Che cos`è un`associazione
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Che cos`è un`associazione
UDINE CAPITALE DEL ROCK Più di 40.000 persone per il concerto degli AC/DC Il popolo del rock si è ritrovato ieri sera a Udine per celebrare lo sbarco in terra friulana degli AC/DC. La rock band australiana ha radunato più di 47.000 persone, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Austria, Germania, Slovenia e Croazia, per l’unica data italiana del “Black Ice World Tour” 2010. Già dalla notte precedente il concerto i primi drappelli di indomiti si erano radunati all’esterno dello Stadio Friuli di Udine per riuscire ad accaparrarsi i posti migliori davanti al palco. La band dei fratelli Young, ha saputo regalare due ore di puro rock con sonorità che solo loro sanno offrire, giostrandosi superbamente tra pezzi ormai entrati nella storia della musica come "Dirty deeds done dirt cheap", "Back in black" o "Highway to hell" e brani dell’ultimo album come "Rock and roll train" e "Big Jack". Lo spettacolo è sia sul palco con scenografie e immagini che si susseguono sui tre megaschermi e sia sugli spalti con una marea di cornetti rossi che hanno incendiato la notte friulana. Gli assoli di chitarra di Angus Young, con la sua ormai celebre "duck walk" (il "passo dell'anatra" ideato da Chuck Berry) ed il suo spogliarello offerto al pubblico, hanno entusiasmato i presenti, sfociando in un tripudio quando dal centro del palco è scesa la campana da una tonnellata e mezza che il cantante Brian Johnson ha fatto suonare con i rintocchi funebri in memoria di Bon Scott (primo cantante della band scomparso nel 1980) per l’intro di "Hell's bells". La chiusura del concerto è riservata a "For those about to rock" con sei cannoni che hanno sparato a salve per chiudere la serata prima dello spettacolo di fuochi d’artificio. 1 Oltre 200 milioni di album venduti, una carriera iniziata negli anni ’70, il secondo album più venduto di sempre nella storia della musica e l’entrata della band nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2003, fanno degli AC/DC il più importante gruppo della scena rock mondiale. L’età anagrafica degli AC/DC (hanno superato abbondantemente la cinquantina) stride con quello che sanno regalare sul palco, l’energia e la grinta che mettono nei loro spettacoli non ha paragoni e il costo del biglietto è totalmente ripagato da un’esibizione grandiosa. Le ore di attesa fuori dai cancelli e le spinte per riuscire ad arrivare nelle prime file, sono ormai una prassi per chi, come il sottoscritto e altre migliaia di persone, vogliono vivere il concerto nella sua totalità sentendosi protagonisti di una serata da ricordare. Negli ultimi anni, il Friuli e soprattutto Udine sono diventati tappe principali dei tour di moltissimi artisti della scena musicale mondiale, sottolineando l’importanza strategica della nostra Regione, questo fatto, per chi come me vive di musica ed è friulano non può fare che un piacere grandissimo: per concludere, prendendo spunto da un grande regista come Martin Scorsese, posso solo dire che “non posso immaginare la mia vita o quella di chiunque altro senza la musica: è come una luce nel buio che non si spegne mai”. Claudio Zanin Redazione Giovanifvg.it 2