Come incontrare da cristiani l`Antico Testamento IL SIGNIFICATO
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Come incontrare da cristiani l`Antico Testamento IL SIGNIFICATO
Il significato della Torà o Pentateuco - L’Antico Testamento possiede la fecondità del seno materno, da cui nasce il Nuovo. - L’Antico Testamento si illumina, diventa chiaro nel Nuovo, letto insieme con questo. - L’Antico Testamento è un figlio che cresce: ha una sua inevitabile immaturità, cose imperfette, ma è guidato da un educatore della statura di Dio. - L’Antico Testamento è il cammino di un popolo verso la terra promessa da Dio; esso trova non termine ma confluenza in Gesù Cristo e nella sua opera, la Chiesa. Togliere dunque l’Antico Testamento a Gesù è togliergli le radici, renderlo profugo, come tentò di fare Erode, respingendolo in Egitto, fuori della terra di Israele. Come incontrare da cristiani l’Antico Testamento • Leggerlo con amore appassionato come Gesù, come Maria. Nell’Antico Testamento scopriamo le radici vitali di Cristo, degli Apostoli, della nostra Chiesa, quindi di noi stessi. • Leggerlo come profezia del Gesù totale. L’Antico Testamento è profezia del Gesù totale, della sua vita e missione storica, ma anche della Chiesa che si è sviluppata da Gesù e dopo Gesù. L’Antico Testamento è come una finestra aperta, è come un dito puntato su colui che deve venire, indica la direzione di marcia del cammino di Dio con gli uomini, direzione che Gesù ha praticata con estreme fedeltà. • Leggerlo sul traguardo del Nuovo. Il Vangelo di Gesù è il frutto maturo dell’Antico Testamento. La luce del Vangelo fa capire come sia continuo il progetto di Dio nei due Testamenti; come in Gesù si manifesti splendidamente ciò che nell’Antico Testamento è ancora germinale. IL SIGNIFICATO DELLA TORÀ O PENTATEUCO Gesù, la vetta più elevata di tutta la Bibbia • Nella Bibbia, tutto è parola di Dio, ma non lo è tutto allo stesso modo e non la medesima luminosità. Occorre salire sulle cime più alte per vedere meglio, per comprendere la Bibbia nella sua straordinaria bellezza e nella ricchezza incommensurabile del suo messaggio. Senza dubbio, la più elevata e affascinante è la storia di Gesù di Nazaret, alla cui luce si afferra, come stando al centro, tutto il progetto di Dio narrato nella Bibbia. Le vette della Torà • Il popolo di Dio le ha chiamate Torà, che vuol dire solenne istruzione e legge. In greco e nelle lingue moderne si è affermato il termine Pentateuco, cioè i cinque astucci, per indicare i contenitori dei libri della Torà. Sono anche detti libri di Mosè, perché egli è protagonista indiscusso nelle origini del popolo di Dio. Gli atti di fondazione dell’Alleanza • I cinque libri sono: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio. • Sono i libri che contengono gli atti di fondazione della storia della salvezza, biblicamente siglata con un nome fra i più prestigiosi del Libro sacro: Alleanza, ossia rivelazione vitale, storica fra Dio e un popolo: Israele. Esodo, avvenimento che fa capire tutti gli altri • Sinteticamente, i contenuti dei primi cinque libri della Bibbia sono espressi nello schema che segue: CONTENUTI DEL PENTATEUCO Creazione Peccato Diluvio Noè Patriarchi Abramo Isacco Giacobbe Giuseppe Gn 1-11 12-50 Schiavitù in Egitto Liberazione Marcia nel deserto Alleanza al Sinai Leggi varie Marcia nel deserto ai confini della Terra Promessa morte di Mosè Es Es, Lv, Nm, Dt Nm, Dt 34 • Esodo centro della fede di Israele: schiavitù in Egitto, liberazione (passaggio del mare), celebrazione del Sinai, marcia nel deserto verso la terra promessa. • Esodo fa capire il senso profondo del presente. Nell’avvenimento dell’Esodo, Israele vede che Dio è anzitutto salvatore e amico. Dio, di conseguenza, ha stabilito una relazione speciale con il popolo, che diventa suo. • La liberazione è per l’Alleanza. La liberazione dalla schiavitù si completa e si rafforza mettendosi al servizio di Dio. L’Alleanza con Dio, con le clausole che essa contiene (anzitutto le dieci parole o decalogo), sarà la base della sua dignità di popolo di Dio: popolo libero in cammino verso la terra promessa. • L’Esodo fa scoprire le proprie radici nel passato. Noi sappiamo che prima dei fatti dell’Esodo vi sono i patriarchi. Ebbene, Israele interpreta le storie dei padri (Abramo, Isacco, Giacobbe e i suoi figli) come preparazione all’Alleanza. La fede di Israele si arricchisce enormemente. Il Dio, di cui è alleato, “ha fatto il cielo e la terra”, è il creatore del mondo, “lento all’ira e ricco di grazia e perdono” (Es 34,6). • L’infedeltà a Dio porterà con sé la perdita della benedizione e la rottura dell’Alleanza. Ma Dio è fedele. E, con uno squarcio immenso, viene annunciato: verrà il giorno dell’Alleanza nuova ed eterna, grazie al Messia, Servo di Dio. • Riassumiamo con un grafico la struttura interiore della Torà, come l’abbiamo descritta. La Formazione della Torà o Pentateuco • Quella della Torà è una storia molto complessa. Come ogni storia, è di persone, composta di avvenimenti collettivi, familiari e individuali, di credenze e costumi peculiari. • Un mondo seminomade, alla ricerca di sedentarietà, peregrina continuamente verso nuovi pascoli lungo la terra di Canaan o Palestina, con puntate in Egitto nel caso di carestia. È composto da famiglie unite in clan o tribù, venute dalla Mesopotamia verso il 1850 a. C. sotto la guida di Abramo. • Al centro di questi accadimenti, uno indimenticabile: una reale, storica liberazione di un gruppo di loro, schiavo in Egitto. Questa liberazione avvenne verso il 1250 a. C., sotto la guida del grande Mosè, e in condizioni umanamente disperate. Segue una lunga marcia nel deserto che congiunge l’Egitto a Canaan, la loro terra promessa. • È il tempo della giovinezza, della faticosa ma esaltante costruzione di un popolo; è il tempo delle leggi fondamentali, del santuario, delle strutture civili di base. • Intanto una convinzione clamorosa, solida come un “credo”, va radicandosi in questi uomini: nella loro storia è presente, vivo e operante Dio. Egli è con loro e cammina con loro. • Di questo Dio essi hanno avuto in dono il Nome: Jahvè, colui che è, il mistero che salva. Jahvè liberando Israele dalla schiavitù, manifesta la sua volontà e crea due situazioni esistenziali per il popolo: l’Alleanza con Dio e la sua elezione da parte di Dio. • Storia e messaggio religioso vengono sentiti, ripetuti, meditati, tramandati, narrati come il patrimonio più caro, come il proprio credo essenziale. • È il contenuto di base del loro catechismo, insegnato in famiglia e nei santuari. È la fonte della liturgia e della preghiera. È il fondamento della identità nazionale: religiosa, culturale, artistica, sociale, politica, è annunciato dai sacerdoti, narrato e cantato alla sera, sotto le stelle, presso i pozzi nelle campagne o alle porte delle città, dove si raggruppava la gente, molto tempo prima di venire definitivamente scritti così come ora li abbiamo. • Fatti e leggi, narrazione e legislazione, avvenimenti e significati – concretamente applicati – formano la dinamica della Torà. Così: - Prima i fatti, ossia l’iniziativa salvifica di Jahvè per il popolo. - Seguono le leggi (l’imperativo), come pratica conseguenza di vita in tutta la sua concretezza. - Su questa osservanza si giocano, positivamente o meno, altri fatti che compiono il piano di Dio. Fatti costitutivi Narrazione Leggi applicative Legislazione Fatti di compimento Narrazione schiavitù in Egitto liberazione ALLEANZA ALLEANZA decalogo Es 19-24; 32-34 Es 20, 1-17; Dt 5 marcia nel deserto Nm 16-18 arrivo ai confini della terra promessa discorsi di Mosè Dt 1-30 morte di Mosè Dt 31-34 Liberazione: è l’esperienza del dono gratuito e potente di Dio al suo popolo. • l’orribile situazione di partenza (Es cc. 1-2) o La schiavitù, nascita e salvezza di Mosè, il grido • Mosè, uomo di Dio guida del popolo alla libertà (Es cc.3- 6) o La vocazione, la rivelazione di Nome Jahvè • la lotta di liberazione: le piaghe di Egitto (Es cc. 7-13) o il crescente urto fra Dio e l’Avversario,con la vittoria definitiva di Dio. • La pasqua, il sacramento della libertà (Es c. 12) o La festa più grande di Israele. • liberi finalmente! Il passaggio del mare (Es 13, 17-15, 21) o i due protagonisti: Jahvè e il Faraone, la crisi del popolo, fede e vittoria, il Cantico di Myriam, il “Te Deum” di Israele (Es 15, 1-21). • i primi faticosi passi della libertà (Es 15, 22-18,27). o Il cammino nel deserto, protesta e dono • l’ancoraggio della libertà: l’Alleanza (Es cc. 19-24; 32-34) o promessa e preparazione liturgica o il decalogo (Es 20, 1-21; Dt 5, 6-22) o rottura e ripresa dell’Alleanza • la fedeltà si fa legge (Es cc. 32-34). (Es, Lv, Nm, Dt) • La prova della libertà: il popolo sente la fatica di una libertà ancorata all’Alleanza. La parola appassionata del profeta Mosè richiama il senso dell’esperienza compiuta, nella prospettiva dell’entrata nella terra promessa. • L’amarezza della ribellione si accompagna con l’inesauribile pazienza e provvidenza e… giustizia di Dio. • Il Deuteronomio è l’ultimo libero della Torà. Ne è la sintesi più bella e vicina allo spirito di Gesù. È definito il “Giovanni” dell’Antico Testamento. • Ultimi atti e morte di Mosè (Dt cc. 31-34): è la conclusione generale del Pentateuco, di cui esprime il senso, particolarmente nei cc. 32 (cantico di Mosè) e 34 (la morte): la terra sempre promessa, solo dono, mai possesso.