Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia

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Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia
Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia
Ripartimento Polizia
Repertorio anno 1824
NUMERO DI
ORDINAMENTO
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fascicolo
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documento
DATA
OGGETTO
1824 Comunica la reintegrazione del Sacerdote Don Matteo Scelfo
nell’arcipretara di Petralia Soprana, fatto segno alle calunnie di quel
Sindaco Don Mariano Velardi del Sacerdote Pasquale Minneci e del
Giudice Circondariale Supplente Don Sebastiano Sabatino, rimanendo
però sorvegliato come vecchio carbonaro
1824 Perché, ove non vi sia luogo a sospetto, si possano sbarcare, dopo la
contumacia, in Siracusa i seguenti cinque sudditi spagnoli, dalla Polacca
comandata dal Capitano Francesco Cascone, e procedenti per Malta
De Velasco D’Agostino Maria
Molina De Vurrea Francesco
Molina De Vurrea Antonio
Melgarez Evaristo
ed un domestico dei Molina
1824 Sulle informazioni che devono fornirsi intorno alla condotta degl’individui
di Gendarmeria
1824 Sull’omicidio commesso nel territorio di Cianciana in persona di Giuseppe
Fazio da Giuseppe Beninati, entrambi di Lipari, arrestato e confesso
indicando il complice Giuseppe Lombardo alias Turco da Salemi
1824 Rimette il rapporto del Giudice Circondariale di Sambuca provocando
provvedimenti agli attacchi che succedono tra la banda musicale vecchia, e
l’altra nuova composta di ragazzi e diretta dal Maestro Don Liborio
Abbruzzo di Sciacca
ANNOTAZIONI
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1824 Resta intesa sugli stati delle decisioni in materia penale della Corte
Suprema di Giustizia
1824 Sulla tentata evasione dal carcere d’Alcamo
1824 Sulla sentenza della Commissione Militare di Siracusa che condanna per
asportazione d’armi Emmanuele Rimmaudo
1824 Notizie estere di Francia riferite dal Capitano Giulio Cesare Preve di
Genova domiciliato in Marsiglia
1824 Richiede sollecite informazioni sul se Don Giovanni Ferro Capitano
d’armi di Corleone sia appartenuto a società segrete e se mai abbia preso
parte nelle passate vicende
1824 Sulla notizia riferita dal Capitano Iser M. Hatkin intorno alla morte del
vecchio re di Sardegna
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 29 dicembre che
riferisce:
Traduzione al Commissariato del soldato austriaco Giuseppe Wingher [o
Wincher], che fu trovato ubriaco ed inerme fuori Porta San Giorgio
1824 Resta inteso della morte di Don Benedetto Chiaramonte da Butera nelle
carceri di Caltanissetta, condannato da quella Commissione militare
1824 Rimette supplica di Don Giuseppe Zummo e Don Francesco Accardi
chiedenti un certificato di non essere appartenuti a società segrete
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero del 30 dicembre che riferisce
1. Arresto di Rosa Cicala che bastonò Vincenza Piarino
2. Id di Antonino Aleo che ferì con un colpo di pietra Gaetano Bordonaro
3. Id di Mastro Giuseppe Mira che bastonò Serafina Regina e Nicolò
Fedele
1824 Resta pure inteso di altro rapporto del 31 dicembre che riferisce
1. Arresto di un soldato austriaco che a forza voleva entrare in casa di
oneste persone nel circolo degli Zingari
2. Contusione inferta da Mastro Gaspare Ballariano [o Ballarino] a Mastro
Lorenzo Giuliano
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1824 Resta inteso di altro rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Denunzia di Mastro Vincenzo Camarrone sul tentato furto nella botega
di Don Pietro Celona in Via Fornari
2. Rissa tra Paolo e Stefano Bellino, e Domenico Milanese da una parte, e
Andrea e Gaetano Frenna dall’altra rimanendo ferito il Paolo Bellino
3. Furto di danari e di argento con chiave adulterina nella casa di Don
Giuseppe Lopresti
4. Arresto di Mastro Giovanni Rizzo per minaccie gravi contro Antonino
La Bruna per rapporti avuti con la moglie di questo ultimo
5. Denunzia di Gaspare Vaglica per furto subito in casa
1824 Accusa ricezione del rapporto sulla Tranquillità del Valle di Catania
1824 Sul sequestro ad istanza dell’erario delle somme esistenti nelle casse
Comunali del Valle di Trapani, e del quale accettansi quelle dovute per i
carcerieri ed i Rondieri
1824 Spedisce le seguenti proposte:
1. Per Ispettore Commisario di Polizia in Siracusa il Cavaliere Giovanni
Vito Statella
2. Per Ispettore di 2^ Classe la seguente terna
Dottor Don Antonino Li Greci
Cavaliere Don Mario Landolina Nava
Don Luigi Loreto
3. Per Ispettore di Polizia in Bivona la terna
Don Emanuele Diez
Don Tommaso Del Bono [o Bono]
Don Vito Cugino
1824 Resta inteso delle disposizioni date sulla comitiva armata comparsa nelle
campagne di Grotta
1824 Stato numerativo delle lettere pervenute dall’estero
1824 Per riferire sul ricorso spedito dai Confrati della Congregazione della
Madonna delle Grazie sotto titolo della Volta
1824 Notizie di Malta intorno agli espulsi Girolamo Fatta e Randazzo, il Barone
Carpinelli e Gaetano Rampolla, per quistioni tra loro, si sono separati
d’abitazione
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1824 Sull’eseguita partenza da Messina e sull’arrivo in Napoli d’Alessio Fasulo
a cui Sua Maestà commutò la pena di morte in quella dell’ergastolo da
espiarlo in Santo Stefano
1824 Si smentisce la notizia riferita dal Capitano Giuseppe Lagarezzi [o
Lagarazzi], intorno all’arresto del Generale Mina che dicasi tradotto in una
fortezza di Madrid
1824 Resta inteso delle notizie Spagnole riferite dai viaggiatori americani
Devight Emanuele e Chaey [o Chey] Natalien
1824 Id id del rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1824 Rimette anonimo di Trapani che denunzia Carbonaro Don Angelo Laporta
impiegato in quella Real Procura Generale
1824 Id ricorso di Don Gaetano Buonocore [o Buonocoro] domiciliato in
Catania contro il Carceriere di Piazza che mise il libertà il di lui debitore
Don Gaetano Seminara, per il cui mantenimento avea anticipato ducati 9 a
detto carceriere
1824 Resta inteso dei provvedimenti sul tentativo di Don Antonino Cardaci per
suscitare a un pubblico disordine la popolazione di San Michele nella
circostanza della esazione del dazio comunale sul macino
1824 Accusa ricezione della copia di sentenza del Giudice Circondariale Duomo
di Catania che condanna Salvatore Strano a mesi due di prigionia per
violenza contro il Gendarme Domenico Parracino nell’esercizio delle sue
funzioni
1824 Resta inteso della punizione di quatto mesi d’arresti inflitta ad un basso
ufficiale austriaco che urtando con violenza, nel largo Sant’Anna Donna
Marianna ed il cavaliere Nicola Federico madre e figlio, l’inseguì con
baionetta sguainata, onde furono costretti a rifuggiarsi in una bottega
1824 Rimette le carte rinvenute in casa del Sindaco di Camporeale al
Procuratore Generale di Trapani, per riferire, se siavi reato e se questo è
amnistiato
1824 Raccomanda di sorvegliare sulla spendita di monete false, per come una di
un tarì fu spacciata in Viagrande
1824 Sulle notizie inglesi riferite dal Capitano Roberto Porcher Iones, avente a
bordo un passaggero inglese Ser Giovanni Roberto con passaporto
rilasciato dal Governo di Malta ma non vistato dal Console di Sua Maestà
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1824 Resta inteso del naufragio nel Golfo di Acireale dello Sciabbecco di
Padron Antonio Granata del Riposto di Giarre, salvandosi pure tutto
l’equipaggio
1824 Sul rapporto intorno alla tranquillità pubblica del Valle di Catania
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute dall’estero
1824 Resta inteso dell’arresto di Salvatore Marino di Villalba reo di parecchi
omicidi, furti e saccheggio
1824 Sull’indolenza delle autorità locali nello spingere i testimoni chiamati dalla
Commissione Militare di Caltanissetta
1824 Resta inteso dell’eseguita sentenza di morte in Palermo contro Giuseppe
Maria Vicari
1824 Rimette il ricorso di Fra Carlo Antonio da Positano Minore Osservante di
San Francesco in Siacca che denunzia come perturbatori Don Nicolò
Tommasi e Don Michele D’Agostino di colà
1824 Copia di sentenza in stampa della Commissione militare di Caltanissetta
che condanna fra Simone Savatteri Carmelitano, come detentore
d’emplemi carbonici
1824 Sulle pretese riunioni settarie e di notte nelle campagna di Montevago, per
come asseriscono un Decurione ed il Sindaco facente funzioni di colà,
Catalano Benedetto e Francesco Giuffrida
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 10 gennaro sulla
denunzia di Erasmo Costa, il quale, mentre nella bettola di Giacomo [o
Giovanni] Figuccia richiedeva a costui il prezzo del vino somministratogli,
veniva ferito da coltello da uno sconosciuto
1824 Id id d’altro rapporto degli 11 gennaro sull’arresto d’Andrea Caronia e
Giuseppe Bonafede, entrambi reciprocamente feriti in Rissa
1824 Comunica il concesso congedo di 29 giorni a Don Filippo Caruso Ispettore
di Polizia a Palermo per trasferirsi a Napoli
1824 Sui buoni servizi resi da Don Santo Migliore Segretario Generale di
Polizia
1824 Sull’istruzione del processo per la rissa avvenuta nelle prigioni di Palermo
1824 Rimette ricorso di Onofrio Buscemi che denunzia il duca di San Giovanni
disturbatore dell’ordine pubblico
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1824 Informazioni sul conto dei Pattesi
Ajello Giuseppe
Bonsignore Francesco
Bua Francesco
Dixidomino [o Dixitdomino] Nunzio
Giardina Biagio e Girolamo
Natoli Arlotta Girolamo
Natoli Piccolo Gaetano
Nobile Ciraulo Francesco Salvatore
Sciacca Emmanuele
Tibaldi Guglielmo
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 6 gennaro che riferisce
1. Ferite riportate da Tommaso Santillo ed inferte da persona che conosce
ma di cui ignora il nome
2. Ferite riportate per caduta da Benedetto Attardi, ed altre inferte a
Giuseppe Civiletto in rissa da Lucrezia, Stefano e Carlo Civiletto
1824 Id di altro rapporto del 7 che riferisce
1. Ferita riportata da Pietro Genzardi in una rissa avvenuta nella bottega di
Cristofaro Ulano
2. Bastonate riportate da Placido Ribuffo e da Don Salvatore Polito per
mano di Gaetano Castelli e di altri cinque sconosciuti
1824 Id di altro del 9 gennaro che riferisce sulle ferite inferte da Carmello
Uccellaro alias Mursello a Gaetano Lo Giudice
1824 Id di altro del 13 gennaro riferente
1. Ferita inferta ad Antonio Maniscalco da Giuseppe Felice, il quale si
accorse che sua figlia Maria veniva stuprata dal Maniscalco
2. Rissa tra Luciano Fontana, Salvatore D’Aquila e Sebastiano Pecora con
Pietro Incorpora, Calogero Palermo e Santa D’Emmanuele nella quale
rimase ferito il Fontana ed offesa la D’Emanuele, onde vennero arrestati
l’Incorpora ed il Palermo
1824 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Palermo, che
dichiara l’incompetenza nella causa contro Michele La Cava imputato di
ferita con arma in persona di Don Giuseppe Marino
1824 Accusa ricezione della copia della sentenza emessa da detta Commissione
che mette in libertà Biagio Catania e Giuseppe Borrella prevenuti
d’asportazione d’armi vietate
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1824 Resta inteso dell’eseguito arresto del ladro Salvatore Menta Iorilla [o
Iorolli] che minacciava le campagne di Ferla
1824 Id di quello di Giuseppe Mantione e di Angelo Di Rocco evasi dalle
carceri di Canicattì
1824 Id della spontanea presentazione di Don Natale Leone e Gaspare Gandolfo
evasi dal carcere di Mazzara
1824 Sul rapporto settimanile dello stato politico di Valdemone
1824 Sull’arenamento di un paranzello nella Spiaggia di Sant’Elia
1824 Stato numerativo delle corrispondenze estere
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero del 26 dicembre 1823 che riferisce
sul furto con chiave adulterina commesso in casa di Don Gioacchino
Adamo e denunziato da Don Nicola Bijuso
1824 Id di altro rapporto del 27 dicembre 1823 riferente
1. Arresto di Sebastiano [o Stefano] Mancuso per avere bastonato
Providenza Orlando che trovasi in istato interessante
2. Id di Giuseppe Buonafede per avere lanciato pietre a danno di alcune
persone che si trovavano nella bettola di Antonia Ingrassia
1824 Id di altro del 5 gennaro che riferisce
1. Arresto di Giuseppe Ripa per avere inveito con coltello a piegatoio
contro Rosolino Catrina
2. Denunzia d’Antonino Zerillo per furto subito in sua casa con chiavi
false
3. Arresto di Giuseppe Cecè e di Giuseppe Giangreco per ferite inferte a
Fedele Tagliavia
1824 Resta inteso dell’arresto di Antonino Agnello complice nella ferizione di
detto Fedele Tagliavia
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 20 gennaro che
riferisce sulla contusione riportata da Paola Corrao per mano di Nicolò
Barone
1824 Id id di altro del 21 gennaro sull’arresto di Ciro Giacinto, Salvatore
Balducci ed Antonino D’Amico per ferite reciproche riportate in rissa
1824 Rimette istanza di Don Placido Musciarelli avvocato da Messina per
essere assunto in quella Magistratura
1824 Resta inteso della tranquillità del Val di Catania
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1824 Rimette supplica di Don Mariano Siragusa [o Siracusa] detenuto ed
imputato dei fatti di Polizzi del 1820, onde essere interrogato per
discolparsi
1824 Rimette le indagini raccolte sul veneficio mancato in persona di Giorgio
Dulixavich a carico di Cristiano Gozzi, entrambi Cappellani delle truppe
austriache
1824 Sulla formazione dell’aula delle udienze del Tribunale Civile di Trapani
1824 Perché ai rapporti sulle supliche siano alligate originalmente o in copia le
suppliche istesse
1824 Sui rapporti settimanali del Commissario del Re della Valle maggiore di
Noto
1824 Rimette il notamento suppletivo degli altri relegati che trovansi nelle isole
adiacenti alla Sicilia per ordine di Sua Maestà e che sono condannati a vita
che sebbene condannati alla relegazione trovansi in altri luoghi penali a
causa della passata generale evasione
1824 Perché vengano sempre specificati i nomi e cognomi dei funzionari che
rapportano, per essere agevole la riunione delle carte di una stessa pratica
1824 Resta inteso del naufragio nella spiaggia di Palma del Cotter
padroneggiato da Calogero Marcello da Palermo, il quale consegnò a quel
Giudice circondariale 38 lettere dirette a diversi individui, lettere che
furono spedite all’Intendente di Caltanissetta
1824 Perché Donna Cristina Migliaccio in Orlando imputata d’asportazione
d’arma vietata e di ferita in persona di Mastro Giuseppe Trecalli, detenuta
nel Carcere di Castellamare, ove sta male, sia trasferita o nella Casa di
Correzione al Molo o nel carcere delle Donne, collocandola nel miglior
modo possibile
1824 Resta inteso della traduzione del detenuto Don Luigi Lo Brutto [o
Lobrutto] dalle carceri di Caltanissetta a quelle di Palermo
1824 Sull’assasinio commesso in Casaro all’aprile 1823 nelle persone di
Giuseppe Di Pietro e Gaetana Garro, i cui eredi Lorenzo Lo Licato e
Michele Menta, promettono onze 40 a colui o coloro che daranno lumi per
lo scoprimento degli autori; sull’arresto di Giuseppe Lo Licato che nega, e
sulla proposta del Procuratore Generale di Siracusa di concedere
l’impunità del correo, che non fosse l’autore principale del misfatto, per
fornire elementi ed assicurare l’omicida
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1824 Anonimo che denunzia Don Antonino Belmonte di Favara, mischiatosi nel
saccheggio di Caltanissetta in Agosto 1820
1824 Sul processo a carico dei due Gendarmi che abbandonaro il Corpo di
Guardia delle carceri del Duomo di Catania
1824 Accusa ricezione delle copie delle seguenti sentenze della Commissione
militare di Palermo
1. Che mette in libertà Antonio Catania imputato d’asportazione di coltello
vietato
2. Che assolve Nicolò Ferraro da Piana imputato di ricettazione e data a
Ciro Tornetto, uno dei notati nelle Liste di Fuoribando
3. Che dichiara la propria incompetenza nella causa contro Giuseppe
Buccheri, Francesco Caccamo, Giovanni Ruisi e Andrea Citarrella
imputati di ferite con armi proprie in persona di Vincenzo Laporta,
Francesco D’Angelo, Giuseppe Di Miceli e Antonino Damiani
Nel fascicolo mancano le copie di altre due sentenze, una contro Cosmo
Frea e l’altra contro Giuseppe, Pietro e Vincenzo Trippodo padre e figli
1824 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico del Valdicatania
1824 Comunica l’arrivo in Malta del marchese principe di San Cataldo con
Vincenzo Mazzella, persona di sua fiducia, per sistemare i suoi affari, onde
ha manifestato di non essere avvicinato dagli esuli, meno dal suo
Procuratore Angelo Marchi e di Padre Guglielmo dei Minori Osservanti
1824 Resta inteso del mandato d’arresto contro Giovanni Alessi
1824 Per tenersi presente Don Vincenzo Picone nella proposta a farsi per
l’ufficio di Ispettore Supplente di Polizia in Termini
1824 Rimette lo stato della tranquillità del Valle di Palermo
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 24 gennaro
1. Furto in casa di Rosaria Mirabile
2. Querela di Giovanni Perricone per bastonate riportate da Carlo
Cianciolo
1824 Id di altro del 26 gennaro riferente
Ferite irrogate da Giovanni Barresi e Don Cosmo Di Carlo a Don Gaetano
Barresi nella notte uscendo dalla casa di Donna Carolina Rizzo
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1824 Id di altro del 27 gennaro che riferisce
1. Arresto di Pietro Consabella [o Censabella] per tentato furto di galline
in danno di Carmelo La Manna [o Lamanna]
2. Furto in casa di Don Giuseppe Alì
3. Rissa tra Giovanni Battista Patricoli, Giuseppe Compagnone, Giovanni
Compagnone, Giuseppe D’Affronto e Salvatore e Paolo Arena fratelli,
Paolo Perricone e Francesco Consolo catanese nella quale rimasero feriti i
primi quattro
4. Ferita riportata da Ciriaco Marsigliani per mano di Giovanni Filiberti [o
Filiberto] e Giovanni Parisi
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 25 gennaro che riferisce
1. Rissa nella quale rimase ferito Matteo Brancato da parte di Gaetano
Catania e Giovanna Romeo
2. Rissa tra i fratelli Sebastiano e Pietro Dentici con Giuseppe Vigiano che
rimase ferito
1824 Sulle ferite riportate dal detenuto Girolamo Argano in una rissa avvenuta
nella Vicaria di Palermo, onde vengono imputati i detenuti: Gioacchino
Attardi, Pietro Scribani, Giuseppe e Giosuè Palisi, Nunzio La Noce ed
Antonino Li Pira [o Lipira]
1824 Sull’abolizione del sistema dei passi e del piano dei movimenti prescritto
per il servizio delle Compagnie d’armi
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero del 29 gennaro che riferisce
1. Rissa tra Onofrio Zappulla e Rosaria ed Antonino Veneziano nella quale
rimasero feriti Onofrio e Rosaria
2. Furto per mezzo di scassinazione in casa di Vito Ricotta
3. Rinvenimento sulla spiaggia del Molo del cadavere di Francesco
Iohnyam marinaio inglese
1824 Rimette lo stato nominativo dei Sudditi regnicoli arrivati in Malta, e di
quelli esteri e regnicoli partiti da colà per Sicilia
1824 Resta inteso dell’eseguita sentenza di morte avvenuta in Caltanissetta
contro
Benza Domenico e Giuseppe
Laporta Giuseppe
Messina Nicolò
Sottosanto Giovanni
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1824 Sui due colpi con arma, vibrati in fallo contro la Guardia Luigi Messina
dal detenuto Carlo Leone Sororda, ritirandosi dalla Gran Corte ove si
discute sull’omicidio del principe d’Aci
1824 Comunica l’approvazione dell’acquisto per onze 100 del casamento del
duca Lucchesi, ed ordina che si dia l’appalto per ridurlo a carcere in
Bagheria
1824 Resta inteso dell’incendio causalmente sviluppatosi nel monastero delle
monache dello Spirito Santo in Messina
1824 Sul conto di Don Giovanni Sartorio che fu dichiarato innocente
dell’omicidio ascrittogli
1824 Resta inteso del Rapporto giornaliero di polizia del 30 gennaro che
riferisce:
1. Arresto di Carmelo Vaccarella e Leonardo Lo Castro per avere assalito
armata mano Matteo Sergi [o Sergio] in Piazza Ballarò
2. Arresto d’Ignazio Francia per furto a danno di Vito Ricotta
3. Querela di Mastro Giacomo Giacalone contro Gaetano Emmanuele [o
Emanuele] per contusioni infertegli
4. Furto in casa di Michele Grienti, che accusa come sospetta la serva
Girolama Acquaviva
Id di altro del 31 gennaro riferente la rissa tra Andrea Mortillaro e
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Girolamo Manori da una parte con Vincenzo e Giuseppe Di Franco nella
quale rimasero feriti il Mortillaro e Vincenzo Di Franco
1824 Id di altro del 2 Febbraro che riferisce:
1. Rissa tra Soldati Granatieri e Paesani
2. Id tra Ignazio Briuccia e Vincenzo e Pietro il Galessiere con Giuseppe
Pirino, Gaetano Pirrone e Carmelo Di Paola nella quale rimase ferito il
Pirino
3. Ferita inferta in rissa da Giuseppe Sala ad Antonio Carta
1824 Id di altro del 3 Febbraro che riferisce:
1. Rissa tra i fratelli Stefano, Paolo e Francesco Bellino con Francesco
Piastra, rimanendo feriti il Piastra e lo Stefano Bellino
2. Furto con chiave adulterina in casa di Don Giuseppe Berlingeri
1824 Sul coltello di cui si servì Giuseppe Puccio vibrando un colpo ad Antonino
Noto a cui traforò soltanto gli abiti
1824 Sull’arresto di Santoro Curcasi sorpreso mentre spacciava una moneta
d’argento di un tarì che dicesi falsa
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1824 Accusa ricezione e rimette copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Trapani che condanna a sette anni di ferri
Bartolomeo La Rocca per asportazione d’arma vietata
1824 1. Elezione del duca di San Martino ad Intendente della Valle di Palermo
in sostituzione del principe di Malvagna promosso a Soprintendente di
Pubblica Salute
2. Promozione del conte Don Giuseppe Grifeo Sottintendente di
Caltagirone ad Intendente del Valle di Messina
3. Traslocazione del marchese Palermo Intendente del Valle di
Caltanissetta a quello di…(sono sciupati caratteri e carta)
4. Elezione del principe di Torrebruna ad Intendente del Valle di Trapani
1824 Informazioni sul ricorso di un anonimo di Modica contro Don Giuseppe
Scrofani, Visitatore delle casse delle Segrezie del Valle di Siracusa e
contro il di lui nipote Don Giovanni Battista Terlato, sedicente Segretario
Generale
1824 Nota degli elegibili al Giudicato Circondariale di Chiaramonte cioè:
Cultrera Ascenso Giuseppe da Chiaramonte
Inghilterra Giovanni Battista di Monterosso
Noto Epifanio di Monterosso
id
Ventura Guccione Carmelo da Chiaramonte
Ventura Molè Pelusi Salvatore id
1824 Accusa ricezione delle copie a stampa della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Caltanissetta, che assolve e mette in libertà Don
Antonio Catalano imputato d’asportazione di coltello vietato
1824 Informazioni sulla persona del Dottor notaio Pasquale Sciales da Palazzo
Adriano, che aspira a cariche giudiziarie
1824 Resta inteso che la riunione di gente in casa di Don Girolamo Mancuso in
Sciacca non ha avuto ulteriore progresso
1824 Nel restare inteso del referto sul processo di Don Calogero D’Amico, uno
dei prevenuti complici nella causa di Rossarollo, ne sollecita
l’espletamento
1824 Resta inteso dell’incendio sviluppatosi nel monastero di Santo Spirito in
Messina
1824 Id del rapporto sulla tranquillità pubblica del Valle di Catania
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1824 Accusa ricezione della sentenza profferita dalla Gran Corte Criminale di
Siracusa che condanna a 30 anni di ferri Padre Giovanni Assenza di
Modica dei Minori Osservanti per omicidio premeditato in persona di
Concetta Veneziano
1824 Sul processo per circolazione di moneta falsa in Mussomeli onde sono
prevenuti Giuseppe Scozzari, Carmelo Mattina e Don Giovanni Sances
1824 Notizie estere maltesi riferite dal Capitano Matteo Giuffrè, cioè la morte
improvisa del Generale Mettelland, la permanenza del principe di San
Cataldo in Malta, e la partenza da colà dell’ex Generale Rossaroll
1824 Comunica che Sua Maestà consente acciò Donna Eleonora Galletti e
Oneto principessa di San Cataldo possa andare a Malta a rivedere il
principe suo figlio, a patto però che non deve più ritornare nei Reali
Domini
1824 Accusa ricezione del rapporto di Polizia del 4 Febbraro che riferisce
l’arresto di Giuseppe Antico, asportatore d’arma bianca e di ferita in
persona di Giovanni Battista Di Paola [o Di Paolo]
1824 Id di altro del 7 febbraro che riferisce
1. Ustioni riportate dall’ottantenne Giovanni Lungara, accendendo il fuoco
per riscaldarsi
2. Ustioni riportate da Donna Camilla Schiavo nell’alzare la pendola dal
fuoco
3. Arresto di Carlo D’Angelo colto in flagrante adulterio con la moglie del
denunziante di Ferdinando Prinzi nella propria casa
1824 Resta inteso del rapporto sulla Tranquillità publica del Valdicatania
1824 Resta inteso in ordine al numero dei detenuti esistenti nelle Carceri di
Catania, onde raccomanda che da quella Gran Corte siano portate innanzi
le cause per esitare il maggior numero possibile di detenuti
1824 Sull’arresto eseguito di Girolamo Battaglia imputato di gravi misfatti ed
escluso dall’amnistia
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1824 Sulla condotta del Giudice Circondariale Supplente di Trojna, sull’arresto
e scarcerazione di Vincenzo Catanzaro, e su quello ordinato dal Sindaco di
Gagliano nelle persone di Nicolò e Vincenzo Lambusta.
Sono alligati al fascicolo i rapporti del Commissario del Re di Valdemone
dell’anno passato.
Le informazioni sugli elegibili per la Giudicatura di Troina, sono state
messe a posto cioè al n. 237
1824 Sul rapporto settimanale del Commissario del Re di Valdinoto intorno alla
tranquillità pubblica del Valle e dell’arresto in Terranova del Sacerdote
Gaetano Incurdo asportatore d’armi vietate
1824 Sul riporto di panni, velluti e tele orteche rinvenuto in Carlentini in casa di
Salvatore Malle, Pasquale Nigro [o Nigrelli], Giuseppe Mulo, e che sono
oggetti entrati in contrabando nella spiaggia di Cannitello
1824 Sull’aggressione subita da Don Gaspare Coppola il quale riconobbe fra i
tre aggressori Rosario La Rosa e Francesco Pace.
Sono alligati due rapporti settimanali del Commissario del Re di
Valdimazzara
1824 Rimette supplica di Don Giuseppe Pedone per essere assunto come
Ispettore di Polizia
1824 Sulla supplica di Don Nicolò Nicoli perché passi da titolare da Ispettore
Supplente del Distretto di Bivona, dietro la rinunzia di Don Nicolò Di
Michele
1824 Approva la distribuzione da farsi a Don Francesco Abate di due terze parti
del saldo dovutogli per il tempo in cui ha sostituito il Vice Cancelliere di
Polizia
1824 Resta inteso sul conto del Sacerdote Don Cirino Baudo da Carlentini e
delle ragioni che indussero il Vescovo di Siracusa a reintegrarlo nella
facoltà di confessare e predicare
1824 Notizie riferite dal Capitano Francesco Romano e dal Console Regio in
Corfù Cavaliere Don Giorgio Balsamo intorno all’ex generale Giuseppe
Rossaroll, partito da Barcellona, inibito di scendere a Malta e sbarcato a
Zante
1822 Resta inteso del rapporto di polizia del 6 Febbraro che riferisce:
1. Avvelenamento di Donna Rosalia Di Cesare, ritenuto pericoloso di vita
2. Arresto d’Ignazio Musso per eccessi in propria casa onde ritiensi pazzo
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1824 Id d’altro del 9 febbraro sull’arresto d’Antonino Crociano e di Giuseppe
Campisi, imputati il primo di tentato furto di un fazzoletto, e l’altro di
furto di maschere di cera a danno della sua padrona Donna Rosalia Leto
1824 Sul rapporto giornaliero di polizia degli 11 febbraro che riferisce:
1. Denunzia di furto di biancheria in casa di Don Ignazio Serafini, il quale
indica la sua serva Rosa Gioeni come sospetta autrice
2. Furto di onze 40 e posate d’argento subito dal Sacerdote Salvatore
Greco Cappellano nell’ospedale Grande e nella sua stanza dell’ospedale
istesso
1824 Id altro del 12 febbraro a danno di Giuseppa Apuzza in propria casa per
mezzo di chiavi adulterine
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Caltanissetta, che assolve Don Antonino Spataro
da Pietraperzia dall’imputazione d’associazioni segrete
1824 Sulla riprovevole condotta tenuta dai due Gendarmi di guardia nelle
prigioni d’Alcamo, Girolamo Bulgarelli [o Burgarelli] ed Antonino
Sevaglios i quali, consiziente il carceriere Vincenzo Di Chiara, cenarono
ivi con due meretrici e con il detenuto Gaetano Palummeri
1824 Rimette supplica di Don Francesco Orlando chiedente un posto di
Ispettore di Polizia in Corleone
1824 Id id di Don Fortunato Vassallo per venire assunto all’Ufficio d’Ispettore
di Polizia
1824 Sul rinvenimento di monete antiche in un vallone presso Cefalù
1824 Sul servizio e movimento della Gendarmeria
1824 Sul contegno della Truppa stazionata in Messina, che non ha preso parte
all’occulto tentativo diretto a turbare l’ordine pubblico
1824 Resta inteso della proposta del Capitano Bernardo Conti a Giudice della
Commissione Militare di Palermo, in sostituzione del Capitano Giuseppe
Blonc infermo
1824 Per fornire di Rondieri il Comune di Campobello di Mazzara ove mancano
le ronde notturne
1824 Sui due rapporti settimanili del Commissario del Re di Valdemone
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1824 Sul conto di Don Giovanni Ferro sospeso Capitano d’armi di Corleone,
onde essendosi acclarata la sua innocenza lo propone alla Capitania di
Girgenti
1824 Resta inteso della nomina del Tenente Puccinelli a giudice della
Commissione militare di Girgenti in sostituzione del Tenente Don
Pasquale Funi trasferito a Siracusa
1824 Comunica l’approvazione reale delle istruzioni da osservarsi per
l’esercizio delle attribuzioni delle Autorità di Polizia e di quelle
Giudiziarie sulle prigioni dei Reali Domini oltre il faro
1824 Sull’eseguito arresto di Vito Barone imputato di furto a danno di Giuseppe
Savona
1824 Sul conto di Francesco Saverio Cortellese sortito dalle carceri di
Favignana
1824 Resta inteso ed approva il rifiuto opposto all’Intendenza di Messina alla
richiesta di volere Gendarmi isolati
1824 Sull’eseguito arresto di Gioacchino Mulè imputato d’incendio e
saccheggio a danno di Don Baldassare e Don Vincenzo Filippi e Don
Vincenzo Guarrasi, di assalto a mano armata coi compagni alla casa di
Giuseppe Pirrone d’Alcamo e di altri misfatti
1824 Resta inteso del rapporto di polizia del 15 gennaro che riferisce:
1. Ferita riportata dal giovanotto Giacomo Manzo per mano di uno
sconosciuto
2. Arresto del Caporale dei Veterani Angelo Gioia napolitano, perché
tentava entrare con violenza in casa di una donna nella Piazza Sant’Eligio
3. Denunzia di Don Domenico Adorno che asserisce le ferite riportate dal
suocero Don Pietro Loiacono per urto della carrozza guidata dallo stesso
proprietario Dottor Salvatore Ferro
4. Ferite riportate da Don Paolo Lenzetti, inferte con strumento tagliente,
benchè egli affermi di essere state effetto di una caduta (vedi n. seguente
160/2)
1824 Resta inteso di altro del 16 detto riferente
1. Arresto dei conciapelle Ciro Camarda, Vincenzo Romagnolo e Michele
Manno per essersi introdotti nell’antico recinto della Conceria, ciò chè per
ordinanza proibito
2. Arresto di Don Giuseppe Spicchio e Domenico Patuano autore e
complice delle ferite riportate da Don Paolo Lenzetti di cui al n. 159/4
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1824 Id di altro del 17 detto sulla Rissa tra Domenico Lo Bianco e Giovanni
Battista Guajana, Carmelo Sutera ed Ignazio Di Girolamo nella quale uscì
conteso il Lo Bianco
1824 Sull’avviso emesso nel quale Sua Maestà concede l’impunità per scovrire i
colpevoli dell’incendio che si commise la notte del 14 settembre in
Villafrati a danno del Conte San Marco
1824 Rimette istanza del Console Generale di Spagna in Palermo per avere
certificati onde giustificari al suo Governo di non avere avuto ingerenze
nelle scorse politiche emergenze dell’Isola
1824 Sullo stato del detenuto in Alcamo Rosario Ambrogio, fatto segno alle
incessanti ingiurie da coloro i quali vennero da lui denunziati per la tentata
evasione
1824 Resta inteso della tranquillità pubblica del Val di Catania
1824 Accusa ricezione del rapporto sulla Tranquillità pubblica della Valle di
Palermo
1824 Id del rapporto giornaliero di polizia del 15 Febbraro che riferisce:
1. Arresto di Antonio Sanna e di Gaetano Pitrè per furto di limoni
commesso nel Giardino del Console Generale Britannico, in via San Polo,
per come asserisce il curatolo Salvatore Dragosto
2. Ferite con stile vibrate da Orazio Fardella ad Andrea Carella, mentre
questi richiedeva quanto doveva da Donna Caterina Partinico in Fardella
di lui madre debitrice per prezzo di pane
3. Denunzia di furto di biancheria consumato in casa di Don Carmelo
Fischetti, Don Liborio Liotti, e Don Ignazio Russo
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 16 Febbraro che
riferisce:
1. Furto con discassazione nella casa di Don Giuseppe Catania
2. Ferita riportata da Nicolò Cammarata nella rissa avvenuta nella bettola
di Giuseppe Demma con Salvatore Tarantola e compagni
3. Arresto di Francesco Sprescia e Girolamo Ferrara alias Mezzasalma per
furto di danaro a danno di Giovanna Genco
4. Furto nella merceria di via Alloro a danno d’Antonino Calajò
1824 Sui carichi di Don Giuseppe Lipani Controloro della Dogana di Catania, in
occasione dei sospetti, che fece concepire contro i subalterni di polizia
perché proteggono i contrabandi
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1824 Comunica Reali ordini per pagarsi al duca di Vatticani Commissario del
Re di Valdimazzara Ducati 200 per spese e indennità del suo ufficio ed a
conteggiarsi
1824 Dell’eseguita partenza di Giovanni Martinossi da Voghera (Piemonte)
arrestato in Noto perché sfornito di carte necessarie di garanzia
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 17 febbraro che
riferisce:
1. Contusioni riportate da Paola Nicastro e da Margherita D’Amico
2. Sui due soldati austriaci trovati ubbriachi nella bettola di Gaetano
Traina
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza profferita dalla
Commissione militare di Messina che assolve, mettendolo in libertà, il
Sacerdote Antonino Valenza da Collesano, dimorante in Campo Felice e
condanna alle spese il denunziante Rosario Termini imputato di
predicazione settaria e di detenzione di libri e carte carboniche
1824 Sulle notizie estere turche e spagnole riferite dal Capitano Giuseppe De
Maire
1824 Accusa ricezione del rapporto storico della Gendarmeria reale che
riferisce, oltre lo spirito pubblico delle valli di Messina, Catania, Siracusa
e Caltanissetta
1. Arresto, perché sfornito di passaporto, dei calabresi Francesco Melia [o
Meli] e Carlo e Paolo Francesco Caserta
2. Omicidio in Casalnuovo in persona di Francesco Anello, di cui è
sospetto certo Vincenzo Corrao di San Cono di Tripi, già arrestato
3. Ferite gravi e mortali riportate da Santo Masso e da Mariano Giannetto,
per due fucilate loro tirate stando dentro una pagliaia in territorio
d’Oliveri, onde venne come sospetto autore, arrestato Giuseppe Russo
dalla Scala, dimorante in Oliveri
4. Ferita riportata in Nicosia da Vincenzo Alparone per mano di Mastro
Antonio Gioja
5. Rinvenimento del cadavere di Arcangelo Gramaglia, annegato nel fiume
Salso
6. Omicidio in Catania in persona di Francesco Savone droghiere calabrese
7. Uccisione del bambino di quattro anni Antonio Corrente con un colpo di
pistola tirato dall’ottenne Orazio Bugliarelli di Noto
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8. Arresto in Vittoria di Gaetano Donzelli e Gaetano Amodei imputati di
stupro violento in persona della donzella Maria Barrera
9. Omicidio in Siracusa di Donna Giovanna Ragusa e di Vito Collura
commesso da Don Giuseppe Antonio Vacirca loro marito e padrone
10. Sentenza di morte eseguita in Caltanissetta nelle persone di cinque
disgraziati (dei quali nel rapporto non si fanno i nomi)
Sul naufragio del marinaio Giuseppe Gabriele che venne strappato dalla
tempesta, trovando sulla Feluga, comandata dal Capitano Bernardo Rallo
preso il mare d’Ustica
Resta inteso dell’arenamento di un Brigantino inglese proveniente
d’Alessandria d’Egitto nella spiaggia di Lognina in Siracusa
Id id delle notizie sulla partenza da Malta per le isole Ionie dell’ex
Generale Giuseppe Rosaroll [o Rossarol], e della permanenza in Malta del
marchese di San Cataldo, riferite da Don Francesco Micali proveniente da
quell’isola sul legno del Capitano Giovanni Laganà
Sul conto di Giuseppe Tringali [o Tringali] alias Mangiaracina di Agosta
aggiustatore di pesi e misure, contro cui ricorsero Sebastiano Spinale e
quel Ceto dei pescatori
Comunica gli stati nominativi dei Regnicoli arrivati a Malta e degli Esteri
da colà partiti per la Sicilia
Rimette supplica di Don Ferdinando Mauro Dottore in Legge da Palermo
residente in Montemaggiore per tenersi presente per gli uffici di
Magistratura
Rimette supplica di Don Francesco Paolo Pesco da Termini per esser
considerato nel conferimento della carica di Supplente Ispettore di quel
distretto
Circa il Sacerdote Don Vincenzo Lo Cigno, notaio Francesco Lo Cigno,
Sacerdote Francesco Lo Verde [o Loverde] ed Arcangelo Vasapolli
calunniati per gli avvenimenti di Sommatino da Luciano Digregorio [o Di
Gregorio], arrestato per reato di calunnia
Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 21 febbraro sull’arresto
di Gaetano Zanner che nello stato di ubbriachezza ferì con una forchetta
Sebastiano Arena
Rapporto sullo spirito pubblico del Valdinoto
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1824 Sul progetto dell’edificazione di un Posto difensivo isolato nel Piano della
Marina per maggiore custodia, ed esser più sicuro l’edificio della Vicaria
1824 Resta inteso del permesso concesso ai Superiori della Confraternita
dell’Opera Santa di Castronovo per riunirsi nell’oratorio nelle sole
Domeniche ed a porte aperte
1824 Sui nuovi eccessi commessi dalla Gendarmeria di Trapani e da quella delle
altre valli di cui èvvi un rapporto particolareggiato
1824 Sul ricorso di Don Antonio Maniscalco [o Miniscalco] ed Ajello contro
l’ex Commissario di Polizia Don Giuseppe Pagano ed altri poliziotti, per
abuso di potere ed arresto arbitrario contro la sua persona, e chiede
l’istruzione del processo
1824 Sulla supplica del barone Dottor Carmelo Vagliasindi da Randazzo, contro
la denunzia di quel Sindaco Guglielmo del Campo che riferisce delle
inurbanità del detto barone usate ad un ufficiale col suo aiutante alloggiati
nella di lui casa
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 19 febbraro che
riferisce:
1. Rissa tra i fratelli Salvatore e Giuseppe Corso, il quale ultimo rimase
ferito
2. Id tra Caterina Santoro e Providenza e Caterina Girone, la prima delle
quali rimase ferita
3. Furto di due posate di argento ed altro in casa di Don Francesco Lapia
1824 Resta inteso dell’evasione tentata dalle carceri di Mussomeli di Girolamo
Amico, Ludovico Piazza, Giuseppe Scozzari e Salvatore Sancinito
1824 Comunica l’accoglimento dell’istanza di Lorenzo Giordano che,
rinunziando al sussidio di sei ducati mensili concessogli da Sua Maestà,
richiede il passaporto per la Francia e soli venti ducati per una sola volta,
senza più rientrare nei Reali Domini
1824 Rimette supplica di Don Francesco Zambuto della Valle di Caltanissetta
per aversi almeno la libertà provvisoria, essendosi spontaneamente
presentato
1824 Stato numerativo delle lettere pervenute in Messina dall’estero
1824 Rimette istanza di Don Salvatore Terzo da Monreale, il quale, trovandosi
in carcere per calunnia orditagli, domanda di essere eliminato dai Reali
Domini
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1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero del 18 febbraro che riferisce
1. Denunzia di Don Paolo Lenzitti sulla fuga di sua sorella dal ritiro di
Casa Professa forse perché sedotta dal figlio di Don Salvatore Lajosa
2. Ferita riportata da Saverio Ferrara per mano di Giuseppe e Salvatore
Randazzo
3. Rissa tra Antonino Agnello, Giuseppe Giangreco e Giuseppe Grasso
contro Antonio Cabisano che rimase ferito
4. Arresto di Salvatore Corona per detenzione d’arma proibita
5. Id di Francesco Giangrande imputato di ferita a danno di Antonino
Giglio
6. Ferita inferta da Filippo Anzelmo ad Andrea Cocilovo
7. Furto di una cassetta con gioie nella casa e a danno del gioielliere Don
Matteo Serretta
1824 Accusa ricezione di altro rapporto del 24 Febbraro che riferisce il furto di
oggetti d’oro e di argento pertinenti, e in casa di Donna Teresa Di Giorgio
1824 Sulla gratuita delle licenze d’armi da rilasciarsi agli impiegati sanitari
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 27 febbraro riferente
1. Furto con discassazione in casa di Buonaventura Rizzotto
2. Id con chiavi adulterine in casa di Gaetano Sapone
1824 Comunica l’avviso del Regio Console Generale in Corfù sull’arrivo in
Zante dell’ex Generale Rossaroll che ivi ha molte amicizie, avendo
comandato quella piazza nell’invasione francese
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia, che riferisce il furto
consumato nella casa del cantiniere Pietro Virzì, che trovavasi con la
moglie nella bettola a vender vino
1824 Sul conto di Don Benedetto Ranchetti escluso dal servizio di Segretario
sostituito dalla Commissione militare di Palermo
1824 Resta inteso del rinvenimento degli oggetti derubati a Don Vincenzo
Basile nella Locanda al Pizzuto, e trovati in un buco di un muro nel cortile
Corriera Vecchia per confidenza del correo arrestato Gaetano Cesa, che
fece arrestare il complice Gaspare Galleo, di cui al n. 206/5
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1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia del 22 febbraro 1824
riferente
1. Rinvenimento in contrada Molara presso Monreale il cadavere di
Mastro Antonino Donzello [o Donzelli] di colà, ucciso con arma da fuoco
2. Arresto di Lorenzo Contino cocchiere ai servizi di Don Giuseppe
Caminneci, che tentò disarmare il Gendarme Michele Capalbi sentinella
alla piccola porta del Teatro Carolino
1824 Id di altro del 23 detto mese che riferisce
1. Ubriachezza di cinque marinai inglesi
2. Arresto di Don Giovanni Denaro imputato del furto a danno del Tenente
Giovanni Battista Lepper
3. Ferita riportata in rissa dai coniugi Giovanni Battista e Donna Francesca
Lanza, contro i quali inveì anche col bastone Giovanni Bencivenga
accenditore di Fanali
4. Ferita inferta da Antonino De Luca al facchino Giuseppe Morana [o
Murana]
5. Furto nella locanda di Don Cosimo Di Paola [o Di Paolo] al Pizzuto a
danno di Don Vincenzo Basile di cui al n. 203
6. Arresto di Bettone Giovanni uno dei feritori del soldato Giuseppe Sortoj
[o Sortais]
1824 Resta inteso di altro rapporto del 25 febbraro riferente la ferita riportata da
Gioacchino Cicala
1824 Id d’altro del 27 detto che riferisce
1. Contusione riportata da Don Gaetano De Franchis dall’urto della
carrozza guidata da uno dei figli del duca della Verdura
2. Arresto di Antonino e Nicola Sant’Anna, Gaetano Pitrè, Giuseppe Pitrè
ed Angela Giacalone imputati di furti e detentori di oggetti rubbati
1824 Id altro del 28 sulla rissa alla Guadagna nella quale vennero feriti
Francesco Di Fresco e Giuseppe Gatto da Rosario Brandi ed Isabella
Sanfratello
1824 Resta inteso dei tentativi criminosi di Carlo Leone imputato dell’omicidio
del principe d’Aci
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1824 Comunica
1. La promozione di Don Giovanni Vito Statella ad Ispettore Commissario
di Siracusa
2. L’Elezione di Don Antonino Ligreci ad ispettore di Polizia in Catania e
di Don Emanuele Diez ad Ispettore di Polizia in Bivona
1822 Sul conto, facilitandone l’arresto dei fuoribanditi Baldassare e Giacinto La
Mattina da Recalmuto
1824 Accusa ricezione e spedisce copia in stampa della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Caltanissetta che condanna a 13 anni di Ferri
Don Francesco Dell’Aira [o Dell’Aria] per asportazione d’armi
1824 Sulle informazioni favorevoli intorno al Canonico Don Antonino Di
Martino da Monreale che chiede essere rientegrato nell’impiego di
Maestro di Geometria ed Algebra della Seconda Scuola Militare ove ha
insegnato da dieci anni
1824 Resta inteso delle delucidazioni intorno a Paola Nicastro ed a Providenza
D’Amico, chiamata erroneamente Margherita come in precedente rapporto
1824 Sulla sentenza emessa dal Giudice Circondariale di Misilmeri che
condanna a mesi cinque di prigionia Santangelo [o Sant’Angelo] da
Belmonte per detenzione di una sciabla e di un coltello
1824 Comunica la partenza per Palermo del detenuto Gaetano Magaglio, per
presentarsi al Luogotenente Generale, a cui deve comunicare affari di
sommo rilievo nell’interesse del governo
1824 Resta inteso della morte avvenuta nelle prigioni di Partanna del
fuorbandito Benedetto Pagliarello, ch’erasi spontaneamente presentato
1824 Sulla moneta d’argento di tarì sei, ritenuta falsa [inc.] che fu riconosciuta
legale dalla Regia Zecca
1824 Sulle frivole imputazioni denunziate da Don Giuseppe Zancla funzionante
da Sindaco di Barcellona a carico di quei fratelli Don Giovanni e Don
Salvatore Spadaro
1824 Sull’arresto di Giuseppe Giangreco per violenze commesse ad alcune
meretrici e per avere bastonato due soldati austriaci
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1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero del 1 marzo che riferisce
1. Arresto di Rosa Martino per furto di biancheria in casa di Francesca
Gambacorta
2. Furto in Casa di Don Gennaro Simone
3. Furto in casa di Carmelo Guccione
1824 Resta inteso della tranquillità pubblica di Catania
1824 Rimette supplica di Don Giuseppe Picciotto sollecitante l’espletamento
della sua causa, essendo carcerato, come uno degli imputati degli attentati
contro la pubblica tranquillità scoverti in Messina
1824 Comunica la morte avvenuta in Malta di Tommaso Dolce da Palermo
1824 Sull’Editto della Segreteria di Stato di Roma relativo ai viaggiatori
ch’entrano in quegli Stati
1824 Sul furto con violenza commesso in territorio di Mazzara a danno di Don
Francesco Frangipani, e in quel di Alcamo a danno di Ignazio Campo e
Salvatore Arena, nonché dello spirito pubblico del Valdimazzara e
sull’arresto di Pietro Piluso ed Antonino Bonino prevenuti di essersi uniti
in comitiva armata in Partanna
1824 Resta inteso della destinazione di Don Giuseppe Damiani a commesso
presso la Commissione militare di Trapani, ed ordina che venga pagato
alla Commissione anzidetta l’assegno mensile di dodici ducati per guasti
di scrittoio
1824 Sulla riattazione della casa d’abitazione del Carceriere dell’Ospedale delle
Grandi Prigioni, giusta la relazione dell’Ingegnere Luigi Speranza
1824 Resta inteso della tranquillità pubblica della Valle di Catania
1824 Sullo scandalo pubblico, che sollecita sopprimere, in Vicari ove Don
Michele Parisi strappò dalle braccia di Antonino Tarantella la moglie
Maria con la quale già pubblicamente convive, ad onta dei reclami dello
sposo tradito
1824 Resta inteso della nomina del Tenente Don Giuseppe La Rizza a Giudice
della Commissione Militare di Girgenti
1824 Rimette supplica del notaio Don Francesco Salomone Archiviario
dell’Intendenza di Siracusa che chiede la sua escarcerazione
1824 Ordina il pagamento delle onze 50.11.8 importo delle opere eseguite nel
Corpo di Guardia all’Arsenale
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1824 Per aversi in ispeciale considerazione nel conferimento d’impieghi Don
Luigi Sanzo che nel nuovo organico ha perduto quello d’Ispettore
Sopranumero di Polizia in Palermo
1824 Comunica di essere stata accordata a Don Rosario Di Leo l’esonerazione
della carica di Ispettore Supplente di Polizia in Corleone
1824 Accusa ricezione di copia in stampa della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Trapani, che assolve Natale Lombardo dalla
imputazione di aver messo in vendita, e conservato scientamente oggetti
ed emblema di Carbonaria
1824 Informazioni intorno a
Andronico Pasquale da Catania
Basile Giuseppe da Bronte
Cantarella Alessio da Catania
Marguglio Vito da Bronte
Palmigiano Giovanni Giudice in Catania
Sangiorgio Mazza Giovanni d’Adernò
1824 Ordina il pagamento di onze 9.23.3 supplemento di spesa per le due grate
apposte nel Camerone degl’inferrati nella Vicaria
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 2 marzo, sulle ferite
inferte da Rosario Ferro a Rosario Erbicella e Don Domenico Martorana in
rissa
1824 Id di altro del 4 marzo sull’arresto di Bartolomeo Sorrentino nell’atto che
inseguiva con coltello in mano Giovanni Perricone
1824 Resta inteso d’altro rapporto del 5 marzo sulle ferite inferte dalla moglie e
da una delle figlie di Don Ferdinando Scribani a Donna Giuseppa Pomar
in Sirchia e alla serva di lei Marianna Trapani, che vennero aggredite nel
loro domicilio
1824 Sulle impertinenze usate dai nominati Pannuzzi da Monreale alle Truppe e
contro il Compagno d’armi Franesco Lovecchio che impostò il fucile
contro i soldati
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1824 Accusa ricezione del Rapporto giornaliero di polizia dell’8 marzo che
riferisce
1. Ferita inferta dal marito ad Anna Rubino in Musso
2. Ferita riportata da Giuseppe Barone per mani di Matteo Morici a
Vincenzo Antico
3. Rissa tra Giuseppe Lo Secco [o Losecco] e Vito Crimi che rimasero
entrambi feriti
4. Arresto d’Ignazio Salvo per asportazione di coltello
1824 Resta inteso del differimento della causa di Antonino Pitti asportatore
d’arma vietata
1824 Sul furto a danno dell’ufficiale austriaco Grifferugg Carcamo
1824 Per rinforzarsi la poca Gendarmeria lasciata in Alcamo
1824 Sull’arresto in Napoli e sulla tradizione in Sicilia di Giovanni Baffico,
imbarcato sul Real Palchetto Tartaro, imputato delle riunioni settarie
scovertesi in Messina
1824 Rimette ricorso di Pietro Fassari, Gaetano Pastore e Mertoli e Giuseppe
Cannizzaro contro la Gran Corte Civile di Catania ch’emise deliberazione
mandando liberi sotto cauzione i fratelli Aniello e Giovanni Grasso, e
chiedono contro loro sia fatta giustizia per l’arresto arbitrario con percosse
ed ingiurie commessi nelle persone dei ricorrenti
Sulla
vigilanza per la qualità del pane e del vitto somministrato ai detenuti
1824
della Vicaria
1824 Sul rapporto settimanile del Commissario del Re della Valle maggiore di
Mazzara intorno allo spirito pubblico di colà
1824 Id id di quello del Cammissario del Re di Valdemone
1824 Informazioni sul conto di Don Giuseppe Cantarella da Catania e di
Domenico D’Amico, Giuseppe Grasso arcidiacono e Francesco Vasta
Sciacca d’Acireale
1824 Sul conto di Giovanna Benincasa, nativa da Messina, che stabilita in
Alessandria fecesi Musulma[na] ed ora pentitasi ritorna in grembo della
Chiesa Cristiana
1824 Sulla supplica del cavaliere Don Giuseppe Cortesi, di cui non si trova
traccia nella Real Segreteria
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1824 Sulla nomina del Giudice Circondariale di Mistretta, in sostituzione del
Dottor Placido Perroni [o Perroi] Majmone, perché infermo, onde in
Procuratore Generale di Messina propone elegibili:
Ruggeri Ignazio Supplente di Sanfratello
Seminara Salvatore Giudice d’Alia
Natoli Antonino Giudice di Lipari
Piaggia Pietro Giovanni Giudice di Milazzo
mentre il Direttore Generale di Polizia informa su Cappuccio Luigi da
Messina
1824 Sulle notizie (che non s’indicano) fatte tenere dall’Intendente di Messina
1824 Sul rapporto giornaliero di polizia degli 11 marzo che riferisce
1. Querela di Antonino Corsina contro Agostino Orsino che l’inseguì con
un coltello detto Trincialardo
2. Denunzia di Don Francesco Virgilio cantante nel Real Teatro Carolino
il quale, ritirandosi la sera a casa, venne aggredito da tre individui due dei
quali armati di coltello, e depredato di un orologio d’oro con catena due
suggelli e un anello
1824 Resta inteso sul Rapporto sulla tranquillità pubblica del Valle di Catania
1824 Id della destituzione di Don Saverio Bucca dall’impiego di usciere presso
la Commissione Militare di Palermo, sostituendolo con Don Giuseppe
Tosco
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 12 marzo sulla
morte improvvisa di Rosalia Sagro [o Sangro] - Nigro
1824 Id di quello del 13 marzo sulla rissa nella bettola di Francesco Borrello tra
Francesco La Rizza, Raffaele Laconia e Pietra moglie del Borrello, nella
quale rimasero feriti Laconia per mano di La Rizza e costui per mano della
Borrello
1824 Sull’uccisione del soldato austriaco Giuseppe Clima
1824 Resta inteso del Rapporto giornaliero di Polizia del 14 marzo sul furto in
casa a danno di Antonina Micale
1824 Sul rapporto relativo al soldato Michele Luciano ed ai nominati Antonino
Carrara, Don Nicolò Martines [o Martinez] ed Alessio Del Soccorso
1824 Sul processo contro i due Gendarmi Francesco Caronia e Mauro Ferrara
dal potere dei quali prese la fuga Giovanni Alessi, imputato di tre omicidi,
e durante la traduzione
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1824 Sulle notizie estere circa la guerra tra gl’inglesi e gli algerini, recate dal
Capitano inglese Walter Rap giunto da Malta
1824 Sulla sentenza di cui v’è copia in stampa, emessa dalla Commissione
Militare di Trapani, che mette in libertà il Capitano Raffaele Tropeano che
tenea senza la debita penza una carta criminosa e settaria
1824 Sul rapporto settimanile intorno allo spirito pubblico della Valle maggiore
di Mazzara, e sui biglietti di visita, con pretesi segni massonici che si
vendevano in Trapani da Settimo Fincia
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 16 marzo che riferisce
1. Ferita inferta da uno sconosciuto a Vincenzo Cardone
2. Furto di scarpe nella bottega di Salvatore Bargione in via Tornieri
1824 Resta inteso di altro rapporto del 17 marzo sul furto nella bottega del
Cartiere Salvatore Scherma
1824 Id di altro del 18 marzo che riferisce
1. Ferite con bastone inferte da Antonio Lo Grosso ai fratelli Giovanni ed
Onofrio Manno
2. Arresto di Angelo di Bastiano, che rissandosi con Domenico La Rosa,
ingiuriò e minacciò il Capo Ronda che la facea da paciere
1824 Accusa ricezione di copia della sentenza con la quale la Commissione
Militare di Trapani, dichiarasi incompetente nella causa a carico di
Giuseppe Passanante [o Passavanti] da Campobello imputato
d’asportazione e detenzione d’armi vietate
1824 Sulla morte di Don Raffaele Di Paola detenuto nella Casa di Correzione in
Palermo, avvenuta in seguito a calci e pugni inferti dal custode Luigi
Agras, onde si ordina l’istruzione del processo
1824 Resta inteso, ed approva di non essersi preso misure contro Don Giacomo
Ioannon, Don Gaetano Correnti e il tipografo Marcellino Minasi in
Messina per la detenzione di alcune figure di Napoleone
1824 Resta inteso del referto dell’ex Tenente Don Felice Veneziani il quale,
unitamente al maggiore Don Mauro Guittardi, ritirò le carte dalla Giunta
esistente in Caltanissetta nel 1820, consegnandole all’ex Colonnello Costa,
da cui avea ricevuto incarico
1824 Si sollecita l’espletamento della causa contro Don Luigi e Sacerdote Don
Innocenzo Leontini, Antonio Zuccaro, barone Don Corrado Gambuzza,
barone Don Pietro Modica e Don Michele Modica prevenuti di riunioni
settarie scoverte in Spaccaforno
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1824 Sugli eseguiti arresti di Gioacchino Campione e di Mario Nicosia due dei
cinque evasi dal carcere di Monte Sangiuliano
1824 Accusa ricezione della copia del rapporto storico della Gendarmeria per il
mese di Febbraro delle valli di Messina, Catania, Siracusa e Caltanissetta
che riferisce
1. Sullo spirito pubblico, o pubblica tranquillità
2. Omicidio nelle campagne di Castroreale del latitante Fortunato
Mirabile, imputato di omicidio qualificato
3. Rinvenimento del cadavere di certo Natale Larinella, presso Tripi, il
quale fuggito dalle le mani dei Rondieri, che l’aveano arrestato in un ballo
in casa di Don Francesco Scamardi, si era dirupato
4. Tentata evasione dalle prigioni di Nicosia
5. Arenamento nella spiaggia di Lognina in Siracusa del brigantino con
bandiera inglese, comandato da Padron Alessandro Biasco da Genova
1824 Accusa ricezione della copia della deliberazione emessa dalla
Commissione Militare di Girgenti, che dichiarò la propria incompetenza
nella causa a carico di Domenico Perrera da Ravanusa prevenuto
d’asportazione d’arma vietata
1824 Sugli arresti eseguiti degli autori di furti commessi a danno di Don
Gennaro Simone e Carmelo Guccione, cioè di Ferdinando Piccione,
Concetto Lo Valvo [o Lovalvo] amasia di Benedetto Dixitdominus [o
Dixitdomino], Vincenzo Maggio, Salvatore Corpora, Giuseppe Melazzo e
la di lui amica Santa Gancitano
1824 Sul ricorso di Don Salvatore Viscosi [o Viscuso] a carico di Don
Domenico Gajmis [o Giajmis] da Spatafora San Martino
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanile del Cammissario del Re di
Valdemone
1822 Notizie estere spagnole, riferite dal Padron Vito Romeo da Trapani,
proveniente da Tunisi
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanile del Commissario del re di
Valdinoto
1824 Accusa ricezione e spedisce copia in stampa della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Girgenti che condanna a 12 anni di ferri Liborio
Greco da Menfi per asportazione d’armi vietate e mette in libertà Vincenzo
Greco ed Isidoro Mangiaracina pure da Menfi
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mar
1824 Resta inteso delle notizie estere sulle ostilità tra Inghilterra ed Algeri
mar 1824 Sul rinvenimento del cadavere di Rosario Cucinotta [o Cucinota], che
unitamente alla moglie fu vittima delle acque del torrente, onde fu
trasportato dall’alluvione nelle campagne di San Filippo
mar 1824 Sulla supplica di Don Francesco Gambuto per esser messo in libertà
provvisoria, perché calunniato, complice della comitiva armata di
Giuseppe Distefano [o Di Stefano], il cui processo va molto alle lunghe
mar 1824 Sul ricorso di Don Diego Mazara [o Mazzara] da Siracusa per la querela
sporta contro quel Giudice di Circondario Dottor Don Giuseppe Failla
mar 1824 Sull’escarcerazione ordinata dal Giudice del Circondario di Piazza di
Domenico Baglione incolpato d’asportazione di trincetto, che non ritenne
arma vietata
mar 1824 Sulla causa a trattarsi innanzi la Commissione Militare di Girgenti contro
Francesco Ciullo da Mazzarino, imputato d’asportazione d’armi, e
sull’impossibilità a citarsi i testimoni Padre Luigi Faraci e Luciano
Marrone, perché residenti all’estero, cioè in Malta
mar 1824 Resta inteso dei quattro cartelli sediziosi affissi nel comune di Palazzolo,
ove esistono due confraternite una delle quali sotto titolo di San Paolo.
Detti cartelli dicono
1. San Paolesi non vi dimenticate i vostri nemici, le armi
2. Carnevale è già vicino San Paolesi si le armi
3. San Paolesi coraggiosi sappiate che il Re e tutte le autorità non possono
sopra di noi, le armi ci assisteranno
4. San Paolesi coraggiosi sappiate che il Re e tutte le autorità non possono
sui nostri cuori, le armi
marz 1824
Resta inteso del rapporto sulla Tranquillità pubblica di Catania
o
mar 1824 Sul conto del maltese Carmelo Ferba detenuto per avere dato opera aduna
occulta corrispondenza tra Malta e questo regno
mar 1824 Sul conto del marinaio Saverio Mascari da Termini, espulso dal governo
Sardo come prevenuto di sodomia, e qui arrestato rilevandosi essere stato
condannato ed uno degli evasi da questo Arsenale in luglio 1820
mar 1824 Accusa ricezione del rapporto sulla tranquillità del Valle di Palermo
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1824 Notizie estere, inglesi – algerini, riferite dal Capitano Evans proveniente
da Malta, ed altre riferite dal Capitano Litterio Rodi proveniente da Zante,
intorno all’ex generale Giuseppe Rosaroll [o Rossarol], che con la sua
famiglia vive meschinamente dal soccorso o elemosina d’alcune famiglie
conosciute, nell’epoca in cui trovavasi colà Comandante al servizio
francese
1824 Resta inteso dell’apocraficità del ricorso a nome d’Antonino Trimarchi da
Savoca contro Antonino Garufi [o Garufo] Sacerdote
1824 Id id dell’apocraficità del ricorso di Giuseppe Trimarchi contro: Trischitta
Antonino e Luigi, Crisafulli Antonio, Turiano Vincenzo, Trischitta Carlo,
Toscano Giovanni e La Rosa Vincenzo
1824 Sul conto di Don Raffaele Accaputo implicato nel processo Abela
1824 Notizie sul principe di Baucina che vive in Corfù continuando a menar vita
divertita, e che il Sacerdote Cristodoro [o Cristadoro], compreso nello
stato degli espulsi langue nella miseria e vive a spese del Capitolo di
quella Chiesa Cattolica
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute dall’estero
1824 Resta inteso della spontanea presentazione del Sacerdote Alessandro
Vizzola imputato di Carbonaria
1824 Rimette supplica di Don Francesco Orlando da Palermo per avere un
impiego nel ramo di Polizia
1824 Sulla condotta del Parroco di Ravanusa Pompeo Corso, e sulle
informazioni da lui fornite per i laureati in legge di Ravanusa cioè
Gallo Giuseppe, Vito, Luigi e Giovanni
Travale Vito e Giuseppe
Curto Rocco e Gaetano
Aronica Giuseppe
1824 Rimette copia della sentenza emessa dalla Commissione Militare di
Palermo sul conto di Carmelo Gennardi
1824 Sul ricorso degli abitanti di San Fratello che chiesero la destituzione di
Don Ferdinando Maimone Decurione funzionante da Sindaco e
Conciliatore, perché prepotente, onde si ordina la rinnovazione di quel
Corpo amministrativo
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1824 Proposta per la Presidenza della Gran Corte Criminale di Siracusa:
Giuseppe Parisi, Filippo Craxi e Mauro Tumminelli.
Proposta per la Presidenza della Gran Corte Criminale di Trapani:
Francesco Paolo Avolio, Saverio Nicastro e Michele Muurd
Note
informative sui seguenti individui:
1824
Astuto Benedetto Sindaco di Licodia
Baldanza Giuseppe Cancelliere Circondariale di Licodia
Bertone Girolamo Cancelliere Comunale di Vizzini
Cannizzaro Girolamo Giudice Circondariale di Licodia
Cannizzo Francesco Sindaco di Grammichele
Cipolla Michele Cancelliere Comunale di Mirabella
Compagnini Sebastiano id id di Palagonia
Cona Vincenzo Giudice Circondariale di Caltagirone
Cubisino Diego Cancelliere Comunale di Gran Michele
D’Amico Salvatore id id di San Michele
Di Mauro Pietro id id di Rammacca
Failla Giuseppe Antonio Cancelliere Comunale di Licodia
Franchini Antonio Sindaco di Santo Cono
Gianformaggio Antonio Giudice Circondariale Supplente di Gran Michele
Giangrande Giuseppe Sindaco di Mirabella
Giangrande Vincenzo Giudice Circondariale di Mirabella
Madaracchio Girolamo Sindaco di San Michele
Maggiore Salvatore Decurione di Caltagirone
Maugeri Gaetano Giudice Circondariale Supplente di Vizzini
Medullo Troja Antonio Cancelliere Comunale di Militello
Morgana Francesco Giudice Circondariale Supplente di Mineo
Poma Antonio Prosegreto di San Cono
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bis
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5
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Ponti Gaetano Sindaco facente funzioni di Palagonia
Punzi Giovanni Battista id id di Vizzini
Reforgiato Antonio id id di Militello
Rizzo Cono Cancelliere Comunale di San Cono
Sorrentino Antonio id id di Mineo
Strazzuso Giacomo Giudice Circondariale Supplente di Caltagirone
Sturso [o Sturzo] Francesco Sindaco di Mineo
Testa Giacomo Cancelliere Comunale di Caltagirone
Trigòna Gaetano Cancelliere Circondariale di Caltagirone
Velardita Diego Sindaco facente funzioni di Ramacca
1824 Rimette supplica del Dottor Don Antonino Buffardeci da Siracusa per
esser tenuto presente nel conferimento degli Uffici di Segretario Generale
Consigliere d’Intendenza, o Ispettore Commissario di Polizia
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillità pubblica del Valle di Catania
1824 Stato numerativo delle lettere giunte pre via di mare dall’estero in Messina
1824 Sulla seconda relazione dell’Ingegnere Giuseppe Patti della visita fatta a
quelle fabbriche pericolanti nel Quartiere della Kalsa, danneggiate dal
terremoto
1824 Resta inteso del rapporto del 19 marzo sulle ferite irrogate da Domenico
La Mattina a Luciano Puglisi
1824 Id id di quello del 26 che riferisce
1. Ferita riportata da Girolamo Romano da persone ignote
2. Rissa tra Placido Santa Marina e Ignazio Vinci nella quale il primo
riportò lievi contusioni
1824 Sul ricorso del Prosegreto di Favignana Don Andrea Livolsi contro quei
malviventi che per due volte gli hanno ucciso e feriti animali vaccini ed
altro
1824 Sui due rapporti settimanili del Commissario del Re di Valdemone dei 16
e 23 febbraio ultimo
1824 Resta inteso e si comunichi il castigo corporale e le quattro settimane di
detenzione, inflitti al soldato austriaco Giovanni Ciszar, arrestato per
averlo trovato ubriaco in un cortile dietro la parrocchia di San Giacomo
impegnato a volere entra nella casa di certa Vincenza, moglie d’Onofrio
De Luca, sforzandone la porta ed insultando la donna
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1824 Resta inteso di alcune fedi di perquisizione per permessi d’arme, con la
firma del Ricevitore contraffatta e con bollo falso, eludendo gl’interessi
dell’erario
1824 Sul costituto dei marinai del brigantino inglese il di cui Capitano Giovanni
Doid ed il marinaio Carlo Stoden che trovavasi al timone, a 100 miglia a
ponente della Sardegna, furono strappati da bordo da un colpo di mare, e
non poterono essere salvati
1824 Resta inteso del rapporto del 2 aprile sulla ferita riportata al naso da
Mastro Antonio Igrassia [o Ingrassia] da Misilmeri, il cui feritore non è
stato riconosciuto
1824 Id del rapporto sulla tranquillità pubblica del Valle di Catania
1824 Rimette supplica della baronessa Abela acciò suo figlio Don Giuseppe sia
trasferito in carcere largo
1824 Resta inteso dell’arresto di un ufficiale Tedesco in abito paesano, che
inquietava e minacciava la vita con una pistola a Donna Giovanna Marotta
nella di lei propria casa
1824 Sulla richiesta del Sindaco d’Aci Castello Don Antonio Belfiore e del
Giudice Supplente di Mascalucia Don Vito Fortunato Somma per il
permesso di detenzione ed asportazione di un fucile da caccia
1824 Comunica la partenza da Marsiglia per Gibilterra sul bastimento svedese,
al comando del Capitano Olof Kallenson, Don Carlo Mangeruva da
Palermo fratello del rivoluzionario Don Andrea
1824 Circa i seguenti individui siciliani incolpati di avere avuto relazioni in
Malta con profugo Raffaele Poerio pria che quel governo l’avesse
obbligato a partire dall’isola:
Cesareo Giuseppe da Catania
Curci Giuseppe da Catania
Dolce Tommaso da Palermo
Marrone Padre Benedetto da Naro
Morelli Angelo da Licata
Nicosia Concetto da Catania
Santoro Francesco da Messina
Vallone Salvatore da Messina
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1824 Sui passaporti che si richiedono vidimati dal Console Generale di Toscana
per coloro i quali siano regnicoli o stranieri vorranno dal regno delle Due
Sicilie entrare in quel Gran Ducato
1824 Sulle informazioni intorno a
Don Leone Luca da Salemi
Don Giovanni Polizzi
Donato Fiaschetti Sergente Maggiore del Terzo Battaglione dei Veterani
1824 Sulla supplica di Don Pietro Salerno avvocato chiedente un impiego
giudiziario
1824 Sull’arrivo in Messina dello Sumer comandato dal Capitano Michele
Giorgi proveniente da Navarino che riferisce esservi in Idra 50 legni Greci
attendendo l’uscita da Costantinopoli di quelli Ottomani, e che i Greci in
Marea portan vantaggi sui Turchi
1824 Perchè si spingano e si espletino i processi contro i Gendarmi, stazionati
nei diversi luoghi di Sicilia pei misfatti comuni da loro commessi
1824 Sui rapporti settimanili intorno allo stato politico intorno alla tranquillità
pubblica della Valle maggiore di Noto spediti da quel Commissario del Re
1824 Id id del Commissario del Re sullo spirito pubblico del Valle di Mazzara
1824 Comunica i Reali ordini perché il relegato in Pantelleria Don Adamo
Pappaterra, non avendo mostrato di ravedersi, sia trasferito nell’isola di
Favignana
1824 Comunica essere stata accordata a Don Niccolo Bonelli la chiesta
esonerazione dalla carica d’Ispettore Supplente di Polizia in Nicosia
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 3 aprile che riferisce
1. Crollo di un muro della casa del cavaliere Sitajuolo in vicolo Sitajuolo
all’Olivella
2. Querela del cavaliere Francesco Gisino figlio del marchese Magnisi
contro rei ignoti che lo bastonarono e gli tagliarono con coltello tutto il
soprabito
3. Furto in casa di Carolina Di Maggio e Giuseppe Bonanno
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1824 Resta inteso di altro del 5 aprile che riferisce
1. Querela del soldato austriaco Teodoro Aucmansvich che da un
incognito gli furono rubate tre pezze e mezzo in via del Ponticello
2. Ferite inferte da incogniti a Don Errigo Signorino e Don Pietro Marraffa
3. Arresto di Agostino Bisso e Santo Germania [o Geremia] nell’atto che
bastonavano Giuseppe Melia e Mastro Francesco Crisafulli
1824 Sul conto di Luca Righetti per il ricorso da lui sporto e sottoscritto contro
il Comandante Generale delle armi
1824 Accusa ricezione di sei copie delle sei sentenze emmesse dalla
Commissione Militare di Siracusa, che assolve Giuseppe Chiarenza,
Giovanni Sattineri [o Settineri] ed Inferra Alfio, e chiara la propria
incompetenza nelle cause a carico del Sacerdote Nunzio Rizza, Spadola
Ignazio e Ribera Giuseppe, tutti imputati d’asportazione d’armi vietate
1824 Comunica al Giudice Don Giovanni Cassisi, delegato all’istruzione del
processo pei misfatti e saccheggi di Caltanissetta, una lettera in data 23
agosto 1820 diretta dal presidente della Giunta Provvisoria di Pubblica
Sicurezza e Tranquillità principe di Villafranca a Don Salvatore Galletti
Oneto principe di San Cataldo a Caltanissetta
1824 Accusa ricezione di due copie della Sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Palermo che assolve Salvatore Burgio da Partinico imputato
d’asportazione d’armi vietate.
Si parla di altra sentenza che dichiara l’incompetenza in causa contro
Giuseppe Trapani, ma la copia non è alligata
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 3 aprile che riferisce sul
furto per discassazione in casa di Pietro Sciarrino
1824 Id di altro del 7 aprile sull’arresto di Salvatore Peloso per avere rubato
onze 4.19. al Postiere del Regio Lotto Don Antonino Ardito, di cui era
commesso
1824 Id di altro dell’8 aprile, sulle notizie estere riferite dal Capitano Giovanni
Borzone proveniente da Livorno, intorno alla sbarco in Valenza, presso
Catalogna, gli Algerini, predando 10 legni di bandiera spagnola, e
prendendo 47 spagnoli tra uomini, donne e ragazzi, e ciò prima del blocco
degli Inglesi in Algeria
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1824 Sul processo a carico d’Emanuele D’Alì, Giovanni Brocca, Giovanni
Cammisa, Carmelo e Francesco Carlo Sciortino d’Adernò imputati
d’ingiurie e minaccie al caporale comandante quella Gendarmeria di
resistenza alla giustizia con percosse e ferite in persona del Gendarme
Antonino Lentini
1824 Sul conto del fuorbandito Mario Rizzotto, arrestato in Casteltermini dal
Caporale della Gendarmeria reale Don Antonino Gargea a cui viene
concesso il premio di ducati cento a termine del Regio Decreto 30 agosto
1824
1824 Sulla restaurazione, sui lavori necessari alla Vicaria di Palermo e sulla
demolizione di alcune case che la rendono malsicura
1824 Rimette, per gli usi opportuni, due lettere ch’erano state affidate al signor
Visco, Comandante del Real Palchetto Sant’Antonio, per portarle a
Napoli, cioè, una all’indirizzo di Don Ignazio Montanaro Tenente
Colonnello - Strada San Bartolomeo n. 58 e l’altra a quello di Don
Raffaele De Cosa capitano di Fregata
1824 Sulla dimanda del Dottor Don Michele Giglio per riparare al muro,
minacciante rovina, che attacca con diverse case di lui, esistenti nella salita
dei Crociferi
1824 Annuisce alla decisione della Gran Corte per procedersi col mandato nella
causa contro Cavallaro Domenico, Gioacchino e Vincenzo Callura
Francesco – Dipaola Francesco – Gennaro Benedetto – Manno Antonino e
Santoro Domenico imputati d’arresto arbitrario in persona del Tenente
Colonnello Francesco Peranni e di furto a di lui danno e a danno
dell’erario
1824 Sulla riunione delle due istruttorie contro il marchese principe di San
Cataldo, l’una intrapresa dal Giudice della Gran Corte di Palermo Don
Francesco Martinez [o Martines] e l’altra dal Giudice della Gran Corte
Civile di Messina Don Giovanni Cassisi, concernenti i misfatti commessi
in Caltanissetta nell’agosto 1820
1824 Accusa ricezione dei rapporti settimanili sullo stato politico del Val
maggiore di Noto
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 31 marzo che riferisce
1. Denunzia di Don Vincenzo Costa custode della casa di Sua Altezza
Reale il duca d’Orleans, rilevante un furto patito per chiave adulterina
nella di lui casa sita sotto quella anzidetta
2. Ferita riportata da Giuseppe Lazzano da mano ignota
3. Suicidio per impiccagione commesso dal soldato austriaco Giuseppe
Istruscia nel carcere del Commissariato ove era stato tradotto in arresto per
diserzione
1824 Resta inteso di altro rapporto dell’8 aprile riferente
1. Furto in cassa di Don Giuseppe Celona
2. Ferita inferta da Gaetano Cutreras a Rosario Catalano
3. Arresto d’Andrea Favilla il quale, indossando l’uniforme del Gendarme
ausiliario Favaloro commetteva eccessi
4. Arresto di Salvatore Larosa e Nunzia Miccichè, autore e complice di un
furto di carta appartenente agli uffici del Tribunale di Palermo
1824 Resta inteso dell’arresto di Domenico e Calogero Sanfilippo imputati,
autori del misfatto commesso in Riesi in persona di Mastro Gaetano
Cassaro e Giovanni Miccichè che morì in seguito a ferita
1824 Id del rapporto di polizia del 9 aprile sul furto consumato in casa del
falegname Mastro Gaetano Nasta
1824 Id di altro degli 11 aprile che riferisce
1. Ferita riportata da Vincenzo Benincasa, che non sa indicarne l’autore,
ma che ritiensi certo Salvatore La Rocca già arrestato
2. Furto di biancheria in casa di Antonino Grifo
1824 Accusa ricezione di due copie in stampa della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Valdemone che condanna al primo grado di ferri
Alberto Di Giovanni per asportazione di coltello
1824 Resta inteso che il detenuto Giovanni Costa, perchè primo di mezzi è stato
mandato da Napoli per restituirlo a Castellammare sua patria
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Valdemone che assolve Paolo Calega
dall’imputazione d’asportazione d’armi vietate
1824 Resta inteso che furono pagate a Donna Margherita Lecaldano da Palermo
il prezzo degli effetti fatti vendere dal Regio Console in Roma Don Filippo
Accarisi ad istanza di lei, effetti pertinenti al marito Don Giovanni Scalisi
morto in Civitavecchia
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1824 Approva l’ordinanza dell’Intendente di Messina relativa agl’inconvenienti
che in quel teatro si esperimentavano per i bastoni ed ombrelli coi quali gli
spettatori assistevano allo spettacolo
1824 Sulla istanza del Sacerdote Giuseppe Cara, il quale ricevette nel letto di
morte nella Vicaria la confessione del Sacerdote Lorenzo Facella di
Lercara, che per tre anni stiede in carcere vittima di calunniatori che lo
dipinsero carbonaro, essendone innocente
1824 Rimette due suppliche di detenuti per misura di polizia nelle prigioni di
Messina, onde essere intesi di giustizia essendo arrestati per una calunnia
ordita dal noto Antonio Carrera [o Carrara] ed altri
1824 Approva che la Commissione Militare di Palermo, per la discussione della
causa a carico del barone Avanella, tenga seduta nell’aula ove si riunisce
la Suprema Corte di Giustizia, per essere più ambia
1824 Rimessa supplica di un Caporale di Gendarmeria, Bonaventura Cesi, che
dalla Vicaria, ov’è detenuto, passi alle prigioni militari
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 13 aprile che riferisce
1. Perquisizione in casa di Gaetano Di Giovanni iniziato autore del furto a
danno del Tenente austriaco signor Walter, onde si rinvenne un coltello,
ritenuto fra le armi vietate
2. Arresto d’Antonio Donnino che, in unione ad altri individui, avea
percosso il pescivendolo Francesco Mangione
1824 Id di altro del 15 aprile che riferisce
1. Arresto di Vincenzo Picone nella cui casa, a denunzia di Saverio
Mangione, fu rinvenuta una carabina con pala stoccata e una baionetta
2. Id di Lorenzo Minutoli [o Minutolo] per violenze, gravi ingiurie e
minaccie commesse a pregiudizio della sua padrona Marchesina di
Sant’Antonino
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillità pubblica del Val di Catania
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1824 Sull’incompetenza pronunziata dalla Commissione Militare del Valle di
Girgenti nella causa a carico di Giuseppe Lombardo Turco da Salemi per il
furto ed omicidio commesso in quel di Cianciana in persona di Giuseppe
Fazio.
Sono alligati al fascicolo, oltre gli atti relativi alla pratica, anche i rapporti
settimanili del Valle maggiore di Mazzara, ed una lettera d’impunità
concessa a quello dei rei, che non sia il principale autore, del furto di onze
4000 consumato in Partinico a danno del Sacerdote Lorenzo Saverino, che
appresterà la prova del furto suddetto
1824 Perchè prendasi in seria considerazione la istanza di Don Vincenzo
Vaccaro e Don Rosario Meccio intorno al disbrigo della loro causa
1824 Sul diniego dell’ex colonnello Costa di aver ricevuto le carte appartenenti
alla Giunta di Caltanissetta, in opposizione a quanto affermano l’ex
Tenente Veneziani e l’ex Maggiore Don Mauro Guittardi
1824 Sull’irregolarità commessa dal Capitano d’armi del distretto di Mistretta
nell’aver dimesso dal servizio della sua compagnia il soldato veterano
Mastro Giacomo Aquilina, facendolo sostituire da Mastro Antonino Lo
Menzo, uomo di cattiva condotta e che appartenne alla Carbonaria
1824 Comunica reale ordine perchè siano messi a libertà i maltesi Salvatore
Cassar e Giuseppe Fiorini domiciliati rispettivamente a Girgenti e a
Sciacca, arrestati per lettere fra loro scambiate, che si son rilevate di
nessuna importanza
1824 Sulla visita domiciliare fatta in Messina nell’abitazione dell’ex capitano
Don Timoleone Iauc, ove non fu trovata nessuna carta compromettente
1824 Sulle proposte terne per la nomina dei Giudici di Circondario, i quali per
trovarsi già spirato il triennio devono cessare dalle loro funzioni
1824 Rimette le copie degli stati nominativi dei Regi sudditi arrivati a Malta dai
Reali Domini, e di quelli non che degli esteri che ne son partiti per Sicilia
nel corso del passato gennaro muniti di regolare passaporto
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia, del 19 aprile sulle ferite
riportate da Marcantonio Albamonte, delle quali ritengonsi sospetti autori
Salvatore e Rocco Geraci padre e figlio
1824 Comunica il Reale Decreto dichiarante che sia Gaetano Alliotta [o Aliotta]
e non già il di lui figlio Liborio l’individuo escluso dal beneficio
dell’amnistia accordata con Regio Decreto 5 ottobre 1822
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1824 Comunica esser falsa la voce della Malsicura navigazione dei nostri legni
mercantili
1824 Sulle relazioni dell’architetto Don Giuseppe Patti intorno alle fabbrice
crollanti per l’effetto del terremoto (le relazioni non sono alligate alla
pratica)
1824 Notizie estere riferite dal Capitano Maresca sul blocco d’Algeri da parte
degli Inglesi, e che gli Algerini eran pronti a sottomettersi; infatti riferisce
il marinaio Giulio Greco, reduce da Malta con lo schifazzo di Giorgio
Savona, che la pace avveniva previa somme sborsare dal Bey d’Algeri
1824 Intorno al Giudice del Circondario di Corleone nella condotta tenuta per la
discussione di una causa a carico di Don Girolamo Nocerino e compagni
1824 Per farsi sollecito compimento di Giustizia a carico di Don Giuseppe
Distefano [o Di Stefano] d’Alia autore di parecchi atroci misfatti
1824 Sulle riparazioni eseguite nel carcere di Caltanissetta, e sullo stato del
processo a carico dei seguenti imputate dell’evasione del suddetto Carcere
Franchino Francesco
Lunardo Antonino
Mistretta Giovanni
Nasca Bartolomeo
Pennino Lorenzo
Ormanno Francesco
Saulla Carmelo
Zangara Matteo
1824 Resta inteso che l’autore dell’omicidio in persona di Francesco Mazzara
commesso in Partinico è Gregorio Di Franco, che per mandato del cognato
Salvatore Toja, avea vibrato il colpo contro Giuseppe Gambino, nemico
del Toja, uccidendo il Mazzara
1824 Resta inteso della condanna di anni due di confino e 200 ducati
d’ammenda inflitta dalla Gran Corte di Siracusa a quell’archiviario Don
Francesco Salomone, per sottrazione di carte d’archivio
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 18 aprile sul furto
consumato in casa di Luigi Odiscalchi e Pietro Galassi, posta fuori porta di
Termini
1824 Comunica che da imputati politici degli avvenimento del luglio 1820
furono assegnati in Ustica i soli Don Raffaele Moscati, Don Gaetano
Mascitelli e Don Antonio Cantasano
1824 Sullo stipendio arretrato dovuto dal Giudice Circondariale di Paceco
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1824 Resta inteso della presentazione spontanea dei fratelli Don Antonino, Don
Antonio e Don Costantino Saggio e dell’arresto in Caronia di Giuseppe
Colanino facienti parte della Comitiva armata di Piraino, della quale
rimangono ad arrestarsi Antonino Meli, Pietro Dovico, Carmelo Princiotto,
ed Antonino Rasizzi
(Sono alligati due rapporti settimanili dello stato politico del Val Demone)
1824 Resta inteso dell’arresto di Don Pietro Ciuffo autore, unitamente a Don
Angelo Scalia, Don Giuseppe Grasso e Don Gaetano Morana, del reato
commesso a danno di Don Errigo Signorino e Don Pietro Marraffa
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 21 aprile che
riferisce
1. Arresto di Salvatore Terranova per furto commesso nella cantina di
Gaetano Sitò
2. Id di Bernardo Frenda [o Frenna] per avere bastonato e contuso Mastro
Alfio Contadino e Vincenzo Camarrone
3. Furto con violenza commesso da ignoti ad Ignazio Parisi presso il
Palazzo Aragona di un fazzoletto ove erano rivolte onze 3
4. Furti di onze 18 in casa di Don Francesco Del Castillo marchese della
Gran Montagna, commesso di notte, mentre trovavisi a Teatro
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 22 aprile che riferisce
sulla ferita riportata da Francesco Paolo De Luca e sulla morte repentina di
Paolo Casella, cocchiere di Don Giovanni Gregorio
1824 Id di altro del 23 aprile sulle percosse ricevute da Filippo Casisa e Vito
Lucchesi
1824 Id di altro del 24 aprile sull’arresto di Domenico Puccio che contuse in
rissa in contrada Sperone Frate Carmelo Cardella
1824 Id di altro del 12 aprile sul furto di onze 50 patito in casa dal Tenente
austriaco Walter
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1824 Id di altro del 20 aprile che riferisce
1. Arresto di Nicolò Serio Granatiere della Guardia per avere bastonato
delle meretrici
2. Id del Gendarme ausiliario Giuseppe Anzelmo per avere ferito Gaspare
Infantina e Andrea Marraffa
3. Id di Francesco Bruno per avere, unitamente a Giuseppe Scrima per
avere contuso Rosalia Nobile e Giacomo Calì
4. Rissa ed arresto di Francesco Amorello, Bartolomeo Sorrentino,
Tommaso Bagnera e Francesco Carne e riso, per eccessi commessi nel
caffè di Gaetano Montagna e per percosse ed altro all’alfiere Nehiba
1824 Resta inteso del Rapporto periodico del Comando generale delle armi sullo
spirito pubblico dell’Isola e riferente:
1. Soffocamento del Cancelliere Comunale di Militello travolto dalla
corrente del fiume di Rosamarino
2. Arresto del Sacerdote Don Giovanni Crimi da Galati per misure
religiose
3. Omicidio nelle carceri di Adernò in persona del detenuto Mastro
Salvatore Riceputo [o Ricevuto] ucciso a colpi di forbice dall’altro
detenuto Raffaele Santangelo [o Sant’Angelo] ch’evase scavalcando il
muro del cancello
4. Suicidio in Vittoria per impiccagione in persona di Giuseppe Albero
5. Arresto del Cappuccino Padre Salvatore da Noto per affari d’alta polizia
6. Arresto in Spaccaforno di Giacomo Pisano, Clemente Muccio, Santo
Murò e i fratelli Don Francesco e Don Giuseppe Cassisi [o Cassini],
imputati di un furto consumato a danno del barone di Modica
7. Fucilate in Caltanissetta, tirate alla forza pubblica, delle quali credonsi
autori Ferdinando Tumminello e Giuseppe Antinoro, amici di Pietro
Valenza, che venne arrestato sul luogo
1824 Accusa ricezione di copia delle due sentenze profferite dalla Commissione
Militare di Siracusa l’una a carico d’Antonio Sorrentino e l’altra a carico
di Gioacchino Crucillà, Bernardo Presinzano e Gaetano Ruggeri
1824 Stato numerativo delle lettere giunte a Messina per via di mare
1824 Notizie estere riferite dal Capitano inglese Hannes, che cioè un
ambasciatore inglese andava per trattare degli affari con il Bey d’Algeri
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1824 Notizie estere riferite dal Capitano Inglese Phaton [o Pheaton] sulla pace
conclusa tra gli Algerini e l’Inghilterra
1824 Rimette il rapporto settimanale sullo stato politico di Val Demone
1824 Id altro come sopra
1824 Sugli errori e sulle omissioni incorsi nel riprodurre nel giornale ufficile di
Palermo i due Regi Decreti uno sull’amministrazione finanziaria, e l’altro
sulla composizione e mantenimento delle officine
1824 Sulla dimanda del Giudice Circondariale d’Alcamo Dottor Don Antonino
Piedivillano per esser sodisfatto degli stipendi che avanza
1824 Fa sapere al Commissario del Re del Valdinoto che non era nelle sue
attribuzioni di arbitrarsi a far tradurre in Palermo Donna Emmanuela
Ardizzone palermitana, cameriera del Canonico Don Alfonso Maggiore da
Caltagirone, sull’appoggio dello scandalo che arrecava il Canonico
anzidetto
1824 Resta inteso del rapporto di polizia riferente arresto di Giuseppe
Saramanca per contusione arrecata a Francesco Dichiara
1824 Id intorno a Stefana Marino da Sant’Elia che, usa ad esser mensilmente
presa da mania, era sul punto di buttarsi in mare, onde fu assicurata dalla
Polizia
1824 Id sopra Donna Rosalia Cancellieri vedova del cavaliere Don Felice
Celesti [o Celeste] che, gittatasi in mare per suicidarsi, fu raccolta e
trasportata nell’ospedale San Bartolomeo ove sui è riavuta e rimane in cura
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 26 aprile che riferisce:
1. Ferite riportate da Rosalia Cozzo precipitando da un balcone
2. Denunzia di Giuseppe Gioacchino e Paolo Bonfardeci padre e figli,
perchè vennero assaliti da Salvatore Nacchio e dal nipote, che tenea un
coltello, di cui venne disarmato, e che viene presentato, da certo Andrea
Buscemi il quale era accorso in aiuto
3. Arresto di Gioacchino Mangano e Salvatore Porpora per aver battuto e
rubato il cappello a Don Tommaso Ardizzone
Resta
inteso di altro rapporto del 27 aprile riferente le contusioni riportate
1824
da Francesco Misita essendo stato rovesciato per la scala da Don Simone
Cefalù
1824 Id di altro del 28 aprile sulle quattro contusioni riportate in rissa da
Giacinto Magro
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1824 Id di altro del 29 aprile sulle bastonate inferte da Saverio Costanzo a
Lorenzo Vitale
1824 Per darsi gli opportuni provvedimenti per le case crollanti nei circondari di
Castellamare e Monte di Pietrà, onde far subito sloggiarvi gli abitanti
1824 Resta inteso del morte di Francesco Ciullo da Mazzarino detenuto e
prevenuto detentore di oggetti creduti sospetti di setta.
Sono alligati al fascicolo gli atti relativi all’evasione dei quattro detenuti in
Pantelleria, e la decisione della Commissione Militare di Girgenti del 31
maggio, con la quale, intesa la morte del Ciullo, ordina passarsi il processo
all’archivio
1824 Permette la pubblicazione dell’ordinanza a vietari ai legnaiuoli che
accedono alla montagna San Calogero, presso Termini di rotolar legna,
onde scongiurare danni, per come avvenne dell’omicidio involontario in
persona di Francesco Geraci, colpito da un grosso legno rotolato e di cui
credansi sospetti autori Biagio e Salvatore Graziano padre e figlio
1824 Resta inteso delle disposizioni emesse per l’arresto dei componenti la
comitiva armata che fecesi vedere in quel di Sommatino e che rubarono
diversi animali nel feudo Bruca a Don Matteo Flores
1824 Sulla supplica di Don Bernardo Tortorici da Bisaquino, chiedente
certificato attestante essere appartenuto a società segrete
1824 Resta inteso del rapporto sulla Tranquillità pubblica del Val di Catania
1824 Sulla chiamata di Don Domenico Miceli Giudice Supplente del
Circondario di Lercara a testimonio nella causa che va a discutersi il
giorno 10 innanzi la Gran Corte di Palermo contro gli accusati delle
riunioni segrete di Lercara
1824 Sulle informazioni intorno all’ex Ispettore del dazi indiretti Don Giuseppe
Fossi
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1824 Per l’esonerazione accordata a Don Giuseppe Patti, Don Giuseppe Sameli
e Don Rosario di Leo presenti le seguenti terne
1. Per Vice Cancelliere di Polizia in Catania
Don Mariano Niceforo
Don Melchiore Sanfilippo
Don Giovanni Licata
2. Per Ispettore Supplente in Catania
Don Giuseppe Alfano
Don Gaspare Di Cesare
Don Vincenzo Vinci
3. Per Ispettore Supplente in Corleone
Don Luigi Sanzo
Don Liborio Termini
Don Gaetano Sferlazzo
1824 Sulla sovrana risoluzione intorno all’ex Capitano del Genio Don Giorgio
Foux pervenuto da Malta a Siracusa, donde si recò in Licata a rivedere la
sua famiglia, onde rimane libero di partire o di rimanere in Sicilia
1824 Sulle cinque casse spedite e ricevute in Napoli, contenenti le carte delle
quattro abolite Giunte di Scrutinio, relativi agl’individui delle classi
rispettive
1824 Rimette copia di uno stato nominativo di alcuni individui spagnoli arrivati
a Malta
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero del 30 aprile sulla chiave adulterina
trovata nella mascatura della porta del negozio di Don Alessandro
D’Onofrio [o Donofrio], e sull’arresto di Calogero Giordano per
contusioni inferte a Francesco Cannone
1824 Id di altro del primo maggio sulle bastonate riportate da Salvatore
Capitumbolo per mani di Bartolo Ruggeri alias Rizzo, e sull’aggressione
subita da Giuseppe Gulino e Vincenzo Pagano per parte di tre persone
armate
1824 Sulle informazioni intorno a Don Filippo Orfanello, che chiede un impiego
presso le Dogane
1824 Resta inteso che Don Ferdinando Renzi, imputato di ascrizione alla
Carbonaria, e dalla Commissione Militare di Palermo posto a libertà, è
stato restituito a Napoli, come napolitano, ove sarà sorvegliato da quella
Polizia
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1824 Sul ricorso del francese Luigi Garnier contro n. 34 individui di Modica,
che li dice carbonari e che si riuniscono in casa di Martino Boyer (I nomi
sono in indice)
1824 Resta inteso delle disposizioni per l’aumento delle Forze implorate dal
Giudice del Circondario di Carini, tanto per la maggiore custodia delle
carceri, quanto per i nuovi arresti nell’istruzione del processo per
l’omicidio in persona di Don Francesco Pistone
1824 Sui rapporti settimanili intorno alla pubblica tranquillità delle Valli di
Noto e di Demone
1824 Sui rapporti di polizia intorno allo Spirito pubblico di alcune valli e di
taluni distretti
1824 Notizie estere sulla Grecia riferite dai Capitani Giovanni Patrunago [o
Petremagno] da Sparta e Nicola Antonio da Calamata
1824 Comunica l’esecuzione della sentenza di morte in Palermo contro Mastro
Giuseppe Sessa ch’ebbe luogo oggi 6 maggio alle ore 8 antimeridiane
senza che l’ordine pubblico fosse turbato
1824 Sull’espletamento non sollecito delle cause pendenti presso il Tribunale
Civile di Catania
1824 Sul rapporto giornaliero di polizia del 3 maggio che riferisce essersi
venuto a conoscere che uno degli aggressori di Ignazio Parisi come a n.
391/5 e il figlio di Mastro Francesco Lachina
1824 Sulla sentenza emessa dalla Commissione militare di Trapani che
condanna a sette anni di Ferri Francesco Prainita per asportazione d’arma
vietata
1824 Resta inteso del perchè furono tolti al servizio del Commissario del Re di
Valdimazzara il Foriere Emanuele Luoghi, il Sergente Don Carmelo
Parisi, il caporale Francesco Passavanti e il veterano Rosario Lucifora
1824 Resta inteso del rapporto periodico di polizia sulla tranquillità del Valle di
Palermo
1824 Sul secondo colpo apopletico sofferto dal principe di San Cataldo in
Malta, onde dal governo di Londra gli si accordano altri tre mesi di dimora
nell’isola
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1824 Resta inteso dell’eseguito arresto di Giuseppe Testa imputato di ferite
irrogate a Mastro Vincenzo Accardi da Monreale, dei rapporti settimanili
sullo spirito pubblico del Val di Mazzara, e delle riparazioni necessarie del
carcere di Ciminna, non che della evasione di quelle carceri dei detenuti
Silvestre Peri e Francesco Graziano [o Graziani]
1824 Id della Tranquillità pubblica del Val di Catania
1824 Comunica che Padre Benedetto Marrone dei Minori Conventuali,
abiurando alle diverse società segrete alle quali apparteneva, si è ritirato in
grembo alla religione nel suo convento del Gozzo
1824 Resta inteso delle due suppliche a firma di molti individui di Naro che
chiedono a Sua Santità e a Sua Maestà il ripristinamento dei Gesuiti in
quel comune
1824 Sull’evasione di 13 detenuti dalle prigioni di Naro, dei quali due sono stati
arrestati e carcerati in Ravanusa cioè Vito Noto e Sebastiano Cassaro
1824 Rimette supplica di Don Carlo Catalano per essere reintegrato nella carica
di Direttore della Real casa di Correzione
1824 Sui Reali sudditi arrivati in Malta dai Reali Domini e sugli altri non che
esteri partiti da colà pei Reali Domini muniti di regolare passaporto
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero del 3 maggio che riferisce
1. Furto di onze 8.14. in casa del Chirurgo Don Giovanni Lacova, abitante
in via Salita delle Capre
2. Denunzia di Don Sebastiano Monticelli di furto di grate di ferro, una
campana eccetera, nel Ritiro della Vetriera già abbandonata
3. Ferite inferte da Don Calogero Randazzo ad Alessandro Urso e
Giovanni Dichiara
4. Ferita per mano d’ignoti riportata da Vincenzo Gennaro
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1824 Resta inteso di altro rapporto del 4 maggio riferente
1. Avvelenamento di Don Antonino Lopresti
2. Arresto di Francesco Mangiaracina per aver rubato nella Madrice due
fazzoletti
3. Contusioni riportate da Donna Catterina e Donna Giovanna Lamarca [o
La Marca] e Donna Ninfa Piazza
4. Denunzia di Rosario Lo Voi [o Lovoi] ed arresto in fraglante adulterio
di Giuseppa Lo Voi di lui moglie e Serafino Pantano di lui amico
5. Arresto di Matteo Guadagna e di Don Salvatore Firmanò per
asportazione di coltello
6. Arresto di Salvatore Casamirra per avere scagliato pietre contro un
Gendarme
1824 Rimette supplica di Don Salvatore Alessio perchè venga assunto all’ufficio
d’Ispettore di Polizia in sostituzione di Don Nicolò Bonelli già escusato
1824 Resta inteso del rapporto settimanile sullo stato politico e sulla tranquillità
del Valdemone
1824 Id id di altro come sopra
1824 Accusa ricezione e rimette copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare in Messina che condanna a 7 anni di Ferri
Francesco Curro [o Currò] per asportazione di carabina
1824 Comunica la denunzia di Giovanni Battista Giordano carcerato nella
vicaria sulla indecente condotta dei soldati verso le mogli che portano il
vitto ai mariti carcerati e sulle corrispondenze tra i carcerati medesimi, e
cioè Vincenzo Bruno Leonardi Di Marco e altri
1824 Sulla decisione emessa dalla Commissione Militare di Palermo che, nel
processo d’associazione settaria sotto la denominazione di Carbonari di
nuova riforma, dopo il Decreto 28 settembre 1822, condanna
a morte Mastro Giuseppe Sessa ed il Dottor Don Girolamo Torregrossa,
che si avvelena in carcere con arsenico
a 24 anni di Ferri Francesco Mento
a 19 anni di Ferri Mastro Francesco Amato, Don Vincenzo Errante barone
d’Avanella daPolizzi, Mastro Vincenzo Corso, Mastro Giuseppe Testa,
Mastro Domenico Balsamo.
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Dichiara non costare per Mastro Vincenzo Reale.
Mette in libertà Mastro Cosimo Sanfilippo a cui erasi concessa l’impunità
per le rivelazioni che promise e fece
(Nel fascicolo vi è anche alligato il processicolo di polizia in ordine alle
persone ed all’oggetto)
1824 Sulla tentata evasione dal carcere della vicaria di Palermo che attribuiscesi
alle macchinazioni di Don Gaetano Abela
1824 Sul rapporto dell’Ingegnere Don Giuseppe Patti intorno ad una fabbrica
pericolante in via delle Reepentite
1824 Sui detenuti evasi dalle carceri di Naro
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1824 Rimette supplica del Sacerdote Luigi Conte per il disbrigo della sua causa
1824 Sul procedimento contro Giuseppe Azzara asportatore di un fucile e degli
arrestati Stefano Lombardo e Giuseppe Marinaro asportatori pure di scoppi
senza licenza
1824 Sul ricorso d’Alessandro Lo Rago da Giarre, rilevato apocrifo, non
esistendo in Giarre tale persona, contro Don Giuseppe Quattrocchi, Don
Giuseppe Mercurio, Don Sebastiano Spoto e Don Giacomo e Don
Sebastiano Fiammingo pure di Giarre
1824 Sul trasferimento di 19 detenuti dal carcere della Vicaria a quello
dell’Arsenale
1824 Sul ricorso di Don Guglielmo Gagliani da Catania, dolentesi del luogo di
sua lunga detenzione e di essere malandato in salute
1824 Sul processo intorno alla tentata evasione dalle carceri di Palermo come a
n. 455 e sulla corrispondenza tra Gaetano Abela ed altri detenuti
1824 Comunica l’abitazione di Don Francesco Agudo esonerato dall’Ufficio
dell’Intendenza di Caltanissetta
1824 Accusa ricezione della copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Messina che condanna a 7 anni di ferri Francesco
Curro [o Currò] per asportazione d’armi
1824 Sul pericolo che corrono i conduttori dei diversi piani della casa di Don
Gaetano Di Giorgio esistente in via Materassai n. 30
1824 Autorizza il Sottointendente di Mazzara a emettere ordinanza per evitare
gl’inconvenienti che nascono dai pozzi scoverti e mancanti di riparo
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1824 Resta inteso che il Tenente Colonnello Montanaro è consegnato nel
Castello Di Siracusa senza comunicare con persona alcuna, e che l’ex
Capitano Afan De Rivera è ristretto in quelle prigioni centrali con uguale
proibizione
Resta
inteso del rapporto storico della Gendarmeria reale su diverse valli,
1824
constatante
1. Furto di pecore nel feudo Brucca territorio di San Martino
2. Furto nella Cattedrale di Caronia
3. Tentato sbarco di persone sospette a Capo passero provenienti da Malta
con la barca di Padron Aniello Grasso
4. Arresto in Nicosia di Felice Mancuso omicida di Natale Gentile di colà
5. Ferita da incogniti riportata da Giuseppe Ruda in Caltagirone
6. Arresto in Fondachello della meretrice Gaetana Patanè e della madre,
che seppellirono il bambino di cui erasi la Gaetana sgravata
7. Ferita riportata da Francesco Paolo Bonfiglio in Siracusa e della quale
sconoscesi l’autore
1824 Sui rapporti settimanili del Commissario del Re di Valdemone
1824 Comunica di non poter aver luogo l’accoglimento della dimanda di Don
Michele Borò de Beguer Console Generale di Spagna in Palermo, che
chiede un attestato della sua condotta politica nelle passate vicende per
esibirlo al Governo
1824 Sui rapporti intorno allo spirito pubblico dell’Isola
1824 Accusa ricezione del Rapporto giornaliero di Polizia del 13 maggio sul
furto di mobilia ed effetti d’uso perpetrato nella casa abitata da Don
Raffaele Alagna, Lodovico Anselmi e Don Pietro Falconi da Marsala, Don
Vito Romano, da Vita e Don Gaspare Passalacqua da Salemi, i cui sospetti
cadono sulla cantiniera Margherita Di Benedetto alla quale erano usi
lasciar la chiavi della casa
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillita pubblica del Val di Catania
1824 Rimette istanza di Don Carmelo Pitolo per venire assunto agli impieghi di
Polizia o del pubblico Demanio
1824 Resta inteso dell’istruzione ammanita a carico dei Gendarmi Don Gaetano
Di Gregorio e Don Marzio Gitrelli che commisero gli eccessi in casa di
Mastro Girolamo Giardina in Lercara Friddi
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1824 Resta inteso e ne sollecita l’istruzione del processo dell’assassionio [o
assassinio] commesso in persona di Don Francesco Savoja da Bagnara,
droghiere in Catania, di cui sono indiziati Don Eupilio Ricciari e Don
Geraldo Cardella
1824 Resta inteso del rapporto settimanile dello Stato politico di Valdemone
1824 Sulle notizie estere greco – ottomane riferite dal Capitano Litterio Rodi, e
sulla permanenza in Zante dell’ex generale Giuseppe Rosaroll [o Rossarol]
1824 Sul combattimento navale avvenuto il primo maggio fra 40 legni alla
distanza di venti miglia da Girgenti, dei quali non si potè scovrire la
bandiera
1824 Sulla supplica del barone Antonio Li Destri, che chiede la revisione ex
gratia della sentenza emessa dal soppresso Tribunale della Gran Corte
Criminale sulla querela di falso dedotta da Notaio Don Melchiore
Centineo da Gangi contro il defunto barone Don Salvatore Li Destri
1824 Resta inteso che le Ronde Notturne sono già in esercizio in Modica
1824 Sulle nuove denunzie fatte dai due soldati Pasquale de Roma e Salvatore
Anastasi intorno alle riunioni carboniche settarie fatte in Messina nella
casa di Giuseppe Russo e in quella di Giovanni Lopresti, nonché nelle altre
di Guglielmo Cardile e Santo Sciannaca [o Sciannacca]
1824 Comunica essere stata disposta la partenza del cannoniere Vincenzo
Carbone che trovasi a Catanzaro, per essere inteso dalla Gran Corte
Criminale di Siracusa nel processo dell’assassinio commesso in persona
del Tenente Falagiani
1824 Rimette ricorso anonimo contro il relegato di Lipari Agostino Piombo il
quale convive, con pubblico scandalo, con Vita Giattini, e fa scuola a 40
ragazzi e ragazze, impartendo idee sovversive
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute da Messina
per via di mare
1824 Si domanda conto del perchè non è stato sodisfatto del suo stipendio il
Dottor Don Filippo Monastero Giudice del Circondario di Ciminna
1824 Sugli stati nominativi dei Regi Sudditi arrivati in Malta dai Reali Domini,
e degli altri non che degli esteri che, muniti di regolare passaporto partono
da Malta per i suddetti Reali Domini
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1824 Accusa ricezione e spedisce copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Messina che assolve e mette in libertà Don
Domenico Gaimis [o Giajmis] dall’imputazione di risvegliamento di segni
carbonici, e di scritto d’invito sullo stesso oggetto, condannando al
rimborso delle spese i denunzianti Don Nicolò Romano Primo eletto del
Comune di Spadafora San Martino e Don Pietro Cambria
1824 Sulle notizie riferite dal Capitano Salvatore Trapani da Sorrento,
proveniente da Marsiglia intorno alla pace cambiasa tra gl’Inglesi e gli
Algerini
1824 Resta inteso del rapporto settimanile dello stato politico di Valdemone
1824 Resta inteso di quanto si fa per iscoprire i rei che tirarono le fucilate contro
la pattuglia dei Gendarmi di Caltanissetta, e che gli attuali arrestati sospetti
Ferdinando Tamburello e Giuseppe Antinoro, pare siano innocenti
1824 Sul rapporto giornaliero di polizia del 19 maggio che riferisce
1. Furto di diversi arredi sacri d’oro e d’argento nella Chiesa di San
Francesco di Paola
2. Arresto di Francesca Crisafulli, Salvatore Patella e Caterina e Vincenzo
Furnari sospetti autori di furto di danari e oggetti d’argento commesso in
casa di Giovanni Mosca
3. Furto con chiave falsa in casa di Don Gaspare Orefice
4. Contusione riportata in rissa da Andrea Cintura
5. Morte repentina di Gioacchino Bellino
1824 Su altro rapporto del 21 maggio riferente
1. Furto di vari oggetti in casa di Don Liborio Bella da Campobello di
Licata, abitante con Don Diego Ciotta da Ravanusa
2. Id in casa del Tenente Colonnello Don Fortunato Del Core
3. Ferita riportata da Marianna Oliveri in Polizzi
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 22 maggio sull’arresto
eseguito dal Capo Ronda Lorenzo Beamonte in persona di Luigi Miceli,
diffamato per furto e sorpreso con uno stile addosso
1824 Intorno al ragguaglio sulle opere eseguite nel carcere della Quinta Casa ed
in quello della Vicaria
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1824 Sulla Santa Bolla della Crociata e sul discredito che si è voluto attribuire
dal distributore delle Bolle in Cefalà Diana e da un villano di Leonforte,
mentre predicava quell’Arciprete, e che fatto immediatamente arrestare da
quel Giudice fu la sera dal medesimo escarcerato
Comunica
l’ordine perchè in Girgenti non si eseguano più le sentenze di
1824
morte nel piano di Porta di Ponte, piano destinato a luogo di passeggio,
bensì nel piano fuori porta Panitteri
1824 Rimette supplica del carcerato Giuseppe Mata chiedente la libertà avendo
denunziato delle riunioni illecite
1824 Sui passaporti a rilasciarsi, vidimati dal Console della nazione per la quale
sono destinati, onde evitare la respinsione dal luogo prescelto, come
avvenne in Livorno a Domenico Pannuzzi, che viaggiava sullo sciabecco
del Capitano Domenico Arciò
1824 Sulle traccie presentate dalla dichiarazione di Aniello Storace da Sorrento,
detenuto nelle prigioni di Messina, intorno a circostanze che parvero aver
relazione con le riunioni settarie di Messina
1824 Accusa ricezione e spedisce copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Girgenti che condanna a sette anni di Ferri
Mastro Francesco Tramuta per asportazione d’arma proibita
1824 Sulle informazioni intorno a Don Giacomo Vinci e Casa da Naro
1824 Resta inteso che con grosso legno cercava accostarsi alla marina
dell’Alvariello nel distretto di Terranova e che stacco una lancia per
avvicinarsi a terra, ciò che fu impedito da quel Capo posto di Gendarmeria
1824 Sul conto e sulle deliberazioni prese dalla Commissione militare di
Girgenti contro
1. Francesco Gagliano e Salvatore Urlia imputati d’asportazione d’armi
vietate e di furto qualificato a danno di Calogero Smiraglia
2. Giuseppe Terrazzino e Domenico Bajo imputati d’asportazione d’armi
vietate
3. Giuseppe Rosselli, Gaetano Arnone, Presti Salvatore e Mangione
Giuseppe, imputati d’asportazione d’armi vietate e di furto a danno di Don
Giovanni Poli
1824 Per riferire sul conto di taluni carbonari di Mascali Giarre
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 24 maggio che riferisce
1. Ferita inferta da Giovanni Giattì a Giuseppe Cufari
2. Furto di danari e altro con chiave adulterina in casa di Don Paolo
Castagnia [o Castagna], via Cintorinai
3. Ferita in rissa riportata da Francesco Maniza
4. Ferita riportata da Antonino Scibona nella rissa con Vincenzo Lo
Grosso e Salvatore Sorrentino
5. Altre ferite inferte nella cantina di Pietro Lo Grosso a Gaetano Pace ed
Antonino Pilo da Giuseppe Ciminna aiutato da Cosmo Naselli
6. Altre riportate da Pietro Gulì per mano di Pietro Caputo e Giuseppe
Cioccolattiere
1824 Sull’eseguito arresto di Gaetano Lo Iacono uno dei coimputati del furto
consumato nella Chiesa Madre di Caronia
1824 Rimette copia della supplica di Raimondo Inglese Sindaco di Paceco per
aversi restituiti i due schioppi consegnati nel generale disarmo
1824 Sulla riattazione delle carceri di Catania
1824 Sulle case, che minacciano rovina fuori porta Sant’Antonino, appartenenti
alla vedova Rosalia Giacobona, a Don Gaetano Barone e a Don Rosolino
Spera
1824 Comunica ordine, sul ricorso della principessa di Cattolica, perchè la di
costei figlia Mariannina Bonanno, dal monastero di San Vito, ove
trovandosi non ha dato prova di ravvedimento, passi in un reclusorio,
corrispondente alla di lei condizione, a scelta dell’arcivescovo di Palermo
Cardinal Gravina
1824 Sul congedo di 29 giorni chiesto dal Commissario di Polizia Dottor Don
Stefano Tamajo
1824 Sul ritardo per l’istruzione per la tentata evasione dei detenuti nelle carceri
della Vicaria di Palermo
1824 Sul conflitto avvenuto il 26 luglio 1823 in Parco tra paesani e Gendarmi
nel quale rimase ferito il Gendarme Ferdinando Melchiore da Ignazio
Arrigo, processo ed atti relativi
1824 Sul ricorso dei Sacerdoti Don Giuseppe Romeo e compagni da Gesso
contro i fratelli Giuseppe ed Abate Filippo Curcio Basiliano, perchè
calunniatori
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1824 Sopra altro di Padron Antonino Brazzano perchè arrestato solo per aver
trasportato a Malta Don Carlo Mangeruva [o Mangiaruva] ed altro forniti
del debito passaporto
1824 Per procurare l’arresto degli evasi
Berardi Onofrio
Ciacalone Leonardo
Ciancitta Salvatore
De Martino Nunzio
Manna Salvatore
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1824 Comunica la nomina di Don Mariano Niceforo a Vice Cancelliere di
Polizia in Catania
1824 Sul timor panico di Padron Gaspare Montalbano che credette incontrarsi
con la sua barca nel mare di Sciacca con un legni nemico, ma che invece
era uno Scuner spagnolo comandato dal Capitano Francesco Pujol già
arrivato al porto di Girgenti per caricarvi frumento
1824 Sul rapporto settimanale intorno allo stato politico del Valle di Mazzara
1824 Sulla improvvisa caduta delle stanze collaterali e superiori a quella del
Tesoro e sulla responsabilità del crollo
1824 Resta inteso dell’arresto del condannato Onofrio Bilardo uno dei cinque
evasi da potere della Gendarmeria nelle campagne di Lentini
1824 Sul processo contro Antonino Gelardi Solittella feritore del soldato
austriaco Giuseppe Talaber
1824 Sulla supplica del Sacerdote Giuseppe Cara, che dicesi confessore in
estremis del detenuto Sacerdote Lorenzo Facella uno degl’imputati delle
riunioni segrete di Lercara, e sull’espletamento di detto processo
1824 Sulla pretesa dei gabelloti del dazio di vino e farina, che cioè esaminano le
proviste che sul Monte Pellegrino si portano le persone che vanno nella
festa a sollazzarsi, dichiarando in contravenzione tutti coloro che,
mancando della polizza dello straporto, non mostrino di avere pagato la
gabella uscendo da Città
1824 Sollecita la spedizione delle informazioni dei seguenti quattro individui da
Vittoria
Astuto barone Felice – Foti Dottor Gaetano
Porcelli Dottor Michele – Scrofani barone Salesio
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1824 Rimette il ricorso di Mastro Pasquale Correri da Condrò contro quel
Parroco Don Antonino Previti d’immorale condotta e che appartenne alla
carbonaria
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanile sullo stato politico del Valdinoto
1824 Id id del rapporto giornaliero di polizia del 30 maggio sul furto commesso
con chiave adulterina nella casa di Don Salvatore Morici
1824 Accusa ricezione del rapporto sulla tranquillità pubblica della Valle di
Palermo
1824 Sul ricorso di Anna Turturici da Trabia perchè venga arrestato Filippo
Sanfilippo autore dell’omicidio dl rispettivo figlio e genero Salvatore
Turturici, e contro cui da tempo fu spiccato mandato di cattura
1824 Intorno al Tenente Don Agostino Fighera [o Fichera], perchè rimanendo
relatore presso la Commissione Militare di Girgenti, venga sostituito
nell’incarico di aiutante Segretario del sottoposto Molo
1824 Resta inteso che sono partiti per i relativi destini i seguenti condannati:
Allegra Francesco - Amenta Pietro .- Balestri Salvatore - Federico Cosmo
- La Greca Giuseppe - Gianporcaro Ignazio - Picciurro Rosario - Santoro
Vincenzo
1824 Sull’omicidio in Cinisi d’Antonino Mannino [o Manno], sui furti in
Montemaggiore a danno di Francesco Rizzo ed Antonino o Gaetano Di
Pasquale o Pasquale e sugli arrestati colà Giuseppe Antonino Marsalone,
Loreta Panepinto in Cirafisi, Rosolino [o Rosario] Todaro e Gaetano
Marchiafave, prevenuti nell’aver preso parte nelle passate vicende.
Sono alligati parecchi rapporti settimanili sullo stato politico e tranquillità
del Valle di Mazzara
1824 Comunica la morte avvenuta in Corfù del Sacerdote Don Giuseppe
Cristadoro, sepolto nella chiesa di quel Duomo a spese del Capitolo di colà
1824 Sul ricorso contro Don Antonio Di Marco Ispettore di Polizia in Messina,
accusato istitutore di vendite carbonarie, sporto da
Aversa Michele – Cannata Giuseppe e Vincenzo
Insigna Pietro – Orlando Filippo
Rubbè Giovanni – Zavaci Giuseppe
1824 Sulle informazioni intorno a Giuseppe Maria Ferro da Palermo che sposò
la vedova baronessa Iembler [o Imbler] da Gorizia che ha stabilito la sua
residenza in Venezia
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1824 Rimette istanza di Don Salvatore Polito per essere eletto Ispettore di
Polizia di prima classe alla prima vacanza
1824 Id id di Don Francesco Calandrino e Pasquale Costa e loro compagni
contro la condotta tenuta dal Capitano d’Armi di Girgenti per taluni arresti
e sequestri di animali
1824 Sulla supplica dei seguenti individui che, arrestati per calunnia ordita
d’Antonio Carrara chiedono essere intesi di giustizia:
Basile Francesco
Isaia Taddeo
Bevilacqua Pietro
Foti Vincenzo
Bonanno Giuseppe
Geraci Raimondo
Cannizzaro Stefano
Licandro Gaetano
Capone Gaetano
Nietto Francesco
Chinnemi Giuseppe
Romano Giuseppe
Ciccolo Giuseppe
Santoro Antonio
Colletti Francesco
Santoro Domenico
Console Stellario
Scuteri Tommaso
De Leo Giuseppe
Strano Salvatore
E sul completamento delle due istruzioni riguardanti le riunioni settarie in
Messina, onde venne incaricato Don Filippo Majorana, Ispettore
Commissario di Polizia in Catania in base alle denunzie di Antonio
Canale, Francesco Luciano e sulle propalazioni dei seguenti individui
implicati in dette riunioni tendenti a turbare la tranquillità pubblica:
Cacopardo Litterio
Plata Ignazio
De Pasquale Raimondo
Russo Litterio
Di Bella Giovanni
Tabita Salvatore
Di Paola Raffaele
Trombetta Pietro
Giuffrè Giovanni
1824 Sulle spese di polizia e di spionaggio chieste dal Commissario del Re di
Valdinoto
1824 Sulla denunzia anonima di Casalvecchio che denunzia per riunioni
carboniche i seguenti carbonari:
Muscolino Sebastiano – Chillemi Sacerdote Antonino – Moscolino
Sacerdote Giuseppe – Caliri Mastro Litterio ed altri
1824 Sul conto di Giuseppe Ferrera che presentossi alla frontiera dei Pirenei con
un passaporto speditogli da Valenza e domanda permesso di proseguire
per la Francia e per l’Italia
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1824 Sulla domanda di Giuseppe Serio, marinaro della Lancia di Polizia
marittima di Palermo per venire promosso a Capo Lanciere di detta Lancia
1824 Invitando la Commissione Militare di Palermo a praticare ulteriori indagini
a carico di Rosario Costanzo ammesso a libertà provvisoria, accusa
ricezione delle tre sentenze profferite da detta Commissione
1. contro detto Costanzo imputato di asportazione d’arma vietata
2. contro Donna Cristina Migliaccio in Orlando imputata d’omicidio
mancato
3. contro Silvestre Peri imputato di minaccia di vita in persona di Rosario
Restivo e di asportazione d’arma vietata
1824 Sullo stato nominativo dei Sudditi Reggi arrivati a Malta, e degli altri non
che degli esteri da colà partiti per i Reali Domini
1824 Sulle sentenze, di cui evvi copia in stampa, della Commissione Militare di
Palermo che assolve Don Gaetano Sclafani e Don Gioacchino Mandalà da
Piana dei Greci dall’imputazione loro ascritta di avere invitato Girolamo
Genovese e Saverio Leggio ad associarsi alla setta Carbonaria eccetera per
denunzia e calunnia di Giorgio Saluto e dei detti Genovese e Leggio
1824 Sulla denunzia di Frate Giuseppe da Santa Lucia di Milazzo, dimorante nel
convento di Santa Maria di Gesù in Messina, che fu riconosciuta apocrifa
1824 Sui condannati già passati dalla Vicaria al luogo di loro destinazione
1824 Sul processo a carico di Antonio Gelardi incolpato di furto e ferita a danno
ed in persona del soldato austriaco Giuseppe Iabaler [o Ialeber o Taleber]
1824 Sulla spedizione delle licenze d’armi
1824 Sugli assegni per guasti di scrittoio assegnati ai Commissari del Re e per
altre spese
1824 Comunica notizie del Comandante della Valle di Girgenti rilevanti che i
legni veduti combattere in quei mari erano due Fregate Algerine ed altri
due legni più piccoli, che davano caccia ad un convoglio inglese, scortato
da un solo legno piccolo di guerra che, ad onta della difesa, non evitò che
alcuni legni fossero predati ed in seguito venduti in Marsiglia; e che il
legno inglese sulle alture di Trapani fu mandato dalle due Fregate – Tali
notizie però non si garantiscono
1824 Sulla disposizione data perchè il condannato Mercurio Sansone sia da
Trapani tradotto a Palermo
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1824 Ordina il pagamento di onze 30.1.16 per le riparazioni delle fabbriche
danneggiate nella Vicaria per l’esplosione della mina e per la tentata
evasione dei detenuti
1824 Resta inteso della liberatoria accordata a Domenico Anselmo autore del
furto a danno del bettoliere Filippo Ajello, perchè ha dichiarato i complici
Giuseppe Di Falco, Giuseppe Grasso e Costantino Lombardo e promette
scovrire altre coppie di ladri
1824 Sul rapporto settimanile del Commissario del Re di Valdimazzara, e sul
processo contro Antonino La Barbera uccisore del marinaio inglese
Samuele Ieun
1824 Sulla supplica del cavaliere Don Girolamo Aprile e Benzo il quale,
esonerato per le opinioni politiche dalla carica di Sottintendente in
Caltagirone, intende giustificare la propria condotta
1824 Comunica Reali ordini per pagarsi dalla Tesoreria Generale al
Commissario del Re di Valdimazzara ducati 100 in saldo della
gratificazione di ducati 50
1824 Intorno al processo per la tentata evasione dei detenuti della Vicaria con il
mezzo dell’esplosione della mina
1824 Sul rapporto settimanile del Commissario del Re di Valdinoto
1824 Sui fratelli Giuseppe e Liberto Micali, indiziati autori della ferita inferta al
soldato austriaco Cservenir nella rissa avvenuta vicino porta di Termini tra
paesani e soldati
1824 Comunica Reali ordini per pagarsi al Commissario del Re di Valdemone
quanto deve per la gratificazione mensile di ducati 50
1824 Sui rapporti settimanili dei Commissari del Re delle tre valli
1824 Sulle opere eseguite nel Camerone del Crocifisso esistente entro la Vicaria
1824 Sul processo per l’omicidio in persona del soldato Giuseppe Clima
1824 Comunica ordini per l’escarcerazione di Domenico Romano, arrestato per
avere raccolto due pezzi di carta stategli buttate da un suo fratello detenuto
nelle carceri di Messina, non dando luogo a sospetto
1824 Sulle opere eseguite nella latrina della Gran Prigione
1824 Sul giudizio nel processo a carico di Antonio Gelardi imputato di furto e
ferita a danno e in persona di Giuseppe Iaboler [o Ialeber o Taleber] come
a n. 553
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1824 Sul conto dell’ex Commissario di Guerra Don Antonio Montoro [o
Montuoro] confinato forzosamente a Catanzaro, perchè gli s’impedisca di
passare a Messina
1824 Rimette ricorso contro Don Paolo Stefano da Montalbano che denunzia
come carbonaro certo Don Francesco Todaro e Stancanelli
1824 Sul destino assegnato al condannato Don Antonino Cavallaro e ad altri
condannati
1824 Resta inteso per le ferite riportate dai due soldati austriaci Giuseppe Hober
ed Andrea Ianno
1824 Resta inteso delle notizie estere riferite da Capitan Giovanni Morangolo
sull’acquisto fatto in Malta dal principe di San Cataldo, di uno Scuner,
proponendosi di volere sbarcare a Licata
1824 Sull’espletamento delle cause per detenzione di armi vietate, e sui tre
rapporti settimanili intorno allo stato politico del Valdemone
1824 Concede a Don Gaetano Genova Capitano d’armi del distretto di Piazza
una proroga di 29 giorni di permesso onde intraprendere la cura dei bagni
1824 Sul conto di Francesco Paolo Giacomazza da Petralia Sottana
1824 Perchè vengano prestati rimedi e farmaci ai detenuti infermi dell’Arsenale
1824 Intorno all’ex Commissario di guerra Don Antonio Montoro come ai
precedenti
1824 Sull’espurgo delle latrine della Carceri Centrali di Catania
1824 Sulle indagini fatte dall’Ispettore Commissario di Polizia Don Filippo
Majorana intorno alle riunioni settarie di Messina onde processe a visita
domiciliare in casa di Don Antonino David, al riconoscimento di lui fatto
dai soldati Antonio Marotta e Raffaele Morvile e compagni
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute a Messina
per via di mare
1824 Disposizioni che nel carcere dell’arsenale vengano aumentati i tavolati, e
costruiti alcuni altri palchi in aria, acciò i detenuti non continuino a
dormire sulla nuda terra
1824 Comunica la concessione di 29 gironi di congedo a Don Stefano Tamajo,
Commissario di Polizia
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1824 Sulle violenze subite nella strada della Marina in Palermo da tre ragazzi
Matteo Nicolosi, Gaetano Porcasso a Gaspare Amodei, i primi due che
poterono sottrarsi e l’Amodei che rimase vittima e stuprato a Don
Alessandro Mento, il quale fu arrestato unitamente al complice Giuseppe
Anelli, entrambi però posti in libertà per la desistenza dei ragazzi offesi
1824 Sull’inconveniente deplorato, che cioè i tamburri della Truppa austriaca
suonando la ritirata furono per due sere consecutive, dal secondo piano
della casa in via Toledo al n. 335, fatti segno a certa quantità d’acqua
buttata dalla finestra
1824 Sui duplicati trasmessi intorno alle indagini dell’Ispettore Commissario
Filippo Majorana, relative al processo per le riunioni settarie di Messina
1824 Per sapere il numero dei carcerati che trovansi nell’Arsenale e nella
Vicaria
1824 Sulla falsita del ricorso presentato a nome del Sacerdote Giuseppe Cara,
relativo al defunto Sacerdote Don Lorenzo Facella, ch’era detenuto nelle
prigioni della Vicaria, come implicato nelle riunioni setterie di Termini e
di Lercara
1824 Per sorvegliarsi Padron Rodi e Padron Vadalà che soglion fare la
traversata Messina Zante, essendo stati aderenti all’ex Generale Rosseroll
[o Rossarol] che trovasi in detta Isola
1824 Sulla nomina del Capitano Don Girolamo Fenile a Giudice della
Commissione Militare di Palermo
1824 Sull’allontanamento senza permesso dalla propria residenza del Giudice
Circondariale di Corleone
1824 Resta inteso delle disposizioni date per l’arresto della Comitiva armata
della Valle maggiore di Mazzara
1824 Resta inteso della condanna inflitta dalla Gran Corte Criminale di Trapani
agli evasi di quell’Ospedale Militare cioè Giovanni Scollo, Matteo
Pipitone, Illuminato Giammellaro e Pasquale Barbera; e dell’assoluzione
dei marinai Pietro Guglielmo e Biagio Posateri, accusati di negligenza
nell’evasione
1824 Sulla supplica di Giuseppe Carbone Sergente Maggiore dei Veterani,
detenuto nelle prigioni della Vicaria per essere richiamato in Napoli onde
rassegnare a Sua Maestà interessanti rivelazioni
1824 Sui reati commessi a danno dei militari austriaci
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1824 Comunica il giuramento prestato a 25 volgente da Don Gaspare Manzone
eletto Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Giustizia e di Don
Mariano Cannizzaro eletto Direttore Generale di Polizia, in seguito ai
rispettivi decreti del 16 e del 18 suddetto mese
Sulle
informazioni chieste per Don Ruggero De Zerbi intorno alle sue
1824
ristrette condizioni finanziarie
Rapporti giornalieri di Polizia
1824 Rapporto sul furto commesso con discassazione nella casa della Vedova
Donna Rosalia Dichiara, e sulla ferita inferta in rissa da Carlo Tutone a
Giovanni Giliberto
1824 Altro sul tentato furto in casa del marchese Inguaggiato, scongiorato per le
grida del cameriere del cavaliere Don Vincenzo Grimaldi da
Castrogiovanni
1824 Altro sulla morte repentina di Teresa Mauro
1824 Altro sull’arresto eseguito ad istanza di Salvatore Sutera in persona della
di lei moglie Francesca Castiglione e Giovanni Aronica colti in flagrante
adulterio in una stanza della locanda della Campana
1824 Altro che riferisce
1. Contusione arrecata a Rosa Puglisi da una carretta tirata a mano da
Giovanni Civiletto
2. Arresto di Domenico e Antonio Argento rissanti nella cantina di
Domenico Diliberto in via Argenteria
3. Ferite e contusioni inferte a Salvatore Travia da Giuseppe e Francesco
Scarpinato e da Gaetano Ramondino
1824 Rapporto giornaliero di polizia sulla ferita riportata da Nicolò Di Giovanni
1824 Id sull’arresto di Giuseppe Ponzo per avere inveito contro una fazione del
Corpo dei Volontari di guardia al teatrino dell’Arena di rimpetto all’orto
botanico
1824 Id sulla ferita riportata da Tommaso De Vincenzo, onde venne arrestata la
meretrice Rosa Pantera avanti la cui casa avvenne la rissa
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1824 Id che riferisce
1. Arresto di Emmanuele Milana e Carlo Fortunato colti in rissa con armi
2. Arresto del barbiere Nicola Marcia perchè chiuso nella sua bottega
volea abusare di un ragazzo a dieci anni
3. Querela di Vincenzo Cottita [o Cottitta] contro Mariano Miceli che lo
bastonò onde rimase contuso
4. Ferita inferta da Giuseppe Infantino a Gerlando Pendese
1824 Rapporto giornaliero negativo
1824 Id id sull’arresto d’Antonina Germania colta in flagrante adulterio con il
servitore Antonio Puglisi, a denunzia del marito Salvatore Germania
1824 Id id che riferisce
1. Ferite riportate da Casimiro Zappardi in una rissa con Salvatore
Corpora, e Salvatore Zarzana
2. Arresto di Nicolò Giovenco perchè trasportava un pezzo di trave,
riputato refurtiva
1824 Altro rapporto giornaliero che riferisce
1. Ferite reciproche riportate in rissa avvenuta nell’ospedale tra le due
meretrici Rosalia Sciacaso ed Agata Battaglia
1824 Altro sul furto di abiti a danno di Francesco Leonardo, e sull’arresto di
Paolo Rizzo feritore di Giuseppe Albamonte
1824 Altro che riferisce
1. Morte del Caporale artigliere Francesco Zizzo perchè sbalzato dal
carretto di Francesco Milignano
2. Arresto di Salvatore Uddo per avere usato violenze attendando alla vita
di Don Camillo Manganaro
3. Furto di robba consumato nella casa del francese Giovanni Befan
1824 Rapporto giornaliero di polizia sulle percosse inferte ad Antonio Allegra
da Giuseppe Amorello e da Pietro Inzonsera [o Inzonzera], e sull’arresto di
Don Antonino Di Benedetto che fu rinviato all’Ospedale dei matti
1824 Altro sulle ferite riportate da Giovanni, Giuseppe e Paolo Virzì nella rissa
con Gaetano e Giuseppe Durante, e Carmelo e Rocco Zappulla
1824 Altro sulla rissa tra Paolo Loporto e Vito Brasile da una parte, ed Antonino
Dabbene e Gaetano Zauner dall’altra
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1824 Resta inteso di quanto si riferisce sulla causa, ch’è in grado di definirsi
contro Vincenzo Leto ed Antonio Morici, imputati di più misfatti tra i
quali dell’attentato contro Don Giovanni Battista Mantegna Giudice del
Circondario Tribunali di Palermo
1824 Per dare le provvidenze sulla sicurezza personale del detenuto nella
Vicaria Vincenzo Provenzano condannato per furto con violenza a danno
di Don Francesco Lancer
1824 Rimette lo stato nominativo dei Sudditi Reggi arrivati dai reali domini a
Malta, non che degli altri e degli esteri partiti da ivi per i reali Domini
1824 Rimette supplica della marchesa Gregorio Donna Teresa Scotti perchè
venga allontanata dalla città Francesca Longoni che ammaliando il
marchese di lei marito ha compromesso la salute e la borsa di lui, non che
la pace della famiglia
1824 Accorda il congedo di 29 giorni all’Ispettore Commissario di Siracusa Don
Giovanni Vito Statella
1824 Sul passaporto per Malta chiesto dal marchese di Canicarao Don Giuseppe
Maria Trigòna
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 14 giugno sulla rissa tra
Tommaso Bagnera, Don Nicolò Santangelo [o Sant’Angelo] e Don
Giovanni Amorello da una parte dall’altra Luciano Radica, Carmelo Di
Paola, Gaetano Di Sano e Giuseppe Mancuso nella quale costui rimase
ferito; e sulla ferita inferta in rissa da Don Nicolò Agliata a Don Ignazio
Bonura
1824 Id di altro sulla corrispondenza tra Don Gaetano Abela ed altri detenuti e
sulla tentata evasione dalla Vicaria per mezzo della mina
1824 Sulla nomina del Secondo Tenente Giovanni Grimaldi a Giudice della
Commissione Militare di Girgenti in sostituzione del Secondo Tenente
Don Carlo Puccinelli partito per ordine superiore
1824 Resta inteso di quanto si è fatto intorno al processo contro Don Michele
Pellitteri e Giuseppe Troisi per l’omicidio in persona del fumulo di Don
Antonino Colli da Naro
1824 Rimette supplica di Vincenzo Leto che chiede compimento di giustizia per
la imputazione di aggressione e percosse contro il Giudice Giovanni
Battista Mantegna
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1824 Sollecita l’espletamento dei processi contro Vincenzo Loiacono [o Lo
Iacono] feritore di Tomaso Brancato in Scicli, contro Marcello Migliore
pure da Scicli per ferita in persona di Guglielmo Indimona, e contro ignoti
per la fucilata vibrata contro Natala d’Ignoti, serva di Sebastiano Aquino
da Lentini
1824 Rimette supplica di Mastro Giuseppe Smario [o Smanio] da Leonforte,
carcerato per opinioni politiche, onde esser posto in libertà, avendo
provato la sua buona condotta
1824 Resta inteso del rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1824 Id del rapporto giornaliero di Polizia del 15 giugno sulle ferite riportate da
Giovanni Russo da persona incognita
1824 Id d’altro del 17 giugno che riferisce
1. Ferite riportate dal Don Andrea Morvillo e Don Atanasio Morales per
l’urto di una carretta
2. Contusioni ricevute da Ferdinando Caronna per parte di Giuseppe ed
Antonino Barresi e Gioacchino De Gregorio
1824 Id di altro rapporto del 18 giugno sulle bastonate ricevute dai tre soldati
Felice De Mattei, Pasquale Scia e Giuseppe Grasso per mano di
palermitani
1824 Id di altro del 19 giugno sulla ferita riportata da Giuseppe Scaturro da
parte di un venditore di carbone, sul furto di biancheria e danno di
Giuseppe Gargano, e sull’arresto di Girolamo Ciresi per percosse irrogate
ad Angela Tenaglia
1824 Resta inteso di altro rapporto Giornaliero di polizia del 20 giugno che
riferisce
1. Arresto di Antonio Arena e Salvatore Amato per essersi rissati entro il
Teatrino dell’Arena
2. Violenze e battiture a Rosa D’Angelo, condutrice del bordello in via
Santa Cecilia, alla serva Giovanna Cimino ed alla meretrice Carolina
Manfrè, per mano di Antonino Lo Bianco, Epifanio Maggio e Giuseppe
Caruso, i quali voleano consegnati i giogali della defunta figlia della
D’Angelo
1824 Id di altro del 21 giugno sul colpo apopletico di cui fu vittima Vincenzo
Damiano
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1824 Id di altro del 22 giugno sull’arresto di Bartolomeo Orlando e della di lui
madre Maria Orlando che minacciarono con armi un pescivendolo
1824 Id di altro del 23 giugno sulle ferite riportate in rissa da Domenico Ajello,
Francesco La Cona [o Lacona] e Giuseppe Canepa
1824 Id di altro del 24 giugno sull’arresto di Antonino Allegra sceso in rissa con
i soldati austriaci Giovanni Gap e Giovanni Begovites, e sull’arresto di
Giovanni Caracappa per insulti e minacce a un certo Francesco Foratech
imbarcato in un Brigantino austriaco
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 25 giugno che riferisce
1. Carmelo Giannotto, facendo giochi al Teatro Arena, appeso per il collo
con un laccio attacato alla fune sarebbe morto se l’Ispettore di Polizia non
avesse fatto tagliare il laccio
2. Rissa tra Donna Anna Stancampiano, Don Matteo Daidone, Caterina
Purpura e Donna Anna Maria Ferenda, nel calor della quale rimasero feriti
tutti meno la Ferenda
(Evvi alligato un ordine per assicurare i colpevoli del furto di arredi sacri
commesso in una chiesa del circondario Molo)
1824 Sul conto di Carmelo Castelli da Mazzara che desidera ritornare nei reali
domini
1824 Rimette supplica di Don Francesco Di Marco chiedente la patente
d’asportazione d’armi
1824 Sulla causa per riunioni settarie in Spaccaforno contro Pietro e Michele
Modica, Zuccaro Antonino e Gaetano, Corrado Gambuzza, Innocenzo e
Luigi Leontini e Paolo Ruscica
1924 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia sulla grassazione
consumata alle falde del Montepellegrino da due sconosciuti in persona di
Antonia Tramata in Spinata mentre scendeva il monte in compagnia del
capraro Antonino Lampione
1824 Rimette supplica di Don Giovanni Marcianò da Corleone perchè venga
condannato Biagio D’Amore, essendo stato assolto dall’imputazione e
ritenuta calunniosa la denunzia di carbonaria
1824 Resta inteso delle disposizioni date per l’imbarco di Don Gaetano
Biondolillo da Lercara Friddi condannato a dieci anni di esilio
1824 Rimette ricorso Anonimo contro Don Francesco Galletti Valveri
domiciliato in Barcellona
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1824 Resta inteso che sono ritenuti sospetti del furto di cui a n. 646 bis Antonio
Di Vita e Nicolò Di Benedetto
1824 Accorda il congedo di 29 giorni al Capitano d’armi del Distretto di Nicosia
Don Gioacchino Scarpuzza
1824 Rimette ricorso di Don Pietro Cuscuna da Taormina che fa carico ad
alcuni individui di colà
1824 Id supplica del patrocinatore Don Benedetto Maisano detenuto nelle
carceri di Palermo, perchè sia trasferito a Napoli onde rivelare fatti
importantissimi
1824 Resta inteso delle disposizioni date per la comitiva armata che scorazza le
campagne di Sommatino e che nel Comune di Delia commise un furto a
danno di Don Matteo Flores
1824 Sulla ristrettezza e scomodità delle carceri di Termini
1824 Ordina che le compagnie d’armi di Val di Mazzara e le due distrettuali di
Palermo e d’Alcamo perlustrino la strada che domani percorrerà Sua
Maestà la Duchessa di Parma che va a visitare il Tempio di Segesta
1824 Accorda la proroga di altri 15 giorni di congedo a Don Tommaso Scrofani
Zucco Capitano d’armi del distretto di Modica
1824 Sulle notizie riportate dal capitan Giovanni Marangolo pervenuto da Malta
sul conto del principe di San Cataldo, escluso dalla generale amnistia
accordata col Regio Decreto 5 ottobre 1822
1824 Comunica reale ordine con cui Giuseppe Serio, marinaio della Lancia di
Polizia di Palermo viene promosso a Capo Lanciere della Lancia stessa,
percependo però il soldo che attualmente gode e senza permettere l’uso del
distintivo dei gigli
1824 Rimette supplica del Tenente Colonnello Don Tommaso Montanaro per
venire escarcerato, essendo innocente dell’omicidio del tenente Falegiani
di cui è ingiustamente imputato
1824 Id di Padre Pasquale Morsicaro [o Morsilaro] Rettore del Collegio
Massimo di Palermo, della Compagnia di Gesù, per non negarsi, nelle ore
congrue, l’ingresso nelle pubbliche carceri ai Padri della suddetta
Compagnia per confessare i detenuti
1824 Id di Don Antonino Lauriel che, in rapporto ai servizi prestati, crede non
sia compensato col posto di Vice Cancelliere assegnatogli nel circondario
esterino di Bagheria, onde chiede che per lo meno sia da colà traslocato
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1824 Id del cavaliere Don Giovanni Inguaggiato Ispettore addetto al Circondario
di Bagheria acciò venga traslocato a Palermo per circostanze di salute e di
famiglia
1824 Id di Don Giovanni Montaperto e Salonia perchè, non trovando mezzi di
sussistenza, sia assunto all’impiego di Caporonda
1824 Concede all’Ispettore Commissario di Polizia in Girgenti Don Carlo
Catalisano il permesso di recarsi a Palermo
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 26 giugno che riferisce
1. Denunzia del soldato Carmelo Abbate [o Abate] che venne bastonato da
Bartolomeo La Rosa
2. Altra di Mastro Giuseppe Mertolle perchè bastonato e ferito da Nunzio
Mari
1824 Comunica reali ordini coi quali assegna le gratificazioni agl’impiegati
presso le cessate Giunte di Scrutinio, degli Ecclesiastici, degli impiegati
nell’amministrazione in generale, di quelli del Ramo Giudiziario, e degli
altri dei Letterati
1824 Resta inteso del referto intorno alla grassazione subita presso Casteldaccia
da Giovanni Colla, e dell’omicidio consumato in Cinisi in persona di
Sebastiano Taormina, di cui sono imputati Matteo Caruso, Giovanni
Battista Agrusa, Francesco Paolo Munacò di Cesare ed Antonino Munacò
di Francesco
1824 Comunica le ottime informazioni intorno al Secondo Tenente Don
Giovanni Grimaldi nominato Giudice della Commissione Militare di
Girgenti
1824 Sull’incarico dato dal Commissario del Re di Valdinoto al Capitano
Ignazio Afan de Rivera intorno alla denunzia dei coniugi Giuseppe ed
Ignazia Alessi di Modica per il ratto di sua figlia Angela di anni 15
consumato da Don Tommaso Scrofani Capitano d’armi di quel distretto,
onde vennero arrestati Agatino Gennaro ed Ignazia Pulchino, il primo per
avere ricevuto in casa, e per mano dello Scrofani, la rapita, e la seconda
per averla sedotta a trasferirsi nella casa di esso Scrofani
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 27 giugno che riferisce
1. Arresto di Vincenzo Patti per violenze e percosse arrecate ad una
guardia che lo redarguiva perchè più volte, attraversando le spalliere di
Verdura del Largo Marina, le devastava
2. Arresto di Francesco La Mattina disertore del Reggimento Re, destinato
nella Cittadella di Messina
3. Denunzia di Giuseppe Puccio per essere stato ferito con coltello a
piegatoio da certo Gaetano Scimeca
1824 Comunica al Direttore Generale di Polizia che Sua Maestà è rimasta intesa
dei rapporti concernenti la tentata evasione dalla Vicaria di Palermo col
mezzo della esplosione della mina, e la criminosa corrispondenza tra Don
Gaetano Abela ed altri detenuti
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia del Direttore Generale
della medesima Don Mariano Cannizzaro in data 28 giugno che riferisce
1. Denunzia di Salvatore Moncada contro Giuseppe Spataro che gli stuprò
il figlio quattrenne Natale, come risulta da perizia medica
2. Furto di danari d’oro e d’argento commesso con chiavi adulterine in
casa di Don Francesco Virdico
1824 Resta inteso di altro rapporto del 29 giugno sull’arresto di Mariano Viola,
che, trovandosi disteso sulla scala della casa di abitazione di Stefano
Miceli, perquisitolo, tenea in suo potere una chiave che apriva la porta di
quella casa
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 30 giugno che
riferisce
1. Rissa fuori porta Macqueda tra Domenico Raese, e Mastro Salvatore
Ammirata fontaniere, nella quale, con un colpo di martellina, rimase ferito
l’Ammirata
2. Altra rissa in via San Basilio tra i nominati Benedetto Schifò, Serafino
Bartolino ed altri individui, nella quale il primo arrecò al secondo a colpi
di pietra due ferite
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del primo luglio che
riferisce
1. Arresto eseguito in persona di Don Leopoldo Navaschi come sospetto
autore delle ferite inferte, con stile ed alle spalle, al proprio fratello Don
Massimiliano
2. Rissa avvenuta nell’ospedale Grande di Palermo tra Don Antonio celesti
e Don Giuseppe Costanzo, per non avere questo ultimo voluto seguire la
cura del medico fu a un ammalato
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del due luglio che
riferisce
Arresto di Pasquale Santangelo [o Sant’Angelo] e di Natale Panniti, autore
e complice del furto di un orologio a danno di Silvestro Masciante, per
come venne ad accertare Baldassare Russo amico del derubato
1824 Resta inteso di altro rapporto giornaliero di polizia del 3 luglio sull’arresto
di Giovanni e Francesco Di Simone fratelli cugini, per essere entrati in un
bordello e, dietro aver commesso atti turpi, senza volere pagare,
bastonarono le meretrici
1824 Accusa ricezione di altro rapporto giornaliero di polizia del 5 luglio
riferente
1. Arresto di Girolama Lauria che, pria d’allontanarsi dal servizio rubo al
padrone Don Carlo Brugnò giogali ed onze 8 in moneta d’oro
Arresto dell’orefice Don Vito Carta a cui avea venduto parte dei giogali
Arresto di Bartolomeo Bonomo a cui avea consegnato le onze 8 in oro per
cambiarle, avendone ricevuto in acconto onze 2
2. Ferite inferte da certo Mastro Giovanni da Angelo Lume e d’altri a
Rosario Lo Re, Pietro Mazza ed alla meretrice loro compagna Giuseppa Di
Miceli
3. Conciliazione tra i coniugi Don Michelangelo Amorosi e Donna Santa
Marullo, e minacce da Giacomo Marullo loro rispettivo cognato e fratello
1824 Approva l’ordinanza emessa dal Direttore Generale di Polizia Don
Mariano Cannizzaro per i bagnanti e nuotatori vicino la spiaggia onde non
arrecarsi pregiudizio al buon costume ed alla pubblica decenza
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1824 Resta inteso sui seguenti rapporti spediti cioè
1. Reclami dei Signori Hunter e Rap [o Rop e Henter], mercanti della
piazza di Malta per non essersi dalle autorità di Siracusa dato ricapito ad
una lettera di loro interesse commerciale
2. La Filiazione di Gaetano Biondolillo condannato all’esilio per dieci anni
3. Lo stato settimanile sullo spirito pubblico del Valdimazzara
4. Le informazioni sul conto di Roggero De Zerbi
1824 Il Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Don Mariano Cannizzaro
spedisce alcune copie dell’ordinanza a prevenire i disordini che potrebbero
accadere nella circostanza della festa di Santa Rosalia
1824 Sull’istanza di Don Girolamo Bisso che, per avere perduto l’impiego
d’Ispettore di prima classe in Palermo, chede una Sottintendenza,
corrispondendogli intanto lo stipendio di Ispettore come sopra
(Esistono nella pratica diversi rapporti contro detto Bisso il quale trascura
l’adempimento dei doveri del proprio ufficio)
1824 Resta inteso della libertà provvisoria sotto cauzione accordata a Don
Leonardo Coppola da Floridia, il quale minacciò ed attentò alla vita di quel
Sacerdote Don Salvatore Greco
1824 Sui pagamenti che l’ex Giunta provvisoria prescrisse di fare all’ex
Colonnello Emanuele Requisenz
1824 Rimane inteso delle pratiche e delle disposizioni date intorno all’arresto di
frate Vincenzo Capanzo feritore di Padre Emmanuele Salerno Guardiano
del Convento dei Minori Conventuali di Marineo, ed intorno ai colpevoli
degli omicidi commessi nelle persone di Antonio e Serafino Troja, onde
sono stati iniziati autori dal Giudice Circondariale di Carini i nominati
Giuseppe Cardinale Baronello ed Antonino Puccio con la complicità di
Maria Lucido maritata Cardinale e di Vito Mutolo
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1824 Resta inteso ed accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia del
giorno 5 luglio che riferisce
1. Arresto di Giuseppe Mauceri da Patti, siccome sospetto autore del furto
consumato in casa e a danno di Don Giovanni Ferriolo
2. Altro arresto dei nominati Domenico Pantò, Gaetano De Santis e
Giuseppe Cacioppo marinai per le contusioni inferte a Francesco Nucatolo
3. Altro arresto di Antonino Virzera per ferite irrogate a Pietro Fuceri
4. Altro arresto di Domenico Pino, imputato d’asportazione d’arma vietata
5. Furto di danaro ed altri oggetti consumato nella locanda del Pizzuto a
danno di Don Vitale Spoto da Girgenti, onde caddero i sospetti sulla di lui
persona di servizio certa Marianna La Marca e sopra Antonino Zito,
Domenico La Marca e Mariano La Marca, i quali vennero tantosto arrestati
6. Arresto eseguito in persona di Don Giuseppe Milazzo per ferite inferte a
certa Donna Rosalia Bosco
7. Altro arresto in persona di Tommaso Taurillo, il quale irrogò ferita a
Luciano Romano
8. Denunzia della ferita inferta da Ignazio Mangano ad Agostino Scorsone
9. Altra denunzia di furto consumato in casa del Sacerdote Don Giuseppe
Contrafatto
10. Denunzia di altro furto consumato in casa di Padre Ignazio Li Donni
delle Scuole pie
11. Arresto di Matteo Belli imputato di un furto per mezzo di
scassinazione nella casa di Don Girolamo Gubernatis di Girgenti
12. Altro arresto eseguito in persona di Giuseppe Mancuso imputato per
asportazione d’arma proibita (coltello)
1824 Intorno ai processi decisi e pendenti in ordine alle offese ed ai danni
ricevuti dai soldati austriaci per opera dei paesani sui seguenti oggetti
1. Insulti al foriere Francesco Haos, di cui sono imputati Domenico
Albano, Girolamo Giannusa, Salvatore Distefano ed Ignazio Ajello
2. Rissa e minaccie verbali per la meretrice Gaetana Conti contro soldati
austriachi, onde sono imputati, oltre la Conti, Giovanni Purpura e
Giovanni Lo Monaco [o Lomonaco]
3. Furto in danno del Tenente Maurizio Hankenstein, commesso da certo
Salvatore Di Majo
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4. Omicidio, commesso in rissa, in persona di un basso ufficiale austriaco,
e da individui d’Altarello di Bajda
5. Percosse, inferte al soldato Giovanni Wensel trabante del Tenente Vitk,
da mano di Giusto Cavallaro, Salvatore Sicuro, Luciano Roalica e
Ruggero Martinez [o Martines]
6. Ferite al Cadetto Francesco Eichmayer irrogate da Silvestre Spanò
7. Furto tentato da Pietro Sferlazzo a danno del soldato austriaco Giuseppe
Pucciast
8. Percosse inferte da Pietro Castellana al soldato austriaco Giuseppe
Friolel
9. Furto consumato in casa del Tenente Lepper di cui sconoscesi l’autore
10. Ferite inferte da Giuseppe Giangreco ai soldati austriaci Lorenzo
Xutonixch e Massimiliano Gatternich
11. Denunzia di persosse riportate dal soldato austriaco Giuseppe Sortais
12. Omicidio in persona del soldato Klima
13. Furto mancato a danno del soldato austriaco Tommaso Pisani per
mano di Pasquale Santangelo
14. Percosse inferte al soldato Raffaele Keiek da Vincenzo Denaro, da
Don Pietro Mandica, da Don Gioacchino Stabile e da Don Salvatore
Gigante
15. Furto a Danno del Tenente Giuseppe Walter, di cui sono imputati
Gaetano Di Giovanni Giuseppe e Don Giovanni e Francesco Paolo
Coniglio
16. Ferite inferte da ignoti al soldato austriaco Martino Eservenich
17. Ingiurie e percosse in persona dei tre soldati austriaci Paolo Lugates,
Giorgio Sotth e Francesco Sotò, ed aggressione contro l’alfiere Nahibba [o
Naiba]
18. Furto in danno del soldato Giuseppe Talaber [o Taleber o Ialeber] e
ferita mortale in persona dello stesso, commessi d’Antonino Gelardi
19. Ferita e percosse in persona del soldato Francesco Mennies irrogate da
certo Cardella e da sei persone ignote
1824 Resta inteso ed approva il trasferimento di quarantotto (48) detenuti dal
carcere della Vicaria a quello dell’Arsenale
1824 Perchè venga sorvegliata la condotta del greco arrivato a Trapani sullo
Scouner comandato dal Capitano Francesco Cardillo
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1824 Comunica notizie di Malta sulla partenza di Gaetano Starrabba conte di
Pachino già arrivato in Corfù; e su quella del principe di Baucina per
Marsiglia
1824 Rimette ricorso di Marco Mignemi da Caltanissetta che denunzia Mastro
Filippo Lentini nella cui casa trovansi armi proibite
1824 Il Luogotenente Generale Austriaco conte Sclienberg ringrazia il
Luogotenente Generale del Regno di Sicilia marchese Pietro Ugo delle
Favore della trasmessagli decisione della Commissione Militare che
condanna Antonio Gelardi per furti e ferita a danno ed in persona del
Soldato Giuseppe Tabler
1824 Sulla classificazione degli affari della polizia, onde non deplorarsi miscela
o lesione d’attribuzioni altrui essendosi riunito in umico Ministero il
portafoglio intero di tutti gli affari di Sicilia
1824 Perchè vengano apprestati i debiti soccorsi alle truppe austriache di
transito, onde non ripetersi i fatti sconvenienti delle autorità d’Alcamo in
occasione del passaggio dei soldati austriaci provenienti da Trapani, dei
quali, per l’incessante nevosa ed impetuosa pioggia ne morirono sei cioè:
Benick Francesco
Casinato Giovanni
Cerryl Matteo
Galenfruid Carlo
Guido Francesco
Micael Agostino
1824 Rimane inteso di quanto ha avuto luogo circa il permesso d’asportazione
d’armi per Francesco Paolo Ansaldi
1824 Sulla condotta morale e politica di Don Antonino Panturo e di Don
Gaetano Bottari Faraone eletti dal Giudice Circondariale di Taormina per
commessi nella sua cancelleria
1824 Sulle contestazioni insorte tra l’autorità giudiziaria e quella amministrativa
di Terranova col Tenente Manzi comandante la Gendarmeria
1824 Sulla proposta del Giudice Circondariale di Capizzi per la vendita di tre
fucili confiscati
1824 Resta inteso di non essere stato vero che i Gendarmi di Mistretta
violentarono la porta della vedova Anna Valenti col proponimento
d’attentare al pudore della figlia
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1824 Perchè si liberi e si paghi il premio di onze 40 all’agente di polizia Di
Giovanni Catinella per avere arrestato Mastro Salvatore De Marco uno dei
correi di Salvatore Meccio
1824 Sull’eccessivo numero dei detenuti in Lipari, onde è necessaria una
riduzione dei medesimi ed un aumento di forza per la custodia
1824 Rimette ricorso del Parroco di Piana dei Greci contro Don Francesco
Costantino, per le irriverenze commesse in chiesa durante le sacre
funzioni.
1824 Rimette supplica di Don Carmelo Paternò da Spaccaforno per venirgli
fatta giustizia, trovandosi carcerato da un anno, pur avendo denunziato un
fatto sedizioso, ed essendo innocente e povero
1824 Rimette supplica di Don Giovanni Antonio Garifo da Cefalù, per arrestarsi
Mastro Pietro Fiorilli profugo da Palermo che gli sedusse la moglie e lo
minacciò di vita
1824 Rimette memoriale di Don Salvatore Crescimanno da Corleone contro
Gaetano Marsala, il quale si permette ripostare del fieno in un suo
magazzino sottostante all’appartamento del ricorrente
1824 Rimette altro memoriale del Sacerdote Don Francesco Vullo da Palma con
cui chiede provvidenze contro le prepotenze che si commettono dal Padre
Mario Tommasi olivetano, accoppiato con Don Domenico Di Vincenzo e
con il Sindaco Don Giovanni Vaiola
1824 Rimette ricorso anonimo perchè vengano allontanati, come lo fu il famoso
Don Placido Citelli pubblico perturbatore, i carbonari da Regalbuto
Azzaro Don Agostino – Campione notaio Carmelo – La Valle [o Lavalle]
Don Vito –Macraro Don Innocenzo e Ragusa Dottor Don Vito
1824 Rimette memoriale dei detenuti nel carcere della Vicaria, primo piano
basso, contro taluni individui ivi detenuti
1824 Sulle riunioni settarie di Messina, e sulle deposizioni raccolte
dall’Ispettore Commissario Don Filippo Majorana, ed esposte dai soldati
Nicola Gesanto, Antonio Cavallo, Giuseppe Lauria e Francesco Lettieri, in
conseguenza della dichiarazione del soldato Emanuele Ribaud [o Ribaudo]
1824 Sulla necessità dell’intervento del Procuratore Generale, o di chi lo
rappresenta presso la Commissione Militare, come uomo di legge
1824 Sull’evasione di Giuseppe Milazzo detenuto nelle carceri dell’arsenale
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1824 Sull’arresto di Pasquale Pica, uccisore della propria moglie Giacoma
Prima
1824 Rimette ricorso di Don Gabriele Merenda Sindaco di Sant’Angelo
Valdemone contro Don Luigi e Don Michele Giuffrè, i quali unitamente
ad altri settari di quel comune gli minacciano la vita
1824 Accusa ricezione delle copie della deliberazione della Commissione
Militare da Palermo sull’istanza di Don Michele Latona, Francesco
Azzarello, Gaetano D’Aquila, Francesco Graziani, Salvatore Settegrana,
Giuseppe Mauro, Luca Petta e Francesco Lo Iacono, per venire sciolti
dalla sorveglianza della polizia e della libertà provvisoria come carbonari
1824 Resta inteso del rapporto negativo giornaliero di polizia del 6 luglio
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 7 luglio che
riferisce
1. Percosse riportate da Raffaele Rosso per mano di persona di cui ne
ignora il nome
2. Ferita riportata da Francesco Lo Cascio da una pietra lanciata da un
balcone nella strada dell’Albergheria
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia dell’8 luglio sull’arresto di
Gaetano Torregrossa colto con oggetti provenienti da furto e sulle ferite
riportate da Biagio Scaglione, calpestato dalla carrozza di n. 34
1824 Id di altro del 9 luglio sull’arresto di Giovanni e Nicasio Demma per furto
di otto gallinacci e sulla morte del bambino di un anno, Francesco figlio
d’Antonino Di Vita, che caduto in un acquidotto vi rimase soffocato
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero negativo di polizia del 10 luglio
1824 Accusa ricezione di altro rapporto degli 11 luglio riferente
1. Principio di tetano sviluppato in persona d’Antonino Siraco degente
all’ospedale
2. Ferite e contusioni riportate da Gaspare e Salvatore Ribella
3. Ferite riportate da Nunzia Leto, domestica di Donna Marianna Gallina
per mano di persona sconosciuta
4. Contusione riportata dal ragazzo Pietro Giarrizzo
5. Arresto di Benedetto Dixit Dominus [o Dixitdomino], reo di più reati
6. Incendio causale sviluppato ed immediatamente spento nel Monastero
di Valverde
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero del 12 luglio riferente le ferite
riportate dalla quattrenne Giovanna Tramontana per lo scoppio di un fucile
mentre scherzava con altri ragazzi figli di Pietro Randazzo
1824 Resta inteso delle copie spedite della sentenza della Commissione Militare
di Trapani nella causa a carico di Vincenza e Fedele Pecora, imputati di
ricettazione accordata al fuorbandito Mario Rizzotti
1824 Rimette ricorso anonimo contro l’Ispettore di Polizzia supplente e contro il
Cancelliere di Castroreale, i quali trascurano l’adempimento del proprio
dovere
1824 Sulla franchiggia postale accordata al Giudice di Gran Corte Civile Don
Giovanni Cassisi delegato in commissione a Caltanissetta
1824 Sulla domanda di Don Antonio Saporito da Castelvetrano, perchè sia
nominato Capitano d’armi del distretto di Mazzara
1824 Sul memoriale di Giuseppe De Leo e compagni detenuti in Messina,
imputati di cospirazione contro la sicurezza dello stato, per calunnia ordita
da Don Antonio Carrara [o Carrera]
1824 Sulla comitiva armata nel territorio di Belpasso e sull’omicidio ivi
commesso in persona di Giuseppa D’Ussero [o D’Usserio]
(Trovansi alligati alla pratica tre rapporti settimanili in doppio sullo stato
politico di Valdemone spediti da quel Commissario del Re)
1824 Sulle informazioni chieste intorno al Sottintendente di Corleone barone
Don Girolamo Cusa
1824 Sulle informazioni intorno a Vincenzo Mazzola confidente del principe di
San Cataldo
(Nella pratica sono alligati rapporti di notizie intorno a detto principe, il
quale prega il governo di Londra per farlo rimanere a Malta, anzi vorrebbe
assumere l’impresa per quattro anni di quel Teatro. Sono pure alligate
copie delle lettere dallo stesso principe dirette alla sorella moniale Donna
Antonia Galletti, a Don Gaetano Aceto ed una al detto Aceto e al signor
Giorgio Wood)
1824 Sul ricorso anonimo intorno ad alcuni inconvenienti che accadono nel
fosso del Castello di Favignana e sulle agevolazioni che si consentono ai
condannati Cuzzaniti e Cavallaro
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere giunte da Messina per
via di mare
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1824 Sulla voluta comitiva armata in Vallelunga e in Sommatino, e
sull’escarcerazione di Luciano Termini che s’indusse a spacciare la falsa
voce dell’esistenza di detta comitiva, per non venir percosso dal padre,
essendogli state rubate quattro paia di scarpe mentre dormiva
1824 Accusa ricezione della lettera con la quale il Ministro di Stato per gli
Esteri raccomanda il Generale Alvarez de Toledo Ministro di Sua Maestà
in Baviera che passa per Palermo
1824 Rimette ricorso anonimo contro Onofrio Merenda, denunziato vagabondo,
ladro e nocivo alla società
1824 Id ricorso anonimo a nome della popolazione di Spadafora Sammartino a
carico di Don Domenico Gaimo per essere prepotente e carbonaro
1824 Id supplica di Don Giacomo Parlato per venire escarcerato dal forte del
Castellamare ove trovasi da un anno e quattro mesi circa
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 14 luglio che riferisce
1. Ferita riportata da Salvatore Pagnera nella rissa con Giacinto Magro
2. Gravi ferite riportate dai muri fabbri Angelo Marchione e Giuseppe
Perez cadendo dalle rispettive fabbriche ove erano addetti al lavoro
3. Bastonate inferte da certo Don Felice a Serafina Regina
4. Ferita irrogata dai fratelli Filippo e Tommaso Di Giovanni a Gaetano
Cuticchia
1824 Sull’eccedente numero di relegati in Favignana e sull’impossibilità di
madarvi altra forza, d’altronde non necessaria
1824 Sugli oggetti rinvenuti al Padre Gioacchino Vaglica detenuto politico nel
carcere della Colombaia di Trapani
1824 Rimette memoriale di Gaspare Drago sollecitante l’espletamento della sua
causa per imputazione fattagli dalla governante dell’ex Tenente Generale
Don Luigi Adolfo de Raenchim di saccheggio nella casina alle Terre rosse
da costei abitata
1824 Sul premio reclamato per l’eseguito arresto dalla Polizia di Catania del
fuorbandito Salvatore Bonferraro da Sant’Elisabetta
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 19 e del 22 luglio che
riferisce sugli schiaffi inferti da un ufficiale austriaco a Rosa Romeo, sul
furto perpetrato da Pietro Castellana a danno di Giovanni Mosca e sulle
ferite riportate da Antonino Cappadonna il quale non sa indicarne l’autore
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1824 Sugli omicidi consumati in Cianciana, Ravanusa, Menfi e Santa
Margherita
(Evvi alligato il rapporto settimanile sullo spirito pubblico del Val di
Mazzara )
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che condanna a 12 anni di Ferri
Giuseppe Lanza da Bisaquino per asportazione d’arma proibita, percosse
inferte in persona di Francesca Giovinco
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 18 luglio che riferisce
1. Arresto di Nicolò Contino, sospetto autore di furto di oggetti di
biancheria a danno di Salvatore Morici
2. Ferita riportata da Giovanni Cassata
3. Aggressione subita dal medico austriaco Oberantz Schiaz e Kaiser da
parte di persone che non sa indicare
1824 Rimette ricorso anonimo contro Don Gaetano Malerba da Niscemi Gran
Maestro Carbonaro contro il di lui fratello segretario della setta
1824 Rimette ricorso di Don Giovanni Blanda da Sclafani contro Don Giuseppe
Termini Sindaco e Prosegreto di colà, immeritevole dell’impiego
1824 Id id di Bartolo Sozzo contro i Carbonari di Mascali che sono usi riunirsi
in casa del Sacerdote Rosario Barbagallo, e talvolta in quella del
Cappellano di Malta Don Antonino Consoli in Giarre
1824 Rimette memoriale di Don Giuseppe Cascino ufficiale della Real Marina
per essere inteso sopra alcuni fatti interessanti che desidera svelare
1824 Sulla supplica del patrocinatore Don Lorenzo Lo Giudice da Naro, che da
un anno languisce nella casa di Correzione di Palermo per essere stato
presente ad un discorso tenuto a porte aperte in Girgenti dal Chirurgo Don
Pasquale Pacino
1824 Sul cattivo trattamento dei detenuti nelle prigioni di Palermo sia per vitto,
che per vestiario, e sulla vigilanza alla quale è chiamata la deputazione di
Santa Maria di Visita Carceri
1824 Sulle riunioni tenute in pubblico da individui di Giuliana, che vennero
denunziate come sospette ma che invece riguardavano oggetto di sceniche
rappresentazioni
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1824 Sul processo in cui sono imputati Domenico Paci e Biagio Maniglia per
l’affissione di cartelli sediziosi e di minaccie, affissi in Palma, nelle porte
del Giudice Regio, di Don Antonino Vullo di Don Domeni[co] Di
Vincenzo, di Don Salvatore Paci e della bottega del caffè di Don Rosario
Todaro
I cartelli si presentano di unica forma, cioè un teschio di morto dipinto in
mezzo alle seguenti parole:
Se non muti opinione a
rispettare li Carboni morirai
con il Borbone
(Al fascicolo sono alligati due rapporti settimanili intorno allo spirito
pubblico di Valdimazzara)
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 13 luglio che riferisce
1. Ferita riportata da Pietro Nasca per l’urto di un cavallo, mentre
eseguivasi la seconda corsa nel Toledo
2. Bastonate e contusioni inferte in Villabate da Nunzia Schillaci ad
Antonina Buscemi
3. Furto di biancheria e danaro in casa di Don Giovanni [o Giacomo]
Fischietti
4. Furto di un somaro consumato nella strada maestra di Porta di Castro a
danno di Vincenzo Incardona
5. Ferita inferta da Filippo Piazza a Vincenzo Privitera
1824 Resta inteso d’altro rapporto del 14 luglio riferente
1. Arresto di Santo Crucilotta, il quale, nella terza corsa nel Toledo,
guidando un cavallo, lo frustò di tutta furia, introducendosi in mezzo la
folla e dal vicolo della Zecca fu fermato nel largo della Marina
2. Ferita riportata da Carmela Spagnolo, cedendo per le scale del suo
padrone
3. Ferita cutanea riportata dal ragazzo Ignazio Figlia, per mano di
Giovanni D’Amico, una delle fazioni a custodia della macchina dei fuochi
artificiali sparati alla Marina
1824 Resta inteso d’altro del 15 luglio riferente
1. Arresto della meretrice Vincenza Stagnitta, che all’ospedale tenea
nascosto nel pagliariccio un canciarro con fodero
2. Ferite riportate da due muri fabbri per la caduta di un pezzo di dambuso
3. Ferita riportata in rissa con altre donne da Anna Zunca
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1824 Resta inteso di altro rapporto del 16 luglio che riferisce
1. Ferita riportata da Giuseppe Mannino per l’urto della carretta
d’Antonino Garziano
2. Minaccie con arma bianca commesse da Ciro Camarda contro Michele
Mineo
3. Furto d’oggetti d’argenti e biancheria in casa di Donna Giuseppa Dies
4. Ferita riportata da Giovanni Scaglione per mano di Filippo Vermicellaro
1824 Resta inteso d’altro rapporto del 20 luglio sulla ferita riportata in rissa da
Mariano Vanni con Andrea Frenna e sulla contusione che riportò Gaetano
Bonelli nella caduta, scherzando con Giuseppe Russo e Francesco
Ricchino
1824 Id d’altro del 21 luglio sul furto di onze 27 in danaro ed oggetti d’oro
perpetrato a danno ed in casa di Don Domenico Peyron
1824 Resta inteso che il Commissario del Re di Valdimazzara ha nominato
Giudice della Commissione Militare destinata a giudicare gl’individui di
Sapaccaforno prevenuti di reati settari, il secondo Tenente Don Benedetto
Focher in rimpiazzo del secondo Tenente Amich
1824 Rimette ricorso di Don Luigi Pandolfina da Ravanusa contro Vito
Cammilleri, uno di quei Rondieri, perchè diffamato
1824 Rimette supplica di Salvatore Terzo da Monreale, carcerato da due anni,
perchè gli venga fatta giustizia
1824 Id di Michele Di Giovanni da Palazzo Adriano perchè venga
sollecitamente decisa la sua causa
1824 Sulla decisione emessa dalla Commissione Militare di Messina che
condanna Alberto Di Giovanni a sette anni di presidio, dopo espiata una
prima condanna, per asportazione di coltello vietato
(Al fascicolo sono alligate le copie in stampa di detta sentenza ).
1824 Accusa ricezione del rapporto della Gendarmeria reale che riferisce
1. Arresto di Pietro Saranito Cadorno uno dei ricercati rivoltosi di Cesarò
2. Rissa in Pozzo di Gotto tra i fratelli Mario e Francesco Stagno con i
fratelli Antonino, Francesco e Domenico Cutrupia, nella quale rimasero
feriti Mario Stagno ed Antonino Cutrupia, ed ucciso il Francesco Stagno
per mano di Francesco Cutrupia
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3. Arresto di quattro individui della comitiva armata di Piraino
4. Omicidio in Catania in persona di Sorce Domenico
5. Omicidio in Naro commesso da Francesco Gianotti per tanti calci inferti
al proprio garzone Paolo Di Pietro, che dormiva invece di far pascolare il
bestiame
6. Arresto in Vittoria di Giovanni Battista Valle alias il Lattaro, imputato
di omicidio in persona di Maria Zappardi
7. Arresto in Cassaro di Pietro Marina imputato imputato di furto e di
omicidio in quel comune nelle persone di Giuseppe Pietro Ravella e
Gaetana Garri
8. Denunzia di Salvatore Lo Bue e Giovanni Battista Scardullo di avere
visto nelle campagne di Sommatino una compagnia armata composta da
dodici individui, quattro dei quali vennero in seguito arrestati in una
massaria disabitata
Sulla decisione emessa dalla Commissione militare di Catania nella causa
di Placido Aulino
(Sono alligate al fascicolo le copie in stampa di detta sentenza che
assolveva l’Aulino, contrariamente alle conclusioni del Procuratore
Generale Don Carlo Bartuccelli ).
Sul conto del Giudice Regio Supplente del Circondario di Montemaggiore
Dottor Don Pietro Di Blasi Barbera, che dimora in Caccamo sua patria e
lascia il luogo di sua residenza
Sul pericolo rilevato dal Direttore Generale di Polizia Don Mariano
Cannizzaro in seguito a denunzia dell’Ingegnere Giuseppe Patti, intorno
alle pericolanti fabbriche della casa di Don Giovanni La Cava e compagni
dirimpetto al Convento della Mercede di Palermo
Sul conto del Canonico Bufardeci [o Buffardeci] da Siracusa
Rimette supplica di Donna Carolina Genova in Pilo perchè suo marito
Lorenzo Pilo, il quale per motivi di opinione trovasi allontanato dalla sua
patria, possa farvi ritorno, con essere ammesso alla discolpa
Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Palermo che
condanna a 12 anni di ferri Giuseppe Lanza da Bisaquino per asportazione
d’arma vietata e percosse in persona di Francesca Giovinco
(Evvi alligata copia in stampa di detta sentenza)
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1824 Resta inteso del trasferimento di Padre Bernardo Mattaliano carmelitano
dal Comune di Casteltermini, ove riunivasi con persone sospette settarie,
al Comune di Prizzi
1824 Rimette supplica di Vincenzo Leto da Palermo per porgere le sue discolpe
intorno all’imputazione di percosse a danno del Giudice Regio del
Circondario Tribunali
1824 Sul modo con cui trattasi la causa per l’occorso in Parco tra quei Gendarmi
e la popolazione in seguito alla dichiarazione di Agostino Tatangelo e
Ferdinando Melchiorre
1824 Sulla dichiarazione fatta dal detenuto Don Ignazio Mora sulle
corrispondenze settarie nelle prigioni tra il famoso Don Gaetano Abela ed
altri detenuti
1824 Sul ratto violento di Margherita Cavarra che dicesi commesso dal
Sacerdote Don Antonino Mallia e Compagni
1824 Sul conto di Don Leonardo Coppola accusato dal Sacerdote Greco di
asportazione d’arma proibita
1824 Intorno alle informazioni sul Tenente Colonnello Don Pasquale De Cosa,
nominato Presidente della Commissione Militare di Girgenti
1824 Autorizza di provvedere secondo i casi e le circostanze all’ingiene delle
carceri della Grande Prigioni (Vicaria) sfollandole di detenuti
1824 Rimette supplica di Don Giovanni Battista Bellitti perchè da provvisorio
passi a proprietario dell’impiego di Capitano d’armi del Distretto di
Mistretta
1824 Sull’istanza di Don Giovanni Inguaggiato Ispettore di Polizia in Bagheria,
perchè il locale di polizia sia trasferito in punto centrale
1824 Schiarimenti intorno alla detenzione di Antonio Danise in Pantelleria
1824 Rimette supplica di Don Francesco Carreri da Termini per essere
rientegrato nell’impiego di carceriere di quel Comune
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 23 luglio che riferisce
1. Ferite riportate da Don Filippo Quattrocchi per mano di certo Cangemi
2. Ferita riportata da Girolamo Ventura per urto spinto dal Carrettiere
Giuseppe Ruffino
1824 Resta inteso di altro rapporto del 25 luglio sul furto di onze 20 e diversi
oggetti, perpetrato in casa di un Tenente del Genio
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1824 Sulla sentenza della Suprema Corte di Giustizia di Palermo che,
annullando la prima decisione, rinvia alla Gran Corte Criminale di
Caltanissetta la causa contro Don Domenico Paci e Mastro Biagio
Maniglia, imputati dei cartelli sediziosi di Palma
1824 Sul conto dell’avvocato Nicolò Bruno che intendeva passare in Sicilia, per
sistemare, come procuratore gli affari del principe di San Cataldo, il quale
dicesi appartenere alla Massoneria ed alla Carbonaria
1824 Sulle notizie pervenute da Malta per messo di Padron Antonino Anastasi e
sullo arrivo colà di: Antonino Romeo e Diego Capillo da Messina, e di
Nunziata Valle da Palmi e da Felice Cacchia da Malta
1824 Sulla supplica del patrocinatore Don Lorenzo Lo Giudice di Naro,
carcerato e imputato di essere stato presente ad un discorso pubblico fatto
dal Cerusico Don Pasquale Pacino
1824 Sulla condotta morale e politica di Don Camillo Santorelli, Ispettore
Generale dell’amministrazione del Registro e Bollo, inviato quale
Organizzatore di diversi rami
1824 Per conoscere l’ulteriore andamento della causa per l’omicidio di
Francesco Paolo Di Bella relegato in Ustica commesso da Francesco La
Bua con l’aiuto di Giovanni Marcianò, e per quello commesso in Carini in
persona di Don Francesco Pistone onde sono iniziati rei Giuseppe,
Francesco, Vincenzo e Vito D’Alessandro
(Sono alligati rapporti sullo spirito pubblico e stato politico del Val di
Mazzara)
1824 Sulle supposte riunioni settarie in Aragona nella casa del Sacerdote Don
Michelangelo Terrasi ove convenivano per trattare la gabella del macino
che voleano assumere:
Castellano Don Domenico e Don Filippo Neri, Liuzza Don Salvatore,
Passarello Don Salvatore ed Alaimo Tirdinari Luigi
(E’ alligato un rapporto settimanile sullo Spirito pubblico di
Valdimazzara)
1824 Rimette supplica di Raimondo Geraci da Messina per venire escarcerato
essendo vittima del calunniatore Francesco Alessi che si è reso irreperibile,
dopo averlo denunziato come cospiratore contro lo Stato
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1824 Id id di Francesco Paolo Dragotta da Bagheria, imputato di avere dato una
sciabbla in testa al principe di Cattolica e detenuto nella Vicaria, perchè sia
altrove trasportato dal locale in cui trovasi, entro un dambuso per
l’imputazione di avere avuto parte all’esplosione della mina in quelle
carceri
1824 Rimette supplica di Michele Grillet per venire assunto come Chirurgo,
Fiscale nella Direzione Generale di Polizia
1824 Id id di Don Francesco Maria Camarda per conferirglisi un impiego nella
Polizia
1824 Id id di Michele Di Giovanni, detenuto nelle prigioni di Palermo, che
sollecita il disbrigo della sua causa
1824 Id id di Santo Pulejo, detenuto nelle prigioni di Messina per asportazione
di un coltello, perchè si porti a compimento la sua causa
1824 Id ricorso di Don Ferdinando Falcone da Calascibetta contro Don
Giovanni Luigi Napoli dimorante colà, come facinoroso e carico di delitti
1824 Id id di Don Paolo Gravina e Don Emanuele Labiso da Terranova contro
quell’Ispettore di Polizia che li ha diffidati di non unirsi con Don
Sebastiano Labiso e con altri per motivi di vagabondaggio ed altro
1824 Sul processo contro i fratelli Don Matteo e Don Antonino Li Moli [o
Limoli] per la contravvenzione commessa in Carlentini con violenza ed
asportazione d’armi
(Evvi anche la pratica sul processo a carico del campiere Vincenzo
Moncada che in Spaccaforno fece uso di un coltello proibito in una rissa ).
1824 Rimette al Procuratore Generale della Gran Corte Criminale di Siracusa le
due dichiarazioni fatte dal maggiore Don Antonio Forni e dal Capitano
Don Antonio de Focatis per l’omicidio del Tenente Falegiani
1824 Resta inteso della denunzia di Marco Mignemi da Caltanissetta, smentita
dalla visita domiciliare fatta in casa di Mastro Filippo Lentini, ove non si
rinvennero armi, contrariamente a quanto denunziava il Mignemi
1824 Perchè si restituiscano ai rispettivi destini il Colonnello Don Luigi Gioia, e
il Capitano Don Giovanni Capparelli, Presidente e Relatore della
Commissione militare di Messina, ritenendosi la medesima sciolta, avendo
emessa la definitiva decisione sul conto di Francesco Zaccone da Borgia in
Calabria
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1824 Comunica l’ordine di destituzione di Don Gaetano Muratore dall’ufficio di
Secondo Eletto di Montalbano, essendosi aclarato, per come denunziò
Nicolò Benedetto, di essere carbonaro e non godere la fiducia in quel
Comune
1824 Resta inteso dei rapporti sullo spirito pubblico di Sicilia
1824 Comunica l’ordine (che già viene eseguito) perchè i quattro soldati della
Compagnia di Valdinoto di permanenza presso la Gran Corte di Catania,
ritornino in Caltagirone alla propria compagnia
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 29 luglio che riferisce
1. Giuseppe Campanella ambusto per tutta la faccia è stato ricoverato
all’ospedale
2. Ferita per caduta riportata da Anna Meli
3. Arresto di Francesco Pace per furto di mandorle verdi
4. Contusione riportata dal Sacerdote Giovanni Vajola [o Viola] assalito
fuori porta Macqueda d’Antonino Abate e Nicola Pirrone
5. Furto nella locanda San Giacomo sofferto dal passaggiere Giuseppe
Barbara da Trapani
6. Ferite riportate in Boccadifalco da Benedetto La Cava e Salvatore La
Casa
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 30 luglio sull’arresto di
Silvestre Patita e Michele Tortorici per asportazione di coltello
1824 Id di altro del 31 luglio sulla contusione inferta da Salvatore Pellitteri a
Giuseppe Ciresi; sulla ferita in rissa riportata d’Antonino Messina, per
mano di Nicolò Di Simone, e sull’arresto di Giuseppe Maggiore,
conduttore di una giumenta che ferì gravemente, colpendolo, il ragazzo
Cosmo Oliveri
1824 Id di altro del 2 agosto che riferisce
1. Suicidio tentato nell’ospedale meretricio di Palermo della degente Paola
Pizzarro [o Pizzaro]
2. Arresto di Giuseppe Brancatelli alias Rossiglione per furto di fazzoletto
ed altro a danno di Michele Franzone
3. Rissa conciliata tra Pietro Ocello, Salvatore Randazzo, Benedetto
Santoro e Antonino Mulè, ed in seguito riaccesa onde il Randazzo ferì
l’Ocello e il Santoro
4. Contusioni inferte da uno sconosciuto a Vincenzo Citarrella
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1824 Id di altro del 28 luglio riferente
1. Contusioni inferte da Giuseppe Palmeri a Margarita Daldi
2. Rissa rappacificata tra le figlie di Mastro Onofrio Valentino e Donna
Marianna La Cava
3. Frattura al braccio riportata da Donna Giuseppa Morici, contusioni
inferte da un incognito a Rosa Anastasi, ed altro a Giovanni Lorico
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Messina che assolve Francesco Paolo Zaccone da
Borgia dalle imputazioni denunziate da Francesco Griffo, il quale è
condannato alle spese del giudizio
1824 Resta inteso dell’arresto di Giuseppe Melazzo, evaso dal carcere
dell’arsenale di Palermo
1824 Sul ricorso di certo Francesco Viperano riconosciuto apocrifo e falso, non
esistendo una tale persona in Messina, contro diversi impiegati di quella
Dogana
1824 Sul conto di Giovanni Virgilio d’Ancona il quale da due mesi trovasi a
vagabondare in Messina
1824 Resta inteso dell’esito dei processi istruiti per denunzia di Don Luigi a
carico del maggiore Don Federico Omodei e compagni ed a carico della
Giunta di Pubblica Sicurezza di Taormina
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del primo agosto 1824
che riferisce
1. Referto del medico maggiore dell’Ospedale meretricio sullo stato di due
inferme alle quali fecero ignezioni di subblimato nell’indestino retto
esulcerato, onde addimostrano i sintomi dell’avvelenamento prodotto
dall’assorbimento
2. Ferita riportata da Vincenzo Busalta
3. Frattura riportata per caduta da Natale Graziano
4. Contusione riportata da Vincenzo Borbata
5. Ordine d’arresto di Ignazio Runno alias Codazza per asportazione
d’arma, per cui erano stati arrestati Silvestre Patita e Michele Tortorici
come a n. 807
6. Arresto di Angelo Bavi uno dei quattro che nel bordello di Filippa
Mancuso ferirono Antonino Rizzo
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1824 Accusa ricezione di due copie della decisione emessa dalla Commissione
Militare di Palermo che mette in libertà Don Pietro Giardina imputato di
ascrizione alla vietata setta carbonica
1824 Perchè venga con sollecitudine spicciato il processo contro il patrocinatore
Don Benedetto Maisano, imputato di arresto arbitrario e di furto
qualificato con violenza pubblica a danno di Don Carmelo Castelli
1824 Sulla morte in Terranova di Serafina Tartali che, sendendo in una fossa
ove riponevasi frumento ed orzo, moriva colpita dall’aria mefitica; del
marito di lei Vincenzo Leonte che scese per ritrovarla e di certo Mariano
Sciascia che accorse laggiù per vedere di che si trattasse
1824 Resta inteso del rapporto del Sacerdote Salvatore Savoca da Sciacca
all’ospedale dei matti
1824 Accorda il chiesto congedo di 29 giorni a Don Antonino Orlando Capitano
d’armi del distretto di Mazzara
1824 Sulle rivelazioni fatte dal soldato Cesare Crispo intorno a riunioni settarie
in Palermo nelle quali han preso parte Don Ignazio Salafia e i figli Andrea
e Luigi i due Chirurghi Don Placido Bugliarelli e Don Vincenzo
Caramanna ed altri
1824 Approva che si richiami in vigore l’ordinanza sul corso pubblico, con la
modificazione aggiunta di obbligare cocchieri e conduttori di carri e
carrette a non lasciar liberi gli animali loro affidati
1824 Supplica dei seguenti individui di Castellamare del Golfo, per godere la
grazia, non essendo i delitti di cui sono imputati reati comuni
Asaro Carlo
Brogna Vincenzo
Costa Antonino
D’Anna Pietro
Di Bona [o Bona] Pietro
Faraci Pietro
Fasulo Rosario
Foderà Vincenzo
Ingoglia Antonino
Ingoglia Gaspare
Puma Antonino
Puma Giuseppe
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1824
Plaja Fedele
Sarcona Nicolò
Turano Domenico
Istanza di Giuseppa Gervasi da Termini perchè a suo marito Vincenzo
Gervasi venisse commutato entro il regno l’esilio di cinque anni inflittogli
fuori i reali domini per imputazione di riunioni carboniche
Sulle lagnanze dei signori Hunter e Rap mercanti della piazza di Malta
contro la condotta tenuta a loro riguardo dall’Ispettore Commissario di
Siracusa per una lettera trasmessa al Signor Dyer [o Deyer] viceconsole
Inglese con indirizzo al signor Granet di Girgenti
Accorda in chiesto congedo a Don Michele Bellotti Ispettore Supplente di
polizia del comune di Patti
Sul conto di Pasquale Albis da Cosenza di cui erasi disposto
l’allontanamento da Palermo per non molestare sua figlia Anna, cantante
nel Teatro Carolino, con la quale sin dalla prima di lei gioventù avea
spiegato la più orribile brutalità con coercizioni fatte al suo pudore, onde
venne condannato dal Tribunale di Macerata ad anni 15 di galera
Sulle dichiarazioni fatte da Francesco Patuzzi detenuto del carcere
dell’arsenale contro i maltrattamenti che i detenuti ricevono da quel Capo
Comite Biagio San Marco, e perchè sia sollecitato l’espletamento della sua
causa
Resta inteso delle lagnanze di Basilio Maida intorno alla sua causa per
l’omicidio in persona di Stefano Ippetta, e sollecita che si porti al suo
compimento
Rimette supplica di Don Antonino Pignataro Orefice, Giuseppe
Carcavecchia Cosimo Giordano detenuti il primo nella Vicaria e gli altri
nell’Arsenale per essere intesi sopra affari
Ordina il pagamento di onze 12.8 per la formazione del Registro delle
prigioni in carta imperiale di n. 800 carte legate in pelle rossa con il suo
alfabeto
Sulle pietre scagliate alla pattuglia condotta dall’Ispettore di Polizia Don
Francesco Silvestri, mentre si accompagnava la processione della Cassa
delle reliquie di Santa Rosalia, onde vennero colpiti il Capo Ronda Grisafi,
l’uomo di fiducia Giuseppe Cortese e l’istesso Silvestre, per cui come
soggetti rei furono arrestati Gaetano Rosicato e Nicolò Testai
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1824 Sulla sentenza, di cui sono alligate le copie in stampa, emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che condanna a 18 anni di presidio
Antonino Gelardi alias Solittella per furto con destrezza commesso nella
piazza Bocceria a danno del soldato austriaco Giuseppe Talabar
Comunica
ricorso del notaio Don Pietro Cottitto da Villafranca contro quei
1824
settari che lo molestano per averli denunziati al Governo allorchè era
Sindaco
1824 Sulla comitiva armata comparsa nei territori di Naro, Grotte, Palma e
Racalmuto, sull’arresto di Stefano Ala, Calogero Geraci, due dei sei
componenti la medesima, e sugli altri quattro cioè: Paolo Attardo,
Giuseppe Ala, Antonino Cejcolino e Calogero Mattina tutti da Naro, di cui
venne spedita la rispettiva filiazione
1824 Resta inteso ed accusa ricezione della copia della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che ha dichiarato la propria
incompetenza nella causa contro Vincenzo Rizzo imputato d’asportazione
d’arma vietata (Spiedo)
1824 Id id delle copie in stampa della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Messina che assolve Giovanni Battista Amante
dall’imputazione d’asportazione di asportazione d’arma vietata
1824 Rimette nota di 60 detenuti nella Vicaria, perchè vengano sollecitamente
provvisti di Cammicia, avvertendo la Deputazione di Santa Maria di Visita
Cerceri ad usare per l’avvenire maggior vigilanza
1824 A detta deputazione sullo stesso oggetto
1824 Comunica che il giorno 11 corrente alle ore 14 procederà personalmente
ad una visita nella Vicaria
1824 Rimette supplica del Sacerdote Filippo Spoto da Girgenti perchè venga
liberato dal carcere della Quinta Casa ove trovasi sol per essere stato
presente ed avere ascoltato un discorso tenuto in pubblico dal Chirurgo
Don Pasquale Pacino venuto da Napoli, il quale avealo operato da una
fistola
1824 Id id del Sacerdote Don Pietro Carusello detenuto nel carcere della Quinta
Casa per essere stato presente al discorso di sopra, che chiede
l’escarcerazione
1824 Id id del Sacerdote Filippo Spoto di cui al n. 842
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1824 Comunica il reale ordine perchè il Capitano Giuseppe Montanari, più che a
Messina, ritorni e rimanga nella sua residenza al Forte di Sant’Alessio
ov’è comandante, essendo stato unitamente al Capitano Federico Spadaro,
in seno della Commissione Militare di Messina, riottoso a firmare il
verbale contro il Colonnello Nicolò Verdinois che diede del Tiranno al Re,
onde venne arrestato e trovasi nel Forte del Salvatore
1824 Sulla legale circolazione in Sicilia delle monete d’argento coniate in
Spagna a tempo della costituzione cioè dal 1818 al 1822
1824 Rimette supplica di Don Carlo Paternò da Spaccaforno, implicato in un
processo per reati d’opinione politica, che domanda le analoghe
providenze di giustizia
1824 Sulla dichiarazione fatta da Giacomo De Luca presso il Commissariato di
Polizia di Messina concernete affari settari
1824 Rimette memoriale dei Singoli di Giarre contro quei Deputati sanitari che
furono i più accaniti carbonari
1824 Accusa ricezione della copia in stampa della Sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che condanna Nunzio La Noce alla
reclusione per anni10 per asportazione d’arma vietata
1824 Resta inteso della promozione del Dottor Rosario Fratantonio Vice
Cancelliere di Polizia in Cefalù a Giudice di quel Circondario
1824 Rimane inteso di quanto fu riferito sul conto di Santo Pulejo, detenuto
nelle carceri di Palermo, imputato di asportazione di arma vietata e di furto
qualificato
1824 Resta inteso dell’ordine emesso dal Comando Generale delle armi in
Sicilia, onde rimane proibito ai bassi ufficiali e soldati di potersi
avvicinare, e peggio entrare nella Bettola sotto Porta Felice, di proprietà
del principe di Torrebruna, per evitare scandali con atti o con parole verso
le meretrici che trovansi inferme nel prossimo Ospedale di San
Bartolomeo
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare delegata per la causa di Spaccaforno che condanna
Antonino Cabbasino a 15 anni di ferri per asportazione di bastone animato
1824 Sollecita i più efficaci provvedimenti per catturare la comitiva armata
comparsa nel territorio di Trapani, e che nell’ex feudo Cuddia derubò
Antonio Riggio e Mariano Bocina
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1824 Sul conto del processo contro l’ex Colonnello Don Emanuele Requisenz
escluso dal godimento dell’amnistia
1824 Sulla supplica della marchesa Gregorio che chiede abbia fine l’esilio di
suo marito Don Francesco Gregorio, essendo oramai due anni che trovasi
fuori i domini di Sua Maestà
1824 Sul ricorso del Vescovo di Mazzara contro la Gendarmeria di Carini che
arrestava certo Michele Giambona dentro la chiesa del Purgatorio di
Capaci durante la celebrazione della messa, con scandalo dei fedeli
1824 Resta inteso delle disposizioni date perchè venga da Trapani traferito a
Palermo il condannato Melchiore Bruno il quale promette fare importanti
rivelazioni
1824 Sulla supplica di Emanuele Amato da Palermo per essere messo a libertà,
trovandosi detenuto per stranezze commesse da mattoide
1824 Id di Antonino Mangione e compagni, imputati di avere fatto parte di una
comitiva armata, acciò venga espletato il loro giudizio
1824 Id di Don Ferdinando Sorrentino e del Canonico Don Pietro Caccamo da
Spaccaforno per venire escarcerati, non essendosi alcun fatto criminoso
accertato dall’istruttoria
1824 Id della vedova baronessa Donna Concetta Abela della Torre di Siracusa,
implorante la libertà per suo figlio Don Giuseppe Abela, non essendosi
provata alcuna reità, dopo tre anni di processura
1824 Sulla supplica del Sacerdote Don Antonino Bonafè da Palermo, carcerato
da venti mesi, senza essere stato ancora interrogato, chiedente superiori
provvedimenti per ottenere la libertà
1824 Comunica le informazioni sulla condotta morale e politica del barone Don
Giacomo Oliva
1824 Intorno alle favorevoli informazioni sul conto del Presidente del Tribunale
Civile di Caltanissetta Don Mauro Tumminello fatto segno ad un ricorso
inverecondo di Don Biagio Giarrizzo Costa da Pietraperzia
1824 Rimette supplica di Giuseppe Picciotto, detenuto nella Quinta Casa, perchè
possa coltivare la pittura e l’incisura
1824 Id degli Ecclesiastici, detenuti nelle prigioni di Palermo, perchè siano
trasferiti nelle due stanze una detta del Cassaro e l’altra dove abitava il
detenuto Fusca
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1824 Id ricorso di Don Michele Migliore Commesso della Procura Generale di
Siracusa contro quell’Ispettore di Polizia cavaliere Giovanni Vito Statella
che non seppe punire il Gendarme Nicolò Di Martino da cui avea ricevuto
delle impertinenze
1824 Rimette ricorso del cantiniere Atanasio Tanucci che riportò percosse ed
offese dalla Ronda per una mal fondata contravenzione sulla tardiva
chiusura della sua bottega
1824 Id supplica di Don Antonino Pignataro degente detenuto nell’ospedale
della Vicaria, per conferire con il Luogotenente Generale
1824 Accusa ricezione di copia della decisione della Commissione Militare di
Trapani che dichiara la propria incompetenza in causa contro Giacomo
Almanza da Pantelleria imputato d’asportazione di uno stocco
1824 Approva la spesa di onze 6.21 per opere eseguite nel carcere della Vicaria
1824 Sulle informazioni intorno al Canonico Don Giuseppe Carrabba da Scicli
accusato da certa Giuseppa Gulino
1824 Rimette lo stato settimanile di Valdinoto
1824 Sull’indecente ed impropria condotta tenuta dai fratelli Don Giuseppe e
Don Paolo Daniele verso il barone Pisani Ufficiale Capo di Ripartimento
della Real Segreteria
1824 Resta inteso delle premure fatte per l’espletamento del processo
sull’omicidio commesso in rissa in Piazza Ballarò da Giuseppe Benincasa,
già arrestato in persona di Emmanuele Careri
1824 Resta inteso della nomina di Don Francesco Milana ad Usciere della
Commissione Militare delegata per la causa dei Settari di Spaccaforno
1824 Richiede informazioni sulla condotta morale e politica di Don Pietro Majo
del barone Don Ignazio Mastro Notaro della Real Cancelleria
1824 Resta inteso del furto di pochi oggetti commesso nella casa di Campagna,
territorio di Termini, a danno di Germano Pusateri
1824 Sulla falsa denunzia di Luciano Termini che asseriva l’esistenza di una
comitiva armata nelle campagne di Delia e di Sommatino
1824 Comunica reale ordine con il quale si permette il ritorno dall’estero al
marchese di Torretta ed al conte di Ranchibile di Sicilia, restando a cura
della polizia di vigilarne la condotta
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1824 Sul processo contro Emanuele Amato da Cammarata che, fingendo essere
ebreo, fecesi ribattezzare a Castrogiovanni, onde ordina che l’imputato sia
trasferito a Caltanissetta per l’analogo giudizio
1824 Rimette supplica di Don Benedetto Allegra dei baroni di San Giuseppe,
con la quale chiede la carica d’Ispettore del Capo Distretto di Mistretta,
vacante per la morte di Don Giovanni Perrone
1824 Resta inteso, attendendo ulteriori nuove, del processo di calunnia ordito da
Don Ferdinando Frangiapane da Licata contro Don Giovanni Cannarozzi,
e che trovasi pendente innanzi la Gran Corte di Girgenti, onde liberarsi il
regno dal più pericoloso uomo del mondo qual è il Frangipani, falsificatore
di ogni carattere
1824 Sulle dichiarazioni di Pasquale De Roma e Salvatore Anastasi intorno alle
riunioni settarie di Messina
1824 Rimette gl’interrogatori dei sette imputati, chiamati dai detti De Roma e
Anastasi cioè:
Canino Pietro Sergente
Begemi Sergente maggiore
Foschetti Caporale
Mancino Gennaro
Ciccarone Sergente maggiore
De Blasi [o De Blois] Ferdinando soldato
Pozzi Nicola gendarme
Tralascia di spedir copia degli altri interrogatori, perchè di poca
importanza, degli altri denunziati e coimputati
Canino Francesco
De Paoli Sergente
De Blasi Sergente
Colangelo Caporale
Buscè Caporale
Pepè Caporale tamburo
Sanseverino Soldato
D’Antina Andrea
Zuccarino Soldato
Rizzo Gendarme
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia negativo del 4 agosto
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 7 Agosto che riferisce:
1. Ferite inferte in rissa a Filippo Castellano da Salvatore Rizzo e
Domenico Scrivano
2. Combustione ai piedi riportata da Vincenzo Palazzolo per esser caduto
in una fossa di calce, e da Antonino Sajola [o Saiola] per soccorso al
primo
3. Arresto di Francesco Locria per ferite inferte a Gaetano Gennaro
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia dell’8 agosto che riferisce
1. Ferita in rissa riportata da Giovanni Battista Composto per mano di
certo Vincenzo di cui ignorasi il casato
2. Arresto di Giacomo Scelta per contusioni arrecate alla propria moglie
Paola Scelta
1824 Id di altro del 9 agosto suddetto riferente
1. Denunzia di Salvatore Cimino, Gaetano e Vincenzo Mazza per
bastonate loro inferte da Salvatore e Michelangelo Gallitano, da Pietro
Crinsi e d’altri incogniti
2. Contusioni inferte da Giuseppe Buscemi a Nunzia Seminara
3. Id id da Francesco Lo Nigro a Vincenza Adelfio
4. Rissa tra Don Giuseppe Riccuti [o Ricciuti] e Don Giacomo Garofalo
con Mastro Ignazio Natoli e suo figlio Giuseppe
5. Furto di danari ed altri oggetti perpetrato nella casa del Canonico Don
Silvestre Picciotto, del cavaliere Don Giuseppe Arezzi, Don Giuseppe Di
Martino, Don Bartolomeo Comitini, Don Luigi Calvo e Giovanni
Emmanuele [o Emanuele]
6. Rinvenimento del cadavere dell’annegato ragazzo Salesio Lo Valvo [o
Lovalvo]
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 10 agosto 1824
sull’arresto di Mastro Pietro Termini uno degl’incolpati delle percosse
inferte a Salvatore Cimino, Gaetano e Vincenzo Mazza
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1824 Id di altro degli 11 agosto che riferisce
1. Ferita riportata da Mariantonia Ruggeri per mano di Mastro Giovanni
Bagnasco
2. Mutilazione del dito medio del piede riportata d’Antonio Urso nell’atto
che cercava trasportare una ruota di molino
3. Ferita inferta da Giovanni Careri al fratello Salvatore
4. Arresto di Salvatore Martines per avere rubato un cappello a Don
Giuseppe Milana ed altro a Don Francesco Spinelli
5. Incendio in casa di Don Giuseppe Gallina nel vicolo di Casa Professa
1824 Id di altro del 12 agosto riferente
1. Contusione riportata dal murifabbro Carmelo Meli cadendo da una
fabbrica
2. Id riportata per caduta dal ragazzo Antonino D’Amico
3. Arresto di Angela Ferrara che in Piazza Ballaro fece da un incognito
bastonare il marito Giuseppe Cilio
1824 Id del rapporto numerativo del 13 agosto
1824 Comunica non doversi da Gaetano Mazzucchetti Sergente congedato della
Real Gendarmeria il premio per l’arresto di Francesco D’Arcangelo,
Salvatore Mauro e Domenico Procida, non figurando essi nella lista
depurata dei fuorbanditi
1824 Sui due partiti esistenti in Vicari che fan capo uno alla famiglia Pecoraro e
l’altro a quella Valenza che prima abitava in Mezzoiuso promuovendo
discordie
Sul furto a danno di Mastro Filippo Larocca [o La Rocca] commesso dal
provisionale Gaetano Verdone
(Esiste un rapporto del Giudice Supplente funzionante d’Ispettore in
Termini Giuseppe Guarino su quei funzionari partigiani, onde conchiude
essere passato in adaggio: Giustizia di Vicari ad Orologio di Misilmeri per
affermare che in Vicari non si conosce giustizia, siccome in Misilmeri si
sconosce la divisione del tempo
1824 Raccomandasi Don Litterio [o Liborio] Romeo che lodevolmente ha
assistito il Giudice Don Giovanni Cassisi nell’istruzione dei processi per i
misfatti di Caltanissetta nel 1820 in qualità di Cancelliere
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1824 Rimette supplica di Don Pasquale D’Arrigo da Messina per venire
rientegrato nel posto di Tenente di quella compagnia d’armi, conferito a
Santo Correnti, che per tutti i titoli non potrebbe venire assunto a quel
posto
1824 Rimette supplica di Don Giovanni Manenti per venirgli restituito un fucile,
che fu costretto a consegnare all’Ispettore Supplente di Polizia Don
Giuseppe Laviosa
1824 Id di Giovanni Lusitano da Messina per venire assunto tra gli agenti di
polizia di detta città
1824 Resta inteso dell’attività e zelo addimostrati in Girgenti da quell’Ispettore
di Polizia Don Stefano Romano nel prevenire i disordini del maniaco
furioso Don Giovanni Caratozzolo, durante l’assenza dell’ispettore Don
Carlo Catalisano
1824 Resta inteso dell’arresto di Carlo Tutone per aver ferito in rissa Giovanni
Giliberti
1824 Sul furto di onze 5 commesso a danno di Mastro Pietro Butera da La
Chiusa nel posto così detto dei Pesatori
1824 Perchè abbia sollecitamente corso il giudizio a carico di Don Giuseppe
Cascino, prevenuto di avere avuto parte nel furto commesso a danno del
Generale Pastore nelle passate vicende
1824 Sulle comitive armate vedutesi nelle campagne di Naro e di Grotte
1824 Sollecita la spedizione della nota dei detenuti esistenti nel carcere
dell’arsenale di Palermo
1824 Comunica ricorso di Don Giovanni Battista Tripolone da Motta Camastra
onde si lagna che per mancanza di Magistrati locali trionfano in quel
circondario i ladri ed altri malviventi
1824 Rimette supplica di Giuseppe Spinedda sollecitante il disbrigo della sua
causa, trovandosi da più tempo carcerato
1824 Rapporto giornaliero di polizia negativo
1824 Sulla condotta tenuta nelle passate vicende dal Giudice del Circondario di
Bivona Don Ignazio Perricone fatto segno a un ricorso di Don Vito
Campione
1824 Comunica la sentenza di morte eseguita il 13 agosto in Girgenti contro
Giuseppe Ferlito e Michele Bellavia, onde fu disposto il ritorno del
carnefice in Palermo
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1824 Rimette supplica di Mastro Giovanni Palmieri [o Palmeri] di Vincenzo
ferraio da Termini perchè vengagli computati i cinque anni d’esilio fuori
regno, in esilio in Sicilia e di un comune presso Termini
1824 Rimette supplica del notaio Don Pasquale Agrò da Girgenti, chiedente
l’escarcerazione di suo figlio Francesco, detenuto nel carcere della Quinta
Casa di Palermo, per essere stato presente al solito discorso del Dottor Don
Pasquale Pacino in Girgenti
1824 Id del Padre Domenicano Saverio Friscia, imputato del reato di cui sopra
chiede la escarcerazione dalla Quinta Casa ove trovasi
1824 Id di Mastro Giuseppe Smanio da Leonforte, sollecitante l’espletamento
del giudizio, trovandosi da sedici mesi in carcere, senza speranza di
vedersi tradotto innanzi il magistrato
1824 Id di Raffaele Cupani, perchè venga suo figlio Francesco messo in libertà,
avendo di già espiata la sua pena
1824 Richiede parere al Consultore del Governo sulla deliberazione della
Seconda Camera della Gran Corte che ammise al godimento dell’indulto
Don Ferdinando Cordova d’Aidone, condannandogli l’avanzo della pena
che per la generale evasione del 17 e 18 luglio 1820 non ha tuttora espiato
(Sono nella pratica atti relativi alla processura di lui e del fratello Don
Luigi Cordova, non che rapporto settimanile del Valdemone)
1824 Resta inteso che al Padre Giuseppe Laudicina Minore Conventuale sia
stata dal suo Provinciale assegnata la residenza di Naro; onde ordina che
sia il frate strettamente sorvegliato
1824 Sul ratto perpetrato in Castroreale della ragazza nubile Donna Carolina
Teresi, mentre trovavasi fuori porta San Giobbe in compagnia delle sorelle
Donna Maria Carmela e Donna Ottavia, e di Don Vincenzo Ponz de Leon,
onde venne arrestato come sospetto autore Don Melchiore Basilicò ed
escarcerato per insufficienti indizi
1824 Accusa ricezione di due copie della decisione emessa dalla Commissione
Militare di Girgenti che dichiara la propria incompetenza nella causa
contro Michele Arcabasso, Paolo Tramuta, Stefano De Vita, Giuseppe
Sortino e Liborio Cucchiara imputati di misfatti, accompagnati dalla
qualifica di comitiva armata
1824 Sul conto d’Antonio Cabasino [o Cabbasino] rea di asportazione di uno
stocco e di violenze contro la forza pubblica, per farsi giudicare dalla
Commissione Militare e non già dal Magistrato ordinario
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1824 Sulle monete false spese sul deposito di denaro appartenente al Colonnello
austriaco Rodovoyevik
1824 Comunica l’elezione di Don Antonino Picone a Capitano d’armi
proprietario della Compagnia Distrettuale di Palermo
1824 Resta inteso del travestimento del Sacerdote Don Andrea Lorefice, che in
abito di donna, entrò nella chiesa madre di Rosolini fra le donne, durante
le sacre funzioni, e fincendosi pazza, produsce uno scandalo
1824 Rimette supplica di Gaetano Ferrara da Palermo che chiede manifestare a
voce dei fatti che non può affidare alla penna
1824 Id del Capitano d’armi del Distretto di Messina che chiede 29 giorni di
congedo
1824 Resta inteso, pur tenendosi presente la dimanda, di non potersi accordare il
chiesto trasloco al cavaliere Giuseppe Giallongo Ispettore di Corleone in
un comune presso Palermo
1824 Resta inteso delle indagini sull’omicidio in persona di Don Luigi Sorge, di
cui è imputato Giacomo Vasta (Sonvi i rapporti settimanili di Valdinoto)
1824 Sul rinvenimento del coltello vietato in casa di Gaetano Mancuso da
Grammichele
1824 Resta inteso ed ordina proseguire ad usare i mezzi con accorgimento onde
estirpare i malviventi che turbano la tranquillità del distretto di Girgenti,
sulla esistenza dei quali si accudisca con Don Giuseppe Geraci da
Castrofilippo
1824 Comunica ordine acciò Don Leonardo Adamo Sindaco di Calatafimi
comparisca innanzi il giudice istruttore d’Alcamo, per essere inteso nel
processo a carico di Don Emmanuele Cuzzaniti e completarne l’istruzione
1824 Ordina che siano pagati onze 4.24 a Mastro Giovanni Fava, costruttore di
un fanalone nel piano inferiore della Vicaria
1824 Sull’istruzione per la tentata evasione dal carcere della Vicaria col mezzo
della Mina, onde sono chiamati dal condannato Antonino Ballarò
gl’imputati detenuti Francesco Scimeca, Francesco Manuri [o Manuli] e
Vito Nicastro
1824 Resta inteso delle disposizioni impartite per impedire i danni che dei
ragazzi si arrecano alla Fonte sita nella nuova Piazza di mercato nel locale
dell’abolita conceria
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1824 Accusa ricezione delle copie di due deliberazioni emesse dalla
Commissione Militare di Trapani, una che assolve Vittorino Clemente
dall’imputazione d’asportazione d’armi vietate, e l’altra che ordina la
restituzione a Vita Marino da Partanna di alcuni oggetti rinvenuti in
Casteltermini presso il fuorbandito di lei marito Mario Rizzotti perchè
dotali
1824 Sulla rinnovazione dei permessi d’armi alle persone addette al pubblico
servizio, non creduta neccessaria
1824 Resta inteso di essere stata celebrata in Messina con tutta tranquillità la
festa della Madonna della Sacra lettera
1824 Sul rapporto giornaliero del 16 agosto che riferisce
1. Furto per discassazione in casa di Don Raffaele Pontorno, Silvestre
Marciante e Michele Lo Furno
2. Arresto del Sacerdote Don Paolo Sansone per avere schiaffeggiato nella
Chiesa di Santa Chiara, mentre celebravansi i divini uffici, quel Maestro di
Cappella Don Antonino Sansone
2. Furto di danari e oggetti d’oro perpetrato in casa di Donna Gaetana
Fuxa
3. Ferita inferta con un colpo di pietra a Giuseppe Miceli da Giuseppe La
Bua
4. Ferita riportata dal ragazzo Nicolò Costa
5. Stupro in persona di Carmela Avasa commesso da Stefano Longo
6. Furto di vari oggetti in casa di Don Salvatore Ferlazzo
7. Arresto di Rosa Toscano e di Antonio Manzella trovati nella casa di
costui in flagrante adulterio, dietro denunzia del tradito coniuge Vincenzo
Scaturro
1824 Accusa ricezione del rapporto istorico della Gendarmeria che riferisce
1. Arresto d’Ignazio Finipaparo [o Finipararo] misfattore famigerato e
ricercato dalla Giustizia
2. Id dei seguenti compromessi nella Dimostrazione di Giojosa e del
temuto incendio nelle case del Sindaco e dei Decurioni, che dovea
avvenire alla pubblicazione del ruolo di ripartizione
Barbatello Salvatore
Buzzanga Nunzio
Cappadona Giuseppe
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1824
Giardina Antonio
Lucchesi Antonio
Sciamillo Filippo
Sorbera Domenico
rimanendo latitanti:
Danze Carmelo
Musca Basilio
Sidoti Ulivo Filippo
3. Ferite riportate da Mariano Menzo pirotecnico di Mistretta, Giuseppe
Polvirenti, Paolo Cirami e Giacomo Dragotto per lo scoppio di un grande
artificio pirotecnico che il Menzo avea preparato a sua casa
4. Rissa tra il Capoposto delle prigioni di Nicosia e i compagni d’arme
Antonio Alfano e Gaetano Campanella il quale feriva i pacieri Don
Bartolomeo De Franchi [o De Franchis] Cristade maggiore e Stefano
Celfo custode di quelle prigioni
5. Conflitto tra la Forza pubblica e i fratelli Vincenzo ed Antonio Marino
da Spaccaforno latitanti ricercati per furti e imputati dell’orribile assassinio
commesso in Cassaro nelle persone di Pietro Berretta e Gaetana Garro – In
esso conflitto venne ucciso il Vincenzo e gravemente ferito l’Antonio
Marino
Resta inteso e attende il risultato della causa per i due reati di detenzione
d’armi proibite costatati in casa di Rosario Carrubba e Gaetano Amato
Comunica avere Sua Maestà accordato a Giuseppe Cangemi da Partinico,
per ritornare da Napoli alla sua patria l’imbarco, il vitto franco e
un’elemosina, per non ritornare più a Napoli
Norme sul ricevimento da parte del Luogotenente Generale in Sicilia
Perchè vengano osservati gli andamenti il Tenente Don Cono Ligorio [o Li
Gorio] che, domiciliato a Trapani per Sovrana disposizione, viene pagato
come ufficiale sotto processo
Rimette memoriale di Leonardo Castello Caporonda in Mussomeli, contro
quel Giudice Circondariale e del suo Cancelliere, esponendo essere stato
privato dall’impiego, e perseguitato dai medesimi
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1824 Sugli errori incorsi nelle sentenze profferite dalla Commissione Militare in
Messina che per l’imputazione di far parte della Comitiva armata,
assolvendo Zizzo Filippo, condanna con varie pene i presenti Garigali
Leonardo e Salvatore Michelangelo non che Serpulla Saglimbene
Giovanni, ed i contumaci Pagano Vincenzo alias Lo Babbo e Muscolino
Angelo
1824 Rimette memoriale di Bartolomeo Vanasco Capitano d’armi della
Compagnia reale, perchè il suo stipendio sia equiparato a quello degli altri
Capitani d’armi del Valle
1824 Sul conflitto di precedenza nella processione delle Festività di Sant’Agata
in Catania tra quell’Intendente barone di Mandrascate e il Commissario
del Re di Valdinoto principe d’Aci
1824 Provocansi provedimenti perchè dipendano dalle disposizioni del Giudice
Circondariale di Lipari, qual funzionario di Polizia, le due scorridoie ivi
destinate al servizio della polizia medesima
1824 Rimette rapporto a favore di Don Girolamo Fatta Barile da Polizzi,
profugo in Malta, perchè possa rimanere colà, essendo imputato di reato
comune e non di opinione
1824 Sulle informazioni intorno al Dottor Don Ermenegildo Pagano sospeso
dalla carica di Giudice Supplente del circondario Porrazzi, avendo preso
parte attiva nelle passate vicende
1824 Sulla redazione della sentenza emessa dalla Commissione Militare di
Catania, sul conto di Gaetano Cultrera da Caltagirone
1824 Rimette al principe di Campofranco in Napoli una lettera pervenuta da
Marsiglia al di lui indirizzo essendo di carattere privato
1824 Informazioni relative alla persona del Cavaliere Don Francesco
Ramondetta
1824 Sui memoriali presentati da Antonio Borzellitti [o Borzelletti] Giudice
funzionante da presidente presso la Gran Corte Criminale di Girgenti per
venire traslocato a Palermo, e da Don Francesco Paolo Avolio Presidente
della Gran Corte di Trapani per venire trasferito a Siracusa
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto nelle campagne di Naro di uno dei
componenti la comitiva armata di colà a nome Calogero Comparato
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1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 14 agosto che riferisce
1. Furto di biancheria in casa di Giuseppe Bonomo
2. Ferita riportata alla testa da Francesco Paleo per un urto ricevuto da un
incognito onde cadde a terra
3. Arresto di Don Paolo Cultrera e Ventura per oltraggi all’Ispettore
Sebastiano Salamone
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 15 agosto che riferisce
1. Rissa tra i coniugi Giuseppe Bonafede e Francesca Campo con
Giuseppe Siciliano e moglie nella quale rimasero tutti feriti più o meno
gravemente
2. Contusioni inferte da Mariano Minneci alla moglie Elisabetta
3. Ferite riportate nelle campagne di Roccella da Giuseppe La Ruina ed
Antonino Salerno
4. Ferita inferta da ignoto a Francesco Rizzo
5. Ferite riportate dal soldato Francesco Regginella [o Reginella] per mano
dei fratelli Antonio, Domenico e Giuseppe Giaconia
6. Arresto di Don Martino Ceraulo, sorpreso ignudo mentre bagnavasi
nella spiaggia che conduce a Romagnolo
7. Furto a danno di Don Mariano Cento nella stanza della locanda San
Giuseppe in via Magnisi
1824 Resta inteso di altro rapporto del 17 agosto riferente
1. Ferita riportata da Vincenza Adragna in Riccobono
2. Rissa tra Lucia e Domenico Rapisardi con Francesco Perino, nella quale
rimase ferito il Domenico, per mano del padrigno del Perino
3. Ferita inferta da Nicolò Giovenco a Placido Bazzotta
4. Arresto di Giuseppe Cusimano, Ignazio e Salvatore Morreale e
Giovanni Lorino, sorpresi in rissa e feriti
5. Percossa riportata da Donna Melchiora Candia, per avere fatto da
paciere in una rissa tra i coniugi Giovanni e Maria Vizzì
1824 Resta inteso d’altro rapporto del 18 agosto 1824 che riferisce
1. Ferita inferta a Vincenzo Mattaliano da certo Salvatore di cui ignorasi il
casato
2. Arresto di Salvatore Di Benedetto per avere insultato in un bordello il
barone Hallegg Tenente Austriaco che trovavasi in compagnia del lenone
Giovanni Mercurio
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1824 Resta inteso di altro rapporto del 19 agosto riferente
1. Ferita accidentale riportata da Giuseppe Arena
2. Arresto di Fedele D’Ignoti e dell’argentiere Giacomo Mirabella, il
primo per furto di fioccagli d’oro e di una gemma al simulacro di Maria
Vergine nella chiesa dei Cappuccini di Girgenti ed il secondo perchè
comperò i fioccagli
1824 Resta inteso dell’altro rapporto del 21 Agosto sulla rissa avvenuta tra
Salvatore Petragna con il di lui suocero Matteo Giosuè alias Bollotta nella
quale il primo rimase ferito
1824 Resta inteso del rapporto negativo del 22 agosto
1824 Sul conto di Francesco Saverio Zaccone da Borgia, denunziato da
Francesco Griffo per diverse imputazioni, delle quali venne assolto dalla
Commissione Militare di Messina con sentenza, le cui copie in stampa
sono alligate in pratica
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute a Messina
per via di mare
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto di Giuseppe Mangano alias Cappello o
Sacco di Chiova e di Gaetano Bellittieri [o Belliterri] per furto di arredi
sacri commesso nella chiesa di San Giovanni dei Leprosi di pertinenza
della Real Commenda della Magione
1824 Notizie relative agli affari di Grecia
1824 Sulla restaurazione delle prigioni di Monreale
1824 Comunica gli ordini per pagarsi 6.20 per le opere fatte nel locale del
Commissariato di Polizia in Trapani
1824 Sulle informazioni intorno ai seguenti impiegati addetti al ramo della
pubblica istruzione nella Diocesi di Palermo
Tuzzolino Ignazio - Pagano Sigismondo
Triscali Pasquale - Ragusa Francesco
Benvenga Luigi - Contraffatto [o Contrafatto] Francesco
Oliveri Francesco - Grifo Rocco
Palazzolo Giuseppe - Maglio Agostino
Iannelli Salvatore - Sbacchi Giuseppe
Gonzales Luigi
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1824 Sui memoriali di Don Lorenzo Giudice da Girgenti detenuto nella casa di
correzione di Palermo per essere stato presente a un discorso sospetto
fattosi da Don Pasquale Pacino, onde chiede essere messo in libertà
1824 Sul conto di Don Giovanni Laudicina da Marsala orologiaio, condannato a
cinque anni d’esilio fuori regno
1824 Sul memoriale di Don Francesco Saverio Montella da Nocera dei Pagani,
che chiede un passaporto per suo figlio Giuseppe, condannato in
contumacia a venti anni di ferri come implicato nei reati di Rosseroll
1824 Sopra alcune lagnanze del Commissario del Re di Valdinoto a carico
dell’Intendente di Catania sulla precedenza alle feste pubbliche
1824 Resta inteso delle misure prese per i furti e gli assassini che giornalmente
si perpetrano in Partinico
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che condanna ad anni 15 di ferri
Antonino Cabbasino per asportazione d’arma proibita e per averne fatto
uso contro la forza pubblica
1824 Id id delle copie della sentenza emessa da detta Commissione, che non
crede sufficientemente provata l’imputazione ascritta a Pasquale
Tommasello da Bagheria d’asportazione d’arma vietata
1824 Rimette copia delle dichiarazioni ultime raccolte dall’Ispettore
Commissario Filippo Majorana in Messina concernenti le denunzie fatte
da Pasquale De Roma, Salvatore Anastasi e Giacomo De Luca, relative a
Giuffrè Giovanni - La Motta Michele
Monfalcone Francesco - Patinella Giacomo
Solamo Felice - Troina Ottavio
1824 Sul memoriale del notaio Francesco Salamone [o Salomone] da Agosta
che chiede il rifacimento dei danni ed il rimborso degli stipendi non
riscossi come archiviario dell’Intendenza di Siracusa, dal cui ufficio fu
sospeso, essendosi proclamata la sua innocenza dall’imputazione
ascrittagli di sottrazione di carte di quell’Intendenza, perchè provato essere
stato reo il Vice Archiviario Melchiore Abela
1824 Sulla supplica della famiglia di Don Michele Misso da Trapani, la quale
chiede che costui venga graziato di 20 anni relegazione a cui fu
condannato per reato di stampa nelle passate vicende
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1824 Resta inteso che nessuna novità è sorta dalla sorveglianza di Don Ignazio
Sillitti da Campobello di Licata, nella cui casa asserivasi esservi state
riunioni segrete e sospette
1824 Concede a Don Ignazio Nobili da Trapani, detenuto per causa civile nelle
carceri di Palermo, che venga trasferito nel Forte come luogo di carcere
1824 Resta inteso della falsità dell’esposto in una denunzia anonima contro il
Capitano d’armi del Distretto di Palermo Don Antonino Picone ed altri
1824 Sulle doglianze del Procuratore Generale della Gran Corte Crimanale di
Girgenti contro quel Giudice Circondariale Don Girolamo Panitteri che
come Giudice Istruttore Supplente non è sollecito nell’istruzione dei
processi per gli abigeati consumati in quella valle
1824 Sulla ricostruzione del muro debole ed invecchiato del Carcere centrale di
Girgenti, onde evitare possibili evasioni
1824 Sul conto del detenuto Girolamo Algano, che malgrado l’ordine di
escarcerazione si trattiene tuttavia nelle Gradi [o Grandi] prigioni
1824 Rimette le informazioni sulla condotta politica e morale del contino
Carella Don Michele Caro Rau per essere ammesso ai Reali Baciamani
1824 Concede il chiesto permesso di ventinove giorni a Don Giuseppe Trigòna e
Crescimanno Ispettore di Polizia in Piazza
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 27 agosto che riferisce
1. Ferita riportata d’Antonia Belliteri [o Belliterri] per l’urto di un carretto
2. Furto di onze 8 commesso con chiave adulterina in casa dei fratelli
Sacerdote Giuseppe e Dottor Santo Melita
3. Rissa tra Ignazio Toscano, Salvatore Di Benedetto e Don Pietro
Caronna da una parte e dall’altra Pietro Galiotta e Don Giuseppe Celli, il
quale rimase ferito, onde vennero arrestati i primi tre
4. Contrabando d’olio
1824 Resta inteso dell’ordine di Sua Maestà per cui i Gendarmi ristretti nelle
carceri centrali di Messina per reati d’alta polizia siano trasferiti in quella
Cittadella
1824 Resta inteso delle sollecitazioni fatte per l’espletamento del processo in cui
è complicato Don Emanuele Cuzzaniti
1824 Manifesta piena sodisfazione e gradimento al Cancelliere del Tribunale
Civile di Trapani Don Gregorio Anastasi per l’ottimo stato in cui fu dal
Luogotenente Generale trovata quella Cancelleria
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1824 Manifesta compiacimento per lo stato dello spirito pubblico di Trapani e
per le dimostrazioni di ossequio colà ricevute durate la sua visita
1824 Sulla pronta redazione e notificazione delle sentenze dei Giudici Regi delle
Valli
1824 Resta inteso che la festa di Sant’Agata venne in Catania celebrata con la
massima tranquillità
Accusa
ricezione e spedisce copia della sentenza emessa dalla Commissione
1824
militare di Trapani che assolve Giuseppe Flauto ed incrimina i falsi testimoni
Vincenzo Ferrandes e Giuseppe Larillo
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1824 Rimette rapporto settimanile del Commissario del Re di Valdinoto sulla
tranquillità del Valle
1824 Resta inteso dei provvedimenti per arrestarsi la comitiva armata comparsa
nel distretto di Girgenti
1824 Sul memoriale di Leonardo Castello caporonda di Sutera, imputato di furto
ivi commesso nell’esercizio del suo impiego, ma che assume essere
perseguitato dal Giudice e Cancelliere Circondariali di Mussomeli per
avere arrestato la meretrice Paolina Nicastro amasia di un ladro
1824 Sulla calunnia inferta al Giudice Circondariale Supplente di Pettineo Don
Giuseppe Monastra come detentore di carte carboniche, ciò che non venne
a risultare nella perquisizione fatta dal Capitano d’armi del distretto di
Mistretta, nella di lui casa ove commora anche il cognato Giuseppe Giunta
1824 Sugli abboccamenti o comunicazioni che le persone possono fare coi
detenuti della Quinta Casa
(Evvi rapporto contro quel Custode che ha favorito quegli abboccamenti
ed ha condotto un carcerato fuori del luogo di custodia)
1824 Resta inteso dell’intima fatta a Don Mario Zaffarana ingiungendogli di
allontanarsi infra otto giorni da Palermo per le menzogne riferite in un suo
memoriale a carico di Don Camillo Manganaro Ufficiale della Real
Segreteria
1824 Comunica il Real decreto di grazia in favore di Don Francesco Cupane per
la soprapena alla quale avrebbe dovuto soggiacere per l’evasione dalla
Colombaia di Trapani, onde rimane in libertà
1824 Sulle notizie estere riferite da padron Tommaso Carpentiere sulla vittoria
riportata in Corfù dai Greci contro i Turchi
1824 Sul memoriale di Don Giuseppe Lo Sciglio [o Losciglio] da Taormina
ch’eletto Cancelliere di quel Circondario venne ad essere sostituito da Don
Antonino Bottari
1824 Rimette memoriale di Domenico Colletto Mantiscella da Corleone che
sollecita l’espletamento del suo processo, che dicesi smarrito, mentre da
lungo tempo è carcerato sotto l’imputazione d’asportazione d’armi vietate
1824 Comunica che Don Giuseppe Albanese è chiamato ad assumere le funzioni
provvisorie d’Ispettore nella Gran Dogana di Palermo in sostituzione di
notaio Don Benedetto Sardo Fontana
1824 Rimette memoriale di Salvatore Billisti da Monreale, che, essendo evaso
dal Carcere del Molo, chiede potersi presentare per espiare il resto della
pena
1824 Id di Paolo Lopinto da Corleone, carcerato per furto di una pecora, chiede
l’escarcerazione per liticessione della parte
Id
di Bernardo La Nave per esser messo in libertà, trovandosi in carcere
1824
per un coltello trovatogli in fondo ad un cassa
1824 Id di Vito Giacalone da Mazzara domiciliato in Villabate sollecitante
l’espletamento della causa, onde è imputato per rinvenimento di un
coltello
1824 Id di Antonino Viviano ed altri detenuti per venire escarcerati non avendo
partecipato all’evasione dall’arsenale perpetrato da Giuseppe Melazzo
1824
Id di Antonino Cambria contro Don Giuseppe Urso carbonaro
48
1004
2
set
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1005
2
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1006
2
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2
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2
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48
1009
bis
2
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48
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2
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48
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bis
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2
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4
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5
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set
2
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2
set
2
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1824
2
set
1824
48
48
48
48
48
48
1824 Rimette memoriale di Caterina Grassa, sollecitante la sua causa onde è
imputata di asportazione di polvere che le serviva per una mina
1824 Id di Don Francesco Ajello da Patti per venire promosso a Vice Ispettore
di Polizia
1824 Id di Giacomo Aquilina da Mistretta per essere rientegrato compagno
d’armi
1824
Id di Don Carlo Lo Carlo per essere assunto Ispettore di Polizia
Id di Antonino Maniscalco per venire eletto Ispettore come sopra
Id di Gaetano Serio da Palermo per essere nominato come sopra
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2
set
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6
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2
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1017
bis
4
set
49
1018
4
set
1824 Id di Antonino Vassallo della Villa dei Colli contro il compagno d’arme
Andrea Grazia che insiste provocandolo
1824 Id di Don Salvatore Amato chiede conoscere l’oggetto della sua
carcerazione, trovandosi detenuto in carcere
1824 Id di Rosolino Cardinale d’Alia che chiede la libertà trovandosi
ingiustamente detenuto per furto
1824 Id di Agata Crapa [o Capra] da Palermo chiedente la libertà di suo figlio
Domenico che trovasi detenuto nelle carceri di Palermo per false
supposizioni
1824 Rimette memoriale di Domenico Di Mattei soldato del corpo dei Veterani
addetto come ordinanza alla Direzione Generale di Polizia, perchè venne
rimosso da ordinanza onde chiede la reintegrazione
1824 Sul memoriale dei detenuti e sentenziati della Gran Corte di Trapani,
imputati d’incendio di carta bollata, di furto a danno del Prosegreto di
Castellammare Don Pietro Costamante, di cospirazione eccetera, i quali
chiedono che la relativa causa sia deferita per suspicione ad altra Gran
Corte
I reclamanti sono i seguenti:
Asaro Carlo
Ingoglia Antonino
Brogna Giacomo
Ingoglia Gaspare
Brogna Vincenzo
Marcantonio Benedetto
Costa Antonino
D’Anna Pietro
Plaja Fedele
Di Bona [o Bona] Pietro
Puma Antonino
Faraci Francesco
Puma Giuseppe
Fasulo Rosario
Sarcona Nicolò
Foderà Vincenzo
Turano Domenico
1824 Resta inteso della causa di detenzione nel rigoroso carcere del Castello di
San Giacomo in Favignana onde fu condannato a perpetua detenzione
come reo di sacrilega profanazione del Santissimo Sagramento
dell’eucaristia
1824 Sulla denunzia di Don Gregorio Carbone da Francavilla contro Don
Tommaso Oliveri Cancelliere Comunale di colà ritenuto carbonaro ma di
buona condotta
1824 Sulle notizie estere intorno agli affari di Grecia
49
1019
4
set
49
1020
5
set
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1021
5
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6
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6
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6
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6
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6
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6
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6
set
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1030
6
set
49
1031
6
set
1824 Sulle cattive informazioni intorno alla condotta ed al carattere di Don
Angelo Ardizzone
1824 Rimette memoriale di Giovanni Rizza da Ragusa con cui denunzia delle
sospette riunioni notturne in casa di Don Francesco Nicastro
1824 Id del Canonico Filadelfio Laudani Vicario Foraneo in Trecastagne che
denunzia le torbidezze ed immoralità di quelle due famiglie di Nicolò
Nicolosi e di Don Concetto Torrisi
1824 Rimette favorevoli informazioni intorno al principe di Raffadali ed a Don
Vincenzo Filingeri dei conti di San Marco i quali chiedon l’onore
dell’uniforme di cui godevano pria dell’abolizione dei Militi
1824 Autorizza la Direzione Generale di Polizia a consegnare al Regio
Procuratore Generale presso la Gran Corte di Palermo i Registri di quelle
prigioni onde riparare, rettificando, a certe irregolarità
1824 Sul memoriale di Don Melchiorre Basilicò da Castroreale contro
quell’Ispettore di Polizia Don Ignazio Mezzasalma, che abusa del potere,
commettendo atti arbitrarii
1824 Comunica al Direttore Generale delle Poste le lagnanze del Procuratore
Generale presso la Gran Corte di Girgenti contro quel Direttore, che non
volle ricevere i plichi benchè in orario non essendo partito il corriere
1824 Riceve e comunica le copie degli stati nominativi, spediti dal Console
Generale in Malta, Don Antonino Gerardi, dei Reggi sudditi colà arrivati,
non che degli esteri e dei regnicoli partiti per i Reali Domini
1824 Sui documenti che si spediscono per essere restituiti al signor Gaetano
Sotira da Messina
1824 Accusa ricezione dello stato settimanale sulla tranquillità pubblica del
Valdimazzara, in cui si dice dell’arresto eseguito in persona di Giuseppe
Passavanti da Campobello, imputato dell’omicidio di Gaspare Messina
1824 Comunica il reale decreto con cui Don Giovanni Battista Bellitti è eletto
Capitan d’armi del Distretto di Mistretta, carica che ha esercitato
provvisoriamente
1824 Rimette memoriale di Donna Carmela Sancesi che domanda essere intesa
di giustizia, essendo arrestata per l’imputazione fattale dal mercante Don
Antonino Paci d’avergli pagate dodici piastre di falsa moneta
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto di Giuseppe Bruno, Gaetano Capatorta e
Giovanni Fogazza imputati di furto a passo
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1032
6
set
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1033
6
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set
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set
1824 Per conoscere il credito di Monsignor Gaetano Giunta sul conto delle onze
300 annue che gode sull’Erario
1824 Accorda 29 giorni di concedo a Don Giuseppe Farina Capitano d’armi del
Distretto di Sciacca
1824 Per ovviare gli scandalosi inconvenienti di alcuni secolari, camuffati da
Preti, e di alcuni ecclesiastici, che nella città e nelle campagne, osano
questuare l’elemosina per la Santa Messa, defraudando la pietà dei fedeli
1824 Sul conto dei Gendarmi che illegalmente arrestarono Gaetano Di Marzo
1824 Resta inteso di quanto si è praticato relativamente alla processura contro
Antonino Marina e fratelli Sacerdote Vincenzo e Pietro uccisori dei
coniugi Giuseppe Di Pietro e Gaetana Garro da Cassaro
1824 Notizie estere riferite dal Capitano Giulio Cesare Preve sulla guerra Greco
- Ottomana e sulla battaglia d’Ipsarà
1824 Altre notizie riferite dal Capitano Andrea Basico sulla detta battaglia e
sulla Flotta Egiziana, comandata da Ibraim Bassà figlio di quel Vicerè, e
partita d’Alessandria per la Grecia
1824 Sulla reintegrazione nel grado di Colonnello dei reali eserciti del Conte di
San Marco
1824 Rimette memoriale della vedova Donna Giuseppa Lo Cicero [o Locicero]
perchè sua figlia Rosalia venga asilata nel Real Albergo delle povere di
Palermo
1824 Rimette memoriale di Giuseppe Papà contro i Giudici della Gran Corte di
Catania Don Filippo Galici e Don Carlo Papà, perchè amministrano
scandalosamente con interesse la giustizia
1824 Id id di Donna Lorenza Salemi da Biscari che denunzia taluni detentori
d’armi in quel comune senza il debito permesso della polizia
1824 Resta inteso dell’arresto nel mercato di Canicattì del nominato Angelo
Carlino uno dei tre individui della Comitiva armata scoverta nelle
campagne di Grotte e di Reclomuto [o Recalmuto], che sequestrò Giovanni
Martorana
(E’ alligato il rapporto settimanile sullo spirito pubblico del Valdimazzara,
e quello del Capitan d’armi del Distretto di Girgenti, che accerta essere gli
altri due della comitiva armata, Vincenzo Bajo ed Ignazio Lo Brutto [o
Lobrutto] da Castrofilippo)
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1824 Riceve quattro copie di ordinanza di Polizia sull’entrata delle carrozze in
Città da parte di Porta Nuova in occasione della festa della natività di
Maria Vergine di Monreale
1824 Rapporto giornaliero di Polizia riferente
1. Arresto di Gaetano Loverde per ferite inferte a Don Giuseppe Mazzeo
2. Ferita riportata da Salvatore Spanò da parte di uno sconosciuto
3. Denunzia di morte repentina in persona di Don Giuseppe Lopes
4. Arresto di Don Gabriele Santangelo [o Sant’Angelo] per aver ingiuriato
il padre e Donna Felicia Pocorobba eccetera
1824 Sul rapporto settimanile intorno allo spirito pubblico del Valdinoto
1824 Sulla nomina a Giudice della Commissione Militare di Palermo eseguita in
persona del Capitano Don Andrea Del Campo in sostituzione del Capitano
Don Giacomo Fenile passato a Napoli
1824 Sul conto dei reati commessi da Domenico Naso [o Naselli] imputato
d’asportazione d’arma vietata e di tentato omicidio in persona di Concetto
Marchese
(Sono alligati alla pratica i rapporti settimanili sullo spirito pubblico del
Valdinoto)
1824 Sulla comparsa della comitiva armata nelle vicinanze del comune di
Mirabella
1824 Accusa ricezione della copia in doppio della deliberazione emessa dalla
Commissione Militare di Trapani, una per la non provata reità di Giuseppe
Tortorici da Gibellina imputato d’asportazione d’arma vietata e l’altra
come sopra sul conto d’Agostino Miceli e di Don Alberto Fontana
(questa ultima copia di sentenza manca )
1824 Comunica che Sua Maestà si è degnata concedere al Sacerdote Don
Vincenzo Ingrassia detenuto nelle carceri di Santa Maria Apparente, di
espiare la pena di trenta anni di ferri nella Vicaria di Napoli
1824 Sui fatti avvenuti in Ucrìa, onde venne ucciso il rondiere indicatore
Carmelo Iocolano e ferito il Caporale Beniamino Pace, in occasione di
portarsi a perquisire la casa di Antonino Algeri, il quale ferendo fu pure
ferito ed arrestato, come venne pure arrestato Don Cono Casella ch’erasi
con un legno scagliato contro i Gendarmi
1824 Sulla sommossa popolare di Castiglione
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1824 Accusa ricezione e rimette copia della sentenza in stampa emessa dalla
Commissione Militare di Messina con la quale assolve e mette in libertà
Giacomo Messina imputato d’asportazione di arma vietata
1824 Riceve e rimette il rapporto settimanile sullo stato politico di Valdinoto
1824 Sul procedimento contro il Capitano di Gendarmeria Don Giuseppe
Deluggo imputato d’abuso di potere per una visita domiciliare nottura [o
notturna] eseguita in casa del principe di Valdisavoia in Catania
1824 Rimette informazioni sulla condotta morale e politica del negoziante
Napolitano Don Felice Montuoro, oggi residente in Malta, durante il
tempo della sua permanenza nei Reali Domini, perchè ha chiesto
rimpatriare
1824 Sulla ristrettezza delle prigioni di Partinico
1824 Comunica l’arresto eseguito in persona di Nicolò Cultrera, Leolino
Cannella e Vincenzo Martello [o Martelli] di San Giuseppe de’ Mortilli rei
confessi di parecchi furti commessi in comitiva armata
1824 Sulle notizie estere riferite dai Capitani Michele Giuseppe Bartolotti ed
Andrea Stefeuzen sul termine della contesa tra l’inghilterra e l’Algeria
1824 Resta inteso di quanto si riferisce sul conto del detenuto Girolamo Argano,
inviluppato nella clamorosa Rissa nelle grandi prigioni della Vicaria del 2
novembre 1823
1824 Rimette memoriale di Don Vito Maria Cusmano per giustificare il suo
titolo di Cancelliere Comunale di Nicosia
1824 Sul memoriale di Donna Girolama Ferro con cui chiede che suo figlio Don
Giovanni venga assunto all’ufficio del padre, cioè di Capitano d’armi del
distretto d’Alcamo
1824 Id di Don Gaetano Arceri Adamo da Motta d’affermo per venire assunto
alla Capitania d’armi di Mistretta
1824 Sull’elezione del novello giudice del Circondario Castellamare
1824 Per mettersi in libertà Nunzio Leo, arrestato per aver fatto un atto piccolo
presso la statua nel largo Palazzo Reale, ed avere disposto parole indecenti
alla fazione che lo redarguiva
1824 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Palermo che metteva
in libertà provvisoria Antonio Patti imputato d’asportazione d’arma vietata
e di ferita per mezzo di detta arma
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1824 Sulle minaccie simboliche al Sotto - Intendente d’Alcamo barone Iannelli
1824 Notizie sul conto dei seguenti imputati e condannati
Agnello Giuseppe
Amantea Vincenzo
Di Lucia Filippo
Magro Francesco
Martines [o Martinez] Gaetano
Odoardo Giuseppe
Rizzo Sebastiano
Siracusa Pasquale
Tumminelo [o Tumminello] Pasquale
1824 Resta inteso di quanto è stato riferito intorno all’anonimo di Spadafora e
Sanmartino a carico di Don Domenico Giajmis, Don Giuseppe Liati, Don
Antonino Cordaro e Don Pasquale Rizzo per la falsa imputazione di
settari, elevata dal partito contrario che fa capo a Salvatore Viscosi [o
Viscuso]
1824 Sul conflitto giurisdizionale tra il Regio Procuratore Generale presso la
Gran Corte Criminale di Caltanissetta Don Giuseppe Salluzzo e il
Sottintendente di Terranova, intorno all’alterco tra la Forza pubblica e gli
arrendatari del macino di Niscemi
1824 Sul processo verbale intorno al disturbo dell’ordine pubblico di
Castiglione
1824 Sulle turbolenze commesse in Camporeale da Vito Sortino e Don
Francesco Sammartino e compagni cioè Calogero Rizzuto, Calogero
Sacco, Giuseppe Milazzo e Girolamo Bruna
1824 Resta inteso di essere stata sbandata la comitiva armata che turbava la pace
del distretto di Girgenti, dopo l’arresto di Giuseppe Parisi da Calabria,
imputato dell’omicidio di Don Melchiore Palmeri e di Lorenzo Mulè
Cardinale, imputato di vari misfatti
1824 Richiede conoscere il nome dei due malviventi arrestati, che facean parte
di detta comitiva armata
1824 Sollecita l’espletamento delle cause fra le quali alcune che riguardano
molti detenuti i quali ingombrano il carcere della Vicaria
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1824 Per impedirsi l’entrata nei Reali Domini dei tre napolitani, uno dei quali a
nome Luigi Amodia, provenienti da Rio Ianiero, sbarcati in Lisbona
rimbarcati per Genova sul brigantino il Colombo del Capitano Pietro
Damesaga, ritenendosi fra il numero dei servi di pena che furono da
Napoli spediti a Lisbona
1824 Rimette memoriale del Parroco della Kalsa Don Ignazio Urso, che chiede
lo sfratto delle meretrici abitanti nella via della Zecca n. 3, il cui balcone
corrisponde rimpetto la Parrocchia
1824 Resta inteso del ritorno in casa di Rosaria Cartabona che dal padre
Giovanni Battista dicevasi essere stata rapita, come nel rapporto
giornaliero del 5 agosto alligato alla pratica
1. (Nella stessa pratica è alligata la richiesta dell’Ispettore Commissario di
Polizia di Caltanissetta che desidera conferirsi in Palermo per riferire su
certi affari)
2. Rapporto giornaliero di polizia del 3 agosto riferente
- Furto in casa di Rosa Castellana
- Bastonate inferte da Don Salvatore Gebbia e Don Giuseppe Fulgo a
Don Benedetto Amenta
- Arresto di Ignazio Terranna per ferita irrogata a Giovanni Battista
Anselmo
- Arresto di Carmelo Zappulla colto in rissa con alcuni soldati
d’artiglieria
- Arresto di Giovanna Licata, moglie di Giovanni Pezzano, perchè
fuggita dalla casa coniugale col drudo portando seco oggetti d’oro e
danari
3. Altro rapporto giornaliero del 6 agosto che riferisce
- Contusioni inferte da Don Consalvo Porcello a Giuseppe Vanni
- Ferita riportata dal ragazzo Vincenzo Cadavere per un calcio dell’asino
di Camillo Andaloro
- Ferita inferta da Pietro Montalto a Gaspare Sollima
- Ferita riportata da Francesco Cannarozzo con un colpo di bastone
inferto da Giuseppe Tripiciano
- Furto di mobili in casa di Don Gabriele Fuxa
- Ferita inferta da Mastro Vincenzo Calabrese ad Antonina Di Prima
1824 Sui favorevoli effetti nello spirito pubblico della legge 14 giugno 1824 e
reali decreti consuntivi
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1824 Rimette memoriale del duchino di Furnari Don Giuseppe Paterno [o
Paternò] e Reggio da Catania con cui chiede la carica di Commissario di
Polizia di detta città
1824 Comunica che Benedetto Puglisi da Palermo, esiliato per dieci anni dai
Reali Domini, è partito da Malta con passaporto per Londra
1824 Notizie estere sulla Grecia, riferire dai Capitani Giulio Cesare Preve ed
Andrea Basico
1824 Sul memoriale d’Agostino Valenti detenuto nel carcere dell’arsenale, onde
essere inteso per riferire cose importanti
(Evvi pure un memoriale di Carmelo Reggio condannato nella Fossa di
San Giacomo in Favignana per l’oggetto di sopra)
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Messina che assolve Giacomo Messina
dall’imputazione d’asportazione d’armi proibite
1824 Resta inteso di quanto ha dichiarato il detenuto Francesco Alario [o
Alairo] da Monreale, il quale indica il condetenuto Giuseppe La Mantea [o
Lamantea] come consapevole dell’omicidio commesso in persona di
Antonino Tunzallo in Monreale
1824 Approva l’ordinanza di polizia circa i pozzi scoverti e le cisterne senza
ripari
1824 Sulla filiazione di Michele D’Antoni, evaso dal carcere di Santa
Margherita unitamente ad Antonino La Sala che venne immediatamente
arrestato
1824 Sulle notizie Spano – Francesi riferite dal Capitano Giovanni Baly
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanile sullo spirito pubblico del
Valdimazzara
1824 Rimette memoriale d’Antonino Lo Cascio, detenuto nella Quinta casa, che
chiede essere inteso, asserendo dover rilevare affari d’importanza per lo
Stato
1824 Accorda il congedo di 29 giorni a Don Alfonso Ruiz Detentore e Custode
maggiore delle grandi prigioni
1824 Comunica l’abolizione di pagarsi dai detenuti nella Vicaria di Palermo la
pigione di alcune camere come precedentemente usavasi
1824 Sulle notizie richieste intorno a Pasquale Frajoli da Rocca d’Arce
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1824 Sulle informazioni intorno al secondo Tenente già d’artiglieria Don
Michele Fortunato
1824 Comunica essere stata disposta la traduzione d’Andrea Racino da Salerno
da Modica a Messina onde imbarcarsi per Napoli a disposizione della
Direzione di quella Polizia Generale, perchè renitente di leva
1824 Resta inteso di quanto si è fatto per estirparsi le bande dei malviventi che
hanno infestato le campagne del Valle di Girgenti
1824 Rimette memoriale di Don Settimo Severo Lo Presti, il quale ha servito
presso l’Intendenza di Girgenti, e che d’alcuni emoli è stato dipinto con
neri colori
1824 Comunica l’accettazione della rinunzia, per motivi di salute, proposta da
Don Mariano Niceforo, della carica di Vice Cancelliere del Commissariato
di Polizia
1824 Comunica essere stato accordato un permesso di congedo di 29 giorni a
Don Domenico Naselli
1824 Rimette memoriale di Francesco Forestieri di Trapani per aggraziarsi il
figlio Andrea marinaro della Real Marina, imputato d’asportazione di un
coltello, che avea trovato e raccolto da terra
1824 Sulle notizie estere riferite dal Capitano Costantino Draculli, confermate
dal passaggiero Pietro Anzilotti da Zante sulle tre flotte Greca, Egiziana e
Ottomana
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 31 agosto che riferisce
Ferite riportate in rissa da Maria Montanaro per mano di Rosa Puntera
alias Mangiapulletti
Arresto di Salvatore Rizzo e Giovanni La Bruna diffamati per furto
1824 Id di altro del primo settembre riferente
Denunzia contro Domenico Troja da Capaci per detenzione d’arma
proibita
Ferita riporta da Ignazio Noto che non indica il feritore
Arresto di Salvatore d’Ippolito asportatore di un piccolo cangiarro
1824 Id di altro del 2 settembre riferente il furto di onze 13.19 in monete e di tre
posate di argento in casa di Giuseppe Sanfilippo
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1824 Id di altro del 3 settembre riferente
Contusioni in rissa inferte da Antonino Ciriminna a Gaetano Castagna
Arresto di Salvatore Mirabella per asportazione d’arma proibita
Ferite riportate da Giacomo Coppione e Domenico Lo Nigro
ammonticchiando legnami nel magazzino di Mastro Francesco Cordaro
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 4 settembre che
riferisce
Ferite accidentali riportate d’Agostino Lombardo, ed altre inferte da
Giuseppe Rivela alla propria moglie Rosalia
Rinvenimento di un uomo morto dentro una barchetta nella spiaggia della
punta di Gallo
1824 Id di altro del 9 settembre sull’arresto di Giuseppe Venelli [o Vannelli],
Michele Ribaudo e Salvatore Coniglio, che unitamente a Stefano Miano,
Ignazio Cucineri ed altri, fingendo rissarsi sulla strada di Monreale
bastonavano e passanti
1824 Id di altro del 10 settembre riferente
Querela di Francesca Zimmatore contro il marito Giacomo che la percosse
Arresto di Antonino Mancuso, diffamato per furti, sorpreso nascosto in
casa di Natale Perricone
1824 Id altro degli 11 settembre sulle ferite riportate da Vincenzo Valenti da
persona ignota
1824 Id di altro del 12 settembre sulla frattura riportata dal ragazzo Giovanni
Battista Puglisi per un urto dell’altro coetaneo Francesco Luisi
1824 Resta inteso d’altro rapporto giornaliero di Polizia straordinario del 12
settembre sull’omicidio in persona di Don Giovanni Lomonaco e sulle
ferite riportate da Don Rosario Niceforo per mano di persone non
identificate
1824
Id di altro del 13 settembre sull’omicidio e sulle ferite di sopra
1824 Id di altro dello stesso giorno che identifica l’uccisore e feritore di cui
sopra nella persona di Angelo Pagato, unito al suo fratel cognato Santo Di
Nola e Salvatore Ioppulo [o Ioppolo] e Carmelo Gerardi
1824
Id di altro negativo del 15 settembre
1824
Id id del 16 settembre
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1824 Sullo stato del processo per riunioni settarie in Messina, onde il detenuto
Pasquale Santis, confermando la denunzia della persona di Fiducia
Giuseppe Addianese e la dichiarazione di Modesto Giacalone, accusa
Filippo Rosalia, Salvatore Walter, Antonino Molinè, Giuseppe La Malfa e
Giuseppe Vitetta (vedi n.1125)
1824 Sul memoriale di Don Francesco Rizzo da Palermo, che chiede una
gratificazione per essersi prestato, in varii giorni, nella Real Segreteria di
Stato a coordinare le carte della Giunta di Scrutinio per gli Ecclesiastici
1824 Sull’articolo compreso nella Gazzetta Ufficiale intorno alla causa tra Don
Francesco Paolo Atanasio ed i Fratelli Agnello, redatto da certo Don
Gaetano Algeri senza incarico di essi Agnello, e suona ingiurie gravi
all’indirizzo dell’Atanasio
1824 Sugli elenchi settimanili dei Reali sudditi ai quali sono stati spediti
passaporti per Napoli e per l’estero
1824 Ulteriori informazioni sul ricorso di Don Pasquale Giannò da Vallelunga
con cui denunziò per carbonari il giudice supplente di quel circondario
Don Antonino Alessi e il di costui figlio Don Loreto che esercitava colà la
carica di Controllo
1824 Per Caterina La Grassa [o La Gassa] implicata nel processo della tentata
evasione dalle Carceri della Vicaria, ove introdusse un sacchetto di polvere
per l’esplosione della mina
1824 Sul rapporto circa la demolizione dei corpi che costituiscono diversi
dambusi nella Vicaria onde formarsi un camerone
1824 Per sapere quali cause sono state trattate dalla Gran Corte Civile di
Palermo
1824 Rimette i rapporti che il duca di Vatticani ricevette dai funzionari
ultimamente quando lasciò l’Ufficio di Commissario del Re di
Valdimazzara
1824 Accorda il chiesto concedo all’Ispettore Don Sebastiano Salamone addetto
al Commissariato Tribunali, per ragioni di malattia
Id id del 19 settembre
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1824 Resta inteso delle indagini ed istruttoria del Giudice di Nicosia intorno al
conflitto avvenuto tra il Gendarme Natale Muni e gli ausiliari Giacomo
Luppino e Giuseppe Pappalardo addetti a guardia delle prigioni di Nicosia,
ed i Gendarmi Antonio Alfano e Gaetano Campanella i quali nella
colluttazione ferirono il custode Bartolomeo de Franchi ed il custode
aggiunto Stefano Celfò [o Celfo], accorsi da pacieri
1824 Comunica la nomina di Giovani Battista Gancitano di Mistretta in
sostituzione del defunto Don Giovanni Perrone
1824 Accusa ricezione e spedisce copia della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che mette in libertà provvisoria, per più
ampla istruzione il Sacerdote Don Alessandro Vizzola, imputato
d’associazione alla vietata setta della Carboneria
1824 Accusa ricezione e spedisce copia della sentenza emessa dalla suddetta
Commissione, che assolve Don Antonio Provenzano dall’imputazione
d’asportazione d’arma vietata
1824 Comunica ordine perchè Don Giuseppe Di Gregorio, impiegato presso la
Direzione generale di Polizia presti provvisoriamente servizio presso la
Real Segreteria
1824 Sollecita l’espletamento della causa contro il famoso Don Giuseppe Di
Stefano, il quale sempre s’impegna a nuovi tentativi d’evasione
1824 Sulla nomina del secondo Tenente Don Michele D’Amico a giudice della
Commissione Militare di Palermo, in sostituzione di Don Gaetano
Vicesvinci, già promosso a Capitan Tenente
1824 Sul memoriale di Don Luigi Crapi da Messina, impiegato presso
l’Intendenza di Reggio, con il quale chiede una carica giudiziaria di qua
del faro
1824 Comunica reale oracolo che dichiara compatibile la carica di esattore
comunale con l’ufficio di notaro
1824 Consente che venga aumentato lo stipendio a Casimiro De Luca custode
dei detenuti presso la Direzione generale, in grazia di 49 anni di servizio e
della numerosa famiglia
1824 Accusa ricezione delle copie della decisione emessa dalla Commissione
Militare delegata per decidere sugli individui di Spaccaforno imputati di
riunioni settarie che mette a libertà provvisoria gl’imputati Vincenzo
Vaccaro, Michele Modica e Rosario Mostaccio
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1824 Sul rapporto dell’Intendente di Girgenti circa la cattiva condotta di quella
Gendarmeria
1824 Comunica reale oracolo affermante, che gli stranieri per venire
naturalizzati devono professare la religione Cattolica, come quella
professata nei Reali Domini
1824 Perchè si provveda agl’individui indicati nella nota, detenuti come
giudicabili, i quali trovansi senza cammicia e positivamente ignudi
1824 Sull’intendizzo chiesto dalla Direzione Generale di Polizia delle spese di
carta e stampa per le licenze d’armi
1824 Resta inteso del furto con violenza commesso in territorio di Naro da una
comitiva armata a danno di Don Vincenzo Gaetani e di Don Gaetano
D’Alessandro
1824 Resta inteso di quanto ha dichiarato Don Vincenzo Leto imputato delle
percosse inferte al Giudice Mantegna, intorno ai veri rei nelle persone di
Salvatore Cudia ed Antonino Battaglia, come può asserire Don Ferdinando
Piccione
1824 Accusa ricezione delle copie della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Trapani che dichiarasi incompetente a giudicare Baldassare
Marino imputato di detenzione di uno stile
1824 Sul processo intorno alle riunioni settarie sorprese nella loggia di Litterio
Curcuruto, nel borgo San Leone in Messina, per opera dell’esplolatore [o
esploratore], ossia spia, Modesto Giacalone, onde con lui vennero arrestati
gl’individui di cui al n. 1099, ordinandosi l’escarcerazione del Vitetta
ritenuto innocente
(Nella pratica sono gl’interrogatori di altri imputati cioè: di Cirvillera
Domenico –De Franco Michele – Ficozzotti Gaspare – La Motta Michele
– Monfalcone Francesco – Mora Michele - Tedesco Gaetano)
(Son pure alligati due elenchi degli Ufficiali dei due Reggimenti Principe
Principessa onde esser prescelti e nominati a comporre la Commissione
Militare per giudicare i rei delle riunioni settarie di sopra – Gli elenchi
sono stati trasmessi a 17 gennaro 1825)
Resta
inteso dello stato del cumolo dei detenuti nel carcere di Partinico in
1824
n. di 29, e raccomanda si dia subito sfogo
1824 Non accoglie la istanza della baronessa Donna Carmela Corvaja la quale,
esibendo un attestato medico degli incommodi del marito Don Giuseppe
Corvaja, chiede per grazia di destinarglisi la città per carcere
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1824 Sollecita l’espletamento della causa a carico del cavaliere Don Gaetano
Abela, come è stato richiesto dai coimputati seguenti detenuti nella Vicaria
di Palermo
Adorno Giovanni - Iacona e Capriata Domenico
Cannizzaro Stanislao
Darile Raimondo - Pilato Pasquale
Ferrari Agostino - Montalto Girolamo
1824 Ordina che siano pagate onze 29.25 per la costruzione della stufa e di un
magazzinotto nelle Grandi prigioni
1824 Sulla nomina del Tenente Federico Morfino a giudice della Commissione
Militare di Palermo in sostituzione di Don Gaetano Vicesvinci promosso a
Capitano Tenente
1824 Resta inteso della rissa avvenuta nel Teatrino diurno alla Guglia di
Sant’Erasmo tra il soldato Filippo Calderone e Giuseppe Trovato
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero del 25 agosto che riferisce
Furto di biancheria ed oggetti d’oro commesso in casa di Donna Marianna
Rizzo da Salvatore Pagliarolo
Furto di una veste ed una fodetta, ch’erano appese nel balcone della casa
abitata da Monsignor Bologna
1824 Id di altro del 26 agosto che riferisce
Arresto di Casimiro Zappardi per asportazione di stocco
Arresto di Liborio Sergio per ferite irrogate con un trincetto a Francesco
Maggiacomo [o Maggicomo]
Furto di due travi a danno di Sebastiano Palazzo [o Polazzo]
Arresto eseguito ad istanza di Giuseppe Genovese degli adulteri Gaetana
Albano di lui moglie ed il drudo Giuseppe Malta
1824 Accusa ricezione del rapporto del 28 agosto che riferisce
Denunzia di Don Carlo Navarra contro il suo domestico Francesco
Vivinetto per furto di danari e oggetti d’oro
Ferita inferta a Gaetana Di Giovanni dai coniugi Giovanna ed Ignazio
Digiovanni
1824 Id di altro del 29 agosto sul furto di danari e forchette d’argento a danno
del trattore Vincenzo Glorioso
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1824 Id d’altro del 23 agosto riferente
Denunzia d’Ignazio Imperiale perchè suo figlio Carmelo venne contuso da
Don Giuseppe Uzzo
Ferita inferta da sconosciuti a Francesco Diliberto
Ordine d’arresto dei ragazzi Stefano Prancimino e Bernardo Arena per
avere lanciato pietre al portone dell’Ospedale Grande
Arresto di Pietro Lo Cascio che unitamente al cannoniere Silvestre
Andriolo e ad altri, tentò disarmare il Gendarme Giovanni Angelo Cervo,
occorso a sedare una rissa
Arresto del galessiere Antonino Ficile che con il suo legno urtò la carrozza
ove stavano Donna Carolina, Donna Gaetana, Donna Lucrezia e Donna
Rosalia Caruso, le quali, cadendo rimasero malconcie e contuse
Furto di 50 piastre e sei posate d’argento in danno del Tenente Don
Gabriele Luciani che indica per sospetto la sua domestica Fortunata
Cargiola napolitana
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 24 agosto che
riferisce
Rissa nel teatro diurno alla Guglia di Sant’Erasmo tra uno sconosciuto ed
il soldato Filippo Calderone
Contusioni inferte da Pietro Capone alla moglie Concetta Capace
Furto in casa di Vincenzo D’Amico
1824 Id di altro del 30 agosto che riferisce
Furto di danari e biancheria in casa di Mastro Emanuele Vitrano
Ferita riportata da Giuseppe Policano facendolo da paciere tra Domenico
D’Asaro e Salvatore Romano
Bastonate inferte a Francesca Agnello e a Vincenzo Mancuso da persona
che non han riconosciuto
Contusione riportata da Bartolomeo Quartararo facendolo da paciere nella
rissa tra Pietro D’Angelo e Giuseppe Anselmo
Furto in casa del Tenente Francesco Mancini
1824 Comunica che rimasero pendenti innanzi la Commissione Militare in
Messina, tre soli processi contro Giacomo Messina, Placido Saija [o Saja]
e Giuseppe Natoli imputati d’asportazione d’armi vietate
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1824 Sulla dimanda del tipografo Aniello De Dominicis [o De Dominici] che
intende aprire a Napoli un’associazione per la ristampa del foglio
periodico intitolato
Il Mercurio Siculo
Sulla
sentenza di assoluzione a favore del Tenente Don Rocco Bongarzone
1824
imputato d’associazione alla Carbonaria
1824 Sull’aumento d’indennità chiesto da Don Andrea D’Angelo Giudice Regio
di Monte San Giuliano, o meglio sulla decorrenza cioè se dal giorno della
nomina per la missione d’istruire i processi in Pantelleria per la tentata
rivolta di colà o da quello dell’arrivo nell’Isola
(Nella voluminosa pratica esistono i rapporti del Giudice D’Angelo,
l’istanza di gratificazione chiesta dal Sotto Tenente Don Vito Surdi ed il
ricorso del Sacerdote Don Antonio Geresia uno fra gl’imputati di quella
rivolta, non che quello dei fratelli Vincenzo e Paolo Giannini)
Evvi del pari un ricorso anonimo che denunzia carbonari, aventi carteggio
con Napoli i seguenti relegati ivi residenti
Aliotta Angelo
La Quidara Vito
Allotta Antonio
Larinella Giuseppe
Basta Antonio
Longo Domenico
Giannini Paolo
Menichini fratelli
Giannini Vincenzo
Messina Vito
Guerrera Nicolò
Vanella Bernardo)
1824 Perchè siano tenuti presenti negl’impieghi Don Vincenzo Talamanca, Don
Francesco Caracappa, Andò Antonino, e Don Salvatore Sarzana
1824 Ordina il pagamento delle spese per le opere di tapezzeria, muratura ed
altro eseguite da Antonio Paterna, Pietro Randazzo e Salvatore Calandra
nel carcere della Vicaria, in occasione della visita ivi fatta dal
Luogotenente Generale marchese delle Favare
1824 Rimette gli stati dei Reali sudditi ai quali si è accordato il passaporto per
Napoli e per l’estero
1824 Comunica la nomina di Don Gaetano Barucco ad Ispettore Supplente di
Polizia d’Alcamo in sostituzione del rinunziatario Don Salvatore
Petrazzolo
1824 Resta inteso che il processo contro Giuseppe (o Domenico Pino) imputato
d’asportazione di un temperino, e sotto istruttoria
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1824 Resta inteso di essere stato calunnioso il ricorso del Dottor Don Giuseppe
Todaro da Partanna contro quel Giudice Regio Don Giovanni Gangi, il di
lui figlio Don Giuseppe, Don Simone Favara e Don Antonino Signorelli e
Mastro Giuseppe Anastasi, denunziati come appartenenti alla Carbonaria
1824 Rimette informazioni sul conto dell’ex Capitano Gabriele Gianfrotta
destituito per essere risultato nello scrutinio militare Massone
1824 Accusa ricezione di due copie della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Palermo con la quale viene assolto e messo il libertà Vincenzo
Acquaviva da Parco, imputato d’asportazione di due pistole
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia degli 8 settembre che
riferisce
Ferita con pietra inferta da Giuseppe Stagnitta ad un soldato austriaco
ubriaco
Furto di onze 2 e un bastone a danno di Don Francesco Raimondi, assalito
da due persone incognite
Contusione per caduta riportata da Antonino Cameriere
1824 Id di altro rapporto del 14 che riferisce
Ferita inferta da Giuseppe Piediscalzi [o Piediscalsi] ad Antonino De Luca
Furto di mobili ed altro in casa di Vincenzo Spina
Morte repentina di Vincenzo Dolce
1824 Id di altro rapporto del 17 settembre riferente sulle violenze commesse da
soldati austriaci in casa di Don Giovanni Giglio
1824 Id di altro del 18 settembre sul tentato suicidio per miseria di Antonino
Allegra e sull’arresto di Carmelo Savino e di Vincenzo La Mantia o La
Mattina, aventi addoso un chiodo ad uso d’uncino e una legaccia
1824 Resta inteso di altro rapporto giornaliero del 20 settembre che riferisce
Frattura riportata da Gaetana Verro scendendo la scala di Don Bartolomeo
Meli
Contusione inferta in rissa da uno sconosciuto ad Ignazio Zito
Arresto di Gioacchino Grasso asportatore di uno stilo
Rinvenimento del cadavere di un ragazzo figlio di Filippo Lino nella vasca
della Villa del Marchese di Baida, ove era annegato
Furto di danaro in casa di Giovanna Bommasta, onde sono sospetti autori
Gaspare Demma e Giuseppe D’Andeo
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1824 Id di altro rapporto del 21 settembre che riferisce
Ferita con bastone inferta da Mastro Gaetano Serio ad Angela Beninati
Frattura al braccio riportata per caduta da Gioacchino Costa
Arresto di Gioacchino Scillari per percosse inferte ad Ignazio Zito
Contusioni riportate in casa propria da Nunzia Majura per mano di Rocco
Zappulla
Arresto di Rosaria Oliva e Giuseppe Minossi imputati d’adulterio per
querela del marito Vincenzo Oliva
Arresto di Domenico Crapa per resistenza al Capo Ronda Silvestre Casales
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
Querela di Giuseppa Cambisi [o Campisi] contro il soldato della
Gendarmeria Ausiliaria Pasquale Palumbo il quale le tolse i pendenti e due
ricordini d’oro la dimane di essere stata la notte seco lui nella locanda di
Eleonora Frenna
Furto di onze 12 nella locanda dell’Olio a danno del Sacerdote Don
Antonio Dado e di Don Pericopio Carollo
Querela di Giuseppe Miceli contro Antonino di Martino per insulti fattigli
Ferite riportate da Giuseppa e Domenica Maligno nella caduta di un
balcone della casa di Don Antonino Maniscalco
Ferite riportate dal ragazzo Angelo Campisi dai calci di un cavallo
condotto da un soldato austriaco
Furto tentato nel magazzino del Signor Solito
1824 Resta inteso d’altro rapporto giornaliero di polizia del 23 settembre che
riferisce
Ferita in rissa inferta da Giovanni Maccarrone da Provvidenza Giglio ed
Ignazia Angileri
Denunzia di Giuseppe Riotta sulla ferita riportata da suo figlio Francesco
per un calcio guidato dal padrone Placido Rosicato
1824 Id di altro rapporto del 24 settembre riferente
Arresto di Giovanni Argento e d’Agostino D’Alessio [o D’Agostino
Alessio], come indiziati autori del furto di biancheria e oggetti d’oro
consumati nella casa d’abitazione e a danno di Coselli e di Madama
Montesur, cantanti nel Real Teatro Carolino di Palermo
Ferita riportata da Giuseppe Paci, ma non si sa da chi
Arresto del ragazzo Domenico Pensabella per furto di destrezza
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1824 Id d’altro rapporto del 25 settembre riferente
Furto di orologio d’oro, catene ed altro in casa del Dottor Don Salvatore
Ambrò
Arresto di Francesco Misia per falsa denunzia di furto di biancheria in sua
casa a suo danno, e a danno anche del coinquilino Giuseppe Capasso
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 27 settembre che
riferisce sul furto in casa del Sacerdote Salvatore Pampillonia e Gallo, e
sull’arresto del diffamato per furti Simone Foderà a cui furono trovati
oggetti, dei quali non potè indiar la provenienza
1824 Id di altro del 28 settembre sulla rissa nella quale rimasero feriti Paolo
D’Antoni, Calogero Giardina e Salvatore Ferrara, onde venne arrestato
Domenico Brasino uno dei feritori
1824 Id di altro del 29 settembre sull’arresto di Angelo Comito, autore del furto
di un cappello con entro una berretta e un fazzoletto a danno di Antonino
Prestigiacomo
1824
Rapporto giornaliero di polizia negativo
1824 Stato numerativo delle lettere pervenute dall’Estero in Messina per via di
mare
1824 Rimette supplica di Biagio Arsena detenuto nelle prigioni di Palermo per
venire inteso volendo rivelare affari importanti
1824 Resta inteso della spedizione al Giudice di Taormina del verbale redatto
dalla Commissione destinata alla imposizione della tassa su quei
negozianti
1824 Sul permesso d’armi richiesto e non ottenuto dai Custodi del Macino di
Vallelunga, per le cattive informazioni del Sacerdote Vincenzo Criscuoli
ed Ippolito Di Martino, i quali hanno maggior campo a commettere
contravvenzioni
1824 Sul tentato suicidio dell’ex Gendarme Antonino Rizzo detenuto nel carcere
del Santissimo Salvatore di Messina per affari d’alta polizia
1824 Per Don Francesco Gratizer venuto da Fiume con passaporto non vidimato
da quel Regio Console
1824 Rimette memoriale di Don Ferdinando Salpietra Ispettore di Polizia per la
sua promozione
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1824 Id di Calcedonio Miraglia, Cancelliere di Polizia per venire promosso ad
ispettore
1824 Id di Francesco Zito da Bisaquino per il recupero di una mula involatagli
1824 Id di Melchiorre Piazza di Bisaquino per il rinvenimento di mule e
giumente involategli
1824 Rimette memoriale di Michele Di Giovanni da Palazzo Adriano, detenuto
nella Vicaria, che chiede il completamento della sua causa
1824 Id di Don Vincenzo Alagna che chiede la espulsione di una meretrice nello
stradone verso il Convento di San Francesco di Paola
1824 Id di Don Salvatore Battaglia e Ferrara da Mezzojuso per esser tenuto
presente nella elezione di Capitano d’arme
1824 Id di Don Giuseppe Luigi D’Alessandro per aversi un impiego competente
1824 Id di Don Gioacchino Castronovo per reprimersi l’audacia del suoi
aggressori
Brucato Filippo
Burgarello Salvatore
Trapiano Domenico
Venelli [o Vannelli] Giuseppe
1824 Id di Domenico Immarrata da Palermo, perchè venga restituito ad Ustica,
uscendolo dalla camera serrata della Vicaria, ove, senza ragione, fu posto
1824 Id di Don Alfio Zappalà Sindaco di Mascalucia contro Don Concetto
Torrisi che turba la pace di quel comune
1824 Id di Ferdinando Montalto per esser tenuto presente nella scelta
degl’Ispettori di Polizia
1824 Rimette memoriale di Giuseppe Billone e Giuseppe Ciccio [o Cicci] di
Castronovo che domandano provvedimenti, perchè senza saperlo, trovansi
detenuti in Cammarata
Id
di Rosario Agnello da Bagheria perchè gli vengano condonate carcere
1824
ed ammenda per asportazione d’armi senza permesso
1824 Id di Don Andrea Manno da Palermo sollecitante l’espletamento della sua
causa
1824 Id di Dorotea Guadagna che chiede il dibattimento della causa di suo figlio
Matteo, arrestato per una rissa
1824 Id di Antonino Montalto barone di Milocca da Siracusa chiedente
l’escarcerazione avendo provato l’innocenza dell’omicidio che gli si
imputava in persona del Tenente Falagiani
50
1167
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ott
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1168
6
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7
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ott
1824 Id di Filippo Campisi, detenuto nella Vicaria, per essere inteso onde
rivelare affari importanti
1824 Sul processo contro Don Giuseppe Di Stefano d’Alia imputato di tanti
misfatti fra i quali dell’omicidio in persona di Gioacchino Cardinale e sulla
sentenza della Corte suprema di Giustizia che respinge il ricorso del Di
Stefano
1824 Rimette elenco dei Reali sudditi che han chiesto il passaporto per Napoli e
per l’estero
1824 Resta inteso degli arresti eseguiti in persona di Angelo Chiaramonte, da
Sciara, di Guglielmo Agata e Gaetano Di Naro da Naro e Giuseppe Scimè
da Castrofilippo
1824 Rimette memoriale di Don Giovanni Battista Giordano e Giuseppe Grano
che chiedono essere intesi per rivelare affari importanti
1824 Sulla gratificazione e sul compenso proposto dal relatore della
Commissione militare straordinaria di Palermo Don Giovanni Andrea
Maurigi a favore di quegli impiegati:
Calcedonio Miraglia - Domenico Raspa
Gennaro Basile - Melchiore Ausiello
Ferdinando Grano - Giuseppe Iosco
Francesco Milana
1824 Comunica essere stata concessa la gratificazione di seicento ducati al
Commissario del Re di Valdimazzara Don Asdrubale Termini duca di
Vatticani
1824 Sull’aggressione con furto, subita per mano di otto sconosciuti da due
marinai inglesi uno dei quali a nome Guglielmo Smait
1824 Sul ricorso dell’Arciprete di Cammarata trasmesso dal Vescovo di
Girgenti Monsignor Pietro D’Agostino, contro l’eccesso dell’empietà
operata da quel Dottore Don Girolamo De Angelis
1824 Resta inteso della consegna fatta alla Direzione Generale di Polizia dall’ex
Presidente Don Gaspare Leone delle carte e dei registri dell’abolita Giunta
di Sicurezza pubblica
1824 Resta inteso della visita fatta alle prigioni della Vicaria per il rinvenimento
d’armi nascoste in seguito all’aggressione eseguita da quei detenuti Filippo
Di Miceli, Domenico Immarrata e Don Giuseppe Merlo contro il custode
Gaetano Desantis [o De Santis]
50
1178
7
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1179
7
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ott
1824 Sul sollecito espletamento del giudizio contro Don Giuseppe e Don Nicolò
Mandina da Partanna prevenuti di avere fatto parte di comitiva armata
1824 Rimette memoriale di Don Diego Mora, chiedente aumento di stipendio
per l’ufficio che occupa Ufficiale presso l’Archivio della Direzione
Generale di Polizia
1824 Rimette memoriale di Don Antonino Lima per essere assunto alla Custodia
dei Dammusi, esercitata provvisoriamente dal carceriere delle donne Don
Francesco Paolo Chiaravello, che non ha i requisiti necessari
1824 Id di Don Pietro Moscato Bonavia da Raffadali, carcerato per le
prepotenze di quel principe Don Salvatore Montaperto e Valguarnera,
commesse a di lui danno, onde chiede almeno la libertà provvisoria per
potersi difendere
(Alla pratica sono alligati diversi memoriali del principe che accusa i
fratelli Sacerdote Don Natale de Don Domenico D’Alessandro, come
coloro che a testa del popolo scassinarono i magazzini del principe
trasportando 150 salme di frumento nei propri magazzi[ni] e in quello di
Francesco Curabba, ed altri memoriali di detti D’Alessandro in
opposizione a quelli del primo)
1824 Rimette memoriale di Don Salvatore Riggio da Corleone perchè venga
rimborsato delle onze 48 e del prezzo di altri oggetti derubatigli presso
quel comune
1824 Accusa ricezione delle copie in stampa delle sentenze emesse dalla
Commissione Militare di Messina, che condanna ai ferri per anni 12 il
soldato Giuseppe Caruso e Mancipato da Noci (Bari) per asportazione di
un coltello
1824 Resta inteso di non potersi concedere il permeso d’asportazione e
detenzione d’armi a Don Domenico Martorana da Ciminna perchè affetto
di mania, ed ha preso parte nelle passate vicende
1824 Comunica gli stati nominativi dei Reali sudditi arrivati a Malta e di quelli e
degli esteri da colà partiti per i Reali Domini
1824 Resta inteso di essersi visto la squadra Algerina sulle alture del mare di
Girgenti
1824 Id id sui legni guerra scoverte sul mare di Favignana
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1824 Sulla sentenza emessa dal Giudice di Gesso che condanna Matteo Venuti
Giuseppe Saccà ed Andrea Venuti, imputati di ribellione alla forza
pubblica e di ferite e percosse a danno dei tre gendarmi Carmelo Pagano,
Filippo Torres e Francesco Scarcella e dell’impiegato del macino Cosmo
Zanghi
1824 Sugl’interrogatori subiti da Antonino Merlo, Domenico Gentile e Pietro
Rotta ed Antonino Maurici detenuti nella Vicaria
1824 Sul memoriale di Don Guglielmo Sacerdote Tognetti Cappellano
dell’abolita Congregazione di Cumulo sotto titolo di Gesù e Maria in
Sant’Isidoro all’albergaria, che chiede venga aperta quella Chiesa
all’esercizio del culto divino
1824 Comunica il rapporto del Real Console Generale in Tunisi sull’arrivo colà
di quattro ragazzi, il maggiore di anni 20, sopra una barca partita da
Pantelleria, spinti da un loro paesano per speculazioni ingiuriose alla
società, e che ha spediti a Malta per il rimpatrio
1824 Resta inteso della trascuranza del Capitano d’armi del distretto di Girgenti
Don Angelo Sala nel trasporto dei detenuti, ed ordina di esserne redarguito
1824 Id id dell’ammonimento fatto alle sorelle Suor Maria Giuseppa e Suor
Maria Vincenza Carta, perchè recandosi al Real Palazzo per rassegnare le
loro suppliche usino la decenza ed il rispetto che si conviene
1824 Rimette memoriale di Francesco Sala da Santa Margherita perchè sia
ammesso alla Compagnia d’armi del Distretto d’Alcamo
1824 Intorno a Salvatore Davì da Torretta rimesso, alle grandi prigioni, come
condannato evaso
1824 Rimette memoriale di Giuseppe Abbene da Sambuca contro Don Filippo
Sanfilippo il quale, restituendo il cavallo sbandato dalla cavalleria,
trattenne barda, pannello pistola ed altro
1824 Id dell’avvocato Orlando Zarcone chiedente la carica di Giudice del
Circondario di Termini
1824 Id di Don Feliciano Leto e Scaduto che chiede l’ufficio d’Ispettore di
Polizia
1824 Id di Don Giorgio Saluto da Piana dei Greci sollecitante il giudizio che lo
concerne
1824 Id di Rosario di Garbo contro Benedetto Di Giacomo il quale, avendolo
mortalmente ferito, passeggia impunemente
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bis
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1824 Id di Donna Anna Mancuso da Misilmeri contro Giuseppe Piazza che
passeggia pur essendo imputato d’omicidio
1824 Id di Mastro Francesco e del Dottor Don Giuseppe Graviano padre e figlio
da Mezzojuso per un cartello anonimo stato affisso nella loro casa
1824 Ordina il pagamento di onze 4.4.16 per lavori di restauro eseguiti dal
Mastro Pietro Randazzo nel carcere della Vicaria
1824 Rimette memoriale di Don Francesco Calì Impiegato nell’ex
Commissariato del Re di Valdinoto, che chiede il posto di Vive Capo in
quell’Intendenza
1824 Ordina di ripristinarsi nelle Compagnie d’armi il sistema d’eseguire esse
una volta al mese il giro del distretto per la raccolta del denaro di tutte le
prosegrezie
(Esistono diverse pratiche delle varie capitanerie, sia sul servizio sia sopra
altro)
1824 Resta inteso delle disposizioni impartite intorno ai fatti consumati da Don
Gioacchino Iovino funzionante da Sindaco in Alia a danno
dell’arrendatario dell’ex feudo di Gulfa Dottor Don Calogero Candura
1824 Rimette memoriale di Don Giacomo Natoli Tenente Colonnello, chiedente
il rimborso delle spese fatte qual Commissario di Polizia di Catania
1824 Sopra un ricorso anonimo ed un diploma carbonico della Vendita sotto
titolo di Diana in Comiso, portante la firma di Raffaele Carcià [o Carcia],
Gaetano e Giuseppe Scilla, Salvatore Adamo, Simone Curcio e Francesco
Emola
1824 Nel manifestare rincrescimento come Giuseppe Catalano da Santa
Margherita sia rimasto in Vicaria sin dal 20 maggio 1822 senza causale di
carcerazione e senza darsi alcun corso contro di lui, sollecita che sia
espletata la pendenza
1824 Sulla controversia tra il principe d’Aci ed il chierico Don Ignazio Reggio
intorno alla pertinenza del diritto di patronato del Beneficio di Santa Maria
del Pisano in Catania
1824 Comunica disposizioni perchè senza gli ordini luogotenenziali non
possono riceversi negli Orfanotrofi, Conservatori o Ritiri ed in altri luoghi
di pietà donne a piazza [inc.]
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1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 5 ottobre che
riferisce
Arresto di Domenico Cori per aver rubato un fazzoletto a Don Tommaso
Grosso
Ferita riportata d’Antonino Di Bella da strumento contundente
1824 Id d’altro rapporto del 7 ottobre riferente
Ferite inferta da Mastro Giovanni Vitello alla moglie Antonina
Arresto di Pietro Lisciandra per detenzione d’arma vietata
1824 Id d’altro rapporto dell’8 ottobre riferente
Furto nella casa di Don Giuseppe Platania, di Don Giuseppe Vadalà e di
Don Salvatore Garilli
Ferita riportata dal ragazzo Santo Di Trapani
1824 Accusa ricezione d’altro rapporto giornaliero del 9 ottobre che riferisce:
Rissa tra i fratelli Giuseppe, Gaetano e Benedetto Lucchesi, il primo dei
quali rimase contuso
Ferita all’occhio sinistro riportata da Domenico Mato, cadendo, urtato da
una pattuglia
1824 Rimette memoriale del Dottor Don Giuseppe Astuto e Curcio da Noto,
contro quel Capitano d’arme Don Biagio Politi che trascura il proprio
dovere
1824 Id di Francesco Lo Monaco [o Lomonaco] Ufficiale addetto alla scrittura
delle prigioni, sul registro per i detenuti per causa civile
1824 Id di Nicolò Magliarditi [o Magliardi] studente in legge da Barcellona
contro i seguenti individui e per i rispettivi carichi
1. Capitano d’armi di Valdemone Don Emanuele Pettini
2. Capitano d’armi del distretto di Castroreale Don Antonio Pettini
3. Giudici della Gran Corte di Messina De Domenico, Trischitta e
Gentiluomo [o Gentilomo]
4. Presidente del Tribunale Civile di Messina Costa Grimaldi e del Giudice
Cumbo
5. Giudice del Circondario Duomo di Messina Don Giacomo Fazzio [o
Fazio]
6. Approva infine la destituzione Lorenzo Mazzeo da Barcellona dalla
carica di Contraloro
1824 Rimette memoriale di Giovanni Barone e Nicolò Rammina d’Alcamo
contro Francesco Scaglione che li bastonò
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1824 Id di Giuseppe Farina da Chiusa perchè vengano puniti i cinque arrestati,
iniziati per l’abigeato di una mula consumata a di lui danno
1824 Id di Antonio Paterna per essere assunto a un impiego di Polizia
1824 Id di Michele Ximenes per venire impiegato nella Polizia o nelle Dogane
1824 Id di Fra Francesco da Belpasso ex Deffinitore Minore Riformato per
chiedersi informazioni sulla sua condotta onde liberarsi dall’esilio nel
convento di Malvagna
1824 Id di Francesco Santonocito da Catania, acciò non vengano reintegrati nei
loro rispettivi impieghi i seguenti carbonari
Ardizzone Giovanni
Noce Pasquale
Bottari Guglielmo
Perni Antonino
Di Natale Vincenzo
Rossi Emanuele
Maccarrone Mario
Tedeschi Guglielmo
Niafo Pasquale
Valerio Pietro
1824 Rimette memoriale di Don Placido Crisafulli da Pagliara contro Agata
Rigano Gesino che mena vita scandalosa
1824 Id di Giuseppe Ricevuti per essere promosso ad Ispettore di Polizia
1824 Id dei Cancellieri e Vice Cancellieri dei due Commissariati di Palermo
chiedenti aumento di stipendio
1824 Id della popolazione di Monterosso che denunzia come carbonari
pericolosi Don Modesto Sardo ed il Sindaco del Comune
1824 Id anonimo contro Don Placido Citelli da Regalmuto carbonaro e ladro
1824 Id di Pellegrino Arnoldo che chiede impiego nella Polizia
1824 Id di Don Luigi Sanzo Ispettore Supplente di Corleone per essere Ispettore
Sopranumero
1824 Id di Sebastiano Storiales da Catania contro quell’Ispettore di Polizia Don
Giuseppe Laviosa per irregolare procedura contro il ricorrente
1824 Rimette memoriale di Don Andrea Anzon per conferirglisi l’impiego
d’Ispettore di Polizia che va a vacare per la promozione di Don Giuseppe
Albanesi
1824 Id di Matteo Martines [o Martinez] che chiede l’escarcerazione essendo
ingiustamente complicato nella processura per il discorso sedizioso tenuto
in Girgenti dal Chirurgo Pacino
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1824 Id di Don Rosario Scaduti e Casaga Ufficiale della Real Segreteria di Stato
onde esser considerato per l’elezione ad Ispettore di Polizia
1824 Id di Giuseppe Di Mauro da Militello che denunzia come carbonari Don
Sebastiano Russo e Don Paolo Fanara
1824 Id del Giudice Supplente di Giuliana Don Giuseppe Scarpinati contro la
falsa imputazione fattagli d’incendio di un teatrino
1824 Id di Giuseppe Di Mauro da Militello che denunzia carbonari Don
Sebastiano Russo e Don Paolo Fanara che fan delle combriccole con Don
Antonino e Benedetto Rizzo, con Sebastiano Montalto ed il Sacerdote Don
Giuseppe Rizzo
1824 Id di Don Giuseppe Todaro da Partanna che denunzia come carbonari il
Giudice del Comune Don Giovanni Gangi ed il di lui figlio Don Giuseppe
1824 Rimette memoriale di Giorgio Sampieri da Giarre che denunzia Don
Gioacchino Marino Quargana come conservatore in casa propria di
diplomi carbonici
1824 Id della vedova Donna Caterina Parisi madre del detenuto Don Mariano,
d’Alcamo, per restituirsele gli oggetti d’oro e d’argento esistenti in una
loggia d’argenteria di sua proprietà nella Fiera di Girgenti, dove fu
arrestato il proprio figlio
1824 Id di Giuseppe Anastasio e Gaetano Di Pasquale, carnefici da Palermo che,
destinati in Girgenti ad atti di giustizia in luglio ultimo, furono maltrattati
da quel carceriere che non corrispose il vitto e li tenne rinchiusi in un
criminale
1824 Id dei Capitani d’armi delle valli e distretti di Sicilia per avere l’onore di
vestire l’uniforme di Capitano mentre rivestono la carica
1824 Id di Don Antonino Pasta di Casalnovo per dichiararsi nulla la sentenza
della Corte marziale di Messina che lo condannava per calunnia
1824 Rimette memoriale di Bernardo Caldarera da Bisaquino che chiede essere
indennizzato di un mulo che abigeariamente gli fu involato
1824 Id di Don Antonino Onorato, Don Giuseppe Cangemi, Don Giuseppe
Marchione, Don Mariano Cancelliere, Don Leonardo Schillace, Nicolò
Magro, Gennaro Vallone e Giovanni Calabrese, abitanti nel vicolo dei
Viali, circondario Castellammare, onde procedersi allo sfratto d’alcune
prostitute ivi domiciliate
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1824 Sullo stato in cui trovasi la Cancelleria del Giudicato Circondariale di
Monreale
1824 Rimette memoriale di Don Francesco Mortillaro contro il Rondiere Don
Baldassare Rizzuto e l’ispettore Don Felice Sgarlata e chiede la
restituzione di due temperini e di un coltellino sequestratigli dal rondiere
1824 Sulla tresca illecita tenuta dal barone Don Girolamo Cadela da Palermo,
dimorante a Catania, con la moglie di quel Cavaliere Don Ignazio Russo
dei principi di Cerami
1824 Resta inteso delle misure prese intorno alla persona di Samuele Braoon,
che come si crede dovrà da Malta conferirsi in Sicilia per trattare affari del
principe di San Cataldo
1824 Sul metodo tenuto circa i passaporti, che si spediscono agl’individui
napolitani ed ai Siciliani per ritornare in patria
1824 Comunica ordinanza Luogotenenziale intorno ai Portieri della Real
Segreteria di Stato
1824 Resta inteso che i fratelli Don Pietro, Don Nunzio, Don Prospero e Don
Giuseppe Castiglione da Contorbi son detenuti aspettando l’esito del
giudizio
1824 Rimette memoriale di Carmelo Triolo da Menfi per venire assunto in un
impiego di Polizia o di Dogana
1824 Id di detto Triolo denunziante che Pietro Triolo Marinese e Don Gaspare
Mancuso destituiti dalla Compagnia d’armi di Sciacca, perchè Carbonari,
ottenero il permesso d’armi, per protezione di Don Liberatore Giglio
Capitano d’armi sostituto di detta compagnia
1824 Ordina il pagamento di onze 2.7 al maestro Pietro Randazzo per lavori di
riparazioni eseguite nelle Grandi Prigioni
1824 Sulla supplica della vedova Donna Giuseppa Lo Cicero [o Locicero] per
collocarsi la figlia Rosalia nel Real Albergo dei Poveri di Palermo
1824 Sulla comitiva armata di Recalmuto composta da Stefano Ala e Calogero
Geraci arrestati, e di Paolo Attardo, Giuseppe Ola, Antonino Ajolino e
Calogero Mattina latitanti
1824 Resta inteso dell’arresto di Paolo Gambino Sgarraviolo, imputato di vari
furti di abigeato, colto in flagranza con un mulo derubato, ed armato di
pistola
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1824 Accusa ricezione di due copie di sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Trapani che assolve e mette in libertà Padre Paolo d’Alcamo
Cappuccino, imputato di detenzione di quattro nastri a colore ritenuti
carbonici
Accorda
il congedo di 29 giorni a Don Giuseppe Murana [o Morana] Vice
1824
Cancelliere di Polizia in Mazzara
1824 Sulla causa in appello tra l’Orfanotrofio militare di Monreale e Maestro
Laudato di Gesù, che vuolsi abbia convertito in taverna una casa
dirimpetto all'Orfanatrofio
1824 Sui tre rapporti giornalieri di polizia datati 27 settembre
1824 Sulla visita fatta dal Luogotenente Generale all’ospizio dei pazzi di
Palermo
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 10 ottobre sul furto
commesso nella calzolaria di Giuseppe Piazzi; sulle ferite reciproche
riportate in rissa tra Andrea Tumminello ed Antonino Cusumano, e sulla
contusione riportata dal ragazzo Antonino D’Ambra per mano di altro
ragazzo di uguale età
1824 Id di altro rapporto degli 11 ottobre sull’arresto di Carlo Raccuglia e
Francesco Sottile per aver ferito in rissa Costantino Errigo
1824 Id d’altro del 12 ottobre riferente
1. Ferita riportata da Onofrio Di Leo per mano della moglie Giovanna
2. Contusione riportata da Giovanni Battista Di Maggio
3. Arresto di tre soldati austriaci, presso uno dei quali certo Trobuot Tobia
fu trovato un mezzapanello con due orecchini d’oro rubati alla meretrice
Providenza Inghilterra
4. Furto commesso in casa di Silvestre Buscemi
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 13 ottobre sulle
ferite irrogate dalla meretrice Francesca Conigliaro alla compagna
Clementina Di Naro
1824 Sulla collezione delle leggi e reali decreti del Regno delle due Sicilie che
devonsi tenere negli archivi dei dipartimenti della Real Segreteria di Stato
1824 Sulla fuga di Salvatore Belardi da parte di quattro compagni d’armi
1824 Sullo sfratto di alcune case attaccate al locale della Real Segreteria di Stato
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1824 Comunica in Real nome il permesso di potere ritornare nei Reali domini
Don Gaetano Parisi e Don Luigi Montalto esiliati per sentenza, e per i
quali esistono molti documenti in pratica
1824 Perchè sia tenuto presente Don Emanuele Lunghi nella distribuzione
d’impieghi di polizia
1824 Resta inteso della notizia confermante non esistere comitiva armata nel
territorio di Niscemi
1824 Id dell’arresto eseguito in Gran Michele di Don Rosolino Pansica uno dei
tre evasi dal carcere di Termini
1824 Resta inteso della spedizione del plico a Sua Eccellenza il Governatore di
Malta marchese di Kastings intorno alle imputazioni del principe di San
Cataldo
1824 Sul ricorso di Don Giuseppe Gallo da Ravanusa per il furto subito di una
mula
1824 Resta inteso dell’incendio avvenuto in una delle polveriste sita alle falde di
Monte Pellegrino, onde rimasero estinti Mastro Giacomo La Barbera di
Salvatore, e il di costui figlio Salvatore e Rosario Porretto, rimanendo
incolume il Mastro Giacomo La Barbera di Francesco
1824 Notizie estere riferite dal Capitano Francesco Ferrando Della Pietra e dal
passaggiere Giovanni Balsamadick, intorno alla guerra Greco – Turca,
onde le forze ottomane furono per due volte battute dai Greci
1824 Comunica che temporaneamente sono state assunte dal Commissario Don
Ferdinando Girardi le funzioni di Direttore della Real Segreteria e
Ministro di Stato della Polizia Generale, per malattia del titolare
1824 Lettera commendatizia a favore di Don Pietro Bianchi Architetto di Sua
Maestà che fa il giro dei diversi comuni
1824 Sul memoriale di Leopoldo Tamborino di Mineo, imputato di complicità
nel processo di Don Gaetano Abela, che chiede l’escarcerazione perchè
innocente
1824 Rimette memoriale di Don Raffaele Accaputo da Floridia, per l’uso
convenevole che crederà il relatore della Commissione Militare che
procede contro Don Gaetano Abela e compagni
1824 Id di Don Pietro Castiglione di Centorbi carcerato in Palermo per ordine
del Direttore di Polizia, che chiede essere inteso e rimmezzo innanzi il
Magistrato
51
1285
25
ott
51
1286
25
ott
51
1287
25
ott
51
1288
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51
1289
25
ott
51
1290
25
ott
51
1291
25
ott
51
1292
25
ott
1824 Ordina il pagamento delle spese di riparazioni eseguite nel carcere delle
donne da Mastro Pietro Randazzo
1824 Rimette memoriale di Don Pasquale Grignano e Marino, Don Leonardo
Corso e Don Pasquale e Don Vincenzo Grignano e Malato querelandosi
essere stati accusati come confabulatori in seguito ad una vertenza insorta
tra i coniugi Tommaso Staiti barone della Cuddia e la baronessa sua
moglie
1824 Approva la nomina di Don Gaspare Tedeschi a sostituto Capitano d’armi
di Terranova
1824 Resta inteso dello sbandamento della comitiva armata di Comitini che
assalì Mastro Fortunato Fiorentino, e raccomanda l’arresto dei rei
(nella pratica evvi il rapporto settimanile sullo spirito pubblico del
Valdimazzara)
1824 Sulle informazioni favorevoli intorno alle persone di Don Pietro Proto e
Majolino e Don Pietro Proto e Monaco da Milazzo
1824 Resta inteso sulla vertenza tra il Giudice Regio di Castelvetrano Isidoro
Piazza ed il Dottor Don Giovanni Passananti, Dottor Don Vito Nanfria e
Don Melchiore Punzi per la circostanza di un diverbio tra un gendarme ed
il suddito francese Giovan Pietro Faugier, pria di cominciare lo spettacolo
del ventriloquio che dovea darsi da costui in quel comune
1824 Rimette memoriale di Frate Antonio da Santa Maria Scalzo che previene
essere in cimento la vita del signor Bartuccelli Real Procuratore Generale
della Gran Corte di Catania
1824 Perchè venga affidata al Giudice Istruttore di Palermo la completazione dei
due processi dell’omicidio tentato in persona di Don Giuseppe Speciale, e
consumato in persona di Mastro Gaetano Tarallo che sta istruendo il
Giudice del Circondario di Partinico
(Evvi un rapporto sui furti commessi in quel territorio e sugli arresti di
Leonardo Traina, Domenico Bono, Gaspare Cammarata, Domenico
Cannavò e Giovanni Gattuno [o Gatturno], rimanendo ad arrestarsi
Gaspare Cripi)
51
1293
25
ott
51
1294
25
ott
51
1295
25
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51
1296
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51
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25
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51
1300
25
ott
51
1301
25
ott
51
1302
25
ott
1824 Comunica che tra gl’impiegati nell’Armata Egiziana nella qualità di
Ufficiali Istruttori si contano i seguenti Regi Sudditi
Colletti Giuseppe da Reggio
Scarpa Giuseppe da Salerno
Romey Giovanni da Palermo
Tra i medici e i chirurghi vi sono
Terranova Paolo da Sommatino
Terranova Antonino da ivi
Quagliata Domenico dalla Terra D’Agrò
Onofrio Paolo da Messina
1824 Rimette memoriale del bettoliere Erasmo Puccio, perhè sia mantenuto
nella bottega di vino da lui tanti anni esercita in via Toledo collaterale al
quartiere di San Giacomo
1824 Accusa ricezione e rimette un rapporto quindicinale e quattro settimanili
datati 21 ottobre, il primo del 1° a 15 agosto per i fatti dell’Isola, esclusa la
Capitale, e gli altri quattro del 5 settembre e 2 ottobre dei fatti della sola
Palermo
1824 Rimette memoriale di Don Francesco Mazzarella, per essere assunto a
Vice Cancelliere di Polizia in Cefalù ove vaca il posto
1824 Id di Francesco Calabrese che denunzia come carbonari alcuni individui da
Mezzojuso
1824 Rimette il rapporto storico della Gendarmeria Reale della seconda
quindicina di Settembre
1824 Resta inteso del rapporto giornaliero di polizia del 14 ottobre sulle
contusioni riportate da Gaetano Graziano essendo a legnare nelle
montagne dell’Uditore
1824 Id d’altro del 15 ottobre sul furto di onze 200 perpetrato in casa di Don
Francesco Giuffrida da Vallelunga
1824 Id d’altro sulle percosse riportate da Consalvo Pecorella [o Picarella]
mentre tornava da uccellare in concione a Francesco D’Angelo sull’arresto
di Gaetano Marrone, resistente alla forza pubblica, e sulle percosse
riportate da Giuseppe Marrone per mano di quattro individui fra i quali
riconobbe Filippo Russo
1824 Resta inteso di altro rapporto giornaliero di polizia del 17 ottobre sulle
ferite riportate da Salvatore Calderone per morsi del cane appartenente ad
Ignazio Di Cara
51
1303
25
ott
51
1304
25
ott
51
1304
bis
25
ott
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1305
25
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25
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1307
25
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1308
27
ott
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ott
52
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27
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1312
27
ott
52
1312
bis
27
ott
1824 Id d’altro del 18 ottobre sull’incendio avvenuto in casa di Don Gaetano
Lello in Via Macqueda, abitata da Don Gaetano Leone
1824 Id d’altro del 18 che riferisce
Ferita riportata da Saverio Sole eseguendo prove ginnastiche
Ferita inferta da uno sconosciuto a Salvatore Capra
Furto di danaro e biancheria in casa di Salvatore Pruvolino
Altro nella Casa di Don Salvatore Miraglia
1824 Accusa ricezione e rimette copia in stampa della sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che condanna a 12 anni di Ferri
Vincenzo Viscuso da Bagheria per asportazione d’armi vietate
1824 Perchè venga soppressa l’opera intitolata Itinerario per le vie, piazze,
Vicoli e castelli della città e d’intorni di Palermo, la quale non dovea
veder la luce per le proposizioni imprudenti ed anche ingiuriose al governo
che vi si contengono
1824 Accorda 29 giorni di congedo a Don Gaetano Casciar Ispettore di Polizia
in Alcamo
1824 Intorno a Don Francesco Fondacaro da Bagnara, detenuto per carbonaria
nel carcere della Quinta casa, ed alla ritrattazione di una sua dichiarazione
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanile sullo spirito pubblico di
Valdimazzara
1824 Resta inteso di quanto si riferisce sul processo di Cosmo Spanò detenuto
nelle prigioni di Palermo
1824 Resta inteso dell’arresto di tre servi di pena fuggitivi dall’Isola di Lipari
1824 Per sollecitarsi l’espletamento della causa di Francesco Lo Giudice
detenuto per oltre tre anni sotto l’imputazione di asportazione d’armi
vietate
1824 Sulla comitiva armata comparsa nel territorio di Mussomeli
1824 Sulle comitive armate che hanno infestato le campagne di Castrofilippo,
Naro e Ravanusa
52
1313
27
ott
52
1314
27
ott
52
1315
27
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52
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28
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28
ott
52
1323
28
ott
52
1324
28
ott
1824 Sulla dichiarazione fatta da Giovanni Calamia da Palermo detenuto nel
Forte San Giacomo in Favignana, intorno all'aver visto dopo il 17 luglio a
Porta Carini entrare circa 12 individui, fra i quali riconobbe Nunzio Rabita
e Salvatore Cusumano che portavano una casa, ove, gli si disse,
contenevasi polvere, palle e forse danari
(Evvi pure una supplica ed una dichiarazione di Mastro Antonino
Quattrocchi condannato a due anni e detenuto nel carcere dell’arsenale,
con la quale rimane contento della condanna subita col metodo
abbreviativo, e rinunzia al ricorso per il metodo ordinario)
1824 Accorda un congedo di 15 giorni al Commissario di Polizia in Messina
barone Lucifero
1824 Non accorda il chiesto congedo al Capitano d’armi del distretto di Messina
Don Salvatore Sergio
1824 Ordina che Don Santi Migliore Segretario Generale della Direzione
Generale di Polizia, siegua Sua Eccellenza il Luogotenente Generale nel
viaggio che va ad intraprendere
1824 Resta inteso dell’arrivo degli atti sul conto di Giuseppe Dolce e
dell’incarico dato alla Commissione di trattarne la causa a preferenza
1824 Sul memoriale del detenuto Giovanni Battista Mirto da Monreale imputato
dell’omicidio in persona di Salvatore Noto
1824 Sulla promozione chiesta da Don Giuseppe Albanese Ispettore di Polizia
di prima classe
1824 Perchè venga per ora conservato il memoriale di Gaspare Petruzzella,
imputato di complicità nel saccheggio di Caltanissetta
1824 Id id come sopra di Salvatore Marino da Villalba, imputato come sopra
1824 Id id come sopra di alcuni detenuti nelle carceri di Caltanissetta imputati
come sopra
1824 Rimette gli elenchi dei Reali sudditi ai quali si è spedito il passaporto per
Napoli e per l’estero
1824 Comunica la denunzia del funzionante da Sindaco di Pagliara sulla
scandalosa condotta tenuta da Agata Rigano Perino nubile, unita in tresca
con Santo Fazio ammogliato
1824 Per regolarsi a termine di legge sul memoriale del Canonico Benedetto e
Dottor Antonino Bufardeci [o Buffardeci], zio e nipote da Siracusa, con il
quale chiedono essere abilitati, sotto qualunque cauzione essendo detenuti,
onde recarsi in Palermo ad assistere, presso la Suprema Corte di Giustizia,
la causa del ricorso da essi loro prodotto per la falsità di cui sono stati
accusati
1824 Ordina il pagamento delle spese erogate per le opere necessarie alla
chiusura con doppie e ben solide fabbriche della introduzione delle
Camere serrate nelle grandi prigioni
1824 Sulle disposizioni impartite per la trattazione prossima della causa del
celebre Don Giuseppe Distefano [o Di Stefano] d’Alia, imputato di
parecchie e gravi misfatti, il quale nascondeva del veleno che gli fu tolto, e
che tenta morir d’inedia pria della discussione della sua causa
1824 Accusa ricezione e rimette copia della sentenza profferita dalla
Commissione Militare di Palermo, che dichiara la propria incompetenza
nella causa contro Don Antonino e Don Girolamo Li Calsi [o Licalsi]
imputati di omicidio in persona di Leonardo Carciotta
1824 Resta inteso del rapporto storico della Gendarmeria Reale
1824 Richiede la liquidazione del credito dei soldati della Compagnia del
distretto di Palermo
1824 Notizie estere riferite dal Capitano Michele Sgobel affermanti la morte di
Sua Maestà il Re di Francia Luigi XVIII e la successione del fratello sotto
nome di Carlo X
1824
Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 19 ottobre
52
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30
ott
1824
30
ott
1824
52
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52
Id di quello del giorno 20 ottobre
Id di altro del giorno ventuno dello stesso mese
Id di altro negativo del giorno 23 ottobre
Id di altro del giorno ventiquattro ottobre
Id di altro del giorno venticinque di detto mese
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30
ott
1824
30
ott
1824
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7
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1334
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1°
nov
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1337
1°
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3
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52
1340
3
nov
1824 Sulla compagnia di Gendarmeria stazionata in Girgenti, accusata di poco
attività, e scagionata con rapporto di quel Sergente Don Raffaele Matera
1824 Sulla domanda di Don Giuseppe Maria La Rosa da Caltagirone per essere
abilitato a potersi conferire in diversi Comuni con l’obbligo di presentarsi
alla polizia
1824 Sulla sorveglianza nei comuni di Nicosia, e Petralia Soprana intorno alle
persone sospette di riunioni settarie, per le quali, in Nicosia, s’indicano
come carbonari Don Luigi Montuoro droghiere da Napoli, e Don Gaetano
Cafanelli venditore di Musolini
1824 Sulla demolizione di una camera nell’Arsenale e sulla costruzione di una
nuova per ovviare al timore delle evasioni
1824 Accusa ricezione della deliberazione emessa dalla Commissione Militare
di Palermo che mette in libertà provvisoria Carmelo Genualdi imputato
d’asportazione d’arma vietata
1824 Sunto del processo compilato dalla polizia in Messina contro i seguenti
prevenuti di reati d’alta polizia, ossia riunioni settarie
La Malfa Giuseppe
Santis Pasquale
Messina Bernardo
Walter Salvatore
Molinè Antonino
Vitetta Giuseppe
Rosalia Filippo
1824 Resta inteso di quanto si è disposto sul ricorso del Sacerdote Don Giacomo
Oriti da Caronia denunziante delle riunioni in casa del Sacerdote Don
Biagio Spinnato, nelle quali prendon parte il Sacerdote Don Antonino
Volpe e Don Giuseppe Contino che furono carbonari
(Nella pratica esiste ricorso contro Spinnato, sporto da Don Giovanni
Spinnato Frasia Sindaco, Giuseppe Maria Fedele Prosegreto Paolo Oroti
Giudice Supplente e Don Giovanni Volpe Secondo eletto da Caronia;ricorso che viene smentito, attribuendolo a spirito di vendetta, con un
rapporto del Direttore Generale di Polizia Don Mariano Cannizzaro e
dall’arcivescovo di Messina Don Francesco di Paola Villadicani
1824 Sul furto a danno del Segretario dell’Intendenza di Trapani Don Gaetano
Sartorio
52
Id di altro del giorno ventisei del medesimo mese
Resta inteso del raporto giornaliero negativo di polizia del 27 ottobre
52
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nov
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3
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3
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4
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4
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1349
4
nov
1824 Resta inteso della tranquillità della Valle di Messina
1824 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 1° novembre che
riferisce
Contusioni inferte d’Andrea Santonocito alla moglie Antonina ed alla
suocera Francesca Scartamiglia
Furto di danari ed argenteria in casa di Donna Eleonora Galletti e Colonna
dei principi di Santa Marina, onde come sospetti sono stati trattenuti i
domestici Vincenzo Bombara, Emanuele e Fortunata Di Maggio ed
Antonina Trasella
1824 Resta inteso dell’apograficità del ricorso a nome di Don Pietro Cuscona da
Taormina, denunziate riunioni carboniche composte dai seguenti individui
Cacciola Pancrazio
Rizzo Carmelo
Galeano Francesco
Rizzo Pietro Paolo
Galeano Stefano
Russo Giuseppe
Galeano Vincenzo
Strazzeri Antonino
Gullotta Giudice destituito
Strazzeri Francesco
1824 Ordina il pagamento di onze 7.8 per la confezione dei letti di campo per la
Guardia della Gendarmeria nelle Grandi prigioni
1824 Rimette memoriale di Vincenzo Lentini per venire destinato alla Forza
armata d’Altarello
1824 Rimette memoriale di Don Giuseppe Ricevuto per venire eletto carceriere
della casa di correzione
1824 Id di donna Eleonora Errante e Lancia chiedente la grazia della libertà del
marito cavaliere Don Vincenzo Errante condannato dalla Commissione
militare a 19 anni di ferri
1824 Accusa ricezione e rimette copia della deliberazione della Commissione
Militare di Palermo che si dichiara incompetente nella causa contro
Giuseppe La Russa da Bisaquino imputato d’asportazione d’armi
1824 Resta inteso dell’evasione di Don Antonino Librizzi detenuto nelle carceri
di Petralia Soprana
1824 Rimette ricorso anonimo per condannarsi il famigerato Cuzzaniti detenuto
nel Castello di San Giacomo in Favignana
52
1350
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nov
52
1351
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nov
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1357
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nov
1824 1. Id dietro anonimo che denunzia perturbatori del comune di Mistretta
Cannata Liborio
Dimarco [o Di Marco] Antonio
Ortoleva Vito
Pirrone Domenico
Zita Giuseppe
2. Id di Calogero Todaro da Partanna che denunzia carbonari:
Favara Simone
Gancipa Giovanni
Gancipa Giuseppe
Giliberti Serafino
Scorciapino [o Scorcipiano] Alessio
3. Id di Cavallari e Provenzale Giovanni e Giuseppe per venire destinati
custodi nella quinta casa
1824 Resta inteso della sorveglianza disposta per impedire l’introduzione e lo
spaccio che riguardano oggetti religiosi o politici che posson nuocere
all’attuale ordine di cose
1824 Rimette memoriale di Don Domenico Ajello da Pettineo contro quel
distributore postale che sottrasse un di lui ricorso con un diploma
carbonico firmato da quel Giudice supplente Don Giuseppe Monastra
1824 Consente una gratificazione al tenente Domenico Cimmati, per rifarlo
delle spese di guasti di scrittoio per la corrispondenza che tiene come
preposto alla sorveglianza dei detenuti dell’arsenale, per come fu concessa
a Don Domenico Pulvirenti [o Polvirenti]
1824 Rimette memoriale di Donna Maria Mirabella in Diblasi d’Alcamo contro
il marito Don Pasquale Diblasi per la tresca che alimenta, contraendo
debiti
1824 1. Rimette memoriale dei fratelli Giuseppe e Sebastiano Monticelli da
Grammichele contro quel Giudice Circondariale Don Giuseppe
Bonformaggio e Failla, che per salvare il nipote Marco Failla, li fè
arrestare
2. Id di Salvatore Longo contro Don Leone [o Leonardo] Saitta Ispettore
di Polizia in Catania che ha fatto segno di violenti attentati i minori di lui
fratelli Eugenio e Serafino Longo
1824 Resta inteso della vertenza tra il Capitano d’armi di Caltanissetta e Don
Vito Oddo
1824 Stato dei Sudditi Reali che han chiesto il passaporto per Napoli e per
l’estero
1824 Altro stato come sopra
52
1358
6
nov
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8
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52
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8
nov
1824 Sulle informazioni intorno al principino di Giardinelli
1824 Sulla voce sparsa nelle prigioni di un altro tentativo di mina
1824 Sulla contesa insorta tra il Comandante del Forte di Capo passaro Capitano
Valbon e il comandante quell’artiglieria Don Giacinto Fabi
1824 Resta inteso delle informazioni sul conto di Don Ignazio Reina Cancelliere
Comunale di Santo Stefano di Bivona e del notaro Giuseppe Attardi di
colà denunziati come carbonari
1824 Ordina che sia posto in libertà Don Giovanni Grillo, arrestato per essersi
rinvenuti in sua casa due rasoj con figure simboliche
1824 Rimette la sentenza notificata a Don Domenico Pirozzi da Giugliano
nell’isola di Favignana ed emessa dal Giudice del Circondario di San
Carlo all’Arena di Napoli
1824 Sulle violenze usate dal Tenente della Gendarmeria Don Bonaventura
Salvaggi al custode delle carceri di Termini Don Filippo D’Angelo, per
non avere ricevuto in quelle carceri Francesco Tomaselli, senza il debito
mandato di deposito
1824 Accusa ricezione e resta inteso dei fatti enunciati nei rapporti giornalieri di
polizia dal 31 ottobre a 7 novembre
1824 Rimette gli stati nominativi dei Sudditi Reali arrivati a Malta e di quelli e
degli esteri partiti da colà per i reali domini
1824 Accusa ricezione delle copie della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Palermo che mette in libertà provvisoria Carmelo Genualdi
imputato d’asportazione d’arma vietata e di furto mancato
1824 Sull’evasione dalle prigioni di Troina e sulla ricerca degli evasi
1824 Sulla tentata evasione dalla camera della Tortura nella Vicaria di Palermo
onde sono imputati i seguenti detenuti
Buzzetta Ambrogio
Merlo Mario
Chiaramonte Vincenzo
Nicastro Vito
Distefano [o Di Stefano] Giuseppe
Sabatini Pasquale
Immarrata Domenico
Sanzone Vito
Laplaca Francesco Paolo
Smeraldi Luigi
Manuli Francesco
Sparacello Bernardo
1824 Accusa ricezione e rimette copia della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Messina che condanna il contumace Giuseppe Natoli da Naso a
12 anni di ferri prevenuto di asportazione di coltello vietato
52
1371
8
nov
52
1372
8
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1373
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11
nov
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nov
1824 Rimette memoriale di Gaetano Aliotta [o Alliotta] da Terranova contro
quell’Ispettore di Polizia Don Vincenzo Solito che protegge il nipote a
danno del ricorrente
1824 Id di Mastro Vito Migliore alias Mazza da Terranova contro detto Solito
che scrocca danari
1824 Id di Don Francesco Rizzo chiedente il sodisfo di alcune straordinarie
fatiche che presta nella Real Segreteria per coordinare le carte della Giunta
di Scrutinio per gli ecclesiastici
1824 Sulle informazioni intorno al Tenente Don Vincenzo Maria Ficarra da
Lipari
1824 Resta inteso di quanto riferisce Don Giovanni Maurigi Capitano relatore
della Commissione Militare di Palermo in ordine alla richiesta, per ora non
esaudibile, di Don Francesco Gramignani per aversi dal Cancelliere di
detta Commissione Don Domenico Raspa le copie fatte a di lui carico da
Don Vincenzo Gagliani e da Michele Gaudiano
1824 Resta inteso del referto sull’accaduto in Nicosia durante la processione
della sacra immagine dell'Assunta, che cioè Francesco Billone, Mariano
La Giglia [o Lagiglia], Biagio Lo Grasso e Ludovico Beritella, chiusero la
porta della chiesa della Cattedrale, per impedire di entrare quelli del
Quartiere di Santa Maria, per come riferirono i sacrestani Don Antonino
Isabella e Don Mariano Savio
(Entro la pratica sonvi atti relativi ad elenchi di Reali Sudditi che han
chiesto passaporto per Napoli e per l’estero)
1824 Rimette memoriale di Antonino, Luigi, Camillo, Giovanni Battista, e dello
zio Giovanni Battista Costamante da Castellamare del Golfo perchè venga
compilata e notificata la sentenza contro i rei di furto e saccheggio a loro
danno per venire rivalsi
1824 Resta inteso del conflitto tra due gendarmi e due persone armate nelle
campagne di Serradifalco
1824 In ordine alla provvisoria assunzione di Don Rosario Pensavecchia [o
Pensavecchia] alla capitania d’armi del distretto di Caltanissetta,
permettendogli di avvalersi di Giovanni Crucillà di Serradifalco per
speciali incompenze
52
1380
13
nov
52
1381
13
nov
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nov
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nov
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1824 Sull’esecuzione della grazia accordata ai seguenti individui, condannati
per la sommossa di Castiglione
Cannavo [o Cannavò] Angelo
Caparri o Capazzi Giuseppe
Cavallaro Michele
Farfaglia o Fecipaglia Rosario
Filippello Antonino
Giannetto [o Giannotto] Carmelo
Imadore o Samadore Salvatore
La Maistra Carmelo
Portale Pasquale
Raguglia Alberto e Carlo
Russo Cappello Rosario
Scavora o Scavera Francesco
Somadore Carmelo
Somadore o Imadore Salvatore
Strapponello Gaetano
1824 Comunica che nella Commissione chiamata alla compilazione della lista di
Fuoribando deve intervenire colui che presiede alla Polizia in ciascuna
Valle, onde in Palermo, non l’Intendente, ma deve intervenire il Direttore
Generale di Polizia
1824 Resta inteso delle ragioni onde non si sono apprestate le informazioni sul
conto di Don Giuseppe De Luca e Seranto da Palermo, che chiede essere
assunto commesso della Camera Notarile di Palermo
1824 Accusa ricezione delle copie delle due copie di sentenza emessa dalla
Commissione Militare di Messina che assolve il contumace Placido Isaia
imputato d’asportazione d’arma
1824
Rapporti giornalieri di Polizia dell’8 e 14 novembre
1824 Comunicasi la massima della Corte Suprema di Giustizia di non dovere
godere garanzia gli ufficiali della Gendarmeria per reati che commettono
nel servizio loro della Polizia giudiziaria; e ciò perchè chiamata sul dubbio
insorto, se il Capitano Don Giuseppe De Luggo, Comandante la
Gendarmeria in Catania processato per l’eccesso commesso nella casa del
principe di Valdisavoia debba o no godere tale garanzia
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1824 Resta inteso delle dichiarazioni di Angelo Colosi da Mili, detenuto per
reati comuni in Messina
1824 Intorno alle lagnanze dei due Intendenti di Messina e di Reggio sulla
frequenza dei passeggeri che partono dai e per i rispettivi porti sforniti di
passo
1824 Sull’elezione dell’amministrazione comunale di Roccella Valdemone
1824 Sulle carte di soggiorno da rilasciarsi ai Napolitani ed agli esteri
1824 Sull’incendio causale sviluppatosi in un magazzino in Trapani per causa
involontaria di certa Vincenza Di Trapani
1824 Resta inteso della comparsa di due persone armate nelle campagne di
Piana che tentavano con violenza per fermare i passanti, come riferiva
certo Carlo Vermiglio
1824 Resta inteso del sequestro in Gran Michele di dieci animali di sospetta
provenienza e dell’arresto del custode Don Marco Failla imputato di furti
di abigeato
1824 Perchè venga sollecitamente proposto il Giudice da fungere di uomo di
legge nella Commissione Militare che giudicar deve Don Giuseppe
Distefano [o Di Stefano] e compagni
1824 Sulla copia della visita dei Registri del Giudicato Circondariale di Ferla
1824 Sullo stato degli individui che han chiesto il, passaporto per Napoli e per
l’estero
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto di Antonino Rasizzi, uno dei componenti
la Comitiva Armata in Sant’Angelo, imputato di stupro violento in persona
di Carmela Caputo da Piraino
(Esistono nella pratica il rapporto settimanale sullo stato politico del
Valdemone, le carte relative al ratto di detta Caputo commesso da dodici
persone in una casa di campagna e di notte, e la partecipazione che la Gran
Corte di Messina per tale reato condannò
Chiarello Vincenzo
Colanino Giuseppe
Cusmà Dovico Pietro
Princiotta Carmelo
Maniaci Antonino
Saggio Antonino
e Saggio Costantino
ed assolve per insufficienti prove
Natoli Zappulla Giuseppe – Saggio Antonio e Spurio Antonino
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1824 Accusa ricezione delle copie delle seguenti sentenze profferite dalla
Commissione militare di Siracusa contro
Giovanni Sattineri [o Settineri] da Noto, dichiarando non luogo per
l’imputazione d’asportazione d’arma vietata
Nunzio Marino da Sortino assolto perchè la carabina che asportava non era
atta a maleficio
Roccasalva Salvatore da Spaccaforno che rinvia alla Gran Corte Criminale
per esser giudicato di omicidio mancato con asportazione d’arma vietata in
persona di Giovanni Avveduto
Di Lorenzo Benedetto da Modica che rinvia alla Gran Corte Criminale per
l’imputazione d’asportazione d’arma vietata
1824 Resta inteso del furto consumato da quattro individui ignoti nella
campagna di Salaparuta ex feudo dei comuni a danno di Calogero Gullo e
di Cosmo Stabile
1824 Rimane inteso dell’eseguito arresto di Don Luigi Zumbardo evaso dal
carcere di Corleone
1824 Rapporto giornaliero negativo di polizia del 18 novembre
1824 Sulla fuga dei detenuti Raimondo Di Dalco Gaglianello, Giovanni Taibi e
Antonino Settecasi [o Settecase], mentre da due Gendarmi, Catalano e
Cortese, venivano tradotti da Licata a Messina; e sull’arresto di uno degli
evasi, cioè di Raimondo Di Falco, di cui evvi l’interrogatorio
1824 Resta inteso dell’escarcerazione del Sacerdote Felice Campisi da Siracusa
1824 Rimette memoriale del Capitano Diego Afan De Rivera, chiede
un’udienza segreta, trovandosi da 7 mesi detenuto per l’omicidio del
Tenente Falleggiani, di cui dicesi innocente
1824 Sugli schiarimenti chiesti intorno al Tenente Giosuè Quintavalle
1824 Comunica la reale approvazione, di non più allontanare dal reali domini,
perchè pentiti, Don Giuseppe La Rosa da Caltagirone, Don Giuseppe
Aprile Mangavite e Don Francesco Aprile Mangavite complicati in affari
di opinioni politiche
1824
Rapporto giornaliero negativo di Polizia
1824 Intorno a Pasquale Mustacchia, e sulla identificazione del fuorbandito
Pasquale Schirò
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1824 Sulla cappella nel forte di Castellamare destinata a confortarvi i condannati
all’ultimo supplizio; sul nuovo altare da erigervi e sulle supellettili ed
arredi sacri relativi
(Sonvi disposizioni in pratica sulla esecuzione della sentenza di morte
fuori porta San Giorgio in Palermo in persona di Giuseppe Maria Vicari da
Lercara Friddi
1824 Resta inteso dell’arresto di Francesco Cucinotta [o Cucinota] alias Volpe
uno dei coimputati del tumulto di San Filippo Superiore contro i Gendarmi
che chiarirono una contravenzione al dazio sul macinato
Sono pure in fascicolo le carte relative al conflitto avvenuto in Trapani tra
i Gendarmi Pasquale Casino e Gennaro Papà con i macellai Stefano Marzo
o Di Marzo e Pietro Guajana, non che le carte relative agli oltraggi subiti
in Montallegro, per parte di quella popolazione e delle autorità, dal
sollecitatore Nicolò Gallo, il quale, accompagnato dal Gendarme Antonio
Millegri e dal mazziere Antonino Schembri, per ordine superiore si
portava ad appignorare i mobili nell’abitazione di Don Gaetano Scalia e
Leonardo Riolo, debitori del Regio Erario
1824 Comunica il Reale ordine intorno ai passaporti a rilasciarsi ai pellegrini
che dai reali domini intendono andare a Roma per il prossimo Giubileo del
1825
1824 Sulla spesa di stampa degli elenchi delle prigioni
1824 Rapporto giornaliero negativo di polizia
1824 Sulle ore precise in cui sono cominciate le udienze del Collegi Giudiziari
di Palermo
1824 Comunica notizie estere pervenute da Messina sulle flotte di
Costantinopoli, Barbaria ed Egitto che attaccarono le due flotte Greche e
queste ultime incendiarono una carretta, una fregata e due brigantini
1824 Accusa ricezione del rapporto sugli avvenimenti occorsi nei Reali domini
esclusa la capitale
1824 Sui posti fissi addetti alle pubblicazioni di avvisi di ogni sorta ed anche di
venditori di commestibili, che sfuggono alla giurisdizione di polizia
ordinaria e son soggetti a quella del Sindaco
1824
Accusa ricezione dei rapporti giornalieri di polizia dei 10 al 21 novembre
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1824 Intorno a Francesco Piccirillo che credevasi imbarcato con il soldato
Raffaele Di Majo, e che invece è stato trattenuto nelle prigioni di Messina
1824 Stato dei Sudditi reali a quali si è spedito il passaporto per Napoli e per
l’estero
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id
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto d’Ignazio Bajo e Vincenzo Lo Brutto [o
Lobrutto]
1824 Sull’evasione dall’Ospedale di Nicosia dei detenuti Luigi Laporta e
Mariano Cordavana e della fuga d’Antonino Distefano [o Di Stefano]
destinato alla loro custodia
1824 Accusa ricezione e rimette copia della sentenza in stampa emessa dalla
Commissione Militare di Trapani che condanna Don Giovanni Tuccari e
Platania da Castiglione per furto eccetera (sonvi alligati altri atti)
1824 Resta inteso di quanto si riferisce sul ricorso di Bernardo Lo Cascio
chiedente giustizia per l’omicidio commesso da Antonino De Luca in
persona d’Angela Bella madre di Lo Cascio
1824 Resta inteso dell’eseguito arresto di Giovanni Tarchiano uno degli evasi
unitamente a Raimondo Difalcosi e d’Antonio Settecase, lungo la
traduzione da Licata per altrove
1824 Sulle cordiali accoglienze fatte in Caltanissetta al Luogotenente Generale
marchese delle Favare
1824 Approva l’ordinanza dell’Intendente di Messina sul corso pubblico di colà
e sui cocchieri
1824 Sulla spesa per la costruzione di un ramo di condotto eseguito nella casa di
correzione
1824 Rimette memoriale di
Marronobile Paolo da Palermo
Lo Vullo Salvatore da Marianopoli
Licata Vincenzo da Buonpensiere
Caruso Liborio da Villalba
Marino Salvatore da Villalba
Pitruzzella Gaspare da Villalba
Gallina Filippo da Santa Caterina
Inglese Pasquale da Santa Caterina
imputati del saccheggio di Caltanissetta e chiedono l’amnistia
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1824 Rimette memoriale di
De Santis Pasquale
Molinè Antonino
Rosalia Filippo
Messina Leonardo
Lamalfa
Walter Salvatore
Contro l’imputazione loro ascritta di riunioni settarie in Messina
1824 Sul conflitto tra militari e paesani di Siracusa, onde per sporta querela da
Giuseppe Lo Giudice perchè il di lui garzone Concetto Di Natale venne
ferito da un soldato con la bajonetta
1824 Sul conto del soldato Nunzio Saja detenuto nel castello di Trapani
imputato della cospirazione di Pantelleria
1824 Sulla rissa avvenuta sotto l’arco di Cutò tra alcuni soldati austriaci e
Granatieri Reali in un bordello di detta strada
(sono alligati i rapporti giornalieri di polizia del 26 e 30 settembre e del 1°,
2, 3, 6 e 22 ottobre)
1824 Ordina il pagamento di onze 2.25.10 per opere eseguite nei cancelli
dell’Ospedale della Vicaria e di quello delle donne, sotto la direzione
dell’architetto Don Giuseppe Patti
1824 Sulla condotta morale e politica di Don Riccardo Tondi, che dal 1819 al
luglio 1820 sostenne le funzioni di Regio Procuratore Generale presso la
Gran Corte Criminale di Catania
1824 Sulle ronde notturne, sull’abolizione dei Rondieri in Mazzarino e sulla
mancanza dei Rondieri in Trapani
1824 Sulle informazioni intorno al Sacerdote Don Taddeo Colomba da Scordia
ove è professore di scuola primaria
1824 Sulla lettera creduta criminosa scritta da Don Antonino Gurrisi da Licata al
Sacerdote Don Pietro Patti
1824 Sul processo contro Don Gaetano Abela e compagni
1824 Sul conto di Don Salvatore Consiglio da Vietri che trovasi per affari in
Girgenti e che conviveva con una donna di nome Rosaria Raniele da Pizzo
1824 Rimetto lo stato dei Sudditi reggi ai quali si è spedito il passaporto per
Napoli e per l’estero
1824 Accusa ricezione di due copie della sentenza emessa dalla Commissione
militare di Trapani, che mette in libertà provvisoria Giuseppe Lorillo ed in
libertà assoluta Giuseppe Flauto imputati d’asportazione d’arma vietata
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1824 Rimette memoriale di Giovanni Adorno e compagni implicati nel processo
di cospirazione di Gaetano Abela, che chiedono sollecito compimento di
Giustizia
1824 Id di Francesco Sinatra da Lercara Friddi, detenuto nelle carceri della
Vicaria, che chiede udienza dal Luogotenente Generale per rivelazioni a
fare
1824 Resta inteso e rimette copia della sentenza della Commissione Militare di
Trapani che condanna a sei anni di reclusione Giovanni Tovari [o Tavari]
da espiarli, terminata la prima condanna
1824 Resta inteso che viene eseguita la ordinata sorveglianza sul calzolaio Colli,
il quale non smette il linguaggio contro il sovrano
1824 Resta inteso della carta, relativa a materia di setta, trovata presso
Francesco Mento condannato nel Forte San Giacomo in Favignana
1824 Sugli stati dei passaporti rilasciati ai Sudditi reggi per Napoli e per l’Estero
1824 Rimette supplica di Don Vincenzo Provenzano, condannato a 18 anni di
ferri, per comunicare affari importanti
1824 Accusa ricezione e rimette il Rapporto di polizia del 3 e 30 ottobre
1824 Rimette memoriale dei seguenti individui che desiderano fare alcune
delucidazioni cioè:
Detenuti nel carcere della Quinta casa
Bullarò Marco
Di Marco Nicola
Detenuti nel castello di San Giacomo in Favignana
Martorana Vincenzo
Pagliuca Mauro [o Mario]
Regio [o Reggio] Giovanni
1824 Sulla visita dei Circondari di Messina fatta da quel Regio Procuratore
funzionante
1824 Resta inteso sulle informazioni intorno a Giovanni Chillà, Don Michele
Mileti, Michele Costanzo ed Antonino Pino
1824 Accusa ricezione dello stato numerativo delle lettere pervenute dall’estero
per via di mare
1824 Ordina che siano consegnati, senza preventiva revisione, al principe di
Dauffremont, una casa di libri depositata in Dogana, che trattava
d’educazione e di viaggi
1824 Rimette copia del Rapporto storico della Gendarmeria Reale che riferisce
Evasione dalla prigione di Serradifalco di Giuseppe Bannidi Galizano e
Leonardo Di Piazza
1824 Sulla evasione tentata dalle prigioni di Trapani denunziata dal detenuto
Onofrio Costa
1824 Sulle lettere, scritte dai profughi Attinelli, Ferretta e Batolo ai loro parenti,
e che non presentano sospetti
1824 Sul conto del Sottotenente Don Salvatore Baldaro, chiamato come
testimone nel processo a carico di Alfonso Cacchio
1824 Sulla condotta politica del Maggiore Don Fabrizio Du Marteau
1824 Sugli stati dei Sudditi reggi ai quali si è rilasciato il passaporto per Napoli
e per l’estero
1824 Sugli stati quindicinali di Sicurezza pubblica
1824 Rimette memoriale di Don Antonino Ferlito ex Giudice del Circondario di
Mascali perchè possa giustificarsi dalle accuse settarie
1824 Comunica le informazioni sul conto di Gaetano Barresi da Lipari, già
Tenente degli aboliti volontari siciliani
1824 Id id sul conto di Giuseppe Maggiore da Lipari già Capitano degli aboliti
volontari siciliani
1824 Comunica i soggetti concepiti dal Regio Console Generale in Genova a
carico di Don Giuseppe e Don Emanuele Di Napoli di professione Legali,
Don Francesco Tarantino cameriere e Don Vincenzo Murana Negoziante
1824 Sulla scoverta dei furti delle Chiese di Militello e di Mirabella, onde venne
arrestato uno degli autori certo Giuseppe Biò da San Mauro
1824 Comunica Regio Decreto di grazia plena a favore del condannato barone
Don Giuseppe Corvaja condannato a dieci anni di reclusione, onde venga
messo a libertà
1824
Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia del 27 ottobre
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Accusa ricezione del rapporto di polizia del 29 ottobre
Id id del rapporto giornaliero di polizia del 3 ottobre
Id id del rapporto giornaliero di polizia del 22 novembre
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1824 Sulla rissa avvenuta nelle Grandi Prigioni tra Corleonesi e Greci contro i
Parchitani, onde rimasero feriti tre degli ultimi cioè Pietro Marfia,
Raimondo e Francesco Torretta
1824 Accusa ricezione della deliberazione emessa dalla Commissione Militare
di Trapani, sulla [inc.] elevata da Vito Gucciardi [o Gucciardo] da Salemi
1824 Sul furto commesso in danno del Segretario Generale dell’Intendenza di
Trapani Don Gaetano Sartorio, onde sono indiziati Girolamo Costa ed i
figli Onofrio, Raffaele, Giacomo, Giuseppe, Ignazio e Gaspare
1824 Sulla evasione tentata dalle carceri di Trapani
1824 Resta inteso del furto commesso nella chiesa di Villabate
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1824 Id id del furto commesso da una Comitiva armata nelle campagne di Naro
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Id id di quello del 23 di detto mese
Id id di quello del 24 del mese stesso
Id id di quello del 25 novembre anzidetto
Id id di altro del 26 dello stesso mese
Id id di altro del 27 dello stesso mese
Id id di altro del 28 dell’anzi detto mese
Id id di altro del 29 del medesimo mese
Id id di altro del 30 novembre anzidetto
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1824 Accusa ricezione delle copie delle tre sentenze emesse dalla Commissione
Militare di Palermo con le quali ha dichiarato la propria incompetenza
nelle cause contro
1. Carmelo Zappulla imputato d’asportazione d’arma vietata ed ingiurie
all’indirizzo di Angelo Russo, Antonino Grimaldi e Raffaele De Lisi
2. Giuseppe Farina ed Antonino Battaglia imputati, il primo d’asportazione
d’arma vietata ed il secondo di veneficio tentato a danno di detto Farina
3. Nunzio Seidita imputato d’asportazione d’arma vietata e di ferite lievi in
persona di Giuseppe Ballo
1824 Sui due partiti esistenti in Caccamo, l’uno della Chiesa Madre e l’altro
dell’Annunziata, per limiti Giurisdizionali delle rispettive chiese
1824 Rimette memoriale del Sacerdote Filippo Rinaldi [o Rinaldo] contro
l’Arciprete Scelfo che insiste a perseguitarlo con un processo calunnioso
1824 Resta inteso del furto commesso nelle campagne di Naro da una comitiva
armata a danno di Francesco Ajcolino
1824 Intorno al processo relativo alla fuga con violenza dai tre condannati
Giovanni Taibi, Raimondo Gaglianello ed Antonino Settecase, lungo la
traduzione che veniva fatta dai Gendarmi
1824 Rapporto giornaliero di Polizia sulle bastonate inferte da sconosciuti ad
Angelo La Rosa e moglie e sulle ferite d’altro sconosciuto a Giuseppe
Lisitano
1824 Copia in stampa della sentenza emessa dalla Commissione Militare di
Messina con la quale, mettendo ad assoluta libertà Giuseppe Vitetta, ed a
libertà provisoria sotto sorveglianza della polizia Bernardo Messina,
condanna Salvatore Valter, Filippo Rosalia ed Antonino Molinè all’esilio
perpetuo, e Pasquale Santis e Giuseppe La Malfa a sette anni di reclusione
imputati di associazione e riunione Carbonica, sorpresi nella loggia di
Litterio Corcuruto
1824 Ordina che venga sospesa la sovvenzione indebitamente apprestata a
Francesco La Bua, Gaetano Borrelli e Pietro Leone perchè non sono
relegati per opinioni politiche
1824 Lettera di Giuseppe Morrihy, con la quale si raccomanda al Luogotenente
Generale per la ingiuria sofferta di essere stato remosso da Commissario
del Re di Valdemone per il falso rapporto del Vescovo di Patti
1824 Sulle irregolarità riscontrate nella Cancelleria del Giudicato del
Circondario Castellammare
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1824 Comunica disposizioni che il Governo di Roma ha emesso riguardo ai
forestieri che colà si recano nell’occasione del Giubileo
1824 Rimette lo stato nominativo dei Reali Sudditi ai quali è spedito il
passaporto per Napoli e per l’estero
1824 Perché, sotto buona scorta, siano tradotti a disposizione dell’Intendente di
Reggio Don Pietro Colombo e Don Rocco Gambacorta arrestati in
Siracusa
1824 Accusa ricezione di due copie della sentenza profferita dalla Commissione
Militare di Trapani, che dichiara la propria incompetenza sulla causa a
carico di Giovanni Adonnino, imputato di detenzione d’arma vietata
1824 Approva il trasferimento dal carcere centrale di Trapani a quello della
Colombaia dei seguenti detenuti
Marcantonio Baldassare e Pidone Pietro condannati a morte
Adragna Giuseppe imputato di Omicidio
Venza Giuseppe, Fontana Alberto e Minaudo Francesco, imputati
dell’atroce omicidio in persona del Canonico Don Giuseppe Napoli
1824 Rimette memoriale dell’ex Capitano Don Diego Afan de Rivera detenuto
nelle carceri di Siracusa, implicato nell’omicidio del Tenente Falleggiani,
onde chiede giustificare la sua condotta
1824 Accoglie l’istanza del Giudice della Gran Corte di Trapani Don Giovanni
Battista Perniciaro per essere esonerato di assumere l’ufficio di Uomo di
legge presso quella Commissione Militare, e lo fa sostituire dal Giudice
Don Michele Fardella
1824 Comunica la ricezione accusata dal Governatore di Malta della lettera
Luogoteneziale onde si rassegnavano i carichi ascritti al principe di San
Cataldo Don Salvatore Galletti
1824 Sul giudizio intorno al processo sulla sommossa popolare avvenuta a
Villarosa nell’epoca delle passate vicende
1824 Sulle informazioni intorno a Don Nicola Sozzi da Trivento allorquando da
Sottoufficiale fungeva in Trapani da Segretario di un Commissario di
guerra
1824 Sulle informazioni intorno alla condotta morale e politica di
Polara Luigi e Flaccavento Guarino da Palermo
Capri Luigi da Messina
Lopresti Settimo Severo da Girgenti
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1494
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1824 Sulla sentenza profferita dalla Gran Corte di Girgenti con la quale veniva
condannato a 30 anni di ferri Giovanni Taibi da Castrofilippo per
l’omicidio consumato in persona della figliastra Giuseppa Marrone
1824 Resta inteso della suspicione chiesta ed ammessa dal Giudice Don
Giacomo Mendolia presso la Gran Corte di Girgenti nella causa contro
Don Filippo Stella [o Stena], Sacerdote Don Angelo Berti ed Angelo
Lumia Collorone imputati della sommossa avvenuta in Palma nel 1820
1824 Sul sussidio di un carlino al giorno a corrispondersi ad Anastasia Iavarone,
moglie del relegato Don Bartolomeo Milone, perchè trasferita in
Marettimo
1824 Rimette memoriale della popolazione di Novara a carico del detenuto nella
casa di correzione di Palermo Don Giovanni Battista Sofia e dei di lui
parenti
1824 Comunica Real Decreto con cui allo Ispettore di Polizia Don Giuseppe
Albanese accorda gli onori d’Ispettore Commissario
1824 Sulla procura stipolata in Malta dal principe di San Cataldo intestata a sua
madre Galletti Aneto
1824 Sulle informazioni chieste intorno a Don Riccardo Tondi
1824 Perchè siano, sotto buona scorta, tradotti da Siracusa a Reggio a
disposizione di quell’Intendente Don Orazio Gambacorta e Giuseppe
Antonio Pentifalli [o Pentifalle], arrestati sotto nome di Rocco
Gambacorta e Pietro Colombo
1824 Rimette i memoriali di:
1. Don Antonino Puccia e Parisi da Modica, per venire assunto Ispettore
Supplente di colà
2. Dottore in chirurgia Don Vito Lombardi [o Lombardo] per venir
nominato chirurgo nella casa di Correzione
3. Don Lorenzo Cannizzaro da Palermo perchè sia assunto come
Correttore della Casa anzidetta
4. Don Michele Belletti [o Bellotti] Ispettore Supplente della Polizia di
Patti per essere eletto Ispettore in sostituzione al promosso Ispettore Don
Antonino Tricomi
5. Don Tommaso Di Giovanni da Barcellona per venire considerato in
qualche impiego della Polizia di Patti
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1503
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1824 Sulla traduzione di Francesco Piccirillo dalle carceri di Messina a quella di
Napoli
1824 Sulla tentata discassazione dell’Ufficio di Registratura sita nel Convento
del Carmine in Caltanissetta
1824 Accusa ricezione del rapporto settimanale degli avvenimenti occorsi nei
Reali Domini esclusa la capitale dal 16 al 30 settembre
1824 Id id di quattro rapporti dei fatti avvenuti in Palermo dal 6 al 27 novembre
(i rapporti invece sono tre)
1824 Resta inteso dello stato in cui trovasi il giudizio pendente a carico di
Francesco La Bua per l’omicidio commesso nel luogo penale
1824 Comunica il Reale Decreto con cui vengono nominati Don Raimondo
Guttadauro e Don Fedele Cumia, il primo Ispettore di Polizia nel Molo e
Marina di Girgenti e l’altro Vicecancelliere presso il medesimo
1824 Sulla detenzione degli Ecclesiastici ai quali potrebbero assegnarsi le
carceri vescovili di Mazzara
1824 Perchè venga accompagnato da tre compagni d’armi sino a Trapani il
Direttore Generale dei Dazi Indiretti Don Antonino Venuti
1824 Rimette memoriale dei detenuti Lapira Antonino – Laguzzetta [o La
Guzzetta] Cosmo e Santonocito Giuseppe per fare delle rivelazioni
1824 Informazioni sulla condotta morale e politica del Padre Giuseppe Ximenes
da Mazzarino
1824 Sulla comitiva armata che dicesi essersi vista nei dintorni di Ramacca
54
1513
15
dic
1824 Pratica sugli emigrati per le passate vicende dove sono alligati molti
documenti fra i quali principalmente
1. Sentenza della Gran Corte Civile di Palermo, procedente come Corte
Speciale nella causa per iscrizione alla setta carbonica dopo il decreto per
l’indulto contro
Biondolillo Gaetano
Calascibetta [o Caltabellotta] Reccardo
Chibbaro Stefano
Romano Stefano
Difranco [o Di Franco] Pasquale Romano Giacco Giuseppe
Franzino Nicolò
Giglio Gioacchino
Romano Sacheli Antonino
Giglio Francesco
Romano Sacheli Ireneo
Massaro Baldassare
Romano Sandoval Nicolò
Paci Giuseppe
2. Sugl’individui condannati dall’abolita Corte Marziale cioè
Maccarrone Prospero – Mangano Vincenzo – Quagliata Domenico
3. Stato dei Sudditi reali partiti dalla Sicilia perchè emigrati
Aceto Giovanni
Citati Gaetano
Aprile Mangravite Francesco
Coniglio Gioacchino
Aprile Mangravite Giuseppe
Cuzzaniti Emanuele
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1514
15
dic
Batolo Ignazio
Dichiara Francesco
Bazan Pietro
Di Natale Vincenzo
Calascibetta Duca
Estave Emanuele
Camarda Natale
Fenga Litterio
Cappuccino Giosuè
Fiorilli Bartolomeo
Castrofilippo Duca
Galletti Salvatore principe di San Cataldo
Catania Francesco
Cellura Giacomo
Gallo Giovanni
La Mattina Giacinto
Gautier Giulio
La Rosa Giuseppe Maria
Gramici Raffaele
Mangiaruva Andrea
Gregorio Francesco marchese
Mango Andrea Raffaele
Santamaria [o Santa Maria] Nicolò
Marchesano Vincenzo
Santoro Cesare
Merlo Carlo
Santoro Francesco
Montalto Luigi
Santoro Giuseppe
Noto Salvatore
Scalisi Giovanni
Orlando Pietro
Sciarrone Alessio
Oroboni Antonio
Starrabba principe di Giardinelli
Palmeri Michele
Termini Ferdinando conte d’Isnello
Palmeri Rodrigo
Termini principe di Baucina
Parisi Gaetano
Terranova Antonino
Puglisi Giuseppe
Terranova Carlo
Raddusa marchese
Toro Antonino
Ranchibile conte
Torretta marchese
Requisens [o Requisenz] Emanuel Tumminello Carlo
Rossi Emanuele
Sabuci barone
Volpe Domenico
4. Certificato del Cancelliere della Gran Corte Civile di Palermo sulla
condanna dei carbonari
Bongarzone Rocco
Lifonti Giovanni
Gervasi Vincenzo
Palmeri Giovanni
Grano Gaetano
Piazza Salvatore
Laudicina Giovanni
Puglisi Benedetto
1824 Sulla disuggellazione a farsi dal razionale Salvatore Iudica della cassa
contenente le carti di pertinenza del conte di Modica
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1824 Sul processo per le riunioni settarie di Messina e su quello contro il soldato
Michele Luciano imputato d’asportazione d’arma vietata
1824 Dispone la traduzione in Palermo dei detenuti nell’isola di Favignana
Mario Pagliara e Carmelo Riggio i quali han chiesto di essere intesi per
rivelazioni importanti
1824 Per procedersi in termine di legge sul disturbo cagionato dal Sergente
Trapani che si negò a consegnare all’Ispettore di Polizia il fucile tolto a
Don Giovanni Fichera
1824 Sulla Flotta Algerina che dicesi approdata in Trapani per approvigionarsi
1824 Resta inteso della sorveglianza, che raccomanda proseguire, contro il
cavaliere Assalini sospetto al Governo e reduce in Catania
1824 Sulla denunza fatta da tal Don Ignazio Costa intorno a confidenze avute
dai detenuti delle prigioni di Messina, i quali tenteranno una evasione ed
altro
1824 Sul ricorso della pattuglia di Gendarmi in Monreale, contro il Giudice di
quel Circondario, che la redarguì per avere fermato una carrozza che
fuggiva, alle grida del popolo per arrestarla, avendo calpestato un
bambino, e quindi arrestati i viaggiatori che dentro la carrozza si trovavano
armati di fucile e vestiti da cacciatori
1824 Ordina che sia apprestata una quantità necessaria ai Gendarmi di guardia
alle Grandi prigioni
1824 Sul Capitano d’armi del distretto di Piazza Don Gaetano Genova che
trovasi in Palermo per disposizione di Sua Eccellenza
1824 Rimette memoriale di Don Antonio Igrassia [o Ingrassia] chiedente la
grazia per suo figlio Don Vincenzo che trovasi nella Vicaria di Napoli,
onde sia trasferito in qualche carcere presso Palermo
1824 Rapporto giornaliero di polizia negativo
1824 Perchè siano dal Prosegreto di Favignana a quei detenuti fratelli Giuseppe
e Raffaele Masigliani da Napoli i due carlini al giorno per cadauno
concessi da Sua Maestà
1824 Comunica le informazioni sulla condotta morale e politica tenuta da Don
Ferdinando Saracini durante il tempo in cui stiede in Messina da Capitano
dei marinai cannonieri
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1824 Comunica informazioni sul conto della sarta Costanza Barboni moglie di
Alessandro Zambelli [o Zambilli] basso cantante nel teatro di Messina e
del di lei cognato Pietro Zambelli maestro di musica che con essi loro
convive
1824 Lettera di auguri che, per il prossimo Natale, spedisce a Sua Eccellenza la
Gran Corte Civile di Messina
Ini [o Ieni] Luigi Presidente
Giudici
Rizzotti Giuseppe
Scoppa Placido
Gentiluomo Domenico
Cicala Pasquale
Trischitta Filippo Giudice Supplente
Caloy Antonino Maria Giudice Supplente
Cianciolo barone Vincenzo, Cancelliere Civile
Proto Stefano Cancelliere Criminale
1824 Rimette memoriale dei seguenti individui
Ajello Giuseppe
Coglitore Giuseppe
Bacci Giuseppe
Consolo Michelangelo
Bevilacqua Pietro
Di Bella Pasquale
Ciccolo Giuseppe
Costa Pietro
Romano Giuseppe
Zaffino Francesco
Runcio Colonna Giuseppe
1824 Comunica la destituzione dai rispettivi impieghi dei seguenti individui da
Licodia perchè carbonari
Ciancio Romano
Giarratta Angelo
Caruso Pio Salvatore
Vassallo Ferdinando
Failla Giuseppe Antonio
(Nella pratica sono alligati un ricorso anonimo da Licodia che accusa
come carbonari i sopraddetti destituiti, nonchè
Astuto Benedetto Sindaco
Canizzo [o Cannizzo] Pietro Primo Eletteo
Vaina Giovanni Deputato di Pubblica Beneficenza
Biundo Giuseppe Segretario di detta deputazione
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Esistono pure i seguenti memoriali di
Barbaglia Cristofaro, Cardosi [o Cardesi] Giacomo e Zummo Giuseppe
Salvatore per impieghi di Polizia
Salemi e Cardinale Vincenzo per impiego di Capitano d’armi
Lo Cascio Antonino per essere posto in libertà, come detenuto per misure
di Polizia
1824 Sulle informazioni intorno a Don Nicola Lozzi
1824 Sulla condotta del Tenente Don Giosuè Quintavalle
1824 Sullo stipendio di Don Luigi Angelo come funzionante da Cancelliere del
Giudicato d’Istruzione d’Alcamo
1824 Sui rapporti quindicinali intorno ai fatti avvenuti in Sicilia oltre la capitale
1824 Sulle informazioni intorno a Don Virgilio Pollara ed altri proposti per
Ufficiali nella Segreteria della Consulta dei Reali Domini oltre il Faro
1824 Resta inteso della inammissibilità della istanza del notaro Don Lorenzo
Anselmo condannato nel forte di San Giacomo in Favignana, e che per la
sua condotta, è stato trasferito in quel di Santa Caterina
1824 Sul memoriale di Mastro Liborio Caruso che chiede l’escarcerazione,
ignorando la causa di sua detenzione
1824 Sulle informazioni intorno alla condotta morale e politica di Don
Guglielmo Bechi, Segretario del Reale Istituto di Belle Arti in Napoli
1824 Intorno alla causa dell’imputato Salvatore Maugeri
1824 Sul memoriale di Don Pasquale Noce, destituito dalla carica di cancelliere
della Gran Corte Civile di Catania, per lo ramo penale, chiedente la
reintegrazione
1824 Sulla squadra Algerina che si trattenne tempo fa nelle acque di Trapani
1824 Sulle informazioni intorno alla condotta morale e politica dell’ex Capitano
Don Ferdinando Saraceni [o Saraceri]
1824 Ordine del giorno di Sua Eccellenza il Luogotenente Generale da eseguirsi
per il servizio dell’entrante anno 1825
1824 Sui memoriali di Donna Carolina Termini contessa d’Isnello e della figlia
Donna Rosalia Termini perchè venga restituito in Sicilia il loro rispettivo
marito e Padre conte Don Fedinando Termini esiliato ingiustamente
1824 Sui passaporti spediti ai sudditi reali per Napoli e per l’estero
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1824 Sul rapporto quindicinale come al n. 1535
Movimenti marittimi
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1824 Stato del movimento del porto di Palermo dei legni con i passaggeri
arrivati e partiti il giorno primo luglio
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1824 Altri stati del movimento nei porti e nelle marine delle seguenti valli:
Messina dal 24 al 30 maggio
Catania dal 24 maggio al 7 giugno
Caltanissetta dal 13 al 26 giugno
Trapani dal 20 al 26 giugno
Noto dal 13 al 19 giugno
Distretto di Cafalù del 6 al 26 giugno
1824 Spedisce i movimenti marittimi dei legni con i passaggeri arrivati e partiti
dai porti e dalle marine dei seguenti distretti
1. Messina - Messina dal 1 al 21 agosto
Messina - Milazzo dal 1° al 21 agosto
Messina - Lipari dal 1° al 15 agosto
Messina - Guidomandri dal 15 al 21 agosto
Messina – Casalvecchio dal 26 luglio all’8 agosto
2. Castroreale – Sant’Alessi dal 25 luglio al 7 agosto
Castrorele - Catone dal 25 al 31 luglio
Castroreale – Salicà dal 25 al 31 luglio
Castroreale – Calderà dal 25 luglio al 24 agosto
Castroreale – Letojanni e Gallidoro dal 25 luglio al 16 agosto
Castroreale – Taormina dal 27 luglio al 9 agosto
Castroreale – Savoca dal 25 luglio al 15 agosto
3. Mistretta – Mistretta dal 15 al 28 agosto
Mistretta – Caronia come sopra
Mistretta – San Fratello dal 22 al 28 agosto
Mistretta – Santo Stefano dal 15 al 28 agosto
4. Catania – Catania dall’11 al 17 luglio
Catania – Acireale id id
Catania – Giarre id id
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5. Siracusa – Siracusa dall’8 al 14 agosto
Siracusa - Agosta id id
Siracusa – Brucola id id
6. Modica – Pozzallo dal 15 al 21 agosto
7. Vittoria – Scoglitti id id
8. Santa Croce – Secca id id
9. Scicli – Sanperi dal 15 al 21 agosto
10. Noto – Scalo di Noto dal 15 al 21 agosto
Noto – Scalo d’Avolio id id
Noto – Marzamemi id id
Noto – Capopassero id id
Noto – Vindicari id id
11. Girgenti – Girgenti dal 12 maggio al 3 luglio
Girgenti – Siculiana id id
Girgenti – Palma id id
Girgenti – Licata id id
Girgenti – Sciacca dal 12 al 22 maggio e dal 22 al 28 agosto
12. Terranova – Terranova dal 22 al 28 agosto
13. Trapani – Trapani id id
14. Alcamo – Capace id id
15. Mazzara – Mazzara dal 15 al 21 agosto
16. Termini – Termini dal 29 agosto al 4 settembre
17. Cefalù – Cefalù dal 22 al 28 agosto
Per i posti marittimi della Gendarmeria
Suppliche diverse
Don Giuseppe Recalbuto chiedente reintegrazione nel predetto impiego di
Capitan d’arme del distretto di Palermo
Sergi Diego da Messina sollecitante la sua pendenza in base alle favorevoli
informazioni di quella polizia
Giorgio Cocola, Giuseppe Miraglia e Giuseppe Greco da Siracusa per
esser rifatti di servizi prestati al Commissariato di Polizia
Dottor Don Vito Gallo da Ravanusa per ottenere informazioni favorevoli,
essendo stato costretto a fingere d’esser carbonaro
Don Gaetano Arceri Adamo da Motta d’Affermo perchè sia assunto alla
Capitania d’armi di Mistretta vedi n. 1567
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1824 Gaetano Magaglio [o Maglio] da Palermo sollecitante l’espletamento della
sua processura
1824 Vincenzo Greco da Trapani sopra sospetti intorno all’esito della sua
processura la cui causa, per suspicione, fu dalla Gran Corte di Trapani
rinviata a quella di Girgenti
1824 Don Mario Zaffarana, tanto in proprio nome che quel procuratore del
fratello Don Giuseppe, ed altresì quel Fidecommissario dell’Eredità del fu
Decano Don Mario Muni contro il Giudice Circondariale di Caltagirone
Dottor Don Giacomo Strazzuso, funzionante da Giudice Istruttore, per
alcune falsificazioni ed alterazioni commesse in un processo ad istanza del
Don Giuseppe Zaffarana
1824 Don Giovanni Michele Belletti da Partinico, perchè il figlio sia tenuto
presente nel conferimento degl’impieghi
1824 Gaetano Ferrante [o Ferrara] da Barcellona per aversi accordata la
giubilazione di soldato della Compagnia d’armi
1824 Arcangelo Moreno da Barcellona per avere accordata la giubilazione
anzidetta
1824 Rosolino Losciutto, Arduilio Pagano, Calogero Pasquale e Rosolino
Notaro quali Rondieri del comune di Aliminusa, per venir sodisfatti degli
otto mesi di salario che devono
1824 Michele Livoti da Palermo, relegato in Ustica e trasferito nel carcere
dell’Arsenale di Palermo, perchè sia ritornato in una isola libero per come
lo era
1824 Biaggio Strazzeri e Giovanni Battista Tripolone contro il visitatore Marcio
della Segrezia di Castroreale che li riportano come debitori
1824 Don Gioacchino Castronovo che chiede provedimenti contro Salvatore
Burgarello, Giuseppe Venelli [o Vannelli], e Filippo Brucato i quali a
tradimento lo condussero al manicomio invece che alla casina del principe
di Campofranco
1824 Don Luigi Sanzo Ispettore di Polizia Supplente in Corleone, perchè sia
nominato Ispettore Sopranumero
1824 Don Gaetano Arceri Adamo da Motta d’affermo come al precedente n.
1555
1824 Don Michele Baldi abate dell’ordine di San Basilio in Messina che
desidera legittimare la sua condotta dinanzi il Giudice di Monarchia
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1824 Don Emanuele Cuzzaniti perchè venga trasferito dal Castello di Termini,
trovandosi chiuso nel Castello di Favignana, solo in una stanza umida
1824 Sacerdote Filippo Spoto da Girgenti, perchè sia dato termine alla sua
detenzione nel Carcere della Quinta Casa di Palermo
1824 Cavaliere Gaspare Gaetani perchè sia lasciato libero nel piano del carcere
di Castellamare
1824 Asdrubale Termini duca di Vatticani, Commissario del Re di
Valdimazzara, sollecitante la sua gratificazione per il disarmo
1824 Don Pietro Ciappi per essere assunto nell’organico della Polizia
1824 Don Giovanni David Giudice Supplente di Melilli per decidersi
definitivamente la sua controversia
1824 Don Giovanni Ippolito da Giarratana contro Domenico Salerno e
Domenico Ascone, i quali, assolti dall’imputazione di detenzioni d’armi
vietate rinvenute in un involto di loro pertinenza, propongono querela di
calunnia, perchè istigati e protetti da Don Francesco Piazza, uomo
prepotente
1824 Carlo Previte [o Previta] da Palermo per aversi una privata udienza contro
le disposizioni date perchè si astenesse dal continuare nell’Ufficio di
Segreteria
1824 Don Francesco Biondi brigadiere di dogana per venire promosso
1824 Don Giuseppe Di Bella Bondì per conferirglisi la piazza di spedizioniere
nella Dogana Grande di Palermo
1824 Donna Giovanna moglie dell’Avvocato Litterio Fenga da Messina perchè
suo marito esiliato venga restituito alla patria
1824 Angela Musolino da Messina, perchè al marito Pasquale profugo per
condanna ad anni sei di reclusione, sia concessa la grazia e ritornare in
seno della famiglia
1824 Dottor Letterio Scarpi [o Scarfi] contro la sua sospensione di Giudice del
Circondario Priorato di Messina
1824 Famiglia di Don Francesco Urso per dar fine alla lunga peregrinazione del
di lei capo, restituendolo alla famiglia
1824 Dottor Gaetano Leporino da Santa Lucia perchè ingiustamente sospeso
dalle funzioni di Giudice Circondariale di detto Comune
1824 Pietro Gulotta da Giarre per venire reintegrato nell’ufficio di
Proviceportulano e Credenziere
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1824 Dottor Don Antonino Puglisi Provice Portulano e Mastro Credenziere di
Mascali chiedenti tre mesi di permesso
Evvi copia della nomina di Don Gaspare San Martino Vice Portulano
proprietario del caricatore di Catania
1824 Antonino Damiani da Palermo sollecita l’escussione della sua causa
1824 Don Federico Digiorgi [o Di Giorgio] per venire assunto negli uffici delle
Dogane e dei Dazii
1824 Pietro Bevilacqua, detenuto in Messina per opinioni politiche chiede il
disbrigo del processo
1824 Francesco Zaffino da Serra di San Bruno in Calabria per aversi, in grazia
dei servizi resi una pensione vitalizia o un impiego nella Polizia
1824 Antonino Grimaldi, Gaspare Amodeo [o Amodei] e Giuseppe De Luca per
abolirsi il pagamento di tarì uno a passaporto
1824 Don Pasquale Di Bella da Messina, sollecitante l’espletamento del
processo del di lui figlio Don Giovanni imputato per opinioni politiche
1824 Giuseppe Romano detenuto in Messina, chiede essere messo in libertà
1824 Consolo Michelangelo, carcerato in Messina chiede come sopra la libertà
1824 Giuseppe Bacci per aversi impiego
1824 Ciccolo Giuseppe carcerato in Messina sollecita l’espletamento del
processo
1824 Don Guglielmo Toscano per venire reintegrato nell’impiego d’Ispettore di
Polizia in Messina non avendo favorito la fuga di Antonio Ioro [o Toro]
Don Giuseppe Coglitore da Savoca contro Don Luigi Famulari da
Casalvecchio che appartenne alla carbonaria e mena condotta scandalosa
Donna Giovanna Fenga da Messina chiedente grazia per ritornare Don
Litterio, suo marito, nei reali domini
Don Giacomo Nicotina, Don Carlo Maria Trischitta da Savoca, contro la
proposta per le persone preposte alle cariche di quel comune perchè
processate o destituite
Pietro Costa per conferirglisi il grado di Capitano di barca di Guardia della
Polizia oppure Doganale
Mussolino Angela perchè suo marito Pasquale ritorni in seno alla famiglia
che trovasi in istato deplorabile
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Sacerdote Giovanni Crimi da Galati per farglisi compimento di giustizia,
trovando detenuto in camera serrata nella Direzione Generale di Polizia
Don Litterio Scarfi, sospeso da Giudice Funzionante nel Circondario
Priorato di Messina, domanda essere ammesso a legittimazione
Runcio Colonna Francesco perchè venga eletto Capitano d’armi o
Ispettore della Dogana di Messina
Ftelguero Alberto Colonnello del Reggimento Principe Fanteria, perchè
venga allontanato da Messina il destituito Capitano Don Giovanni
Aldanese per eccessi commessi
Benedetto Napoli sollecitante l’espletamento della sua causa per
imputazione d’asportazione d’arma proibita
Notaro Don Vincenzo Crisafulli da Savoca perchè vengano rimossi dagli
impieghi i carbonari di quel comune
Mastro Salvatore Abbadessa da Roccella Valdemone, mallevadore di
Pasquale Lepro, imputato d’asportazione di un fucile senza permesso,
perchè si faccia giustizia
Don Giuseppe Ajello Chirurgo dell’Ospedale Militare di Messina, chiede
venga sollecitata la di lui causa onde è detenuto in quelle carceri per
opinioni politiche
Agatino Perrone da Gagliano per venire inteso dovendo comunicare affari
importanti al Governo
Domenico Campo contro il Parroco di Mistretta Don Liborio Cannata, e
contro Don Vito Ortoleva, Don Antonio Di Marco e Don Giuseppe
Nigrelli, i quali suscitano la popolazione a danno di quel Prosegreto Don
Antonino Tricomi, persona corretta ed onesta
Dottor Don Gaetano Leporino da Santa Lucia per essere reintegrato
nell’Ufficio di Giudice di quel Circondario, donde fu sospeso
Anonimo da Novara contro quel Sindaco Don Giuseppe Russo, il quale
garantisce tutti i carbonari
Tommaso Saluto calzolaio per essere assunto per revisore ed apprezzatore
del cuoiame estero
Duca di Craco perchè venga assunto in qualche impiego il di lui
primogenito Dima marchese Comignano
Il Vescovo Greco di Sicilia per venire, almeno in parte, sodisfatto dalle
onze 1400 che deve dall’Erario, per l’annua congrua di onze 427.11
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Il Padre Maestro Santo Orlando del convento dei Minori Conventuali della
Santissima Annunziata di Porta Montalto, sulla ristrettezze del convento
Saverio Virgadamo da Santa Margherita per conferirglisi un impiego
lucroso
Le sorelle Donna Maria Giuseppa, Donna Flavia e Donna Paola Riccesi,
religiose del Monastero di San Gregorio in Messina per aversi il solito
sussidio delle onze 100 sul terzo pensionabile
Don Alessandro Cagnotti per venire impiegato nelle dogane
Sacerdote Don Filippo Rinaldi da Petralia Soprana, contro quell’arciprete
Don Matto Scelfo che lo vessa e l’opprime
Copie in stampa della sentenza emessa dalla Commissione Militare di
Caltanissetta che condanna a 9 anni di ferri Don Francesco Dell’Aira [o
Dell’Aria] per asportazione d’armi vietate
Altre di quella profferita dalla Commissione Militare di Messina che mette
il libertà Don Antonino Bongiovanni, Giuseppe Parlavecchio e Filippo
Panetta, ed apre processo di calunnia contro il denunziante Don Antonino
Costa Leggio
Carte non protocollate
Supplica dei fratelli Don Pietro e Don Michele Modica e del barone Don
Corrado Gambuzza da Spaccaforno, per venire espletata la loro causa
Sul servizio della Compagnia d’armi del distretto di Caltanissetta
Rapporto dell’Intendente di Siracusa sul conto di Don Vincenzo
Sandicchio
Sul processo delle riunioni settarie di Messina colte in flagranza
Sull’arresto degli evasi condannati Rosario Chiolo da Canicattì e Mercurio
Sanzone [o Sansone] di Campobello di Mazzara
Documenti rinvenuti fra le carte relative all’anno 1825
Rimette memoriale del Dottor Don Raffaele Accaputo da Floridia,
latitante, perchè alla conoscenza di essere stato spiccato contro lui
mandato di cattura come implicato nel processo Abela, nel dichiararsi
innocente, confessa di essere stato settario, onde chiede essere abilitato a
ritornare in patria, essendo il suo reato compreso fra quelli previsti
nell’amnistia
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1824 Rimette memoriale di diversi detenuti implicati nel processo Abela,
chiedenti che venisse espletato il loro processo
1824 Accusa ricezione e rimette copie della deliberazione emessa dalla
Commissione Militare di Palermo che dichiara la propria incompetenza
nella causa contro Cosmo Calderone da Palermo imputato d’asportazione
d’arma vietata e contro Antonino La Sita da Termini imputato di
detenzione d’arma e di un Fucile senza permesso
1824 Rimette memoriale di Don Luigi Longo da Mistretta, abitante in Partinico,
che chiede la sua liberazione trovandosi da 11 mesi carcerato senza causa
o ragione
1824 Rimette ricorso di Don Giuseppe Todaro da Partanna che denunzia come
Carbonari, i seguenti individui di quel comune
Fanara Simone
Gangi Giovanni
Gangi Giuseppe
Giliberti Serafino
Scorciapino [o Scorcipiano] Alessio
1824 Stanislao Cannizzaro ed altri tre detenuti in Palermo, implicati nel
processo contro Abela e compagni, che domandano l’espletamento della
loro causa
1824 Rimette memoriale di Donna Eleonora Lanza [o Lancia] in Errante,
baronessa Avanella, perchè suo marito condannato ai ferri in Siracusa sia
trattato come relegato civile
1824 Id id di Don Francesco Rizzo e Catanuto per essere eletto Usciere del
Tribunale Civile, o Vice Cancelliere di Polizia in Catania
1824 Id id di Don Giovanni Abate di Villalba chiedente provvedimenti contro
taluni malintenzionati che gli attentano la reputazione e l’onore
1824 Id id di Don Giovanni Costanzo, persona di fiducia della Polizia
all’immediazione di Don Giovanni Di Gregorio contro la riduzione, che
vuol farsi, dello stipendio che ha sempre goduto in onze 6 mensili
1824 Rimette ricorso di Don Benedetto Spampinato contro Giuseppe Scinà che
lo battè con un congiarro, per averlo trovato in casa di una donna che
apparteneva allo Spampinato
1824 Rimette memoriale di Don Vincenzo Scifo da Modica chiedente il posto di
Ispettore di Polizia in quel Comune
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1824 Id id di Don Salvatore Salemi da Montemaggiore che chiede la carica di
Capitan d’arme o altro ufficio
1824 Rimette ricorso di Giacomo D’Aidone [o Daidone] da Pettineo contro Don
Domenico Ajello, uomo vagabondo, che perturba la pace di quei cittadini
1824 Rimette memoriale di Don Pasquale Corradi da Palermo, arrestato e
condotto nel carcere della Quinta Casa, chiede sia messo in libertà non
avendo commesso delitti
1824 Rimette ricorso anonimo che denunzia carbonari, perturbatori dell’ordine
pubblico e di cattiva condotta alquanti individui di Rigalbuto, mesi in nota
nella denunzia (manca la nota)
1824 Rimette memoriale di Giuseppe Abela chiedente la propria escarcerazione