di intrighi dinastici. Anselm von Feuerbach (17751833), giurista fautore del principio nulla poena sine lege, se ne occupa nel suo libro omonimo, accogliendo la seconda ipotesi, che gli studi successivi riconobbero. Su Kaspar Hauser il Fanciullo d'Europa, sono stati scritti più di 3.000 libri e 14.000 articoli, e numerose pièce teatrali. Werner Herzog ne fece un film: L’enigma di Kaspar Hauser”- Gran Premio della Giuria a Cannes nel 1975. 6 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • NOTA DI REGIA La scrittura di questo secondo lungometraggio nasce dalla mia volontà di continuare il discorso poetico fatto con il precedente film “BEKET”, (Premio della Critica Indipendente a Locarno 2008, presentato in oltre 60 festival Internazionali e pluripremiato) girato in Sardegna, volendo mantenere lo stesso filo conduttore. Si potrebbe dire che la mia versione di Kaspar Hauser prende letteralmente il testimone di BEKET nella stessa corsa. Gli elementi di congiuntura tra i due film sono tanti: il bianco e nero, la natura col suo paesaggio isolato e desolato, l’assenza di umanità e civiltà, i pochissimi personaggi e l’uso di tematiche universali. Quando si prova a trattare il tema della breve vita di Kaspar Hauser, una delle parole che viene fuori più spesso è “ENIGMA” e “MISTERO” a causa dei così pochi elementi che contraddistinguono la vicenda. Io aggiungerei alla storia gli aggettivi “SURREALE” e “DELIRANTE”. La mia riscrittura di Hauser vuole insistere sul fatto che NON ha senso prendere la vicenda per come è accaduta letteralmente visti i pochi elementi a disposizione, ma al contrario ha più valore re-interpretarla in chiave poetica grazie all’uso di archetipi e di metafore: - L’arrivo dal nulla e dal buio diventa l’arrivo dal mare… - Il primo mondo di Hauser diventa qui un’isola deserta… - L’umanità che lo circonda diventa un semplice gioco di coppie tra buoni, cattivi e neutrali… - Lo sforzo assurdo fatto per dargli un’educazione diventa l’insegnamento del mestiere di DJ… - La sua presunta ‘santità’ è qui tradotta in grotteschi miracoli che Kaspar compie a sua insaputa… cucchiai e lattine che si spostano da soli… - Alla morte Hauser ritorna al nulla e al buio, cioè al mare… Ma molto semplicemente, questa versione di KASPAR HAUSER vuol ribaltare l’equazione KASPAR HAUSER = MATTO vs. MONDO ESTERNO e SOCIETÀ = NORMALE Dimostrando in mondo poetico che forse… Kaspar è più normale di tutte quelle persone che gli stanno attorno esaminandolo e giudicandolo come un’animale da circo. 7 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • NOTA DI REGIA Anche a livello di estetica cinematografica, si vuole continuare il discorso iniziato con “BEKET” rompendo l’asse spazio-temporale. Siamo anche qui in un non-luogo e in un non-tempo, adottando le influenze che io prediligo: Western, surreali, modern-tecno e post-atomiche al tempo stesso. Produttivamente si può parlare di un film a basso budget. "The world calls me mad. I am mad, you are mad, all the world is mad. Who is not mad? Still these madmen call me mad. Some are mad after name and fame. Some are mad after money. Some are mad after flesh. But blessed is he who is mad after God; such a madcap am I!" Rang Avadhoot 8 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • CAST Vincent Gallo (Nel doppio ruolo da protagonista: Sceriffo-Dark Man) Attore, regista, musicista. Comincia con il formare diverse band musicali tra le quali the Good, The Plastics, The gray (al suo fianco troviamo in questa formazione persino Jean-Michel Basquiat), The Bunny (con Lukas Haas). Contemporaneamente comincia a muovere i primi passi nel campo dell'arte esordendo come fotografo, ma trovando il vero successo con la scultura e soprattutto con la pittura. Il suo nome è legato alle più importanti gallerie d'arte di New York tanto che in Giappone nel 2002 l'Hara Museum ha presentato una mostra con 120 tra le sue opere. I grandi riconoscimenti si riscontrano soprattutto nella carriera cinematografica. Esordisce nel 1986 con il cortometraggio "If you feel froggy, jump". Il vero successo arriva poco dopo quando vince il primo premio come miglior colonna sonora al festival di Berlino per il film di Eric Mitchell "The way it is" dove ha anche un ruolo come attore. Da questo momento continuerà la grande ascesa verso il cinema recitando in diversi film quali "Arizona Dream" (1993, con Jerry Lewis e Johnny Depp) di E. Kusturica, "La casa degli spiriti"(1993) di Bille August, "Palookaville"(1995) di A. Taylor fino ad arrivare alla notorietà con il film del 1996 "The Funeral" di Abel Ferrara (in Italia "Fratelli"). Il suo capolavoro indiscusso che trova concordi critica e pubblico è "Buffalo 66" un film del 1997 che lega al suo nome la regia, la colonna sonora, il soggetto, la sceneggiatura e la recitazione. Ha inoltre firmato la regia di numerosi videoclip musicali quali "Going Inside" di John Frusciante o "Grounded" dei My Vitriol. Nel 2003 firma la regia di The Brown Bunny, film scandalo presentato al 56° Festival di Cannes. Nel 2010 ha vinto la Coppa Volpi per “Essential killing” di Jerzy Skolimowski al 67ª Mostra del Cinema di Venezia. Silvia Calderoni (Kaspar Hauser) Nata nel 1981, si forma artisticamente con la coreografadanzatrice Monica Francia, partecipando allo spettacolo "Cerimonia" nell'anno 2000. Successivamente frequenta due scuole europee per la formazione dell'attore dirette da Cesare Ronconi (Teatro Valdoca). E' attrice nella produzione "Paesaggio con fratello rotto" sempre di Teatro Valdoca. Tuttora collabora con la compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli "Rumore Rosa", "A place", " ICS - racconti crudeli della giovinezza", "Crac", "Let the sunshine in" e "Too-late". Nel 2009 vinto il Premio UBU nella categoria "Miglior attrice under 30". 9 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • CAST Claudia Gerini (Granduchessa) Nata a Roma, frequenta brillantemente il liceo classico e, nel frattempo, entra a far parte di un'agenzia pubblicitaria che la ingaggia in svariati spot come Piaggio, Baci Perugina e Schweppes. Nel 1987, l'attrice esordisce al cinema nel ruolo della figlia di Lino Banfi, nella commedia Roba da Ricchi. Vola a Parigi per imparare la lingua e per girare alcune produzioni francesi che la porteranno persino in Cambogia. Tornata nel paese natale, viene scritturata da Francesco Apolloni nello spettacolo "Angelo e Beatrice", tenutosi al Teatro Colosseo di Roma. Carlo Verdone la dirige nel primo vero successo della Gerini: Viaggi di Nozze. Nel 1996, è la sensuale cameriera in Sono pazzo di Iris Blond di Carlo Verdone. Dodici mesi più tardi, gestisce un negozio di animali con Leonardo Pieraccioni, in Fuochi d'artificio. Continua a viaggiare per il mondo, trovandosi sui set di numerosi film. Il 2003 la vede alla conduzione del Festival di Sanremo, al fianco di Pippo Baudo e Serena Autieri. Nel 2004, interpreta la consorte di Ponzio Pilato ne La passione di Cristo secondo Mel Gibson, nonché nella moglie insoddisfatta di un infedele Sergio Castellitto, in Non ti Muovere. Successivamente, eccola accanto a La sconosciuta di Tornatore e nella dark comedy Nero Bifamiliare. Nel 2008 è una delle protagoniste in Grande, grosso e Verdone ed è ospite del Bellevue Hotel in Aspettando il sole. Elisa Sednaoui (Veggente) Nata in Italia nel 1987 è italiana, francese ed egiziana. Cresciuta in un ambiente cosmopolita tra Luxor, Parigi, Milano e il Cairo, parla italiano, francese, inglese, spagnolo e un po’ d’arabo. Elisa ha iniziato molto presto a lavorare come modella tra Milano e Parigi e dopo aver ottenuto il diploma di maturità scientifica decide di provare a lavorare come modella a tempo pieno per un anno. Poco dopo si trasferisce a New York, dove inizia a lavorare per giornali come Vogue, V magazine, Vanity Fair, L’Officiel, Elle , Marie Claire, Harper’s Bazaar. Nel settembre 2007 inizia a girare il suo primo film “EASTERN DRIFT” diretto da Sharunas Bartas (‘Seven Invisible Men’ selected at ‘Quinzaine des Realisateurs’ Cannes Film Festival 2005). Ottiene il ruolo principale di ‘Gabriella’ recitando insieme allo stesso Bartas. Il film è stato girato in Lithuania, Russia e Francia; è stato presentato a La Berlinale 2010 – section “The International Forum of New Cinema” ed e’ uscito in Francia nel dicembre 2010. Nel 2008 recita nel corto “LA BAIE DU RENARD” diretto dall’attore francese Gregoire Colin, presentato a Cannes Fim Festival 2009 per chiudere la Settimana della Critica. Nel 2009 recita ‘Laura’ nel primo film di Christopher Thompson “BUS PALLADIUM”, insieme a Marc André Grondin and Arthur Dupont. Musa di Karl Lagerfeld, e’stata scelta da Chanel per essere la testimonial della linea occhiali 2011 ed è “La Femme Bleue” nella campagna Giorgio Armani p/e 2011. Elisa ha lavorato insieme a Karl Lagerlfeld anche per il calendario Pirelli 2011. 10 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • CAST Fabrizio Gifuni (Prete) Terminati gli studi all'Accademia Nazionale d'Arte drammatica "Silvio D'Amico", debutta in teatro nel 1993, nel ruolo di Oreste, nell'Elettra di Euripide per la regia di Massimo Castri, che lo dirigerà ancora, negli anni a seguire, nella Trilogia della villeggiatura di Goldoni. È ideatore e interprete degli spettacoli ‘Na specie de cadavere lunghissimo (da P.P.Pasolini e G.Somalvico), con la regia di Giuseppe Bertolucci (2004), per il quale ottiene il premio Hystrio e il Golden Graal, e L’ingegner Gadda va alla guerra. Del 2006 è lo spettacolo I kiss your hands, catalogo semiserio delle lettere di Mozart, che lo vede accanto a Sonia Bergamasco e ai musicisti Rea, Marcotulli, Damiani e Trovasi. Nel 2008 è in scena con Non fate troppi pettegolezzi (drammaturgia originale per voce e pianoforte, dedicata a Cesare Pavese). Nel 1996 il suo primo lavoro cinematografico, La bruttina stagionata di Anna Di Francisca. Fra i suoi film Vite in sospeso di Marco Turco, Così ridevano di Gianni Amelio (Leone d'oro al Festival di Venezia 1998), Un amore e Qui non è il paradiso di Gianluca Tavarelli, Il partigiano Johnny di Guido Chiesa, Hannibal di Ridley Scott, L'amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci, L'inverno di Nina Di Majo, La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, De Gasperi di Liliana Cavani, Sole negli occhi e Il dolce e l’amaro di Andrea Porporati, Signorina effe di Wilma Labate e La ragazza del lago di Andrea Molaioli. Nel 2008 è protagonista del film Galantuomini di Edoardo Winspeare (Festival di Roma) e di Paolo VI, un Papa nella tempesta, film in due parti per la Rai. ‘Rivelazione europea’ al Festival di Berlino, nel 2002. Nello stesso anno riceve il Globo d'oro della stampa estera e il Premio De Sica per la stagione cinematografica. Nel 2004 ottiene il Nastro d’argento come attore protagonista per il film La meglio gioventù. Del 2005 sono i premi Flaiano, Ischia e Rodolfo Valentino per l’interpretazione di Alcide De Gasperi. 11 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • LA PRODUZIONE La Blue Film è una società di produzione indipendente nata a Roma nel settembre del 2001 che realizza lungometraggi, cortometraggi, film documentari, videoclip e pubblicità, privilegiando partnership e alleanze con produttori europei ed investitori privati. Fin dall’inizio la linea produttiva della Blue Film è stata orientata verso la scelta di tematiche caratterizzate da un forte impegno sociale e da un uso innovativo del linguaggio cinematografico e delle nuove tecnologie. Ritratto di mio padre (2010) film-documentario, regia di Maria Sole Tognazzi, in coproduzione con Ascent Film, LA7 e Surf Film, con il contributo del MiBAC, Regione Lazio e Roma Lazio Film Commission Evento Speciale al 5° Festival Internazionale del Film di Roma La balena di Rossellini (2010) film-documentario, regia di Claudio Bondì, con il contributo del MiBAC Evento Speciale alla 67ª Mostra del Cinema di Venezia – Giornate degli Autori Through Korean Cinema (2010) film-documentario, regia di Leonardo Cinieri Lombroso In concorso al 15° Pusan International Film Festival – Wide AngleM Il colore delle parole (2009) film-documentario, regia di Marco Simon Puccioni, in coproduzione con Intelfilm Presentato alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia in anteprima mondiale alla sezione Orizzonti Premio Miglior Suono e Premio Migliore Interprete di Se Stesso al 17° Premio Libero Bizzarri Miglior documentario al 5° Umbria International Film Fest – Popoli e Religioni Premio RESET Dialogues on Civilizations e Premio Speciale della Giuria (ex-aequo) al SoleLuna Festival 2010 Pietro Germi. Il bravo il bello il cattivo (2009) film-documentario, regia di Claudio Bondì, in coproduzione con Ascent Film e La7, con il contributo della Regione Lazio Presentato al 62° Festival di Cannes in anteprima mondiale alla Sezione Cannes Classics Giving Voice – La voce naturale (2009) film-documentario, regia di Alessandro Fabrizi, prod. World Video Production e Four Lab Beket (2008) lungometraggio, regia di Davide Manuli, in coproduzione con Shooting Hope Productions Premio “Lanterna magica” al 16mm Film Festival 2009 Cutting Edge Award – Miglior Film d’Avanguardia al Miami International Film Festival 2009 Vincitore del Renderyard International Film Festival – Londra 2009 Premio speciale della Giuria al SulmonaCinema FilmFestival 2008 Premio della Critica al Terra di Siena Film Festival 2008 Premio per il film “più significativo” assegnato dalla critica indipendente sezione “Cineasti del Presente” della 61ª edizione di Locarno Film Festival 2008 Nomination Migliore Sonoro in Presa Diretta (Marco Fiumara) ai Nastri d’Argento 2009 Nomination Migliore Opera Prima al Ciak d’Oro 2009 In concorso al MAX OPHULS FESTIVAL sezione ‘SPEKTRUM EUROPE’ (Germania) In concorso al 6th Mexico City International Contemporary Film Festival (FICCO CINEMEX 2009) In concorso al Miami International Film Festival sezione Cutting the Edge In concorso al Tiburon International Film Festival di San Francisco Beket è stato distribuito oltre che in Italia in Grecia e in Olanda 12 LA LEGGENDA DI KASPAR HAUSER • LA PRODUZIONE Il Sol dell’Avvenire (2008) film documentario, regia di Gianfranco Pannone, con il contributo del MiBAC e Regione Lazio tramite FI.LA.S. Ici et ailleurs 61ª edizione del Festival internazionale del Film di Locarno Viennale Vienna International Film Festival 2008 In concorso al London International Documentary Festival 09 Nelle Tue Mani (2008) lungometraggio, regia di Peter Del Monte, in coproduzione con 11 Marzo Film e Coca Color, distribuzione Teodora Film Evento speciale al Torino Film Festival Nastro d’Argento Europeo e Globo d’Oro attrice rivelazione Kasia Smutniak Premio di Qualità – Ministero Beni Culturali Non Tacere (2007) film documentario di Fabio Grimaldi, con il contributo della Regione Lazio e della Provincia di Roma Premio miglior documentario alla 16ª Edizione di Arcipelago Premio Visioni Fuori Raccordo Premio Palladium Flower al Flower Film Festival 2009 di Assisi Una QUESTIone poco privata (2007) documentario regia di Gianfranco Pannone Evento speciale alla 64ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia Scafurchio Brothers (2004) cortometraggio di Tiziana Gagnor, con il contributo del MiBAC presentato alla 61ª Mostra del Cinema di Venezia Io che Amo solo te (2004), lungometraggio, regia di Gianfranco Pannone In concorso al Sulmona Film Festival L’Alieno – Conversazioni con Lasse Braun (2003) film documentario di Francesco Barnabei, in coproduzione con Rai Sat Cinema I Graffiti della mente (2002) film documentario di Pier Nello Manoni ed Erika Manoni, distribuzione estera Artè France Miglior Documentario al Bellaria Film Festival 2002 Giglio d’Argento e Premio Speciale della giuria: Premio Museo del Cinema “Antonio Marmi” Menzione Speciale al Rencontres Internationale du Documentaire Lyone Miglior Documentario alla 34ª Edizione del Festival Opere Nuove di Bolzano Blue Film srl Lungotevere Flaminio, 76 00196 Roma Tel. +39 06 3215486-7 Fax +39 06 3215517 [email protected] 13