pavia panathlon news - Panathlon International
Transcript
pavia panathlon news - Panathlon International
PAVIA PANATHLON NEWS Notiziario a cura del Panathlon International Club di Pavia Numero 14 – novembre 2011 L’Editoriale di L.Branzoni Inizio l’editoriale mettendo in evidenza una data che per il Club di Pavia è di vitale importanza: Il 19 novembre la giornata del Fair Play E’ in avanzata fase di preparazione la giornata del Fair Play. L’ appuntamento è al Collegio “Cardano”, Aula Magna, sabato 19 novembre 2011, ore 10.00. Saranno consegnati: 5 DICEMBRE 2011 In quel giorno, presso la sede del CUS Pavia, in aula riunioni, ci sarà l’elezione del nuovo Presidente, del Nuovo Consiglio Direttivo e delle Nuove Commissioni come da Statuto del Club. Esserci, votare e dare il proprio contributo, fa parte dei doveri di ogni singolo Socio ed in difetto almeno essere presenti con delega può dare il segnale al Panathlon International, al Distretto Italia ed all’Area 2 Lombardia, che il Club di Pavia ancora una volta dimostra di essere uno dei Club più attivi ed impegnati. . E poi dà un segnale forte, anzi fortissimo alla nuova dirigenza per affrontare con entusiasmo e determinazione il prossimo biennio Panathletico. Tante sfide da affrontare, tanti progetti da inventare e realizzare si possono concretizzare sia con l’aiuto materiale nell’organizzazione sia con l’aiuto morale della vicinanza ed appartenenza orgogliosa al Club. Vi aspetto numerosissimi per confermare quanto di buono ed eccezionale si è fatto finora. Ad majoira. Lorenzo Branzoni – Presidente AGENZIA di PAVIA Via Romagnosi, 5 Tel. 0382 24720 - Fax 0382 304188 e-mail: [email protected] Premio Umberto Branzoni: alla Scuola Secondaria di 1° grado “ Bramante” di Vigevano, che ha ottenuto il miglior punteggio nella speciale classifica Fair Play. Premio Vittorio: a due studenti di Scuola Media di 1° grado (Tamellini Gaia, Pascoli di Voghera-Nuoto) e di 2° Grado (Danasini Paolo Carlo, Liceo Cairoli Vigevano-Atletica) che hanno ottenuto significativi risultati sportivi e scolastici. Premio Calsamiglia: al Prof. Massimo Rizzardi dell’ITCT Bordoni, docente di Educazione Fisica, che ha dimostrato di aver privilegiato la preparazione collettiva dei ragazzi rispetto alla ricerca del soggetto particolarmente dotato. Premio al gesto Fair Play: a Pierangelo Coccorullo che, in un incontro di pugilato valido per l’assegnazione del titolo regionale, ha fermato l’incontro per soccorrere l’avversario. Relatore dell’evento “CARTA STAMPATA e FAIR PLAY” il Dott. SANDRO REPOSSI direttore de “Il Ticino”, che avete avuto modo di conoscere sia per la lunga carrierra trascorsa a Radio Pavia sia per i numerosi articoli apparsi sui quotidiani nazionali. I suoi interventi spaziano da tematiche che riguardano gli anziani, come quello apparso su “Il Ticino” “Soli e disperati, oltre 5 mila pensionati nel centro storico, troppi anziani vivono nel piu' completo isolamento. L' emarginazione degli anziani e' una triste caratteristica del cuore cittadino… , sia quelli che riguardano gli sportivi “Sembrava una fine già annunciata. Un epilogo amaro con la rinuncia di Pavia alla prossima Lega Due, che poteva segnare anche la fine della società. Invece è tornata la speranza”. E poi Sandro Repossi è un autentico fautore dello sport pulito, e soprattutto un difensore del calcio di una volta, “quello che veniva distillato con parsimonia dalle televisioni in bianco e nero e dalle radioline. Un calcio lontano anni luce da quello di oggi, dove i campioni sono sensibili soltanto ai contratti milionari e (tranne qualche rara eccezione) non sentono più lo spirito di “appartenenza” alla squadra che li ha lanciati”. Pavia Panathlon News Pag, 2 Che cos’è il FAIR PLAY di Albino Rossi Ogni giorno i giornali sportivi e non, esaltano il FAIR PLAY nel modo del calcio professionistico, dove proprio non esiste. La sceneggiata del saluto degli atleti prima e dopo l’incontro, il porgere la mano dopo un fallo, l’aiuto a un avversario dopo una caduta: questo proprio non è il FAIR PLAY. Sono gesti di cortesia, gesti dovuti, o semplicemente di educazione, che almeno quasi tutti dovrebbero avere. Ma che cosa allora è il FAIR PLAY? L’espressione FAIR PLAY è confusa con l’etica dello sport , ma non è nemmeno etica. Se “etica” significa rispetto delle “regole” anche non scritte, ma intimamente avvertite, e rispetto dell’altro, FAIR PLAY, è un surplus del rispetto delle regole, è un surplus di etica, va oltre questo significato, perché va oltre le regole. E’ amore di verità che in qualche caso contrasta anche con la regola. E’ onore per l’avversario ritenuto ingiustamente penalizzato dalla regola ed è un moto spontaneo dell’anima per riportare verità al risultato. Lo sport non è solo prestazione fisica, ma è al tempo stesso prestazione morale ed è proprio in questo che interviene il FAIR PLAY. L’essenza del FAIR PLAY viene individuata in atteggiamenti e gesti di lealtà, di rispetto e di onore per l’avversario, di fedeltà alla verità del risultato anche contro la propria utilità. Il gesto di Eugenio Monti nei confronti dell’inglese Tony Nash nella finale per l’alloro di bob a due alle Olimpiadi Invernali di Innsbruck (1964) è FAIR PLAY. Eugenio Monti nell’ultima prova realizza un ottimo tempo, e solo l’inglese avrebbe potuto batterlo. Monti, avvertito che l’avversario, avendo rotto un pezzo del suo bob, non avrebbe preso il via nell’ultima decisiva discesa per il titolo olimpico, stacca un pezzo corrispondente del suo mezzo e lo fa consegnare all’avversario, che conclude la prova a tempo di record, vincendo la medaglia d’oro. Non meno importante il gesto di una schermitrice handicappata statunitense che si vede assegnare due stoccate che non le spettavano, per due volte invita il presidente di giuria a rivedere la decisione che la avvantaggiava ” contro il vero” e, di fronte a rifiuto dell’arbitro, riprende la gara , si fa “toccare” due volte per ristabilire la giustezza del risultato. Non sono eroi, ma semplicemente persone amanti del “vero”. Ecco cosa è il FAIR PLAY ! Pavia Panathlon News GALLERIA FOTOGRAFICA della Conviviale del 16 ottobre 2011 Pag, 3 Pavia Panathlon News Pag, 4 MONIQUE VAN DER VORST AL PANATHLON CLUB DI PAVIA di Aldo Lazzari Una storia straordinaria, Monique Van Der Vorst, splendida ragazza olandese nata a Gouda 27 anni fa, è stata l’eccezionale ospite e relatrice alla serata Panathlon svoltasi nell’accogliente Ristorante Hotel Rosengarten. Monique ha racconta to con dovizia di particola ri la sua storia che ha dell’incredibile e dello straordinario. Sino all’età di 13 anni, Monique è stata una ragazza spensierata che giocava ad okey sul prato con i suoi amici e frequentava regolarmente la scuola. Improvvisamente la sua vita è cambiata dopo un intervento chirurgico mal riuscito che l’ha costretta alla sedia a rotelle e ad un anno di intensa fisioterapia. Dopo un anno di riabilitazione è tornata a scuola. A 15 anni ha conosciuto l’hand-bike (mezzo a tre ruote spinto con la forza delle braccia) che le ha permesso di ritrovare indipendenza, senso di libertà ed autostima. E’ iniziata così la sua carriera di atleta diversamente abile che l’ha portata ad ottenere vittorie su vittorie sino al raggiungimento di due medaglie d’argento ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008. Nel 2010, durante un allenamento a Majorca, ha subito un grave incidente nel quale è andato distrutto il suo “triciclo”. Ricoverata in ospedale, nei giorni successivi, a seguito di un dolore fortissimo all’interno di una gamba, misteriosamente ed inspiegabilmente ha iniziato a sentire uno scuotimento dei muscoli e pian piano ha riacquistato l’uso degli arti inferiori. Ovviamente tutto ciò ha “sconvolto” i medici dell’ospedale che non credevano ai loro occhi. Dopo mesi e mesi di esercizi di riabilitazione che continua tutt’ora, Monique ha iniziato a camminare e ad aprirsi ad una nuova e totale prospettiva di vita. Con una voglia di vivere sempre maggiore, ha realizzato anche il sogno di compiere un viaggio in bicicletta dall’Italia in Olanda di 3700 km scalando le mitiche montagne del Mont Ventoux, Alpe d’Huez, Galibier. Una vera forza della natura, questa bella ragazza olandese dagli occhi azzuri e capelli biondi che è riuscita a magnetizzare l’attenzione dei numerosi panathleti presenti alla serata sino alla mezzanotte. Ovviamente il sogno di Monique è quello di partecipare alle Olimpiadi di Rio nel 2016 ed ha concluso la serata con questa affermazione: “PENSA ALLE TUE POSSIBILITA’ E TROVA LE TUE OPPORTUNITA’. NON SMETTERE DI SOGNARE” Pavia Panathlon News Pag, 5 Mail inviata a Ilario Lazzari da Roberto Rancilio, l’accompagnatore di Monique che per l’occasione ha fatto da traduttore ----Messaggio originale---Da: [email protected] Data: 17/10/2011 17.15 A: "[email protected]"<[email protected]> Ogg: R: notiziario Panathlon club di Pavia Grazie mille. Monique mi ha detto ieri sera, mentre rientravamo, che non le era mai capitato di tenere una presentazione con un pubblico così attento, nonostante l’ora tarda e nonostante fosse domenica. È stata molto contenta e anche un po’ sorpresa della vs accoglienza, del trattamento e delle attenzioni che le avete riservato. Aggiungo una virgola e ti confesso che anche per me è stato come tornare indietro negli anni e ricordare le conviviali a cui (sporadicamente purtroppo..) partecipavo con mio padre al Malpensa. Grazie ancora e mi auguro ci si possa ritrovare in qualche altra occasione. *** Recondite Armonie Ideazione e direzione artistica di Debora Tundo. Teatro Fraschini affollato in ogni ordine di posti per il bellissimo spettacolo benefico a favore della Associazione Onlus ADRIGESTA per il progetto “Un sogno in corsia”. Molti Panathleti in platea. Ovazioni per Ambrogio Maestri sia quando si è cimentato in “Nemico della patria” dall’Andrea Chenier di U. Giordano, sia quando ha intonato una canzone classica *** Qualificata presenza panathletica al Concerto Orchestra Sinfonica di Sanremo organizzato dall’Università di Pavia in associazione con l’ADRAT ed il CUP, il 26 Ottobre 2011, al Teatro Fraschini. In programma Wolfgang Amedeus Mozart-Sinfonia n. 10 in sol maggiore kv74 Mauro Porro – Concerto per clarinetto e orchestra (Prima assoluta) Gioacchino Rossini- Variazioni in do maggiore per clarinetto e orchestra Felix Mendelssohn- Sinfonia n.3 in la minore op. 56 “Scozzese” Pavia Panathlon News Pag, 6 CULTURA ARRIVA L’INVERNO!!! di Albino Rossi Arriva l’inverno: il freddo, la pioggia, la nebbia, in montagna la neve! Arrivano anche raffreddori e influenze e faringiti e tonsilliti virali. Affezioni chiamate anche malattie della stagione fredda con le quali siamo chiamati a convivere. Sono affezioni che possono essere controllate con una terapia antiinfiammatoria, senza l’uso di antibiotici, ma sempre tenute sotto controllo. Bisogna ricordare che la tosse facilita l’eliminazione del muco che spesso contiene batteri. Meno tosse per tutti (è storia vecchia) Manifesto d’epoca (data non nota), fornito dal Dott. Sandro Zanasi (pneumologo) (da RESPIRO, anno IV, n°15, Autunno 3/2011.) Insomma la tosse è una alleata, è un mezzo di sicurezza per i polmoni, infatti persistendo l’ingombro bronchiale, possono comparire le complicanze: l’ostruzione bronchiale, la mancanza di fiato, la febbre, fino alla comparsa di infezioni bronchiali e/o polmonari. Spesso però, persiste tosse, e spesso appare una ripresa febbrile con aumento della tosse con la comparsa di espettorato purulento, di colorazione giallastra. Significa che vi è stata una complicazione batterica, quindi una sinusite o una bronchite. La bronchite e/o la sinusite hanno inizio, quasi sempre, dopo un semplice raffreddore. Infatti ogni affezione virale, come è il semplice raffreddore o la più importante influenza, “indeboliscono” l’organismo, comportano cioè un indebolimento delle difese immunitarie, e provocano delle modificazioni della mucosa bronchiale che aprono la strada ai batteri. E’ di solito una infezione batterica la causa finale della bronchite: i bronchi si infiammano e le ghiandole, che tappezzano la mucosa dei bronchi, per difendersi, aumentano la produzione di muco. Quando la quantità di muco diventa eccessiva l’apparato ciliare, cioè le ciglia della mucosa bronchiale, la tosse non è più in grado di eliminarlo, questo diventa denso e ostruisce i bronchi. Cosa dobbiamo fare? La bronchite deve essere curata subito. Soprattutto quando dopo un semplice raffreddore, con tosse secca irritativa, compare febbre, espettorato giallo: è il momento di curare con antibiotici. Sono gli antibiotici la soluzione migliore per sradicare l’infezione. Ma è assolutamente da evitare il “fai da te” o seguire consigli del “portinaio”. Ricordare che una semplice bronchite può trasformarsi in una broncopolmonite. Pavia Panathlon News E sono senza dubbio gli antibiotici che possono sradicare un fatto infiammatorio acuto importante febbrile con purulenza dell’espettorato. Non certo curare il raffreddore o l’influenza con antibiotici, solo le infezioni che ne complicano l’evoluzione: tosse catarrale, espettorazione purulenta, febbre alta, malessere. Ma soltanto il medico deve prescrivere gli antibiotici, deve prescrivere quali, i dosaggi, la durata di somministrazione. Mai interrompere la terapia prima del tempo: l’interruzione può peggiorare la bronchite e diventare resistente al trattamento. Pag, 7 Inoltre riposo in casa al caldo, mai usare farmaci antitosse. Ricordare che la tosse è una difesa. Tuttavia può accadere che la tosse persista a lungo dopo una sindrome influenzale, con espettorato mucoso (bianco grigiastro, non giallo), tosse prevalente notturna accompagnata a volte da sibili udibili durante la respirazione, questa sintomatologia è prettamente asmatica. Soprattutto se si verifica nei bambini. Cosa fare? Interpellare il medico per avviare accertamenti allergologici e funzionali. La terapia antiasmatica risolve ogni problema, ma la terapia deve essere fatta. INNO DEL PANATHLON Testo e Musica di E. GEREMIA Urrah! Bandiere nel sol! È un vento che va Di sportività! Urrah! Alfiere è lo sport Di civiltà! Ognor i popoli tutti affratellerà, In pace ed amor... E ardor, rispetto, onestà lo sport Lu-udis... Jungit! Panathlon! Per lo sport, Per la sua lealtà... Panathlon! Per lo sport Si prodigherà! Nobili ideali Vuol propagandare, Le virtù morali Tende ad esaltare... Per unir le genti In'ardente solidarietà Oprerà! Panathlon! Per lo sport Per la sua lealtà Panathlon! Per lo sport Si prodigherà! Viva l'amicizia! Viva l'armonia! Sport sia letizia, Svago sempre sia! Gareggiar contenti, Nella vita, sempre a primeggiar, Si dovrà! Panathlon! E lo sport Vincerà Potrete tra poco udire, in apertura delle conviviali, l’INNO DEL PANATHLON, inciso su 45 giri, dal Panathlon Club della Spezia in occasione del trentennale della fondazione 1957- 87, recuperato in una fortunata circostanza dal Presidente Maurizio Marro e inviato in dono al Club di Pavia. Pavia Panathlon News Pag, 8 Riceviamo e pubblichiamo NON SIAMO D’ACCORDO COL P.I. di Gianandrea Nicolai Un caro e panatletico saluto. Sono certo che l'incontro di ieri, domenica 16 ottobre, è stato un bel momento della vita del nostro club di Pavia e mi è molto dispiacituo non poter essere presente. Fatemi sapere come è andata .... Mi è dispiacituo ancor di più leggere sul sito del PI l'articolo che trovate in allegato (L’articolo è pubblicato di seguito) Molto superficiale, soprattutto perchè nello spirito panathletico non ci deve essere questo modo di approccio e di richiedere la "scomunica". Conosco personalmente la spadista tunisina, a cui ho dato anche un passaggio all'hotel, proprio al termine della gara. Così come conosco i ragazzi iraniani, che andrò a trovare una settimana a Dicembre per organizzare e dirigere due gare di Coppa del Mondo di Sciabola e di Fioretto (entrambe le prove solo maschili) a Teheran; la storia del ragazzo, che ha comunque presentato un regolare certificato medico, e non ha iniziato la gara, è davvero più complessa e dolorosa; pensate è questo il terzo mondiale consecutivo - Antalya 2009, Parigi 2010 e Catania 2011 - che pur essendo sul posto di gara non gareggia nella prova individuale perchè ha un israeliano nel girone preliminare, mentre gareggia per la sola prova a squadre. Mi ha detto, e con lui il suo maestro, il segretario generale della federazione scherma iraniana, che vivono in una dittatura e sarebbero tutti esclusi dal lavoro, penalizzati nella vita civile, esclusione dalle scuole, licenziamento del padre dal posto di lavoro. Insomma i miei amici ”schermitori iraniani” sono doppiamente vittime; e io sto, da sportivo e da panathleta, dalla parte dei più deboli. Ne parleremo più diffusamente. Dal sito del PI Scherma: l'avversaria è israeliana, la tunisina non si batte Spiacevole episodio ai Mondiali di Catania. La Besbes avrebbe dovuto affrontare la schermitrice d'Israele Noam Mills ma è rimasta immobile in pedana subendo le cinque stoccate che ne hanno decretato la sconfitta. Non è il primo caso di questo genere Pavia Panathlon News Pag, 9 11 ottobre, 2011 Sarra Besbes si è rifiutata di tirare contro l'israeliana Noam Mills (Getty) Sconcerto ai Mondiali di scherma a Catania. Nel corso della fase a gironi della spada femminile sono salite in pedana la tunisina Sarra Besbes e l'israeliana Noam Mills. La federazione tunisina ha chiesto alla propria atleta di non affrontare l'avversaria israeliana, ma se lei non si fosse presentata sarebbe stata squalificata, quindi è salita in pedana ed è rimasta ferma subendo le cinque stoccate che hanno decretato la sua sconfitta per 5-0. Questa sconfitta l'ha costretta poi ad affrontare nei gironi un'atleta più forte, la cinese Li Na, avendo un ranking più basso, perdendo e uscendo dalla gara. Un comportamento anomalo quello della Besbes che non è sfuggito ai giudici che comunque non hanno potuto prendere provvedimenti, trattandosi di fatto di una sconfitta. La Besbes è rimasta molto male per quanto avvenuto, fanno sapere le persone a lei vicine, anche perché questa sconfitta ha condizionato il suo mondiale e al termine della sfida ha pianto, come anche la sua avversaria. La Besbes non voleva poi che la cosa finisse sui media. Tra l'altro la tunisina 22enne, che fa parte di una famiglia di schermidori, non è musulmana e si allena a Parigi con l'azzurra Nathalie Moellhausen. Sempre a Parigi lo scorso anno le due atlete. Besbes e Mills, si sono affrontate al Mondiale, ma trattandosi di uno scontro ad eliminazione diretta la richiesta della federazione tunisina non ebbe effetto, nonostante un acceso battibecco tra l'atleta e i rappresentanti della federscherma tunisina. Non è ad ogni modo il primo episodio di questo genere ai Mondiali di Catania. Domenica il fiorettista iraniano Sayyad Ghambari Hamad si è ritrovato nel girone di qualificazione l'israeliano Tomer Or e si è ritirato senza tirare con nessuno degli avversari. Il Panathlon International accoglie con sgomento e profonda indignazione la notizia del comportamento della Federazione Tunisina di scherma per la violenza perpetrata nei confronti della propria atleta Sarra Besbes imponendole di non battersi contro l’avversaria di turno, l’israeliana Noam Mills ai Campionati del Mondo di scherma in corso a Catania. Per una associazione come il Panathlon, che si batte per i valori dello sport l’episodio, non unico, né inusuale per le federazioni arabe di tanti sport, l’episodio è una grave offesa all’etica dello sport, allo spirito dell’Olimpismo e al buon senso. Invitiamo con forza la Federazione Internazionale di Scherma, il CIO e quanti hanno potere decisionale in materia di squalificare la federazione tunisina, di escluderla dall’Olimpiade di Londra e di assumere tutti i provvedimenti previsti dai regolamenti internazionali. Se così non fosse o non esistessero regolamenti a cui riferire una tale decisione, Il Panathlon International invita il CIO ad assumere la responsabilità di far cessare l’ipocrisia e la negazione di ogni più elementare regola di convivenza civile e sportiva. Pavia Panathlon News Pag, 10 Risposta del Panathlon International a Gianandrea Nicolai Caro Nicolai, Nel sito del P.I. abbiamo pubblicato un commento alla notizia di stampa, lanciata dalle agenzie e ripresa da molti giornali, senza contare i blog nella rete. La reazione, che pensiamo abbiano provato molti panathleti, è di rifiuto di comportamenti come quelli citati. L’indignazione espressa non è rivolta all’atleta – come appare chiaramente da una attenta lettura della news-, ma alla sua federazione che le ha negato il diritto e il piacere di battersi con una avversaria – con cui peraltro aveva incrociato le lame in occasioni meno ufficiali - in nome di prese di posizione politiche che non hanno nulla a che fare con lo sport. La notizia che abbiamo pubblicato non aveva la pretesa di essere niente di più di quanto voleva esprimere, prendendo per buone l’agenzia di stampa e le stigmatizzazioni che hanno fatto tanti giornali. Se ritieni che l’argomento dovesse essere trattato con minore superficialità o sei a conoscenza di fatti che possano gettare una luce diversa sulla notizia, saremo ben lieti di darti spazio per un articolo sul sito e sulla Rivista. Con amicizia, Maurizio Monego E questo è l’intervento conclusivo di Gianandrea Nicolai: Sul sito del nostro Panathlon International è comparsa una notizia e un commento che non ho apprezzato; subito ho scritto al mio Club e mi è arrivata anche una gradita comunicazione di Maurizio Monego che ringrazio. Dal momento che mi è stato chiesto di precisare ciò che non mi è piaciuto e descrivere la mia esperienza, non mi sottraggo da anziano panathleta convinto a sintetizzare i molti pensieri. Io c’ero e posso raccontare i fatti; sono stato impegnato come Official della FIE – Fédération International d’Escrime ai recenti Campionati del Mondo Senior Individuali e a Squadre di Scherma Olimpica e Paralimpica. Quindi non come “italiano”, ma come garante della sicurezza dei materiali, degli impianti e degli atleti, in termini inglesi più specifici, si parla di safety (anti infortunistica) e di security (antifrode). Sono anche amico della giovane spadista tunisina Sarra Besbes e degli atleti e dei dirigenti della Federazione Iraniana di Scherma. La foto riportata sul nostro sito, poco male, è di un match di fioretto, mentre l’episodio è Catania-Inaugurazione Mondiali ottobre 2011 accaduto nella competizione di spada femminile. Si trattava del girone di qualificazione, all’italiana, dove ciascuna delle sette schermitrici incontra le altre sei. Nello stesso girone vi sono la tunisina Sarra Besbes e l’israeliana Noam Mills; dopo il saluto a centro pedana, l’arbitro scandisce l’ ”Allez” e il match inizia; attacca l’israeliana che tocca direttamente, senza difesa da parte di Sarra Besbes. Uno a zero; l’arbitro rimette in guardia al centro e si ripete una seconda e poi una terza volta l’attacco diretto, senza Pavia Panathlon News Catania 2011- Finale Spada Femminile alcuna nessuna difesa da parte della spadista tunisina. Sul tre a zero le due ragazze restano immobili a centro pedana e l’arbitro applica la regola della “non combattività” e dichiara terminato il match sul punteggio di tre a zero. Le spadiste si salutano e si stringono la mano, nella tradizione e nel fair play degli incontri di scherma; nessuna lacrima da parte di alcuno. Il resto è fantasia dei cronisti e di chi ha ripreso una “notizia” senza verificare i fatti. Sarra Besbes ha poco più di vent’anni, 23 mi sembra, vive e studia a Parigi; la sera ama andare in discoteca, con i ragazzi e le ragazze di ogni paese, così ha fatto anche a Catania, dove si è trattenuta anche dopo la partenza della squadra della Tunisia per visitare la città, l’Etna e per godersi delle altre serate di vacanza con gli amici. Quando io rientravo in hotel dopo cena, Sarra Besbes era pronta per uscire per Catania. Io non conosco il motivo della scelta di Sarra Besbes di non combattere quel singolo match; la ragazza non mi ha detto di aver ricevuto alcun ordine di scuderia, mi ha detto invece di aver deciso così per sua scelta tattica. Infatti nessuno della Direzione di Torneo ha ritenuto di convocarla e non ha avuto nessuna sanzione; la sua gara è proseguita, si è qualificata per il tabellone di eliminazione diretta, dove nel primo match del tabellone dei 160 Sarra Besbes, con il numero 109, ha incontrato la spadista al 84° posto della classifica dopo i gironi di qualificazione, la cinese Li Na che risulterà poi, in verità a sorpresa, la vincitrice del Campionato del Mondo di Spada Femminile a Catania. Io non capisco come si possa dire, e scrivere, che sia stata la Federazione Tunisina ad obbligare la propria atleta a rimanere in Pag, 11 gara, ma di assumere un atteggiamento assolutamente passivo contro l’avversaria israeliana. Ma veniamo invece al tema, reale, del sistematico “ritiro per infortunio” di schermidori iraniani, degli Emirati Arabi, del Iraq e di altri paesi del Vicino Oriente, ogni volta che abbiano come avversario un atleta di Israele. Il caso limite è il giovane Hame Sayyad Ghanbari, fiorettista iraniano, che per il terzo anno consecutivo, dopo i Mondiali di Antalya 2009, di Parigi 2010, ora a Catania 2011 ha un israeliano nel girone di qualificazione, questa volta era il forte fiorettista Tomer Or. Con un compiacente certificato medico, avvallato dalla Direzione di Torneo e dal mio collega Official della FIE per la parte medica, Hame Sayyad Ghanbari anche questa volta si ritira per infortunio in allenamento; ma con un bel “recupero”, due giorni dopo è impegnato nella gara a squadra e si batte molto bene contro gli inglesi e la nazionale iraniana viene staccata e sconfitta solo negli ultimi tre assalti individuali. Io conosco bene gli schermidori iraniani e i dirigenti della federazione iraniana di scherma, veri appassionati dello sport della scherma e autentici sportivi, e penso di essere considerato da loro come un amico, per le confidenze che ho avuto. Or bene, atleti e dirigenti iraniani, in via confidenziale, mi hanno da tempo confidato e confermato più volte di vivere in una vera dittatura e di avere lo sport, in particolare la scherma, come solo mezzo per conoscere il mondo, per emanciparsi e portare nel loro paese notizie ed esperienze. Vivere in una dittatura: ma riusciamo a comprendere che cosa queste parole vogliano davvero significare in pratica? I giovani che studiano in Università e praticano, con buoni risultati, lo sport se non obbediscono “alle indicazioni e alle regole” vengono espulsi dalle scuole, i loro familiari – genitori e fratelli – vengono esclusi dalla società locale. E così per gli allenatori: automaticamente perderebbero il lavoro, il loro hobby e impegno nella scherma e addirittura la prigionia. Decisamente mi sembra opportuno non prendere alcun provvedimento verso – contro gli atleti e i tecnici: sono vittime del sistema Pavia Panathlon News autoritario e dittatoriale del loro paese e il provvedimento che la Federazione Internazionale dovesse prendere andrebbe unicamente a danneggiare la parte debole, appunto gli atleti e i tecnici, senza intaccare null’altro. E anche prendere provvedimenti contro la Federazione Iraniana di scherma e degli altri paesi dell’area medio orientale non porterebbe, a mio parere nulla di utile, anzi andrebbe a penalizzare unicamente la parte debole, atleti e tecnici, che invece continuano a fare esperienze di democrazia e di accoglienza nell’ecumene sportiva mondiale. Ma io credo che gli ipocriti siano il CIO e le stesse Federazioni Sportive Internazionali che hanno da tempo, da esperti “politici” quali sono, negoziato queste stesse Organizzazioni i “valori non negoziabili” dello sport. Io penso alla presenza, ammessa da tutte le Organizzazioni Sportive, dello stato di Israele tra i 44 paesi Europei, quando la geografia afferma che Israele è pienamente in Asia, tra Giordania, Siria, Libano appunto. Allora perché condannare le Federazioni dei paesi orientali che non vogliono, per ora, incontrare Israele, quando il CIO e le Federazioni Sportive Internazionali hanno preparato una corsia preferenziale, anzi una autostrada per Israele, i suoi atleti e i suoi tecnici? Come dice Qohèlet, l’Ecclesiaste, il saggio autore del libro biblico: “c’è un tempo per ogni cosa …”; per me ora, nel nostro mondo dello sport e del Panathlon International, è il tempo del reciproco ascolto, della mediazione – non del compromesso -, il tempo della convivenza sui luoghi dello sport delle diversità culturali, delle fedi e dei credi Pag, 12 religiosi. E’ anche ora il tempo della comprensione di chi vive nel proprio Paese in condizioni che nessuno di noi vorrebbe provare; il tempo non di giudicare, di condannare, ma di accogliere e di aiutare, nel nome dei valori dello sport e dei valori panathletici. Catania ottobre 2011- Ms Hilary Philbin Chairman Organising Commitee Fencing Olympic Games and Mr Nicolai Official Olympic Games London 2012 Per questo io sarò a Dicembre una settimana in Iran, a Teheran, per organizzare e dirigere come Presidente del Directoire Technique due gare di Coppa del Mondo di fioretto maschile e di sciabola maschile. Con l’esempio e con il sostegno, ciascun di noi può e deve dare un piccolo contributo, affinché questo mondo, iniziando dal nostro mondo sportivo, possa portare dei frutti di pace e di reciproca comprensione. Anch’io credo e sottoscrivo, che gli attuali atteggiamenti di rifiuto di affrontare alcuni avversari sono sbagliati e antisportivi, ma la mia risposta concreta è quella di “non volere la condanna e la morte del peccatore, ma che si converta e viva”. Vi saluto con rinnovata amicizia, nella consapevolezza che con il confronto delle idee e delle esperienze si possa essere buoni testimoni dei valori sportivi e panathletici in cui abbiamo creduto e in cui crediamo. Da Gianandrea Nicolai - Panathlon Club di Pavia Pavia Panathlon News Pag, 13 IL 24 OTTOBRE A BOCCA DI MAGRA IL CONVEGNO ORGANIZZATO DAL PANATHLON CLUB LA SPEZIA “ETICA, SPORT e FEDE” Più di cento i partecipanti al convegno organizzato dal Panathlon International, club della Spezia, sabato 22 ottobre, al Monastero di Santa Croce a Bocca di Magra.. Il palco degli oratori I lavori si sono aperti alle 9,30 col saluto delle autorità. Presenti il Presidente Internazionale del Panathlon Enrico Prandi col Consigliere Internazionale Giuseppe Gianduia, il Presidente della commissione di garanzia e controllo statutario Diego Carpitella, il Presidente del distretto Italia Gianni Bambozzi, il Governatore dell'area Liguria Federico Ghio, quello dell'area Toscana Assuero Pieraccini e i Presidenti di molti club viciniori tra cui Ruggero Corini (Parma), Giuseppe Corso (Savona), Giorgio Costa (Rapallo), Angelo Porcaro (In rappresentanza di Lorenzo Branzoni-Pavia), l'Assessore allo sport della Regione Liguria, Gabriele Cascino, Alberto Sgarbi giocatore della nazionale di rugby e della Benetton Treviso e Franco Cafici, Presidente del Lions club Vara Sud. Il tema del Congresso "Etica, sport e fede" ha visto relatori di fama: il Professor Giuseppe Benelli ordinario di filosofia del linguaggio all'Università di Genova ha parlato di Etica, il Dottor Giampaolo Ormezzano, giornalista sportivo, ha trattato lo Sport e padre Marco Chiesa, carmelitano scalzo, ha dissertato di Fede. A riepilogare gli argomenti monsignor Carlo Mazza, vescovo di Fidenza, già direttore dell'ufficio nazionale Cei per la Pastorale tempo libero, turismo e sport. Giampaolo Ormezzano, affabulatore abile e brioso, ha colpito forte con affermazioni del tipo. “Per l’uomo la posizione naturale dovrebbe essere quella supina oppure quella eretta ed invece l’uomo moderno è seduto in poltrona a guardare la TV per cui è “spezzato”. E poi, a conclusione dell’intervento, quando alquanto sfiduciato, a proposito di pratiche illecite, ha detto: “ La Scienza e la Ricerca sono un secolo avanti all’antidoping e quello che più preoccupa è che la battaglia è già iniziata su tre fronti: sull’apparato cardiaco ove abili chirurghi tentano di innestare pompe da supermaratoneti; sulle cellule staminali per la cura e la costruzione di arti o apparati da superman e soprattutto nella genetica ove si tenta di costruire atleti ex novo adatti alla pratica di Il Presidente del Club La Spezia Maurizio Marro questo o quello sport.” Pavia Panathlon News Pag, 14 ULTIMISSIME Notizia dal Presidente Area 2 Lombardia Maurizio Mondoni: E’ indetta per sabato 17 dicembre 2011, a Cremona, Palazzo del CONI, via Fabio Filzi, 35, L’ASSEMBLEA ORDINARIA ELETTIVA dell’Area 2 Lombardia. A Presidente viene proposto il panathleta Lorenzo Branzoni, attuale Presidente del Club di Pavia. EUREKA ! *** Il 25 novembre, alla Casa del Giovane, con il patrocinio del Panathlon Club di Pavia, conferenza del Presidente Lorenzo Branzoni che tratterà l’argomento: ”La partita di calcio vista dall’arbitro”. L’invito per una folta e qualificata rappresentanza è rivolto a tutti i soci. *** Causa impegni agonistici, il Premio Fortunati, da assegnare all’atleta U18 che abbia ottenuto significativi risultati a livello internazionale, è slittato e sarà consegnato alla Festa degli Auguri, il 15 dicembre. *** La “Ginnastica Pavese” ha organizzato, il 5 novembre al Palaravizza, la seconda prova del Campionato A1-A2 di Ginnastica Ritmica. 20 Società e la presenza di grandissime atlete nazionali ed internazionali hanno determinato il sucesso della manifestazione allestita dalla Società del Presidente Lorenzo Lanza. *** Al Centro "Ettore Majorana" di Erice il giorno 27 ottobre 2011 si è svolto il 5° Corso Superiore della Scuola Internazionale di Medicina dello Sport. Nell’aula “Paul Dirac” del Centro Culturale Ettore Majorana a Trapani-Erice, all'Inaugurazione del 5° Corso Superiore della Scuola Internazionale di Medicina dello Sport "SPORT-THERAPY IN CHRONIC DISEASES", è stato assegnato dalla Società Mediterranea di Medicina dello Sport (S.M.M.S) al Prof. Albino Rossi di Pavia il Premio "La Falce di Asclepio" con la seguente motivazione "Per la sua collaborazione organizzativa e scientifica dei Corsi Superiori della Scuola Internazionale di Medicina dello Sport, giunti quest'anno alla 5° Edizione". il Prof. Paolo Cerretelli dell’Università di Ginevra ha svolto la lettura magistrale su Pavia Panathlon News Pag, 15 “Storia della fisiologia dell’esercizio”. Nelle quattro giornate di lavori scientifici sono state trattate tematiche sulla nutrizione e metabolismo dello sportivo, sulla medicina subacquea ed iperbarica e sulla pneumologia dello sport. Presenti i massimi esponenti scientifici internazionali di medicina dello sport, tra gli altri: Alejandro Lucia, dell’Università di Madrid; Ruud Vermeulen, dell’Università di Amsterdam; Claudio Marconi, del CNR di Milano; Antonio Satta, dell’Università di Lugano; Carmen Fiuza-Luces, dell’Università di Madrid”. Dell'Università di Pavia erano presenti: Roberto Bottinelli, Fulvio Marzatico, Rossi Albino, Mario Ireneo Sturla che hanno svolto interessanti relazioni ed interventi nell'ambito degli argomenti trattati. *** Il 5 Dicembre 2011, alle ore 5.00 in prima convocazione ed alle ore 21.00 in seconda convocazione è indetta l’Assemblea Ordinaria del Panathlon Club di Pavia per l’elezione del Consiglio Direttivo per l’esercizio 2012-2013. Vi ricordiamo che il 25 novembre scadono i termini per la presentazione delle candidature a tutte le cariche dell’associazione. Ciascun socio può avere una sola delega. PAVIA PANATHLON NEWS Testata di proprietà del Panathlon International Club di Pavia Direttore Responsabile: Lorenzo Branzoni Vicedirettori: Angelo Porcaro e Albino Rossi Redazione : Mara Pagella, Gianandrea Nicolai, Aldo Lazzari, Stella Lana, Pierangela Sacchi, Elena Rovati , Alessandro Abbiati, Roberto Castelli, Claudio Bonizzoni, Aldo Pollini, Maurizio Losi, Paolo Marostica, Debora Thundo, Cinzia Faravelli, Antonio Robecchi Mainardi, Ilario Lazzari. Sede c/o C.O.N.I. PAVIA - C.so Cairoli, 100 – 27100 Pavia E-mail: [email protected]