bilancio sociale - Banca di Ripatransone
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bilancio sociale - Banca di Ripatransone
SOMMARIO PRESENTAZIONE 2 IL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 3 LA CARTA DEI VALORI 4 IL CREDITO COOPERATIVO Un sistema nazionale ed internazionale 6 IL CREDITO COOPERATIVO DI RIPATRANSONE Una banca per lo sviluppo della comunità I Soci Gli Amministratori ed i Sindaci La Direzione ed il Personale 10 13 14 15 DOCUMENTAZIONE 16 uno PRESENTAZIONE Ci sono Banche il cui obiettivo non è il semplice profitto. Ci sono Banche che hanno lo scopo di contribuire alla promozione ed allo sviluppo del territorio in cui operano e che, per questo, sono autenticamente locali. Ci sono Banche che hanno la responsabilità di essere imprese, efficaci ed efficienti per i propri Soci e Clienti, ma hanno anche una responsabilità sociale nei confronti della Comunità. Le Banche di Credito Cooperativo hanno questa identità. Una Banca di Credito Cooperativo è un’impresa bancaria, originale ed unica, una Banca “differente per forza” perché: • è una banca mutualistica, fondata sui Soci ed a questi rivolta in primo luogo; • è autenticamente locale, nel senso che il suo bacino di operatività è circoscritto in una precisa area; • persegue obiettivi di valorizzazione dell’impresa, ma non di lucro individuale. Nella sua lunga vita la Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone è stata vicina ad un elevato numero di persone, imprenditori, artigiani, professionisti, lavoratori, operatori del sociale, contribuendo a costruire prosperità ed a far crescere la propria Comunità. In definitiva la nostra Banca è attenta non soltanto alla “sana e prudente gestione” aziendale, ma anche ai comportamenti e alle relazioni con i diversi “portatori di interesse” e alla sua responsabilità sociale. Il Presidente Michelino Michetti due IL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE In occasione della presentazione del bilancio dell’esercizio 2002, per la prima volta la Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone rendiconta la sua attività non solo attraverso il bilancio ordinario, ma anche con un documento non richiesto dalla normativa vigente: “Il Bilancio sociale e di missione” Perché un bilancio sociale e di missione? Il bilancio tradizionale, civilistico e fiscale, ignora quasi del tutto quegli aspetti non quantificabili in termini monetari, come la partecipazione dei Soci o la quantità e la qualità delle relazioni intrecciate sul territorio, che hanno tanta importanza nella vita della nostra Banca; non considera le risorse e i servizi resi disponibili in forma gratuita o agevolata ai Soci e alla Collettività; non offre una rappresentazione completa dell’impegno e della capacità della Banca di raggiungere i suoi obiettivi istituzionali. Per questa ragione abbiamo redatto il Bilancio sociale e di missione, documento che da oggi intendiamo sottoporre alla Vostra attenzione come segnale e conferma del nostro massimo impegno verso i Soci e verso il territorio di cui siamo autentica espressione. tre LA CARTA DEI VALORI Senza enfasi, ma con l’orgoglio di aver permesso, in oltre cento anni di storia, e per tutto il ‘900, a milioni di piccoli agricoltori, artigiani, operai, imprenditori, operatori del sociale, e alle loro famiglie di ricevere fiducia, di ottenere credito e di migliorare la propria condizione di vita, il Credito Cooperativo ha voluto di recente esplicitare i propri valori ispiratori. E’ stata così concepita una Carta dei valori del Credito Cooperativo che scrive un Patto tra Banca e comunità locali, quindi un Patto con il Paese. Essa esprime i valori sui quali si fonda l’azione del nostro Movimento, la sua strategia e la sua prassi. Racchiude le nostre regole di comportamento e rappresenta i nostri impegni. 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente. 2. L’impegno L’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l’eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l’approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperaquattro zione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell’efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l’autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve – in misura almeno pari a quella indicata dalla legge – e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell’interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all’attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull’onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l’altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. cinque IL CREDITO COOPERATIVO Un sistema nazionale e internazionale. L’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo. (art. 3) Il 20 giugno del 1883 venne fondata la prima Cassa Rurale a Loreggia in provincia di Padova ad opera di Leone Wollemborg; solo quattro anni dopo venne costituita la prima federazione delle Casse Rurali organizzate in modo unitario. Nel 1905 nacque la Federazione Italiana delle Casse Rurali. In molti casi, le Casse Rurali sono nate a cavallo tra la fine del secolo ed i primi anni del ‘900 (diventando Casse Rurali ed artigiane nel 1937) ad opera di cooperatori ispirati dal Magistero sociale della Chiesa cattolica. Sono sorte soprattutto nelle zone più povere e di campagna, spesso ad opera di sacerdoti particolarmente sensibili. Hanno avuto il grande merito di affrancare le fasce umili della popolazione dal peso dell’usura. La formula cooperativa era l’unica in grado di consentire ad un gruppo di persone di unire le forze per conseguire un obiettivo: quello dell’accesso al credito in maniera diretta e trasparente. Col tempo le Casse Rurali sono diventate quelle che oggi conosciamo. Le Banche di Credito Cooperativo costituiscono un sistema creditizio capilsei larmente diffuso sull’intero territorio nazionale. Un sistema capace di penetrare in profondità il tessuto sociale e di mobilitare energie umane in misura rilevante: 636 mila sono i soci e 6 mila gli amministratori, liberamente eletti dai soci. Le Banche di Credito Cooperativo (BCC) sono società cooperative senza finalità di lucro. In esse si vive la rara esperienza della democrazia economica in una logica di imprenditorialità. Chi entra nella Banca di Credito Cooperativo trova una dimensione "a misura d'uomo", trova la "sua" banca, ma trova anche l’organizzazione del Credito Cooperativo. SISTEMA ORGANIZZATIVO Il modello organizzativo è unico nel panorama bancario italiano; è rappresentato da 470 Banche di Credito Cooperativo aggregate, a livello regionale, a 15 federazioni che a loro volta esprimono, a livello nazionale, la Federazione Italiana delle banche di Credito Cooperativo. Le 15 Federazioni sono di norma impegnate in compiti di rappresentanza, coordinamento, assistenza tecnica, e controllo delle associate. La Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone è una molecola inserita in un Sistema che conta in Italia oltre 470 Banche di Credito Cooperativo, e in “La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale”. (Giovanni Paolo II, 1998) Europa più di 4.500 Cooperative di Credito e 51.000 sportelli. La rete del Credito Cooperativo italiano, contando solo sulle proprie energie, ha registrato negli ultimi anni un costante incremento delle quote di mercato, fino a rappresentare il 7% dei depositi, il 5% degli impieghi e quasi l’11% degli sportelli a livello nazionale. Bancaria del 1993 che ha svincolato le Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali dall'obbligo di reclutamento dei soci nelle due categorie degli agricoltori e degli artigiani, adeguando in tal modo le compagini sociali alla reale composizione delle economie locali. Oggi la legge consente di diventare soci agli appartenenti a tutte le categorie produttive e professionali. I Soci del Credito Cooperativo si impegnano a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale: pertanto ne rappresentano la principale ragione d'esistere e un potente motore propulsore. LA RETE NAZIONALE DEL CREDITO COOPERATIVO Nei Paesi europei la Cooperazione di Credito è diffusa ancor più capillarmente, con quasi 51.000 sportelli, poco meno di 38 milioni di Soci, 103 milioni di clienti, circa 527 mila dipendenti e una quota di mercato che si assesta al 17%. Le BCC, per la loro natura cooperativa, sono delle società che fondano la loro esistenza sulle persone e non sui capitali. Il legame delle BCC con il territorio si esprime attraverso i soci che appartengono a categorie professionali radicate nel tessuto socio economico: artigiani, agricoltori, commercianti, impiegati, pensionati, imprenditori, insegnanti, casalinghe. Questa diversificazione è frutto della riforma della Legge - 470 aziende 3.170 sportelli 4.000 comuni interessati 4.000.000 di clienti 24.300 dipendenti 636.000 soci 6.000 amministratori - raccolta totale: 110 miliardi di euro - impieghi: 57 miliardi di euro - patrimonio: 9 miliardi di euro Oltre ai soci c’è anche un altro capitale, parimenti prezioso e prestigioso: è quello rappresentato dal consenso, guadagnato in tanti anni di proficua attività, degli abitanti del territorio, di iniziative promosse e di sfide intraprese, di difficoltà ancora da superare e di traguardi già raggiunti, sempre nell’interesse della sette “In molte zone rurali sono le cooperative che mantengono in vita i servizi locali. Per esempio, in un periodo in cui molte banche chiudono le filiali nelle piccole città e nei villaggi, le banche cooperative restano spesso le uniche a fornire un servizio finanziario.” (Romano Prodi, Presidente della Commissione UE, 2002) gente e mai perdendo di vista che i principi ispiratori sono la cooperazione e il mutualismo. Per questo motivo è fondamentale instaurare un rapporto diretto di partecipazione con gli abitanti del territorio di competenza, sapendo bene che la vera “merce” trattata, prima ancora che il denaro, è la fiducia: per nessuna altra impresa è tanto importante questo concetto come per una BCC, che può prosperare solo se riesce ad intessere rapporti reciproci di fiducia con la comunità in cui è inserita, guadagnando consenso e concedendo credito. esigenze, instaurare con lui un rapporto di fiducia e collaborazione. Le Banche di Credito Cooperativo si sono sempre distinte dagli altri istituti di credito per l'attenzione al bene comune, alla crescita del territorio e ai valori della solidarietà. Nel futuro si propongono di intensificare questi rapporti di collaborazione, di intraprendere ulteriori iniziative a sostegno dei giovani, di favorire la loro affermazione lavorativa e produttiva, sostenendo il fenomeno dell’imprenditoria giovanile in continua crescita. LA FEDERAZIONE MARCHIGIANA 19 BCC della regione Marche aderenti alla Federazione Marchigiana operano con: - 134 sportelli in più di 208 comuni, - 26.000 soci, - 1.000 dipendenti - 271.000 clienti La nozione di “capitale” e il radicamento nel territorio sono fondamentali per le Banche di Credito Cooperativo e rappresentano il motivo per cui, anche nell’era delle grandi concentrazioni e dei colossi del credito, le banche locali trovano ancora spazi d’azione: ciò è dovuto alla grande attenzione che questi istituti dedicano al “singolo”, al cliente tradizionale che, sia egli imprenditore locale o semplice risparmiatore, vuole una banca che sappia in primo luogo “ascoltarlo”, rispondere alle sue otto Consistenti risorse vengono destinate ogni anno a sostenere organizzazioni e progetti espressi dalla comunità o a realizzare direttamente attività a favore della cultura, della salute, della qualità della vita, dell'integrazione sociale. LA SOLDARIETA’ In Italia, oltre 55 milioni di euro sono stati donati alle comunità locali. Negli ultimi anni, le BCC Marchigiane hanno profuso un particolare impegno alle popolazioni colpite dal terremoto e alla Lega del filo d’oro. 1.668.000 euro per iniziative socio culturali, 1.212.000 euro per la tutela dell’ambiente di cui 293.157 euro attraverso il Fondo per la Beneficenza. 5.095.000 euro di imposte dirette. sistenza di associazioni di volontariato e di istituti che sono ben lieti di poter contribuire a iniziative umanitarie per sconfiggere lo sconforto e la solitudine nel cuore delle persone. (dati al 31.12.2001) Le Banche di Credito Cooperativo sono al servizio della comunità e operano attivamente allo scopo di contribuire alla promozione ed allo sviluppo del territorio in cui si inseriscono con una duplice funzione rappresentata dalla responsabilità di essere impresa, efficace ed efficiente per i soci e clienti, e dalla responsabilità sociale nei confronti della comunità. E’ risaputo che i gesti di solidarietà spesso passano inosservati, pertanto è necessario che i cittadini sappiano dell’e- Uno dei principi ispiratori del Credito Cooperativo è infatti quello della promozione dello sviluppo locale che si attua anche perseguendo il benessere delle comunità sociali che vivono ed operano nel territorio. Nel perseguire questo principio ispiratore, la Banca di Ripatransone presterà sempre la dovuta attenzione e garantirà sempre il necessario sostegno a simili iniziative, moralmente lodevoli e portatrici di benessere per la nostra gente. nove IL CREDITO COOPERATIVO DI RIPATRANSONE Una banca per lo sviluppo della comunità. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia…(art.2) Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale…(art.7) Ogni Banca di Credito Cooperativo è una realtà indipendente, perfettamente integrata in un grande sistema. Le singole banche operano infatti autonomamente coinvolgendo gli organismi che esse stesse hanno creato per assicurare integrazione, sinergie ed economie di scala. La Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone è nata da una necessità e da un'utopia. La necessità di permettere al maggior numero possibile di famiglie, agricoltori, artigiani e piccoli operatori ecomonici di accedere facilmente al credito. L'utopia di riuscire a far procedere insieme, ogni giorno, solidarietà, attenzione alle persone e capacità di autofinanziamento. La Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone ha mantenuto nel corso degli anni uno strettissimo rapporto con il territorio di riferimento, intrecciando la propria storia con quella della comunità, adempiendo pienamente alla sua funzione di "banca locale". La ricchezza che viene creata dalla Banca resta nel territorio, non solo per- dieci Il Cavallo di Fuoco ché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell’economia è rivolta alla Comunità locale, ma anche perché il patrimonio dell’azienda è, ed è destinato a rimanere un bene di tutta la Comunità. Va inoltre considerato che la totalità del personale appartiene alla zona di competenza che beneficia quindi indirettamente della ricchezza da questa distribuita. … Il rapporto di collaborazione con il sistema del Credito Cooperativo ha consentito a tante imprese piccole e medie di crescere a ritmi elevati, contribuendo a sostenere l'occupazione; (Antonio Fazio, Governatore della Banca d’Italia, 2001) Nel corso del 2002 la nostra Banca ha versato all’Erario ed agli Enti impositori locali 190.000 euro per imposte e tasse varie, segnale questo della consistente attività svolta. La Banca collabora con lo Stato, con la Magistratura e con la Guardia di Finanza, nell’applicazione di normative di rilevante valore sociale, come quelle relative all’antiriciclaggio e alla prevenzione del crimine. Oltre al supporto dato ad Enti, istituzioni, scuole, stampa locale e iniziative ricreative, la Banca fornisce sostegno anche alle Organizzazioni di volontariato che, senza scopo di lucro, operano sul territorio nel campo dell’assistenza e dell’utilità sociale “ONLUS” nonché ad Associazioni della cultura e dello sport, utilizzando il Fondo per la Beneficenza e la Mutualità, che viene annualmente alimentato per decisione dell’Assemblea con una parte degli utili d’esercizio. Polisportiva AVIS Ripatransone La Banca inoltre mette gratuitamente a disposizione della collettività i locali della sede per incontri o avvenimenti culturali. Nel corso del 2002, ha stanziato somme per favorire l’acquisto di libri scolastici e personal computers a tasso zero ed anche quest’anno ha ripetuto l’iniziativa delle borse di studio agli studenti che si siano particolarmente distinti per meriti scolastici. LA BCC DI RIPATRANSONE E LA COLLETTIVITA’ 125.000 Euro di sponsorizzazioni, contributi per iniziative assistenziali, sociali, culturali, sportive, ricreative a sostegno della collettività. Non si possono trascurare le feste di quartiere, le tante manifestazioni ricreative e religiose che si svolgono nel territorio di competenza. In una parola, la nostra Banca è presente e promuove ogni iniziativa volta alla crescita sociale e culturale della collettività. E' trascorso ormai un secolo da quando la Cooperazione del Credito ha fatto il suo ingresso nella cittadina di Ripatransone e, nonostante i tanti cambiamenti intervenuti, nessuno ha dimenticato i valori che hanno costruito la storia della Banca e che costruiranno il suo futuro. L’impegno del Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Ripatransone resta pertanto quello di proseguire in questo camundici mino di crescita economica aziendale coniugata con lo sviluppo della intera Comunità locale, con l'attenzione sem- pre rivolta alle associazioni, ai giovani, agli anziani, ai gruppi di volontariato, ai comitati, alle famiglie, ai più bisognosi. BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI RIPATRANSONE fondata nel 1905 10.305.000 euro 603 76.877.000 euro 53.367.000 euro 23 790.194 euro PATRIMONIO SOCI RACCOLTA DIRETTA IMPIEGHI CON CLIENTELA DIPENDENTI UTILE DI ESERCIZIO 2002 (dati al 31.12.2002) Assemblea del 28 aprile 2002 dodici I SOCI I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. (art.9) I soci sono il primo patrimonio di una Banca di Credito Cooperativo. Essi sono al tempo stesso: proprietari dell’azienda, amministratori, primi clienti e il miglior biglietto da visita della Banca. IL SOCIO HA IL DOVERE DI: • Osservare le disposizioni dello statuto sociale, del regolamento interno, delle deliberazioni assembleari e quanto previsto dalla Legge. • Favorire in ogni modo gli interessi della Banca, lavorando “prevalentemente” con essa. • Versare l’importo delle azioni sottoscritte. • Partecipare alle Assemblee ordinarie e straordinarie. • Adempiere puntualmente alle obbligazioni assunte verso la Banca. • Non creare fatti pregiudizievoli che potrebbero arrecare danni alla Banca. • Difendere la Banca contro eventuali azioni di qualsiasi elemento che, all’interno o dall’esterno, possano determinare un nocivo turbamento della compagine sociale. • Non danneggiare materialmente o moralmente la Banca o fomentare dissidi fra i Soci. Premiazione dei soci tredici GLI AMMINISTRATORI E I SINDACI Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. (art.10) La Banca è amministrata da 7 consiglieri. La funzione di controllo è esercitata da 3 sindaci effettivi. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE Dr. Michelino Michetti PRESIDENTE Dr. Antonio Sergiacomi VICE PRESIDENTE Sig. Raffaele Vagnoni SINDACI EFFETTIVI Dr. Giuseppe Cannella Rag. Pierluigi Carminucci CONSIGLIERI Sig. Franco Bruni Sig. Giovanni Cherri Sig. Guido Cocci grifoni Rag. Gabriele Lucidi Rag. Francesco Massi quattordici SINDACI SUPPLENTI Dr. Amedeo Bettarini Dr. Rosano Girolami LA DIREZIONE E IL PERSONALE I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art.11) ORGANICO DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI RIPATRANSONE al 31/12/2002 DIRETTORE GENERALE Colonnella Pietro Giuseppe UFFICI AMMINISTRATIVI Pulcini Mario Cicchi Cinzia Capocasa Raffaele UFFICI SEGRETERIA/FIDI/CONTROLLI Cardarelli Nereo Vallorani Paola Iobbi Giuseppina Spina Sabrina UFFICO TITOLI Peci Antonio SPORTELLO SEDE RIPATRANSONE Bertolotti Roberto Chiappini Roberto Marchetti Tonino VICE DIRETTORE Virgili Emilio FILIALE GROTTAMMARE Citeroni Francesco Preposto Rossi Candida Vice preposto Offidani Luca Bruni Barbara FILIALE SAN BENEDETTO DEL TRONTO De Renzis Giuseppe Preposto Verdecchia Vito Vice preposto Pignotti Fiorella Giudici Mario FILIALE MONTEFIORE DELL’ASO Bruni Stefania Preposto Rubicini Alessio quindici Sede di Ripatransone Filiale di Grottammare Filiale di San Benedetto del Tronto Filiale di Montefiore dell’Aso sedici