Regolamento di ospitalità

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Regolamento di ospitalità
CENNI STORICI
La Casa di Riposo Vallardi è un Ente senza scopo di lucro.
E’ sorta nell’anno 1931 per volontà dell’Editore Cecilio Vallardi
E’ stata eretta in Ente Morale nel 1934.
Nei suoi settanta anni di attività la Casa si è aperta all’accoglienza di tutti cittadini anche privi dei
requisiti un tempo obbligatori. Ha però mantenuto le originarie caratteristiche di vivibilità ed
accoglienza. Dispone di camere singole, doppie e triple, palestra per fisioterapia, cappella, salottini
e sale di ritrovo.
Nell’anno 2003 la Casa di Riposo da IPAB è tornata alla originaria natura giuridica privata.
E’ accreditata con il Sistema Sanitario di Regione Lombardia e pertanto eroga tutti i servizi previsti
dalla normativa vigente.
COS’ E’ LA CARTA DEI SERVIZI
Questo documento ha lo scopo di definire e rendere consapevoli gli utenti circa:
1. I valori e gli obiettivi della Casa
2. I responsabili e l’organizzazione
3. Le modalità di accesso alla struttura
4. I servizi offerti e regolamento di ospitalità
5. I costi dei servizi
6. La tutela degli utenti e la valutazione dei servizi
Allegati distribuiti su richiesta:
▫
▫
Codice etico
Regolamento assistenze personalizzate
ART. 1 : I VALORI E GLI OBIETTIVI DELLA CASA
La Casa ha lo scopo statutario di: “Ospitare nella Casa, dietro pagamento della retta di degenza, sia
per libera scelta degli interessati sia in caso di accertata impossibilità di ricorso ad altre forme di
assistenza, persone di ambo i sessi, in condizioni di non autosufficienza totale o parziale, fornendo
loro tutti i servizi previsti dalla normativa del settore”
( Art. 2 lett. a) Statuto vigente).
È favorita l’opera offerta a titolo di volontariato da parte di parenti, amici e conoscenti, anche
organizzati, a vantaggio del soddisfacimento dei bisogni di socializzazione degli Ospiti.
La Casa fa propria la Carta dei diritti della persona anziana e si impegna a seguirne gli indirizzi e a
perseguirne le finalità.
La Casa impronta la propria attività ai valori di rispetto dei principi e delle norme vigenti; onestà e
correttezza; imparzialità e pari opportunità; riservatezza e rispetto dell’ambiente.
Detti principi sono stati affermati con l’adozione di un Codice Etico, la cui inosservanza costituisce
motivo di risoluzione dei rapporti intercorrenti con il soggetto che ha posto in essere la violazione.
Nei processi di cura e di assistenza ciò si concretizza nei seguenti intendimenti:
~1~
Diritto al rispetto della propria individualità e alla non discriminazione.
Gli Ospiti all’ingresso sono invitati a dichiarare come vogliono essere chiamati e il personale della
Casa a seguire questa indicazione.
La Casa organizza l’assistenza secondo piani individualizzati mirati alla definizione di obiettivi di
assistenza verificabili.
La Casa non discrimina gli Ospiti sulla base delle convinzioni religiose o politiche.
Diritto alla privacy
La Casa provvede alla gestione dei dati sensibili secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
La Casa tutela il rispetto dell’individualità di ogni ospite e mette a disposizione spazi separati per
colloqui riservati. Il personale della Casa è tenuto all’osservanza del segreto professionale.
Diritto all’informazione e alla scelta.
Tutto il personale è dotato di cartellino di riconoscimento con fotografia.
Gli Ospiti hanno il diritto di essere informati circa il proprio stato di salute e di accedere a tutti i
dati custoditi nella Casa che li riguardino.
Solo gli Ospiti e gli eredi legittimi possono chiedere copia del fascicolo sanitario presentando
domanda scritta.
Diritto al mantenimento dei propri legami familiari e amicali.
La Casa favorisce l’accoglimento delle coppie di coniugi in camere doppie ed agevola il
mantenimento dei legami familiari attraverso la massima estensione dell’orario di visita e
stimolando la partecipazione dei parenti alla vita della Casa
ART. 2 : L’ORGANIZZAZIONE E I RESPONSABILI DEI SERVIZI
Il Consiglio di amministrazione è composto da nove membri e precisamente:
a) cinque nominati dai parenti e affini della discendenza di Vallardi Francesco fu Pietro,
b) uno nominato dal Sindaco del Comune di Milano,
c) uno nominato dal Sindaco del Comune di Appiano Gentile,
d) uno nominato dal Presidente della Regione Lombardia,
e) il Preposto Parroco pro tempore
Secondo le disposizioni statutarie, tre consiglieri sono nominati tra i discendenti di Francesco
Vallardi fu Pietro.
Il Consiglio:
- nomina il Presidente;
- indica le priorità ed emana le direttive generali per l’azione amministrativa e la gestione;
- approva regolamenti e piante organiche;
- approva piani e programmi dell’Ente;
- approva il bilancio certificato dal Revisore dei conti;
- approva lo Statuto e sue modificazioni,
- delibera in ordine ad atti di disposizione del patrimonio
- delibera in materia di liti attive e passive.
Il Direttore Generale – dott.ssa Giovanna Grizzetti - è responsabile della gestione finanziaria,
tecnica e amministrativa dell’Ente.
E’ Datore di lavoro ai sensi del D. Lgs. 81/08 nonché responsabile delle relazioni con il pubblico.
La dott.ssa Annunciata Zagami è Responsabile Sanitario.
~2~
GIORNATA TIPO
Ospiti collaboranti: possono gestire liberamente le loro giornate fruendo dei servizi che la Casa
mette a disposizione.
Gli orari dei pasti sono:
prima colazione dalle 8.00 alle 9.30
pranzo alle ore 12.00
cena alle ore 19.00
Ospiti non collaboranti:
7.00 – 8.30: igiene personale e alzata.
8.30 – 9.00 prima colazione
9.30 – 11.00 bagni, attività di animazione e riabilitazione di gruppo
11.30 – 12.30 pranzo
12.30 – 14.30 riposo
14.30 – 15.30 bagni, animazione e riabilitazione individuale
15.30 – 16.00 merenda
18.00 – 18.45 cena
19.30 – 21.00 igiene e preparazione per la notte
ART. 3: MODALITA’ D’ACCESSO
Visite Guidate
Gli aspiranti Ospiti e i loro familiari hanno la possibilità di effettuare visite guidate alla Casa previo
appuntamento con la Direttrice.
Domanda di ammissione
Le domande di ospitalità devono essere presentate su modello unico in uso in ASL Como.
Devono essere corredate di obbligatorio certificato medico rilasciato dal curante e di tutti i
documenti previsti. Dopo aver ricevuto le informazioni relative alle modalità di gestione dei dati
personali, gli Ospiti hanno la facoltà di esprimere il proprio consenso al loro trattamento. In
mancanza di consenso al trattamento dei dati personali non è possibile dar luogo all’ammissione.
Sottoscrizione presa d’atto dell’ avvenuta informazione generale e del regolamento economico.
Autorizzazione a informare sul proprio stato di salute.
Criteri di ammissione
La lista d’attesa è gestita sulla base dei seguenti criteri: complessità sanitaria, fragilità della rete
sociale e continuità assistenziale e cronologico. L’accoglibilità della domanda è stabilita a
insindacabile giudizio del Responsabile sanitario.
I cittadini di Appiano hanno diritto all’accoglienza prioritaria.
Modalità di accoglienza
- consegna della documentazione obbligatoria
- sottoscrizione del contratto di ospitalità
- accoglienza dell’ospite da parte dello staff assistenziale
- colloquio formale con i familiari
- visita medica
- predisposizione eventuali accertamenti clinici o strumentali
- compilazione modulo rilevazione indicazioni e aspettative dei familiari/ospiti
Modalità di presa in carico
- Cancellazione del Medico di Medicina Generale e iscrizione dell’Ospite al servizio medico della
RSA
~3~
- Elaborazione piano di assistenza individualizzato e verifica secondo la periodicità ivi stabilita
Modalità di dimissione
- consegna lettera di dimissione con descrizione dello stato clinico e valutazione aspetti
cognitivi, funzionali e comportamentali
ART. 4: SERVIZI E REGOLAMENTO DI OSPITALITA’
SERVIZI COMPRESI NELLA RETTA
- Servizio infermieristico da parte di infermieri professionali 24/24 ore.
- Assistenza medica di base da parte del medico della Casa, festivi esclusi e della reperibilità
medica 24/24 ore incluse le festività.
- Visita fisiatrica almeno annuale.
- Farmaci
- Ausili per incontinenza nei limiti delle tipologie e della quantità stabilite dalla D.g.r. 21 marzo
1997 n. 26316
- Servizio di fisioterapia e riabilitazione.
- Assistenza di base per le attività della vita quotidiana da parte di personale qualificato
- Servizio ristorante: il servizio offre la scelta tra due menù (vedi allegato) e la somministrazione
di specifiche diete, l. ½ di acqua o l. ¼ di vino ai pasti se consentito dal medico curante.
- Servizio alberghiero (pulizia degli ambienti e lavaggio biancheria piana)
- Servizio lavanderia e guardaroba.
- Animazione.
- Su richiesta dell’interessato redazione di valutazione globale, scritta, dello stato di bisogno.
- Rilascio intestato al fruitore della prestazione della certificazione ai sensi della D.g.r. 21 marzo
1997 n. 26316 valida ai fini fiscali
- La partecipazione a ogni attività, evento o rinfresco organizzato dalla Casa
- Segretariato sociale
- n. 2 pasti all’anno in sala ristorante per parenti o amici
SERVIZI NON COMPRESI NELLA RETTA
- Trasporti da e per la Casa di riposo per esigenze individuali non urgenti: servizio offerto dalle
locali Associazioni di pubblica assistenza secondo disponibilità e tariffe.
- Parrucchiere e podologo: servizi effettuati presso la Casa su richiesta dell’interessato da
professionista iscritto alla Camera di Commercio con regolare rilascio di fattura.
- Servizio funebre: nel caso di decesso i parenti contatteranno a loro discrezione un’impresa di
pompe funebri. Le relative spese sono a carico della famiglia. Si prega di non richiedere alcuna
indicazione al personale in servizio in ordine alla scelta dell’impresa (Regolamento Regionale 9
novembre 2004 – n. 6).
ORARIO – VISITE - USCITE
L’orario di visita per i Parenti è libero dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
In casi motivati possono essere concesse deroghe.
E’ possibile lasciare temporaneamente la Casa per visite o soggiorni con riduzione sulla quota retta
come da tabella allegata.
Limitazioni alla mobilità individuale possono essere apposte solo sotto stretto controllo medico.
Per lasciare la Casa è richiesta una firma sull’orario di uscita da parte dell’Ospite o di un parente o
accompagnatore.
~4~
Si declina ogni responsabilità per danni verificatisi al di fuori della Casa durante attività non
organizzate dalla stessa.
AMBIENTI
E’ possibile personalizzare l’arredo della propria camera previo accordo con la Direzione, nel
rispetto delle norme di prevenzione incendi.
E’ assolutamente vietato l’uso di fiamme libere (candele, ceri, incensi o altro).
È vietato l’uso di qualsiasi elettrodomestico (frigoriferi, coperte termiche, apparecchi di
riscaldamento o di cottura, lampade etc). Eventuali deroghe potranno essere richieste alla
Direzione.
E’ consentito l’uso di televisori personali purché in buono stato e provvisti del marchio CE.
L’Ospite riconosce il diritto al personale di servizio di entrare con la chiave generale nella camera
per operazioni di pulizia, controlli e riparazioni e comunque in ogni caso ritenuto opportuno dalla
Direzione.
CORREDO
Gli Ospiti devono disporre di un guardaroba sufficientemente rifornito, adeguato alla stagione e
alla misura e sono tenuti a contrassegnare tutti i capi.
La Casa non effettua lavaggio a secco e non risponde per eventuale restringimento degli stessi.
CONVIVENZA
L’Amministrazione della casa potrà, previa informazione all’Ospite e/o familiare, effettuare il
trasferimento di camera per motivi organizzativi o sanitari.
Gli Ospiti devono tenere, fra loro e con il personale, rapporti di reciproco rispetto. La Direzione è a
disposizione per qualsiasi segnalazione di ogni eventuale carenza di qualsiasi tipo nei servizi
prestati dalla RSA.
Sono vietati all’Ospite tutti i comportamenti e gli atti anche potenzialmente dannosi a sé e/o ad
altre persone e/o cose, nonché ogni comportamento non decoroso e civile.
Gli Ospiti si impegnano ad osservare e i parenti a far osservare le seguenti disposizioni:
- in tutta la struttura è vietato fumare ed è vietato l’uso di fiamme libere
- seguire le regole dell’igiene e della coabitazione
- non conservare in camera cibi e bevande deteriorabili;
- mantenere in buono stato la camera, gli impianti e le attrezzature
- detenere in camera sostanze chimiche, detersivi, prodotti per piante e simili.
- gettare acqua, immondizia o altro fuori dagli appositi siti e recipienti
- versare negli apparecchi sanitari della stanza da bagno materiali di qualsiasi genere che possano
otturarli
ASSENZE TEMPORANEE
Le assenze temporanee dell’Ospite, ai fini del mantenimento del posto letto all’interno della RSA
sono considerate:
- Se dovute a rientri in famiglia come giornate di presenza nel limite massimo di quindici giorni,
con la riduzione del 10% sulla retta applicata, superato il quale cessa la disponibilità del posto
letto.
~5~
-
Se dovute a ricovero ospedaliero dell’ospite, come giornate di presenza nel limite massimo di
quindici giorni e a seguito di specifica valutazione nel limite massimo di trenta giorni, superato
il quale cessa la disponibilità del posto letto.
DIMISSIONI
Da parte dell’Ospite:
Le dimissioni volontarie da parte dell’Ospite possono avvenire previa disdetta scritta con
preavviso scritto di 15 gg..
Le dimissioni d’ufficio possono essere disposte per:
- Inosservanza delle condizioni di ospitalità in vigore, del Codice Etico, o mancati pagamenti
retta contestati per iscritto, previa comunicazione al Comune e all’ASL di residenza
- Sopravvenute modificazioni nello stato clinico dell’ospite le quali comportino l’impossibilità da
parte della Casa di erogare una prestazione medico-assistenziale adeguata.
- Nei casi in cui l’Ospite o il familiare manifestino chiara sfiducia nei confronti dell’operato del
personale o dei medici della R.S.A. previa comunicazione scritta con preavviso di 30 giorni.
ASSISTENZA RELIGIOSA
La Casa favorisce la libertà di culto. E’ presente una cappella nonché un luogo di culto
aconfessionale.
L’assistenza religiosa cristiano cattolica è offerta nei limiti e con le modalità stabilite dalla
Parrocchia di Appiano Gentile.
OGGETTI PERSONALI
Si suggerisce di non tenere per sé oggetti personali di valore o somme di denaro. La Casa non
risponde in caso di smarrimenti o furti. Presso l’amministrazione è attivo un servizio di custodia
valori dichiarati e registrati.
NORME ANTINCENDIO
La RSA è dotata di un piano di emergenza con specifiche procedure operative in grado di scattare
tempestivamente ed in modo preordinato.
Parenti e visitatori sono tenuti a conoscere le norme di emergenza.
ASSISTENZA PERSONALIZZATA
L’Ospite o il familiare che intenda avvalersi di una persona per un accompagnamento
personalizzato per sé o per il Suo congiunto deve richiedere l’ autorizzazione dall’amministrazione
e rispettare il relativo Regolamento. In caso di interferenza di detto accompagnatore con le attività
assistenziali la Casa può richiederne l’allontanamento.
ART. 5: COSTI DEI SERVIZI
Le rette sono di quattro tipologie in relazione al grado di parziale o totale di non autosufficienza e
al tipo di camera: se doppia/tripla o singola come da tabella allegata.
La definizione del grado di non autosufficienza a presupposto dell’applicazione della retta e le sue
eventuali modifiche sono stabilite dal medico in relazione alle mutate condizioni funzionali,
cognitive, internistiche.
Ai fini dell’applicazione della retta tutti i soggetti con disabilità certificata (invalidità con
riconoscimento di assegno di accompagnamento) sono considerati non autosufficienti totali.
~6~
Eccettuato il versamento del deposito cauzionale e della prima retta, che è possibile effettuare con
assegno, sono accettati esclusivamente pagamenti tramite RID con addebito il quinto giorno
lavorativo del mese di competenza.
Non sono accettabili pagamenti in contanti.
Il Consiglio ha la facoltà di determinare annualmente aumenti retta con preavviso di almeno 30
giorni.
In caso di interruzione dell’ospitalità per decesso verrà trattenuta una quota pari a 7 giorni di
retta.
In caso di assenza temporanea per ricoveri in ospedale il posto potrà essere conservato solo dietro
versamento della retta ridotto del 10% per un massimo di 15 giorni.
In tutti gli altri casi di assenza temporanea la riduzione del 10% sulla retta verrà applicata dal 6°
giorno di assenza (per un massimo di 15 giorni).
In caso di disdetta dell’ospitalità è richiesto un preavviso scritto di giorni 15.
Al momento dell’ammissione è richiesto il versamento di un deposito cauzionale che verrà
rimborsato al termine dell’ospitalità unitamente agli interessi maturati nel periodo secondo tasso
bancario di riferimento annuo comunicato da BCC- CRA di Cantù su depositi a risparmio
nominativi.
Agli Ospiti in quanto destinatari della prestazione viene rilasciata annualmente dichiarazione
prevista dalla D.g.r. 21 marzo 1997 n. 26316 attestante le componenti della retta relative alle
prestazioni sanitarie ed alle prestazioni non sanitarie.
ART. 6: LA TUTELA DEGLI UTENTI E LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI
La Casa favorisce l’esercizio dei propri diritti da parte delle persone anziane.
La Direzione della Casa è tenuta a segnalare le condizioni psico-fisiche dell’Ospite qualora rinvenga
la necessità della nomina di un Amministratore di sostegno.
La Casa promuove la partecipazione degli Ospiti al miglioramento della qualità mediante:
- La somministrazione all’ingresso di un modulo per esprimere i propri bisogni/aspettative.
- Le segnalazioni di disservizio: devono essere inoltrate in forma scritta presso l’ufficio
amministrativo. Sono prese in esame e ad esse è data risposta scritta entro 20 giorni da parte
del Direttore.
- La somministrazione annuale di questionari di soddisfazione degli ospiti; l’elaborazione dei dati
raccolti; la socializzazione dei risultati; l’organizzazione di due riunioni all’anno tra la Direzione
e gli Ospiti con redazione di verbale.
- La somministrazione annuale di questionari di soddisfazione degli operatori e la socializzazione
dei risultati tramite riunione dedicata.
Per ogni caso in cui si ritenga sia negata o limitata la possibilità di fruizione delle prestazioni è
possibile chiedere l’intervento del difensore civico nonché accedere all’ Ufficio di pubblica Tutela
dell’ASL di Como.
~7~
TABELLA DELLE TARIFFE IN VIGORE DAL 01/05/2011
TARIFFA
€ 55,50
€ 58,50
€ 62,88
€ 65,92
Parzialmente non autosufficiente camera doppia
Parzialmente non autosufficiente camera singola
Non autosufficiente camera doppia/tripla
Non autosufficiente camera singola
N.B.: Tutti i soggetti con disabilità certificata (100% invalidità con riconoscimento di assegno di
accompagnamento) viene applicata la retta per non autosufficienti.
Il giudizio di non autosufficienza totale è demandato al Responsabile Sanitario della Casa di riposo
ALTRO
In caso di decesso
Ricoveri in ospedale (per max 15 giorni)
Assenza temporanea (per max 15 giorni)
Mancato preavviso
Deposito cauzionale
Trattenuta 7 giorni di retta
Rimborso 10% della retta
Rimborso 10% della retta dal 6° giorno
Trattenuta di 15 giorni di retta
Rimborso capitale + quota interessi sui depositi
a risparmio nominativi
QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
Assistenza medica
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Assistenza infermieristica
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Assistenza di base
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Riabilitazione
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Animazione
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Servizi amministrativi
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
~8~
Pulizia camere
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Pulizia spazi comuni
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Servizio ristorante
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Servizio lavanderia
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Manutenzione
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Temperatura
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Ventilazione
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Giardino
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Orari di visita
buono
sufficiente
insufficiente
se insufficiente perché ______________________________________________________
Motivi di insoddisfazione
________________________________________________________________________________
Sono un ospite
Sono un parente
‫ڤ‬
‫ڤ‬
~9~
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEGLI
OPERATORI
1. Da quanto collabora con la casa di riposo?
□ meno di due anni □ due-cinque anni
□ più di cinque anni
2. E’ soddisfatto dell’ambiente di lavoro (attrezzature, presidi, pulizia…)?
□ si
□ da migliorare
□ no
3. E’ soddisfatto dei turni/orari di lavoro?
□ si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4. E’ soddisfatto complessivamente dei rapporti interpersonali all’interno dell’ambiente di
lavoro?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4.1. dei rapporti con la Direzione?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4.2. dei rapporti con gli uffici amministrativi?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4.3. dei rapporti con il Medico competente ai sensi D.Lgs 81/2008?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4.4. dei rapporti con i colleghi?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
4.5. dei rapporti con Ospiti e familiari?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
5. E’ soddisfatto dell’attività formativa/informativa FornitaLe?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
6. E’ soddisfatto dell’organizzazione del reparto e dei piani di lavoro?
‫ ٱ‬si
‫ ٱ‬da migliorare
‫ ٱ‬no
OSSERVAZIONI
Quali ritiene siano gli aspetti da migliorare?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
~ 10 ~
SCHEDA DI SEGNALAZIONE DISSERVIZIO
In data
il sottoscritto
parentela)
parente (indicare il grado di
del Sig./Sig.ra_______________________________________
Ospite presso la vostra residenza, al fine di contribuire al miglioramento delle prestazioni erogate
dal vostro Ente, informa di non essere soddisfatto del seguente servizio:
Personale medico
Personale infermieristico
Personale di assistenza
Personale di segreteria
Direzione
Pulizie
Lavanderia/Guardaroba
Cucina
per i seguenti motivi:
Distinti saluti.
~ 11 ~
CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA
In occasione dell’Anno Internazionale della persona anziana e in armonia con la risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite, la Regione
Lombardia offre alle istituzioni e alla società lombarda la seguente Carta dei diritti della persona Anziana.
INTRODUZIONE
Gli anziani rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per la società, non solo perché in essi si identifica la memoria storica e culturale di
una popolazione, ma anche perché, in misura sempre crescente, costituiscono una risorsa umana attiva, un patrimonio di energie e di esperienze
del quale la società dispone, sa a supporto di molteplici attività di carattere strettamente economico sia per il diretto impiego in attività di tipo
culturale e sociale.
Tale riconoscimento emerge dalla ricerca scientifica e sociologica più recente e dalla constatazione di un numero sempre maggiore di persone che
raggiungono una età anagrafica avanzata in buone condizioni psico-fisiche, tanto da poter fornire contributi a carattere innovativo.
Tuttavia l’anziano è anche, in certe condizioni, una persona fragile sia fisicamente che psichicamente, per cui la sua dignità necessita di maggiore
tutela.
Perciò, certi principi, validi per la generalità de cittadini, devono essere ribaditi ed integrati.
La salvaguardia dell’anziano e della sua cultura comporta l’educazione della popolazione al rispetto dei suoi diritti: essa implica l’adempimento di
una serie di doveri da parte della società, primo fra quali l’individuazione di politiche che garantiscano l’integrazione sociale e la valorizzazione dei
rapporti fra generazioni diverse nonché la partecipazione dell’anziano alla vita sociale, civile e culturale della comunità.
In particolare il presente documento si ritiene debba ispirare l’azione di quanti operino direttamente o indirettamente a favore di persone anziani:

istituzioni pubbliche responsabili della realizzazione del bene comune,

agenzie educative e di informazione,

enti gestori di servizi, sia di diritto pubblico che privato,

la famiglia e le formazioni sociali,

singoli cittadini.
Ad essi è rivolto l’auspicio che i principi qui enunciati trovino la giusta collocazione all’interno della loro attività, in particolare negli atti regolativi di
essa quali statuti, regolamenti, carte dei servizi, nei loro indirizzi programmatici e nelle conseguenti prassi gestionali, assicurando una parità tra
soggetto erogatore dei servizi e soggetto fruitore, giuridicamente garantita.
Prima di entrare nel vivo di una declinazione dei diritti della persona anziana e dei corrispondenti doveri della società e delle istituzioni nei suoi
confronti, è opportuno richiamare brevemente alcuni dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano che, essendo validi per la
generalità dei cittadini, trovano la loro applicazione anche nei confronti della persona anziana:
1. Innanzitutto, il principio detto ‘di giustizia sociale’, enunciato dall’art.3, secondo comma della Costituzione, in questi termini:
“E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.”
Le scienze psicologiche e pedagogiche hanno ampliamente dimostrato che lo sviluppo pieno della persona umana è un processo
continuo, non specifico di una classe di età particolare, ma che si estende dalla nascita alla morte; pertanto, l’obbligo fatto alla
Repubblica, ed attraverso di essa, a tutta la società italiana, di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire od arrestare tale processo,
copre tutto l’arco della vita e non può subire restrizioni legate all’età della singola persona.
2. In secondo luogo, occorre richiamare il principio di solidarietà, enunciato dall’articolo 2 della Costituzione nei seguenti termini:
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo che nelle formazioni sociali ove si svolge la sua
personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
Va quindi ricordato che tutte le espressioni di solidarietà, siano esse inderogabili e quindi rese obbligatorie dalle leggi della Repubblica,
siano esse derogabili (ossia volontarie e riconducibili alla libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società e alla
realizzazione del bene comune), sono tutte finanziate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona. Le istituzioni
pubbliche, titolari della responsabilità effettiva di tale garanzia, non possono quindi che essere favorevoli allo sviluppo massimo di una
cultura della solidarietà nella società italiana.
3.
Infine, è opportuno ricordare il principio di salute come diritto fondamentale dell’uomo, richiamato dall’art. 32 in questi termini:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli
indigenti….”
Va ricordato, in merito, che il concetto di salute affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) comprende non soltanto il
benessere psicofisico ma anche quello sociale, il che fa della salute uno stato di benessere globale della persona.
L’attenzione va, inoltre, attirata sul fatto che il concetto di indigenza, che –se mai è stato legittimo farlo– essere ricondotto a parametri
costruiti sul concetto di minimo vitale; parimenti, non risulta adeguato un parametro fissato in termini esclusivi di reddito personale, che
non fosse messo in stretta relazione con il bisogno effettivo di salute della singola persona considerata, valutando sulla base di parametri
obiettivi di costo, pur restando comunque fermo l’obbligo di solidarietà familiare.
LA PERSONA ANZIANA AL CENTRO DI DIRITTI E DOVERI
Non vi è contraddizione tra l’aver ricordato che la persona anziana gode, per tutto l’arco della sua vita, di tutti i diritti di cittadinanza riconosciuti alla
persona umana dal nostro ordinamento giuridico, e il proporre la declinazione e l’adozione di una carta dei diritti della persona anziana che ha
come finalità di servire da supporto all’azione di educazione e di sviluppo delle politiche sociali auspicata in premessa.
La persona anziana ha il diritto
1)
2)
Di sviluppare e, comunque, di conservare la propria individualità e libertà.
3)
Di conservare le proprie modalità di condotta compatibili con le regole della convivenza sociale, anche quando esse dovessero apparire
in contrasto con i comportamenti dominanti nel suo ambiente di appartenenza.
4)
Di conservare la libertà di scegliere se continuare a vivere nel proprio domicilio.
Di conservare e veder rispettate, in osservanza dei principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti, anche quando essi
dovessero apparire anacronistici o in contrasto con la cultura dominante nell’ambiente umano di cui essa fa parte.
~ 12 ~
5)
6)
7)
8)
Di essere accudita e curata, quando necessario, al proprio domicilio, giovandosi dei più aggiornati mezzi terapeutici.
9)
Di usufruire, se necessario, delle forme più aggiornate ed opportune di riattivazione, riabilitazione e risocializzazione senza
discriminazioni basate sull’età.
Di continuare a vivere con i propri familiari ove ne sussistano le condizioni.
Di conservare relazioni con persone di ogni età.
Di essere messa in condizione di conservare le proprie attitudini personali e professionali e di poter esprimere la propria originalità e
creatività.
10) Di essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale, ivi compresa l’omissione di interventi che possano migliorare le sue
condizioni di vita ed aumentare il desiderio e il piacere di vivere.
11) Di essere messa in condizione di godere e di conservare la propria dignità e il proprio valore, anche in casi di perdita parziale o totale
della propria autonomia ed autosufficienza.
La società e le istituzioni hanno il dovere
1)
Di rispettare l’individualità di ogni persona anziana, riconoscendone i bisogni ed evitando, nei suoi confronti, interventi decisi solo in
funzione della sua età anagrafica.
2)
Di rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, sforzandosi di coglierne il significato nell’evoluzione della cultura e
della storia del popolo di cui esse sono parte integrante.
3)
Di rispettare la modalità di condotta delle persone anziane, riconoscendo il loro valore ed evitando di ‘correggerle’ e di ‘deriderle’, senza
per questo venire meno all’obbligo di aiuto.
4)
Di rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il sostegno necessario, nonché
–in caso di assoluta impossibilità- condizioni di accoglienza che permettano di conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita
forzatamente abbandonato.
5)
Di accudire e curare l’anziano fin dove è possibile a domicilio, fornendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta utile ed opportuna.
Resta comunque garantito all’anziano malato il diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario
alla effettiva tutela della sua salute.
6)
Di favorire, per quanto possibile, la convivenza con i familiari, sostenendo opportunamente questi ultimi e stimolando ogni possibilità di
integrazione.
7)
Di evitare nei confronti dell’anziano ogni forma di ghettizzazione che gli impedisca di interagire con tutte le fasce di età presenti nella
popolazione.
8)
Di fornire ad ogni persona che invecchia la possibilità di conoscere, conservare ed attuare le proprie attitudini personali e professionali,
in una prospettiva di costante realizzazione personale; di metterla nelle condizioni di poter esprimere la propria emotività; di garantire la
percezione del proprio valore, anche se soltanto di carattere affettivo.
9)
Di attuare nei riguardi degli anziani che presentano deficit, alterazioni o limitazioni funzionali ogni forma possibile di riattivazione,
riabilitazione e risocializzazione che coinvolga pure i suoi familiari e gli operatori socio-sanitari.
10) Di contrastare, nelle famiglie e nelle istituzioni, ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani, verificando in
particolare che ad essi siano garantiti tutti gli interventi che possono attenuare la loro sofferenza e migliorare la loro condizione
esistenziale.
11) Di operare, perché, anche nei casi fisicamente e/o psichicamente meno fortunati, siano potenziate le capacità residue di ogni persona e
sia realizzato un clima di accettazione, di condivisione e di solidarietà che garantisca il pieno rispetto della dignità umana.
LA TUTELA DEI DIRITTI RICONOSCIUTI
È d’obbligo, a questo punto, sottolineare che il passaggio dalla individuazione dei diritti di cittadinanza riconosciuti dall’ordinamento giuridico
alla effettività del loro esercizio nella vita delle persone anziane, è assicurato dalla creazione, dallo sviluppo e dal consolidamento di una
pluralità di condizioni che vedono implicate le responsabilità di molti soggetti, dalla cui azione dipendono di condizioni che vedono implicate le
responsabilità di molti soggetti, dalla cui azione dipendono l’allocazione delle risorse ( organi politico-istituzionali) e la crescita della sensibilità
sociale ( sistema dei media e agenzie educative) in ordine alle azioni fondamentali della convivenza organizzata e, tra queste, anche in ordine
all’opzione riguardante le condizioni di vita delle persone anziane.
Tuttavia, se la tutela dei diritti delle persone anziane è certamente condizionata da scelte di carattere generale proprie della sfera della
responsabilità politica -quella che, in precedenza abbiamo chiamata responsabilità di garanzia- non di minor portata è la rilevanza di strumenti
e meccanismi che operano specificamente nell’area della tutela dei diritti.
Esistono, infatti, oltre ad organismi associativi attivi su questa problematica, istituti di carattere generale -difensore civico regionale e
provinciale- e di carattere più specifico –ufficio di pubblica tutela (UPT) ed Ufficio di Relazione con il Pubblico- nell’ambito dei servizi sanitari e
delle strutture assistenziali, che sono punto di riferimento (ognuno nell’ambito delle specifiche funzioni agli stessi assegnate dalla normativa
statale e regionale) informale, immediato, gratuito e di semplice accesso, per tutti coloro che necessitano di tutela nei confronti di atti e
comportamenti delle pubbliche amministrazioni e degli erogatori di attività di pubblico servizio.
È constatazione comune che larga parte dei soggetti che si rivolgono al difensore civico e all’UPT sono persone anziane.
Una più certa autonomia, che ne accresca l’efficacia d’azione, la valorizzazione mediante apposite azioni di promozione, il potenziamento, con
una adeguata attribuzione di risorse, del difensore civico e dell’UPT sono elementi sostanziali di un’opera a favore della tutela dei diritti delle
persone anziane che intenda accompagnare l’affermazione di principi ed indirizzi e l’individuazione e attuazione di politiche, con
l’approntamento e la pubblicizzazione di strumenti e meccanismi specificamente destinati a rendere vera la loro praticabilità quotidiana
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