3 - 05-10-2008 - FISO Lombardia

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3 - 05-10-2008 - FISO Lombardia
N. 3 anno XVI
5 ottobre 2008
SOMMARIO
OGGI …………… DOMANI
Storiella
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Oggi desidero ringraziare tutti i consiglieri che hanno lavorato in questo
quadriennio e che con il loro impegno hanno contribuito alla crescita del nostro sport in questi anni.
Montorfano
3
Oggi voglio portare un saluto e un grazie a tutte le società lombarde che
hanno aiutato a completare professionalmente le diverse attività che questo
consiglio ha intrapreso.
Dove eravamo rima5
sti?
Oggi è l‘ultimo giorno di questo consiglio del quadriennio 2004-2008, all’assemblea elettiva di questo pomeriggio i responsabili delle società lombarde
saranno chiamati a votare e dare la fiducia al nuovo consiglio .
Oggi attraverso questo nostro periodico faccio gli auguri al futuro consiglio,
perché possa lavorare bene per tutti i prossimi quattro anni.
Domani ci sarà un nuovo consiglio a gestire il movimento orientistico lombardo e ci sarete voi società lombarde ad aiutare questo nuovo consiglio a lavorare bene
Desidero aggiungere a conclusione di questa pagina delle piccole frasi che ho
letto su un libro mentre ero in vacanza, che mi sembrano indicate come augurio per il prossimo quadriennio.
Oggi posso lamentarmi perché piove o ringraziare Dio perché annaffia le piante gratis.
Oggi posso lamentarmi della mia salute o gioire del fatto che sono
vivo.
Domenica Bestiale
6
Sport e Ambiente
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NEWS
Oggi posso recriminare tutto ciò che i miei genitori non mi hanno dato o ringraziarli di avermi messo al mondo
Oggi posso lagnarmi perché le rose hanno le spine o benedire le spine
perché hanno le rose.
Oggi posso crucciarmi perché devo andare a scuola o approfittarne
per aprire la mia mente e riempirla di nuove conoscenze.
Oggi posso brontolare perché devo andare al lavoro o gridare di gioia
perché ho un lavoro.
Domani la giornata sarà costruita dalle tue scelte, perché sei tu
stesso lo scultore che darà forma al tuo futuro. Sarai sempre tu a
decidere e scegliere quale tipo di giornata vorrai vivere.
Un caro saluto a tutti e voi e grazie per quello che mi avete dato in questi
anni
Beppe Ceresa
F.I.S.O.— Comitato Regionale Lombardo
Via G.G. Mora 22— Milano tel. 335/5800304
[email protected] — www,fisolombardia.it
All’interno troverete
anche:
I bimbi di Montorfano
ci raccontano
il loro paese
Speciale
Assemblea Elettiva:
il programma e le norme
L’Istinto dell’Animale e l’Intelligenza dell’Essere Umano
Ad un molto rinomato e molto conosciuto architetto, con l’A Maiuscola, venne domandato
di tracciare un sentiero dalla casa a valle, dove abitava il figlio, fino alla cima della collina
dove dimorava la mamma. Dal momento che detta signora era molto anziana, si voleva il
sentiero non avesse troppe curve, non fosse troppo ripido e che, cosa molto importante, rispettasse la natura.
L’architetto rispose: - “ Arrivo domani ed in due giorni me la sbrigo!” e partì accompagnato da un giovane architetto di studio in modo che questi potesse farsi le ossa ed imparare il
mestiere. Appena arrivato,l’architetto disse al giovane: Guarda, qui siamo a valle e lassù
c’è la casetta di quella vecchia eremita. Carica tutta la attrezzatura sulle spalle e andiamo a
tracciare questa strada.
Dopo una giornata di cammino e di misure, da parte dell’architetto e di cammino e fatica
da parte del giovane, ritornarono a valle e l’architetto presentò il progetto al cliente.
-Ma no, così non va, disse il cliente, vi ho detto di rispettare la natura, ma in questo modo
dovremmo tagliare non so quanti alberi. L’architetto protestò dicendo che questa era la via
migliore da seguire; cercò di convincere il cliente, ma non ci fu niente da fare, così, il mattino dopo, preso penna e materiale da disegno, col ragazzo caricò di tutto ciò che serviva,
partirono e ritornarono a sera tardi, l’architetto soddisfatto ed il giovane stanco morto della
sfacchinata , facendo vedere il nuovo progetto.
- Ma no, così non va, disse di nuovo il cliente, in questo modo si cementerebbe mezza collina e chi fermerebbe l’acqua quando piove?
Per farla breve, dopo 5 giorni di ricerche da parte dell’architetto e di faticaccia da parte del
giovane, tutti i progetti vennero rifiutati. O il viottolo aveva troppe curve o era troppo ripido o era troppo lungo o la natura non veniva rispettata, sicché il progetto non andava mai
bene. L’architetto fremeva dalla rabbia ed il giovane sudava dalla fatica.
Il sesto giorno, arrivati in cima, incontrarono la vecchia eremita ed l’architetto cercò di
convincerla ad accettare uno dei suoi progetti. La donna guardò l’architetto dritto negli occhi, scosse la testa e disse: - Usi il suo istinto e si allontanò.
Furioso, l’architetto sbottò: - istinto, usare l’istinto! Io sono un essere umano, intelligente,
non sono mica un animale quale il mulo o il somaro! Il giorno stesso ripartì ed il giovane
aiutante rimase per una settimana sul posto per rimettersi dalla fatica.
Due settimane dopo, l’architetto apprese che il suo giovane aiutante aveva disegnato un
percorso del sentiero e che era stato accettato sia dal figlio, sia dalla madre per cui i lavori
potevano iniziare. Più che meravigliato, telefonò e gli domandò come avesse fatto a soddisfare le esigenze di quella famiglia.
Il giovane rispose: “Molto semplice! per non faticare troppo, ho caricato su un somaro di
tutti gli attrezzi necessari, gli sono andato dietro fino in cima alla collina ed ho annotato il
percorso che faceva.
Il giovane fece carriera, anche perché non disse quello che pensava dell’intelligenza dell’architetto molto, molto conosciuto… Infatti, avrebbe dovuto dire: - Invece di seguire una
persona intelligente, ho seguito l’istinto di un somaro!
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Il nuovo LANTERNINO
Montorfano
Mons Orphanus “Monte Orfano poiché lontano e disgiunto dagli altri monti, per questo motivo il paese prende il nome di Montorfano.
Sul territorio di Montorfano , sono state trovati, reperti archeologici che testimoniano che
il luogo è sempre stato abitato. A partire dal castello arroccato sul monte (ora in rovina) ,
teatro di dispute del Barbarossa, e oggetto di guerre tra i Torriani (Como) e i Visconti
(Milano), per andare più indietro in epoca romana dove sono state trovate diverse tombe, e
iscrizioni . Ma se volessimo andare più indietro nel tempo non vi sono problemi , perché nelle vicinanze del lago sono stati ritrovati resti di palafitte (conservate al museo Giovio di Como) databili al 2000 A.C. .
Curiosità
Le Ghiacciaie
Il piccolo lago in inverno, si trasforma spesso in una sola lastra di ghiaccio. Questo fenomeno succedeva prima, quando l’inverno era più rigido, ma anche ai giorni nostri, con intensità
minore.
Il ghiaccio del lago venne così a creare una fonte di lavoro, degli operai tagliavano con la
scure la superficie, facendone pesanti lastre che portavano a terra, dove venivano stipate
nelle ghiacciaie, poste nelle vicinanze. Poi con i carri trainati dagli animali , i blocchi di
ghiaccio venivano portati a chi ne faceva richiesta . Questa attività fini negli anni quaranta.
Percorrendo il sentiero che costeggia il lago si possono notare resti delle ghiacciaie , di cui
una abbastanza ben conservata , che da l’idea di come veniva conservato il ghiaccio.
Le macine
Un vecchio manoscritto scritto dall’Abate Amoretti, mentre era in viaggio da Milano ai tre
laghi (nel 1700) descrisse così:
“Montorfano, così detto perché s’erge solitario alla foggia di alcuni colli vulcanici, ai quali
pur assomiglia nel rotondo laghetto che ha sotto; ma ben lungi da vedervisi della lava, non si
scorge che una breccia, o ceppo durissimo, formato da sottil ghiaia quarzosa, silicea, granitosa e porfirica, onde gran copia di mole sen ricava pei mulini”.
Evidentemente in quel periodo, già si producevano mole per i mulini, richieste anche da paesi
lontani. Anche questa andò in declino dai primi del 1900, andando a finire.
Se si ha la voglia di salire al monte , e di percorrere qualche vecchio sentiero, adagiate nel
bosco ricoperte da foglie e muschio potete trovarne ancora qualcuna, appena staccate dal
ceppo ancora da ultimare. Per i più pigri invece diciamo di andare lungo il marciapiede che
porta al cimitero, e all’altezza della chiusa che regola l’uscita dell’acqua del lago, di guardare
nel giardino verso il lago potrà vederne alcune accatastate una sopra l’altra.
N. 3 anno XVI
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Montorfano, visto dagli alunni di 5 elementare
La Chiesa
La chiesa di Montorfano ha il nome di S.Giovanni Evangelista. E’ una chiesa che esiste da tanto tempo e si trova al centro del paese. E’ abbastanza grande, all’interno è poco decorata, ma appena inizia la messa si accendono le luci.
Il prete che di solito celebra la messa, si chiama Don Italo, il suo sostituto Don Ezio.
Io penso che comunque sia bellissima: io sono stata battezzata lì ed ho anche fatto la comunione.Il mio battesimo non lo ricordo, però ho visto le foto e poi , la mia mamma mi ha raccontato tutto, invece la mia comunione,
la ricordo benissimo, la chiesa era tutta ben addobbata.
Melissa Vaghi
La Scuola
La nostra scuola è intitolata a “ Papa Giovanni Paolo II” , sorge nella zona centrale del paese in via Al Dosso 1,
è stata inaugurata nel 1978. Entrati dal cancello principale c’è un giardinetto pianeggiante ricoperto con uno
strato di mattoncini, l’ingresso è fatto da una grande vetrata e a fianco della porta vi è una lastra di marmo
con la foto di Papa Woytila. Entrati, sulla destra vi sono due rampe di accesso che portano alle aule, mentre a
sinistra vi è la mensa, divisa in due parti, il luogo dove la cuoca cucina e la sala dove si mangia. Se vai diritto,
troverai la palestra,dove di solito si gioca a basket o a volte a calcio. Invece salendo al piano superiore troverai l’aula magna, dove tutti i bambini possono disegnare o giocare con i peluches. Speriamo che un giorno la
possiate vedere anche voi.
Paolo Roncoroni e Francesco Valiani
Il lago
Il lago di Montorfano è molto piccolo, la lunghezza è meno di 700 metri . Si trova quasi al confine del paese .
In alcune zone del lago dove ci sono pontili, si può pescare, infatti vi sono molti pesci, e sulle rive si possono a
volte vedere scoiattoli, lepri, volpi. Si può fare comodamente il giro del lago in bicicletta o a piedi, passeggiando sui sentieri. Vi è anche un lido, dove d’estate le persone vanno a prendere il sole e fare il bagno.
Noi pensiamo che il lago sia bello.
Nikolas Civati e Nikolò Guanziroli
Croce rossa
La croce rossa Italiana di Montorfano, è stata ricostruita ed inaugurato il nuovo edificio, il 15 settembre 2007. Serve per aiutare le persone che hanno bisogno, fare servizi, e per raccogliere soldi, non perché non abbiano soldi, ma ne servono tanti per le ambulanze e per le medicine che si usano quando c’è qualcuno che sta male.
Un soldo per uno non fa male a nessuno.
Maria Nicotera
Parco Giochi
Prima il parco era vicino alla piazza, adesso da maggio, il parco è a fianco la scuola.
Ci sono tanti giochi per piccoli: il castello con uno scivolo, e una scala di corda attaccata( è molto alto!), una
brra di ferro per scivolare giù e per i piccolissimi, una “ragnatela” di corda per scendere o per salire. Poi c’è
un gira-gira di ferro e 4 altalene. La cosa più bella del parco è il gazebo dove rilassarsi e vedere il tramonto.
Giulio Tenca e Kevin Longo
Il nuovo LANTERNINO n.3 anno XVI
Periodico edito dal Comitato Lombardo della FISO - [email protected]
Direttore Responsabile : Giuseppe Ceresa - Capo Redattore : Stefano Galletti
Il Nuovo Lanternino, periodico ufficiale del CRL, pubblica articoli (firmati) che possono non corrispondere al parere
della redazione o del CRL stesso, auspicando un sempre maggior contributo da parte di tutti gli orientisti.
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Il nuovo LANTERNINO
Dove eravamo rimasti?
Ancora Origgi e Maggioni protagonisti del Trofeo Lombardia a Lipomo
Nella domenica di mezzo del trittico lombardo di fine ottobre, gli orientisti del nord-ovest si riconciliano con i
boschi della Lombardia sulla carta del Lago Montorfano (in pratica una bella estensione verso sud-est della
carta di Val Basca già teatro di gare di Trofeo Lombardia nelle due annate appena trascorse). Dopo le fatiche
di Carvico dell’ultima domenica, l’impatto con una carta già nota per le sue pendenze niente affatto accentuate
e per il sottobosco per nulla aggressivo ha portato a questa prova organizzata dal GS Delta Orienteering Giussano ben 240 atleti agonisti, cui si sommano una novantina circa di esordienti per un numero totale di presenze
ben oltre le 300: un buon numero anche da presentare all’Assessorato allo Sport che ha appoggiato l’iniziativa
del team organizzatore.
Pur avendo tra le sue fila due nomi come quelli di Giuseppe Tealdo e di Elena Rampado, il Delta si affida al giovane Matteo Cazzaniga per i tracciati, e Matteo non fallisce nell’impresa di rendere il panettone che sovrasta
Lago Montorfano un bel test anche per gli orientisti più esperti: un vero dedalo di cambi di direzione e di punti, molti dei quali distanti non più di poche decine di metri l’uno dall’altro, intervallati a tratte abbastanza lunghe (si tratta comunque di una middle distance), sfruttando in partenza ed in zona arrivo la ricca sentieristica
presente nel bosco ed invece abbandonando gli atleti alla navigazione in costa per tutta la parte intermedia
della gara. Credo che, visti i risultati, Matteo sarà atteso alla prova anche nel 2007...
Le difficoltà tecniche sono state evidenziate anche dal vincitore della HA, Giaime Origgi (IK Prato) che ha
percorso la prova in un tempo sicuramente ragguardevole, avvantaggiato dalla scorrevolezza del terreno ma
che ugualmente non è stato esente da errori, tanto da non essere al termine del tutto soddisfatto dell’andamento della gara; uguali considerazioni da parte del secondo classificato, Paolo Mario Grassi (FitMonza), anch’egli incappato in qualche errore tecnico ma in grado di precedere di due minuti il terzo classificato Fabrizio
Iozzi (Sesto 76 Lisanza) e di due minuti e tre secondi Emanuele Patton (FitMonza).
In campo femminile si sente parlare di “gara per il secondo posto” già ai cancelli di partenza: Federica Maggioni (Pol. Besanese) in questa parte di stagione fa gara a sè ed al Lago Montorfano lascia ad oltre 6 minuti Pandora Segre (FitMonza) che sta inanellando una bella serie di gare anche al di fuori della MTB-O, poi Alice Russian (CAI XXX Otttobre) e Daniela Poete (Interflumina).
Citazioni particolari per le categorie che si chiudono al fotofinish: è il caso della D14 nella quale Linda Zinelli
(Interflumina) precede di 14 secondi Marta Nogara (Nirvana Verde), e dell’H18 dove la sfida tra i compagni di
squadra dell’Orienteering Como Denis Shutkovsky e Luca Tavasci si risolve a favore del primo per 13 secondi;
infine in H35 19 secondi costituiscono il vantaggio di Oleg Anuchkin (T.O.L.) su Roberto Biella (Sesto 76 Lisanza). L’elenco dei vincitori di categoria si completa con Anna Caglio (Pol. Besanese – D12), Julia Shutkovskaya
(Or. Como – D16), Lucia Curzio (Orientamondo – D18), Laura Piatti (Or. Como – D35), Cristina Grabar (US Primiero – D40), Lucia Sacilotto (Unione Lombarda – D45), Francesca Mangia (Vivaio – DB) e Elena Lombardi (Pol.
Besanese – DC). In campo maschile Luca Pompele (Unione Lombarda – H12), Mikhail Anuchkin (T.O.L. – H14),
Matteo Crippa (Pol. Besanese – H16), Moritz Etter (S.Alessandro Or. – H40), Massimo Accorroni (Varese Or. –
H45), Luigino Zanella (Cus Torino – H50), Federico Cancelli (Tumiza Chiari – H55), Christopher Gallo (Cus Parma – HB) e Simone Scola (IK Prato – HC).
Il fine settimana lombardo si era aperto sabato con una bella gara promozionale in quel di Valmadrera (Lecco)
a cura del Nirvana Verde di Bellano. Pochi gli agonisti al via ma più di 80 esordienti ad animare le stradine impervie dell’abitato del lecchese ed i sentieri che conducono sulla montagna sovrastante; la manifestazione, abbinata ad una dimostrazione di arrampicata sportiva riservata ai bambini delle scuole, ha visto vincitori nelle
categorie Open Christopher Gallo (Cus Parma) e Maria Adele Lonati (Unione Lombarda).
Il trittico lombardo di ottobre si chiuderà domenica 29 con la disputa del campionato regionale long a Sesto
Calende sulla carta di Colle della Guardia, a cura del Sesto 76 Lisanza.
Stefano Galletti [email protected]
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Domenica bestiale
Nella mia carriera di orientista di cose un po’ pazze ne ho fatte (compreso il fatto di essere un orientista...). In passato ho provato più volte a partecipare a due gare nella stessa giornata, ma sempre si è trattato di un abbinamento “gara ufficiale + gara promozionale”, oppure “promozionale + gara notturna”; più
recentemente ho fatto il terzo frazionista H35 ai Campionati Italiani e poi sono stato ingaggiato per una
gara del criterium CSI a Villazzano sulla strada per tornare a casa. Un’altra volta ho convinto gli amici a
fare un trittico “Bedolpian + Anterivo + Molten” tra sabato pomeriggio e domenica mattina. Forse la performance più sclerata l’ho fatta l’anno scorso in Ungheria, quando all’arrivo del viaggio da Milano gli altri sono andati in branda o a passeggio ed io ho noleggiato la bici e mi sono iscritto alla prima tappa della 5
giorni MTB-O…
Il comune denominatore di queste situazioni è che c’è il tempo materiale, magari con un po’ di affanno ma
non tanto, per spostarsi da un posto all’altro. Oggi, però, ho battuto il mio record, ed è tutto da vedere se
è un primato solo mio oppure se è un primato di società, regionale, italiano, una vaccata…
Ho partecipato infatti a due gare che si sono disputate nello stesso momento in due nazioni diverse.
Innanzitutto le due gare: gara del Trofeo Miglior Orientista (TMO) ticinese ad Arzo, cartina di Monte San
Giorgio, e gara di Trofeo Lombardia a Lipomo (Como). Non molto distanti tra loro, ma da qui a riuscire a
farle tutte e due...!
Requisiti per l’impresa:
- collaborazione da parte degli organizzatori: Raffaele Valsangiacomo mi ha fatto partire in Ticino al minuto 3 (con prima partenza 9.30) e Giuseppe Tealdo mi ha messo a fondo griglia a Lipomo (11.33)
- buona logistica: macchina vicino al ritrovo in Ticino, poca o niente coda in dogana a Brogeda, trovare
subito la strada per Lipomo alla rotonda di Grandate (dove mi perdo regolarmente)
- ma soprattutto: 1 ora di tempo massimo per finire la prima gara!!! Che con 6 kmsf è fattibile, ma io mica
sono Gueorgiou!!!
Quindi sveglia ore 6.10, rapida colazione e partenza per Arzo. Alle 8.20 sono lì dopo aver girato un po’ tra
Mendrisio e Rancate, mi cambio e vado in partenza (30 minuti al passo). La gara è andata abbastanza
bene, con qualche scivolone di troppo sul terreno saponato, scelte sicure (le tratte non erano difficili) fino
alla 8, quando un errore di parallelo ed una linea d’arresto (sentierino) non segnato mi hanno fatto pascolare 8 minuti buoni. Per fortuna da dietro è arrivato un concorrente più forte di me che faceva il mio stesso
percorso e mi ha riportato sulla retta via e mi ha anche fatto il ritmo fin quasi alla fine. Alle 10.33 punzonavo il finish, e via subito di corsa al ritrovo (15 minuti a piedi) continuando a correre e superando i primi
concorrenti arrivati che hanno pensato che io fossi ancora in gara. Scarico del chip, cambio della maglietta fradicia (solo quella) e via in macchina con tuta, ghette e scarpe da ori (tanto con fango che aveva fatto
presa sui tacchetti la suola era come se fosse liscia). Rispettando tutti i limiti di velocità arrivo a Brogeda e
non c’è nessuno, arrivo a Grandate e attacco il navigatore satellitare: è una marca nuova, “Bosisio” e la
fanno ad Orsenigo; Kristian ad Arzo aveva posato ed era già a Lipomo a darmi indicazioni preziose su come arrivare. Alla fine alle 11.15 ero al centro gara; rapida scorsa al comunicato gara, recupero la descrizione punti e vado in partenza. Solo che dovevo convincere le mie gambe a riprendere a correre. E qui
non c’è stato verso: ho visto subito che le prime tratte del percorso erano veramente scorrevoli, ma di correre a buon ritmo non se ne parlava proprio. Non mi è restato che cercare di sbagliare il meno possibile,
anche se la concentrazione è venuta meno man mano che la gara andava avanti, e devo ringraziare i
concorrenti passato prima di me che soprattutto sul costone ripido hanno lasciato qualche solco che mi
ha dato la direzione giusta ed un po’ di lettura tranquilla. Il finale è ancora molto scorrevole, ed ho ripreso
un ritmo appena discreto, così da chiudere alle 12.31, in 58 minuti e rotti. Davanti a me ADO di soli due
minuti (deve aver sbagliato l’impossibile, e io che l’avevo messo come favorito... ! Ah già, devo dimenticarmi di questa cosa dei favoriti...) ed il gruppone degli imprendibili dai 38 ai 45 minuti. Come capita spesso, sono il “primo dei grami”, ovvero il primo di quelli che dai tori imprendibili le buscheranno sempre e comunque.
Il finale è un po’ melodrammatico. Il nostro supereroe arriva al centro gare e stramazza stravolto di fatica
(in pratica tra gare, trasferimenti, spostamenti verso la partenza o dall’arrivo sono stato in ballo quasi 6 ore), in calo di zuccheri, liquidi, solidi, gassosi, cibo ed energie. Ho ripreso sembianze umane dopo mezza
scatola di biscotti al cioccolato ripieni di marmellata all’arancia, ma per almeno un’ora le gambe dal ginocchio in giù sono state quelle di qualcun altro... vedremo domani mattina i postumi della pazza giornata di
oggi. Stefano G.
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Il nuovo LANTERNINO
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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA REGIONALE ORDINARIA ELETTIVA
Data: Domenica 5 Ottobre 2008
Luogo: SCUOLA PRIMARIA MONTORFANO, AULA MAGNA; Via del Dosso, Montorfano
(CO)
Ora: prima convocazione : ore 10.00; seconda convocazione: ore 14.00
Con il seguente ordine del giorno:
•
Elezione del Presidente, Vice Presidente e Segretario dell’Assemblea
•
Elezione della Commissione di Scrutinio
•
Presentazione dei Candidati per il Consiglio Federale da presentare all' Assemblea
Nazionale Ordinaria Elettiva (9 novembre p.v.) – (eventuale votazione se ci sono più
di tre candidature nel ruolo Dirigente)
•
Presentazione dei Candidati alla Presidenza C.R. Lombardia
•
Presentazione dei Candidati al Consiglio Regionale Lombardo (Ruolo Dirigente, Ruolo
Atleta, Ruolo Tecnico)
•
Elezione del Presidente Regionale
•
Elezione dei Consiglieri Regionali (Ruolo Dirigente, Ruolo Atleta, Ruolo Tecnico)
NORME STATUTO FEDERALE
21.1 L’Assemblea Regionale è composta da:
a) Presidenti (o loro delegati purché appartenenti al Consiglio Direttivo e regolarmente tesserati alla F.I.S.O.) delle Società/Associazioni affiliate alla FISO, facenti parte del Comitato Regionale ed aventi diritto a voto.
b) I rappresentanti degli atleti democraticamente eletti all’interno delle Società/Associazioni.
c) I rappresentanti dei tecnici democraticamente eletti all’interno delle Società/Associazioni.
d) la delega può essere concessa al primo tecnico dei non eletti della stessa Società. Per l’elettorato attivo degli atleti e dei
tecnici si rinvia a quanto stabilito dall’art. 12.8.
21.3 Al termine del quadriennio Olimpico, l’Assemblea Regionale procede con votazioni separate ed a scrutinio segreto
all’elezione del Presidente e dei Componenti del Comitato Regionale nella misura di:
a) 5 Consiglieri eletti dagli affiliati delle Regione con diritto a voto
b) 2 Consiglieri eletti dai rappresentanti degli atleti nell’ambito di detta categoria
c) 1 Consigliere eletto dai rappresentanti dei tecnici nell’ambito di detta categoria
Le preferenze da esprimere sono disciplinate dall’art. 12.10
21.5 Hanno diritto a voto:
a) i Rappresentanti delle Società/Associazioni di cui all’art. 12 comma 1, secondo le modalità dell’art. 12 comma 11. I votanti possono essere portatori di una sola delega di un’altra Società/Associazione Sportiva ammessa a voto purché della
stessa Regione e a condizione che il numero di Società/Associazioni affiliate con diritto a voto nell’ambito della Regione
sia superiore a 20. In caso contrario non sono ammesse deleghe;
b) i rappresentanti degli atleti eletti democraticamente in ciascuna Società/Associazione della regione, o i supplenti individuati nei primi dei non eletti.
c) i rappresentanti dei tecnici, eletti democraticamente in ciascuna Società/Associazione della regione, o i supplenti individuati nei primi dei non eletti. Ogni rappresentante di Società/Associazione votante può esprimere, nella votazione un numero di 3 preferenze fra i candidati a Consigliere. Ogni rappresentante degli atleti, votante, può esprimere nella votazione preferenze per numero 2 Consiglieri, atleta, da eleggere; Ogni rappresentante dei tecnici, votante, può esprimere nella votazione preferenze per numero 1 Consigliere, tecnico, da eleggere.
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Il nuovo LANTERNINO
Tempo di consuntivi
Si avvicina la fine dell’anno. Si avvicina il tempo dei consuntivi.
I bambini imparano fin da piccoli che arriva sempre un momento, quello del “redde rationem”, sia esso la letterina a Babbo Natale o la pagella di fine anno, nel quale bisogna condensare in poche righe i meriti ed i propositi futuri. Per coloro
che si occupano di gestire i mille aspetti di una Federazione sportiva, questo momento è più diluito nel tempo, arriva ogni
4 anni alla scadenza del quadriennio olimpico, ma come ogni “redde rationem” arriva anch’esso inesorabile…
Come mi ha svelato recentemente il Presidente del CRL Giuseppe Ceresa, il numero di inizio ottobre del Nuovo Lanternino, terzo dell’annata 2008, sarebbe stato a tutti gli effetti l’ultimo della sua prima gestione del CRL: l’ultimo numero del
2008 uscirà infatti in occasione della Festa del Lanternino ad elezioni regionali e nazionali già avvenute.
Poiché, come da tradizione, l’ultimo numero di ogni anno è riservato ad una presentazione delle classifiche di tutti i trofei
annuali lombardi, classico numero di riepilogo che qualcuno conserva religiosamente e con cura anche nell’era di
internet, forse è il caso di fare qui qualche considerazione sparsa su quale può essere il futuro del Nuovo Lanternino, visto
con gli occhi di chi (il sottoscritto) lo ha preso in consegna da Ivano Benini nel 2004 (ricordo ancora il “passaggio di consegne” avvenuto sul prato dell’arrivo della finale di Coppa Italia di Borgo Ticino) e lo consegnerà… a chi?...
Pensieri sparsi, dunque.
Innanzitutto, voltando indietro lo sguardo, mi sembra che da 4 anni a questa parte i canali comunicativi della community
degli orientisti si siano evoluti come non mai! Non so cosa potrà succedere nei prossimi 4 anni… comunicazioni telepatiche, forse? Se si, spero di poter captare quelle di Thierry Gueorgiou! Ma se anche fosse, costituirebbero un salto di qualità importante tanto quanto quello da poco avvenuto.
I blog:
nonostante altri abbiano provato ad attribuirsi il merito di aver aperto per primi uno sguardo d’insieme su questo mondo,
credo che sia stato il Nuovo Lanternino il primo a fare un po’ di luce e di pubblicità sui primi blog e siti di orientisti nati
in rete, dedicati al 100% o quasi al nostro sport: ricordo la sorpresa di navigare in rete scoprire il sito di Alessio Tenani e
quello di Laura Scaravonati, il sito ora defunto di Michele Tavernaro chiusosi con quella autentica pietra tombale
“Tavernaro stops with professional orienteering” che ancora ci fa male… I siti di Remo Madella e Andrea Gianotti, il
primo abbozzo del sito Skodeg-O e quello ora un po’ più fermo dell’IFK Bombarda.
Ora i siti ed i blog sono alcune decine, ciascuno dei quali rimanda ad altri a formare una ragnatela informativa imponente
ed inarrestabile. Alcuni blog sono veramente fiorenti, con resoconti costanti quasi “live“ dai campi di gara, con i contributi di chi commenta a caldo… direi che i blog sono diventati oggi il mezzo di comunicazione più aperto e più spontaneo
del quadriennio 2004-2008. Talvolta criticati per qualche esposizione un po’ sopra le righe, non più riservati ai soli Elite
che con essi cercano di promuovere la propria immagine, rimangono una fonte di informazioni alla quale ciascuno può
attingere e sulla quale ognuno può esercitare il proprio personale filtro. Prendere o lasciare.
Un discorso a parte ancora meriterebbero i forum, oggi un po’ in declino (almeno per quanto ci riguarda) rispetto agli
anni scorsi.
I siti istituzionali:
anche in questo quadriennio il sito del CRL è stato sicuramente uno dei più affidabili in termini di qualità e quantità di
informazioni. Lo dico, questo, da utente del sito stesso. Abbiamo in rete verbali, documentazione, volantini, griglie, classifiche e quant’altro ancora. Non è una fatica da poco; i verbali devono essere pubblicati nei tempi previsti dai regolamenti, i volantini con anticipo tale da costituire informazione per gli atleti ed i neofiti. Le griglie sono soggette al lavoro dei
team organizzatori: se la griglia di una gara è preparata al sabato mattina, ci vuole pur sempre qualcuno che rinunci ad
andare all’IKEA al sabato per dedicare qualche minuto all’inserimento della news sul sito J
Ma credo che il termine di paragone, per valutare il sito del CRL, sia anche quello di andare a vedere i siti degli altri comitati regionali. Che non hanno le stesse informazioni, lo stesso puntuale aggiornamento, talvolta rimangono inattivi per
settimane o mesi finché addirittura alcuni vengono soppiantati da siti paralleli “semi istituzionali” avallati dall’organo
regionale ma di fatto “appaltati” a qualche orientista di buona volontà che se ne fa carico per qualche tempo.
Avendo portato avanti per un quadriennio la bandiera del “garantiamo la continuità piuttosto che un servizio eccellente una tantum - ma discontinuo”, non posso che apprezzare gli sforzi fatti dal CRL per mantenere attivo il sito
www.fisolombardia.it
Una simile considerazione credo di poterla fare anche per il sito FISO. Personalmente sono stato tra i protagonisti del
cambiamento nelle regole e nell’attività del sito; oggi ritengo che tante regioni e società e addetti stampa (più che in passato) abbiano possibilità di accedere, o di inviare materiale, per la pubblicazione su un sito che è comunque nel bene e nel
male l’organo internet ufficiale della Federazione.
Continua alla pagina seguente
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Il nuovo LANTERNINO
L’obiettivo di rendere tutti uguali agli occhi della rete, di non avere figli
e figliastri, non è certo del tutto riuscito: tuttavia, anche in questo caso,
l’invito che ogni tanto faccio mio (nel senso che vado a controllare in prima persona…) è di andare a vedere quali progressi, in termini informativi, ci sono stati rispetto al quadriennio precedente o a quello ancora a cavallo di secolo; basta
andare a contare il numero degli interventi, la copertura territoriale, la frequenza, confrontare la puntualità negli aggiornamenti quando si tratta di avere informazioni sui mondiali…
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E’ in questo scenario variegato, dunque, che si inserisce una pubblicazione come il Nuovo Lanternino. Un periodico cartaceo che come tanti in questi ultimi anni soffre della concorrenza spietata della rete. Ma un periodico ufficiale e
“tangibile” (nel senso di toccabile con mano) che rappresenta comunque uno dei prodotti “spendibili” sul mercato da parte di un Comitato. Una pubblicazione cartacea che resiste laddove praticamente tutti i comitati regionali (e persino la Fiso, purtroppo…) hanno rinunciato o non riescono ad investire tempo e risorse. Persino l’amico Comitato Trentino ha al
momento accantonato un progetto che ho visto partire e più volte interrompersi, poi rinascere con il “Kilometro sforzo” di
Andrea Rinaldi (di cui sono stato inviato speciale all’O-Ringen) e poi ritornare nuovamente nel limbo. Non conosco altri
comitati che abbiano mantenuto i 4 numeri all’anno, periodici, costanti nella cadenza, con le date di uscita programmate
non alla “ognitantomanale” ma su Orientarsi ad inizio anno.
Ma come rinnovarlo nella qualità e nei contenuti alla luce della “concorrenza” evidenziata in questo non breve pezzo?
Idee e spunti ci sono. Ma devono trovare attori in grado di portare avanti le parti della sceneggiatura e del copione.
Non è più il tempo, purtroppo, dei mini-resoconti da parte degli avventurieri che in estate andavano in qualche località
esotica a partecipare alle gare multi-days: oggi tantissimi orientisti attraversano il confine per andare in giro per il mondo
a correre (nei mesi estivi di solito ci si da appuntamento al banco check-in di Orio al Serio!) e sono i blog a riportare cronache e commenti e spunti di colore sulle varie gare.
Non è più nemmeno il tempo delle cronache di qualche gara non troppo lontana nel tempo, visto che sia il sito Fisolombardia che il sito Fiso avranno senz’altro già riportato con dovizia di particolari gli articoli a caldo ed i blog avranno provveduto a fare ulteriore tabula rasa delle ultime informazioni inedite spendibili.
Una idea di cui abbiamo parlato, ma che non è stato ancora possibile perfezionare, è quella di presentare nel Nuovo Lanternino non tanto la storia delle gare disputate negli anni precedenti sulla carta di gara che ospita l’uscita del periodico
(resoconti recuperabili senz’altro anche essi in rete) ma proprio le carte di gara passate. Per mostrare come è evoluto anche il disegno della mappa, la tecnica della cartografia, le aspettative dei concorrenti che non si accontentano più di mappe un po’ “tirate giù col falcetto”, la cura dei particolari che oggi è senz’altro superiore. Oppure anche per presentare un
vecchio percorso con cui confrontare quelli odierni: chi dice che i percorsi HA o HB di una volta erano più difficili di
quelli attuali?
La pubblicazione dei vecchi resoconti, facili da reperire, avrebbe dovuto nelle mie intenzioni “tirare la volata” a questo
tipo di rubrica, non facile da mantenere in vita ma credo interessante per tutti gli orientisti, siano essi neofiti o nostalgici.
Un’altra idea è quella di offrire spazio agli esordienti, affinché siano anche i loro commenti e le loro impressioni a fare da
traino alle nuove leve, affinché uno spazio sul Nuovo Lanternino costituisca un legame ancora più intenso con il nostro
sport.
Altre idee ancora sono nate, sono state accantonate, ma mai dimenticate. Quello che però è importante è che ciascuno di
noi, ogni orientista, si senta in qualche modo responsabile ed attore della scena presentata sul Nuovo Lanternino: nel tempo abbiamo ospitato poesie, giochini, piccoli resoconti, tomi a puntate… la nostra pubblicazione non ha bisogno di premi
Pulitzer, solo di un poì di buona volontà e di passione da mettere su carta o su file una volta ogni tanto.
Io credo che l’avventura del Nuovo Lanternino non si esaurirà in questo quadriennio, anche perché ci vuole più energia
per far ripartire una macchina una volta che il motore è spento rispetto a quanta ce ne vuole per mantenere un minimo di
movimento per tornare ad accelerare.
Al nuovo CRL spetterà il compito di stabilire se il Nuovo Lanternino avrà un futuro e dettarne le linee guida.
Agli orientisti lombardi (ma non solo) spetterà il compito di inserirsi in queste linee guida e fornire il propellente affinché
un cammino pluri-decennale non abbia ad interrompersi.
E visto che anche per il sottoscritto è l’ultimo numero di questo quadriennio, approfitto per ringraziare tutti coloro che in
questi 4 anni hanno contribuito al Nuovo Lanternino, tutti coloro che hanno letto, commentato, consigliato, partecipato ai
concorsi e supportato la redazione. Grazie a tutti
Stefano Galletti
[email protected]
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Il nuovo LANTERNINO