strutture di gruppo
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DINAMICHE INTERPERSONALI E DI GRUPPO Prof. Marta Ghini DINAMICHE INTERPERSONALI E DI GRUPPO 4 crediti = 32 ore di lezione Orario: martedì ore 20,15 22,40 Calendario: dal 12/ 10 al 18/01 ( escluso 2/11; pausa natalizia dal 17/12 al 10/01) PROGRAMMA - CONTENUTI: Il corso affronterà le seguenti tematiche: Strutture di gruppo Norme, cultura, ruoli Leadership Identità personale e sociale; appartenenza Processi di iniziazione e socializzazione ai gruppi Stereotipi sociali e pregiudizi Coesione, conformismo e processi decisionali di gruppo Gruppi di lavoro a scuola, peer-education, cooperative learning TESTI / BIBLIOGRAFIA Speltini G., Stare in gruppo, ed. Farsi un'idea, 2002 Malaguti D., Fare squadra, Psicologia dei gruppi di lavoro, ed. Il Mulino, 2007 (no cap. 4, 6,7) Per approfondimenti si consiglia: Agosti A., Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo. Aspetti pedagogici e didattici, ed. Franco Angeli, 2006; Venza G., Dinamiche di gruppo e tecniche di gruppo nel lavoro educativo e formativo, ed. Franco Angeli, 2007 LEZIONI ED ESAME FINALE Lo svolgimento del corso prevede lezioni frontali volte a favorire la partecipazione attiva degli studenti ed esercitazioni per facilitare la comprensione delle tematiche affrontate. Modalità di verifica dell'apprendimento: L'esame consisterà in una prova scritta finale. INTRODUZIONE Gli individui arrivano in un gruppo con una storia personale, sono portatori di una esperienza sociale, di un loro modo di essere, di aspettative nei confronti del nuovo gruppo e di una personalità unica. Ci sono quindi caratteristiche individuali PREESISTENTI alla costituzione del gruppo, ma che, incontrandosi con quelle degli altri partecipanti, saranno elementi importanti del gruppo (esempio scuola). “anche la struttura più rigida di personalità viene sempre in qualche modo plasmata dal rapporto sociale” (De Grada, 1969) INTERAZIONE PERSONA - GRUPPO PERSONA (caratt. individuali pre-esistenti) GRUPPO ...INTERAZIONE PERSONA-GRUPPO I membri sono elementi specifici del gruppo e della sua dinamica, sono le risorse umane di quel gruppo che non sono nate nel gruppo, ma che nel gruppo troveranno una loro peculiare espressione. Dopo una fase iniziale di costituzione del gruppo, la dinamica fra caratteristiche individuali e elementi propri del gruppo sarà complessa e non più riconducibile a singoli fattori ( difficile stabilire fino a che punto arriverà l’influenza di quel gruppo sul singolo e viceversa). ASPETTI ELEMENTARI DI UN GRUPPO: OMOGENEITÀ / ETEROGENEITÀ Riguardo alle caratteristiche socio-demografiche: sesso, età, status sociale, livello di scolarità... Aspetti positivi dell’Omogeneità: forte coesione interna, clima più facilmente positivo. Aspetti positivi dell’Eterogeneità: grande risorsa per affrontare problemi complessi e trovare idee innovative, gruppo più aperto. ...INTRODUZIONE I gruppi sono alla base della nostra vita sociale fin dalla nascita. La prospettiva teorica che si è occupata dello studio dei gruppi è la Psicologia Sociale Rapporti fra individuo e società (fra psicologia e sociologia) Esercitazione: esempi di gruppi sociali, definizione di gruppo ESEMPI DI “GRUPPO” Gruppo sportivo Associazione volontariato Circolo ricreativo Gruppo politico Confederazione sindacale Gruppo classe Associaz. di categoria Associazioni / movimenti cattolici Gruppi di studio Gruppi virtuali Gruppi etnici Colleghi Gruppo famiglia Folla nel traffico DEFINIZIONI DI “GRUPPO” IN AULA Insieme di persone che si ritrovano per raggiungere obiettivi e scopi comuni. SCOPO COMUNE Insieme di persone che ha comune finalità volta a soddisfare desideri ed aspettative. SCOPO COMUNE, RISPONDE A BISOGNI PERSONALI Insieme di persone che trascorrono tempo insieme, instaurando relazioni con una finalità comune. RELAZIONE, SCOPO COMUNE QUANDO SI PARLA DI GRUPPO? Relazione fra i membri (diretta o indiretta) Perseguimento di uno scopo comune (interdipendenza) Consapevolezza dei membri (percezione comune dell’identità) Consapevolezza degli esterni al gruppo (riconoscimento del gruppo dagli esterni ad esso) Sentimenti di appartenenza (positivi, negativi) Struttura interna (ruoli, norme, potere..) TIPOLOGIE DI GRUPPO PICCOLI gruppi: interazione diretta, faccia-a-faccia GRANDI gruppi: no interazione diretta, ma strutturazione interna Gruppi INFORMALI: nascono in modo spontaneo Gruppi FORMALI: nascono in modo istituzionale (i membri non si possono scegliere) Gruppi PRIMARI: forte relazione fra i membri, forte senso di appartenenza, importanza x proprio identità Gruppi SECONDARI: caratterizzazione più formale, meno importanza x propria identità ...CONTINUO ESERCITAZIONE Catalogare i gruppi trovati nelle varie tipologie STRUTTURE DI GRUPPO 1) Struttura di comunicazione 2) Esercizio del potere 3) Status 4) Ruoli STRUTTURE DI GRUPPO: 1)STRUTTURA DI COMUNICAZIONE Descrive i canali di comunicazione che si trovano nel gruppo. Le modalità in cui i membri di un gruppo si scambiano le informazioni sono definite “reti di comunicazione”. Spesso dalle reti di comunicazione si possono anche intuire i rapporti di potere all’interno del gruppo. STRUTTURA A RUOTA RETE A Y Le persone hanno differenti livelli di centralità e di potere nel gruppo. CATENA CERCHIO RETE COMPLETAMENTE APERTA EFFICIENZA DELLE RETI Le reti maggiormente centralizzate sono le più efficienti in caso di compiti semplici. Nel caso di compiti complessi, sono più efficienti quelle decentrate (rete aperta, cerchio, catena), anche se hanno tempi più lunghi. Differente livello di partecipazione e coinvolgimento del singolo. STRUTTURE DI GRUPPO: 2) ESERCIZIO DEL POTERE È una forma di influenza sull’altro. Si dice che la persona A ha potere sulla persona B se il cambiamento di conoscenze, atteggiamenti, comportamenti di B può essere attribuito ad A. Ci sono diverse strategie per esercitare il proprio potere. STRATEGIE DI POTERE Potere di ricompensa: attribuendo una ricompensa a un determinato comportamento faccio in modo che esso venga ripetuto (animali, bambini, salario, pubblicità..). Potere di coercizione: utilizzo della punizione o della minaccia della punizione. Potere di esempio: il comportamento di una persona di riferimento funge da modello per gli altri (adolescenti: moda). Potere di competenza: è la competenza che riconosco all’altra persona che provoca il cambiamento nel comportamento (medico, avvocato..). ... STRATEGIE DI POTERE Potere legittimo: è legato a un ruolo attribuito dall’esterno e riconosciuto (giudice). Potere dell’informazione: è l’informazione stessa che ha il potere di far cambiare atteggiamenti e comportamenti (casi di emergenza). STRUTTURE DI GRUPPO: 3) STATUS È la posizione che una persona occupa in un gruppo. Esempio: direttore - professore - alunno/ capoufficio - assistente- impiegato Status: -legato al compito (chi ha più competenze in quell’ambito) - legato a caratteristiche generali (sesso, criterio di anzianità..) Chi ha entrambi i tipi di status godrà di maggiore potere. ...STATUS È facilmente collegabile al potere, in particolare al potere di competenza. Chi ha status più elevato influenza quindi maggiormente le decisioni del gruppo e ha più interazioni con gli altri. Casi di conflitto potere / status (giovane a cui viene dato ruolo di dirigente...) STRUTTURE DI GRUPPO: 4) RUOLI Il ruolo è l’aspettativa di comportamento legata alla posizione occupata all’interno del gruppo. Hanno la funzione di mantenere ordine e prevedibilità nel gruppo. Caratteristiche: - è condivisa (consenso sociale) - è reciproca (partners di ruolo) 1. 2. Si dividono in: Ruoli prescritti dall’organizzazione (sono determinati dalla struttura organizzativa). Ruoli emergenti ...RUOLI 2) RUOLI EMERGENTI Non sono ruoli formali, ma emergono in modo spontaneo nel gruppo, anche in quelli informali. Si raggruppano in 4 tipologie: leader: funzione centrale, maggior potere nelle decisioni nuovo arrivato: il più esterno al gruppo capro espiatorio: persona su cui si proiettano i lati negativi di sé che non si tollerano. È un ruolo scomodo ma molto utile per il funz. del gruppo. buffone: ruolo “emozionale”, funz. di allentare tensioni e alleggerire il clima emotivo (battute, ironia). 1. 2. 3. 4. ...RUOLI Ruolo centrato sul compito raggiungimento degli obiettivi Ruolo centrato sulle relazioni In modo positivo (mantengono basso il livello di conflitto, clima emotivo sereno, partecipazione di tutti..) In modo negativo (disapprovare, esprimere tensioni...) o Sono tutti importanti per il mantenimento del giusto equilibrio nel gruppo. ...RUOLI...FISSI O VARIABILI? Considerazioni: 1) I membri di un gruppo nel corso delle interazioni tendono a specializzarsi in ruoli definiti (centrato sul compito / relazioni). 2) È possibile comunque gli stessi ruoli non siano assunti sempre dalla stessa persona, ma che siano intercambiabili. 3) Non si occupa lo stesso ruolo in tutti i gruppi a cui si appartiene. Il ruolo varia a seconda del contesto, più che delle caratteristiche naturali della persona. ESERCITAZIONE PRATICA: IL NAUFRAGIO Vi trovate a bordo di una nave con gravi avarie. Non è stato possibile lanciare un SOS perché la radio di bordo è danneggiata. Bisogna abbandonare la nave al più presto; è vicina un’isola sconosciuta; la scialuppa di salvataggio può ospitare a stento il gruppo, per cui non è possibile portare con sé altri carichi. Il gruppo, dovendo però affrontare problemi di sopravvivenza, porterà con sé solo un oggetto fra i seguenti: ...ESERCITAZIONE PRATICA Valigia contenente coperte Cassetta di medicinali Cassetta di liquori Cassetta di armi Cassetta con utensili Scatola di viveri Salvagenti Piccola cucina da campo Cane (che è la mascotte del gruppo) Radio di bordo nella speranza di riuscire a ripararla MODALITA’ Tempo max: 20 minuti Alla fine della discussione il gruppo deve prendere una decisione su quale oggetto portare. Dopo aver preso la decisione: Infine il gruppo riflette sulle modalità utilizzate di interazione e di struttura del gruppo. OSSERVAZIONE Rete di comunicazione Potere esercitato Status conferito ai membri Ruoli ESERCITAZIONE FINALE Pensare a un gruppo che si conosce in modo diretto (interazioni faccia-a-faccia) e provare a ritrovare i ruoli che i singoli membri rivestono per quel gruppo.