Il dramma dell`ipocrisia

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Il dramma dell`ipocrisia
La Sicilia
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Martedì 10 Febbraio 2015 Siracusa Pagina 28
Il dramma dell'ipocrisia
Tra risate, inganni e tradimenti in scena la storia di un giornalista
Ipocrisia, gelosia, inganno, tradimenti e un finale strepitoso sono andati
in scena domenica pomeriggio sul palco del teatro comunale, durante
il settimo appuntamento con la rassegna curata dal direttore artistico
Alfio Breci.
La commedia "L'amico del cuore" interpretata da Biagio Izzo, si è aperta in platea con la
confessione, con l'atto liberatorio per mettersi apposto con la coscienza. La trama è nota.
Michelino, Biagio Izzo, giornalista di successo sposa Frida, bellissima svedese simbolo della
libertà e della Svezia senza tabù.
Leggera e dall'aria innocente Frida diventa, nella borgata di un piccolo paese, la donna-oggetto
tanto ambita da tutti, persino dall'uomo ambiguo che è insito nel ministro di Dio, padre Leonardo.
Roberto Cordova è malato di cuore e deve partire per un difficile intervento chirurgico in America.
Come ogni moribondo ha un desiderio: passare una notte con la bellissima Frida, moglie del suo
più caro amico Michele. Tra risate del pubblico, si rivolge al prete del paese per purificare il suo
ego flagellato dall'unico e insano proposito. Nonostante l'invito a desistere da parte di padre
Leonardo, Roberto, dopo aver affrontato l'amico e la moglie per portare a compimento il suo
ultimo desiderio, riesce nel suo intento.
Scritta da Vincenzo Salemme, la commedia ruota attorno all'ipocrisia. Senza sapere che nel
salvaguardare quell'apparenza di cui tanto si va fieri si può anche arrivare alla distruzione della
propria felicità. Mantenere la facciata del buono amico, del marito devoto e comprensivo, porta il
povero Michelino in uno stato di sofferenza che sfocia in uno shock confusionale, abilmente
drammatizzato in scena da Biagio Izzo. Lui, uomo moderno, che aveva nascosto tutte le sue
debolezze dietro la costruzione di un alter ego evoluto, democratico, e sprezzante di ogni forma
di gelosia, è costretto a gettare la maschera allorquando la moglie accetta di andare a letto con
l'amico. Nonostante il dubbio emergente, se il vero amico è colui che chiede o colui che non
chiede, l'incapacità di ribellarsi al dolore interiore prende il sopravvento su Michelino, il quale
supera il momento infelice, perdona tutti, e riprende a occupare il ruolo comodo di un tempo.
Mentre intorno si muovono altri curiosi personaggi, tra cui un nipote un po' svitato di Michele, i
mesi passano, si avvicina il Natale, Frida è in dolce attesa da sette mesi. Roberto, sopravvissuto
al trapianto, fa ritorno dagli Stati Uniti appena scopre dell'arrivo del bambino poiché, molto
probabilmente, è figlio suo dal momento che Michelino soffre di una forma acuta di sterilità, mai
comunicato alla moglie. A ingarbugliare la situazione arriva la ginecologa di Frida con la notizia
shock: il bambino nascerà un mese prima della data stimata. Chi sarà il padre di quel bambino,
Michelino non lo saprà mai, ma l'angosciosa esistenza generata dal trascinarsi dietro una vita
bella come una favola di burro sarà il prezzo da pagare.
L'appuntamento con il teatro è fissato per domenica primo marzo alle 18.30 con "Le mille bolle
blu viaggio in Jazz negli anni 60/70" con Stefano Di Battista e Nicky Nicolai.
Rosanna Gimmillaro
10/02/2015
http://giornaleonline.lasicilia.it/GiornaleOnLine/stampa_articolo.php?id_articolo=280... 16/02/2015