Fury

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Fury
Cineforum G. Verdi
www.cineverdi.it
Fury
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia
David Ayer
Sceneggiatura
David Ayer
Soggetto
David Ayer
Scenografia
Andrew Menzies
Fotografia
Roman Vasyanov
Montaggio
Jay Cassidy, Dody Dorn
Musiche
Steven Price
Distribuzione
Lucky Red
Paese
USA 2014
Durata
134’
INTERPRETI E PERSONAGGI
Brad Pitt
Don 'Wardaddy' Collier
Shia LaBeouf
Boyd 'Bibbia' Swan
Logan Lerman
Norman Ellison
Michael Peña
Trini 'Gordo' Garcia
Jon Bernthal
Grady
Jim Parrack
sergente Binkowski
Aprile 1945, seconda Guerra Mondiale.
La battaglia è alle sue ultime battute e si
svolge all’interno della Germania
nazista, ormai vicina alla sconfitta ma
più determinata che mai grazie alla forza
della disperazione.
La guerra la stanno vincendo gli americani, ma quando si è nel pieno degli
scontri non tutto è così chiaro e certo.
La vicenda segue quindi la compagnia
corazzata guidata dal sergente Don
“Wardaddy” Collier e formata da altri
quattro componenti: Boyd “Bible”, Trini
“Gordo” Garcia, Grady “Coon-Ass”
Travis e l’ultimo arrivato Norman Ellison.
L’equipaggio viaggia a bordo del carro
armato Fury, centro quasi assoluto della
scena.
41° anno
movie sunday
La divisione corazzata statunitense
appare fin da subito avere la peggio se
confrontata con la meglio costruita
corazzata e artiglieria tedesca.
Il Fury è l’unico sopravvissuto della sua
sezione e, in quanto macchina da guerr
guerra
con uno dei migliori equipaggi, sarà
coinvolto in diverse missioni di salvatag
salvataggio e strategiche, sempre in prima linea.
Non vi è solo guerra e tensione nello
svolgersi della trama, in sé originale ma
ispirata nelle sue battute finali a un fatto
realmente accaduto in Francia, ma il
clima non fa dimenticare mai il periodo
storico, la situazione, le difficoltà.
Non addolcisce mai, nemmeno nei
momenti più allegri, non indora la pillola:
combattimenti, morte, odio.
La realtà è dura, le relazioni e la psicolo
psicologia dettagliate.
Si vede il rifiuto di Norman, timorato di
Dio e recluta nell’esercito da solo poche
settimane, che si er
era arruolato con l’idea
di essere dattilografo ed è stato sbattuto
invece nel mezzo della battaglia.
Si vede l’aspra durezza, in qualche
modo anche paterna, di Collier nei suoi
confronti e nei confronti della sua fami
famiglia e casa, nonché l’equipaggio e il
carro armato. Si è in guerra, non in
scampagnata. La vita e la realtà cambia,
ti costringe a cambiare: si deve scegliere
tra uccidere ed essere uccisi, tra
combattere o arrendersi.
Fury
Personaggi diversi, anche opposti, ma
uniti dalla guerra e dalle avversità in un
robusto cameratismo, più forte della
rabbia e dei rancori, più importante pure
di sé stessi. Quando si sa che ogni
momento potrebbe essere l’ultimo, tutto
il resto passa in secondo piano.
Non si ha il tempo di odiarsi tra alleati,
mentre invece si ha il tempo si affezionarsi, nonostante Collier come prima
cosa dica a Norman di non legarsi a
nessuno. Ma come si può non legarsi
quando si vivono e condividono assieme
momenti così intensi?
Emozioni forti, paure e sollievi, chiusi in
un piccolo cubicolo e imparando a conoscere anche gli aspetti peggiori delle
persone, i più veri, perché sul campo di
battaglia nessuno finge o si nasconde…
non si può non diventare un gruppo
unito e autentico.
C’è fedeltà storica nella pellicola, tanto
che sono stati utilizzati modelli autentici
dei carri armati impiegati nella Seconda
Guerra Mondiale e ancora funzionanti.
Ricostruzione accurata dei momenti,
degli svaghi, del pensiero, della pietà.
C’è strategia e trama nelle varie azioni,
non solo un cieco sparare per mostrare
un po’ di piombo o fare “un altro film di
guerra”.
C’è anche riflessione, soprattutto a
29 novembre 2015
posteriori per lo spettatore.
Riflessione su cosa sia, o chi sia, un
eroe, ma in particolare riflessione su
quando i soldati dicono che fanno il
“lavoro più bello del mondo” e intanto
portano con sé ricordi che li straziano,
compagni morti, paura, odio verso il
nemico che non si vuole arrendere.
Come d’altronde nessuno di loro si
arrende, non fino alla fine, non fino
all’ultimo.
Se lo chiederanno i protagonisti, il
perché i tedeschi ormai sconfitti non si
dichiarino tali e anzi, continuino a
combattere come se la guerra fosse
dalla loro parte, uccidendo ribelli e
disertori e usandoli come ammonimenti
e simboli di vergogna. Si chiederanno il
perché questa guerra non stia avendo
fine solo perché i nazisti non vogliono
deporre le armi. E si risponderanno con
una semplice e breve domanda: “tu lo
faresti?”. E voi, lo fareste?
Maria Todesco
[email protected]
Cineforum G. Verdi
www.cineverdi.it
Il regista
David Ayer
nato il 18 gennaio 1968
a Champaign, Illinois (USA)
41° anno
movie sunday
L’attore
Brad Pitt
nato il 18 dicembre 1963
a Shawnee, Oklahoma (USA)
Fury
La locandina
Premi e riconoscimenti
miglior cast, migliori 10 film anno
alcuni tra i film più importanti
People's Choice Awards
(2014) Sabotage
(2008) La notte non aspetta
(2003) S.W.A.T.
(2001) Fast and furious
(2011) The tree of life
(2009) Bastardi senza gloria
(2004) Troy
(1995) Seven
nomination miglior attore a Brad Pitt
Fury è un vero carrarmato M4 Sherman della
seconda guerra mondiale. E’ stato preso in
prestito dal Tank Museum di Bovington. Si è
usato anche un carro armato tedesco Tiger
originale. I Tiger erano mezzi estremamente
rari anche durante la seconda guerra mondiale dal momento che ne dono stati prodotti
solo 1.400 e ad oggi ne restano solo 7.
Il cast ha subito un rigoroso mese di addestramento, in cui il test finale era pilotare un
vero carro armato durante un esercizio di
combattimento. Nonostante sia molto più
vecchio dei suoi compagni di cast, Brad Pitt
ha partecipato a tutto l'allenamento fisico a
fianco degli altri attori. Tutte le comparse nel
film sono militari britannici o ex militari
militari.
L’atttore Shia LaBeouf ha ra
raccontato di aver
perso un dente e di non aver mai fatto una
doccia durante le riprese durate 62 giorni.
Il taglio sul suo volto è reale. Se lo è inflitto
da solo per aggiungere un ulterior
ulteriore realismo
alla sua interpretazione, davvero strepitosa.
Ayer ha voluto fare un film autentico e reale
con veri carri armati Sherman e oggetti di
scena reali. Molte delle riprese effettuate
sono state ispirate da fotografie reali prese in
prima linea. Alcune armi sono le stesse usate
in altri film come “Salvate il soldato Ryan”.
Movie sunday
National Board of Motion Pictures
alcuni tra i film più importanti
Curiosità
29 novembre 2015
Critics' Choice Movie Award
nomination Miglior film d'azione
Note di produzione
Voti film rassegna
settima
Fury è stato girato nell’arco di dodici settimane nei campi dell’Oxfordshire e all’aeroporto
di Bovingdon in Inghilterra. Prima di iniziare a
girare Ayer ed il suo team si sono concentrati
su una intensa ricerca per analizzare ogni
aspetto della storia, dal tipo di carro
rro armato
che il Fury avrebbe dovuto affrontare, al tipo
di armi utilizzate per le campagne, fino ad
arrivare allo studio delle uniformi e del taglio
di capelli utilizzato all’epoca dai soldati.
“Tutto si basa sui più piccoli dettagli”, afferma Ayer. “Ci sono momenti in cui al pubblico
non risulta
isulta chiaro ciò che sta guardando, ma
al momento giusto tutto si incastra alla perfezione, restituendo la realtà della guerra.”
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La teoria del tutto
La famiglia Belier
Suite Francese
L’ultimo lupo
Still Alice
La regola del gioco
Nessuno si salva da solo
Mia madre
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