Molinisotto Italia Nostra.24-05-2012-1
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Molinisotto Italia Nostra.24-05-2012-1
Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico ,Artistico e Naturale della Nazione Mirano 30/05/12 Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Mirano c.p.c : agli Assessori ed ai Consiglieri Comunali Ogg: Molini di sotto. Desideriamo richiamare l’attenzione della Amministrazione Comunale sulla grave situazione in cui giace l’edificio dei Molini di Sotto, sia per il delicato controllo idraulico del sottostante sistema di regolazione del deflusso del Muson a rischio per lo stato di abbandono in cui si trova l’edifico, sia per il notevole valore storico, ambientale e paesaggistico del sito. Si tratta di un importante esempio di archeologia industriale di una attività produttiva che ha nei secoli fortemente contribuito all’economia Miranese. Italia Nostra ha sempre sostenuto e sostiene che le questioni del recupero dell’edificio , della manutenzione del salto d’acqua e del bacino debbano essere affrontati prioritariamente e con un forte impegno congiunto di proprietà privata e di ente pubblico, il Comune , che è chiamato a garantire il rispetto dell’edificio storico e l’unitarietà del luogo costituito dal bacino, il salto d’acqua, l’opera idraulica ed edificio. Abbiamo appreso che il Commissario Prefettizio , resosi conto della importanza per la città del recupero dei Molini di Sotto , si sia attivato con i competenti uffici comunali per dare seguito all’iter amministrativo del progetto di recupero presentato dalla proprietà ed approvato dalla competente commissione urbanistica ancora nella primavera del 2008. Se valutiamo positivamente il riavvio del progetto di recupero dopo 4 anni di inerzia, dobbiamo però esprimere una forte contrarietà per alcune soluzioni progettuali previste dalla proprietà e per le modifiche al progetto originale richieste dalla commissione urbanistica fra il 2008 2009 e conseguentemente recepite nella convenzione con il privato approvata dal commissario 04/05/2012 con deliberazione N° 25 . Con riferimento al progetto presentato , concordando con la ipotesi progettuale che prevede la ricostruzione fedele del fabbricato ante 1939, riteniamo che: Non debba essere autorizzata la terrazza a sbalzo sul bacino prevista nel corpo a Nord di quello principale. Si tratta di una modifica sostanziale del fronte del manufatto che rispetto al bacino d’acqua si è sempre presentata verticale senza sbalzi strutturali .Si verrebbero così ad alterare le caratteristiche linee originali dell’opificio. La proposta di inserire due finte ruote al piano terra dell’edificio principale in corrispondenza del salto d’acqua appare un artificio inutile e di cattivo gusto che non ha alcuna corrispondenza con gli impianti nei tempi utilizzati nell’opificio per ottenere dal salto d’acqua energia industriale. Va ricordato inoltre che le ruote , come prescritto dal Consorzio di Bonifica dovrebbero “essere installate ad una quota superiore di almeno 50 cm rispetto al pelo superiore dell’acqua riferito al momento di massima piena.” Una posizione evidentemente innaturale Con riferimento alle modifiche al progetto presentato richieste dalla Commissione Urbanistica ed inserite nella proposta di Convenzione , osserviamo che: La costruzione a cura e spese della Amministrazione di una terrazza a sbalzo lungo tutto il fronte est del corpo principale ( sul bacino )della larghezza di 3 metri , come per quella sul corpo a Nord, risulta essere una modifica sostanziale del fronte dell’opificio rispetto la struttura originale. Viene alterata sostanzialmente la facciata così come è conosciuta tramite le numerose testimonianze fotografiche dei Molini di Sotto e del loro bacino pervenuteci nel tempo. In tutta la documentazione disponibile appare evidente come la costruzione risponda esclusivamente alle funzioni produttive dell’opificio e presenti il fronte sul bacino degli edifici ( compreso il corpo a Nord) perfettamente verticale senza alcuna sporgenza . Riteniamo pertanto che questa struttura non debba essere realizzata . Va inoltre sottolineato che la realizzazione della terrazza , come deciso dalla commissione Urbanistica , dovrebbe essere realizzata a cura ed a spese dell’amministrazione comunale che ne resterebbe proprietaria. Si tratterebbe quindi di una opera pubblica , da inserire nel piano triennale delle opere pubbliche , di cui non si comprende l’utilità per i cittadini di Mirano. Siamo convinti che le risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate per quest’opera possano essere destinate più utilmente e con reale beneficio per la collettività fra le varie opere pubbliche in programma . Riteniamo pertanto che la proposta della Amministrazione comunale di realizzare questa terrazza debba essere cancellata. La prescrizione di destinare ad uso commerciale la superficie posta al piano terra del lato sud , dal progettista prevista ad uso servizi per le unità immobiliari ( garage) , non trova alcuna valida ragione e numerose controindicazioni. Non risulta infatti che nel centro storico di Mirano ci sia carenza di volumi per attività commerciali . Anzi semmai il contrario. La eliminazione invece dei garage porterebbe un aumento dell’utilizzazione delle aree di sosta pubbliche in un’area già congestionata . Senza una seria motivazione il cambio di destinazione d’uso potrebbe modificare il piano economico del proponente in modo tale da ostacolarne l’iniziativa imprenditoriale. Chiediamo pertanto che sia lasciato all’imprenditore la scelta sulla destinazione d’uso di tali volumi. Auspichiamo quindi che l’Amministrazione Comunale si impegni per procedere senza indugio nell’iter per l’approvazione definitiva del progetto e che inoltre vengano recepite le osservazioni sopraesposte per un recupero rispettoso di questa memoria storica che è parte integrante del tessuto urbano e patrimonio di tutta la città Il rappresentante soci di Italia Nostra Adriano Marchini