l`intervento del prof Francesco Taormina

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l`intervento del prof Francesco Taormina
standard,montaggioeorganizzazione
LeCorbusiereglistudiper“Mamaison”eperunaresidenzapressoChicago
FrancescoTaormina
Iplasticichesonoquiinmostra,lacuiimmagineèsintetizzatanellalocandina,sonodiduecase
cheLeCorbusier,forseilpiùimportantearchitettodelsecoloscorso,hasoloschizzato.
Loschizzo,losappiamo,èlaparteinizialedelfarsiprogettualedell’architettura.Persuanatura,
èquindiindicediapprossimazioni,èinevitabilecampodiincertezzeinterpretative,personalie
comunicative. Lo schizzo è sempre in attesa di divenire, è uno strumento in costante tensione
temporale. Eppure, Le Corbusier pubblica questi disegni a mano libera come episodi conclusi,
nel terzo volume della sua Oeuvre complète, degli anni 1934-1938, nelle pagine dedicate alle
Petitesmaisons,alle“piccolecase”unifamiliari,etraaltreduecase,chesonoinvecerealizzate.
LeCorbusierfadell’Oeuvrecomplèteunostrumentodisapientetrasmissionediconoscenzesul
progetto di architettura, ne fa, come dichiara in un altro libro, Entretien avec les étudiants des
écoles d’architecture, una sorta di molteplice indicazione didattica, tanto più significativa se si
pensa che il grande Maestro non abbia mai voluto insegnare in una scuola, pur avendo fatto
Scuola. Pensate, per esempio, che molte cose a cui noi siamo assuefatti, come le foto a tutta
paginaopubblicatesenzamargini,sonoun’invenzionepropriodell’Oeuvrecomplète.
È stata comunque l’indeterminatezza degli schizzi che mi ha spinto, molto semplicemente, ad
utilizzarli per farne a mia volta l’esperienza didattica di uno dei laboratori di Composizione
architettonicacheteniamoaTorVergata,giocandosuunpiccolocoupdethéatre.Hodettoagli
studenti:fatecontochelanostraauladidisegnosial’atelierdiruedeSevrès,ilfamosostudio
pariginodiLeCorbusier,echeegliarriviimprovvisamenteconquestidisegni,magaridaunodei
suoi numerosi viaggi, e ci chieda di metterli in pulito, di cominciare a trasporli in un progetto
compiutodicase.
Perglistudentisitrattavadientrarenelmeritodiprocedimentiprogettualitutt’altrochefacili:
a loro non era chiesto di utilizzare la finestra a nastro o i pilotis perché Le Corbusier fa la
finestra a nastro ed i pilotis. Gli studenti dovevano comprendere le intime ragioni
dell’organizzazione spaziale presupposta negli schizzi ed entrare nel complesso mondo delle
relazioni fisiche che fanno l’architettura, svelarne i processi costitutivi per poterli assumere
nellapraticadellapropriaesperienza.
Questo modo di fare sollecitava interpretazioni tese a risolvere le lacune e le contraddizioni
deglischizzinellaprecisionediundisegnofinito.Èovviochecosìsiforzaval’intenzionalitàdegli
schizzi in modo utile alla trasmissione delle tecniche del progetto, ma restava sullo sfondo la
comprensionedellorosignificatopiùprofondoedelleragionicheavevanoindottoLeCorbusier
apubblicaredellevereeproprieincompiutearchitettoniche.
Hoparlatodiun’esperienzadidatticaperchédaessanascetuttoilresto,soprattuttoperchéda
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essa,dallavorosvoltoconimieistudenti,hotrattolaconvinzionecheilridisegnodeglischizzi
nonaiutavaacapirneilsensoproprio,rischiavaanzidialterarloeprofondamente.
Conunristrettogruppodistudenti,tuttilaureandi,abbiamoalloradecisodirealizzareiplastici
che vedrete, eseguiti in modo artigianale per avvicinarli al modo degli schizzi e per potere
utilizzareillorocompimentoedilsuononbrevetempoaifiniunariflessionepiùmirata.Della
qualevidaròoraconto.
Cominciamodallasequenzadellepaginedell’Oeuvrecomplète,cuiavevogiàaccennato:lepagine
dedicateaglischizzisonoanticipatedaquelleattribuiteallaillustrazionedella“maisondeweekend” e seguite dalla illustrazione della “maison aux Mathes”, due case entrambe realizzate in
modo apparentemente, solo apparentemente tradizionale per l’uso di murature in pietra
molare.
Perciò, una prima e più immediata spiegazione della pubblicazione degli schizzi potrebbe
derivare dall’intenzione di giustificare evidenti diversità di linguaggio, riconducendole a quei
concetti di precisione, di purezza e sincerità formale, di esattezza nell’uso delle tecniche
costruttive, che avevano caratterizzato la precedente produzione del Maestro, riassunta nelle
famose4composizioni(alorovoltapubblicateallafinedelprimovolumedell’Oeuvrecomplète).
A fronte delle due case che, per comodità, definiremo in pietra, le due case schizzate
appartengono infatti ancora a quella estetica della levigatezza che aveva caratterizzato la
produzione corbusieriana fino a villa Savoye, con progetti che risolvevano le discontinuità
parietalidellacostruzioneintelaiatanelnitoredell’intonaco,nellapolitezzaassolutadelpiano,
nell’accurataestensionedelprisma.
Ma c’è di più. I concetti di precisione, di esattezza costruttiva, eccetera, non sono mere
generalizzazioni,essihannounconcretoriscontronelrichiamoallostandardcheLeCorbusier
fanellapresentazionedi“Mamaison”,l’unicadellecaseanonesseredel1935madiprima,del
’29: «L’architettura domestica – scrive nella presentazione –, grazie all’impiego di elementi
standard (vedere anche, qui accanto, la casa per week-end) può ritrovare il cammino degli
atteggiamentiessenzialichesonosempreesistitinelleepocheequilibrate».
Sibadibenechelostandard,nellaperentorietàdell’affermazione,specienelrichiamoallacasa
perweek-end,nonsembraesseresoloriconducibileall’usodielementiripetibili,possibilmente
derivati dalla produzione industriale: è vero che “Ma maison” presenta nell’atelier una
copertura quadripartita di volte sistema Freyssinet, quindi di discendenza seriale e dichiarato
prodromo formale del tetto della casa-studio di Porte Molitor, che Le Corbusier realizzerà a
Parigipochiannidopoperséelamoglieesucuipiùavantitornerò.Manonsonoglielementiin
quanto tali a potere giustificare lo standard come modello, come norma, come riferimento
prestabilitoall’uniformitàdellacostruzione.
Il riferimento al concetto di standard sembra semmai alludere al fatto che le parti della
costruzione architettonica possano mantenere una propria indipendenza oggettuale, una
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propria autonomia distintiva nel sistema delle relazioni che concorrono a determinare e a cui
vienecomunqueaffidatalapercepibileunitarietàdellospazioabitabile.
In tutta l’opera di Le Corbusier, il risultato ultimo di una architettura risiede nell’affermarsi
sintetico e coerente della dialettica generata dalla singolarità dell’immagine, che non esclude
contrapposizioni materiali e di forma con altre immagini contigue: si tratta perciò di una
dialettica basata sul presupposto che tutti gli elementi che la determinano siano inizialmente
equivalenti, siano essi originati da applicazioni industriali o il prodotto – come ancora oggi
succedenelcampodell’edilizia,speciedipiccolaemediadimensione–dilavorazioniartigianali,
echesiailprocessodiformazionedell’architettura,ovveroilsuoprogettoelasuarealizzazione,
a stabilire l’effettiva gerarchia dei loro rapporti traducendoli nella razionale risposta alle
esigenzed’usodellospazio.
Misonochiestosenonfossestataquestalaragionecheavevamotivato,nellepaginediVerso
unaarchitettura,ilconfrontotraitemplidell’antichitàeleautomobilisimulacrodellamodernità
meccanica.«Realizzareunostandard–èprecisatonellestessepagine,comepoteteleggere–
significaesprimeretuttelepossibilitàpraticheerazionali,dedurreuntiporiconosciuto
conformeallefunzioni,rispettandoilprincipiodelmassimorendimentoconl’impiegominimo
dimezzi,manod’opera,materiali,parole,forme,colori,suoni»:tutterealtàoggettiveoda
ritenersitali,checostituisconounrisultatodaraggiungere,daricercareconinsistenzae,per
l’appunto,“darealizzare”.
Selostandardsirealizza,seessononcostituisceunapriori,undatomeccanicodaapplicare
comedettatomanualistico,seessosidefiniscecomeunobiettivo,allorapuòconfigurarsianche
comeunaconvinzione,comeun’ideatesaaconformarel’attitudineproceduraledell’architettura
edelsuoprogetto.
Sarebbealtrimentiinammissibileassimilareinformediequivalenzatempliedautomobili,
intrisidellacoscienzadeilorodiversissimisignificati,scontatofruttoditecnichedisparate
eppureegualmentericonducibiliadunaintimaecoerenteintelligenzaorganizzativae
morfologica:lostandard,nell’accezionecorbusieriana,rovescialecertezzechepossonoessere
riposteinunsistemanormativofineasestesso,neescludelapresuntacapacitàdifarsi
condizionerisolutivaneiprocessidicostruzionedell’architetturamaliinfluenza,
partecipandovicomemotivodiequilibrio,conaspirazionitendenzialmentesociali,didiffusione
dellaqualitàabitativa.
Aiprocessispecificichecomprendonol’ideadistandard,questacontribuisceperciòad
attribuireunaparvenzadefinitoriamaneifattinonconclusiva,facendonelatappaidentificabile
diunaconoscenzaincontinuosuperamento,incostanteverifica.
Sedunqueognisoluzionearchitettonicaprefiguraun“tipo”,comesuggerisceVersouna
architettura,essoèparadossalmenteinstabilecomeloèqualsiasicondizionedell’esperienza.
Sembraunaquestionecomplicatamanonloèaffatto.
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Prendiamo,adesempio,quellesoluzioniprogettualichelostessoLeCorbusierpresentacome
prototipi,quindicomeespressionipereccellenzadeltipo.Venemostrosolounpaio,molto
conosciute.
LaprimariguardalecaseLoucher,progettatetral’altronellostessoannodi“Mamaison”,alle
quali,perinciso,hodedicatoannifaun’altraesperienzadidattica.Lecasesonointeramente
prefabbricateperesserefacilmentetrasportateemontateasecco,fattosalvoilmurochesepara
simmetricamenteledueabitazionidelpiccoloedificio,pensatopernonrenderlodeltutto
estraneoalletradizionicostruttivelocali.Eppure,unasoluzionecosìprecisaperimpiantoe
peculiaritàspaziali,addiritturadiderivazioneindustrialeetayloristicaperammissionedelsuo
ideatore,nonescludeunaesecuzionedecisamentepiùusuale,incementoemuriinmattoni,
comedimostranoalcunidisegniconservatipressolaFondationLeCorbusierdiParigi,che
sembranoperfinoanticiparetalunearchitetturedelsecondodopoguerra.
Avvienelostesso,piùtardi,perl’Unitéd’Habitation,maalcontrario:ovveroconlatrasposizione
inacciaiodellastrutturaincementoarmatodelmodellorealizzatoaMarsiglia,neltentativodi
industrializzarneulteriormenteilprocedimentocostruttivo.Inquestocaso,risultanoevidentile
modificheapportateall’alloggio,sottolineatenellepiantedallecampituresullepartidiservizio,
cheesaltanol’accentuatalibertàspazialepermessadall’innovazionetecnica.
Questiesempiciconfermanocomeiltiposiailrisultatodiunpercorsointerpretativocontinuo,
indipendentedaprefigurazioni,basatosuun’esperienzaconoscitivadivoltainvoltamessaalla
provadeifatti,costantementeattraversatainquantonovità.
Essopuòdunqueacquistareunapluralitàdisignificati:nellacasaperweek-end,citataa
propositodellostandard,èilritmouniformedeimuriinpietra,longitudinalmentescalettatoe
conformatodalripetersidellevolteribassate,chedeterminal’organizzazionespaziale;levolte,
essendoincemento(rivestitoinlegnocompensato),permettonodiinfrangerelacontinuitàdi
questimuri,liberandolapiantaelasciandovisibilelasuccessionedelleloroarcate;nella
“maisonauxMathes”,saràinvecel’organizzazionediuncantiereprivodelcontrollodel
progettistaasuggerireimomentidellacostruzioneelalorocadenza,inmodocheogni
lavorazione,calibratasullecapacitàdellamanod’operalocale,possaesseresvincolatadalle
altre,possaagirenellacoerentesequenzaditremomentidistinti,comeleggeteecomerisulta
chiaroneidisegni,dovetuttelecomponenticostruttivesononettamenteindividuabili:
l’esattezzadellaproceduraprevale,inquestocaso,sulleripetizioninormalizzate,quantomeno
lecontieneneglistratiordinatidiunapiùcomplessivaeprevalentefigurazione.
Traleduecasecostruite,gliabbozziper“Mamaison”eperlaresidenzapressoChicago,se
introduconoaspettichehannoilfascinodelframmento,sesvelanol’oscillarediideechevannoa
perfezionarsi,lofannodunquepercongegnareilpassaggionarrativotraquestediverse
modalitàinterpretativeeinterscambiabili:glischizzisipresentanocertocomemomenti
progettualiautonomi,masoprattuttocomepartediunaazionediscorsivacherelegainsecondo
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pianoleinconciliabilitàdistributiveespazialidiunaricercainatto,nelegittimanoindefinitiva
lapresentazioneelacollocazioneeditoriale.
Larappresentazioneapertacheèdeglischizzifavorisceinsommaundialogoasuavoltaaperto
tracose,assecondalacomprensionediunaattitudineessenzialmenteprocedurale,chevaoltrei
risultatiraggiunti,necoglielamisuraidealeespressanelleforme.Conalcuneindiretteaffinità.
Innanzitutto,comeperleduecaseinpietra,lecasedeglischizzisonoriferibilialocalizzazioni
determinate:piùgenericaquellacheriguarda“Mamaison”,collocataneidintornidiParigiin
quantoabitazionedellostessoLeCorbusier,comed’altrondeconfermalavedutaconlaTour
Eiffelsullosfondo,neldisegnocheèl’unicoanonesserepubblicatonell’Oeuvrecomplète;
mentrel’organizzazionedellaresidenzadelpresidentedicollegeagisceindirettasintoniacon
percorrenzestradaliepedonalidicuil’edificioèl’evidenteterminale.Nonèuncasochelascelta
atopicadi“Mamaison”,chenesvelailruolodiprototipo,ricordiquelladichiarataperlacasadei
genitorisullagoLemano,conl’ubicazionesubordinataallamessaapuntodiunprogramma
distributivopreventivamentestabilito.
Inparticolare,ilprogrammacheriguarda“Mamaison”prevedelaseparazionetral’ambientedi
lavoro,lacuipiantaquadrataègeneratadall’ingombrodellevolte,el’abitazionechene
costituiscelaproiezione,conilvestibolocentraleepiùarretrato.Questodeterminaunaforte
assonanzaconladistribuzionedellacasa-studiodiPorteMolitor,cheèsuggeritadallostessoLe
Corbusier,comehogiàricordato,masoloperlapresenzadellevolte,econfermaulteriormente
lasuaideaevolutivaedialetticadeltipoedilizio.
Cosìcome,inaltromodo,loconfermalasezionedi“Mamaison”perchémostracomelospazio
dell’atelierrimandiaquelloneutrodiunpadiglioneindustriale,unambientedilavoro
massimamentedisponibile,chiusoaifianchieilluminatopresumibilmentedaoccidente,per
catturarelalucefreddadicuinecessitaunostudiod’arte.Ritengoassaiprobabile(equiaccolgo
unindirettosuggerimentodiVonMoos,dallasuabiografiasuLeCorbusier)chelecomplessive
proporzionidiquestospaziofaccianoesplicitoriferimentoaduncasoconcreto,quellodegli
hangarsperlocomotiveaBagneuxche,proprionel1929,Freyssinetstavarealizzandocon
l’analogoutilizzodiunacoperturadisottilivolteparabolicheincementoarmato.
Nonsitratta,tuttavia,diproporzionicerteocomunquedateperscontate,perchélostessoLe
Corbusierlemetteindiscussionenelleassonometrie,aggiungendounpianoall’abitazionee
rialzando,diconseguenza,anchelevolte,permantenerepressochéinalteratiirapportitrai
volumi.Lospaziointernodell’ateliernerisultasensibilmentemodificato;comesivede,lasua
altezzaappareeccessivaancheperl’illuminazionenaturale,edèmoltoprobabilechequesto
contribuiscaall’ipotesididisporneilvolumesuunterrapieno,nellasecondadelleassonometrie,
quellanellaqualelafacciatacontinuavetratavienesostituitadaunchiusovolumesupilotis.
Questevariazioni,incuilavoltasistemaFreissynetrestal’elementostandardnonmodificabile,
suggerisconocomeessanonsiasoloilgeneratoredellegeometrieplanimetrichemasoprattutto
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ilmotivoispiratoredell’adattamentomorfologicodellospazioarchitettonico,quindiilfattore
chestimolal’organizzazionedellaspecificitàdelletecnichedelprogetto.Lostandard,inaltri
termini,funzionadaspintaversounacondizionefigurativacheriguardalacomposizione
dell’interaarchitettura:l’utilizzodellavolta,ladisposizioneproiettivadellasuafigura,
presuppongonochelacomposizionedi“Mamaison”sisvelipiùingeneralecomemontaggioe
chetalemontaggiocompositivononsiaprivodelleincoerenzeespressivegeneratedalla
caratteristicaindividualitàdell’elemento,inquestocasodallavolta.Gliattritifigurativichela
voltageneraecheinvitaarisolverenelleveduteassonometriche,leresistenzechelasuafigura
imponeallaformazionedellacostruzione,sonocertamentedascioglierenelprogetto,ma
difficilmenteilprogettopotrànegarnel’evidenza,nasconderneletracce.Èinquestosenso,in
quantomimesidellafabbricazioneindustrialeedeisuoisignificati,compresiquellipiùgenerali,
delleillusionipolitichecheconnotanotutteleavanguardieartistichedelNovecentocuiLe
Corbusiernonècertoestraneo,chelavoltasistemaFreyssinetpuòsuggerirel’estensionedel
montaggioall’interezzadell’oggettoarchitettonico.Lospiegaancoramegliolasuccessiva
presenzadellaresidenzadelpresidentedicollegenell’Oeuvrecomplète.
NellaresidenzapressoChicago,lafigurautilitaristicadell’elementostandardpropriamente
detto,vieneinfattitraspostainunapiùgeneralemetaforadelcostruireedellacostruzione,
ovveroinunapiùarticolataelaborazionedelleregolemorfologichecheessasottende.
Regolechesonoapparentementesemplici:lasovrapposizioneortogonalediduelunghi
parallelepipediassecondaunaorganizzazionespazialebasatasuunraffinatosistemadi
percorrenzeesterneedinterne,chesonogenerate,comeavevoaltrimentisottolineato,apartire
dallaoppostadisposizione,suifrontilongitudinali,dell’ingressoprincipale,voltoall’arrivo
carrabile,ediunarampainclinatacheconcludeuncamminamentoesistente,riconducendolo
allaterrazzadellaresidenza.
Neglischizzidellepiante,lascaladell’ingressopresentaunasignificativavariazione:alpiano
terraessaèappoggiataalmuroperimetraledell’edificioesalepresumibilmentedall’interrato,
chehaaccessoesterno,conuneffettodinamicoaccostabile,peresempio,aquellogeneratodalla
scaladell’ingressodivillaSavoye;alprimopiano,lascalaassumeinveceunaconfigurazione
ancorapiùlibera,staccatadalleparetiperdialogareefficacementeconl’altrascalache,tragli
ambientidisoggiorno,portaallostudiodelpresidenteedalsuogiardinochiuso,comelochiama
LeCorbusier.
Inunacontinuitàmaivisivamentediretta,scaleerampainclinatadichiaranoiltentativodi
attribuireunaefficaceunitarietàd’uso–conunapromenadesoprelevatadestinataa
sorprendere–all’aspettoeterogeneodell’edificio,chevedelavarietàdellebucature,l’isolata
astrattezzadelleparetirialzatedelleterrazze,l’eccezionalitàdelmuroinpietracheneconclude
unlato,contribuirenonpocoallaperditadinitidezzaformaledeiduevolumiprincipali,
restandolepreciseseparazionifunzionalidicuiessisonoindefinitival’espressione(tuttii
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servizielecameredalettosonoinfattinelvolumelongitudinale,gliambientigiornoinquello
trasversale).
Mostrotuttociò,eccezionalmente,nell’esplosoassonometricocheèunodeidisegnidistudio
fattidaglistudentiperarrivareallarealizzazionedeiplasticiechevedreteancheinunodei
pannelliesplicatividellamostra.
Lofaccioanchepersottolinearecomeilmodoincuilecoseappaiononellelororelazioni,incui
esseappaionoorganizzatenelleforme,nelletecniche,neimateriali,attribuisceuncarattere
specificatamentearchitettonicoallaorganizzazionestessafacendone,aquestopunto,un
imprescindibileedefinitivomotivodelmontaggiocompositivochepresiedelafigurazionedella
residenzadiChicagoenespiegailruoloanticipatoredella“maisonauxMathes”edelletre,già
richiamate«tappesuccessive,assolutamenteseparate[piùdecisamente:tranchées]»dellasua
realizzazione.
Sicché,standard,montaggioedorganizzazione,itemidiquestamostra,nonsonoaltroche
aspettidiunostessomododelprocederedelprogettoediintenderelacostruzione
dell’architettura,dallaqualenonsembranotral’altroessereinalcunmodoscindibili.
Ineffetti,l’unitàtrastandard,montaggioedorganizzazione,èperLeCorbusierlacondizioneper
uniformarneilsensoagliobiettividell’architettura,allecondizionidivitadelsuospazio,allavita
stessadidonneeuomini.Masitrattaormaidiunaunitànonpiùriconoscibilenellecondizioni
delcontemporaneo,doveletecnichehannoassuntodatemporuoliviaviapiùspecializzatie
specializzanti,lasciandoalprogettistadiarchitetturailcompito,limitato,digestirnela
conflittualitàsenzaparteciparvi,diesprimernesolol’esterioritàdegliaspetti.
LostudiodiquestecasediLeCorbusier,delledisgiunzionicheeglirivelapubblicandonegli
schizzinell’Oeuvrecomplète,cispiegaquindimoltobeneinchecosaesseconsistanoeci
permettedicomprendernelecontraddizioninelnostropresente,ladifficoltàdirendereoggi
visibileproprioillegametraarchitetturaevita.Perquestoèutilel’insegnamentocheciviene
dalleoperedimaestricomeLeCorbusieredèproprioperquestochevogliochiudereconuna
immaginedeimieistudenti,mentredisegnanoalverodellepiantedialtrecase(sonoquelle
dell’edificioinlineaalWeissenhofdiMies),cheèancheunmodoperringraziarli.Sonoinfattigli
stessistudentichehannostudiatoglischizzidiLeCorbusiernelmiolaboratoriodi
Composizione,glistessichenoiseguiamointuttiilaboratori:ilchesignificacheinmostraè
presenteanchel’insegnamentodeimieicolleghi.Conloro,ringrazioancheiDirettoridelmio
Dipartimento,iduechesisonoavvicendatimentreorganizzavamoiltutto;alDipartimentova
certoilmeritodiavereassecondatoneltempolacostanzadiunaricercanonfacilee
complessivamentelunga,dimostratadallecopiedeidisegnidiLeCorbusier,sempresultema
dellacasa,checonserviamodal1987echepotretevedereinmostra.
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