mostra di Ettore Spalletti

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mostra di Ettore Spalletti
Comunicato Stampa n.304 del 29.09.2015
mostra di Ettore Spalletti
Casabianca - ex granai secondo piano
10 ottobre 2015
10.00 - 18.00
ingresso gratuito
momento clou alle ore 16.00 – consegna-omaggio ai presenti di fogli tredici “l’archivio
come opera”
Ancora una volta il Museo Casabianca partecipa all’evento di AMACI - Giornata del
Contemporaneo – nella sua undicesima edizione.
Sabato 10 ottobre il Museo rimarrà aperto per tutta la giornata con la presenza e guida del
collezionista Giobatta Meneguzzzo.
La mostra presenta una cartella di 113 disegni di Spalletti - una di tante che fa parte delle
Edizione Speciale in "portfolio" - il corpus delle grafiche che rappresentano la eccellenza
della Casabianca in una funzione di scrigno per l'arte seriale e multipla.
In allegato il testo di presentazione della mostra.
titolo “Disegno”,1993, tiratura 18/100
contemporary+art+collection+•+from+the+'60ies+to+the+'90ies+•+drawings+prints+objects
Museo Casabianca
Largo Morandi, 1 - 36034 MALO (VI) ITALIA
tel: 0445. 602474 / fax: 0445.584721
[email protected]; www.museocasabianca.com
Gestione
Associazione Laboratorio per l’arte contemporanea Città di Malo
Curatore
GioBatta Meneguzzo – tel: 0445.602109
Aderente alla Rete Museale Alto Vicentino
la
CASABIANCA
dal 1978 museo della
grafica d’arte
Ufficio segreteria
da lunedì a venerdì _ orario 9h00 - 12h30
Vetrina all’androne
da domenica a venerdì _ orario 9h00 - 18h00
Visite al museo
domenica e festivi - ingresso libero
Orario 10h00-12h30 / 15h00 - 18h00
da lunedì a venerdì ingresso a pagamento - visite su richiesta concordata
sabato chiuso
Comunicato Stampa n.304 allegato del 29.09.2015
SCHEDA A CURA DEL MUSEO
che accompagna la mostra di ETTORE SPALLETTI alla Casabianca
dal 27 settembre 2015 al 05 febbraio 2016
Ettore Spalletti nasce a Cappelle sul Tavo, dove vive e lavora. Le sue esposizioni
personali iniziano nel 1975 alla Galleria Tartaruga di Roma continuando ininterrottamente
in Italia e all'estero nelle più prestigiose gallerie pubbliche e private. Il suo lavoro è ben
puntualizzato da Ida Gianelli per l'occasione della mostra al Castello di Rivoli del '91, dove
nel catalogo scrive:
“… Il connubio tra colore, elemento basilare dell'espressività pittorica, e manualità,
tradizionalmente assegnata piuttosto alla scultura, già indica che l'artista intende indagare
in territorio franco, agire sul discrimine fra pittura e scultura in modo che le due procedure
perdano i connotati tradizionali, le loro distinte identità…
… Ne consegue un'operatività volutamente ambigua, che spesso coinvolge l'ambiente
espositivo, dove forme e colori si rivelano veicoli di valori emozionali. Il colore è pensato
come materia primaria, come matrice di ogni forma visibile, è polvere o pigmento da
mescolare con le altre sostanze tipiche dei procedimenti artistici… Similmente a quanto ha
fatto Yves Klein, Spalletti attribuisce al colore una funzione di svelamento; esso ci fa
percepire l'idea stessa di infinito, la sua sostanza materica veicola quell'idea e se ne fa
esperienza…
… A differenza dell'astrazione storica, per esempio quella di Mondrian, l'astrazione di
Spalletti non si sgancia dal mondo reale per divenire pura scansione di rapporti strutturali
fra immagini elementari… Spalletti intende visualizzare forme primarie, latamenta
simboliche ma non grazie a procedimenti meccanici e asettici, bensì tramite una manualità
non implicata con i moti soggettivi ma piuttosto con quelli biologici. La gestualità appena
affiorante nelle sue superfici pittoriche monocrome non è espressiva di intimi contenuti, ma
significativa di un ritmo, una attività della mano… Il riduzionismo di Spalletti non raggiunge
dunque l'astratto mondo delle dee espresso da Mondrian o da Malevic; il mondo così
descritto è ancora il nostro, ma ciò che viene descritto è la sua trasfigurazione tramite la
sensibilità. La geometria vi è colta come rappresentazione precipua e ordinamento, ma
l'immagine sfugge al suo rigore per seguire se mai il filo dell'intuizione, libera, profonda”.
I 113 disegni della carrellata riprodotti in litografia, allestiti in luogo solenne e primario del
museo, in ordine della "quadreria" settecentesca, lasciano ampia libertà al fruitore, come
del resto tutto l'allestimento della collezione stabile della Casabianca; l'intento è di fornire
solo degli input, anche per la loro essenza di essere "disegni riprodotti", ma sempre e
comunque con la loro "astrazione" profonda, sottointesa, evocativa: l'importante è
servirsene.
Museo Casabianca
Largo Morandi, 1 - 36034 MALO (VI) ITALIA