giudizio, possibilità, essere

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giudizio, possibilità, essere
 GIUDIZIO, POSSIBILITÀ, ESSERE
Esercizi di ginnastica su La morte di Empedocle di Friedrich Hölderlin da eseguire in
una palestra
di Romeo Castellucci
con Chiara Causa, Silvia Costa, Laura Dondoli, Irene Petris
e con sei Figuranti da nominare
tecnico del suono Matteo Braglia
produzione Benedetta Briglia, Cosetta Nicolini
organizzazione Valentina Bertolino, Gilda Biasini
Socìetas Raffaello Sanzio
in collaborazione con Teatro A. Bonci di Cesena
con il sostegno di Comune di Cesena/ Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione EmiliaRomagna, Provincia di Forlì-Cesena
Cerco una palestra. Una grande camera presa a prestito per fare delle prove. Un posto
trovato, senza riscaldamento, cui si accede attraverso la puzza degli spogliatoi; un
posto ‘sbagliato’ per il teatro.
E invece no. Una palestra, ora, come luogo esatto, come compimento dell’eresia e
della bellezza inattuale di Hölderlin. La poesia di Hölderlin sarà proferita in una
palestra in forma clandestina, fuori dai cablaggi ortodossi del teatro istituzionale. È
esercizio, disciplina, lavoro sul presente.
Assistere alla sequenza astratta di un esercizio, all’ellittica di un gesto silenzioso che
fende l’aria, o ascoltare l’articolazione di un verso come affermazione, significherà
contemplare uno spazio vuoto, preparato proprio attraverso le cose viste e udite; uno
spazio reso disponibile (come recitano certe inquietanti pubblicità stradali su tabelloni
bianchi). Conseguire uno spazio senza contenuto come luogo di rivelazione. Rinunciare
al discorso, alla consolazione stereotipata della denuncia, della predica sulla
compassione e della junk culture. Cercare l’eleganza assoluta e inumata nella forma;
cercare la precisione glaciale di un’estetica sorvegliata fi no al midollo, intesa qui come
radicalismo politico. Tutto questo è necessario e deve nascere proprio in un luogo
brutto, sbagliato, lontano dai teatri.
Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Stabile Pubblico Regionale, Sede Legale: Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, 41124 Modena. Sede Organizzativa: Via Ganaceto, 129 ‐ 41121, Modena Centralino: Tel. 059 2136011, Biglietteria:. 059 2136021, e‐mail: [email protected] C.F. e P.IVA 01989060361 Nella luce figurativa dello sguardo dello spettatore tutto sarà giudizio, possibilità,
essere, secondo le stesse parole del Poeta. Nell’Antica Grecia - cui Hölderlin si è
rivolto per tutta la vita - il Ginnasio era il luogo della preparazione dei giovani in vista
delle gare atletiche. I giovani, solo dopo il Ginnasio, inauguravano la vita adulta
potendo affrontare la guerra. Nella prosa di Hölderlin ci si riferisce continuamente alla
giovinezza, ma non in termini anagrafi ci. E allora chi è questo adolescente, cosa
vuole e cosa rappresenta?
Il giovane è l’inattuale, colui che non vive nel suo tempo, colui che per contrarium, è il
contemporaneo e per il quale tutto è sempre nuovo. Colui al quale sarà affidato il
compito di parlare a questa epoca dal tempo differito di una rappresentazione. Sarà
l’Empedocle, l’eretico che abbandona la città per salire la montagna e gettarsi nel
fuoco dell’essere.
In palestra, accolti provvisoriamente sui cuscini del salto in alto o della ginnastica
artistica, si potrà assistere a una partitura testuale - quasi niente di più - legata
strettamente a La morte di Empedocle di Hölderlin. Il gruppo dei personaggi della
tragedia sarà interpretato da una compagnia di giovani donne.
Sono studentesse di una scuola? - o forse membri di una qualche comunità femminile?
Stanno provando uno spettacolo a porte chiuse?
Una cosa sola sembra certa: sono uscite dal teatro per trovare il proprio del teatro.
Romeo Castellucci
Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Stabile Pubblico Regionale, Sede Legale: Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, 41124 Modena. Sede Organizzativa: Via Ganaceto, 129 ‐ 41121, Modena Centralino: Tel. 059 2136011, Biglietteria:. 059 2136021, e‐mail: [email protected] C.F. e P.IVA 01989060361