Quaderni di - Prontoconsumatore.it
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Quaderni di Quaderno n. 07 - anno III - LUGLIO 2010 Editore: Centro Tecnico per il Consumo – Direttore RESP. linda grilli Enrico Rossi: “Con i tagli importi da Palazzo Chigi, impossibile garantire i servizi sociali ai cittadini. Le Regioni saranno costrette a restituire le deleghe al Governo” La manovra del Governo costerà 470 milioni alla Toscana I “ nsostenibile”: è la parola, ripetuta con insistenza, che ha usato il presidente della Regione Enrico Rossi per definire la manovra “correttiva” del governo, che produrrà un taglio ai trasferimenti alla Regione di 320 milioni per il 2011 (cioè il 50% dell’intera disponibilità di spesa corrente della Regione al netto della spesa sanitaria), di 350 milioni per il 2012 e per gli anni seguenti. Si tratta di tagli ai trasferimenti del 50% nel 2011 e di oltre il 60% nel 2012. Considerando anche le province e i comuni, la riduzione complessiva dei trasferimenti dallo Stato al sistema Toscana sarà di 470 milioni nel 2011 e 600 milioni nel 2012. E ancora, dato che circa il 70% dei trasferimenti da Stato a Regione Toscana sono poi trasferiti agli enti locali, il taglio ricadente sui Comuni e le Province si aggira sui 350 milioni nel 2011 e 500 milioni nel 2012. I settori più colpiti saranno i trasporti, con un taglio di 200 milioni su un totale di spesa di 500, i fondi agricoli trasferiti alle province per 30 milioni su una spesa di 50, l’istruzione e la cultura, per un taglio complessivo di 50 milioni su una spesa di 80. Questo potrebbe significare, ad esempio, il blackout totale dei servizi di trasporto su gomma e il dimezzamento delle risorse per il diritto allo studio (da 30 a 15 milioni). I tagli imposti dal governo destano grande preoccupazione anche tra le associazioni di tutela dei consumatori, soprattutto a causa delle conseguenze economiche che la manovra finanziaria avrà sull’economia e sui cittadini. “Come al solito il provvedimento - precisa Federconsumatori - farà ricadere i sacrifici sulle famiglie a reddito fisso, specialmente per quanto riguarda i tagli ai trasferimenti alle Regioni ed agli Enti Locali (con conseguente aumento della pressione fiscale e delle tariffe) e le misure sugli stipendi del pubblico impiego. Tutto ciò, se attuato, comporterà una ulteriore riduzione della domanda di mercato di circa 8-9 miliardi, pari a ben 533 euro annui per ogni famiglia a reddito fisso, con una ricaduta che si va ad aggiungere alla riduzione del potere di acquisto di 761 euro calcolata per gli aumenti tariffari del 2010 (trasporti, benzina, RC Auto, ecc…).” A confermare i timori espressi dalle associazione dei consumatori è Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico che operano nel territorio toscano: “Per quanto riguarda ad esempio il trasporto pubblico locale, saremo costretti a raddoppiare il costo del biglietto per i trasporti, e forse non sarà neanche sufficiente; ci troviamo di fronte a un taglio del 40% dei servizi offerti al cittadino e di circa il 30% per quanto riguarda il personale. Purtroppo le aziende di trasporto, che sono delle società per azioni, devono fare i conti con questa realtà, senza contare che adesso è a rischio anche il rinnovo del parco mezzi, con la conseguenza che ci ritroveremo ad avere autobus con un’età media di nove anni”. A nulla ha portato l’incontro svoltosi lo scorso 9 luglio a Palazzo Chigi con i Presidenti delle Regioni. “Ci siamo trovati di fronte all’indisponibilità del Governo – conclude Rossi - a rivedere la manovra, come proposto dalle Regioni pronte a fare la propria parte per ridurre la spesa purché i sacrifici siano equamente distribuiti. Abbiamo perciò confermato che con questi tagli è impossibile gestire le competenze assegnate e chiesto, come già annunciato, di inserire all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Regioni la restituzione delle deleghe. Un gesto clamoroso ma a cui ci ha spinto l’intransigenza del Governo”. Linda Grilli Nella foto Enrico Rossi Quaderni di “Federconsumatori Toscana: la manovra del Governo non solo iniqua ma anche dannosa, perché porterà ad una riduzione ulteriore della capacità di acquisto dei consumatori” Famiglie a reddito fisso e pensionati: ecco le categorie più colpite L a manovra “correttiva” del Governo ha messo in allarme le associazioni dei consumatori, preoccupate delle conseguenze che tale manovra potrà avere sulla vita dei cittadini, in particolare – come ha fatto notare Federconsumatori – sulle famiglie a reddito fisso. Abbiamo parlato dello scenario che si presenta con Giuseppe Notaro, vicepresidente di Federconsumatori Toscana. Al termine del primo semestre del 2010 la stangata relativa agli aumenti tariffari calcolati a gennaio si è aggravata ulteriormente a causa delle ricadute della manovra economica, raggiungendo quota 886 euro, e a farne le spese sono i cittadini. Vicepresidente, quali sono le categorie più colpite? Sicuramente le famiglie a reddito fisso ed i pensionati, senza dimenticare che dall’inizio della grande crisi ci sono cittadini che sono ancora più esposti a manovre che tagliano i servizi sociali o che incrementano le tariffe, ovvero i precari - sia pubblici che privati - e i cassintegrati. Gran parte della manovra, infatti, è sostenuta da tagli di spesa che colpiranno i servizi per i cittadini e che determineranno una ulteriore contrazione della domanda di mercato stimata dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in una minore spesa di 8-9 miliardi di Euro. Per queste ragioni la Federconsumatori Toscana ha aderito allo Sciopero Generale del 2 luglio. La manovra, definita da enti locali e associazioni dei consumatori non solo iniqua ma anche dannosa, porterà anche a una riduzione ulteriore della capacità di acquisto dei consumatori. Questa riduzione avrà anche delle ricadute sui consumi? Anche noi la definiamo iniqua e dannosa. L’Istat fornisce un dato generale della contrazione dei consumi per il 2009 dell‘1,9%, ma il nostro Osservatorio lo considera sottostimato. Anche se lo assumiamo a riferimento e lo leggiamo per le categorie che prima ho richiamato ci accorgiamo che quel dato diventa il 3,2% per i redditi fissi e supera il 20% per i cassintegrati. E cosa potranno fare i cittadini per sopravvivere? I settori fino ad oggi più colpiti sono stati essenzialmente quello dell’abbigliamento e delle calzature, delle automobili e dei beni e servizi correlati (quali i carburanti) e dell’arredamento. Significativi sono, inoltre, i dati relativi sia al settore alimentare, che registra una diminuzione nonostante la sua caratteristica di anelasticità, sia quelli del comparto dell’elettronica di consumo. Per i cassintegrati abbiamo verificato una contrazione anche in settori delicati come quello della salute. I consumatori hanno già messo in atto le loro modeste difese: si compra l’essenziale seguendo le offerte, si afferma il primato del costo più basso, senza andare per il sottile sul controllo di qualità. Noi denunciamo ancora una volta il grande divario dei prezzi “dal campo alla tavola”: c’è una dato che deve far riflettere, Coldiretti denuncia che ciò che percepiscono è appena il 17% del prezzo finale. Più di un miliardo di euro tra il 2011 e il 2012: a tanto ammonta il taglio di trasferimenti di fondi verso la Toscana. Vicepresidente, quali saranno i settori più colpiti? Anche in settori critici come la sanità e i trasporti dovremo aspettarci dei cambiamenti? Continuano ad accavallarsi migliaia di emendamenti e proposte molto contraddittorie e spesso peggiorative, per cui è difficile ad oggi fare previsioni specifiche, ma un punto risulta chiaro: questa è anche una manovra improvvisata e priva di una strategia e di quelle riforme strutturali che potrebbero avviarci verso un nuovo sviluppo. Ma proprio perché i tagli per più del 70% riguardano tagli ai trasferimenti agli Enti Locali, saranno soprattutto i servizi alle persone e, in particolare, quelle più in difficoltà ad essere penalizzati (tagli al fondo per i non autosufficienti, a rischio gli asili nido, riduzione del tempo lungo nelle scuole, ecc…). Inoltre si prospetta davvero significativa la stretta sul trasporto pubblico locale (oltre 3,5 miliardi, cioè oltre il 30%), su cui peraltro la Regione Toscana aveva deciso di puntare molto. Per quanto riguarda la sanità, malgrado tutti gli annunci del governo, in realtà la manovra prevede un sostanzioso taglio di oltre 1,5 miliardi, che impedirà il turn over fra il personale sanitario anche medico specialistico e oltre 600 milioni per acquisto di farmaci ospedalieri. Federconsumatori ha più volte ribadito quanto sia necessario un serio piano per rilanciare l’economia che non si limiti a risanare i bilanci, ma avvii una ripresa della domanda di mercato e degli investimenti nei settori chiave per lo sviluppo. Quali azioni in particolare dovrebbe intraprendere il Governo, per permettere al Paese di uscire dalla crisi? Fare una manovra equa e proiettata sul futuro, riducendo sicuramente gli sprechi e le distorsioni che questo sviluppo ha prodotto e che si manifestano pure nella spesa pubblica. Far pagare di più chi ha speculato sulla crisi e continua ad arricchirsi malgrado o grazie ad essa, recuperando risorse dalle rendite finanziarie e dai patrimoni oltre che con una lotta più incisiva all’evasione fiscale con sistemi efficaci che coinvolgano gli stessi cittadini consumatori. Infine, avviare una politica selettiva di investimenti sui settori trainanti e innovativi del sistema economico e di aiuti al potere di acquisto delle famiglie, promuovendo modelli di consumo consapevoli. Daria Domenici La manovra colpirà soprattutto trasporti pubblici e farmacie Presidente, come definirebbe questo intervento del Governo? Un intervento del genere è insostenibile, perché mette a rischio i servizi ai cittadini. Se la dimensione dei tagli dovesse mantenersi ai livelli di quelli oggi approvati, le ripercussioni in Toscana, in termini di servizi ai cittadini e di occupazione sarebbero gravi e preoccupanti. Il taglio dei finanziamenti alle Regioni in cosa si tradurrà concretamente? E’ ancora troppo presto per fare delle previsioni precise, anche perché il testo della manovra non è ancora definitivo. La Regione Toscana ha stimato che il servizio di trasporto pubblico su gomma subirà pesanti tagli, circa 200 milioni di euro. Confservizi Cispel Toscana è l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico che gestiscono attività come il servizio idrico e di igiene ambientale, il gas, il trasporto pubblico su gomma, le farmacie comunali, l’edilizia pubblica, le aziende sanitarie e ospedaliere. Quali di questi settori risentirà maggiormente dei tagli? A quali servizi pubblici i cittadini dovranno rinunciare? Se il trasporto pubblico subirà i tagli previsti sarà impossibile per le aziende offrire gli stessi servizi di prima ai cittadini, quindi le soluzioni sono due: o verrà ridotto del 40% il numero delle corse dei mezzi pubblici (il che avrebbe come effetto anche la riduzione del 30% degli addetti, con gravi conseguenze occupazionali) o verrà raddoppiato il costo del biglietto, che ovviamente diverrebbe un deterrente per chi usa il mezzo pubblico. Entrambe queste soluzioni sono improponibili! Ma non è solo il trasporto pubblico a risentire della manovra: sono previsti tagli anche nel settore farmacie, dove il prezzo al pubblico dei farmaci equivalenti è tagliato del 12% e aumenta del 3,65% la ritenuta del venduto al Servizio Sanitario Nazionale. Anche in questo caso, ad andarne di mezzo è la qualità del servizio ai cittadini. In un’ottica di lungo periodo, gli effetti della manovra saranno fortemente penalizzanti per gli enti locali, tanto da far pensare ad un danno “irreversibile” per le amministrazioni locali. Cosa ne pensate? Potete citare qualche esempio? Sicuramente sono a rischio i servizi sanitari, i servizi di assistenza sociale, gli asili nido, i bus scolastici. Viene chiesto agli italiani di compiere uno sforzo e frugare nelle proprie tasche. Questa manovra avviene in un momento in cui si cerca di at- tuare il federalismo fiscale: le regioni dovrebbero quindi avere maggiori risorse in quanto devono assicurare più servizi. Qual è la sua proposta per far fronte alla crisi? Come può essere emendata la manovra fiscale? Quello che più mi preoccupa è il taglio indiscriminato ai trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali. Ritengo auspicabile emendare il provvedimento cercando di fare in modo che vi sia attenzione anche alle performance della spesa delle varie regioni e che i tagli siano commisurati alla qualità e all’efficienza delle spese nelle singole regioni. Tagliare indistintamente alla Toscana, che ha recuperato efficienza, nel trasporto pubblico locale su gomma anche in seguito alle gare per l’affidamento del servizio è ancora più grave. Più volte abbiamo chiesto investimenti per l’acqua - dove servono nuovi impianti, invasi e dissalatori - e per i rifiuti - dove sono necessari impianti all’avanguardia per riciclare e termovalorizzare i rifiuti – così da rendere la nostra regione più autosufficiente. Occorre poi che il Governo regionale si impegni a salvaguardare il settore dei servizi pubblici, in particolar modo acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale e edilizia residenziale. Si tratta di investimenti necessari per raggiungere obiettivi di politica ambientale e sociale definiti da normative europee e nazionali. Al tempo stesso di tratta di interventi che possono produrre rilevanti impatti anticiclici, utili per riavviare la ripresa. Tutto questo non può essere pagato solo con le tariffe e quindi servono investimenti pubblici aggiuntivi e non tagli! Alessandra Marilli Nella foto Alfredo De Girolamo “Le conseguenze dei tagli per il trasporto pubblico? Il numero delle corse dei mezzi pubblici verrà ridotto del 40%. In alternativa sarà raddoppiato il costo del biglietto” L a manovra finanziaria del Governo implicherà tagli severissimi ai trasferimenti alle Regioni: le stime parlano di riduzioni del 50% nel 2010 e del 60% nel 2011. Per capire meglio le conseguenze di tutto ciò, abbiamo incontrato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana. Quaderni di “Federconsumatori è un’associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivi prioritari l’informazione e l’autotutela dei consumatori ed utenti.” Federconsumatori Toscana N ata nel giugno del 1988 con il contributo della Cgil – grazie all’impegno di un gruppo di esperti di consumerismo operanti nell’Università, nei mass-media e nel Parlamento, impegnati da anni sui diritti dei consumatori - Federconsumatori è un’associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivi prioritari l’informazione e l’autotutela dei consumatori ed utenti. Federconsumatori è presente su tutto il territorio nazionale. In Toscana ha una rete capillare di sportelli di assistenza e consulenza per tutti i cittadini. Possono accedere agli sportelli e alle sedi dell’associazione tutti i consumatori indistintamente. Gli operatori degli sportelli svolgono soprattutto un’attività di informazione dei consumatori sui loro diritti, sulle leggi in vigore e sulle soluzioni possibili per risolvere i loro reclami. I servizi di informazione, consulenza ed assistenza sono espletati da esperti qualificati. Il consumatore che lo desideri può versare una quota - variabile a seconda del servizio richiesto - per associarsi alla Federconsumatori ed usufruire, se lo richiede, del relativo servizio di sportello. Nel campo dell’informazione la Federconsumatori è molto attiva ed opera già da dieci anni con competenza e professionalità. Molte sono state le iniziative, gli incontri, dibattiti, conferenze, ricerche e campagne informative sulla protezione degli interessi dei consumatori, di cui l’associazione si è fatta promotrice a livello nazionale, europeo e locale. Federconsumatori Toscana Via Nazionale, 17 a Firenze tel. 055 217195 - fax 055 280334 [email protected] www.federconsumatoritoscana.it Per conoscere gli indirizzi degli altri sportelli regionali di Federconsumatori Toscana: www.prontoconsumatore.it Linda Grilli Quaderni di Prontoconsumatore Anno III numero 07 - Supplemento di Prontoconsumatore, periodico telematico registrato al Tribunale di Firenze al n. 5404 del 7 marzo 2005 - Direttore Responsabile Linda Grilli - Hanno collaborato a questo numero Daria Domenici, Alessandra Marilli - Editore Centro Tecnico per il Consumo – Stampa Carpediem s.n.c. via Palestro 10 Pisa - Foto ©C.T.C. - Grafica Sliv di Silvia Salvioli CTC (Centro Tecnico per il consumo) - Via Pellicceria, 6 - 50123 - Firenze - tel. 055 2608813 - fax 055 2729154 - [email protected] - www.prontoconsumatore.it