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COMUNICATO STAMPA
BILANCIO PREVISIONE ROMPICAPO
IL COMUNE IN DIRITTURA D’ARRIVO
E’ un vero e proprio rompicapo l’elaborazione del bilancio di
previsione 2013. La mancanza di criteri certi e di riferimento da
parte del governo centrale sta mettendo in ginocchio i comuni. E
nonostante ciò la prossima settimana i presidente del Consiglio
comunale di San Salvo, Eugenio Spadano, ha convocato la
conferenza dei capigruppo con all’ordine del giorno la seduta del
Consiglio comunale per l’approvazione dello strumento
finanziario.
«Difficoltà legate alle incertezze della programmazione e della
pianificazione delle risorse che dovrebbero arrivare da Roma.
Siamo arrivati a metà anno, il Comune di San Salvo, come tutti
gli altri enti locali, non ha certezza dei fondi che verranno trasferiti
con conseguente difficoltà a pianificare le spese. Al momento si ha solo la possibilità di utilizzare una sorta di
formula matematica per poter calcolare in maniera solo presuntiva i trasferimenti del fondo di solidarietà.
Una dimostrazione di come si stia navigando a vista da parte dello Stato» spiega il sindaco di San Salvo
Tiziana Magnacca.
Per quanto riguarda i tagli operati dalla Spending review si ha una sola certezza: saranno molto più pesanti
rispetto allo scorso anno.
«Per il Comune di San Salvo il trasferimento dallo Stato – commenta Stefano Battista presidente della
Commissione Bilancio – sarà di circa 68mila euro con un taglio certo che si avvicina al milione di euro.
Nonostante i tagli e le incertezze siamo riusciti a garantire i servizi sociali, tutelare l’ambiente e le
manutenzioni, oltre a fare un buon piano di investimenti anche grazie al D.L. n. 35/2012 e al recupero
dell’evasione fiscale».
Il sindaco di San Salvo sottolinea lo sforzo della giunta municipale verso le famiglie e i redditi più bassi (frutto
dei tanti licenziamenti) che ha portato ad adottare borse lavoro per lo scodella mento nelle mense e per la
manutenzione, dove accanto al requisito abbiamo aggiunto, e questa è la vera novità rispetto agli anni
passati, anche la considerazione della composizione del nucleo familiare con un punteggio maggiore in
presenza di minori». Tiziana Magnacca ribadisce che in ausilio alle famiglie «abbiamo attuato politiche di
riduzione delle tariffe dei servizi a domanda individuale con quelle per gli asili nido con l’abbassamento della
rette mensile per rilanciare l’offerta dei nostri servizi e per andare incontro alle difficoltà del momento».
Ed ancora si è provveduto ad abbassare l’Imu sulla seconda casa perché nella nostra comunità non è ciò
indice di ricchezza, ma molte volte è solo un’eredità lasciata con tanto sacrificio dai genitori. «E’ un
messaggio forte che abbiamo voluto lanciare introducendo nel contempo agevolazioni sull’Imu della prima
casa, qualora il governo centrale dovesse decidere di farla rimanere». Aspetto rilevante anche le riduzioni
per l’Imu per gli immobili del centro storico con aliquote pressoché basse favorendo quei proprietari che
decidono di locare a un canone più agevole e consentire il ritorno di attività commerciali e per i residenti Aire.
(L’aliquota Imu per le unità immobiliari e pertinenze per abitazione principale è fissata allo 0,425 per cento,
con una serie di detrazioni che partono da 200, 00 euro con maggiorazioni di 50,00 euro per ciascun figlio a
carico di età non superiore ai 26 anni purché dimorante abitualmente. L’aliquota viene ulteriormente
abbassata allo 0,3 per cento se nell’abitazione risiedono portatori di disabilità o c’è un disoccupato iscritto
nelle liste di mobilità e senza percezione di indennità proveniente da azienda cessata o che abbia attivato
riduzione di personale. Un ulteriore abbassamento dall’1,00 per cento allo 0,76 per cento riguarda gli
immobili posseduti dai cittadini italiani non residenti in Italia a condizione che l’immobile non sia locato.
Variazione dell’aliquota dall’0.89 per cento allo 0,46 per cento per gli immobili di categoria C1 (negozi,
botteghe, laboratori per arti e mestieri) che ricadono nel centro storico. Infine abbassamento dell’aliquota
dall’1,00 per cento allo 0,89 per cento per i possessori della seconda casa, mentre per gli immobili posseduti
da impresa costruttrice, costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, fintanto che rimanga questa destina
nazione e non siano locati verrà applicata l’aliquota dello 0,76 per cento).
Con un provvedimento del gennaio scorso è stata abbassata la Tosap del 20%, molto è stato possibile
grazie al recupero dell’evasione fiscale.
Il sindaco Magnacca e il presidente della Commissione Bilancio Battista esprimono invece forti
preoccupazioni per la nuova tassa sui rifiuti le cui regole – fissate dal governo Monti – produrranno effetti
distorsivi sulle famiglie e sulle attività commerciali. Ci saranno incontri con le categorie per spiegare le
problematiche e per poter far fronte conune per chiedere il rinvio della Tares.
San Salvo, 26 giugno 2013