arch. Francesca Iovino Dossier di Presentazione

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arch. Francesca Iovino Dossier di Presentazione
arch. Francesca Iovino
Dossier di Presentazione
CURRICULA
Francesca Iovino
Architetto e ricercatrice indipendente, svolge attività di ricerca sulla progettazione metropolitana
presso le facoltà di architettura di Delft, Pescara e Roma. Per il suo lavoro di progettazione di
allestimenti e installazioni fortemente connessi al territorio urbano riceve riconoscimenti per il
concorso: “Pépinières européennes pour le jeunes artistes”, Dortmund,1995 e “Città terzo millennio” Biennale di Architettura di Venezia, 2000. Ottiene una borsa di studio post-laurea dal
Ministero degli Esteri per la Technische Universiteit Delft (Olanda) con la ricerca “A city on the
water, the KNSM island and the search of new urban places for the housing” sull’evoluzione
delle politiche d’intervento e sugli sviluppi progettuali nella pianificazione residenziale di nuove
aree metropolitane e di particolari tipologie abitative, mentre è dottore di ricerca in Composizione
Architettonica e Progettazione Urbana presso la Facoltà di Architettura di Pescara con la ricerca
“RESIDENZE ISTANTANEE. La casa quale strumento di modificazione, il tessuto dell’abitare
come rete di spostamenti, le residenze come congegni complessi nella diversificazione degli
‘stili di vita’ e delle attività integrate”.
E’ nel gruppo SCIATTO produzie dalla sua fondazione e con il gruppo partecipa alla Biennale
Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, laboratorio con giovani artisti bosniaci, Sarajevo
1998; alla Biennale Giovane Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Roma 1999; alla Biennale di
Architettura di Venezia, 2000.
Scrive articoli sulle mutazioni degli spazi periferici metropolitani, pubblicando anche su “Derive
e Approdi”, “Subsol”, “Posse”, “Gomorra” di cui è collaboratore esterno.
Collabora al numero di Controspazio (2006) sui rapporti tra architettura e fumetto con l’articolo
“ Intervalli a scorrimento veloce, spazi a scansione continua”; e al saggio collettivo “POSSIBILMENTE FREDDI. Come l’Italia esporta cultura. 1964-1980.”, Deriveapprodi, Roma 2006.
Con il gruppo Sciatto sviluppa Displacements, un progetto di ricerca sulle residenze istantanee
per aree fortemente urbanizzate, partecipando a numerosi convegni sul tema dell’abitazione
contemporanea.
Docente presso la I° Facoltà di Architettura di Roma, dal 1999 nei corsi di Progettazione Architettonica, cattedra di Allestimento 3° annualità e Architettura degli Interni, coordina anche seminari sperimentali di tesi di laurea in Progettazione Architettonica.
Valerio Bindi
Architetto, illustratore (per Deriveapprodi, Meridiano Zero), animatore ed autore di fumetti (Graforibelli, Pulp Comix, Zone Temporaneamente Mutanti, Condominium), direttore della collana e
della rivista Nonzi – fumetti negati e art director del magazine Accattone e fa parte del comitato
di progettazione del festival di fumetti indipendenti Crack! Fumetti
Dirompenti, lavori presentati anche a Children Books For a Better
Future, Children Book Fair del Cairo (2003) e MLAC (Roma 2006).
È nel gruppo SCIATTO produzie dal 1990 per la progettazione di
installazioni, performance e allestimenti ipermediali, presentati in
Italia ed in Europa Un lavoro sulle zone autonome urbane, sui flussi
e sulle dinamiche della metropoli del terzo millennio per progetti di
architettura reversibile.(Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del
Mediterraneo, Sarajevo 1998, Roma 1999, Biennale di Architettura,
Venezia, 2000, Palazzo delle Esposizioni,Roma 2000, 2002, Triennale-Accademia di San Luca-DARC,Roma 2003).
Ha partecipato alla formazione della rete digitale romana contribuendo al network fin dalle prime BBS. Ha progettato e animato multimedia interattivi per bambini (Wonderpark, Bye Bye Wonderpark,
Io vengo da Almarò). Insegna temporaneamente dalla fine degli anni
novanta in corsi di master di multimedia Design dell’Interazione ed
è anche stato docente di Percezione e Comunicazione Visiva presso
il TAC della Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni di Roma. Ha
collaborato al corso di Allestimento del Corso di Laurea in Disegno
Industriale (Roma - La Sapienza) , facoltà dove è relatore o correlatore di tesi in Grafica, Comunicazione e Nuovi Media. Ha collaborato
al Master di II livello in Ideazione, Management e Marketing degli
eventi culturali, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Comunicazione (La Sapienza, 2006)., nel master di Progettazione Multimediale. Ha scritto un saggio, Animazione Digitale per Marenero e molti
interventi circa la narrazione e il digitale, l’architettura e il fumetto.
Cecilia De Biase
Architetto progettista, lavora con il gruppo SCIATTO produzie dal
1993, prendendo parte subito all’ideazione di allestimenti, installazioni e scenografie.
Realizza numerose ristrutturazioni e riconversioni di edifici in spazi
residenziali a Roma, Milano e nell’hinterland, attraverso le quali
approfondisce sperimentazioni per fruizioni contemporanee per
l’abitare.
Con il gruppo partecipa alla Biennale Giovane Artisti dell’Europa e del Mediterraneo ed espone
alla galleria A.A.M di Roma, alla galleria Ventisette di Milano in occasione del Salone del Mobile
del 2001 ed alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2000. Dal 2002 interviene con il progetto
Displacements ad esposizioni convegni e corsi di specializzazione.
SCIATTO produzie
1990 – si costituisce nella facoltà di architettura occupata di Roma
il gruppo Sciatto. Prima importante esperienza è con interventi di
installazioni e performance, per il Festival People to People e per l’underground Festival Totalitni Zona Organicke Umeni a Praga. Il gruppo
diviene SCIATTO produzie: laboratorio di produzione di installazioni e
di eventi che hanno come soggetto di azione la città. Si costruisce un
legame profondo con le realtà dei centri sociali per numerosi eventi
seminari laboratori e festival.
2000 – SCIATTO produzie è uno studio per allestimenti e installazioni, per interventi di inserto metropolitano, è laboratorio di costrudistruzioni in costante e stretta connessione con la città e con le sue
trasformazioni.
Lo straniamento è ora strumento costante per pratiche di sperimentazione e progetto. Così nelle installazioni: da SCULTURA n°1 a
Praga: chassis di Volkswagen che diviene crocifisso, o TRAMUTANTE
SCIATTO: tram praghese che si rivela come ventre di animale; attraversando SALA MACCHINE con allestimenti e strutture per immagini
suoni e parole. Fino a ATTRAVERSO IL LUNGO SOLCO: piccolo frammento di città nella galleria A.A.M. a Roma; BASSA FREQUENZA:
la torre per la rigenerazione corporea con sonorità a 25/35 hz;
BRAINWORDS: installazione per pensieri transazionali per il film A
Casa Nostra di Francesca Comencini.
E negli allestimenti: LA TELA DEL RAGNO: spazio in frammenti per le
comunicazioni ed espressioni della ‘cultura del conflitto’; REPARTO
0: una ‘strada urbana’ nell’ospedale S. Spirito di Roma per svelare la
città dei senza fissa dimora; BABEL/BRINA: un totem di auto per la
campagna sulla sicurezza stradale; MOSTPLACES: un parco giochi
sul ponte Eiffel a Sarajevo.
La ricerca sulle traiettorie metropolitane, sui deserti urbani tracciata
con gli interventi per la Biennale di Architettura di Venezia del 2000
si è diretta verso la progettazione di modelli di residenze per ‘stili
di vita’ contemporanei. DISPLACEMENTS/RESIDENZE ISTANTANEE,
strutture abitative che si configurano come sistemi di connessione e
di circolazione, scambio e movimento.
Con MAP, progetto per il workshop ad inviti “I Musei dell’Ipercon-
sumo” dell’Accademia Nazionale di S.Luca, sviluppa il disegno di un museo per l’arte processuale
nella città di Roma, per il concorso Livin’box con U.R.P. urban residential prothesis progetta un
congegno infrastrutturale superfetato, ovvero barriera antirumore quale scheletro per residenze
a combinazione cellulare multipla; mentre realizza nel 2005, l’oasi ecologica HOOLAHOPPARK
quale parco urbano didattico a superfici multiple.
Nell’anno 2006 è gruppo invitato alla mostra “Parks Attack – inocencia subversiva” all’interno
dell’Espai Picasso del Col-legi d’Arquitectes de Catalunya a Barcellona.
Dalla fine del 2006 lo studio concentra il lavoro su traiettorie di programmazione architettonica
e territoriale: dalla progettazione di interni residenziali sperimentali a Roma e Milano al progetto
esecutivo di palazzina per uffici e aule per ampliamento consorzio interuniversitario C.I.L.E.A.
in Segrate (MI); direzione lavori di rilievo e aggiornamento planimetrie dell’Ospedale Militare di
Baggio a Milano; progetto e direzione artistica di Officine dell’Arte Regione Lazio e BIC Lazio.
SCIATTO produzie è attivo nelle partecipazioni a concorsi internazionali di architettura e ad eventi
internazionali multimediali, lavora nell’ambito della ricerca critica e teorica attraverso articoli
pubblicati su riviste e libri, intervenendo inoltre a seminari, workshops e corsi progettuali all’interno e all’esterno dei confini universitari. Il suo lavoro è recensito in numerose riviste di architettura e di tematiche legate a dinamiche di sviluppo metropolitano, nonchè in testi e website
nazionali e internazionali.
DISPLACEMENTS - RESIDENZE ISTANTANEE
La casa quale strumento di modificazione, il tessuto dell’abitare
come rete di spostamenti, le residenze come congegni complessi
nella diversificazione degli ‘stili di vita’ e delle attività integrate.
Città: i percorsi, i flussi di trasporto, di passaggio, di attraversamento. La città nella sua espansione, nei suoi rizomi, nella sua territorialità frammentaria.
Spostamenti: movimento come transito, scorrimento veloce, ma
anche flessibilità di stazionamento: la città è assorbita entro ambiti
quotidiani.
Dispositivi: l’edificio è congegno multiplo, la residenza è struttura di
attività integrate, meccanismo complesso per composizioni diversificate.
MAP - museoarteprocessuale
“I musei dell’iperconsumo”, Accademia Nazionale di S. Luca, DAARC,
Comune di Roma, 2003:
Organismo modulare per un’architettura “labile”, per uno stanziamento a tempo determinato, per un’occupazione che è zona temporaneamente autonoma. Un sistema work in progress che prevede
differenti fasi temporali di realizzazione, secondo processi di gemmazione e di moltiplicazione, di stanziamento debole come di assoluta
mobilità o permanenza temporanea. 4+1+1 apparati di connessione
e programmazione: 4 - show è spazio per eventi multipli; comunità
è fascia ad uso residenziale; fabbrica è zona specifica di lavoro e
di “produzione” processuale; documenta è area di confine progettuale per ambiti di divulgazione e ricerca; 1 - recinti come terreni a
fruizione istantanea, zone mutagene sottoposte agli effetti di land
art come a trattamenti di coltivazione diretta; 1 - mobile, sistema
di spostamento e di intercettazione, struttura trasferibile o piuttosto
scheggia distaccata per attività concentrate. MAP è progettazione di
‘struttura dissipativa non-lineare’ per un territorio a programmazione
processuale.
U.R.P. - Urban Residential Prosthesis – concorso Livin’Box 2005
Living box, living modular cell, living infrastructure. Un congegno
infrastrutturale superfetato, l’impalcato antirumore è barriera, parete tecnologica continua verso
i differenti tracciati di percorrenza, mentre diviene orditura strutturale, lungo la facciata opposta,
per l’inserto di moduli abitativi ad assemblaggio variabile.
Un impianto dunque per montaggi multipli, per commistioni urbane tra infrastruttura e residenza,
per alternanze continue tra luoghi di attraversamento e zone di sosta. Un progetto per effetti e
operazioni di parassitismo metropolitano.
ATTRACCO MULTIPLO – concorso Living in Milan 2005
Tramite la definizione di una complessa strutturazione dell’area, il progetto interpreta lo spazio di
installazione come terreno per approdi diversificati: una sorta di congegno portuale, in cui intercettare ambiti distinti per pratiche differenziate di fruizione e attraversamento. La piattaforma di
insediamento è sistema di banchine per passaggi temporanei, come per inserimenti stanziali,
è congegno infrastrutturale sinteticamente molo e percorrenza, ‘struttura pontile’ composta da
una successione dei pixel residenziali, un apparato abitativo distribuito su configurazioni a torre
o in corpi di fabbrica su 3 livelli come combinazione proporzionata tra spazi e tempi di fruizione,
verso l’assetto di un ambiente che sia abituale, anche nel suo uso transitorio e instabile.
ASIAOASI
Il progetto si configura come luogo di accoglienza, laboratorio ecologico, spazio didattico ed
espositivo, oltre che area operativa destinata alla raccolta dei rifiuti speciali. Due aree distinte:
una superficie carrabile dotata di cassoni speciali per la raccolta differenziata; poi una zona
pedonale e di sosta, laboratorio ecologico riservato ad attività espositive e di documentazione
relative alle problematiche ambientali. Uno spazio pubblico per l’informazione e la divulgazione,
che possa rafforzare il percorso di educazione ambientale a fianco delle strutture formative del
territorio. Un’area di esposizione, museo all’aperto dei materiali di riciclo, vera e propria rassegna didattica di materiali provenienti da recupero e di oggetti di rifiuto che trova una sua immagine permanente in legame diretto con gli spazi della città.
Una ‘galleria delle materie riciclate’: un piccolo giardino in cui ogni elemento di arredo è anche
porzione di mostra, esemplare della galleria, struttura permanente di osservazione, studio e fruizione diretta. Anche gli elementi di separazione fra il giardino e l’area di lavoro asfaltata partecipano a questa galleria, costituendosi come cisterne che lasciano trasparire i materiali di
riempimento.
DOSSIER
· HOOLAHOPPARK: parco giochi in
area ecologica per la raccolta differenziata, Asia spa, Comune di Cerignola,
progetto e direzione artistica dei
lavori, realizzazione: Cerignola (FG),
2002/2004.
· MOSTPLACES: progetto e allestimento dell’installazione/performance.
Biennale Giovani Artisti d’Europa e del
Mediterraneo; Eiffel bridge, Sarajevo,
1998.
· LA DISTRUZIONE: Biennale di
Architettura di Venezia, 2000, concorso on-line “Città terzo millennio”,
gruppo selezionato.
.
· REPARTO ZERO: progetto multimediale e allestimento per il convegno/
mostra nell’Ospedale di S. Spirito: “sfd
Senza Fissa Dimora”, Assessorato alle
Politiche Sociali/Comune di Roma,
Roma, 1996.
· LA TELA DEL RAGNO: progetto ipermediale e allestimento per il convegno
“Culture Giovanili e Conflitti Metropolitani”; I.R.S.I.F.A.R./Comune di Roma,
Roma, 1995.
- DISPLACEMENTS “residenze istantanee
per flussi migratori”, Sciatto produzie:
progetto per “Roma 3° Millennio. Le
Identita’ Possibili. Riflessioni progettuali sui caratteri identitari della città di
Roma.” DAAC Dipartimento di Architettura e Analisi dell’Università degli Studi
di Roma La Sapienza con il contributo di
ACER / Ordine degli Architetti di Roma/
Tecniche Universiteit, Delft / Technische
Universität, Darmstadt / Bauhaus-Universität, Weimar / Palazzo delle Esposizioni,
Roma. Esposto e presentato in: “Roma:
terzo millennio”, Palazzo delle Esposizioni,
Roma; master “Progettare Per Tutti Senza
Barriere”, Roma; NEXT 8^ Mostra Internazionale di Architettura, sezione Extra
Next Arsenale Biennale di Architettura di
Venezia. Pubblicato in “Architettura e/è
Arte” catalogo della mostra omonima,
Foro Italico; Gomorra n°3 (“Urban Race:
traiettorie metropolitane”); master “Progettare Per Tutti Senza Barriere”; su
“Carta” settimanale, n°37, ( “Il Paesaggio
del Passaggio: Le Città” : articolo di Pablo
Echaurren); in corso di pubblicazione sulla
rivista Spazio Architettura (CH) e negli atti
del convegno Roma 3° Millennio - Le Identita’ Possibili
· URBANWOOD - housing as multiple
clump”, Losanna, “Europan 7”, 2003:
progetto nalista.
· M.A.P. museo arte processuale: progetto esposto in: “I musei
dell’iperconsumo”, Accademia Nazionale di S. Luca, per il workshop ad inviti
“I musei dell’iperconsumo”, Accademia
Nazionale di S. Luca, DAARC, Assessorato alle periferie, Comune di Roma,
2003.
· ATTRACCO MULTIPLO – concorso
Living in Milan, 2005.
· U.R.P. - Urban Residential Prosthesis
– concorso Livin’Box, 2005.