Scheda allevamento biologico - Delizie
Transcript
Scheda allevamento biologico - Delizie
Allevamento Biologico Breve vademecum Presupposti La produzione zootecnica si fonda sulla sanità dei prodotti, sul rispetto degli animali e sulla salvaguardia degli equilibri ambientali. Sanità del prodotto L'esigenza di prodotti sani è sentita da parte del consumatore anche verso i prodotti di origine animale, oggetto ultimamente di molti casi di cronaca che hanno portato allo scoperto situazioni molto gravi legate alla presenza di sostanze estranee, spesso tossiche o nocive per la salute umana. La presenza di queste sostanze è legata fondamentalmente alle tecniche di alimentazione ed alle cure veterinarie attuate negli allevamenti intensivi, che prevedono il ricorso a sostanze e materiali che possono accumularsi nei prodotti animali (es. pollo alla diossina, uova con antibiotici) o creare condizioni di patogenicità per gli animali e per l'uomo che si nutre dei prodotti da essi derivati (BSE). Nell'allevamento biologico l'alimentazione e la salvaguardia della salute animale sono seguite nel modo più naturale. I prodotti ottenuti sono quindi sicuri e sani, nonché di elevato valore organolettico. Rispetto delle esigenze etologiche e del benessere degli animali Nell'allevamento intensivo lo scopo principale è la massimizzazione delle produzioni contenendo al massimo i tempi e i costi di gestione. In un tale modello le esigenze fisiologiche, etologiche ed il benessere animale tendono ad essere quasi completamente ignorati così che gli animali sono allevati in condizioni estreme caratterizzate da spazi ristretti, con luce artificiale, lettiera non idonea, condizioni igieniche precarie, alimentazione spesso squilibrata e non idonea alle esigenze fisiologiche e nutrizionali dell'animale ma mirata solo all'ottenimento del prodotto desiderato. Queste condizioni di stress si ripercuotono principalmente sulla salute del bestiame stesso, che manifesta perciò una maggiore suscettibilità alle malattie e obbliga a trattamenti preventivi e sistematici con forti dosi di farmaci veterinari di sintesi chimica. In più, condizioni di sovraffollamento rendono praticamente impossibile ogni forma di profilassi. L'agricoltura biologica ha invece come fine l'ottenimento di un prodotto di qualità, nel massimo rispetto dell'ambiente e delle sue leggi naturali. Pertanto l'allevamento biologico adotta tecniche Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 1 che tengono in considerazione le caratteristiche naturali degli animali allevati, assecondandone le esigenze etologiche e fisiologiche e garantendo il rispetto delle condizioni di benessere. Essa si basa sul principio che un animale deve vivere e produrre nelle condizioni migliori, alimentato in modo bilanciato, con prodotti sani e nel modo più naturale. Salvaguardia degli equilibri ambientali L'impatto ambientale degli allevamenti intensivi è notevole se si considera il problema legato allo smaltimento dei reflui. In questi allevamenti, che non prevedono l'uso della lettiera, le deiezioni zootecniche sono rappresentate dal liquame, che praticamente privo di potere ammendante, distribuito nel terreno immette nell'agroecosistema sostanze ad alto potere inquinante soprattutto nei confronti delle acque sotterranee. Il rischio dell'erosione dei terreni declivi soggetti a forti pressioni pascolative è un altro rischio ambientale legato ad un modello di zootecnia poco razionale che sfrutta la risorsa pascolo compromettendo oltre alla produzione foraggera aziendale, gli equilibri del territorio. L'allevamento biologico, che propone un preciso divieto per l'allevamento senza terra, riscopre e ripropone l'importante ruolo di anello di congiunzione tra i cicli nutritivi del sistema agrobiologico ricoperto dall'attività zootecnica. La deiezione zootecnica dell'allevamento biologico è il letame che rappresenta uno dei migliori condizionatori naturali della fertilità del terreno, tanto da determinare il carico di bestiame consentito in un allevamento biologico che sarà anche in relazione con la superficie disponibile per lo spargimento delle deiezioni animali. Ciò per escludere danni all'ambiente ed evitare i problemi del sovrapascolo e dell'erosione. Caratteristiche e Norma L'adozione del metodo biologico nell'ambito delle produzioni zootecniche implica (Reg. CE n. 834/07 e 889/2008) l'approfondimento degli aspetti relativi all'origine degli animali, ai metodi di gestione zootecnica, all'alimentazione ed alle cure veterinarie. Origine degli animali Sono da preferire le razze rustiche, autoctone, caratterizzate da adattabilità ambientale, resistenza alle malattie, longevità e produttività globale (resa vitale), senza trascurare l'importanza di conservare la diversità del patrimonio genetico attualmente presente. Non è consentito l'impiego di specie o razze manipolate geneticamente. Metodi di gestione zootecnica Riproduzione La riproduzione di animali allevati biologicamente deve basarsi su metodi naturali. E' ammessa l'inseminazione artificiale ma sono vietate altre forme di riproduzione artificiale o assistita (es. trapianto di embrioni) e che prevedono tecniche di ingegneria genetica. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 2 Interventi sull'anatomia e fisiologia animale E' vietata la pratica sistematica di operazioni mutilanti o costrittive sugli animali (es. applicazione di anelli di gomma alle code degli ovini, applicazione di anelli al naso dei suini, recisione della coda o dei denti, spuntatura del becco, tarpatura delle ali, decornazione) che non abbiano fini terapeutici. In alcuni casi, l'organismo di controllo può autorizzare talune pratiche per motivi di sicurezza o allo scopo di migliorare la salute o il benessere animale. La castrazione, purché operata prima del raggiungimento della maturità sessuale, è consentita per mantenere la qualità dei prodotti e le pratiche tradizionali di produzione (es. suini, manzi, capponi). E' vietato mettere gli occhiali al pollame. Le operazioni consentite devono essere effettuate da personale veterinario e in modo tale da ridurre al minimo ogni sofferenza o maltrattamento degli animali. Stabulazione e pascoli E' vietata la stabulazione fissa. Le condizioni di stabulazione e di densità degli animali devono rispondere alle loro esigenze biologiche ed etologiche, pertanto i locali e le attrezzature devono possedere requisiti idonei per quanto concerne la libertà di movimento, l'accesso alle mangiatoie e agli abbeveratoi, le condizioni di temperatura, di ventilazione e di illuminazione naturale. I fabbricati, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfettati con prodotti controllati per evitare contaminazioni e proliferazioni di organismi patogeni. Tutti gli spazi all'aperto (pascoli, spiazzi liberi ecc.) devono offrire sufficiente riparo, mentre ove il clima lo consente non è obbligatorio prevedere locali di stabulazione. Trasporto Il trasporto non deve costituire motivo di eccessivo stress per gli animali. E' vietato l'uso di calmanti allopatici prima o nel corso di questa fase; le operazioni di carico e scarico devono svolgersi con cautela e senza l'ausilio di pungoli elettrici. Anche in fase di macellazione occorre limitare lo stress arrecato agli animali; l'abbattimento deve essere sempre effettuato previo stordimento secondo metodi consentiti dalla normativa nazionale vigente. L'identificazione degli animali deve essere garantita per tutto il ciclo di produzione, preparazione, trasporto e commercializzazione. Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 3 Alimentazione L'alimentazione è finalizzata ad una produzione di qualità nel rispetto delle esigenze nutrizionali degli animali nei vari stadi fisiologici, pertanto le pratiche di ingrasso devono essere reversibili in qualsiasi momento mentre è vietata l'alimentazione forzata. Gli animali devono essere nutriti con alimenti biologici, preferibilmente prodotti nell'unità produttiva o in altre unità aderenti alle disposizioni in materia di produzioni biologiche. Nell'alimentazione degli erbivori almeno il 60% della sostanza secca di cui è composta la razione giornaliera deve essere costituita da foraggi freschi, essiccati e insilati. E' obbligatorio, nei limiti consentiti dalle condizioni pedoclimatiche, garantire agli animali un'adeguata fruizione dei pascoli nell'arco dell'anno, anche limitatamente ad una fase produttiva. Per il pollame la razione utilizzata nella fase di ingrasso deve contenere almeno il 65% di cereali. Tutti i mammiferi giovani devono essere alimentati con latte naturale, possibilmente materno, per un periodo minimo di 3 mesi per bovini ed equini, 45 giorni per ovini e caprini, 40 giorni per i suini. E' proibito l'uso di antibiotici, coccidiostatici, medicinali, stimolanti della crescita o altre sostanze atte a stimolare la crescita o la produzione. Gli alimenti somministrati agli animali in qualunque forma e quantità non devono contenere organismi geneticamente modificati o prodotti da essi derivati. Profilassi e cure veterinarie La profilassi in zootecnia biologica si fonda innanzitutto su misure preventive (scelta appropriata di razze, linee o ceppi di animali da allevare; impiego di alimenti di alta qualità; regolare movimento fisico e pascolamento; da evitare il sovraffollamento degli animali). Qualora si riscontrino comunque problemi sanitari, l'animale o gli animali colpiti devono essere curati immediatamente ed eventualmente isolati in locali appositi. Per la cura possono essere utilizzati prodotti fitoterapici (estratti vegetali - esclusi gli antibiotici essenze, ecc.), prodotti omeopatici (sostanze vegetali, animali o minerali) o di altro genere purché riconducibili all'ambito della medicina dolce. In sostanza è vietato l'impiego dei seguenti prodotti: • medicinali veterinari allopatici ottenuti per sintesi chimica o prodotti antibiotici nell'ambito dei trattamenti preventivi; • sostanze destinate a stimolare la crescita o la produzione (compresi antibiotici, coccidiostatici e altri stimolanti artificiali della crescita) nonché l'uso di ormoni o sostanze analoghe destinati a controllare la riproduzione (ad es. al fine di indurre o sincronizzare gli estri) o ad altri scopi. Profilassi e cure diverse da quelle indicate possono essere autorizzate per casi straordinari, sotto la responsabilità ed il controllo di veterinari, ma tali pratiche devono risultare evidenti ed hanno conseguenze specifiche sulla commercializzazione dell'animale (ad es. con il declassamento al non biologico). Copyright 2014 Delizie www.delizie.eu - [email protected] 4