TERAMANI n. 65 - teramani.info
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n. 65 settembre 2010 mensile di informazione in distribuzione gratuita E LUCE FU NUOVO URBANESIMO pag. 06 PER GRAZIA RICEVUTA pag. 11 CIRCOLO GRAMSCI pag. 22 arcobaleno publinetwork SOMMARIO n. 65 • Settembre 2010 3 4 6 7 8 10 11 12 12 14 16 18 18 19 20 20 22 23 24 26 28 30 E luce fu Rispunta Uolter Veltroni Nuovo urbanesimo a Teramo Addio Sandra Stadio teatro e parolacce Lettera aperta al Sindaco Per grazia ricevuta Finalmente TEAM Il Sindaco si scusa Vacanze Teramane Specchio delle mie brame L’isola ecologica L’accoppia interamnia Un maliardo per un veliero L’ultima immersione L’oggetto del desiderio Teramo culturale Dura Lex Sed Lex Coldiretti informa Cinema Basket Calcio l’Editoriale E luce fu L di Maria Grazia Frattaruolo [email protected] e la stessa piazza hanno acquistato un maggiore risalto e interesse anche da parte di chi si trovasse per la prima volta nella nostra splendida città. o scorso 17 settembre alla presenza Non è un caso che io definisca “splendida” del Sindaco di Teramo, Maurizio Teramo. Lo faccio volutamente e anche Brucchi e del Vescovo, Monsignor provocatoriamente. Io sono convinta Seccia, è stata presentata alla cittadinanza del valore storico e artistico di questa la nuova illuminazione del Duomo. città, sono convinta che la stessa Sono occorsi diversi anni per il restauro abbia un potenziale enorme, purtroppo interno dello stesso e ora, a poca distanza spesso inespresso a causa della scarsa dalla sua riapertura al pubblico, il Duomo valorizzazione dello stesso. si mostra in tutto il suo splendore anche Voglio quindi dare il giusto riconoscimento esternamente. all’amministrazione che nel caso specifico ha lavorato sicuramente molto bene. Ma voglio anche cogliere l’occasione per invitare ad una riflessione. Provate a pensare come sarebbe Teramo con le sue vie, i suoi meravigliosi palazzi storici, se fosse meglio illuminata, meglio pulita, meglio “ristrutturata”. La nuova illuminazione conferisce Io mi auguro di cuore, perché anche sicuramente un aspetto più maestoso se teramana d’adozione, amo www.teramani.info rispetto a prima. Non solo. Le lampade tantissimo questa città, che il lavoro sono state posizionate sapientemente in dell’amministrazione, possa essere scriveteci a modo da dare risalto sia alle facciate, al sempre più rivolto verso una migliore campanile con il suo splendido orologio “presentazione” di Teramo, al fine non e al portone d’ingresso che, grazie ai già solo di renderla più attrattiva da un punto menzionati lavori di restauro, appare al di vista turistico, ma anche e soprattutto, Direttore Responsabile: Biagio Trimarelli Redattore Capo: Maurizio Di Biagio Coordinatore: Maria Grazia Frattaruolo meglio insieme alle decorazioni in oro far sì che i Teramani vivano sempre più poste lateralmente, illuminate come sono intensamente e più da vicino la loro città. sia dal basso che dall’alto. Auguro buon lavoro a tutti… e che sia Hanno collaborato: Mimmo Attanasii, Raffaello Betti, Maurizio Di Biagio, Elvio Fortuna, Maria Grazia Frattaruolo, Carmine Goderecci, Amilcare Lauria, Bebè Martorelli, Silvio Paolini Merlo, Antonio Parnanzone, Leonardo Persia, Carla Trippini Con questa nuova illuminazione il Duomo ancora un buon lavoro. n è possibile scaricare il pdf di questo e degli altri numeri dal sito web [email protected] Gli articoli firmati sono da intendersi come libera espressione di chi scrive e non impegnano in alcun modo né la Redazione né l’Editore. Non è consentita la riproduzione, anche solo parziale, sia degli articoli che delle foto. Ideazione grafica ed impaginazione: Antonio Campanella Periodico Edito da “Teramani”, di Marisa Di Marco Via Carlo Forti, 41/43 - 64100 - Teramo - Tel 0861.250930 per l’Associazione Culturale Project S. Gabriele Organo Ufficiale di informazione dell’Associazione Culturale Project S. Gabriele Via Carlo Forti, 41/43 - 64100 - Teramo - Tel 0861.250930 Registro stampa Tribunale di Teramo n. 1/04 del 8.1.2004 Stampa Bieffe - Recanati Per la pubblicità: Tel. 0861 250930 347.4338004 - 333.8298738 - 320.0455180 Teramani è distribuito da: Pegaso Distribuzioni di Roberto Cerasi - 389.7822574 3 di 4 Maurizio Di Biagio Il Pd ha perso la bussola POLITICA set 2010 [email protected] Rispunta Uolter Veltroni mentari (e di elettori forse) che si getterebbero tra le braccia di Vendola domani mattina. E di sghembo si guarda alle alleanze: a quel Nichi Vendola appunto che avrebbe una alla ricerca del candidato perfetto N funzione importante nell’aggregare la sinistra più radicale, che legit- emmeno più la mitica Bus- timamente esiste sola dei rifiuti di Raimondo nel paese; la invischierebbe dentro un’alleanza riformista “bisogna Micheli potrà fornire una dialogare con lui” è il consiglio di Veltroni. direzione plausibile ad una Intanto Chiamparino, altro probabile candidato nella sfida contro smarrita pattuglia del Pd in poco Berlusconi, intima di “rivedere lo statuto”: chiede infatti di sospen- tempo sceso dal 35% al 24 di con- dere la parte che prevede che il segretario del partito sia automa- senso nazionale. Un tracollo, per dirla ticamente il candidato alle primarie per la premiership del cen- tutta. È proprio vero che nel partito trosinistra. Il primo cittadino del capoluogo piemontese ha anche serpeggia la sindrome di Tafazzi, il personaggio comico che, in un sottolineato che, pur essendo “vecchio” anagraficamente, non lo è accesso di masochismo, con una bottiglia di plastica si picchiava il da un punto di vista politico a livello nazionale”. basso ventre a ritmo di musica. “Il Pd è rotto in molti pezzi, assomiglia alla Jugoslavia dopo la guer- Si dice che un matrimonio felice può esistere solo fra un marito ra, rischia una balcanizzazione a pochi mesi da probabili elezioni sordo e una moglie cieca, tra l’anima rossa che non sente e quella anticipate” dicono in molti. bianca che non vede. Di questi tempi non resta che riesumare il Veltroni costringe il partito a schiacciarsi in un dibattito tutto vecchio e datato gingle visionario yes we can, perché è ancora lui, intestino “proprio quando cerchiamo una mobilitazione collettiva: Walter Weltroni, a fare capolino con il suo movimento nella tonnara lanciamo una campagna di comunicazione, organizziamo l’assem- È proprio vero che nel partito serpeggia la sindrome di Tafazzi... delle correnti Pd “per tornare allo blea nazionale al Nord”, spiega Bersani, il leader, che scorge in tutto spirito originario del partito” affer- ciò una mossa ostile e deprimente. ma il cinefilo. Specifica che la sua Sta diventando un tutti contro tutti. Questo caos crea le condizioni non è una corrente, che gli spifferi per una vittoria netta di Vendola alle primarie. Bersani e Chiampari- non sono perniciosi, e che potrà no si elimineranno a vicenda cercando di occupare la parte destra fare solo del bene alla causa. Ad- del campo e Nichi ce la farà. A quel punto si porrà un problema: può debita al Pd soprattutto “mancan- Vendola sfidare Berlusconi? za di coraggio” e una “vera e pro- Sicché alla fine il papa straniero lo farà davvero lui: Walter Weltro- pria subalternità ad un pensiero unico” rappresentati dalla «ipotesi neo-frontista, in parole povere quella che punta a raccogliere lo schieramento quantitativamente più vasto, e da quella neo-centrista. Nel mirino la leadership di Bersani. Comunque l’ex segretario apre a una novità: “Dobbiamo essere anche disponibili a cercare fuori da noi un leader che possa federare le forze che si alleano. Si pensa un po’ alla funzione che ebbe Romano Prodi nel 1996”. Intanto l’umore dell’attuale segretario si fa pessimo. ni, viste le condizioni agli alti papaveri del partito VELTRONI «Dobbiamo essere anche disponibili a cercare fuori da noi un leader che possa federare le forze che si alleano... » Veltroni vuole ringalluzzire un Pd in piena crisi di non resta che andare a casa sua per chiedere di riprovarci. Chi spezza il sogno veltroniano è Franco Marini. “Il Pd – chiarisce - è un patrimonio che ci hanno affidato milioni di elettori con le primarie, non certo per vedere i dirigenti colpiti dal morbo di ambizioni sfrenate e di personalismi feroci”. L’abruzzese ha un’età in cui, come ricorda spesso, può permettersi di dire quello che pensa senza giri di parole: l’ha sempre fatto da segretario Cisl, da leader del Ppi, e poi da nervi e di identità, diventato ormai partito leggero di massa, “così presidente del Senato. “Chi ci ha votato alle primarie si aspettava un light – scrive Repubblica - da non contemplare nemmeno gli iscritti”, partito unito, con capacità d’iniziativa, non questo cannibalismo tra attualmente diviso in quattro correnti: la maggioranza di Bersani- gruppi dirigenti; ci prendono tutti per pazzi”. E questo proprio in un D’Alema, Area democratica di Franceschini, il movimento di Veltroni, momento favorevole dove case a Montecarlo e cricche stanno per la componente di Ignazio Marino. Più i piombini di Renzi e Civati, più far implodere il Pdl. i giovani turchi che criticano il bipolarismo, più un gruppo di parla- “Invece ecco che oggi, ieri, domani si rivedono le vecchie abitudini”. n 5 TEAM INFORMA Pensa!!! prima di buttare... pensa!!! T ratto da una e-mail arrivata alla Te.Am qualche giorno fa... “Sono un papà pentito...o meglio un cittadino che spesso ha buttato le sue buste di rifiuti in diversi luoghi della città rifiutando di adeguarsi al Porta a Porta senza un reale motivo ma forse spinto dalla pigrizia di riorganizzare le proprie abitudini. Qualche pomeriggio fa ero al parco fluviale con mio figlio di 9 anni che dovendo buttare una gomma da masticare mi chiede dove farlo e io con molta semplicità gli dico: “ a terra !!” La disapprovazione che si è subito dipinta sul suo volto è seguita da un elenco sui tempi di biodegradabilità di alcuni oggetti: gomme da masticare 5 anni, bottiglie di plastica 100-1000 anni lattine 20-100 anni.... E’ comprensibile il mio stato d’animo subito dopo que- di oggetti che sicuramente hanno inquinato e compro- sta piccola lezione, pensando alle buste lanciate piene messo il nostro ambiente, l’ambiente che io insieme ad altri papà lasceremo ai nostri figli. Ho cominciato a utilizzare il servizio porta a porta solo Oggetto Tempi di biodegradabilità Tetrapak 3 mesi Sigaretta con filtro 1 anno Barattolo 50 anni Contenitore polistirolo 50 anni Pannolino usa e getta 450 anni Contenitore in plastica 100-1000 anni Piatto di plastica 100-1000 anni Sacchetto di plastica 100-1000 anni Bottiglia di vetro Tempo indeterminato da alcuni giorni e vorrei concludere la mia testimonianza affermando che spesso noi adulti compiamo scelte nel più isolato egoismo e ignoranza” Nella nostra città nelle ultime settimane si è registrato un aumento di conferimenti difformi lungo strade e scarpate: ci piace pensare che questa e-mail sarà spunto di riflessione per quanti si rendono protagonisti di questi gesti. Per coloro che non riusciranno a trovare nessuna motivazione per smettere, a tutela dei tanti cittadini coscienziosi e responsabili, ricordiamo che in questi giorni partiranno controlli sanzionatori da parte della Polizia Municipale. n set 2010 di 6 POLITICA set 2010 Maurizio Di Biagio La febbre del mattone Nuovo urbanesimo a Teramo troppe case, pochi affari: una città “apPisu lata S [email protected] per una pervicace invadenza cementifera da parte di immobiliaristi sospetti e imprenditori con una sete d’arricchimento difficilmente placabile se non con l’assegnazione di continue e invasive opere tra l’altro assegnate nell’ambito di cricche legate al sistema. d’altronde chi non gioca a canasta con il bavaglino e compasso non lavora. “E così – in un altro accesso dipietrista – corriamo il rischio che tutte le case comprate con il sudore delle nostre fronti si svalutino rendendo vani i nostri sforzi”. Cordoni continua così: “Non è detto che fra qualche anno la città si riempia di cittadini ma che rimanga invece così magra che tutte quelle case non servano più a nulla, causando il crollo degli appartamenti e mettendo in crisi l’economia cittadina”. Un monito, questo, corroborato anche da altre fonti, come nel caso del Pd locale: “Un carico immobiliare che Teramo non sopporta più e che doperà anche i valori degli appartamenti”. Alberto Melarangelo legge le iniziative come Pisu e altro ancora come addirittura “un’ennesima trovata per bypassare il Prg”, tanto che manifesta nostalgia per l’urbanistica fascista di e in città si continua a costruire con quell’accanimento largo respiro a Teramo. cementifero tanto da far sbiadire di vergogna il manovale Almeno “lui” aveva un bergamasco con cazzuola e mani pruriginose di cubature da metodo che trascen- riempire, il rischio che si correrà a breve è quello di un vero deva il mero lato e proprio dumping nel settore immobiliare, di appartamenti e locali speculativo. Questa commerciali che si deprezzeranno fino a toccare cifre impensabili, smania bergamasca chiaramente al ribasso. E questo perché va in scena Teramo Alta di calce&cazzuola con la sua pretenziosa segnaletica hollywoodiana, oppure Contrada s’inserisce in una crisi Rivacciolo con un bioparco “ecologista specchietto per le allodole”, del mattone a Teramo se non Pisu e Jessica, acronimi fantasy e carichi soli di buone spe- sempre più nera: i se- ranze. Senza parlare poi delle vicende vecchio stadio, ex mattatoio, gnali non sono affatto e altro ancora. Un florilegio di nuovi appartamenti che ammorberà la incoraggianti. Eviden- “Teramo che cambia” in un infinito progetto cemento-strategico da temente non sono più alimentare in continuazione, pena la rabbia degli amici imprenditori sufficienti bioparchi e che nel fare azione di lobby a Palazzo hanno previsto la sostanziosa contropartita tra parcheggi interrati e progetti che di fatto bypassano il Prg (in pratica il testamento originario di ciò che la nostra città dovrà essere). Si è esagerati con le cubature a Teramo “è come se si volesse comprare un vestito più grande in attesa che Pit a risollevare le sorti CORDONI «Si è esagerati con le cubature a Teramo, è come se si volesse comprare un vestito più grande in attesa che s’ingrassi» di un settore che in tre anni ha visto un’emorragia preoccupante di operai (-19% dal 2008) e di salari (-29%). In città le vendite sono ferme da un pezzo, la crisi non permette investimenti di sorta, e i locali commerciali sono sempre più sfitti. Sindacati e cittadini in città fanno fronte comune contro “i valori di mercato gonfiati esageratamente nel passato e contro quella bolla speculativa” da cui non se ne esce vivi per il momento, il tutto aggravato da una crisi “a briglie sciolte” che ha coinvolto anche l’edilizia pubblica (- 47%). Pertanto i prezzi di mercato hanno tenuto nel tempo cifre da capogiro, irreali a vedere la realtà teramana, immobili venduti in centro s’ingrassi” spara una calzante città a prezzi stratosferici, non rispondente ai tempi. Gli appalti in metafora Siriano Cordoni dell’Idv, per intenderci una cara al reper- provincia sono diminuiti del 60% e la recente manovra del Governo torio illuminante e secco del suo maestro di vita Tonino. Riporta in si sta trasformando in “un cappio al collo” per gli stessi costruttori vita il tema del vecchio Prg dell’ingegner Cera prospettato per 100 teramani. Eppure si continua a battezzare nuovi acronimi. Il nuovo mila abitanti poi ridotto di qualche decina di migliaia in era Chiodi. strumento urbanistico (P.I.S.U.) approvato in comune, già divide “Stanno costruendo tutta una serie di immobili ma alla fine chi li e crea polemiche per le ulteriori cubature che si apporteranno in comprerà?”. Il flop che si sta profilando all’orizzonte della scommes- città. Il Pisu è uno strumento di programmazione e riorganizzazione sa Teramo Alta è lì severo ed ammonitore, d’esempio per chi inten- territoriale che dovrà riconvertire quartieri come Colleparco, Colleat- da proseguire su questa linea”. Tutti i risparmi di una vita da parte terrato e aree come il centro storico, lasciando ai Fas di pensare al dei nostri nonni e padri investiti nel mattone, d’incanto volati via resto (Cona e Gammarana). Inoltre fanno discutere i 17 mila metri Teramo. In gio- caso teramano a far risorgere tutta l’area co le opere di in pieno centro occupata dalla struttura urbanizzazione fatiscente dell’ex manicomio. Le novità 7 da realizzare in introdotte da Jessica prevedono che i frazione. Finora fondi di sviluppo urbano che dovrebbero set 2010 dal costruttore costituirsi per finanziare gli interventi è stata prevista di recupero e riqualificazione (inseriti in una scuola ma un piano integrato di sviluppo urbano), con il nuovo saranno composti da capitali pubblici e polo Piazza privati. Tanto gli investitori privati (banche, Orsini non sa imprenditori ed altri soggetti) quanto quelli che farsene. pubblici e istituzionali saranno chiamati ad Per snellire il intervenire con capitali di rischio. In altre traffico sono parole un grande progetto di riqualifica- inoltre previste zione di un’area urbana in cui alle risorse bretelle che pubbliche si aggiungeranno quelle private. dovrebbero Finora ciò che si può toccar con mano congiungere sono i tre milioni di euro che l’Amministra- Colleparco con zione comunale ha garantito in questo fon- di cubatura prelevati dalle frazioni (da Villa Villa Mosca do immobiliare per una sorta di start up: Tofo) che si vogliono trasferire in Contrada ed una che renderebbe più accessibile una somma per iniziare e per contemplare Rivacciolo per un Pit di bioparco dove pe- l’accesso alla zona di Castrogno. Bisogna le spese di organizzazione e di altra natura. raltro si realizzeranno 140 unità immobiliari analizzare bene il rapporto dare/avere con Altri enti che dovrebbero partecipare con di edilizia di tipo “A”, con regole ambientali i costruttori, ciò che i privati insomma for- capitale pubblico proprio sono la Provincia severe. Per concludere, acronimi e Pit niranno alla collettività in termine di opere di Teramo e l’Università. In questo modo appaiono più una manovra pubbliche. Con i soldi del si divideranno onori e oneri, nel senso che aggirerà di fatto il Pisu, che fungeranno da che, detta in modo più comprensibile, chi vero start up per molte investirà di più potrà poi all’interno della opere, per un valore di 55 struttura dell’ex manicomio sistemare più milioni di euro di investi- uffici, ottenendo quindi più capacità di menti, si accenderà una acquisire spazio. nuova economia. All’in- Per Robimarga è sicuramente “una strate- terno del Programma i gia che va a riqualificare in maniera netta quartieri più sensibili, che una parte considerevole del centro storico hanno presentato proget- risolvendo al contempo un problema ti, sono stati Colleparco e di sviluppo della città”. Uffici comunali, Colleatterato. Una tiratina provinciali, universitari ed anche insedia- Prg che altro. “Qualcuno sta facendo una politica urbanistica completamente sbagliata” tira le somme Cordoni. Gli risponde l’assessore comunale all’urbanistica Corrado Robimarga che interviene cercando di rista- ROBIMARGA «La cementificazione teramana non esiste e mentre molti comuni sono fermi, Teramo attraverso i Pit riesce a smuoversi.» bilire la sua verità. Prima di tutto l’amministratore assicura che non ci di orecchie per gli altri (vedi Gammarana). menti privati ravviveranno l’ex manicomio. saranno appartamenti invenduti soprattut- E per concludere il viaggio urbanistico Questo a quanto pare il suo futuro grazie to perché il mercato immobiliare recente- teramano ecco la nuova nata in città. Si a Jessica. I suoi fondi d’investimento, mente è di molto rallentato consentendo chiama “Jessica” ed è in buona sostanza inoltre, avranno la capacità di bypassare i di spalmare nel tempo la costruzione e la un progetto europeo che rappresente- vincoli asfissianti del Patto di Stabilità. In vendita di immobili. La cementificazione rà il nuovo strumento finanziario per lo sintesi, la corsa ad occupare uno spazio teramana per Robimarga non esiste e sviluppo della città e che provvederà nel della struttura psichiatrica è già iniziata. n mentre molti comuni sono fermi, Teramo attraverso Pit riesce a smuoversi. Sull’operazione Teramo Alta ricorda che il Pit è richiesto a gran voce dalla popolazione locale: bisogna ancora vedere se la proposta fatta dal privato è ancora a vantaggio della collettività. Non ci sono nuove cubature, perché quelle che ci sono derivano dal progetto già esistente denominato Paludetti. Contrada Rivacciolo è poi da collocare all’interno del Pisu e gli appartamenti sono di edilizia facente parte al tipo A: l’unico neo che non soddisfa Robimarga è lo spostamento di cubature da Villa Tofo a Addio Sandra. Ci piace pensare che tu ora sia di nuovo felice col tuo Raimondo, e che magari possiate regalarci ancora un sorriso da lassù. La Redazione di Teramani di 8 POLITICA set 2010 l’attacco al Sindaco Maurizio Brucchi Stadio, Teatro e parolacce “liberi fischi in libera piazza” B Maurizio Di Biagio [email protected] un manipolo di personaggi afferenti al comitato “Giù le mani dal Comunale” diversi e pesanti improperi. La nenia è sempre la stessa, non cambia: che fine hanno fatto le cinquemila firme raccolte con il “sudore della fronte” per il referendum sull’operazione vecchio stadio. Gli occhi spiritati di Brucchi e l’incipiente diffuso rossore sulla pelata testimoniano in tivù una paura che non conosceva prima, anche perché qualche tempo fa è stato pure intimidito in quello che ha più di caro: la famiglia. La bomba carta fatta scoppiare a pochi metri dal portone del suo appartamento in centro con il conseguente avvertimento al citofono sta lì a testimoniare una guerra salita di tono, in particolar modo dopo l’invasione della sala consiliare con la relativa sospensione dei lavori. Il coro anti Brucchi allo stadio ormai non fa più notizia e sinceramente nella nostra città tornando indietro nel tempo non ricordo a naso un accanimento simile contro un sindaco. Certo, questo tipo di attacco al potere è da condannare: le offese gratuite e la mancanza di rispetto verso una figura che incarna un’istituzione cittadina così prestigiosa sono da deplorare. Dietro i corposi vaffa si cela una parte politica antagonista e ben distinta che sta cercando di cavalcare la tigre. Ma a proposito chi è la tigre? Uno dei grandi felini è certamente Davide Rosci che al tg delle due a Teleponte ribadisce “il diritto costituzionale alla libera espressione” anche se è ruuuucchissimamente Maurizio, il sindaco tra i più amati dello stivale malgrado abbia perso terreno dall’ultima rilevazione di un’agenzia di cui francamente non ricordo il nome. Bruuucchissimamente in ritardo su alcune opere che contano (anche se non è completamente colpa sua): squassato da un tremito mediatico e solleticato da ruspanti spin doctor, il primo cittadino caccia dal cilindro nientedimeno che il bike sharing; in buona sostanza un posto in prima fila nella galassia della comunicazione nazionale. Ancora: Bruuucchissimamente Totò e Peppino. Illumina a giorno la cattedrale ma si fa buio pesto quando si becca le pesanti ingiurie... colorita più di un pomodoro. Raddrizza la mira in diretta quando corregge locandine e quotidiani che riportavano di un’aggressione al sindaco: “La mia – dice – è stata solo una contestazione, addirittura condivisa dal capannello di gente che si è formato nei pressi del loggiato di Piazza Orsini e che ha applaudito le mie parole”. Accento rinvigorito dagli sc teramani, occhiali scuri sulla fronte, Rosci tira in ballo un esempio che a lui dovrebbe apparire calzante e che riguarda le sudate cinque mila firma raccolte sotto pioggia e vento gelido. “Come si sentirebbe signor sindaco se dopo un mese di lavoro non la pagassero?”. Il parallelo è forzato ma a suo modo rende l’idea di quanto i ragazzi della Est e del Comitato si possano sentire particolarmente defraudati di quello che loro percepiscono pressoché un sacro e inalienabile diritto: il referendum. Ammette la voce alta, anche l’eccitazione, “ma lo rifarei” è il commento finale. A proposito di benedizioni politiche, Rifondazione Comunista rilancia l’idea promossa da Rosci: “E’ stata solo una legittima contestazione” scrive in un comunicato, e semina indulgenza sulla natura degli improperi ricordando che anche il vecio e un po’ rintronato Bossi, alleato del Pdl, perde spesso le staffe vomitando ingiurie su tutti, parenti e nemici. Il vaffa è per il Nella foga delle inaugurazioni, taglia il nastro ad un ponte di Prc mera “partecipazione democratica”; per l’occasione conia anche quarant’anni fa. Comunque lui è l’uomo del fare… in silenzio, forse uno slogan dal vago sapore risorgimentale: liberi fischi in libera troppo in silenzio. Illumina a giorno la cattedrale ma si fa buio pesto piazza, che poi specifica Rifondazione non è altro la risposta che il quando si becca le pesanti ingiurie da ricondurre al suo peccato presidente Pertini diede a chi fischiava senza ritegno i democristiani originale tra l’altro ereditato: il project financing del vecchio stadio di allora in un comizio a Tolentino. Per concludere, l’unica colpa che assieme al totem del nuovo teatro, quello che fece dire all’attuale si può attribuire in questa vicenda a Maurizio Brucchi è semmai aver governatore Chiodi Teramo avrà un nuovo skyline. Nella perlustra- mostrato da subito un atteggiamento di chiusura a riccio, facendo zione durante la notte di mercoledì 15 settembre per testare la balenare a tigri e tigrotti chissà quali scenari, senza prendere in nuova scenografia del Duomo, il sindaco di Teramo si è beccato da considerazione le istanze del Comitato, rinnegandole a priori. n 10 POLITICA set 2010 La lettera non avevano potere e non contavano più! Signor Sindaco, egualmente ritengo che l’ “ignavia”, conse- Lettera aperta al Sindaco di Teramo Dottor Maurizio Brucchi S guente al non accoglimento del referendum da parte della sola maggioranza e l’esuberanza giovanile, possa aver fatto alzare i toni dei ragazzi. L’atteggiamento distaccato inoltre di chi, (per maggior abitudine al confronto dialettico), avrebbe dovuto Enzo D’Ignazio far considerare che quella animosità non significava “offesa alla persona od al ruolo istituzionale rappresentato” bensì un modo genuino di combattere, lealmente, a “viso aperto” e “coram populo” chi rappresenta posizioni che hanno fatto da muro ad uno sperato ignor Sindaco, confronto pubblico di idee, come sarebbe stato con il referendum. premesso che massimo è il rispetto che Le porto, sia per la Signor Sindaco, figura istituzionale che Lei rappresenta che per il professionista per il rispetto e la stima che Le porto e per aver dato, un seppur di cui sono note, a tutti noi, le doti! modesto contribuito, alla Sua elezione Le chiedo se non ritiene op- Altresì premesso che ritengo non sia condivisibile, a nessun livello, portuno chiarire pubblicamente quelle frasi che, Le vengono attribuite l’atteggiamento di chi pensa di sostituire il libero e democratico rivolte al giovane, del tipo : “ Vai a Lavorare” o “Mi vuoi menare?” confronto orale con l’avversario politico, con minacce, con ingiurie o Credo che ciò sia necessario per continuare a farci credere in Lei e peggio ancora, con la violenza fisica! sulla scelta da noi fatta nel sostenere la sua elezione. “Vai a lavorare” Avrà certamente notato che questa estate, nella qualità di Presi- sarebbe stata cosa ingiusta se rivolta ad un giovane disoccupato tanto più che Lei sa, quale componente della classe dente provvisorio dell’Associazione-Movimento “Bella Teramo”, ho pubblicamente criticato il suo operato e quello della sua Giunta per la disattenzione verso gli abitanti di Fonte Baiano, della frazione di Cannelli, di via Muzzi, di via Tom Di Paolantonio e degli operatori e dei fruitori del mercato Ortofrutticolo all’ingrosso di Via De Albentiis. Mi preme esprimere pubblicamente, tra l’altro, il mio punto di vista circa gli ultimi episodi che l’hanno vista protagonista, di un acceso confronto, con dei nostri giovani concittadini. Signor Sindaco, «Il Sommo Poeta Dante Alighieri, metteva gli ignavi tra le persone ininfluenti e da non prendersi in considerazione, tra coloro che, “di fatto”, non avevano potere e non contavano più!» Quello che fa male a noi cittadini è non essere politica che la disoccupazione nel nostro Paese è sempre più pressante. Sappiamo anche che, nel pensiero comune, viene riconosciuto a taluni componenti della stessa classe politica la “capacità” di “offrire” posti, prima delle elezioni che, mai saranno assegnati. La seconda perche’ sarebbe stata inopportuna e riduttiva del ruolo rappresentato da parte di chi sa che essere Sindaco non significa essere solo super partes ma significa anche sapersi porre al di sopra di certi modi di fare e di dire, tipici di coloro che non concepiscono il confronto considerati da chi dovrebbe rappresentarci e da chi ha il do- democratico e lo sostituiscono con la violenza fisica e verbale. vere di rispettarne le idee tanto più se queste sono espres- Signor Sindaco, se con strumenti democratici com’è la raccolta pubblica e Credo che il buon padre di famiglia avrebbe voluto che a questi figli legale di firme a sostegno di una richiesta di referendum della nostra città venissero rivolti apprezzamenti e giuste conside- fatta da oltre 5000 nostri concittadini. razioni per l’impegno profuso e riconosciuta loro, quanto meno per A tal proposito, Le faccio presente che, il sottoscritto sa bene, quanto “l’onore delle armi”, la capacità di aver sottoposto, democraticamen- «...il sale della democrazia consiste nel fare in modo che, la condivisione delle idee in cui si crede sia massima...» impegno hanno dovuto profon- te, alla pubblica opinione, una visione diversa dell’ “Affaire Vecchio dere questi nostri ragazzi per Campo sportivo Comunale” ed avrebbe spiegato loro che, in demo- raggiungere il loro obbiettivo (da crazia ciò che deve prevalere è la legalità ed il rispetto delle decisioni buon radicale ho raccolto firme maggioritarie. Avrebbe speso del tempo per far capire loro che il sale e contributi sotto i portici e per della democrazia consiste nel fare in modo che, la condivisione delle le piazze, non solo di Teramo, per idee in cui si crede sia massima se si vuole ottenere una società più svariati anni per tante iniziative giusta e sempre più democratica per evitare che prevalgano sistemi referendarie). dittatoriali dove chi comanda docet! Pensi a quanto impegno e spirito Allo scrivente ed a noi dimenticati cittadini di “Bella Teramo”, sapere di sacrificio hanno profuso i pro- che Lei non ci prende da conto quando denunciamo pubblicamente motori di quella raccolta, anche per far superare lo scetticismo dei sia la “Teramo che crolla” che le inadempienze dei rappresentanti concittadini che, se pur convinti della necessità di sottrarre il vecchio istituzionali, ci fa scattare una naturale ribellione (che organizzeremo campo sportivo comunale dall’abbattimento, non credevano alla nelle forme pubbliche e democratiche più consone). sottoscrizione quale mezzo utile per poterlo scongiurare. Questo non ci indurrà mai a non riconoscere la “Sacralità della Sua Signor Sindaco, Rappresentanza Istituzionale”! Il Sommo Poeta Dante Alighieri, metteva gli ignavi tra le persone inin- Signor Sindaco Distinti Saluti e buon lavoro! fluenti e da non prendersi in considerazione, tra coloro che, “di fatto”, Enzo D’Ignazio Teramo 19/09/2010 di Maurizio Di Biagio POLITICA Vassalli, valvassori, valvassini set 2010 Per grazia ricevuta toglie più di dosso questi qua? Cacciari: no al servilismo, la fede vera è quella dei martiri. A volte Soggiacere alle volontà dispotiche dei nostri governanti tratteggia quasi un cittadino felice di essere ma mi faccia il piacere… S 11 [email protected] manovrato come un pupo dal nostro benefattore/creatore, in un rapporto masochistico che fa leva sull’innata necessità dell’uomo di subire le vicende piuttosto arà capitato pure a voi ascoltare qualcuno che in una che crearle. In soldoni, fare meno fatica, quasi ergonomizzare pubblica assise prenda tempo e fiato per ringraziare dal la vita. microfono gracchiante uno dei nostri tanti alti papaveri. Dunque, il mondo politico si nutre delle debolezze umane, ne Qualcuno che ha potuto far sì che la manifestazione trae linfa vitale, si abbevera nelle infingardaggini del popoli- riuscisse, che il convegno andasse a buon fine, che la serata no, come una cinica bestia affonda gli artigli laddove la paura insomma si concludesse con i calici levati, che la piazza fosse fa balbettare di più. piena. “Voglio ringraziare Tal de’ Tali perché ha E volendo pure fare azzardare, cerchiamo di permesso l’ottima riuscita della kermesse” e estremizzare il concetto, tanto per compren- in certe giornate, quando l’entusiasmo è alle stelle tocca render grazie anche al settore vario ed eventuale dell’ente per il suo apporto decisivo”. Beppe Grillo dice: Il servilismo è quella forma di accondiscendenza verso i potenti, alter ego moderni degli antichi nobili, ai quali si chiede, proprio come i baroni di un tempo, un favore per “sistemare” se stessi, un figlio o un nipote. Dunque, il mondo politico si nutre delle debolezze umane, ne trae linfa vitale, si abbevera nelle infingardaggini del popolino... Per farla breve, ci chiediamo: perché in queste dere meglio quali possano essere le dinamiche che alcune volte intervengono in questi casi. Scomodiamo addirittura Gustav Le Bon, il ricercatore francese dei primi del secolo scorso che per primo studiò la psicologia delle folle: Lenin, Hitler e Stalin pendevano dalle sue labbra. Il moderno dittatore - sostiene Le Bon - deve saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l’incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di re- occasioni spesso si tiene una sgraziata condot- alizzare tali aspirazioni. Anche in questo caso ta da era feudataria quando ad esempio quello che potrebbe l’illusione risulta essere più importante della realtà, perché essere individuato come un sacrosanto diritto del cittadino ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili è invece scambiato per una regale indulgenza del potente di sogni quanto far credere alla folla di essere capace: nella turno? In buona sostanza ci chiediamo: perché sottomettersi storia l’apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante fino a diventare buffi e grotteschi dinanzi ad un amministra- della realtà”. tore locale per ottenere solamente quello che può essere E quanto ad apparenza i nostri feudatari non hanno certa- considerato un nostro diritto? Perché poi tale diritto se mente rivali. n concesso passa quasi sempre per una magnanima elargizione accordata da chi è incastonato nella cosa pubblica? In questi casi ringraziare umilia: non è mai un gesto dettato dal cuore ma piuttosto un ghigno che sta lì a testimoniare una sorta di furto riparato da un provvidenziale intervento divino; e il bello è che gli attori sono gli stessi! Un agro rinfrancare. Per grazia ricevuta, sì per grazia ricevuta. Se i vassalli manifestano ampiamente un servilismo quasi boccaccesco, i potentati di turno esibiscono una grande volontà di creare dipendenti del sistema corruttore, attraverso regalie, donazioni, piaceri vari e sorrisi, tanto per sottometterci ulteriormente, per vincolarci ad un sistema gelatinoso di tutta una vita, dai battesimi del figlio da onorare, alle prime comunioni, alle feste di lauree, ai matrimoni, e pure alle amanti. E chi se li di 12 La raccolta differenziata CRONACA set 2010 Maria Grazia Frattaruolo [email protected] Finalmente TEAM Decisamente oggimordo F inalmente, dopo una lunga e ingiustificata assenza (per i più Ora, secondo voi, il passante che mangia la coppetta del gelato, la ma non per me che intanto ho preso una laurea, un “seggio” pizzetta, le patatine dove getterà l’involucro? Ebbene, può adibire nell’elenco dei giornalisti abruzzesi, e perché no, pure... vabbè la sua borsa (ammesso che ne abbia una) a “bidone raccogli tutto”, questa è un’altra storia), sono tornata dai miei lettori. oppure, può ciondolare con la vaschetta del gelato fino a trovare Torno con quello che è il mio argomento prediletto, quello di cui ho l’agognato cestino (intanto andrà alle Poste, dall’avvocato o dal scritto tanto: la monnezza! medico col souvenir), oppure gettarlo selvaggiamente in terra. Sin dall’inizio di quest’avventura chiamata “porta a porta”, ho solle- Però, se magicamente trovasse un contenitore, che sia dell’organico vato perplessità e dubbi in merito ai cassonetti da portare in strada. o dell’indifferenziato, dinanzi a sé, persino spalancato (perché è Ebbene, oggi, a distanza di qualche mese, devo ammettere che i così che lo lasciano gli operatori della Team), secondo voi quanto miei sospetti erano più che fondati. ci mette a realizzare la grandezza dell’opportunità che gli si sta Sempre più spesso, i cittadini mettono fuori dai propri portoni le presentando? Un attimo! buste con l’indifferenziato e l’organico sprovvisti dei relativi racco- Ed ecco che io, che vivo in centro, al mattino ritrovo il mio contenitore glitori. Vi domandate perché? Ora ve lo spiego io. pieno di rifiuti, se va bene, perché se è piovuto (essendo aperto) ci La parte centrale della nostra città è formata perlopiù da vie molto trovo pure l’acqua, ma se va bene, perché se ci è passato un cane mi strette, per cui mettere il contenitore porta rifiuti fuori dalla porta, riporto a casa anche l’odore “gradevolissimo” della sua pipì!!! significa metterlo letteralmente sulla strada… servito ai pedoni. Adesso, secondo voi, è giusto che mi riporti dentro casa tanta Inoltre, nonostante i vecchi cassonetti siano stati prontamente rimos- sporcizia? si con l’inizio della differenziata, non altrettanto prontamente sono È giusto che debba mettere i guanti per riprendere il mio bidoncino? stati rimpiazzati da un numero adeguato di cestini porta rifiuti. Inoltre È giusto che ogni volta debba lavare lo stesso nella mia vasca da vi sono molte vie cittadine completamente sprovviste di cestini. bagno per poi sterilizzarla? n Comunicato stampa del Comune di Teramo Il Sindaco si scusa per i disagi alla Scuola Noè Lucidi I rivolgere un personale messaggio al personale dell’Istituto e alle famiglie: «Chiedo ai genitori, ai docenti, agli amministrativi e, soprattutto, ai bambini di aver pazienza in questo periodo, nella certezza che tutti i disagi relativi alla disposizione delle aule e agli spazi tempora- l Sindaco Maurizio Brucchi, a nome dell’intera Amministra- neamente destinati all’attività di insegnamento, saranno risolti zione Comunale, intende presentare le proprie personali definitivamente entro la fine di ottobre, quando la parte più scuse agli alunni e ai genitori che, questa mattina, all’atto importante e impegnativa dei lavori sarà giunta a conclusione della riapertura dell’anno scolastico, hanno incontrato alcuni e l’impresa inizierà a lavorare in un’altra ala della scuola, per disagi nelle aule della Noè Lucidi. Disagi che hanno interessato poi riconsegnarci un edificio perfettamente in regola con le più solo alcune tra le aule della scuola dell’infanzia e altre della severe norme sismiche entro l’inizio del prossimo anno».” scuola elementare, ma nella quali, già da domani mattina, sarà possibile riprendere la normale attività didattica, visto che il dalla Redazione Sindaco ha immediatamente dato disposizioni perché ogni Una domanda però sorge spontanea, una sola! inconveniente venisse eliminato in data odierna. Possibile che il Sindaco e i vari Assessori preposti non co- Il Primo Cittadino, accompagnato dagli assessori Giorgio Di noscessero la situazione? Secondo noi, se scuse andavano Giovangiacomo e Piero Romanelli, infatti, ha svolto un sopral- presentate, lo si doveva fare prima, mettendo al corrente i luogo dettagliato visitando tutto l’edificio, controllando per tre genitori dei disagi ai quali sarebbero stati sottoposti i bambini ore tutti i locali della Noè Lucidi, al temine del quale ha voluto alla riapertura dell’anno scolastico. n di 14 SATIRA set 2010 Mimmo Attanasi In città Vacanze... teramane I [email protected] disquisire vivacemente di check-sound e allestimenti scenografici con un giovane e travolgente assessore; più noto come press agent, a professional publicist who acts on behalf of his or her client on all matters involving public relations, di autori satirici del calibro di Capriele mo ti ‘zzate, Vincenzo Olivieri e Marco Papa. n una afosa serata di agosto, nella suggestiva cornice di Piazza Orsini, cuore palpitante della vita sociale e architettonica teramana, all’ombra di una strampalata gru per carichi sospesi, monumentale installazione New Age della Edil Costruzioni s.r.l., l’Orchestra Sinfonica “P. I. Ciaikovskji” e il Coro Lirico del Teatro dell’Opera di Craiova (non Cracovia) si sono esibiti per il Gran Galà della Lirica 2010, dinanzi a un’ottantina di persone non Artisti assai apprezzati per il loro humour leggero e sornione, di più, messe a seppure a tratti lievemente forzato, ma sempre in un compiuto stile sedere di sbieco, british. Credo che il tizio in questione si chiamasse Teddy Reno, ma di fronte a cen- potrei anche sbagliarmi. Non si sbaglieranno, invece, gli avveduti toventi musicisti amministratori, se per il prossimo anno vorranno programmare con fra archi, ottoni acutezza e buon senso il carnet dello spasso sociale. e coristi. Così Sulla fruizione inopportuna dei monumenti, nel dovuto rispetto dei si è conclusa la ruoli, vorremmo ricordare che le richieste d’uso dei luoghi antichi prima parte delle devono attenersi alle rigide disposizioni di decreti assessoriali, leggi manifestazioni regionali (per esempio, in Sicilia) e, “...ove sussistano perplessità estive ferra- sulla validità culturale delle manifestazioni o della compatibilità gostane. Non d’uso del monumento stesso relativamente alla salvaguardia, agibi- dimenticheremo però di menzionare l’atteso rilancio della World lità e decoro” (D.D.G. n 827 del 15.04.2010), bisognerà accettare di Cup International exhibition full optional edition on the road in joy buongrado il conseguente e necessario divieto per gli allestimenti together, meglio conosciuta come la Coppa Interamnia. preannunciati. Un happening degli adolescenti. Giovani d’ogni continente che dal Quindi, sarà bene in futuro anteporre, agli sproloqui dei ventriloqui 1972 si danno appuntamento in piazza, giun- che si agiteranno sulla scalinata del Duomo, gendo dagli angoli più suggestivi del globo, con una sana passeggiata all’aria aperta oppure ai piedi soltanto un paio di sandali a infradito, costretti a sfilare davanti al Politburo azzimato sulle gradinate di una cattedrale, tirato a lucido, con abiti rigorosamente scuri, assai simili alle giubbe grigio topo dei cinesi tutti uguali degli anni 70. Per il gossip del solleone c’è senz’altro da raccontare la curiosa avventura capitata tra capo e collo a un tizio in Piazza Sant’Anna. Un Non dimenticheremo però di menzionare l’atteso rilancio della World Cup International exhibition full optional edition on the road in joy together, meglio conosciuta come la Coppa Interamnia. attore, un cantante; uno che se ne va in giro restare persino immobili, su una panchina, a fissare lo scempio degli alberi abbattuti, dopo l’attentato alle regole basilari della prossemica, perpetrato durante il restyling di Viale Mazzini: aumentare la soglia biologica della distanza che ogni essere vivente esige attorno a sé. Si può vivere serenamente, la propria vita, se si ha facile accesso a luoghi e servizi di cui si ha necessità e desiderio. Temi assai cari a un grande artista, un foto- a farneticare su palcoscenici e set cinematografici condivisi con grafo statunitense: forme surreali di collage umano dove i tasselli Totò, Peppino De Filippo, Valeria Moriconi, Vittorio De Sica, Titina De sono i corpi spogliati, che perdono le loro appartenenze di rango e Filippo, Adriano Celentano, Mario Carotenuto, Louis Armstrong, Bice differenze di classi sociali. Valori, Turi Ferro, Giancarlo Giannini, Gino Bramieri, Romolo Valli, Giu- La buona notizia è solo per chi è rimasto in mutande: <<Un po’ di lietta Masina, Marcello Mastroianni, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, pazienza e diventerai anche tu un modello perfetto per gli scatti di Virna Lisi, Nino Taranto, Terence Hill... e che di colpo si è ritrovato a genio del maestro Spencer Tunick!>>. Cheese... n di 16 SOCIETÀ set 2010 Carla Trippini La riflessione [email protected] Specchio delle mie brame... rezza in se stessi e nei confronti degli altri, può aumentare l’autostima e donare una maggiore disponibilità nei rapporti interpersonali. Ma è anche vero che ognuno di noi è quasi sempre scontento di se stesso. L’essere umano possiede un A gene particolare, che gli discorso apparentemente esaurito. tutto, quello che si è. Tale Dal reality alla realtà il passo è breve. gene è particolarmente Adolescenti sotto bisturi dopo reality sviluppato nei giovani i Ragazze, sono le più inclini a farsi operare dopo questi show quali, vivendo un’età in cui scienziati non sono ancora luglio c’eravamo lasciati con l’articolo “come ammazzare la riusciti a decodificare, ma noia”, in cui si parlava dei reality, ed ora mi salta all’occhio che si può riassumere ne una notizia dell’ANSA, datata il 2 agosto, correlata all’ar- l’incapacità di apprezzare gomento. Dunque, non posso fare altro che continuare un quello che si ha e, soprat- I teenager appassionati di reality show, sono tra le persone che poi tutto è in trasformazione, ogni anno decidono di andare sotto il bisturi del chirurgo. È quanto sono ammaliati dal miraggio della perfezione. risulta da uno studio pubblicato sulla rivista “Body image”. Due psi- Si sa, tutti desiderano essere più belli perché, soprattutto alle soglie cologi della Villanova University hanno analizzato la reazione di circa del Terzo Millennio, si pensa che la bellezza sia sinonimo di succes- 200 persone, con un’età media di 20 anni, ai reality (in particolare so e gratificazione. D’accordo, un aspetto piacevole e bello aiuta noi quelli che trattano di chirurgia plastica) e scoperto che le donne stessi ad avere maggior fiducia in noi stessi, ma non dimentichiamo sono più inclini a prendere in considerazione un intervento dopo che i canoni della bellezza cambiano nel corso degli anni e spesso questi show. sono legati a mode o correnti di pensiero. Voi direte: rimane pur Fortunatamente però, guardando dentro casa nostra, l’Agenzia Dire sempre il concetto oggettivo di bellezza, quello che ammiriamo ogni ci rassicura. giorno sui rotocalchi. È vero ma, ahimè, è prerogativa di pochi! Gli WELFARE. Seno rifatto, stop agli interventi sulle minorenni «Non importa come son quelle del reame, perché sì bella son io... che mi distinguo dallo sciame» altri, i comuni mortali, devono accontentarsi dell’involucro che li Roma - Il Consiglio dei ministri ha avvolge e trovare in esso i propri punti di forza. approvato il disegno di legge che Dunque, per tornare al bisturi su una pelle giovane, è chiaro che istituisce i Registri nazionale e re- un modellamento estetico non può risolvere profondi problemi gionali delle protesi mammarie, il della personalità. Ecco perché sarebbe sempre utile chiedersi qual divieto di impianto alle minorenni è la motivazione che spinge ad una richiesta così impegnativa, dal e dispone obblighi informativi ai momento che nemmeno un intervento chirurgico sarà in grado di pazienti che si sottopongono agli colmare il vuoto interiore, quando c’è. interventi di chirurgia plastica. E visto che in questa sede parliamo esclusivamente delle minorenni, Fortunatamente non sono molte è opportuno chiedersi: la spinta verso il bisturi viene dal desiderio le ragazzine italiane inclini a questa pratica, ma è pur sempre un di un’armonia tra corpo e mente o dalla ricerca della perfezione? In fenomeno in espansione e, forse, averlo bloccato sul nascere è entrambi i casi, non sarebbe meglio lasciar germogliare in modo na- sicuramente la maniera migliore per evitarne il dilagare. turale queste ragazze affinché il tempo fisiologico di crescita le aiuti Anche se, personalmente, credo che non c’era bisogno di un disegno di ad acquisire una serena armonia tra fisico e intelletto e, allo stesso legge per capire che intervenire chirurgicamente, per motivi esclusiva- tempo, a rendersi conto che la perfezione non esiste? mente estetici, su un’adolescente in crescita sia un atto irresponsabile Solo imparando ad apprezzare le proprie doti e ad accettare i propri da parte dei genitori che comunque devono firmare l’autorizzazione. difetti (che donano ad ognuno di noi unicità ed originalità) una ra- Non bisogna mai dimenticare le implicazioni psicologiche correla- gazza sarà in grado di guardarsi allo specchio senza timore e senza te ad un intervento del genere e dunque bisognerebbe chiedersi: l’ansia di dover competere con le sue pari o, peggio, con immagini cosa spinge mia figlia a volerlo fare? Piacere agli altri o a se stessa? di cartone proiettate dai mass media. Solo allora non farà alcuna do- E se lo fa per piacere a se stessa... perché non si piace? Riuscirà manda ma, piuttosto, affermerà con sicurezza: “Specchio, specchio l’intervento a colmare la sua insoddisfazione? Ma, soprattutto, cosa delle mie brame... a trovar risposta non t’affannare. Non importa posso fare io per aiutarla a colmare questa inquietudine, invece di come son quelle del reame, perché sì bella son io... che mi distinguo spingerla sotto i bisturi? dallo sciame. L’unica cosa che qui appare... è che non c’è nulla da È vero che la chirurgia estetica può restituire una maggiore sicu- fare. Son contenta di vedere in te... la ragazza che piace a me”. n REDAZIONALE Con la Mostra del Terzo Cielo, invece, l’Istituto torna ad ammirare una sua opera, ideata e Stage artistici a Castelli per gli studenti del liceo artistico per il design “F.A.Grue” G realizzata nel lontano 1954. Si tratta di un soffitto di circa 250 tavelloni, presentato alla decima Triennale di Milano di quell’anno e che gli valse il “Diploma d’onore”. E’ un autentico programma artistico, espressione di forte comunione di intenti, di indiscussa sicurezza di gusto e di quella tensione innovativa che è la vera ricchezza di una scuola d’arte. Il filo conduttore è lo stile della decorazione, decisamente innovativo per il periodo, e un raffinato cromatismo che continua a trasmettere armonia e freschezza. E’ per gli studenti una importante lezione di decorazione, che si discosta dai canoni abituali e che propone l’esempio didattico di un insieme artistico organizzato. La mostra più recente è quella di Paolo Baratella “Per eliminare il vampiro, scollare la tela”, uno strumento originale con il quale affrontare la didattica di grandi temi sociali e civili, approfondire la storia contemporanea,scandagliare i luoghi della verità attraverso immagini e simboli. Lo sguardo dei ragazzi incontra ripetutamente pennellate lunghe e taglienti, elementi cromatici emotivi, suoni evocati dai colori che scrivono nei ragazzi li studenti del Liceo per il Design” F.A.Grue” di Castelli hanno l’opinione, i significati, le categorie, il comprensibile e il bello. Anche sperimentato la stagione degli stage. solo camminando nei corridoi della Scuola, gli studenti esercitano, Da luglio 2010, alcuni allievi hanno vissuto per tutta la quasi inconsapevolmente,le competenze dell’anima e sedimentano durata dell’estate una esperienza di lavoro nei Laboratori in loro stessi il gusto, fedele compagno di vita. dei ceramisti castellani, hanno coltivato il ruolo che più si addice Lo stage artistico più recente è legato alla presenza a Castelli di alla loro personale predisposizione, hanno vissuto la vita e i ritmi Aisha, giovane kuwaitiana, studentessa della Accademia delle Arti di del lavoro, hanno costatato il significato della responsabilità e degli Londra che da 10 giorni vive con gli studenti, racconta la storia della impegni. Ma, più che altro, hanno vissuto insieme in un luogo che in sua formazione, testimonia la sua capacità progettuale, si avvicina estate si colora con la luce della natura,in uno stare insieme voluto alla pratica della ceramica castellana, in modo da poter sollecitare e goduto, fra le tante iniziative culturali della comunità di Castelli, in seguito curiosità come Castellarte e il Festival della Storia dell’arte . e consenso verso la Alla ripresa delle lezioni di settembre, si sono ritrovati a scuola, in ceramica da parte spazi completamente arredati con gli allestimenti di tre importanti dei giovani del suo Mostre, strumenti didattici vivi e potenti. Si tratta della Mostra “Le paese d’origine. Gli ceramiche di Castelli nella collezione S.P.I.C.A.“, testimonianza della studenti tessono storia industriale di Castelli, della Mostra del “Terzo Cielo di Castelli“, relazioni e accedono risultato di una esperienza artistica della quale l’Istituto fu artefice alle informazioni e protagonista assoluto negli anni 50, della Mostra dell’artista Paolo in modo originale, Baratella, presenza pittorica nel contemporaneo di elevatissimo la scuola alimenta il suo processo di spessore per tecnica e tematica. La riforma della scuola superiore trasforma l’Istituto d’arte di Castel- internazionalizzazione e l’atmosfera complessiva ne esce rafforzata li in Liceo per il design e ne conserva e custodisce le sue peculiarità e di ampio respiro. di scuola di eccellenza. In essa la proposta liceale è affiancata dai Ed ecco il prossimo stage artistico. Dopo una fase laboratoriale, l’al- molteplici linguaggi dell’arte ed è arricchita dalla concretezza e lestimento della mostra di Paolo Baratella diventerà l’occasione per compiutezza della consuetudine con la tecnologia dei materiali. realizzare nuovi eventi. Dal 29 settembre, infatti, l’artista farà vivere Tutto è design. Interviene in modo invisibile nei processi sociali e agli studenti della Scuola d’arte di Castelli, compresi gli studenti guida la nostra vita. Il mondo degli oggetti è sempre più un processo della scuola Media annessa, l’esperienza della nascita di una instal- di informazione temporale e spaziale e il design passa da tecnica di lazione , questa volta dedicata al confine, al superamento del limite, superfici a tecnologia dell’informazione, mentre le cose si trasfor- del filo spinato che è dentro di noi e che presidia il luogo nascosto mano da oggetti percepibili ai sensi a oggetti della conoscenza. dei sogni nel quale è bello rifugiarsi. Il primo ottobre, alle ore 16,00, E’ un discorso complesso, ma è il dibattito del momento e la riforma tale installazione verrà presentata con una particolare organizzazio- della scuola servirà a rimettere al centro la logica della situazione, ne scenica e con la musica dal vivo del musicista Oskar Boldre. dello scopo e del materiale, inducendo la riflessione sulla struttura Espressioni artistiche diverse che confermano l’attenzione di questa della prassi quotidiana sotto forma di codice culturale. Non a caso istituzione scolastica per il divenire nelle sue forme più diverse, non i nuovi programmi prevedono l’inserimento della filosofia, non solo esclusivamente legate alla ceramica,ma sempre legate alla proget- intesa come estetica. tazione del nuovo. La prima lezione di design degli studenti si svolgerà proprio fra gli Una scuola viva, aperta , operosa che cerca la sfida con i suoi stu- oggetti della mostra del design ceramico degli anni 50. denti e per i suoi studenti. n 17 set 2010 18 dalla Qualcosa si muove CRONACA set 2010 Redazione [email protected] Rimossa l’isola ecologica su via Paris ma quanto c’è voluto! S ettembre 2010 Comunicato stampa del Comune di Teramo “Questa mattina sono iniziati i lavori di rimozione dell’isola Dimenticandosi anche che quell’errore macroscopico, nella fat- ecologica di via Paris. A seguito delle richieste di numerosi tispecie la cosiddetta “Isola Ecologica” di Via Paris che da tempo cittadini che sollecitavano maggiore ordine all’interno della struttura immemore deturpava un angolo di Teramo già imbruttita di per dove venivano depositati sacchi di spazzatura di ogni genere, l’as- sé, è stata oggetto di numerose attenzioni da parte di “Teramani”. sessore al ramo Giorgio Di Giovangiacomo ne ha deciso lo sposta- (Teramani aprile 2006, pag 3; Teramani dicembre 2007, pag 9; mento. Teramani settembre 2009, pag 24; Teramani maggio 2010, pag L’isola sarà ricollocata prossimamente nei pressi del Parco della 7; Teramani luglio/agosto, pag 15). Scienza. Noi l’avevamo criticata sin dalla sua istallazione e ancora oggi ci La decisione è stata adottata anche a seguito della proposta inoltra- chiediamo come fosse stato possibile che un obbrobrio di quel tipo, ta lo scorso 19 settembre dal Soprintendente ai Beni Architettonici parto scellerato di qualche assessore che della cosa si vantò pure d’Abruzzo Andrea Pessina, il quale ne aveva consigliato la rimozione trionfalmente, fosse stato avallato all’epoca dall’intera giunta presie- per potervi installare una nuova cartellonistica che informi sulla duta dall’allora Sindaco Gianni Chiodi. storia del Teatro e dell’Anfiteatro romano”. Adesso, finalmente, si è deciso di relegarla in prossimità del Parco della Scienza. Ne potrebbero approfittare per trasferirci anche gli Quando viene fatta una cosa buona, soprattutto in riparazione di alberelli post era nucleare in ferro di Via Pannella una cosa sbagliata, è inevitabile che tanti se ne auto-attribuiscano il Domanda: quanto è costato tutto l’ambaradan alla comunità merito, sorvolando ovviamente sulle responsabilità dell’errore fatto teramana? a monte. Ovviamente nessuno risponderà! n L’accoppia Interamnia I Si consiglia di capovolgere il giornale invece di sbirciare tenendosi in equilibrio sulle braccia, con la testa all’ingiù. Settimana Enigmistica, per chiudere con spensieratezza l’estate che sta finendo. Proponiamo, qui di seguito, alcune immagini che dovrete affiancare, per così dire accoppiare, nella maniera che meglio vi suggerirà il vostro intuito. La soluzione a pie’ pagina. A – Una parata militare. B – Una originalissima sfilata d’auto Quale meraviglia sta ammaliando il Polit- d’epoca allestita per buro al completo (illustrazione 1), allineato e rinvigorire un setto- coperto sulle gradinate di una cattedrale, e tirato a lucido con abiti rigorosamente B re economico ridotto alla canna del gas. scuri, assai simili alle giubbe grigio topo C – Un happening dei cinesi tutti uguali degli anni 70? degli adolescenti. n questo numero, presentiamo ai nostri lettori un insolito giochino da A 1 C Giovani d’ogni continente che dal 1972 si danno appuntamento in piazza, giungendo dagli an- goli più suggestivi del mondo, con ai piedi soltanto un paio di sandali a infradito. Incredibile ma vero... la risposta esatta è “C”, un happening degli adolescenti. L’Angolo dell’Enigmistica di SATIRA Amenità estive Un maliardo per un veliero Mimmo Attanasi [email protected] 19 set 2010 allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto. (Ishmael, Moby Dick). Una fuga, a volte disperata, che separa e allontana da ciò che l’animo non riesce più a sopportare. Atto di codardia o gesto disperato che sia, meglio metterci un oceano di mezzo. Strozza la scotta, cazza la randa, molla il pappafico. E sotto il trinchetto rimbomba l’urlo del cazzaro: “Michelle Hunziker a Giulianova Lido”, fa eco in grassetto un quotidiano locale. In realtà, la soubrette si è limitata a intervenire con una semplice telefonata all’Idea Fiction Festival, durante un workshop di sceneggiatura al Kursaal, sul Lungomare Zara. U Evitata la scuffia, lascate le vele, la barca si raddrizza portandosi con la prora al vento. Strade franate e riassettate miran maliardo. Basterebbe un solo colosamente in soli venti giorni, esclamano gli amministratori. maliardo per sbugiardarli e sma- Poi glissano sul fatto che quei giorni se li sono scelti lungo un scherarli davanti a tutti. Svergo- arco di tempo lungo diciotto mesi. Giusto gnarli con un amabile sorriso di appunto da quando, un anno e mezzo fa, Carlo D’Apporto; una strizzatina d’occhi una sottile pioggia primaverile spazzò via increduli, di sano sbigottimento in bianco un pezzo della Teramo – Amadori. Il fiocco e nero, a sottolineare imbarazzo e disap- fileggia, molla la scotta! Spiagge d’argento, punto per quanto ci tocca sopportare. afflitte dalla sindrome di Toto Cutugno: Sorpresi con le mani nel sacco e il bottino l’eterno secondo.Come si fa a scegliersi sulla gobba, non hanno nient’altro da un nome da perdente sapendo bene che dichiarare che l’evanescenza di un’estra- la concorrenza di Lignano Sabbiadoro neità a qualsiasi fatto contestatogli. già da tempo utilizza il nome di un me- Di essere comunque tranquilli & sereni, di avere piena fiducia tallo assai più prezioso?! E ci si lamenta nella magistratura. E che presto, anzi prestissimo, tutto si chia- pure, al cospetto di Presidenti accorsi rirà e si dissolverà a benedire le acque senza camminarci in una bolla di sopra, per qualche gastroenterite virale sapone. Sapone da merda mal liofilizzata o da acidi di che, bizzarrie dei scarto di qualche lavanderia industriale tempi, qualche nella Vibrata. Ci stiamo per buona sorte secolo fa serviva perdendo all’orizzonte. Con le mura in invece per la poppa a dritta e la randa a sinistra, mol- corda. La cosa la la scotta di sottovento. Il timoniere continua a orzare, il pro- che offende è diere libera il fiocco dallo strozzascotte. L’equipaggio appeso al questo insultante boma, un cannocchiale e una gamba nuda sulle cime, a stento declinare di verbi riesce a distinguere la locandina del sindaco che tranquillizza al futuro. Il futuro la cittadinanza sui ripetuti incidenti stradali dentro le mura. è una scommessa, “Non è colpa dei semafori!”, che neanche il più sprovveduto degli allibratori darebbe a cuor echeggia il cazzaro. Eh già, tutti leggero; il presente, invece, è il modo indicativo che assolve o sanno che i semafori non sono condanna: i politicanti, lo usano con diffidenza. altro che semplici addobbi lu- Se sei certo della tua innocenza, se sei candida verginella, minosi, un vezzo da urbanista, tira fuori gli argomenti e vendi cara la pelle. Parla al presente, una luminaria per feste laiche. non stare lì a frignare e a minacciare scioperi della fame che Trasborda di babordo e stram- offendono i poveri e i ciccioni; soprattutto, non stare lì ogni ba a tribordo con la barra a giorno a rompere i coglioni... quelli di mulo, pregiatissimo dritta e manrovescio secco. salume campotostano, con reprimende e conferenze stampa a Mentre il Pequod rompe l’onda a caccia di capodogli e balene, preannunciare tuoni, fulmini e saette, prima di patteggiare la roso di dentro e arso di fuori dagli artigli fissi e inesorabili di pena di notte al buio. un’idea incurabile, il capitano Achab taglia di prua e fila liscio Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara; ogni di schiuma a cercare vendetta per i sette mari. Non avremo volta che nell’anima ho un novembre umido e stillante; quando mai il suo coraggio. mi sorprendo a sostare senza volerlo davanti ai magazzini di Con un gran gesto filosofico Catone si butta sulla spada: io casse da morto o ad accodarmi a tutti i funerali che incontro... zitto zitto m’imbarco... n «... allora mi rendo conto che è tempo di mettermi in mare al più presto.» di 20 Maurizio Di Biagio Il ricordo CRONACA set 2010 [email protected] L’ultima immersione perso la curiosità della vita, la voglia di capire, con la sua arzigogolata sindrome di Peter Pan che gli intimava paura di crescere e di invecchiare, preservandolo dal manierismo di questa vitaccia cui tutti siamo purtroppo costretti e soggetti. Ogni volta che gli esponevo il mio punto di vista, Elio Di Giandomenico è morto a 47 anni in una tragica fatalità marina F puntualmente restavo stupito di come lui potesse stravolgerlo in una sintesi che a me, a ben vedere, poteva apparire solo in un secondo momento come una geniale ovvietà. Era un uomo-ragazzo, un Peter Pan, che sofferente arei davvero fatica se dovessi definire con una parola Elio di comprendeva così bene le problematiche che angustiano il mondo, Giandomenico, lo sportivo morto a 47 anni davanti alla sua tanto da superarle, da andare oltre, nel suo universo fatto di filosofi- spiaggia che accudiva moralmente da più di due decadi. Era ragazzi e di luoghi incantati sulla mappa geografica. Alla fine, la vita è buono, ma è una locuzione che potrebbe apparire fin troppo un brutto scherzo. Ciò che mi piaceva in lui era quell’indecifrabile ed riduttiva: l’homme è fondamentalement bon, c’est la sociétè qui l’a esaltante voglia di cambiare ogni giorno parere sulle cose, una ten- corrompu, disquisiva Voltaire. Era intelligente, sì ma è una categoria, denza che ti spiazzava sempre e che ti disorientava amabilmente. A questa, per fortuna mai estinta e malgrado tutto in numero abba- volte mi divertivo a chiamarlo con il nome di Pirrone, il filosofo greco stanza sufficiente su questa terra. Era solare, sorridente, gioioso, che negava la realtà circostante: l’albero esiste solo nel momento in gaio, ma di certo anche tali tratti distintivi non sono da ritenersi cui ci vai a sbattere. Ecco, fino all’ultimo Elio si è comportato da tale: apicali perché si ricordi qualcuno con il meravigliato struggimento ha voluto sfidare ciò che non si può sfidare, ciò che per noi ancora dell’anima. Era invece un fine uomo-ragazzo che non aveva mai non esiste… da vero e proprio testardo Pirrone. Ciao Elio! n l’Oggetto del Desiderio L’Argento L di Carmine Goderecci accendeva al centro della tavola nelle notti di Natale e poi la fruttiera di Oro e Argento della nonna dei pochi oggetti ma buoni, di valore. Il vuoto derivato dallo “non ti sopporto più… davvero!” cesellata a mano che la mamma spolverava ogni volta con cura. Quell’archivio delle meraviglie custodiva soprattutto la saggia filosofia sviluppo dei nostri tempi aveva determinato, in lei, la scarsa attenzione alla qualità artigianale, una grande perdita culturale. Ma ben presto la sua casa cambiò aspetto in un connubio di riflessi antichi e di colori della modernità. Il nostro oggetto del desiderio è l’argenteria, un valore che si ei era una donna moderna, dinamica e tramanda. Metallo nobile, bianco, duttile e lucente, l’argento è un ele- totalmente immersa nei suoi molteplici mento diffuso in natura, sia allo stato puro sia associato ad altri minerali, impegni quotidiani. Una donna come tante; in particolare piombo,zinco, rame e oro. Allo stato puro, l’argento si trova moglie, mamma, sovrana della casa. La propria sotto forma di lamine, filamenti e nastri intrecciati in modo caratteristi- casa, croce e delizia che da un po’ di tempo non co, tuttavia la maggior parte di questo materiale si ottiene estraendolo sentiva più sua. La vedeva uguale a quella dei dalle formazioni rocciose in cui è frammisto ad altri elementi attraverso vicini, la stessa della collega di lavoro. In pochi complicati procedimenti chimico-metallurgici. Fin dai tempi più remoti, anni di matrimonio e senza neppure accorgersene, aveva riempito la l’argento ha affascinato l’uomo per le sue caratteristiche. sua casa di oggetti inutili e privi di valore. Come conservare l’argento. Un’invasione dì angioletti altoatesini dalle bocche spalancate, masche- Per conservare la lucentezza dell’argento quando non lo si usa, è re tribali, ventagli orientali comprati nell’entusiasmo di ferragosto e sufficiente avvolgerlo in panni o carta velina e poi riporlo in sacchetti di quei mobiletti svedesi in continuo conflitto con il manufatto italiano dei plastica ermeticamente chiusi. comodini di famiglia. Gli oggetti che rimangono esposti possono essere spolverati con un Un potpourri di spazzatura commerciale che ben presto, lei corse a panno soffice leggermente imbevuto di alcol o possono essere lavati rovesciare nei bidoni della differenziata. con acqua calda e normale detersivo, o acqua bollente e bicarbonato. Fu così che da un vecchio baule tirò fuori gli antichi valori di famiglia: Quando sono veramente scuriti dalla patina del tempo non usare un la zuccheriera e i cucchiaini d’argento di quando, in camera da pranzo, qualsiasi prodotto apposito esistente. Sarà opportuno rivolgersi al si offriva il caffè. Si emozionò nel rivedere il candeliere barocco che sì gioielliere di fiducia. n 22 CULTURA set 2010 di Silvio Paolini Merlo Teramo culturale Dopo il Circolo Gramsci Vecchie e nuove formule di promozione culturale M [email protected] ano. Perché, è necessario ribadirlo, questo era Teramo allora. Ma cosa è successo dopo? Finita la passerella cosa è rimasto in terra, seminato tra le zolle, pronto a germogliare e dare frutti? E aggiungo: quale lezione ne è stata tratta? A parte un articolo di Pasolini e una banale polemica partitica sul settimanale cattolico “Rinascita”, quanta eco ha ottenuta questa operazione a livello nazionale? Chi oggi, in Italia, parlando di Pasolini o di Mazzacurati, ricorda come fatti memorabili gli incontri nel ridotto del cineteatro Apollo di Teramo o nel Parco Cerulli di Giulianova? È necessario ammettere al fondo di tutta questa vicenda e malgrado il lavoro evidentemente lodevole dei suoi promotori, alcuni dei quali diverranno - come Pasquale Limoncelli - vittime sacrificali di questo perverso meccanismo, che il Circolo fu uno degli innumerevoli avamposti logistico-strategici sparsi sul territorio con il preciso obiettivo di un reclutamento della cultura, in sé naturalmente democratica e super partes, a fini di olti teramani, credo, ricordano ancora l’avventura funam- proselitismo ideologico. Questa, insieme con l’altra della “casa della bolica di un centro culturale intitolato ad Antonio Gramsci, cultura”, è stata una delle formule tipiche di una concezione gram- ufficialmente sorto in città nel dicembre del 1961 per ini- sciana e veteromarxista della promozione culturale che aveva visto ziativa di alcuni attivisti della sinistra comunista locale, dal nell’intellettuale lo strumento “organico” a un determinato disegno di quale scaturirono una serie di iniziative di altissimo profilo, non senza conquista del potere politico ed economico della società, identifi- perplessità, associazioni e dissociazioni clamorose, per poi esaurirsi in cando e confondendo la cultura come fatto vivente con il concetto, pochi anni col venir meno degli appoggi dagli organi del Pci. infinitamente più ristretto, di “cultura militante”, l’impegno culturale Fu certamente un episodio di notevole importanza, e direi di note- con una presunta cultura dell’impegno. Ma cosa tutto questo abbia vole singolarità. La città usciva da un periodo di forte depressione, praticamente mai concluso dal dopoguerra. Spazi culturali che andassero oltre la sfera mondana e ricreativa erano pressoché assenti, realmente contraddistinto Teramo rispetto Tessera 1963 del Circolo Gramsci con disegno di Guttuso a tanti altri capoluoghi di provincia, francamente mi riesce difficile capire. Sia pure o discontinui come l’associazione “Dante Alighieri”. animato dai più alti propositi, favorendo Di fronte a una simile situazione ristagnante il Gramsci intendeva non il passaggio di grandi nomi della cultura solo colmare l’inesistente ma soppiantare l’esistente per reinquadrarlo nazionale, il Circolo non ebbe in realtà e reindirizzarlo. «Il Circolo, recitava lo statuto, di ispirazione laica e anti- sorte diversa da tante altre piccole attività fascista, si propone l’elevazione morale e intellettuale dei Soci nonché promozionali, moltiplicatesi ancora negli la loro assistenza nel campo sociale mediante attività di carattere ultimi decenni in città e tutte del più tipico culturale, ricreativo, educativo, turistico, sportivo». Al di là della sua provincialismo, in base alle quali ciò che straordinaria vitalità, sorprendente per quegli anni, la presenza del Cir- conta non è il significante ma l’eclatante, colo spaccò di fatto la città in due, divise anziché unire. A osservarne non è l’originalità di una proposta ma la da vicino i connotati, si vede che pur giungendo a 150 iscrizioni dopo sua eco, non è il suo valore intrinseco ma i primi otto mesi, le adesioni importanti furono poche. Nomi fonda- il suo potere aggregante. Non mi si frain- mentali della vita culturale cittadina come Raffaele Passino, Lino Nisii, tenda, allora: non fu lo spirito del Gramsci Giammario Sgattoni o Rino Faranda non entreranno mai a far parte a dimostrarsi fallimentare. Trasformare del consiglio direttivo, che pure conterà nomi come Riccardo Cerulli, la cultura in un luogo di confronto e di dibattito, aprire i confini della Giuseppe Lettieri, Piero Tempesti e Giovanni Melarangelo. teramanità a realtà più grandi ebbe certo importanza in una comunità Nel corso della sua breve vita il Circolo tentò da un lato di stabilire cittadina per lo più distratta e adagiata in se stessa. Ad essere falli- un dialogo con i cattolici democratici, reclamando la necessità mentare fu la sua formula, che pretese di colmare in un attimo secoli di superare il carattere “paesano” di rassegne come il Giugno di isolamento in forza di un principio d’autorità prelevato dall’esterno. Teramano, l’attivazione di consulte della gioventù, sostentamenti Questa formula, valida forse negli anni Sessanta, ha ormai fatto il alle attività artistiche locali a partire dalla realizzazione di una “casa suo tempo e va al più presto sostituita con quella contraria. Ospitare della cultura”, ma parallelamente, attirandosi le gelosie e i malumori per qualche ora o per qualche giorno il “guru”, il “nome” o l’evento delle frange più conservatrici, organizzò una serie di retrospetti- reboante, nella ingenua speranza che possa proiettare l’immagine di ve e dibattiti con nomi altisonanti quali Alberto Moravia, Natalia un capoluogo oltre i suoi angusti confini, è atto non solo illusorio ma Ginzburg, Carlo Bo, Antonello Trombadori, Carlo Levi, Pier Paolo dannoso e autolesionistico. Cosa abbiano lasciato dietro di sé, per Pasolini, Renato Guttuso, Dario Fo, Francesco Rosi, Marino Mazza- venire ai giorni nostri, i can can delle “notti bianche”, il concertone curati, raccogliendo il sostegno fra l’altro di Paolo Grassi e Ludovico della rockstar, la mostra dell’insigne esponente x commissionata e Geymonat, e messaggi di vicinanza dalla vedova di Gramsci. Era un sponsorizzata dal segretario x, quale rilievo abbiano ottenuto fuori dai po’ come se i giganti di tutta una vasta élite culturale del paese si quattro cantoni, quanto abbiano inciso nel promuovere l’immagine fossero dati appuntamento in una sperduta isola in mezzo all’oce- della città oltre le sue mura, lo lascio giudicare al lettore. n a cura di Amilcare Lauria Elvio Fortuna Dura Lex Sed Lex I 23 avvocati associati set 2010 Il Cliente Episodio 7) Le pagine Avvocà! Ma come ti devo pagare? Hai scritto solo 5 pagine! e quanto ti sono costati a te 5 fogli di carta! Episodio 8) L’Anticipo Avvocà anticipati da solo i soldi per la causa che poi ci penso io a te! n questo numero dato alle stampe dopo la pausa estiva, in A Natale ti porto un tacchino!!!! attesa della paventata riforma della giustizia (di cui si chiede sin d’ora un rinvio “poichè pendono trattative”) vogliamo Episodio 9) L’appunto concederci una lieta digressione riferendo solo un minimo, Avvocà! Tilifn ( telefona) a lu giudic e arcurdje ( ricordagli) che du- diciamo un piccolo assaggio, dei tanti simpatici e surreali man te la causa mi (mia), che nz ne (non se ne) scurdess (dimenti- episodi che realmente accadono nella quotidiana attività dei casse)!! E digli nome e cugnom cuscì (così) se l’appunt!!! legali. Vogliamo dedicare con affetto e stima questo articolo ai nostri colleghi ed in particolare a tutti coloro che assiduamen- Episodio 10) Il sostituto del testimone te ci leggono. Il Presidente del Tribunale invita l’Ufficiale Giudiziario a chiamare il primo testimone della lista del P.M.. Viene chiamato Episodio 1) Messaggio in segreteria telefonica Tizio che entra e si accomoda sulla sedia. Il Presidente del “Avvocà ti devo parlare urgentemente... richiamami subito!” Ovvia- Tribunale invita Tizio a mente il cliente si è ben guardato di dire chi era e tampoco di leggere la formula di lasciare il suo recapito telefonico, unico modo per individuarlo: giuramento. Tizio dopo CTU perito vocale aver letto la formula dice: però io non sono Episodio 2) Ferie Tizio, sono Caio. Tizio è Cliente: Avvocà che stai in ferie? Avvocato: sì è il 14 agosto; Clien- mio fratello che siccome te: Bene! Allora visto che non stai a fare niente ci possiamo vedere non poteva venire mi ha alle 4 al bar per un caffè, così ti posso parlare di una mia questione. detto a me vai e vedi di (!!!!! Ndr) che si tratta, parla tu al posto mio! (accaduto Episodio 3) Il conto nel 2010 Trib. Teramo in Il Cliente: Avvocà prepara il conto; l’Avvocato: va bene, quando composizione colle- passa a pagare? ; Il cliente: Avvocà ho detto di preparare il conto giale). così, per curiosità ...mica che pago! Episodio 11) I coniugi Episodio 4) Imputato assolto Avvocà! Voglio la sepa- Avvocà perchè ti devo pagare? Sono risultato innocente quindi fatti razione sessuale da mia pagare dallo Stato! moglie! (avviso per i futuri clienti: in caso di assoluzione il tariffario prevede, oltre all’onorario, anche la facoltà di un volontario Episodio 12) Lo straniero compenso suppletivo, così detto “palmario” da parte del clien- In aula durante un processo dinanzi al giudice di pace: Doman- te per l’avvocato che ha ben difeso l’assistito) da: Il testimone ci conferma quindi che l’imputato ha insultato la parte offesa, però ci dica quali parole of- Episodio 5) Il rustico alle prese con “la lettera” Cliente :Avvocà m’ha scritt na lettr lu tribunal; Avvocato: ma di che si tratta ? , Cliente: e che ne sacc la so jettat! je ngu lu tribunal n vuj avè nind a che fa! (Traduzione per i non teramani: Cliente: Avvocato mi ha scritto una lettera il Tribunale; Avvocato: ma «Avvocà! Voglio la separazione sessuale da mia moglie!» di che si tratta; Cliente: e che ne so, l’ho buttata, io con il tribunale non voglio avere nulla a che fare!) fensive sono state dette? Risposta: Confermo! Però quello (l’imputato) parlava straniero e io non capivo niente di quello che diceva, posso dire che comunque non erano belle parole. Si vedeva dalla faccia! Episodio 12) Per concludere Avvocà, ma la vingiam sta caus? E questa è l’eterna domanda a cui tutti gli avvocati sono Episodio 6) Il furbo alle prese con “la lettera” perennemente sottoposti... ci sarà mai una risposta soddisfa- Cliente: Avvocà mi ha scritto una lettera il Tribunale; Avvocato: Ma cente per il cliente? di che si tratta?; Cliente : Avvocà l’ho rifiutata così non mi possono fare niente! a me non mi ci fregano! Ai posteri l’ardua sentenza! n di 24 ECONOMIA set 2010 Raffaello Betti Coldiretti informa Protesta pastori Coldiretti 30% di allevamenti in meno di 10 anni S Direttore Coldiretti Teramo del Made in Italy. Un migliaio di pastori, sottolinea il Presidente della Coldiretti di Teramo Silvana Verdecchia, provenienti da Sardegna, Lazio, Toscana, Sicilia, Umbria e ovviamente anche dall’Abruzzo, per passare dalla protesta alla proposta con la richiesta di iniziative sul piano politico-istituzionale e su quello del mercato. La crescente importazione nell’Unio- ne Europea di carne ovina esercita una pressione al ribasso sul ono diminuiti del 30 per cento gli allevamenti di pecore negli prodotto nazionale per la mancanza dell’obbligo di indicare l’origine ultimi dieci anni in Italia dove la crisi in atto rischia di decimare in etichetta, riferisce il Presidente Verdecchia, consentendo di irrimediabilmente i circa 70mila allevamenti rimasti che spacciare come nazionale la carne importata. E’ così che si acquista svolgono un ruolo insostituibile per l’ambiente, l’economia, dall’allevatore a prezzi bassissimi e sotto i costi di produzione, e si «La crescente importazione nell’Unione Europea di carne ovina esercita una pressione al ribasso sul prodotto nazionale per la mancanza dell’obbligo di indicare l’origine in etichetta» il turismo e la rivende al negozio con un prezzo almeno triplicato. E non va meglio stabilità sociale del per la lana con i costi di tosatura e di smaltimento che superano territorio. E’ questo notevolmente i ricavi. Sta in questa contraddizione la ragione della l’allarme lanciato mobilitazione promossa dalla Coldiretti che sottolinea come in dai pastori giunti lo queste condizioni la maggioranza dei 70mila allevamenti di pastori scorso 6 settembre saranno costretti a chiudere. L’allevamento ovicaprino, sottolinea la per la prima volta Coldiretti di Teramo, è un’attività concentrata nelle zone svantag- a Roma, davanti giate. Il settore ha registrato un incremento dei costi, in particolare al Ministero delle per il combustibile, l’elettricità e i mangimi, determinando una Politiche Agricole, ulteriore pressione sul settore che già versa in una situazione critica per sostenere insieme al presidente nazionale della Coldiretti Sergio sul piano della competitività. Preoccupante è anche la flessione Marini la piattaforma di interventi per salvare un patrimonio unico costante dei consumi nazionali dei prodotti ovicaprini. n di 26 CINEMA set 2010 Il film del mese Quel biondo oggetto del desiderio le stranezze di un Oliveira sempre più giovane A Leonardo Persia [email protected] di una vigna inglese, dice il testo di riferimento, trasparente come le vecchie porcellane. Eppure su tanta <<coisa de trasparencia>>, Oliveira costruisce l’oscurità inafferrabile dell’eterno femminino. Dal treno, omaggio a Buñuel, Pierre Louys e al cinema, per non dire dei contorcimenti interiori di Bergman (citato pure, forse, in altro momento), il povero protagonista racconta la sua sventura, inenarrabile ad amico o donna (come recita un proverbio galego), ma non all’estraneo. Che però qui è una donna, Leonor Silveira, la ex Bovary de La valle del peccato, già passata attraverso gli amori frustrati di perdizione. Nel racconto di Queirós era lo stesso narratore a fare da interlocutore, distaccato attaccato, a Macario, ormai sessantenne. Invece Ricardo Trêpa, nipote del regista, ha la stessa età in cui si è svolto la strano incontro con Venere. E’ un personaggio forever young, colui che, a un certo punto della propria vita, A suo modo, il film è un thriller sull’amore e, la risoluzione della passione (intesa etimologicamente anche come patimento) è esplosiva e beffarda compie il proprio, marcante rito di nnunciato dalla distribuzione italiana per settembre, poi passaggio. Il più estremo: dal principio di piacere a quello di realtà, cancellato, il penultimo film di Manoel de Oliveira uscirà dal paradiso alla terra. Non invecchia, resta immobile: un simbolo probabilmente solo in dvd. Anche se solo un (buono) scher- perenne. Eva si chiama stavolta Luisa, la bella e ricca ragazza della mo grande può esaltare com- finestra di fronte, resa poi irraggiungi- pletamente la complessità figurativa bile da un inaspettato e consequen- dei suoi incredibili spazi, amplificare la ziale colpo di povertà. I suoi sguardi, sapienza altrettanto visuale e cinemati- magnetici e distanziati, ravvicinati poi ca dei suoi magici suoni. nella merceria dello zio di cui Macario Singularidades de uma rapariga è contabile, sono quanto di più erotico loura (Stranezze di una ragazza bionda) ed enigmatico, carnale e astratto a un proviene dal racconto omonimo di Eça tempo, il cinema degli ultimi qua- de Queirós (1845-1900) alla cui famiglia rant’anni abbia mai mostrato. il film è dedicato. La consueta, geniale Sul volto della bellissima Catarina libertà formale del cineasta portoghe- Wallenstein, Oliveira innesta un mood se estende la dedica persino con un d’altra inquieta epoca, rivelando da excursus informativo all’interno della subito l’esplicito gioco di finzione che, stessa pellicola ed è soltanto la prima di inquadratura in inquadratura magi- di una serie di epifanie stilistiche di ca, costruite come quadri di ineffabile assoluta e preziosa rarefazione estetica montaggio interno, saprà raffreddare in cui l’opera essenzialmente consiste. e distanziare. Anche e soprattutto Racconta <<um acidente singular da quando la passione mostra le sue fiam- vida amorosa>> dell’800, ma l’ambien- me, e i sentimenti e la trama ribollono. tazione lo colloca, sia pure in maniera Finzione della messa in scena, finzione decentrata, ai giorni nostri. Il nostro del personaggio. E soprattutto finti, tempo, per l’autore, è letterario, stilizza- illusori gli sguardi di tutti sulle cose. to: non reale. Fondamentalmente inerte. Il film è soprattutto la soggettiva, mai Prova ne sia che il film, anche grazie tremula ma inamovibile, dell’illusione. al consueto magistero fotografico di Un punto di vista di statue. Paesaggi, Sabine Lancelin, traduce in termini cose ed esseri umani sono trattati alla scintillantemente visivi un archetipo. pari, con effetto vertiginoso ed esplo- Giocando, ironicamente, con i simboli sivo del profilmico. Un surplus di senso della modernità. Il pc, per esempio, da cui il protagonista Macario all’interno di ogni singolo fotogramma. distoglie lo sguardo, per poter osservare, ma sempre attraverso una Tutto è segno. E nulla lo è. Lo sguardo dà il nome e la consistenza serie di barriere più o meno simboliche, il volto stesso dell’amore. a ciò che (si) vede. I fatti sono solo interpretazioni. O una strana Un biondo oggetto del desiderio. La bella dirimpettaia. Chiara al pari confessione fatta a una sconosciuta sul treno. Il mezzo viaggia ma himself, dopo spossessata di punto di vista soggettivo che il tocco (a differenza di quanto visto precedente- magico dell’arpa mente), dell’interno della stanza di Luisa, 27 di Ana Paula Mi- sorta di controcampo interiore della randa, anche lei percezione di Macario, ma senza corpo. set 2010 nel ruolo di sé In sintonia con il continuo gioco di ellissi stessa, spreca il e distanziazioni, ascoltiamo la voce della Primo arabesco ragazza leggere leggera la lettera di colui di Debussy che l’ama, lavoratore per forza di cose a (l’unica musica- Capo Verde, sull’immagine, protetta dalle musica del film) tende, della ex stanza di lui, occupata ora per deliziare da un nuovo lavoratore indifferente al suo un gruppo di fascino. La donna si alza, va alla finestra e, collocatasi, di profilo, recita la camera è fissa. I due dialoganti, nella scena iniziale, si confondono con il resto dei passeggeri. E con l’arredo. Nessuno è una star. L’inquadratura successiva pone la macchina da presa leggermente in alto, riprendendo non frontalmente i due viaggiatori, che parlano senza guardarsi e hanno lo sguardo de-territorializzato persino rispetto allo spettatore. Che ha la singolar, spiazzante ventura di ritrovarsi immediatamente catapultato in un differente, incerto punto di vista. La promessa di dialogo fitto (come accade spesso nei film dell’autore di Un film parlato), viene immediatamente smentita. Le prime immagini del racconto dell’uomo sfumano infatti l’oralità in una conversazione esclusiva di suoni, col rumore del treno che s’accompagna a quello delle campane e del quartiere lisboeta, diegesi più diegesi, mentre il montaggio, firmato il ruolo dell’inborghesi cialtroni, namorata con fintamente dediti saudade, alle arti. Un mo- mentre forse vimento laterale sta solo cer- di macchina per- cando, invano, lustra da destra di sedurre a sinistra la casa l’altro. in cui avviene A suo modo, il l’incontro formale film è un thril- A seguire, impercettibili zoomate sul ra- e, proprio come in Pierre Louys e Buñuel gazzo che semina passi perduti e inquieti sopra citati, la risoluzione della passione sul marciapiede. Qualcosa si muove, muo- (intesa etimologicamente anche come vendo contemporaneamente lo sguardo. patimento) è esplosiva e beffarda. Ai limiti Basta solo guardare. Oliveira dissemina il della surrealtà proprio perché possibile e plot di indizi non soltanto visivi. probabile. Non va quindi rivelata, anche se Al giovane che si strugge dal dolore è arduo non citare l’immagine di Luisa che, della passione, fa arrivare, come fosse un dopo il fattaccio, sulla poltrona, allarga le angelo di seconda categoria, ma impe- gambe e distende le braccia, perdendo tuoso e spoetizzante, un signore che ha tutta la propria consistenza mistificatoria di donna angelo o di femme fatale e dall’autore in tandem con Catherine Krassovsky, reinventa campi e controcampi, raccordi e transizioni temporali. Il passaggio da un’ora all’altra è determinato dall’immagine luminosa fissa di una collina, oppure di un campanile, che, come fossero foto sul computer, diventano notturne al clic successivo. I segni di trasformandosi in un non più attraente Il contraltare della materia, Oliveira lo esprime da subito con uno humour leggero e zen. do dai dozzinali film privi di immagini che vanno per la maggiore (altro che Monteiro in grigio choc o Jarman in blu cobalto e kleiniano...). Il regista ha il coraggio di utilizzare la poesia come fosse colonna sonora interna, contrappunto straniato di una scena (di giocatori) di assolute grazia e perfidia. Si tratta dei canti 32 e 33 del Guardador de Rabanhos di Alberto Caeiro alias Fernando Pessoa. Argomento: l’impossibilità della lotta di classe. Legge Luis Miguel Cintra as manichino. La stessa locandina del film se ne serve. Si diceva di Bergman. La scena del bacio, qui centrale, dove non si inquadrano i volti, ma le gambe degli innamorati, con lei che ne solleva vezzosamente una, ricorda una finale di Un’estate d’amore, dove invece interpunzione sono lunghi ed evocativi, a prova di spettatore diseducato allo sguar- ler sull’amore tra i due giovani. l’altra donna, ballerina, baciava sulle perduto il cappello. Perdita, sottrazione. punte. Anche quello era un racconto di L’irrompere brechtiano che spezza ex de-formazione, sebbene con lieve spiraglio abrupto il pericolo di un’immedesimazione finale. Il contraltare della materia, Oliveira emotiva (c’era qualcosa di simile in una lo esprime da subito con uno humour scena d’amore de La lettera) sostituisce leggero e zen. quella che, nel racconto d’origine, era una Elegante e impalpabile allo stesso modo sparizione premonitrice al tavolo da gioco. dello Yasujiro Ozu senile. Un brusco calcio ai propri, dolorosi ma Ci vuole davvero molto tempo, diceva seducenti pensieri. Picasso, per diventare giovani, alludendo L’illusione del protagonista, però, resta alla conquista di uno sguardo vergine ma salda. Per quella dello spettatore c’è distaccato. A 102 anni, il maestro porto- invece la scena capolavoro, totalmente ghese ci è riuscito. n di 28 SPORT set 2010 Bebè Martorelli Basket Banca Tercas Teramo Basket L [email protected] ordini del teramano Cancellieri e Ryan Hoover, Gennaro Valentino e Virgil Stanescu sono in attesa di sistemazione. I riconfermati sono Drake Diener e naturalmente il capitano di sempre Gianluca Lulli. I nuovi volti che vestiranno la casacca biancorossa, per il campionato 2010/2011, sono Joseph Casey Shaw 208 cm. classe 1975 proveniente dalla Scavolini Pesaro, statunitense nato a Lebanon, nell’Ohio. In Italia da molti anni, ha giocato a Cantù, Trieste, Roma, Milano, Reggio Calabria in possesso di passaporto italiano. Da Reggio Emilia (Legadue) Giorgio Boscagin guardia/ala di 196 cm. anni 27 già visto giocare al PalaScapriano tra le fila di Varese e Reggio Emilia: giocatore di sostanza. Dal Besiktas Istanbul Kevin Fletcher 30 anni centro 208 cm., statunitense con passaporto macedone, nel 2002 trasferi- a BancaTercas Teramo Basket pronta al nastro di partenza tosi in Europa ha giocato in Portogallo, Polonia, Grecia e in Russia, per l’ottavo anno consecutivo nella massima serie del cam- ottimo sotto le plance e buona mano dal perimetro. Dall’Estudiantes pionato di pallacanestro. Madrid, Blake Ahearn guardia cm 1,88 nato a St.Louis nel 1984, la Dopo la pausa estiva si riparte in tutti i settori della nostra sua specialità è fare punti. Da Milano è arrivato colui che ricoprirà quotidianità e anche noi, con il nostro periodico “Teramani”, ripar- il ruolo lasciato da Valerio Amoroso, Michale Horus Hall nato a Chi- tiamo cercando di curare, con la massima attenzione e con la sem- cago nel 1984 altezza 203 cm: ha iniziato la sua carriera nel 2002, plicità che ci contraddistingue, le nostre rubriche. Ci siamo lasciati breve esperienza in Nba nei Washington Wizards, nell’anno 2008 a conclusione dei play-off scudetto dove il Montepaschi Siena ha si trasferisce in Italia alla Scavolini Pesaro, nessuna presenza in ...la nuova stagione farà il suo debutto una settimana prima, il 10 ottobre, con l’assegnazione della Super Coppa. sbaragliato il campo conqui- campo, l’anno successivo viene ceduto all’AJ Milano e, qui vengono stando così il quarto scudetto fuori le qualità del giocatore: un concentrato di atletismo, tecnica tricolore consecutivo a spese di e talento. Il nuovo playmaker è Ivan Zoroski proviene dal Panionios un A.J.Milano deludente. (Grecia) nato nel 1979 in Serbia, altezza 195 cm, ha giocato in tutte Anche la Teramo Basket, che le squadre più importanti d’Europa, notevole la sua esperienza. non ha mai staccato la spina, L’ultimo tassello che completa una formazione nuova per i 7/11 è un consapevole della realtà che la giovane abruzzese di sicuro avvenire, Roberto Rullo nato a Lanciano contraddistingue, si è riorganiz- classe 1990, ruolo play/guardia altezza 193 cm. zata per poter meglio affrontare, Trasferitosi giovanissimo alla Virtus Siena, viene subito notato per le per l’ottavo anno, un campio- sue doti e prelevato dalla Benetton Treviso che lo utilizza subito tra nato difficile ed impegnativo. i professionisti. Negli anni successivi la società trevigiana, decide di Va doverosamente menzionato, prima di parlare della squadra fargli acquisire maggiore esperienza e lo cede in prestito a società maggiore, il settore giovanile che si è fatto più onore, raccogliendo di serie A Dilettanti e in Legadue. Al di là dei curriculum personali risultati, consensi ed applausi nella fase regionale, dei giocatori, siamo tutti consapevoli che la vera interregionale e nazionale e quindi si è lavorato bene risposta sulla bravura o meno di un singolo atleta o complimenti. A tal proposito, speriamo finalmente di vedere all’opera, in pianta stabile, qualche elemento emergente come Achille Polonara e Alex Martelli nella formazione maggiore. Ripercorriamo i movimenti che la società ha effettuato durante la pausa estiva, primo fra tutti l’incontro organizzato con i partner commerciali, linfa vitale di tutte le iniziative sportive e non, per una verifica di come si possa crescere unendo i valori di tutti. Per quanto riguarda la composizione della squadra, «...un gruppo che ci sembra, così di primo impatto, carico di esperienza, bene equilibrato e anche di qualità, noi appassionati tifosi formuliamo il nostro ”in bocca al Lupo”» la società ha dato atto a dei cambiamenti radicali: nel caso di una squadra provenga dal campo. Con la speranza che la società abbia operato bene sulla scelta dei giocatori per la composizione di un gruppo che ci sembra, cosi’ di primo impatto, carico di esperienza, bene equilibrato e anche di qualità, noi appassionati tifosi formuliamo il nostro ”in bocca al Lupo” per l’inizio della prossima stagione agonistica. Dopo la presentazione della squadra che ha avuto luogo al centro commerciale ”Gran Sasso” al cospetto di tantissimi tifosi entusiasti, è iniziata la preparazione a cui faranno seguito, come sempre, hanno fatto seguito subito i primi addii, quello di Valerio Amoroso incontri amichevoli e partecipazione a tornei, in attesa dell’inizio del che è stato ingaggiato dalla Virtus Bologna seguito dopo qualche campionato che ufficialmente prenderà il via il 17 ottobre. settimana da Giuseppe Poeta e qui, ci soffermiamo, per citare un Ma la nuova stagione farà il suo debutto una settimana prima, il 10 distacco molto più sofferto. Il play ha voluto salutare e ringraziare, ottobre, con l’assegnazione della Super Coppa. Le altre date della naturalmente, oltre la società e i compagni di squadra, con una stagione agonistica Finale Eight Coppa Italia 10-13 febbraio, All Star lettera aperta l’intera città di Teramo per l’accoglienza ricevuta nei Game 13 marzo. Turni infrasettimanali 28 dic./6 gen./12 mag. Turni quattro anni ”memorabili” della sua permanenza. Continuando, Jo- natalizi 28 dic./2-6-9 gen. Termine stagione regolare 12 o 15 maggio nes Bobby si è trasferito a Montegranaro, Bruno Cerella a Lodi Lega- 2011. Inizio play-off alcuni giorni dopo. Già composto e diramato due, Tommaso Marino al Treviglio, Jurak Goran è tornato a Biella agli il calendario gare, la prima giornata la Banca Tercas la giocherà al ”campana”). sotto i canestri all’interno dell’area Le aree dei tre secondi devono essere dei tre secondi. La distanza del bordo 29 non ha badato a spese, pur di formare rettangolari e non più trapezoidali interno del semicerchio dal centro del una squadra più forte, sulla carta, della (come nella NBA) canestro deve essere di m.1,25. Un set 2010 PalaScapriano contro l’A.J. Milano, subito 1) Area dei tre secondi (la vecchia una squadra tosta da affrontare, tanto più che la vice Campione d’Italia quest’anno, no essere tracciati sul campo di gioco, passata stagione e poi via via tutte le altre fallo di sfondamento (offensivo) non giornate. 2) Area di tiro da tre punti. dovrà mai essere fischiato se il con- Ci sono delle novità quest’anno che riguar- La linea da tre punti deve essere traccia- tatto falloso del giocatore in attacco dano nuove disposizioni tecniche. Mi sono ta a m. 6,75 dal canestro (quindi 50 cm. avviene con un difensore all’interno premurato di contattare l’amico Angelo più lontana rispetto alla precedente). del semicerchio. Albi, ex arbitro di pallacanestro e dirigente addetto agli ufficiali di gara in seno alla 3) Linee delle rimesse. 5) Ventiquattro secondi. Banca Tercas Teramo Basket, il quale si è Devono essere tracciate due linee fuori Per una rimessa da effettuare nella reso subito disponibile, alla mia richiesta, di dal campo, sul lato opposto al tavolo propria metà campo, quando richiesto volerci rendere edotti sulle nuove disposi- degli ufficiali di campo e alle panchine, dalle regole di riferimento, il crono- zioni. Pertanto, lo ringrazio pubblicamente con il bordo esterno a m. 8,325 dalla metro dei 24 secondi deve essere e, scopriamo di che cosa si tratta. linea di fondo, in altre parole in corrispondenza del punto della linea da Le nuove regole del Basket resettato a 24 sec. Invece per una rimessa da effettua- tre punti più vicino alla metà campo. re nella metà campo d’attacco, se Durante gli ultimi due minuti del tempo richiesto dalle regole di riferimento, La FIBA (Federazione Internazionale) ha rettangolare e/o supplementare, a il cronometro dei 24 secondi deve approvato alcune importanti variazioni seguito di un time-out richiesto dalla tecniche che andranno in vigore a partire squadra in possesso di palla nella dall’imminente campionato. propria metà campo, la rimessa suc- to il display segna 14 sec. o più, il La novità interessano una nuova traccia- cessiva deve avvenire dal lato opposto cronometro dei 24 sec. tura del campo di gara, nonché nuove di- al tavolo degli Ufficiali di Campo, dalla resettato e deve rimanere com’è. sposizioni circa la colorazione del campo di piccola linea della rimessa e non più gioco ad alcune innovazioni tecniche che, dalla linea di metà campo. assetti tecnici delle squadre e sul gioco. 4) Semicerchi ”no sfondamento” Al di là delle nuove colorazioni del campo principali variazioni tecniche in vigore dal 1 Luglio 2010 sono cinque. • Se quando il tempo viene bloccanon va • Se quando il tempo viene bloccato il display segna 13 sec. o meno, il cronometro dei 24 sec. deve essere inderogabilmente, influiranno anche sugli e relativo posizionamento degli sponsor, le essere resettato come segue: I semicerchi ” no sfondamento” devo- resettato a 14 sec. n di 30 Antonio Parnanzone Calcio SPORT set 2010 La scalata continua… per costruire un organico forte, coeso e molto competitivo. Il tutto supportato da una organizzazione efficiente che rende agevole il lungo cammino fino alla prossima primavera, momento della verità. Il cammino è appena iniziato con buoni risultati, sia numerici che tecnici. Durante il percorso ci saranno sicuramente momenti difficili, rientranti nella logica di alti e bassi, inevitabili fasi altalenanti di crediamoci anche quest’anno D [email protected] una lunga stagione agonistica. Quello che la società vuole, con essa anche lo staff tecnico, dirigenziale e giocatori, è il risultato finale. Sarà un Campionato all’inse- oveva essere un periodo transitorio, giusto il tempo di orga- gna dell’equilibrio, forte agonisticamente nizzarsi per ripartire e scalare tutte le tappe necessarie per che appassionerà le tifoserie. Anche se approdare dove era finita l’avventura iniziata novant’anni in un gradino più basso, si rinnoveranno fa, e tale è stato. Vittorie e successi nei tornei regionali e sfide di altri tempi, si spera all’insegna poi, da quest’anno, finalmente in quello nazionale, ma ancora nei della massima sportività. Tornerà il calcio dilettanti. Il grosso è fatto, manca solo la conquista dell’ultimo di una volta, come la tradizione vuole, con attori diversi, ma con lo stesso spiri- scalino. La meta è li a due passi, ma bisogna conquistarla e non sarà facile. Non è solo Teramo a dover soffrire gestioni poco accorte del to ed attaccamento ai colori biancorossi. C’era una volta il vecchio passato. E’ in buona compagnia, visto che per rialzarsi dovrà veder- comunale, ora quello nuovo di Piano D’Accio, inevitabile metamorfo- sela con la Sambenedettese, Rimini, Jesina, Civitanovese, anch’esse si di luoghi e tempi che si succedono nella storia di ogni cosa. Dalla nobili decadute costrette a patire il purgatorio del dilettantismo. vecchia società a quella del Presidente Campitelli, con un unico in- Sarà dura e si dovrà competere per un solo posto, superare tante teresse, passione e voglia di fare calcio. Il sogno è iniziato, speriamo difficoltà. Non bastano le sole disponibilità economiche, occorre sa- di svegliarci tra qualche mese tra le braccia della “vittoria”. Tecnologia sul manifesto, ma, se inquadrato con l’obiet- Ma come funzionano i QR? tivo del cellulare, prende vita e racconta Quirificare un testo è semplicissimo: provate tutto di sé: sul display arrivano video, testi, e il sito http://www.quirify.com/it/ oppure pagine internet per approfondire l’argomen- http://zxing.appspot.com/generator/ . to a cui è legato. E per leggere un codice QR? Il QR è apparso sulle pagine di Panorama nel Basta fotografare il quadratino, poi la Dicembre 2009, lo troviamo nelle etichette maggiorparte degli Smartphone di ultima della Ragno, (quella dell’abbigliamento inti- generazione sono dotati di software appositi, mo), ma anche sulle etichette delle bottiglie ma in ogni caso, in maniera assolutamen- di vino con rimando alle spiegazioni dell’eno- te gratuita, sul sito http://www.mobile- logo sul bicchiere appena sorseggiato… barcodes.com/qr-code-software/ potrete e vi sembra di cominciare a vedere E se Gucci, Cavalli e altri lo posizionano sui scaricare il software di lettura adatto al quadratini bianchi e neri dappertutto, loro capi, Piaget ne ha fatto un gioiello con vostro telefonino. Tutti pazzi per i quadratini! S oltre 1042 Il software si autoinstallerà e decifrerà il Si tratta dei CODICI QR, acronimo inglese di diamanti codice. Quick Response (risposta rapida), e non sono incastonati! E ora non mi resta che augurarvi: altro che un’evoluzione dei codici a barre ma Persino su in formato Bidimensionale, e per scansionarli Facebook c’è, o leggerli non serve un lettore apposito ma per ora ancora basta un comune cellulare dotato di fotoca- per pochi, la mera o, ancor meglio, uno SmartPhone. possibilità di Il codice QR può contenere 7089 caratteri generare il numerici o 4296 caratteri alfanumerici. codice QR del niente paura! proprio profilo, Può contenere un messaggio consistente in un semplice testo, o rimandare ad un link. e allora perché non crearsi il biglietto da Il quadratino è inoffensivo lì sulla pagina o visita tecnologico? Backnet