6 TAPPA: QUARESIMA - PASQUA “ In campo ragazzi!”
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6 TAPPA: QUARESIMA - PASQUA “ In campo ragazzi!”
Istituto “Maria Mazzarello”- Cinisello B. A.S. 2013-14 6 TAPPA: QUARESIMA - PASQUA “ In campo ragazzi!” “La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene” (Romani 12,9) “Se offrirai il pane all'affamato, allora brillerà fra le tenebre la tua luce” (Isaia 58,10) DIAMANTI: carità e digiuno OBIETTIVI DATE - INIZIATIVE Coltivare la capacità di fare silenzio come via per ascoltare le parole di Gesù; Imparare ad affrontare le difficoltà che si incontrano durante la giornata senza arretrare, ma affrontandole con coraggio; vivere l’esperienza del “digiuno” come scelta della rinuncia di ciò che non è essenziale per un gesto concreto di solidarietà nei confronti di chi è in difficoltà; vivere il periodo della Quaresima come tempo privilegiato per imparare, nelle piccole cose di ogni giorno, a scegliere gesti di bene. SETT MISSIONARIA SALESIANA Dal 17 al 21 marzo VIA CRUCIS 14 aprile Comunità Educante 15 aprile alunni Nel tempo della Quaresima siamo chiamati ad andare in profondità per preparare il cuore alla gioia della Pasqua! Siamo messi alla prova e ci rendiamo conto che per ottenere le cose belle, quelle che hanno veramente valore, ci vuole impegno e fatica. Vivremo quindi questo tempo di Quaresima come una grande gara e tutti siamo chiamati a scendere in campo e mettere in gioco le nostre qualità, i nostri talenti. In queste settimane insieme cercheremo di: * essere una squadra, lavorare insieme per raggiungere un obiettivo; * rispettare le regole del gioco; * dedicare del tempo all’allenamento; * rispondere di sì alla convocazione; * giocare e gareggiare. Tutto questo ci rafforza nel rinunciare alle cose che non contano per preparare il nostro cuore e la nostra anima all’incontro con il Signore Gesù, che per noi ha dato tutto offrendo la sua vita sulla croce. L’IMPEGNO CARITATIVO: Attraverso le nostre piccole rinunce, i giochi nella settimana dal 17 al 21 marzo contribuiremo al progetto “IN CAMPO RAGAZZI: SCARPE DA TENNIS PER GIOCARE” A Santa Teresa, piccolo paese nel Salvador, le suore FMA stanno avviando un progetto per prevenire la criminalità dei bambini attraverso la proposta sportiva-ricreativa a 50 bambini e 50 bambine di età compresa fra i 5 e 12 anni. Vorremmo aiutare ad acquistare l’attrezzatura e l’abbigliamento sportivo essenziale per dare vita alla squadra sportiva. Acquistare scarpe sportive, divise-tute da sport, palloni da gioco. 4,00 EURO Acquisto di un pallone 13,50 EURO 7,00 EURO Acquisto di un paio di scarpe da gioco Acquisto di una tuta per il gioco e il tempo libero CONSEGNA AD OGNI BAMBINO Ogni settimana viene data una schedina nella quale è segnato l’impegno. Ciascuno dovrà, ogni sera durante l’esame di coscienza, mettere una crocetta nella casella X se ho vissuto bene l’impegno - se non mi sono impegnato = se non mi sono ricordato PRi PRiMA SETTi SETT iMANA DAL 11 al 17 marzo UNA SQUADRA Matteo 25, 40 Ogni volta che avete fatto queste cose ad uno solo dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me…” NELLA MIA SQUADRA C’È POSTO PER TUTTI: OGNI MATTINA PREGO IL PADRE NOSTRO. I TRE FOLLETTI C'erano una volta tre fratelli molto particolari, non certo di quelli che si incontrano tutti i giorni. Erano tre folletti che vivevano in un fitto bosco. Ogni giorno, insieme, facevano la loro perlustrazione nel bosco per racimolare un po' di cibo e raccogliere un po' di legna per riscaldarsi. Un giorno però i tre fratelli litigarono perché ognuno voleva essere il capo degli altri due. Così, dopo essersi portati il broncio per un'intera giornata, decisero, il mattino successivo, di fare la solita perlustrazione nel bosco, ma ognuno per conto proprio. Verso sera, dopo un’intera giornata trascorsa nel bosco, ognuno dei tre fratelli decide di fare ritorno a casa, ma nessuno dei tre ci riuscì. Ognuno di loro, infatti si era sempre occupato di un compito ben preciso: il primo che conosceva tutti i tipi di piante, aveva mangiato, ma non era riuscito a farsi una scorta da trasportare via, perché era molto debole, né poteva tornare a casa perché non conosceva la strada di ritorno; il secondo, che era il più forte e robusto, si era sempre occupato del trasporto del cibo, ma, non sapendo dove trovarlo, rimase tutto il giorno senza mangiare e, non conoscendo anche lui la strada di ritorno, rimase bloccato nel bosco; infine, il terzo, che era un bravo geografo, sapeva ben orientarsi e conosceva benissimo la strada del ritorno, ma non conoscendo le piante e non sapendo distinguere le bacche buone da quelle velenose, si vergognava di tornare a casa a mani vuote, così rimase anche lui nel bosco. Intanto, il buio della sera diventava sempre più fitto ed in ognuno dei tre folletti cresceva la paura e lo smarrimento. Ma... mentre vagavano nel bosco, per caso, si incontrarono tutti e tre nello stesso luogo e, dopo essersi riabbracciati, il primo scelse le bacche commestibili, il secondo ne raccolse una buona scorta in un grande tinello da portare via ed il terzo ricondusse tutti verso casa. Quella sera i tre folletti capirono che ognuno aveva bisogno dell'altro. Ogni uomo ha bisogno dell'altro e della sua collaborazione, proprio come i tre folletti. Gesù si è lasciato aiutare ricordandoci che ogni uomo ha bisogno dell'altro. Ti riconosci bisognoso della presenza e dell'aiuto degli altri, oppure sei chiuso nella presunzione di essere autosufficiente in tutto? Riconosci il dovere di aiutare gli altri oppure sei chiuso in quell'egoismo che ti porta solo a chiedere e mai a dare? Ognuno di noi ha dei doni particolari: metterli a disposizione degli altri significa arricchirci tutti di nuovi doni. Riesci a riconoscere i doni particolari che ognuno di noi ha? Riesci a mettere a disposizione i tuoi doni? SECONDA SETTi SETT iMANA dal 18 al 24 marzo SETTIMANA MISSIONARIA SALESIANA LE REGOLE Giovanni 8,31-32 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli” RIMANGO FEDELE ALLA REGOLA DELL’AMORE E DEL RISPETTO. UN CURIOSO ASINELLO C'era una volta, in una fattoria, un curioso asinello. Era curioso perché era ancora un piccolo puledrino, il fatto poi di essere l'unico asinello in mezzo a tanti cavalli, lo rendeva ancora più piccolo e curioso. Non è difficile capire che non era ben visto dai cavalli, stalloni da corsa, veri purosangue; questi lo accusavano di essere buono a nulla perché troppo lento: il vero valore, a parer loro, si vedeva dalla rapidità ed agilità delle gambe; qualità che mancavano decisamente al piccolo asinello. D'altro canto, però, il piccolo asinello non era affatto dispiaciuto di essere così com'era. Aveva un segreto: soprattutto quando portava dei grossi pesi, si fermava spesso per delle piccole pianse durante le quali pregava perché il Signore lo aiutasse a portare quei pesi. È per questo che il piccolo asinello arrivava sempre un po' in ritardo; tuttavia, riusciva sempre a portare a destinazione i pesi affidatigli. Un giorno, mentre i cavalli pascolavano sui bordi di un profondo burrone, non molto lontano dalla fattoria, accadde che due di essi vi scivolarono giù. Fortunatamente la caduta dei due cavalli fu arrestata da un grande masso sporgente dalla parete del burrone che formava una specie di piattaforma. La parete era troppo ripida perché i due cavalli vi potessero risalire da soli e gli altri cavalli, che si rifiutarono di tirarli su per la paura di scivolarvi dentro, scapparono via. Nel frattempo passava da quelle parti il padrone della fattoria con il piccolo asinello ed essendosi accorto dell'accaduto si calò giù con una fune legandone un'estremità ad un cavallo e l'altra al piccolo asinello. Sembrava un'impresa impossibile perché i cavalli erano più grandi dell'asinello, ma l'asinello, dopo la sua solita preghiera, riuscì a trascinare con successo il primo e poi il secondo cavallo. Da quel giorno tutti i cavalli della fattoria ebbero grande rispetto ed ammirazione per il piccolo asinello. La preghiera non solo ci aiuta ad affrontare le nostre difficoltà, ma ci da la forza di tirare su anche gli altri dalle loro cadute. In tutte le azioni della tua giornata sei capace di rispettare le regole oppure fai spesso solo ciò che a te piace? Le regole sono importanti, non possiamo farne a meno. TERZA SETTi SETT iMANA dal 25 al 31 marzo L’allenamento Luca 9, 23-24 Poi a tutti diceva: “Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso… Chi pensa soltanto a salvare la propria vita la perderà; chi invece è pronto a sacrificare la propria vita per me la salverà” MI ALLENO FACENDO DELLE PICCOLE RINUNCE (CARAMELLE, PLAY, WIIN NINTENDO…) L’AQUILA NEL POLLAIO Un contadino trovò un uovo di aquila. LO portò a casa e lo mise fra le altre uova che la chioccia stava covando. L’aquilotto nacque con gli altri pulcini e con essi divenne grande e grosso. Anche se sembrava diverso fece la vita degli altri polli: razzolava, mangiava grano… però non volava mai. Ma un giorno vide un volatile maestoso che volava nel cielo, vicino alle nubi. Domandò “Chi è quell’uccello?” Qualcuno gli rispose: “è un’aquila, il re degli uccelli. La sua casa è il cielo, mentre la nostra è il cortile: noi siamo polli.” Così l’aquilotto visse per sempre come pollo. QUATTRO FRATELLI Il carro su cui quattro fratelli stavano trasportando la loro merce al mercato di colpo sbandò e rimase impantanato. “Ti avevo detto di prendere un’altra strada!” disse il primo al secondo. “Ti avevo detto di usare un altro cavallo!” disse il secondo al terza. “Ti avevo detto di controllare le ruote!” disse il terzo al quarto. Ma il quarto fratello non c’era: era andato a raddrizzare le anfore con il vino che si era rovesciato. QUARTA SETTi SETT iMANA dal 1 al 7 aprile LA convocazione Matteo 7, 21 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. SONO STATO CONVOCATO: FACCIO IL MIO DOVERE SENZA BRONTOLARE. LA TERRA CAPRICCIOSA Un giorno la Terra incrociò le braccia, chiamò il Sole e gli disse: "Ne ho abbastanza di girarti intorno... sono stanca voglio fermarmi un po' a riposare!" "Sei impazzita per caso?!" - gli rispose il Sole lanciandole uno sguardo infuocato. "Se ti fermi che cosa accadrà?!!". "Parli bene tu! Seduto sul tuo trono dorato. Ho deciso di fermarmi e lo farò!". Così dicendo, prese un lembo di prato, tirò la soffice coperta fin sotto il mento per coprirsi bene e si addormentò. Gli animali furono i primi ad accorgersi che qualcosa non andava!!! L'orso che aveva dormito saporitamente tutto l'inverno si stava preparando ad uscire dalla sua tana. Mise fuori il suo grosso muso, annusò l'aria e disse: "Fa ancora freddo ....brrrr, la primavera dovrebbe essere già qui! Pazienza mi rimetterò a dormire". La lucertola e la vipera, avevano passato l'estate distese sui sassi a prendere il sole. Ora aspettavano che l'aria rinfrescasse per andare in letargo, ma faceva sempre così caldo, che rischiavano davvero di bruciarsi la pelle. "Che cosa strana!"- dicevano gli uomini che vivevano sulla parte della Terra dove il Sole non tramontava mai. "La notte non arriva, come faremo a dormire??" E così continuavano a lavorare, anche se erano molto stanchi. "Ma dov'è finito il Sole?"- si domandavano gli uomini che abitavano dall'altra parte della terra: "Con questo buio non possiamo lavorare, che cosa daremo da mangiare ai nostri figli?" Anche le piante se la passavano male: i fiori non facevano in tempo ad aprire la corolla e subito appassivano bruciati dal sole. Senza luce, gli alberi lasciavano cadere le foglie e l'erba dei prati non cresceva. Tutti gli abitanti della terra alzavano gli occhi al cielo. C'era chi chiamava la luna e le stelle, altri invocavano il Sole. Intanto, il Sole diventava sempre più rosso di rabbia, sembrava dovesse scoppiare da un momento all'altro: "Così non si può andare avanti!!" - diceva - "la Terra si sta distruggendo e neanche se ne accorge, bisogna che trovi subito un rimedio!! Chiamerò gli altri pianeti e insieme troveremo una soluzione". E così fece: chiamò Giove, Marte, Venere, Saturno, Plutone, Nettuno ed altri ancora. Tutti risposero alla chiamata del Re dell'universo, perché erano davvero preoccupati per la salute della loro sorella Terra e dei suoi abitanti. Dopo essersi consultati presero una decisione. Il pianeta Venere quello più vicino alla terra avrebbe ricevuto l'incarico di svegliarla. Venere fu felice per questa scelta, che la faceva sentire importante agli occhi dei compagni. Mise tutte le sue forze per riuscire in questa non facile impresa, si avvicinò il più possibile alla Terra e iniziò a gridare con tutto il fiato che aveva: "Svegliaaaati.......svegliaaaaati ......o moriraiiiii......". Ma la terra dormiva profondamente, e a niente valsero i richiami del pianeta. "Possiamo aiutarvi noi!" dissero i venti - "se ci alziamo tutti insieme, formiamo una tromba d'aria e con la sua punta le faremo il solletico finchè si sveglierà!". Detto questo si misero all'opera. Ma soffiando a destra e a sinistra riuscirono solo a strapparle un sorriso, mentre beatamente la terra continuava a dormire. "Ci vogliono le maniere forti! Andiamo a svegliare i vulcani!" - dissero i pianeti. I vulcani muovendosi la fecero tremare così tanto, che finalmente la terra aprì gli occhi, si guardò intorno e... vide che cosa aveva combinato: "Sono stata proprio una sciocca"- disse rivolgendosi verso il sole e i suoi fratelli pianeti. "Adesso ho capito!!". A ognuno di noi é affidato un compito e, se non lo svolgiamo, non facciamo del male solo a noi stessi, ma anche agli altri". Detto questo si mise in "moto" e...dopo un po' tutto ritornò com'era prima. QUiNTA SETTi SETT iMANA dall’8 al 15 aprile LA gara Giovanni 3, 21 “Chi opera la verità viene alla luce” IN GARA TUTTI SIAMO IMPORTANTI: COMPIO GESTI DI GENEROSITÀ VERSO TUTTI. (APPARECCHIO LA TAVOLA, SISTEMO LA CAMERETTA…) LA PIÙ IMPORTANTE “Sono io la più importante!” disse la prima striscia di un attraversamento pedonale. “No, sono io!” disse la seconda. “Vi sbagliate, sono io!” disse la terza. E così di seguito le fecero eco anche le altre. Alla fine una di loro propose: “Per vedere chi ha ragione, dividiamoci!” Ma quando una si distese di qua, una di là, una in su e una in giù, la gente smise di attraversare la strada e fu costruito un cavalcavia.