TERAMANI n. 65 - teramani.info

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TERAMANI n. 65 - teramani.info
n. 65
settembre 2010
mensile di informazione in distribuzione gratuita
E LUCE
FU
NUOVO
URBANESIMO
pag. 06
PER GRAZIA
RICEVUTA
pag. 11
CIRCOLO
GRAMSCI
pag. 22
arcobaleno publinetwork
SOMMARIO
n. 65 • Settembre 2010
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E luce fu
Rispunta Uolter Veltroni
Nuovo urbanesimo a Teramo
Addio Sandra
Stadio teatro e parolacce
Lettera aperta al Sindaco
Per grazia ricevuta
Finalmente TEAM
Il Sindaco si scusa
Vacanze Teramane
Specchio delle mie brame
L’isola ecologica
L’accoppia interamnia
Un maliardo per un veliero
L’ultima immersione
L’oggetto del desiderio
Teramo culturale
Dura Lex Sed Lex
Coldiretti informa
Cinema
Basket
Calcio
l’Editoriale
E luce fu
L
di
Maria Grazia
Frattaruolo
[email protected]
e la stessa piazza hanno acquistato un
maggiore risalto e interesse anche da
parte di chi si trovasse per la prima volta
nella nostra splendida città.
o scorso 17 settembre alla presenza
Non è un caso che io definisca “splendida”
del Sindaco di Teramo, Maurizio
Teramo. Lo faccio volutamente e anche
Brucchi e del Vescovo, Monsignor
provocatoriamente. Io sono convinta
Seccia, è stata presentata alla cittadinanza
del valore storico e artistico di questa
la nuova illuminazione del Duomo.
città, sono convinta che la stessa
Sono occorsi diversi anni per il restauro
abbia un potenziale enorme, purtroppo
interno dello stesso e ora, a poca distanza
spesso inespresso a causa della scarsa
dalla sua riapertura al pubblico, il Duomo
valorizzazione dello stesso.
si mostra in tutto il suo splendore anche
Voglio quindi dare il giusto riconoscimento
esternamente.
all’amministrazione che nel caso specifico
ha lavorato sicuramente molto bene.
Ma voglio anche cogliere l’occasione
per invitare ad una riflessione. Provate
a pensare come sarebbe Teramo con le
sue vie, i suoi meravigliosi palazzi storici,
se fosse meglio illuminata, meglio pulita,
meglio “ristrutturata”.
La nuova illuminazione conferisce
Io mi auguro di cuore, perché anche
sicuramente un aspetto più maestoso
se teramana d’adozione, amo
www.teramani.info
rispetto a prima. Non solo. Le lampade
tantissimo questa città, che il lavoro
sono state posizionate sapientemente in
dell’amministrazione, possa essere
scriveteci a
modo da dare risalto sia alle facciate, al
sempre più rivolto verso una migliore
campanile con il suo splendido orologio
“presentazione” di Teramo, al fine non
e al portone d’ingresso che, grazie ai già
solo di renderla più attrattiva da un punto
menzionati lavori di restauro, appare al
di vista turistico, ma anche e soprattutto,
Direttore Responsabile: Biagio Trimarelli
Redattore Capo: Maurizio Di Biagio
Coordinatore: Maria Grazia Frattaruolo
meglio insieme alle decorazioni in oro
far sì che i Teramani vivano sempre più
poste lateralmente, illuminate come sono
intensamente e più da vicino la loro città.
sia dal basso che dall’alto.
Auguro buon lavoro a tutti… e che sia
Hanno collaborato: Mimmo Attanasii, Raffaello Betti,
Maurizio Di Biagio, Elvio Fortuna, Maria Grazia Frattaruolo,
Carmine Goderecci, Amilcare Lauria, Bebè Martorelli,
Silvio Paolini Merlo, Antonio Parnanzone,
Leonardo Persia, Carla Trippini
Con questa nuova illuminazione il Duomo
ancora un buon lavoro. n
è possibile scaricare il pdf di questo e degli altri numeri dal sito web
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di
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Maurizio
Di Biagio
Il Pd ha perso la bussola
POLITICA
set 2010
[email protected]
Rispunta
Uolter Veltroni
mentari (e di elettori forse) che si
getterebbero tra le
braccia di Vendola
domani mattina.
E di sghembo si
guarda alle alleanze: a quel Nichi
Vendola appunto
che avrebbe una
alla ricerca del candidato perfetto
N
funzione importante nell’aggregare la sinistra più
radicale, che legit-
emmeno più la mitica Bus-
timamente esiste
sola dei rifiuti di Raimondo
nel paese; la invischierebbe dentro un’alleanza riformista “bisogna
Micheli potrà fornire una
dialogare con lui” è il consiglio di Veltroni.
direzione plausibile ad una
Intanto Chiamparino, altro probabile candidato nella sfida contro
smarrita pattuglia del Pd in poco
Berlusconi, intima di “rivedere lo statuto”: chiede infatti di sospen-
tempo sceso dal 35% al 24 di con-
dere la parte che prevede che il segretario del partito sia automa-
senso nazionale. Un tracollo, per dirla
ticamente il candidato alle primarie per la premiership del cen-
tutta. È proprio vero che nel partito
trosinistra. Il primo cittadino del capoluogo piemontese ha anche
serpeggia la sindrome di Tafazzi, il personaggio comico che, in un
sottolineato che, pur essendo “vecchio” anagraficamente, non lo è
accesso di masochismo, con una bottiglia di plastica si picchiava il
da un punto di vista politico a livello nazionale”.
basso ventre a ritmo di musica.
“Il Pd è rotto in molti pezzi, assomiglia alla Jugoslavia dopo la guer-
Si dice che un matrimonio felice può esistere solo fra un marito
ra, rischia una balcanizzazione a pochi mesi da probabili elezioni
sordo e una moglie cieca, tra l’anima rossa che non sente e quella
anticipate” dicono in molti.
bianca che non vede. Di questi tempi non resta che riesumare il
Veltroni costringe il partito a schiacciarsi in un dibattito tutto
vecchio e datato gingle visionario yes we can, perché è ancora lui,
intestino “proprio quando cerchiamo una mobilitazione collettiva:
Walter Weltroni, a fare capolino con il suo movimento nella tonnara
lanciamo una campagna di comunicazione, organizziamo l’assem-
È proprio vero che nel
partito serpeggia la
sindrome di Tafazzi...
delle correnti Pd “per tornare allo
blea nazionale al Nord”, spiega Bersani, il leader, che scorge in tutto
spirito originario del partito” affer-
ciò una mossa ostile e deprimente.
ma il cinefilo. Specifica che la sua
Sta diventando un tutti contro tutti. Questo caos crea le condizioni
non è una corrente, che gli spifferi
per una vittoria netta di Vendola alle primarie. Bersani e Chiampari-
non sono perniciosi, e che potrà
no si elimineranno a vicenda cercando di occupare la parte destra
fare solo del bene alla causa. Ad-
del campo e Nichi ce la farà. A quel punto si porrà un problema: può
debita al Pd soprattutto “mancan-
Vendola sfidare Berlusconi?
za di coraggio” e una “vera e pro-
Sicché alla fine il papa straniero lo farà davvero lui: Walter Weltro-
pria subalternità ad un pensiero unico” rappresentati
dalla «ipotesi neo-frontista, in parole povere quella
che punta a raccogliere lo schieramento quantitativamente più vasto, e da quella neo-centrista.
Nel mirino la leadership di Bersani. Comunque l’ex segretario apre a una novità: “Dobbiamo essere anche
disponibili a cercare fuori da noi un leader che possa
federare le forze che si alleano. Si pensa un po’ alla
funzione che ebbe Romano Prodi nel 1996”. Intanto
l’umore dell’attuale segretario si fa pessimo.
ni, viste le condizioni agli alti papaveri del partito
VELTRONI
«Dobbiamo essere anche
disponibili a cercare fuori
da noi un leader che possa
federare le forze che si
alleano... »
Veltroni vuole ringalluzzire un Pd in piena crisi di
non resta che andare a casa sua per chiedere di
riprovarci.
Chi spezza il sogno veltroniano è Franco Marini. “Il
Pd – chiarisce - è un patrimonio che ci hanno affidato milioni di elettori con le primarie, non certo per
vedere i dirigenti colpiti dal morbo di ambizioni sfrenate e di personalismi feroci”. L’abruzzese ha un’età
in cui, come ricorda spesso, può permettersi di dire
quello che pensa senza giri di parole: l’ha sempre
fatto da segretario Cisl, da leader del Ppi, e poi da
nervi e di identità, diventato ormai partito leggero di massa, “così
presidente del Senato. “Chi ci ha votato alle primarie si aspettava un
light – scrive Repubblica - da non contemplare nemmeno gli iscritti”,
partito unito, con capacità d’iniziativa, non questo cannibalismo tra
attualmente diviso in quattro correnti: la maggioranza di Bersani-
gruppi dirigenti; ci prendono tutti per pazzi”. E questo proprio in un
D’Alema, Area democratica di Franceschini, il movimento di Veltroni,
momento favorevole dove case a Montecarlo e cricche stanno per
la componente di Ignazio Marino. Più i piombini di Renzi e Civati, più
far implodere il Pdl.
i giovani turchi che criticano il bipolarismo, più un gruppo di parla-
“Invece ecco che oggi, ieri, domani si rivedono le vecchie abitudini”. n
5
TEAM INFORMA
Pensa!!!
prima di buttare...
pensa!!!
T
ratto da una e-mail arrivata alla Te.Am qualche
giorno fa...
“Sono un papà pentito...o meglio un cittadino che
spesso ha buttato le sue buste di rifiuti in diversi
luoghi della città rifiutando di adeguarsi al Porta a Porta senza un reale motivo ma forse spinto dalla pigrizia
di riorganizzare le proprie abitudini.
Qualche pomeriggio fa ero al parco fluviale con mio
figlio di 9 anni che dovendo buttare una gomma da masticare mi chiede dove farlo e io con molta semplicità
gli dico: “ a terra !!”
La disapprovazione che si è subito dipinta sul suo volto
è seguita da un elenco sui tempi di biodegradabilità di
alcuni oggetti: gomme da masticare 5 anni, bottiglie di
plastica 100-1000 anni lattine 20-100 anni....
E’ comprensibile il mio stato d’animo subito dopo que-
di oggetti che sicuramente hanno inquinato e compro-
sta piccola lezione, pensando alle buste lanciate piene
messo il nostro ambiente, l’ambiente che io insieme ad
altri papà lasceremo ai nostri figli.
Ho cominciato a utilizzare il servizio porta a porta solo
Oggetto
Tempi di
biodegradabilità
Tetrapak
3 mesi
Sigaretta con filtro
1 anno
Barattolo
50 anni
Contenitore polistirolo
50 anni
Pannolino usa e getta
450 anni
Contenitore in plastica
100-1000 anni
Piatto di plastica
100-1000 anni
Sacchetto di plastica
100-1000 anni
Bottiglia di vetro
Tempo
indeterminato
da alcuni giorni e vorrei concludere la mia testimonianza affermando che spesso noi adulti compiamo scelte
nel più isolato egoismo e ignoranza”
Nella nostra città nelle ultime settimane si è registrato un aumento di conferimenti difformi lungo strade
e scarpate: ci piace pensare che questa e-mail sarà
spunto di riflessione per quanti si rendono protagonisti
di questi gesti. Per coloro che non riusciranno a trovare
nessuna motivazione per smettere, a tutela dei tanti
cittadini coscienziosi e responsabili, ricordiamo che in
questi giorni partiranno controlli sanzionatori da parte
della Polizia Municipale. n
set 2010
di
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POLITICA
set 2010
Maurizio
Di Biagio
La febbre del mattone
Nuovo
urbanesimo
a Teramo
troppe case, pochi affari:
una città “apPisu lata
S
[email protected]
per una pervicace invadenza cementifera da parte di immobiliaristi
sospetti e imprenditori con una sete d’arricchimento difficilmente
placabile se non con l’assegnazione di continue e invasive opere tra
l’altro assegnate nell’ambito di cricche legate al sistema. d’altronde
chi non gioca a canasta con il bavaglino e compasso non lavora. “E
così – in un altro accesso dipietrista – corriamo il rischio che tutte le
case comprate con il sudore delle nostre fronti si svalutino rendendo vani i nostri sforzi”. Cordoni continua così: “Non è detto che fra
qualche anno la città si riempia di cittadini ma che rimanga invece
così magra che tutte quelle case non servano più a nulla, causando
il crollo degli appartamenti e mettendo in crisi l’economia cittadina”.
Un monito, questo, corroborato anche da altre fonti, come nel caso
del Pd locale: “Un carico immobiliare che Teramo non sopporta più
e che doperà anche i valori degli appartamenti”. Alberto Melarangelo legge le iniziative come Pisu e altro ancora come addirittura
“un’ennesima trovata
per bypassare il Prg”,
tanto che manifesta
nostalgia per l’urbanistica fascista di
e in città si continua a costruire con quell’accanimento
largo respiro a Teramo.
cementifero tanto da far sbiadire di vergogna il manovale
Almeno “lui” aveva un
bergamasco con cazzuola e mani pruriginose di cubature da
metodo che trascen-
riempire, il rischio che si correrà a breve è quello di un vero
deva il mero lato
e proprio dumping nel settore immobiliare, di appartamenti e locali
speculativo. Questa
commerciali che si deprezzeranno fino a toccare cifre impensabili,
smania bergamasca
chiaramente al ribasso. E questo perché va in scena Teramo Alta
di calce&cazzuola
con la sua pretenziosa segnaletica hollywoodiana, oppure Contrada
s’inserisce in una crisi
Rivacciolo con un bioparco “ecologista specchietto per le allodole”,
del mattone a Teramo
se non Pisu e Jessica, acronimi fantasy e carichi soli di buone spe-
sempre più nera: i se-
ranze. Senza parlare poi delle vicende vecchio stadio, ex mattatoio,
gnali non sono affatto
e altro ancora. Un florilegio di nuovi appartamenti che ammorberà la
incoraggianti. Eviden-
“Teramo che cambia” in un infinito progetto cemento-strategico da
temente non sono più
alimentare in continuazione, pena la rabbia degli amici imprenditori
sufficienti bioparchi e
che nel fare azione di lobby
a Palazzo hanno previsto la
sostanziosa contropartita tra
parcheggi interrati e progetti
che di fatto bypassano il Prg (in
pratica il testamento originario
di ciò che la nostra città dovrà
essere). Si è esagerati con le
cubature a Teramo “è come
se si volesse comprare un vestito più grande in attesa che
Pit a risollevare le sorti
CORDONI
«Si è esagerati con le
cubature a Teramo, è come
se si volesse comprare
un vestito più grande in
attesa che s’ingrassi»
di un settore che in tre anni ha visto un’emorragia preoccupante
di operai (-19% dal 2008) e di salari (-29%). In città le vendite sono
ferme da un pezzo, la crisi non permette investimenti di sorta, e
i locali commerciali sono sempre più sfitti. Sindacati e cittadini in
città fanno fronte comune contro “i valori di mercato gonfiati esageratamente nel passato e contro quella bolla speculativa” da cui
non se ne esce vivi per il momento, il tutto aggravato da una crisi
“a briglie sciolte” che ha coinvolto anche l’edilizia pubblica (- 47%).
Pertanto i prezzi di mercato hanno tenuto nel tempo cifre da capogiro, irreali a vedere la realtà teramana, immobili venduti in centro
s’ingrassi” spara una calzante
città a prezzi stratosferici, non rispondente ai tempi. Gli appalti in
metafora Siriano Cordoni dell’Idv, per intenderci una cara al reper-
provincia sono diminuiti del 60% e la recente manovra del Governo
torio illuminante e secco del suo maestro di vita Tonino. Riporta in
si sta trasformando in “un cappio al collo” per gli stessi costruttori
vita il tema del vecchio Prg dell’ingegner Cera prospettato per 100
teramani. Eppure si continua a battezzare nuovi acronimi. Il nuovo
mila abitanti poi ridotto di qualche decina di migliaia in era Chiodi.
strumento urbanistico (P.I.S.U.) approvato in comune, già divide
“Stanno costruendo tutta una serie di immobili ma alla fine chi li
e crea polemiche per le ulteriori cubature che si apporteranno in
comprerà?”. Il flop che si sta profilando all’orizzonte della scommes-
città. Il Pisu è uno strumento di programmazione e riorganizzazione
sa Teramo Alta è lì severo ed ammonitore, d’esempio per chi inten-
territoriale che dovrà riconvertire quartieri come Colleparco, Colleat-
da proseguire su questa linea”. Tutti i risparmi di una vita da parte
terrato e aree come il centro storico, lasciando ai Fas di pensare al
dei nostri nonni e padri investiti nel mattone, d’incanto volati via
resto (Cona e Gammarana). Inoltre fanno discutere i 17 mila metri
Teramo. In gio-
caso teramano a far risorgere tutta l’area
co le opere di
in pieno centro occupata dalla struttura
urbanizzazione
fatiscente dell’ex manicomio. Le novità
7
da realizzare in
introdotte da Jessica prevedono che i
frazione. Finora
fondi di sviluppo urbano che dovrebbero
set 2010
dal costruttore
costituirsi per finanziare gli interventi
è stata prevista
di recupero e riqualificazione (inseriti in
una scuola ma
un piano integrato di sviluppo urbano),
con il nuovo
saranno composti da capitali pubblici e
polo Piazza
privati. Tanto gli investitori privati (banche,
Orsini non sa
imprenditori ed altri soggetti) quanto quelli
che farsene.
pubblici e istituzionali saranno chiamati ad
Per snellire il
intervenire con capitali di rischio. In altre
traffico sono
parole un grande progetto di riqualifica-
inoltre previste
zione di un’area urbana in cui alle risorse
bretelle che
pubbliche si aggiungeranno quelle private.
dovrebbero
Finora ciò che si può toccar con mano
congiungere
sono i tre milioni di euro che l’Amministra-
Colleparco con
zione comunale ha garantito in questo fon-
di cubatura prelevati dalle frazioni (da Villa
Villa Mosca
do immobiliare per una sorta di start up:
Tofo) che si vogliono trasferire in Contrada
ed una che renderebbe più accessibile
una somma per iniziare e per contemplare
Rivacciolo per un Pit di bioparco dove pe-
l’accesso alla zona di Castrogno. Bisogna
le spese di organizzazione e di altra natura.
raltro si realizzeranno 140 unità immobiliari
analizzare bene il rapporto dare/avere con
Altri enti che dovrebbero partecipare con
di edilizia di tipo “A”, con regole ambientali
i costruttori, ciò che i privati insomma for-
capitale pubblico proprio sono la Provincia
severe. Per concludere, acronimi e Pit
niranno alla collettività in termine di opere
di Teramo e l’Università. In questo modo
appaiono più una manovra
pubbliche. Con i soldi del
si divideranno onori e oneri, nel senso
che aggirerà di fatto il
Pisu, che fungeranno da
che, detta in modo più comprensibile, chi
vero start up per molte
investirà di più potrà poi all’interno della
opere, per un valore di 55
struttura dell’ex manicomio sistemare più
milioni di euro di investi-
uffici, ottenendo quindi più capacità di
menti, si accenderà una
acquisire spazio.
nuova economia. All’in-
Per Robimarga è sicuramente “una strate-
terno del Programma i
gia che va a riqualificare in maniera netta
quartieri più sensibili, che
una parte considerevole del centro storico
hanno presentato proget-
risolvendo al contempo un problema
ti, sono stati Colleparco e
di sviluppo della città”. Uffici comunali,
Colleatterato. Una tiratina
provinciali, universitari ed anche insedia-
Prg che altro. “Qualcuno
sta facendo una politica
urbanistica completamente sbagliata” tira le somme
Cordoni.
Gli risponde l’assessore
comunale all’urbanistica
Corrado Robimarga che interviene cercando di rista-
ROBIMARGA
«La cementificazione
teramana non esiste e
mentre molti comuni sono
fermi, Teramo attraverso
i Pit riesce a smuoversi.»
bilire la sua verità. Prima di
tutto l’amministratore assicura che non ci
di orecchie per gli altri (vedi Gammarana).
menti privati ravviveranno l’ex manicomio.
saranno appartamenti invenduti soprattut-
E per concludere il viaggio urbanistico
Questo a quanto pare il suo futuro grazie
to perché il mercato immobiliare recente-
teramano ecco la nuova nata in città. Si
a Jessica. I suoi fondi d’investimento,
mente è di molto rallentato consentendo
chiama “Jessica” ed è in buona sostanza
inoltre, avranno la capacità di bypassare i
di spalmare nel tempo la costruzione e la
un progetto europeo che rappresente-
vincoli asfissianti del Patto di Stabilità. In
vendita di immobili. La cementificazione
rà il nuovo strumento finanziario per lo
sintesi, la corsa ad occupare uno spazio
teramana per Robimarga non esiste e
sviluppo della città e che provvederà nel
della struttura psichiatrica è già iniziata. n
mentre molti comuni sono fermi, Teramo
attraverso Pit riesce a smuoversi. Sull’operazione Teramo Alta ricorda che il Pit è
richiesto a gran voce dalla popolazione locale: bisogna ancora vedere se la proposta
fatta dal privato è ancora a vantaggio della
collettività. Non ci sono nuove cubature,
perché quelle che ci sono derivano dal
progetto già esistente denominato Paludetti. Contrada Rivacciolo è poi da collocare
all’interno del Pisu e gli appartamenti sono
di edilizia facente parte al tipo A: l’unico
neo che non soddisfa Robimarga è lo
spostamento di cubature da Villa Tofo a
Addio Sandra.
Ci piace pensare che tu ora sia
di nuovo felice col tuo Raimondo,
e che magari possiate regalarci ancora
un sorriso da lassù.
La Redazione di Teramani
di
8
POLITICA
set 2010
l’attacco al Sindaco
Maurizio
Brucchi
Stadio, Teatro
e parolacce
“liberi fischi in libera piazza”
B
Maurizio
Di Biagio
[email protected]
un manipolo di personaggi afferenti al comitato “Giù le mani dal
Comunale” diversi e pesanti improperi. La nenia è sempre la stessa,
non cambia: che fine hanno fatto le cinquemila firme raccolte con
il “sudore della fronte” per il referendum sull’operazione vecchio
stadio. Gli occhi spiritati di Brucchi e l’incipiente diffuso rossore sulla
pelata testimoniano in tivù una paura che non conosceva prima,
anche perché qualche tempo fa è stato pure intimidito in quello che
ha più di caro: la famiglia. La bomba carta fatta scoppiare a pochi
metri dal portone del suo appartamento in centro con il conseguente avvertimento al citofono sta lì a testimoniare una guerra salita di
tono, in particolar modo dopo l’invasione della sala consiliare con
la relativa sospensione dei lavori. Il coro anti Brucchi allo stadio
ormai non fa più notizia e sinceramente nella nostra città tornando
indietro nel tempo non ricordo a naso un accanimento simile contro
un sindaco. Certo, questo tipo di attacco al potere è da condannare:
le offese gratuite e la mancanza di rispetto verso una figura che
incarna un’istituzione cittadina così prestigiosa sono da deplorare.
Dietro i corposi vaffa si cela una parte politica antagonista e ben
distinta che sta cercando di cavalcare la tigre. Ma a proposito chi è
la tigre? Uno dei grandi felini è certamente Davide Rosci che al tg
delle due a Teleponte ribadisce “il diritto costituzionale alla libera
espressione” anche se è
ruuuucchissimamente Maurizio, il sindaco tra i più amati
dello stivale malgrado abbia perso terreno dall’ultima
rilevazione di un’agenzia di cui francamente non ricordo il
nome. Bruuucchissimamente in ritardo su alcune opere che
contano (anche se non è completamente colpa sua): squassato da
un tremito mediatico e solleticato da ruspanti spin doctor, il primo
cittadino caccia dal cilindro nientedimeno che il bike sharing; in
buona sostanza un posto in prima fila nella galassia della comunicazione nazionale. Ancora: Bruuucchissimamente Totò e Peppino.
Illumina a giorno
la cattedrale ma si fa buio
pesto quando si becca le
pesanti ingiurie...
colorita più di un pomodoro.
Raddrizza la mira in diretta
quando corregge locandine
e quotidiani che riportavano di un’aggressione al
sindaco: “La mia – dice – è
stata solo una contestazione, addirittura condivisa dal
capannello di gente che si è formato nei pressi del loggiato di Piazza
Orsini e che ha applaudito le mie parole”. Accento rinvigorito dagli
sc teramani, occhiali scuri sulla fronte, Rosci tira in ballo un esempio
che a lui dovrebbe apparire calzante e che riguarda le sudate cinque
mila firma raccolte sotto pioggia e vento gelido. “Come si sentirebbe
signor sindaco se dopo un mese di lavoro non la pagassero?”. Il parallelo è forzato ma a suo modo rende l’idea di quanto i ragazzi della
Est e del Comitato si possano sentire particolarmente defraudati
di quello che loro percepiscono pressoché un sacro e inalienabile diritto: il referendum. Ammette la voce alta, anche l’eccitazione, “ma
lo rifarei” è il commento finale. A proposito di benedizioni politiche,
Rifondazione Comunista rilancia l’idea promossa da Rosci: “E’ stata
solo una legittima contestazione” scrive in un comunicato, e semina
indulgenza sulla natura degli improperi ricordando che anche il
vecio e un po’ rintronato Bossi, alleato del Pdl, perde spesso le
staffe vomitando ingiurie su tutti, parenti e nemici. Il vaffa è per il
Nella foga delle inaugurazioni, taglia il nastro ad un ponte di
Prc mera “partecipazione democratica”; per l’occasione conia anche
quarant’anni fa. Comunque lui è l’uomo del fare… in silenzio, forse
uno slogan dal vago sapore risorgimentale: liberi fischi in libera
troppo in silenzio. Illumina a giorno la cattedrale ma si fa buio pesto
piazza, che poi specifica Rifondazione non è altro la risposta che il
quando si becca le pesanti ingiurie da ricondurre al suo peccato
presidente Pertini diede a chi fischiava senza ritegno i democristiani
originale tra l’altro ereditato: il project financing del vecchio stadio
di allora in un comizio a Tolentino. Per concludere, l’unica colpa che
assieme al totem del nuovo teatro, quello che fece dire all’attuale
si può attribuire in questa vicenda a Maurizio Brucchi è semmai aver
governatore Chiodi Teramo avrà un nuovo skyline. Nella perlustra-
mostrato da subito un atteggiamento di chiusura a riccio, facendo
zione durante la notte di mercoledì 15 settembre per testare la
balenare a tigri e tigrotti chissà quali scenari, senza prendere in
nuova scenografia del Duomo, il sindaco di Teramo si è beccato da
considerazione le istanze del Comitato, rinnegandole a priori. n
10
POLITICA
set 2010
La lettera
non avevano potere e non contavano più!
Signor Sindaco,
egualmente ritengo che l’ “ignavia”, conse-
Lettera aperta
al Sindaco di Teramo
Dottor Maurizio Brucchi
S
guente al non accoglimento del referendum
da parte della sola maggioranza e l’esuberanza giovanile, possa aver fatto alzare
i toni dei ragazzi. L’atteggiamento distaccato inoltre di chi, (per maggior abitudine
al confronto dialettico), avrebbe dovuto
Enzo D’Ignazio
far considerare che quella animosità non
significava “offesa alla persona od al ruolo
istituzionale rappresentato” bensì un modo
genuino di combattere, lealmente, a “viso aperto” e “coram populo”
chi rappresenta posizioni che hanno fatto da muro ad uno sperato
ignor Sindaco,
confronto pubblico di idee, come sarebbe stato con il referendum.
premesso che massimo è il rispetto che Le porto, sia per la
Signor Sindaco,
figura istituzionale che Lei rappresenta che per il professionista
per il rispetto e la stima che Le porto e per aver dato, un seppur
di cui sono note, a tutti noi, le doti!
modesto contribuito, alla Sua elezione Le chiedo se non ritiene op-
Altresì premesso che ritengo non sia condivisibile, a nessun livello,
portuno chiarire pubblicamente quelle frasi che, Le vengono attribuite
l’atteggiamento di chi pensa di sostituire il libero e democratico
rivolte al giovane, del tipo : “ Vai a Lavorare” o “Mi vuoi menare?”
confronto orale con l’avversario politico, con minacce, con ingiurie o
Credo che ciò sia necessario per continuare a farci credere in Lei e
peggio ancora, con la violenza fisica!
sulla scelta da noi fatta nel sostenere la sua elezione. “Vai a lavorare”
Avrà certamente notato che questa estate, nella qualità di Presi-
sarebbe stata cosa ingiusta se rivolta ad un giovane disoccupato
tanto più che Lei sa, quale componente della classe
dente provvisorio dell’Associazione-Movimento “Bella
Teramo”, ho pubblicamente criticato il suo operato e
quello della sua Giunta per la disattenzione verso gli
abitanti di Fonte Baiano, della frazione di Cannelli, di
via Muzzi, di via Tom Di Paolantonio e degli operatori e
dei fruitori del mercato Ortofrutticolo all’ingrosso di Via
De Albentiis. Mi preme esprimere pubblicamente, tra
l’altro, il mio punto di vista circa gli ultimi episodi che
l’hanno vista protagonista, di un acceso confronto, con
dei nostri giovani concittadini.
Signor Sindaco,
«Il Sommo Poeta Dante
Alighieri, metteva gli ignavi
tra le persone ininfluenti
e da non prendersi in
considerazione, tra coloro
che, “di fatto”, non avevano
potere e non contavano più!»
Quello che fa male a noi cittadini è non essere
politica che la disoccupazione nel nostro Paese è
sempre più pressante. Sappiamo anche che, nel pensiero comune, viene riconosciuto a taluni componenti
della stessa classe politica la “capacità” di “offrire”
posti, prima delle elezioni che, mai saranno assegnati.
La seconda perche’ sarebbe stata inopportuna
e riduttiva del ruolo rappresentato da parte di
chi sa che essere Sindaco non significa essere solo super partes ma significa anche sapersi
porre al di sopra di certi modi di fare e di dire,
tipici di coloro che non concepiscono il confronto
considerati da chi dovrebbe rappresentarci e da chi ha il do-
democratico e lo sostituiscono con la violenza fisica e verbale.
vere di rispettarne le idee tanto più se queste sono espres-
Signor Sindaco,
se con strumenti democratici com’è la raccolta pubblica e
Credo che il buon padre di famiglia avrebbe voluto che a questi figli
legale di firme a sostegno di una richiesta di referendum
della nostra città venissero rivolti apprezzamenti e giuste conside-
fatta da oltre 5000 nostri concittadini.
razioni per l’impegno profuso e riconosciuta loro, quanto meno per
A tal proposito, Le faccio presente che, il sottoscritto sa bene, quanto
“l’onore delle armi”, la capacità di aver sottoposto, democraticamen-
«...il sale della democrazia
consiste nel fare in modo
che, la condivisione delle
idee in cui si crede sia
massima...»
impegno hanno dovuto profon-
te, alla pubblica opinione, una visione diversa dell’ “Affaire Vecchio
dere questi nostri ragazzi per
Campo sportivo Comunale” ed avrebbe spiegato loro che, in demo-
raggiungere il loro obbiettivo (da
crazia ciò che deve prevalere è la legalità ed il rispetto delle decisioni
buon radicale ho raccolto firme
maggioritarie. Avrebbe speso del tempo per far capire loro che il sale
e contributi sotto i portici e per
della democrazia consiste nel fare in modo che, la condivisione delle
le piazze, non solo di Teramo, per
idee in cui si crede sia massima se si vuole ottenere una società più
svariati anni per tante iniziative
giusta e sempre più democratica per evitare che prevalgano sistemi
referendarie).
dittatoriali dove chi comanda docet!
Pensi a quanto impegno e spirito
Allo scrivente ed a noi dimenticati cittadini di “Bella Teramo”, sapere
di sacrificio hanno profuso i pro-
che Lei non ci prende da conto quando denunciamo pubblicamente
motori di quella raccolta, anche per far superare lo scetticismo dei
sia la “Teramo che crolla” che le inadempienze dei rappresentanti
concittadini che, se pur convinti della necessità di sottrarre il vecchio
istituzionali, ci fa scattare una naturale ribellione (che organizzeremo
campo sportivo comunale dall’abbattimento, non credevano alla
nelle forme pubbliche e democratiche più consone).
sottoscrizione quale mezzo utile per poterlo scongiurare.
Questo non ci indurrà mai a non riconoscere la “Sacralità della Sua
Signor Sindaco,
Rappresentanza Istituzionale”!
Il Sommo Poeta Dante Alighieri, metteva gli ignavi tra le persone inin-
Signor Sindaco Distinti Saluti e buon lavoro!
fluenti e da non prendersi in considerazione, tra coloro che, “di fatto”,
Enzo D’Ignazio
Teramo 19/09/2010
di
Maurizio
Di Biagio
POLITICA
Vassalli, valvassori, valvassini
set 2010
Per grazia
ricevuta
toglie più di dosso
questi qua?
Cacciari: no al servilismo, la fede vera
è quella dei martiri.
A volte Soggiacere
alle volontà dispotiche dei nostri governanti tratteggia
quasi un cittadino
felice di essere
ma mi faccia il piacere…
S
11
[email protected]
manovrato come
un pupo dal nostro
benefattore/creatore, in un rapporto masochistico che fa leva
sull’innata necessità dell’uomo di subire le vicende piuttosto
arà capitato pure a voi ascoltare qualcuno che in una
che crearle. In soldoni, fare meno fatica, quasi ergonomizzare
pubblica assise prenda tempo e fiato per ringraziare dal
la vita.
microfono gracchiante uno dei nostri tanti alti papaveri.
Dunque, il mondo politico si nutre delle debolezze umane, ne
Qualcuno che ha potuto far sì che la manifestazione
trae linfa vitale, si abbevera nelle infingardaggini del popoli-
riuscisse, che il convegno andasse a buon fine, che la serata
no, come una cinica bestia affonda gli artigli laddove la paura
insomma si concludesse con i calici levati, che la piazza fosse
fa balbettare di più.
piena. “Voglio ringraziare Tal de’ Tali perché ha
E volendo pure fare azzardare, cerchiamo di
permesso l’ottima riuscita della kermesse” e
estremizzare il concetto, tanto per compren-
in certe giornate, quando l’entusiasmo è alle
stelle tocca render grazie anche al settore
vario ed eventuale dell’ente per il suo apporto
decisivo”.
Beppe Grillo dice: Il servilismo è quella forma
di accondiscendenza verso i potenti, alter ego
moderni degli antichi nobili, ai quali si chiede,
proprio come i baroni di un tempo, un favore
per “sistemare” se stessi, un figlio o un nipote.
Dunque, il mondo politico
si nutre delle debolezze
umane, ne trae linfa vitale,
si abbevera nelle
infingardaggini del
popolino...
Per farla breve, ci chiediamo: perché in queste
dere meglio quali possano essere le dinamiche
che alcune volte intervengono in questi casi.
Scomodiamo addirittura Gustav Le Bon, il ricercatore francese dei primi del secolo scorso che
per primo studiò la psicologia delle folle: Lenin,
Hitler e Stalin pendevano dalle sue labbra.
Il moderno dittatore - sostiene Le Bon - deve
saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l’incarnazione di
tali desideri e come colui che è capace di re-
occasioni spesso si tiene una sgraziata condot-
alizzare tali aspirazioni. Anche in questo caso
ta da era feudataria quando ad esempio quello che potrebbe
l’illusione risulta essere più importante della realtà, perché
essere individuato come un sacrosanto diritto del cittadino
ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili
è invece scambiato per una regale indulgenza del potente di
sogni quanto far credere alla folla di essere capace: nella
turno? In buona sostanza ci chiediamo: perché sottomettersi
storia l’apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante
fino a diventare buffi e grotteschi dinanzi ad un amministra-
della realtà”.
tore locale per ottenere solamente quello che può essere
E quanto ad apparenza i nostri feudatari non hanno certa-
considerato un nostro diritto? Perché poi tale diritto se
mente rivali. n
concesso passa quasi sempre per una magnanima elargizione
accordata da chi è incastonato nella cosa pubblica? In questi
casi ringraziare umilia: non è mai un gesto dettato dal cuore
ma piuttosto un ghigno che sta lì a testimoniare una sorta
di furto riparato da un provvidenziale intervento divino; e il
bello è che gli attori sono gli stessi! Un agro rinfrancare.
Per grazia ricevuta, sì per grazia ricevuta. Se i vassalli manifestano ampiamente un servilismo quasi boccaccesco, i
potentati di turno esibiscono una grande volontà di creare
dipendenti del sistema corruttore, attraverso regalie, donazioni, piaceri vari e sorrisi, tanto per sottometterci ulteriormente, per vincolarci ad un sistema gelatinoso di tutta una vita,
dai battesimi del figlio da onorare, alle prime comunioni, alle
feste di lauree, ai matrimoni, e pure alle amanti. E chi se li
di
12
La raccolta differenziata
CRONACA
set 2010
Maria Grazia
Frattaruolo
[email protected]
Finalmente TEAM
Decisamente oggimordo
F
inalmente, dopo una lunga e ingiustificata assenza (per i più
Ora, secondo voi, il passante che mangia la coppetta del gelato, la
ma non per me che intanto ho preso una laurea, un “seggio”
pizzetta, le patatine dove getterà l’involucro? Ebbene, può adibire
nell’elenco dei giornalisti abruzzesi, e perché no, pure... vabbè
la sua borsa (ammesso che ne abbia una) a “bidone raccogli tutto”,
questa è un’altra storia), sono tornata dai miei lettori.
oppure, può ciondolare con la vaschetta del gelato fino a trovare
Torno con quello che è il mio argomento prediletto, quello di cui ho
l’agognato cestino (intanto andrà alle Poste, dall’avvocato o dal
scritto tanto: la monnezza!
medico col souvenir), oppure gettarlo selvaggiamente in terra.
Sin dall’inizio di quest’avventura chiamata “porta a porta”, ho solle-
Però, se magicamente trovasse un contenitore, che sia dell’organico
vato perplessità e dubbi in merito ai cassonetti da portare in strada.
o dell’indifferenziato, dinanzi a sé, persino spalancato (perché è
Ebbene, oggi, a distanza di qualche mese, devo ammettere che i
così che lo lasciano gli operatori della Team), secondo voi quanto
miei sospetti erano più che fondati.
ci mette a realizzare la grandezza dell’opportunità che gli si sta
Sempre più spesso, i cittadini mettono fuori dai propri portoni le
presentando? Un attimo!
buste con l’indifferenziato e l’organico sprovvisti dei relativi racco-
Ed ecco che io, che vivo in centro, al mattino ritrovo il mio contenitore
glitori. Vi domandate perché? Ora ve lo spiego io.
pieno di rifiuti, se va bene, perché se è piovuto (essendo aperto) ci
La parte centrale della nostra città è formata perlopiù da vie molto
trovo pure l’acqua, ma se va bene, perché se ci è passato un cane mi
strette, per cui mettere il contenitore porta rifiuti fuori dalla porta,
riporto a casa anche l’odore “gradevolissimo” della sua pipì!!!
significa metterlo letteralmente sulla strada… servito ai pedoni.
Adesso, secondo voi, è giusto che mi riporti dentro casa tanta
Inoltre, nonostante i vecchi cassonetti siano stati prontamente rimos-
sporcizia?
si con l’inizio della differenziata, non altrettanto prontamente sono
È giusto che debba mettere i guanti per riprendere il mio bidoncino?
stati rimpiazzati da un numero adeguato di cestini porta rifiuti. Inoltre
È giusto che ogni volta debba lavare lo stesso nella mia vasca da
vi sono molte vie cittadine completamente sprovviste di cestini.
bagno per poi sterilizzarla? n
Comunicato stampa del Comune di Teramo
Il Sindaco si scusa
per i disagi alla Scuola Noè Lucidi
I
rivolgere un personale messaggio al personale dell’Istituto e
alle famiglie: «Chiedo ai genitori, ai docenti, agli amministrativi e, soprattutto, ai bambini
di aver pazienza in questo
periodo, nella certezza che tutti
i disagi relativi alla disposizione
delle aule e agli spazi tempora-
l Sindaco Maurizio Brucchi, a nome dell’intera Amministra-
neamente destinati all’attività di insegnamento, saranno risolti
zione Comunale, intende presentare le proprie personali
definitivamente entro la fine di ottobre, quando la parte più
scuse agli alunni e ai genitori che, questa mattina, all’atto
importante e impegnativa dei lavori sarà giunta a conclusione
della riapertura dell’anno scolastico, hanno incontrato alcuni
e l’impresa inizierà a lavorare in un’altra ala della scuola, per
disagi nelle aule della Noè Lucidi. Disagi che hanno interessato
poi riconsegnarci un edificio perfettamente in regola con le più
solo alcune tra le aule della scuola dell’infanzia e altre della
severe norme sismiche entro l’inizio del prossimo anno».”
scuola elementare, ma nella quali, già da domani mattina, sarà
possibile riprendere la normale attività didattica, visto che il
dalla Redazione
Sindaco ha immediatamente dato disposizioni perché ogni
Una domanda però sorge spontanea, una sola!
inconveniente venisse eliminato in data odierna.
Possibile che il Sindaco e i vari Assessori preposti non co-
Il Primo Cittadino, accompagnato dagli assessori Giorgio Di
noscessero la situazione? Secondo noi, se scuse andavano
Giovangiacomo e Piero Romanelli, infatti, ha svolto un sopral-
presentate, lo si doveva fare prima, mettendo al corrente i
luogo dettagliato visitando tutto l’edificio, controllando per tre
genitori dei disagi ai quali sarebbero stati sottoposti i bambini
ore tutti i locali della Noè Lucidi, al temine del quale ha voluto
alla riapertura dell’anno scolastico. n
di
14
SATIRA
set 2010
Mimmo
Attanasi
In città
Vacanze...
teramane
I
[email protected]
disquisire vivacemente di check-sound e allestimenti scenografici
con un giovane e travolgente assessore; più noto come press agent,
a professional publicist who acts on behalf of his or her client on
all matters involving public relations, di autori satirici del calibro di
Capriele mo ti ‘zzate, Vincenzo Olivieri e Marco Papa.
n una afosa serata di agosto, nella suggestiva cornice di Piazza
Orsini, cuore palpitante della vita sociale e architettonica
teramana, all’ombra di una strampalata gru per carichi sospesi,
monumentale installazione New Age della Edil Costruzioni s.r.l.,
l’Orchestra Sinfonica “P. I. Ciaikovskji” e il Coro Lirico del Teatro
dell’Opera di Craiova (non Cracovia) si sono esibiti per il Gran Galà
della Lirica
2010, dinanzi
a un’ottantina
di persone non
Artisti assai apprezzati per il loro humour leggero e sornione,
di più, messe a
seppure a tratti lievemente forzato, ma sempre in un compiuto stile
sedere di sbieco,
british. Credo che il tizio in questione si chiamasse Teddy Reno, ma
di fronte a cen-
potrei anche sbagliarmi. Non si sbaglieranno, invece, gli avveduti
toventi musicisti
amministratori, se per il prossimo anno vorranno programmare con
fra archi, ottoni
acutezza e buon senso il carnet dello spasso sociale.
e coristi. Così
Sulla fruizione inopportuna dei monumenti, nel dovuto rispetto dei
si è conclusa la
ruoli, vorremmo ricordare che le richieste d’uso dei luoghi antichi
prima parte delle
devono attenersi alle rigide disposizioni di decreti assessoriali, leggi
manifestazioni
regionali (per esempio, in Sicilia) e, “...ove sussistano perplessità
estive ferra-
sulla validità culturale delle manifestazioni o della compatibilità
gostane. Non
d’uso del monumento stesso relativamente alla salvaguardia, agibi-
dimenticheremo però di menzionare l’atteso rilancio della World
lità e decoro” (D.D.G. n 827 del 15.04.2010), bisognerà accettare di
Cup International exhibition full optional edition on the road in joy
buongrado il conseguente e necessario divieto per gli allestimenti
together, meglio conosciuta come la Coppa Interamnia.
preannunciati.
Un happening degli adolescenti. Giovani d’ogni continente che dal
Quindi, sarà bene in futuro anteporre, agli sproloqui dei ventriloqui
1972 si danno appuntamento in piazza, giun-
che si agiteranno sulla scalinata del Duomo,
gendo dagli angoli più suggestivi del globo, con
una sana passeggiata all’aria aperta oppure
ai piedi soltanto un paio di sandali a infradito,
costretti a sfilare davanti al Politburo azzimato
sulle gradinate di una cattedrale, tirato a lucido,
con abiti rigorosamente scuri, assai simili alle
giubbe grigio topo dei cinesi tutti uguali degli
anni 70.
Per il gossip del solleone c’è senz’altro da
raccontare la curiosa avventura capitata tra
capo e collo a un tizio in Piazza Sant’Anna. Un
Non dimenticheremo però di
menzionare l’atteso rilancio della
World Cup International exhibition
full optional edition on the road in
joy together, meglio conosciuta come
la Coppa Interamnia.
attore, un cantante; uno che se ne va in giro
restare persino immobili, su una panchina, a
fissare lo scempio degli alberi abbattuti, dopo
l’attentato alle regole basilari della prossemica, perpetrato durante il restyling di Viale
Mazzini: aumentare la soglia biologica della
distanza che ogni essere vivente esige attorno
a sé. Si può vivere serenamente, la propria
vita, se si ha facile accesso a luoghi e servizi di
cui si ha necessità e desiderio.
Temi assai cari a un grande artista, un foto-
a farneticare su palcoscenici e set cinematografici condivisi con
grafo statunitense: forme surreali di collage umano dove i tasselli
Totò, Peppino De Filippo, Valeria Moriconi, Vittorio De Sica, Titina De
sono i corpi spogliati, che perdono le loro appartenenze di rango e
Filippo, Adriano Celentano, Mario Carotenuto, Louis Armstrong, Bice
differenze di classi sociali.
Valori, Turi Ferro, Giancarlo Giannini, Gino Bramieri, Romolo Valli, Giu-
La buona notizia è solo per chi è rimasto in mutande: <<Un po’ di
lietta Masina, Marcello Mastroianni, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia,
pazienza e diventerai anche tu un modello perfetto per gli scatti di
Virna Lisi, Nino Taranto, Terence Hill... e che di colpo si è ritrovato a
genio del maestro Spencer Tunick!>>. Cheese... n
di
16
SOCIETÀ
set 2010
Carla
Trippini
La riflessione
[email protected]
Specchio
delle mie brame...
rezza in se stessi e nei
confronti degli altri, può
aumentare l’autostima
e donare una maggiore
disponibilità nei rapporti
interpersonali. Ma è anche
vero che ognuno di noi è
quasi sempre scontento
di se stesso. L’essere
umano possiede un
A
gene particolare, che gli
discorso apparentemente esaurito.
tutto, quello che si è. Tale
Dal reality alla realtà il passo è breve.
gene è particolarmente
Adolescenti sotto bisturi dopo reality
sviluppato nei giovani i
Ragazze, sono le più inclini a farsi operare dopo questi show
quali, vivendo un’età in cui
scienziati non sono ancora
luglio c’eravamo lasciati con l’articolo “come ammazzare la
riusciti a decodificare, ma
noia”, in cui si parlava dei reality, ed ora mi salta all’occhio
che si può riassumere ne
una notizia dell’ANSA, datata il 2 agosto, correlata all’ar-
l’incapacità di apprezzare
gomento. Dunque, non posso fare altro che continuare un
quello che si ha e, soprat-
I teenager appassionati di reality show, sono tra le persone che poi
tutto è in trasformazione,
ogni anno decidono di andare sotto il bisturi del chirurgo. È quanto
sono ammaliati dal miraggio della perfezione.
risulta da uno studio pubblicato sulla rivista “Body image”. Due psi-
Si sa, tutti desiderano essere più belli perché, soprattutto alle soglie
cologi della Villanova University hanno analizzato la reazione di circa
del Terzo Millennio, si pensa che la bellezza sia sinonimo di succes-
200 persone, con un’età media di 20 anni, ai reality (in particolare
so e gratificazione. D’accordo, un aspetto piacevole e bello aiuta noi
quelli che trattano di chirurgia plastica) e scoperto che le donne
stessi ad avere maggior fiducia in noi stessi, ma non dimentichiamo
sono più inclini a prendere in considerazione un intervento dopo
che i canoni della bellezza cambiano nel corso degli anni e spesso
questi show.
sono legati a mode o correnti di pensiero. Voi direte: rimane pur
Fortunatamente però, guardando dentro casa nostra, l’Agenzia Dire
sempre il concetto oggettivo di bellezza, quello che ammiriamo ogni
ci rassicura.
giorno sui rotocalchi. È vero ma, ahimè, è prerogativa di pochi! Gli
WELFARE. Seno rifatto, stop agli interventi sulle minorenni
«Non importa come son
quelle del reame, perché
sì bella son io... che mi
distinguo dallo sciame»
altri, i comuni mortali, devono accontentarsi dell’involucro che li
Roma - Il Consiglio dei ministri ha
avvolge e trovare in esso i propri punti di forza.
approvato il disegno di legge che
Dunque, per tornare al bisturi su una pelle giovane, è chiaro che
istituisce i Registri nazionale e re-
un modellamento estetico non può risolvere profondi problemi
gionali delle protesi mammarie, il
della personalità. Ecco perché sarebbe sempre utile chiedersi qual
divieto di impianto alle minorenni
è la motivazione che spinge ad una richiesta così impegnativa, dal
e dispone obblighi informativi ai
momento che nemmeno un intervento chirurgico sarà in grado di
pazienti che si sottopongono agli
colmare il vuoto interiore, quando c’è.
interventi di chirurgia plastica.
E visto che in questa sede parliamo esclusivamente delle minorenni,
Fortunatamente non sono molte
è opportuno chiedersi: la spinta verso il bisturi viene dal desiderio
le ragazzine italiane inclini a questa pratica, ma è pur sempre un
di un’armonia tra corpo e mente o dalla ricerca della perfezione? In
fenomeno in espansione e, forse, averlo bloccato sul nascere è
entrambi i casi, non sarebbe meglio lasciar germogliare in modo na-
sicuramente la maniera migliore per evitarne il dilagare.
turale queste ragazze affinché il tempo fisiologico di crescita le aiuti
Anche se, personalmente, credo che non c’era bisogno di un disegno di
ad acquisire una serena armonia tra fisico e intelletto e, allo stesso
legge per capire che intervenire chirurgicamente, per motivi esclusiva-
tempo, a rendersi conto che la perfezione non esiste?
mente estetici, su un’adolescente in crescita sia un atto irresponsabile
Solo imparando ad apprezzare le proprie doti e ad accettare i propri
da parte dei genitori che comunque devono firmare l’autorizzazione.
difetti (che donano ad ognuno di noi unicità ed originalità) una ra-
Non bisogna mai dimenticare le implicazioni psicologiche correla-
gazza sarà in grado di guardarsi allo specchio senza timore e senza
te ad un intervento del genere e dunque bisognerebbe chiedersi:
l’ansia di dover competere con le sue pari o, peggio, con immagini
cosa spinge mia figlia a volerlo fare? Piacere agli altri o a se stessa?
di cartone proiettate dai mass media. Solo allora non farà alcuna do-
E se lo fa per piacere a se stessa... perché non si piace? Riuscirà
manda ma, piuttosto, affermerà con sicurezza: “Specchio, specchio
l’intervento a colmare la sua insoddisfazione? Ma, soprattutto, cosa
delle mie brame... a trovar risposta non t’affannare. Non importa
posso fare io per aiutarla a colmare questa inquietudine, invece di
come son quelle del reame, perché sì bella son io... che mi distinguo
spingerla sotto i bisturi?
dallo sciame. L’unica cosa che qui appare... è che non c’è nulla da
È vero che la chirurgia estetica può restituire una maggiore sicu-
fare. Son contenta di vedere in te... la ragazza che piace a me”. n
REDAZIONALE
Con la Mostra del Terzo Cielo, invece, l’Istituto torna ad ammirare una sua opera, ideata e
Stage artistici
a Castelli
per gli studenti del liceo artistico
per il design “F.A.Grue”
G
realizzata nel lontano 1954. Si tratta di un soffitto
di circa 250 tavelloni, presentato alla decima
Triennale di Milano di quell’anno e che gli valse il
“Diploma d’onore”. E’ un autentico programma artistico, espressione di forte comunione di intenti, di indiscussa sicurezza di gusto e
di quella tensione innovativa che è la vera ricchezza di una scuola
d’arte. Il filo conduttore è lo stile della decorazione, decisamente
innovativo per il periodo, e un raffinato cromatismo che continua a
trasmettere armonia e freschezza.
E’ per gli studenti una importante lezione di decorazione, che si
discosta dai canoni abituali e che propone l’esempio didattico di
un insieme artistico organizzato. La mostra più recente è quella
di Paolo Baratella “Per eliminare il vampiro, scollare la tela”, uno
strumento originale con il quale affrontare la didattica di grandi temi
sociali e civili, approfondire la storia contemporanea,scandagliare i
luoghi della verità attraverso immagini e simboli. Lo sguardo dei ragazzi incontra ripetutamente pennellate lunghe e taglienti, elementi
cromatici emotivi, suoni evocati dai colori che scrivono nei ragazzi
li studenti del Liceo per il Design” F.A.Grue” di Castelli hanno
l’opinione, i significati, le categorie, il comprensibile e il bello. Anche
sperimentato la stagione degli stage.
solo camminando nei corridoi della Scuola, gli studenti esercitano,
Da luglio 2010, alcuni allievi hanno vissuto per tutta la
quasi inconsapevolmente,le competenze dell’anima e sedimentano
durata dell’estate una esperienza di lavoro nei Laboratori
in loro stessi il gusto, fedele compagno di vita.
dei ceramisti castellani, hanno coltivato il ruolo che più si addice
Lo stage artistico più recente è legato alla presenza a Castelli di
alla loro personale predisposizione, hanno vissuto la vita e i ritmi
Aisha, giovane kuwaitiana, studentessa della Accademia delle Arti di
del lavoro, hanno costatato il significato della responsabilità e degli
Londra che da 10 giorni vive con gli studenti, racconta la storia della
impegni. Ma, più che altro, hanno vissuto insieme in un luogo che in
sua formazione, testimonia la sua capacità progettuale, si avvicina
estate si colora con la luce della natura,in uno stare insieme voluto
alla pratica della ceramica castellana, in modo da poter sollecitare
e goduto, fra le tante iniziative culturali della comunità di Castelli,
in seguito curiosità
come Castellarte e il Festival della Storia dell’arte .
e consenso verso la
Alla ripresa delle lezioni di settembre, si sono ritrovati a scuola, in
ceramica da parte
spazi completamente arredati con gli allestimenti di tre importanti
dei giovani del suo
Mostre, strumenti didattici vivi e potenti. Si tratta della Mostra “Le
paese d’origine. Gli
ceramiche di Castelli nella collezione S.P.I.C.A.“, testimonianza della
studenti tessono
storia industriale di Castelli, della Mostra del “Terzo Cielo di Castelli“,
relazioni e accedono
risultato di una esperienza artistica della quale l’Istituto fu artefice
alle informazioni
e protagonista assoluto negli anni 50, della Mostra dell’artista Paolo
in modo originale,
Baratella, presenza pittorica nel contemporaneo di elevatissimo
la scuola alimenta
il suo processo di
spessore per tecnica e tematica.
La riforma della scuola superiore trasforma l’Istituto d’arte di Castel-
internazionalizzazione e l’atmosfera complessiva ne esce rafforzata
li in Liceo per il design e ne conserva e custodisce le sue peculiarità
e di ampio respiro.
di scuola di eccellenza. In essa la proposta liceale è affiancata dai
Ed ecco il prossimo stage artistico. Dopo una fase laboratoriale, l’al-
molteplici linguaggi dell’arte ed è arricchita dalla concretezza e
lestimento della mostra di Paolo Baratella diventerà l’occasione per
compiutezza della consuetudine con la tecnologia dei materiali.
realizzare nuovi eventi. Dal 29 settembre, infatti, l’artista farà vivere
Tutto è design. Interviene in modo invisibile nei processi sociali e
agli studenti della Scuola d’arte di Castelli, compresi gli studenti
guida la nostra vita. Il mondo degli oggetti è sempre più un processo
della scuola Media annessa, l’esperienza della nascita di una instal-
di informazione temporale e spaziale e il design passa da tecnica di
lazione , questa volta dedicata al confine, al superamento del limite,
superfici a tecnologia dell’informazione, mentre le cose si trasfor-
del filo spinato che è dentro di noi e che presidia il luogo nascosto
mano da oggetti percepibili ai sensi a oggetti della conoscenza.
dei sogni nel quale è bello rifugiarsi. Il primo ottobre, alle ore 16,00,
E’ un discorso complesso, ma è il dibattito del momento e la riforma
tale installazione verrà presentata con una particolare organizzazio-
della scuola servirà a rimettere al centro la logica della situazione,
ne scenica e con la musica dal vivo del musicista Oskar Boldre.
dello scopo e del materiale, inducendo la riflessione sulla struttura
Espressioni artistiche diverse che confermano l’attenzione di questa
della prassi quotidiana sotto forma di codice culturale. Non a caso
istituzione scolastica per il divenire nelle sue forme più diverse, non
i nuovi programmi prevedono l’inserimento della filosofia, non solo
esclusivamente legate alla ceramica,ma sempre legate alla proget-
intesa come estetica.
tazione del nuovo.
La prima lezione di design degli studenti si svolgerà proprio fra gli
Una scuola viva, aperta , operosa che cerca la sfida con i suoi stu-
oggetti della mostra del design ceramico degli anni 50.
denti e per i suoi studenti. n
17
set 2010
18
dalla
Qualcosa si muove
CRONACA
set 2010
Redazione
[email protected]
Rimossa l’isola ecologica
su via Paris
ma quanto c’è voluto!
S
ettembre 2010
Comunicato stampa del Comune di Teramo
“Questa mattina sono iniziati i lavori di rimozione dell’isola
Dimenticandosi anche che quell’errore macroscopico, nella fat-
ecologica di via Paris. A seguito delle richieste di numerosi
tispecie la cosiddetta “Isola Ecologica” di Via Paris che da tempo
cittadini che sollecitavano maggiore ordine all’interno della struttura
immemore deturpava un angolo di Teramo già imbruttita di per
dove venivano depositati sacchi di spazzatura di ogni genere, l’as-
sé, è stata oggetto di numerose attenzioni da parte di “Teramani”.
sessore al ramo Giorgio Di Giovangiacomo ne ha deciso lo sposta-
(Teramani aprile 2006, pag 3; Teramani dicembre 2007, pag 9;
mento.
Teramani settembre 2009, pag 24; Teramani maggio 2010, pag
L’isola sarà ricollocata prossimamente nei pressi del Parco della
7; Teramani luglio/agosto, pag 15).
Scienza.
Noi l’avevamo criticata sin dalla sua istallazione e ancora oggi ci
La decisione è stata adottata anche a seguito della proposta inoltra-
chiediamo come fosse stato possibile che un obbrobrio di quel tipo,
ta lo scorso 19 settembre dal Soprintendente ai Beni Architettonici
parto scellerato di qualche assessore che della cosa si vantò pure
d’Abruzzo Andrea Pessina, il quale ne aveva consigliato la rimozione
trionfalmente, fosse stato avallato all’epoca dall’intera giunta presie-
per potervi installare una nuova cartellonistica che informi sulla
duta dall’allora Sindaco Gianni Chiodi.
storia del Teatro e dell’Anfiteatro romano”.
Adesso, finalmente, si è deciso di relegarla in prossimità del Parco
della Scienza. Ne potrebbero approfittare per trasferirci anche gli
Quando viene fatta una cosa buona, soprattutto in riparazione di
alberelli post era nucleare in ferro di Via Pannella
una cosa sbagliata, è inevitabile che tanti se ne auto-attribuiscano il
Domanda: quanto è costato tutto l’ambaradan alla comunità
merito, sorvolando ovviamente sulle responsabilità dell’errore fatto
teramana?
a monte.
Ovviamente nessuno risponderà! n
L’accoppia
Interamnia
I
Si consiglia di capovolgere il giornale
invece di sbirciare tenendosi in equilibrio
sulle braccia, con la testa all’ingiù.
Settimana Enigmistica, per chiudere
con spensieratezza l’estate che sta finendo. Proponiamo, qui di seguito, alcune
immagini che dovrete affiancare, per così
dire accoppiare, nella maniera che meglio
vi suggerirà il vostro intuito. La soluzione
a pie’ pagina.
A – Una parata
militare.
B – Una originalissima sfilata d’auto
Quale meraviglia sta ammaliando il Polit-
d’epoca allestita per
buro al completo (illustrazione 1), allineato e
rinvigorire un setto-
coperto sulle gradinate di una cattedrale,
e tirato a lucido con abiti rigorosamente
B
re economico ridotto
alla canna del gas.
scuri, assai simili alle giubbe grigio topo
C – Un happening
dei cinesi tutti uguali degli anni 70?
degli adolescenti.
n questo numero, presentiamo ai
nostri lettori un insolito giochino da
A
1
C
Giovani d’ogni continente che dal 1972
si danno appuntamento in piazza,
giungendo dagli an-
goli più suggestivi del mondo, con ai piedi
soltanto un paio di sandali a infradito.
Incredibile ma vero...
la risposta esatta è “C”, un happening degli adolescenti.
L’Angolo dell’Enigmistica
di
SATIRA
Amenità estive
Un maliardo
per un veliero
Mimmo
Attanasi
[email protected]
19
set 2010
allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più
presto. (Ishmael, Moby Dick).
Una fuga, a volte disperata, che separa e allontana da ciò che
l’animo non riesce più a sopportare. Atto di codardia o gesto
disperato che sia, meglio metterci un oceano di mezzo. Strozza
la scotta, cazza la randa, molla il pappafico. E sotto il trinchetto
rimbomba l’urlo del cazzaro: “Michelle Hunziker a Giulianova
Lido”, fa eco in grassetto un quotidiano locale. In realtà, la
soubrette si è limitata a intervenire con una semplice telefonata all’Idea Fiction Festival, durante un workshop di sceneggiatura al Kursaal, sul Lungomare Zara.
U
Evitata la scuffia, lascate le vele, la barca si raddrizza portandosi con la prora al vento. Strade franate e riassettate miran maliardo. Basterebbe un solo
colosamente in soli venti giorni, esclamano gli amministratori.
maliardo per sbugiardarli e sma-
Poi glissano sul fatto che quei giorni se li sono scelti lungo un
scherarli davanti a tutti. Svergo-
arco di tempo lungo diciotto mesi. Giusto
gnarli con un amabile sorriso di
appunto da quando, un anno e mezzo fa,
Carlo D’Apporto; una strizzatina d’occhi
una sottile pioggia primaverile spazzò via
increduli, di sano sbigottimento in bianco
un pezzo della Teramo – Amadori. Il fiocco
e nero, a sottolineare imbarazzo e disap-
fileggia, molla la scotta! Spiagge d’argento,
punto per quanto ci tocca sopportare.
afflitte dalla sindrome di Toto Cutugno:
Sorpresi con le mani nel sacco e il bottino
l’eterno secondo.Come si fa a scegliersi
sulla gobba, non hanno nient’altro da
un nome da perdente sapendo bene che
dichiarare che l’evanescenza di un’estra-
la concorrenza di Lignano Sabbiadoro
neità a qualsiasi fatto contestatogli.
già da tempo utilizza il nome di un me-
Di essere comunque tranquilli & sereni, di avere piena fiducia
tallo assai più prezioso?! E ci si lamenta
nella magistratura. E che presto, anzi prestissimo, tutto si chia-
pure, al cospetto di Presidenti accorsi
rirà e si dissolverà
a benedire le acque senza camminarci
in una bolla di
sopra, per qualche gastroenterite virale
sapone. Sapone
da merda mal liofilizzata o da acidi di
che, bizzarrie dei
scarto di qualche lavanderia industriale
tempi, qualche
nella Vibrata. Ci stiamo per buona sorte
secolo fa serviva
perdendo all’orizzonte. Con le mura in
invece per la
poppa a dritta e la randa a sinistra, mol-
corda. La cosa
la la scotta di sottovento. Il timoniere continua a orzare, il pro-
che offende è
diere libera il fiocco dallo strozzascotte. L’equipaggio appeso al
questo insultante
boma, un cannocchiale e una gamba nuda sulle cime, a stento
declinare di verbi
riesce a distinguere la locandina del sindaco che tranquillizza
al futuro. Il futuro
la cittadinanza sui ripetuti incidenti stradali dentro le mura.
è una scommessa,
“Non è colpa dei semafori!”,
che neanche il più sprovveduto degli allibratori darebbe a cuor
echeggia il cazzaro. Eh già, tutti
leggero; il presente, invece, è il modo indicativo che assolve o
sanno che i semafori non sono
condanna: i politicanti, lo usano con diffidenza.
altro che semplici addobbi lu-
Se sei certo della tua innocenza, se sei candida verginella,
minosi, un vezzo da urbanista,
tira fuori gli argomenti e vendi cara la pelle. Parla al presente,
una luminaria per feste laiche.
non stare lì a frignare e a minacciare scioperi della fame che
Trasborda di babordo e stram-
offendono i poveri e i ciccioni; soprattutto, non stare lì ogni
ba a tribordo con la barra a
giorno a rompere i coglioni... quelli di mulo, pregiatissimo
dritta e manrovescio secco.
salume campotostano, con reprimende e conferenze stampa a
Mentre il Pequod rompe l’onda a caccia di capodogli e balene,
preannunciare tuoni, fulmini e saette, prima di patteggiare la
roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di
pena di notte al buio.
un’idea incurabile, il capitano Achab taglia di prua e fila liscio
Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni
di schiuma a cercare vendetta per i sette mari. Non avremo
volta che nell’anima ho un novembre umido e stillante; quando
mai il suo coraggio.
mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di
Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io
casse da morto o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro...
zitto zitto m’imbarco... n
«... allora mi rendo conto
che è tempo di mettermi
in mare al più presto.»
di
20
Maurizio
Di Biagio
Il ricordo
CRONACA
set 2010
[email protected]
L’ultima
immersione
perso la curiosità della vita, la
voglia di capire, con la sua arzigogolata sindrome di Peter
Pan che gli intimava paura di
crescere e di invecchiare, preservandolo dal manierismo
di questa vitaccia cui tutti
siamo purtroppo costretti e
soggetti. Ogni volta che gli
esponevo il mio punto di vista,
Elio Di Giandomenico è morto a 47 anni
in una tragica fatalità marina
F
puntualmente restavo stupito
di come lui potesse stravolgerlo in una sintesi che a me, a
ben vedere, poteva apparire solo in un secondo momento come una
geniale ovvietà. Era un uomo-ragazzo, un Peter Pan, che sofferente
arei davvero fatica se dovessi definire con una parola Elio di
comprendeva così bene le problematiche che angustiano il mondo,
Giandomenico, lo sportivo morto a 47 anni davanti alla sua
tanto da superarle, da andare oltre, nel suo universo fatto di filosofi-
spiaggia che accudiva moralmente da più di due decadi. Era
ragazzi e di luoghi incantati sulla mappa geografica. Alla fine, la vita è
buono, ma è una locuzione che potrebbe apparire fin troppo
un brutto scherzo. Ciò che mi piaceva in lui era quell’indecifrabile ed
riduttiva: l’homme è fondamentalement bon, c’est la sociétè qui l’a
esaltante voglia di cambiare ogni giorno parere sulle cose, una ten-
corrompu, disquisiva Voltaire. Era intelligente, sì ma è una categoria,
denza che ti spiazzava sempre e che ti disorientava amabilmente. A
questa, per fortuna mai estinta e malgrado tutto in numero abba-
volte mi divertivo a chiamarlo con il nome di Pirrone, il filosofo greco
stanza sufficiente su questa terra. Era solare, sorridente, gioioso,
che negava la realtà circostante: l’albero esiste solo nel momento in
gaio, ma di certo anche tali tratti distintivi non sono da ritenersi
cui ci vai a sbattere. Ecco, fino all’ultimo Elio si è comportato da tale:
apicali perché si ricordi qualcuno con il meravigliato struggimento
ha voluto sfidare ciò che non si può sfidare, ciò che per noi ancora
dell’anima. Era invece un fine uomo-ragazzo che non aveva mai
non esiste… da vero e proprio testardo Pirrone. Ciao Elio! n
l’Oggetto del Desiderio
L’Argento
L
di
Carmine
Goderecci
accendeva al centro della tavola nelle notti di Natale e poi la fruttiera
di Oro e Argento
della nonna dei pochi oggetti ma buoni, di valore. Il vuoto derivato dallo
“non ti sopporto più… davvero!”
cesellata a mano che la mamma spolverava ogni volta con cura.
Quell’archivio delle meraviglie custodiva soprattutto la saggia filosofia
sviluppo dei nostri tempi aveva determinato, in lei, la scarsa attenzione
alla qualità artigianale, una grande perdita culturale. Ma ben presto la
sua casa cambiò aspetto in un connubio di riflessi antichi e di colori
della modernità.
Il nostro oggetto del desiderio è l’argenteria, un valore che si
ei era una donna moderna, dinamica e
tramanda. Metallo nobile, bianco, duttile e lucente, l’argento è un ele-
totalmente immersa nei suoi molteplici
mento diffuso in natura, sia allo stato puro sia associato ad altri minerali,
impegni quotidiani. Una donna come tante;
in particolare piombo,zinco, rame e oro. Allo stato puro, l’argento si trova
moglie, mamma, sovrana della casa. La propria
sotto forma di lamine, filamenti e nastri intrecciati in modo caratteristi-
casa, croce e delizia che da un po’ di tempo non
co, tuttavia la maggior parte di questo materiale si ottiene estraendolo
sentiva più sua. La vedeva uguale a quella dei
dalle formazioni rocciose in cui è frammisto ad altri elementi attraverso
vicini, la stessa della collega di lavoro. In pochi
complicati procedimenti chimico-metallurgici. Fin dai tempi più remoti,
anni di matrimonio e senza neppure accorgersene, aveva riempito la
l’argento ha affascinato l’uomo per le sue caratteristiche.
sua casa di oggetti inutili e privi di valore.
Come conservare l’argento.
Un’invasione dì angioletti altoatesini dalle bocche spalancate, masche-
Per conservare la lucentezza dell’argento quando non lo si usa, è
re tribali, ventagli orientali comprati nell’entusiasmo di ferragosto e
sufficiente avvolgerlo in panni o carta velina e poi riporlo in sacchetti di
quei mobiletti svedesi in continuo conflitto con il manufatto italiano dei
plastica ermeticamente chiusi.
comodini di famiglia.
Gli oggetti che rimangono esposti possono essere spolverati con un
Un potpourri di spazzatura commerciale che ben presto, lei corse a
panno soffice leggermente imbevuto di alcol o possono essere lavati
rovesciare nei bidoni della differenziata.
con acqua calda e normale detersivo, o acqua bollente e bicarbonato.
Fu così che da un vecchio baule tirò fuori gli antichi valori di famiglia:
Quando sono veramente scuriti dalla patina del tempo non usare un
la zuccheriera e i cucchiaini d’argento di quando, in camera da pranzo,
qualsiasi prodotto apposito esistente. Sarà opportuno rivolgersi al
si offriva il caffè. Si emozionò nel rivedere il candeliere barocco che sì
gioielliere di fiducia. n
22
CULTURA
set 2010
di
Silvio
Paolini Merlo
Teramo culturale
Dopo il
Circolo Gramsci
Vecchie e nuove
formule di promozione culturale
M
[email protected]
ano. Perché, è necessario ribadirlo, questo era Teramo allora. Ma
cosa è successo dopo? Finita la passerella cosa è rimasto in terra,
seminato tra le zolle, pronto a germogliare e dare frutti? E aggiungo: quale lezione ne è stata tratta? A parte un articolo di Pasolini e
una banale polemica partitica sul settimanale cattolico “Rinascita”,
quanta eco ha ottenuta questa operazione a livello nazionale? Chi
oggi, in Italia, parlando di Pasolini o di Mazzacurati, ricorda come
fatti memorabili gli incontri nel ridotto del cineteatro Apollo di
Teramo o nel Parco Cerulli di Giulianova? È necessario ammettere
al fondo di tutta questa vicenda e malgrado il lavoro evidentemente
lodevole dei suoi promotori, alcuni dei quali diverranno - come Pasquale Limoncelli - vittime sacrificali di questo perverso meccanismo,
che il Circolo fu uno degli innumerevoli avamposti logistico-strategici
sparsi sul territorio con il preciso obiettivo di un reclutamento della
cultura, in sé naturalmente democratica e super partes, a fini di
olti teramani, credo, ricordano ancora l’avventura funam-
proselitismo ideologico. Questa, insieme con l’altra della “casa della
bolica di un centro culturale intitolato ad Antonio Gramsci,
cultura”, è stata una delle formule tipiche di una concezione gram-
ufficialmente sorto in città nel dicembre del 1961 per ini-
sciana e veteromarxista della promozione culturale che aveva visto
ziativa di alcuni attivisti della sinistra comunista locale, dal
nell’intellettuale lo strumento “organico” a un determinato disegno di
quale scaturirono una serie di iniziative di altissimo profilo, non senza
conquista del potere politico ed economico della società, identifi-
perplessità, associazioni e dissociazioni clamorose, per poi esaurirsi in
cando e confondendo la cultura come fatto vivente con il concetto,
pochi anni col venir meno degli appoggi dagli organi del Pci.
infinitamente più ristretto, di “cultura militante”, l’impegno culturale
Fu certamente un episodio di notevole importanza, e direi di note-
con una presunta cultura dell’impegno. Ma cosa tutto questo abbia
vole singolarità. La città usciva da un periodo di forte depressione,
praticamente mai concluso dal dopoguerra. Spazi culturali che andassero oltre la sfera mondana e ricreativa erano pressoché assenti,
realmente contraddistinto Teramo rispetto
Tessera 1963 del Circolo Gramsci
con disegno di Guttuso
a tanti altri capoluoghi di provincia, francamente mi riesce difficile capire. Sia pure
o discontinui come l’associazione “Dante Alighieri”.
animato dai più alti propositi, favorendo
Di fronte a una simile situazione ristagnante il Gramsci intendeva non
il passaggio di grandi nomi della cultura
solo colmare l’inesistente ma soppiantare l’esistente per reinquadrarlo
nazionale, il Circolo non ebbe in realtà
e reindirizzarlo. «Il Circolo, recitava lo statuto, di ispirazione laica e anti-
sorte diversa da tante altre piccole attività
fascista, si propone l’elevazione morale e intellettuale dei Soci nonché
promozionali, moltiplicatesi ancora negli
la loro assistenza nel campo sociale mediante attività di carattere
ultimi decenni in città e tutte del più tipico
culturale, ricreativo, educativo, turistico, sportivo». Al di là della sua
provincialismo, in base alle quali ciò che
straordinaria vitalità, sorprendente per quegli anni, la presenza del Cir-
conta non è il significante ma l’eclatante,
colo spaccò di fatto la città in due, divise anziché unire. A osservarne
non è l’originalità di una proposta ma la
da vicino i connotati, si vede che pur giungendo a 150 iscrizioni dopo
sua eco, non è il suo valore intrinseco ma
i primi otto mesi, le adesioni importanti furono poche. Nomi fonda-
il suo potere aggregante. Non mi si frain-
mentali della vita culturale cittadina come Raffaele Passino, Lino Nisii,
tenda, allora: non fu lo spirito del Gramsci
Giammario Sgattoni o Rino Faranda non entreranno mai a far parte
a dimostrarsi fallimentare. Trasformare
del consiglio direttivo, che pure conterà nomi come Riccardo Cerulli,
la cultura in un luogo di confronto e di dibattito, aprire i confini della
Giuseppe Lettieri, Piero Tempesti e Giovanni Melarangelo.
teramanità a realtà più grandi ebbe certo importanza in una comunità
Nel corso della sua breve vita il Circolo tentò da un lato di stabilire
cittadina per lo più distratta e adagiata in se stessa. Ad essere falli-
un dialogo con i cattolici democratici, reclamando la necessità
mentare fu la sua formula, che pretese di colmare in un attimo secoli
di superare il carattere “paesano” di rassegne come il Giugno
di isolamento in forza di un principio d’autorità prelevato dall’esterno.
Teramano, l’attivazione di consulte della gioventù, sostentamenti
Questa formula, valida forse negli anni Sessanta, ha ormai fatto il
alle attività artistiche locali a partire dalla realizzazione di una “casa
suo tempo e va al più presto sostituita con quella contraria. Ospitare
della cultura”, ma parallelamente, attirandosi le gelosie e i malumori
per qualche ora o per qualche giorno il “guru”, il “nome” o l’evento
delle frange più conservatrici, organizzò una serie di retrospetti-
reboante, nella ingenua speranza che possa proiettare l’immagine di
ve e dibattiti con nomi altisonanti quali Alberto Moravia, Natalia
un capoluogo oltre i suoi angusti confini, è atto non solo illusorio ma
Ginzburg, Carlo Bo, Antonello Trombadori, Carlo Levi, Pier Paolo
dannoso e autolesionistico. Cosa abbiano lasciato dietro di sé, per
Pasolini, Renato Guttuso, Dario Fo, Francesco Rosi, Marino Mazza-
venire ai giorni nostri, i can can delle “notti bianche”, il concertone
curati, raccogliendo il sostegno fra l’altro di Paolo Grassi e Ludovico
della rockstar, la mostra dell’insigne esponente x commissionata e
Geymonat, e messaggi di vicinanza dalla vedova di Gramsci. Era un
sponsorizzata dal segretario x, quale rilievo abbiano ottenuto fuori dai
po’ come se i giganti di tutta una vasta élite culturale del paese si
quattro cantoni, quanto abbiano inciso nel promuovere l’immagine
fossero dati appuntamento in una sperduta isola in mezzo all’oce-
della città oltre le sue mura, lo lascio giudicare al lettore. n
a cura di
Amilcare Lauria
Elvio Fortuna
Dura Lex Sed Lex
I
23
avvocati associati
set 2010
Il Cliente
Episodio 7) Le pagine
Avvocà! Ma come ti devo pagare? Hai scritto solo 5 pagine! e quanto ti sono costati a te 5 fogli di carta!
Episodio 8) L’Anticipo
Avvocà anticipati da solo i soldi per la causa che poi ci penso io a te!
n questo numero dato alle stampe dopo la pausa estiva, in
A Natale ti porto un tacchino!!!!
attesa della paventata riforma della giustizia (di cui si chiede sin d’ora un rinvio “poichè pendono trattative”) vogliamo
Episodio 9) L’appunto
concederci una lieta digressione riferendo solo un minimo,
Avvocà! Tilifn ( telefona) a lu giudic e arcurdje ( ricordagli) che du-
diciamo un piccolo assaggio, dei tanti simpatici e surreali
man te la causa mi (mia), che nz ne (non se ne) scurdess (dimenti-
episodi che realmente accadono nella quotidiana attività dei
casse)!! E digli nome e cugnom cuscì (così) se l’appunt!!!
legali. Vogliamo dedicare con affetto e stima questo articolo ai
nostri colleghi ed in particolare a tutti coloro che assiduamen-
Episodio 10) Il sostituto del testimone
te ci leggono.
Il Presidente del Tribunale invita l’Ufficiale Giudiziario a chiamare il primo testimone della lista del P.M.. Viene chiamato
Episodio 1) Messaggio in segreteria telefonica
Tizio che entra e si accomoda sulla sedia. Il Presidente del
“Avvocà ti devo parlare urgentemente... richiamami subito!” Ovvia-
Tribunale invita Tizio a
mente il cliente si è ben guardato di dire chi era e tampoco di
leggere la formula di
lasciare il suo recapito telefonico, unico modo per individuarlo:
giuramento. Tizio dopo
CTU perito vocale
aver letto la formula
dice: però io non sono
Episodio 2) Ferie
Tizio, sono Caio. Tizio è
Cliente: Avvocà che stai in ferie? Avvocato: sì è il 14 agosto; Clien-
mio fratello che siccome
te: Bene! Allora visto che non stai a fare niente ci possiamo vedere
non poteva venire mi ha
alle 4 al bar per un caffè, così ti posso parlare di una mia questione.
detto a me vai e vedi di
(!!!!! Ndr)
che si tratta, parla tu al
posto mio! (accaduto
Episodio 3) Il conto
nel 2010 Trib. Teramo in
Il Cliente: Avvocà prepara il conto; l’Avvocato: va bene, quando
composizione colle-
passa a pagare? ; Il cliente: Avvocà ho detto di preparare il conto
giale).
così, per curiosità ...mica che pago!
Episodio 11) I coniugi
Episodio 4) Imputato assolto
Avvocà! Voglio la sepa-
Avvocà perchè ti devo pagare? Sono risultato innocente quindi fatti
razione sessuale da mia
pagare dallo Stato!
moglie!
(avviso per i futuri clienti: in caso di assoluzione il tariffario
prevede, oltre all’onorario, anche la facoltà di un volontario
Episodio 12) Lo straniero
compenso suppletivo, così detto “palmario” da parte del clien-
In aula durante un processo dinanzi al giudice di pace: Doman-
te per l’avvocato che ha ben difeso l’assistito)
da: Il testimone ci conferma quindi che l’imputato ha insultato
la parte offesa, però ci dica quali parole of-
Episodio 5) Il rustico alle prese con “la lettera”
Cliente :Avvocà m’ha scritt na lettr lu tribunal; Avvocato: ma di che si tratta ? , Cliente: e che ne sacc
la so jettat! je ngu lu tribunal n vuj avè nind a che fa!
(Traduzione per i non teramani: Cliente: Avvocato
mi ha scritto una lettera il Tribunale; Avvocato: ma
«Avvocà!
Voglio la separazione
sessuale da mia moglie!»
di che si tratta; Cliente: e che ne so, l’ho buttata,
io con il tribunale non voglio avere nulla a che fare!)
fensive sono state dette? Risposta: Confermo!
Però quello (l’imputato) parlava straniero e io non
capivo niente di quello che diceva, posso dire che
comunque non erano belle parole. Si vedeva dalla
faccia!
Episodio 12) Per concludere
Avvocà, ma la vingiam sta caus?
E questa è l’eterna domanda a cui tutti gli avvocati sono
Episodio 6) Il furbo alle prese con “la lettera”
perennemente sottoposti... ci sarà mai una risposta soddisfa-
Cliente: Avvocà mi ha scritto una lettera il Tribunale; Avvocato: Ma
cente per il cliente?
di che si tratta?; Cliente : Avvocà l’ho rifiutata così non mi possono
fare niente! a me non mi ci fregano!
Ai posteri l’ardua sentenza! n
di
24
ECONOMIA
set 2010
Raffaello
Betti
Coldiretti informa
Protesta pastori
Coldiretti 30% di allevamenti
in meno di 10 anni
S
Direttore Coldiretti Teramo
del Made in Italy. Un migliaio di pastori,
sottolinea il Presidente della Coldiretti di Teramo Silvana Verdecchia,
provenienti da Sardegna, Lazio, Toscana, Sicilia, Umbria e ovviamente anche
dall’Abruzzo, per passare dalla protesta
alla proposta con la richiesta di iniziative
sul piano politico-istituzionale e su quello
del mercato.
La crescente importazione nell’Unio-
ne Europea di carne ovina esercita una pressione al ribasso sul
ono diminuiti del 30 per cento gli allevamenti di pecore negli
prodotto nazionale per la mancanza dell’obbligo di indicare l’origine
ultimi dieci anni in Italia dove la crisi in atto rischia di decimare
in etichetta, riferisce il Presidente Verdecchia, consentendo di
irrimediabilmente i circa 70mila allevamenti rimasti che
spacciare come nazionale la carne importata. E’ così che si acquista
svolgono un ruolo insostituibile per l’ambiente, l’economia,
dall’allevatore a prezzi bassissimi e sotto i costi di produzione, e si
«La crescente importazione nell’Unione
Europea di carne ovina esercita una
pressione al ribasso sul prodotto
nazionale per la mancanza dell’obbligo
di indicare l’origine in etichetta»
il turismo e la
rivende al negozio con un prezzo almeno triplicato. E non va meglio
stabilità sociale del
per la lana con i costi di tosatura e di smaltimento che superano
territorio. E’ questo
notevolmente i ricavi. Sta in questa contraddizione la ragione della
l’allarme lanciato
mobilitazione promossa dalla Coldiretti che sottolinea come in
dai pastori giunti lo
queste condizioni la maggioranza dei 70mila allevamenti di pastori
scorso 6 settembre
saranno costretti a chiudere. L’allevamento ovicaprino, sottolinea la
per la prima volta
Coldiretti di Teramo, è un’attività concentrata nelle zone svantag-
a Roma, davanti
giate. Il settore ha registrato un incremento dei costi, in particolare
al Ministero delle
per il combustibile, l’elettricità e i mangimi, determinando una
Politiche Agricole,
ulteriore pressione sul settore che già versa in una situazione critica
per sostenere insieme al presidente nazionale della Coldiretti Sergio
sul piano della competitività. Preoccupante è anche la flessione
Marini la piattaforma di interventi per salvare un patrimonio unico
costante dei consumi nazionali dei prodotti ovicaprini. n
di
26
CINEMA
set 2010
Il film del mese
Quel biondo
oggetto
del desiderio
le stranezze di un Oliveira
sempre più giovane
A
Leonardo
Persia
[email protected]
di una vigna inglese, dice il testo di riferimento, trasparente come
le vecchie porcellane. Eppure su tanta <<coisa de trasparencia>>,
Oliveira costruisce l’oscurità inafferrabile dell’eterno femminino.
Dal treno, omaggio a Buñuel, Pierre Louys e al cinema, per non dire
dei contorcimenti interiori di Bergman (citato pure, forse, in altro
momento), il povero protagonista racconta la sua sventura, inenarrabile ad amico o donna (come recita un proverbio galego), ma non
all’estraneo. Che però qui è una donna, Leonor Silveira, la ex Bovary
de La valle del peccato, già passata attraverso gli amori frustrati
di perdizione.
Nel racconto di Queirós era lo stesso narratore a fare da interlocutore,
distaccato attaccato, a Macario,
ormai sessantenne. Invece Ricardo
Trêpa, nipote del regista, ha la
stessa età in cui si è svolto la strano
incontro con Venere. E’ un personaggio forever young, colui che,
a un certo punto della propria vita,
A suo modo, il film è un
thriller sull’amore e,
la risoluzione della passione
(intesa etimologicamente
anche come patimento) è
esplosiva e beffarda
compie il proprio, marcante rito di
nnunciato dalla distribuzione italiana per settembre, poi
passaggio. Il più estremo: dal principio di piacere a quello di realtà,
cancellato, il penultimo film di Manoel de Oliveira uscirà
dal paradiso alla terra. Non invecchia, resta immobile: un simbolo
probabilmente solo in dvd. Anche se solo un (buono) scher-
perenne. Eva si chiama stavolta Luisa, la bella e ricca ragazza della
mo grande può esaltare com-
finestra di fronte, resa poi irraggiungi-
pletamente la complessità figurativa
bile da un inaspettato e consequen-
dei suoi incredibili spazi, amplificare la
ziale colpo di povertà. I suoi sguardi,
sapienza altrettanto visuale e cinemati-
magnetici e distanziati, ravvicinati poi
ca dei suoi magici suoni.
nella merceria dello zio di cui Macario
Singularidades de uma rapariga
è contabile, sono quanto di più erotico
loura (Stranezze di una ragazza bionda)
ed enigmatico, carnale e astratto a un
proviene dal racconto omonimo di Eça
tempo, il cinema degli ultimi qua-
de Queirós (1845-1900) alla cui famiglia
rant’anni abbia mai mostrato.
il film è dedicato. La consueta, geniale
Sul volto della bellissima Catarina
libertà formale del cineasta portoghe-
Wallenstein, Oliveira innesta un mood
se estende la dedica persino con un
d’altra inquieta epoca, rivelando da
excursus informativo all’interno della
subito l’esplicito gioco di finzione che,
stessa pellicola ed è soltanto la prima
di inquadratura in inquadratura magi-
di una serie di epifanie stilistiche di
ca, costruite come quadri di ineffabile
assoluta e preziosa rarefazione estetica
montaggio interno, saprà raffreddare
in cui l’opera essenzialmente consiste.
e distanziare. Anche e soprattutto
Racconta <<um acidente singular da
quando la passione mostra le sue fiam-
vida amorosa>> dell’800, ma l’ambien-
me, e i sentimenti e la trama ribollono.
tazione lo colloca, sia pure in maniera
Finzione della messa in scena, finzione
decentrata, ai giorni nostri. Il nostro
del personaggio. E soprattutto finti,
tempo, per l’autore, è letterario, stilizza-
illusori gli sguardi di tutti sulle cose.
to: non reale. Fondamentalmente inerte.
Il film è soprattutto la soggettiva, mai
Prova ne sia che il film, anche grazie
tremula ma inamovibile, dell’illusione.
al consueto magistero fotografico di
Un punto di vista di statue. Paesaggi,
Sabine Lancelin, traduce in termini
cose ed esseri umani sono trattati alla
scintillantemente visivi un archetipo.
pari, con effetto vertiginoso ed esplo-
Giocando, ironicamente, con i simboli
sivo del profilmico. Un surplus di senso
della modernità. Il pc, per esempio, da cui il protagonista Macario
all’interno di ogni singolo fotogramma.
distoglie lo sguardo, per poter osservare, ma sempre attraverso una
Tutto è segno. E nulla lo è. Lo sguardo dà il nome e la consistenza
serie di barriere più o meno simboliche, il volto stesso dell’amore.
a ciò che (si) vede. I fatti sono solo interpretazioni. O una strana
Un biondo oggetto del desiderio. La bella dirimpettaia. Chiara al pari
confessione fatta a una sconosciuta sul treno. Il mezzo viaggia ma
himself, dopo
spossessata di punto di vista soggettivo
che il tocco
(a differenza di quanto visto precedente-
magico dell’arpa
mente), dell’interno della stanza di Luisa,
27
di Ana Paula Mi-
sorta di controcampo interiore della
randa, anche lei
percezione di Macario, ma senza corpo.
set 2010
nel ruolo di sé
In sintonia con il continuo gioco di ellissi
stessa, spreca il
e distanziazioni, ascoltiamo la voce della
Primo arabesco
ragazza leggere leggera la lettera di colui
di Debussy
che l’ama, lavoratore per forza di cose a
(l’unica musica-
Capo Verde, sull’immagine, protetta dalle
musica del film)
tende, della ex stanza di lui, occupata ora
per deliziare
da un nuovo lavoratore indifferente al suo
un gruppo di
fascino. La donna si alza, va alla finestra e,
collocatasi, di
profilo, recita
la camera è fissa. I due dialoganti, nella
scena iniziale, si confondono con il resto
dei passeggeri. E con l’arredo. Nessuno è
una star. L’inquadratura successiva pone
la macchina da presa leggermente in
alto, riprendendo non frontalmente i due
viaggiatori, che parlano senza guardarsi
e hanno lo sguardo de-territorializzato
persino rispetto allo spettatore. Che ha la
singolar, spiazzante ventura di ritrovarsi
immediatamente catapultato in un differente, incerto punto di vista. La promessa
di dialogo fitto (come accade spesso nei
film dell’autore di Un film parlato), viene
immediatamente smentita.
Le prime immagini del racconto dell’uomo
sfumano infatti l’oralità in una conversazione esclusiva di suoni, col rumore del
treno che s’accompagna a quello delle
campane e del quartiere lisboeta, diegesi
più diegesi, mentre il montaggio, firmato
il ruolo dell’inborghesi cialtroni,
namorata con
fintamente dediti
saudade,
alle arti. Un mo-
mentre forse
vimento laterale
sta solo cer-
di macchina per-
cando, invano,
lustra da destra
di sedurre
a sinistra la casa
l’altro.
in cui avviene
A suo modo, il
l’incontro formale
film è un thril-
A seguire, impercettibili zoomate sul ra-
e, proprio come in Pierre Louys e Buñuel
gazzo che semina passi perduti e inquieti
sopra citati, la risoluzione della passione
sul marciapiede. Qualcosa si muove, muo-
(intesa etimologicamente anche come
vendo contemporaneamente lo sguardo.
patimento) è esplosiva e beffarda. Ai limiti
Basta solo guardare. Oliveira dissemina il
della surrealtà proprio perché possibile e
plot di indizi non soltanto visivi.
probabile. Non va quindi rivelata, anche se
Al giovane che si strugge dal dolore
è arduo non citare l’immagine di Luisa che,
della passione, fa arrivare, come fosse un
dopo il fattaccio, sulla poltrona, allarga le
angelo di seconda categoria, ma impe-
gambe e distende le braccia, perdendo
tuoso e spoetizzante, un signore che ha
tutta la propria consistenza mistificatoria di donna angelo o di femme fatale e
dall’autore in tandem con Catherine
Krassovsky, reinventa campi e controcampi, raccordi e transizioni temporali.
Il passaggio da un’ora all’altra è determinato dall’immagine luminosa fissa di
una collina, oppure di un campanile, che,
come fossero foto sul computer, diventano notturne al clic successivo. I segni di
trasformandosi in un non più attraente
Il contraltare della materia,
Oliveira lo esprime da
subito con uno humour
leggero e zen.
do dai dozzinali film privi di immagini che
vanno per la maggiore (altro che Monteiro
in grigio choc o Jarman in blu cobalto e
kleiniano...).
Il regista ha il coraggio di utilizzare la
poesia come fosse colonna sonora interna,
contrappunto straniato di una scena (di
giocatori) di assolute grazia e perfidia. Si
tratta dei canti 32 e 33 del Guardador de
Rabanhos di Alberto Caeiro alias Fernando Pessoa. Argomento: l’impossibilità della
lotta di classe. Legge Luis Miguel Cintra as
manichino. La stessa locandina del film se
ne serve.
Si diceva di Bergman. La scena del bacio,
qui centrale, dove non si inquadrano i volti,
ma le gambe degli innamorati, con lei che
ne solleva vezzosamente una, ricorda una
finale di Un’estate d’amore, dove invece
interpunzione sono lunghi ed evocativi, a
prova di spettatore diseducato allo sguar-
ler sull’amore
tra i due giovani.
l’altra donna, ballerina, baciava sulle
perduto il cappello. Perdita, sottrazione.
punte. Anche quello era un racconto di
L’irrompere brechtiano che spezza ex
de-formazione, sebbene con lieve spiraglio
abrupto il pericolo di un’immedesimazione
finale. Il contraltare della materia, Oliveira
emotiva (c’era qualcosa di simile in una
lo esprime da subito con uno humour
scena d’amore de La lettera) sostituisce
leggero e zen.
quella che, nel racconto d’origine, era una
Elegante e impalpabile allo stesso modo
sparizione premonitrice al tavolo da gioco.
dello Yasujiro Ozu senile.
Un brusco calcio ai propri, dolorosi ma
Ci vuole davvero molto tempo, diceva
seducenti pensieri.
Picasso, per diventare giovani, alludendo
L’illusione del protagonista, però, resta
alla conquista di uno sguardo vergine ma
salda. Per quella dello spettatore c’è
distaccato. A 102 anni, il maestro porto-
invece la scena capolavoro, totalmente
ghese ci è riuscito. n
di
28
SPORT
set 2010
Bebè
Martorelli
Basket
Banca Tercas
Teramo Basket
L
[email protected]
ordini del teramano Cancellieri e Ryan Hoover, Gennaro Valentino e
Virgil Stanescu sono in attesa di sistemazione. I riconfermati sono
Drake Diener e naturalmente il capitano di sempre Gianluca Lulli. I
nuovi volti che vestiranno la casacca biancorossa, per il campionato
2010/2011, sono Joseph Casey Shaw 208 cm. classe 1975 proveniente dalla Scavolini Pesaro, statunitense nato a Lebanon, nell’Ohio.
In Italia da molti anni, ha giocato a Cantù, Trieste, Roma, Milano,
Reggio Calabria in possesso di passaporto italiano. Da Reggio Emilia
(Legadue) Giorgio Boscagin guardia/ala di 196 cm. anni 27 già visto
giocare al PalaScapriano tra le fila di Varese e Reggio Emilia: giocatore di sostanza. Dal Besiktas Istanbul Kevin Fletcher 30 anni centro
208 cm., statunitense con passaporto macedone, nel 2002 trasferi-
a BancaTercas Teramo Basket pronta al nastro di partenza
tosi in Europa ha giocato in Portogallo, Polonia, Grecia e in Russia,
per l’ottavo anno consecutivo nella massima serie del cam-
ottimo sotto le plance e buona mano dal perimetro. Dall’Estudiantes
pionato di pallacanestro.
Madrid, Blake Ahearn guardia cm 1,88 nato a St.Louis nel 1984, la
Dopo la pausa estiva si riparte in tutti i settori della nostra
sua specialità è fare punti. Da Milano è arrivato colui che ricoprirà
quotidianità e anche noi, con il nostro periodico “Teramani”, ripar-
il ruolo lasciato da Valerio Amoroso, Michale Horus Hall nato a Chi-
tiamo cercando di curare, con la massima attenzione e con la sem-
cago nel 1984 altezza 203 cm: ha iniziato la sua carriera nel 2002,
plicità che ci contraddistingue, le nostre rubriche. Ci siamo lasciati
breve esperienza in Nba nei Washington Wizards, nell’anno 2008
a conclusione dei play-off scudetto dove il Montepaschi Siena ha
si trasferisce in Italia alla Scavolini Pesaro, nessuna presenza in
...la nuova stagione farà il
suo debutto una settimana
prima, il 10 ottobre,
con l’assegnazione della
Super Coppa.
sbaragliato il campo conqui-
campo, l’anno successivo viene ceduto all’AJ Milano e, qui vengono
stando così il quarto scudetto
fuori le qualità del giocatore: un concentrato di atletismo, tecnica
tricolore consecutivo a spese di
e talento. Il nuovo playmaker è Ivan Zoroski proviene dal Panionios
un A.J.Milano deludente.
(Grecia) nato nel 1979 in Serbia, altezza 195 cm, ha giocato in tutte
Anche la Teramo Basket, che
le squadre più importanti d’Europa, notevole la sua esperienza.
non ha mai staccato la spina,
L’ultimo tassello che completa una formazione nuova per i 7/11 è un
consapevole della realtà che la
giovane abruzzese di sicuro avvenire, Roberto Rullo nato a Lanciano
contraddistingue, si è riorganiz-
classe 1990, ruolo play/guardia altezza 193 cm.
zata per poter meglio affrontare,
Trasferitosi giovanissimo alla Virtus Siena, viene subito notato per le
per l’ottavo anno, un campio-
sue doti e prelevato dalla Benetton Treviso che lo utilizza subito tra
nato difficile ed impegnativo.
i professionisti. Negli anni successivi la società trevigiana, decide di
Va doverosamente menzionato, prima di parlare della squadra
fargli acquisire maggiore esperienza e lo cede in prestito a società
maggiore, il settore giovanile che si è fatto più onore, raccogliendo
di serie A Dilettanti e in Legadue. Al di là dei curriculum personali
risultati, consensi ed applausi nella fase regionale,
dei giocatori, siamo tutti consapevoli che la vera
interregionale e nazionale e quindi si è lavorato bene
risposta sulla bravura o meno di un singolo atleta o
complimenti. A tal proposito, speriamo finalmente di
vedere all’opera, in pianta stabile, qualche elemento
emergente come Achille Polonara e Alex Martelli nella formazione maggiore. Ripercorriamo i movimenti
che la società ha effettuato durante la pausa estiva,
primo fra tutti l’incontro organizzato con i partner
commerciali, linfa vitale di tutte le iniziative sportive
e non, per una verifica di come si possa crescere
unendo i valori di tutti.
Per quanto riguarda la composizione della squadra,
«...un gruppo che ci sembra,
così di primo impatto,
carico di esperienza, bene
equilibrato e anche di
qualità, noi appassionati
tifosi formuliamo il nostro
”in bocca al Lupo”»
la società ha dato atto a dei cambiamenti radicali:
nel caso di una squadra provenga dal campo.
Con la speranza che la società abbia operato bene
sulla scelta dei giocatori per la composizione di un
gruppo che ci sembra, cosi’ di primo impatto, carico
di esperienza, bene equilibrato e anche di qualità,
noi appassionati tifosi formuliamo il nostro ”in
bocca al Lupo” per l’inizio della prossima stagione
agonistica. Dopo la presentazione della squadra che
ha avuto luogo al centro commerciale ”Gran Sasso”
al cospetto di tantissimi tifosi entusiasti, è iniziata la
preparazione a cui faranno seguito, come sempre,
hanno fatto seguito subito i primi addii, quello di Valerio Amoroso
incontri amichevoli e partecipazione a tornei, in attesa dell’inizio del
che è stato ingaggiato dalla Virtus Bologna seguito dopo qualche
campionato che ufficialmente prenderà il via il 17 ottobre.
settimana da Giuseppe Poeta e qui, ci soffermiamo, per citare un
Ma la nuova stagione farà il suo debutto una settimana prima, il 10
distacco molto più sofferto. Il play ha voluto salutare e ringraziare,
ottobre, con l’assegnazione della Super Coppa. Le altre date della
naturalmente, oltre la società e i compagni di squadra, con una
stagione agonistica Finale Eight Coppa Italia 10-13 febbraio, All Star
lettera aperta l’intera città di Teramo per l’accoglienza ricevuta nei
Game 13 marzo. Turni infrasettimanali 28 dic./6 gen./12 mag. Turni
quattro anni ”memorabili” della sua permanenza. Continuando, Jo-
natalizi 28 dic./2-6-9 gen. Termine stagione regolare 12 o 15 maggio
nes Bobby si è trasferito a Montegranaro, Bruno Cerella a Lodi Lega-
2011. Inizio play-off alcuni giorni dopo. Già composto e diramato
due, Tommaso Marino al Treviglio, Jurak Goran è tornato a Biella agli
il calendario gare, la prima giornata la Banca Tercas la giocherà al
”campana”).
sotto i canestri all’interno dell’area
Le aree dei tre secondi devono essere dei tre secondi. La distanza del bordo
29
non ha badato a spese, pur di formare
rettangolari e non più trapezoidali
interno del semicerchio dal centro del
una squadra più forte, sulla carta, della
(come nella NBA)
canestro deve essere di m.1,25. Un
set 2010
PalaScapriano contro l’A.J. Milano, subito
1) Area dei tre secondi (la vecchia
una squadra tosta da affrontare, tanto più
che la vice Campione d’Italia quest’anno,
no essere tracciati sul campo di gioco,
passata stagione e poi via via tutte le altre
fallo di sfondamento (offensivo) non
giornate.
2) Area di tiro da tre punti.
dovrà mai essere fischiato se il con-
Ci sono delle novità quest’anno che riguar-
La linea da tre punti deve essere traccia-
tatto falloso del giocatore in attacco
dano nuove disposizioni tecniche. Mi sono
ta a m. 6,75 dal canestro (quindi 50 cm.
avviene con un difensore all’interno
premurato di contattare l’amico Angelo
più lontana rispetto alla precedente).
del semicerchio.
Albi, ex arbitro di pallacanestro e dirigente
addetto agli ufficiali di gara in seno alla
3) Linee delle rimesse.
5) Ventiquattro secondi.
Banca Tercas Teramo Basket, il quale si è
Devono essere tracciate due linee fuori
Per una rimessa da effettuare nella
reso subito disponibile, alla mia richiesta, di
dal campo, sul lato opposto al tavolo
propria metà campo, quando richiesto
volerci rendere edotti sulle nuove disposi-
degli ufficiali di campo e alle panchine,
dalle regole di riferimento, il crono-
zioni. Pertanto, lo ringrazio pubblicamente
con il bordo esterno a m. 8,325 dalla
metro dei 24 secondi deve essere
e, scopriamo di che cosa si tratta.
linea di fondo, in altre parole in corrispondenza del punto della linea da
Le nuove regole del Basket
resettato a 24 sec.
Invece per una rimessa da effettua-
tre punti più vicino alla metà campo.
re nella metà campo d’attacco, se
Durante gli ultimi due minuti del tempo
richiesto dalle regole di riferimento,
La FIBA (Federazione Internazionale) ha
rettangolare e/o supplementare, a
il cronometro dei 24 secondi deve
approvato alcune importanti variazioni
seguito di un time-out richiesto dalla
tecniche che andranno in vigore a partire
squadra in possesso di palla nella
dall’imminente campionato.
propria metà campo, la rimessa suc-
to il display segna 14 sec. o più, il
La novità interessano una nuova traccia-
cessiva deve avvenire dal lato opposto
cronometro dei 24 sec.
tura del campo di gara, nonché nuove di-
al tavolo degli Ufficiali di Campo, dalla
resettato e deve rimanere com’è.
sposizioni circa la colorazione del campo di
piccola linea della rimessa e non più
gioco ad alcune innovazioni tecniche che,
dalla linea di metà campo.
assetti tecnici delle squadre e sul gioco.
4) Semicerchi ”no sfondamento”
Al di là delle nuove colorazioni del campo
principali variazioni tecniche in vigore dal 1
Luglio 2010 sono cinque.
• Se quando il tempo viene bloccanon va
• Se quando il tempo viene bloccato
il display segna 13 sec. o meno, il
cronometro dei 24 sec. deve essere
inderogabilmente, influiranno anche sugli
e relativo posizionamento degli sponsor, le
essere resettato come segue:
I semicerchi ” no sfondamento” devo-
resettato a 14 sec. n
di
30
Antonio
Parnanzone
Calcio
SPORT
set 2010
La scalata
continua…
per costruire un organico forte, coeso e
molto competitivo. Il tutto supportato da
una organizzazione efficiente che rende
agevole il lungo cammino fino alla prossima primavera, momento della verità.
Il cammino è appena iniziato con buoni
risultati, sia numerici che tecnici. Durante
il percorso ci saranno sicuramente
momenti difficili, rientranti nella logica
di alti e bassi, inevitabili fasi altalenanti di
crediamoci anche quest’anno
D
[email protected]
una lunga stagione agonistica. Quello che
la società vuole, con essa anche lo staff
tecnico, dirigenziale e giocatori, è il risultato finale. Sarà un Campionato all’inse-
oveva essere un periodo transitorio, giusto il tempo di orga-
gna dell’equilibrio, forte agonisticamente
nizzarsi per ripartire e scalare tutte le tappe necessarie per
che appassionerà le tifoserie. Anche se
approdare dove era finita l’avventura iniziata novant’anni
in un gradino più basso, si rinnoveranno
fa, e tale è stato. Vittorie e successi nei tornei regionali e
sfide di altri tempi, si spera all’insegna
poi, da quest’anno, finalmente in quello nazionale, ma ancora nei
della massima sportività. Tornerà il calcio
dilettanti. Il grosso è fatto, manca solo la conquista dell’ultimo
di una volta, come la tradizione vuole,
con attori diversi, ma con lo stesso spiri-
scalino. La meta è li a due passi, ma bisogna conquistarla e non sarà
facile. Non è solo Teramo a dover soffrire gestioni poco accorte del
to ed attaccamento ai colori biancorossi. C’era una volta il vecchio
passato. E’ in buona compagnia, visto che per rialzarsi dovrà veder-
comunale, ora quello nuovo di Piano D’Accio, inevitabile metamorfo-
sela con la Sambenedettese, Rimini, Jesina, Civitanovese, anch’esse
si di luoghi e tempi che si succedono nella storia di ogni cosa. Dalla
nobili decadute costrette a patire il purgatorio del dilettantismo.
vecchia società a quella del Presidente Campitelli, con un unico in-
Sarà dura e si dovrà competere per un solo posto, superare tante
teresse, passione e voglia di fare calcio. Il sogno è iniziato, speriamo
difficoltà. Non bastano le sole disponibilità economiche, occorre sa-
di svegliarci tra qualche mese tra le braccia della “vittoria”.
Tecnologia
sul manifesto, ma, se inquadrato con l’obiet-
Ma come funzionano i QR?
tivo del cellulare, prende vita e racconta
Quirificare un testo è semplicissimo: provate
tutto di sé: sul display arrivano video, testi, e
il sito http://www.quirify.com/it/ oppure
pagine internet per approfondire l’argomen-
http://zxing.appspot.com/generator/ .
to a cui è legato.
E per leggere un codice QR?
Il QR è apparso sulle pagine di Panorama nel
Basta fotografare il quadratino, poi la
Dicembre 2009, lo troviamo nelle etichette
maggiorparte degli Smartphone di ultima
della Ragno, (quella dell’abbigliamento inti-
generazione sono dotati di software appositi,
mo), ma anche sulle etichette delle bottiglie
ma in ogni caso, in maniera assolutamen-
di vino con rimando alle spiegazioni dell’eno-
te gratuita, sul sito http://www.mobile-
logo sul bicchiere appena sorseggiato…
barcodes.com/qr-code-software/ potrete
e vi sembra di cominciare a vedere
E se Gucci, Cavalli e altri lo posizionano sui
scaricare il software di lettura adatto al
quadratini bianchi e neri dappertutto,
loro capi, Piaget ne ha fatto un gioiello con
vostro telefonino.
Tutti pazzi per
i quadratini!
S
oltre 1042
Il software si autoinstallerà e decifrerà il
Si tratta dei CODICI QR, acronimo inglese di
diamanti
codice.
Quick Response (risposta rapida), e non sono
incastonati!
E ora non mi resta che augurarvi:
altro che un’evoluzione dei codici a barre ma
Persino su
in formato Bidimensionale, e per scansionarli
Facebook c’è,
o leggerli non serve un lettore apposito ma
per ora ancora
basta un comune cellulare dotato di fotoca-
per pochi, la
mera o, ancor meglio, uno SmartPhone.
possibilità di
Il codice QR può contenere 7089 caratteri
generare il
numerici o 4296 caratteri alfanumerici.
codice QR del
niente paura!
proprio profilo,
Può contenere un messaggio consistente in
un semplice testo, o rimandare ad un link.
e allora perché non crearsi il biglietto da
Il quadratino è inoffensivo lì sulla pagina o
visita tecnologico?
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