AQUAart - microsillons

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AQUAart - microsillons
AQUAart
discorso in evoluzione continua
connettività dei moduli
Uno centro culturale per Ticino. Lago di Monte Ceneri, 2100
moduli che vanno verso il pubblico
MOBILITÀ
modulo di trasporto
spazi aperti di incontro
mostre permanenti e temporanee
moduli espositivi vaganti
cantastorie itineranti tra i moduli
SCAMBIO DI SAPERI
COSA
Il centro culturale AQUART offre un’originale e modulabile gamma di proposte per scoprire, sperimentare, approfondire e proporre cultura.
Chiunque puo’ concretizzare il proprio desiderio di confrontarsi con l’arte: il centro raggiunge e può essere raggiunto, diventando occasione di interazioni di ogni genere.
È di proprietà del popolo e in quanto tale è un bene comune.
La programmazione annuale è basata su proposte stagionali legate ai quattro elementi e il collegamento tra le varie attività è garantito dalla figura dei cantastorie ai quali è affidato il compito di informare, guidare e aiutare.
“Tutto può succedere ovunque”
COME
L’architettura del centro offre un’organizzazione a moduli trasparenti e trasferibili che offre la garanzia della mobilità spaziale e temporale.
I moduli permettono di sviluppare tematiche e attività varie in luoghi diversi, ma anche facilmente collegabili e ricollegabili con il centro stesso.
PERCHÉ
Il centro è ideato e organizzato nel rispetto dell’ambiente: si autofinanzia tramite la produzione di energia attraverso fonti di energie rinnovabili.
DOVE E QUANDO
La sede centrale si trova sull’apice del Monte Ceneri ed è facilmente raggiungibile con ogni tipo di mezzo.
Il centro è aperto 24 ore al giorno ed è privo di barriere architettoniche.
L’ ingresso è gratuito.
banca del tempo con scambio di servizi
programma notturno (dormitori, cura del
sonno, astrologia, occultismo, kamasutra)
ACCESSIBILITÀ
proposte variegate secondo l’interesse dell’utenza
possibilità di esporre
aperto 24h/24h
365 giorni all’anno
possibilità di utilizzare il museo
autonomia
assenza di barriere architettoniche
di proprietà della popolazione
autosufficienza energetica
AUTOGESTIONE
orizzontalità
trasparenza
gestione cooperativa
finanziamento attraverso la vendita di energia
BENE COMUNE
bilancio periodico consultabile pubblicamente
rappresentati competenti eletti dai cittadini
EXTRAITS DU PROGRAMME ANNUEL
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Istituto:
1. Ricerca teorica (scientifica, astrologica, simbolica, mitologica, …).
2. Ricerca pratica (manuale, tecnica, artigianale, artistica, …).
3. Ricerca sulle forme di allestimento e presentazioni possibili sulla base dell’appartenenza ai quattro elementi presenti sia nell’astrologia che come tema annuale del centro culturale(aria,fuoco, terra,acqua).
4. Sensibilizzazione (ai problemi della tossicodipendenza e alla sua prevenzione, all’aspetto introspettivo e conoscenza di sé nonché agli aspetti magici ma anche scientifici dell’astrologia, …).
5. Valorizzazione dell’utenza e del lavoro che si fa con loro.
6. Trasmissione e scambio reciproco con il pubblico (riscontro relativo alle caratteristiche dei segni zodiacali, delle forme artistiche, …).
Centro culturale:
1. Presentare l’allestimento della mostra (audiovisivo, spazio interattivo,oggetto artistico, prospetto, attività secondarie).
2. Spazio di discussione e confronto.
3. Trasmissione e scambio di contenuti con il pubblico; scambio reciproco; riscontro relativo alle caratteristiche dei segni zodiacali.
4. Vari moduli tematici: modulo principale con allestimento, moduli di approfondimento e sperimentazione (Mte. Generoso, Mte. Verità di notte; maghi, astrologi, chiromanti; gadget presso il nostro istituto; approfondimento bibliografico nelle biblioteche + link; conferenza e discussione sulle affinità tra i due mondi nei confronti dell’evasione, …).
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5. Dove ha luogo? (Modulo in spostamento, edificio principale del Centro?).
Le attività didattiche ed esperienziali vengono proposte nei moduli mobili del Centro Culturale che possono raggiungere diverse località.
ASTR – EVASIONE
Qual è l’interesse per l’istituto e il centro culturale?
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4. Qual è la migliore forma per proporre il progetto? (Attività, performance, dibattito, esposizione, proiezione).
- Ginecologa: proporrà filmati e fotografie per mettere l’accento sulla pre
venzione sessuale e la sintomatologia della malattia;
- Docente di scienze naturali/ricercatore: curerà la parte didattica e scienti
fica attraverso esperimenti pratici e di laboratorio (lettura al microscopio, etc.).
- Psicologa specializzata in sessuologia: curerà la parte relazionale attra
verso dibattiti, colloqui individuali, atelier espressivi.
- Animatrice socioculturale: si occuperà della parte organizzativa e delle forme di comunicazione più consone.
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3. Quale trasformazione porta il progetto nella realtà istituzionale (scuola)?
La scuola apre i propri orizzonti collaborando con nuove figure professionali, non consone all’ambiente istituzionale, che possono ampliare la conoscenza della tematica.
La mobilità del centro culturale assicura una diffusione più allargata del mes
saggio di prevenzione che altrimenti rimarrebbe circoscritto all’ambito sco
lastico e ne assicura una corretta e scientifica divulgazione.
L’animatrice socioculturale cerca di porgere il messaggio in una forma creati
va che possa corrispondere ai desideri o alle esigenze di chi lo riceve, an
dando al di là della convenzionalità didattica proposta dalle scuole.
Proporre un luogo all’interno dell’istituzione in cui utenti interni ed esterni possano interagire facendo l’orto dando l’opportunità di sviluppare attività correlate (diario, fotografie, racconti, cucina,…)
1. Appurare l’interesse.
2. Appurare le competenze (scambio tra chi le ha e chi le vuole acquisire)
3. Scambio di conoscenze, socializzazione, dialogo, lavoro di gruppo, benessere psico-fisico, piacere di produrre e di consumare il frutto del proprio lavoro.
4. Inizialmente l’attività (manuale e conoscitiva) con passare del tempo tutte le forme di espressione in base alla richiesta e agli interessi dell’utenza.
5. Inizialmente all’interno dell’istituzione in seguito in base ai progetti sviluppati.
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2. Quali sono le competenze specifiche che portiamo?
Si propongono a livello interdisciplinare e in diverse forme, le competenze di quattro specialisti:
- Una ginecologa, per la prevenzione sessuale e la sintomatologia della malattia;
- Un docente di scienze naturali e ricercatore, per la parte didattica e speri
mentale;
- Una psicologa specializzata in sessuologia, che affronti i possibili disagi e si occupi della parte emozionale;
- Un’animatrice socioculturale, che organizzi e coordini l’esposizione della tematica in modo ottimale e mirato.
PROGETTO ORTO
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1. Qual è l’interesse per le parti in causa nel progetto? (Istituzione/utenza)
Prevenzione, informazione e sensibilizzazione sulla diffusione della malattia nel territorio.
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SCUOLA/INSEGNAMENTO
(fascia d’età 11-14 anni)
SESSUALITÀ
(ipotetica malattia venerea infettiva, difficile da debellare)
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FEU DE CAMP
Istituzione psichiatrica
FUOCO rito di passaggio – trasformazione – araba fenice
Quale è l’interesse tra le parti in causa in questo progetto (centro culturale,
istituzione, utenti)
Promuovere incontri socioculturali tramite spazi creativi che si riferiscono ad un
elemento naturale e comune a tutta l’umanità: il fuoco
Quali sono le competenze specifiche che portate
Conoscere l’utenza specifica, capacità relazionali e di mediazione attraverso
esperienze artistiche
Quali trasformazioni questo progetto porta nella realtà e/o nell’istituzione
Trasmissione di conoscenze, di scambio interculturale di saperi e valori,
contributo al superamento del pregiudizio, apertura dell’istituzione verso
l’esterno
Dove il progetto ha luogo, se nel modulo indipendente o nella costruzione
principale
In diversi luoghi e in diversi momenti (navicelle indipendenti pianificate su diversi
mesi – nel centro culturale per un ritrovo finale) Atelier creativi sempre legati al
tema FEU DE CAMP con utenza mista (ognuno può partecipare) condotti da
specialisti nel settore scelto.
Ad es. Atelier creta, Atelier di cucina, Atelier carboncino, Narrazione di storie,
Danza ancestrale intorno al fuoco (animato da Kevin Junior Junior “Balla con i
delfini”...)
Evento finale
Proiezione di video che documento gli eventi ed esposizione delle creazioni
artistiche prodotte negli Atelier che hanno avuto luogo Racconti intorno al fuoco
intervallati da performances musicali e momenti culinari Evento conclusivo e
aggregante falò in cui poter gettare un biglietto con un messaggio propiziatorio
(a scelta).
RIFERIMENTI
TESTI CONSIGLIATI
- Italo Calvino, Le città invisibili, Einaudi, 1972.
- Roberto Esposito, Communitas, Origine e destino della comunità, Piccola Biblioteca Einaudi, 2006.
- Patricia Hidiroglou, Acqua divina. Miti, riti, simboli, Edizioni Mediterranee, 2007.
- Fabio Nocentini, Federico Jeantet, “Iniziazione alle Acque Vibrazionali“, in : Prossima uscita, Inizi
azione alle Acque Vibrazionali, Luglio/Agosto 2011.
- Omar Gisler, “Lugano investit dans la culture pour changer de visage“, in : Discours Suisse, http://www.discours-suisse.ch/parser.php?page=archiv_it&lang=fr&&id=2009-11-10.
- Il nuovo centro culturale LAC, Lugano Arte e Cultura, http://www.mdam.ch/poloCulturale/cen
tro_culturale.cfm
- Jorge Ribalta, “Médiation et construction de publics. L’expérience MACBA“.
ENERGIE ALTERNATIVE
- http://www.moebiusonline.eu/fuorionda/RumoreEnergia.shtml
STORIA DEL TERRITORIO TICINESE
- http://www.ticivino.ch/index.php?option=com_content&view=article&id=108:un-po-di-geografia-
partendo-dalle-origini-della-svizzera-e-soprattutto-del-canton-ticino&catid=38:un-po-di-
geografia&Itemid=62
ARCHITETTURA
- www.thewaterpod.org
- www.masaru-emoto.net
- www.cnngo.com
FILM
- Waterworld, film di fantascienza del 1995 diretto da Kevin Reynolds.
ARTE
- Archigram – Ron Herron, Walking City, 1964.
- Constant, New Babylon, 1960’s.
- Jeremy Deller, D’une révolution à l’autre, Palais de Tokyo, 2008-09.
- Andrea Fraser, The Public Life of Art: The Museum, 1988.
- Gran Fury – Douglas Crimp, AIDS Demo Graphics, 1990.
- Group Material, People’s Choice, 1981.
- REPOhistory, Voices of Renewal, Atlanta, 2000.
- Martha Rosler, If You Lived Here...,1989.
Un projet réalisé par Franco Badia, Federica Baldini, Ornella Brenni Brunelli, Liliana Collura, Paola De
Gaudenzi Taiana, Cornelia Gallacchi-Biffi, Karin Jachemet, Flavia Koral, Nadia Massera, Daniela PapaBenassi, Dorotea Schmidt
Dans le cadre du workshop “community art“, sur une invitation de Claudio Mustacchi, Certificate of Advanced Studies Animazione dei processi creativi nel lavoro formativo, sociale e sanitario, SUPSI, 2011.
Sur une proposition du collectif microsillons.