IDOLI, ICONE e MITI
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IDOLI, ICONE e MITI
IDOLI, ICONE e MITI La società del benessere nell’America anni ’40-’60 Lorenzo Pinzani I.S.S. E. Fermi A.s. 2012/13 LA SOCIETÀ DEL “BENESSERE” Fu principalmente negli Stati Uniti d’America che si avviò a partire dalla fine degli anni ’30 quel modello produttivo ed economico che oggi definiamo società dei consumi o società del benessere. La catena di montaggio, creata da Henry Ford, accelerò i tempi di lavoro, decuplicò i prodotti realizzabili industrialmente, trasformò la stessa cognizione del tempo, che divenne sempre più frenetico e standardizzato. L’aumento generale dei redditivi provocò un’espansione e una trasformazione dei consumi che diede vita a una società caratterizzata dalla larga diffusione di beni di consumo durevoli e di servizi non essenziali, precedentemente riservati alle sole classi agiate. BOOM DEI CONSUMI E MESSAGGI PUBBLICITARI Il boom dei consumi “superflui” fu favorito dall’ampliamento della rete commerciale e dalla moltiplicazione dei messaggi pubblicitari, amplificati dai mezzi di comunicazione di massa. IDOLI, MITI, MODELLI La società di massa creò soprattutto “idoli e miti” talmente forti, da diventare “modelli” per milioni di persone. “Icone”, i cui abiti, le cui pettinature, i cui comportamenti, vennero imitati non più solo da una ristretta aristocrazia come era avvenuto nel XX secolo, ma da donne e uomini di ogni classe e ceto sociale che in essi si identificarono. Negli anni Sessanta maturò negli Stati Uniti una nuova forma d’arte popolare che combaciava perfettamente con la società consumistica che si era affermata: la Pop-Art. Essa rivolgeva la propria attenzione agli oggetti, ai miti, ai linguaggi della società dei consumi. L’appellativo “popular” deve essere inteso come arte di massa, prodotta in serie. Poiché la massa non ha volto, l’arte che la esprime deve farsi anonima, attingere dall’universo del quotidiano: solo così potrà essere compresa dal maggior numero possibile di individui. La Pop-Art usa lo stesso linguaggio della pubblicità e risulta perfettamente omogenea alla società dei consumi. L’artista non trova più spazio per alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura quale puro manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo industriale. È proprio il cibo il primo elemento di interesse della Pop-Art. I prodotti alimentari non sono più scelti esclusivamente per il loro sapore, ma per i colori e le dimensioni delle loro confezioni. Il contenuto, a questo punto, passa in secondo piano. Si consuma prima di mangiare. ANDY WARHOL Andy Warhol è il rappresentante più noto della cultura pop americana. Nel 1962 Warhol adotta il procedimento della stampa serigrafica, che gli consente la riproduzione meccanica di un’immagine in numerose copie. Con questa tecnica immortala soggetti presi indifferentemente dal mondo dello spettacolo (Marilyn Monroe, Elvis Presley) e dagli scaffali di un supermercato. Warhol lavora a decine di dipinti nei quali riproduce il volto sorridente di Marilyn Monroe mutandone semplicemente i colori. In questo modo il personaggio di riferimento scompare e resta solo la sua immagine. L’infinita ripetitività finisce per togliere espressività. JOHN FITZGERALD KENNEDY The democratic John F. Kennedy became president at the time when the Cold War was not over yet. He secretly researched trade relations with Cuba. THE WOMEN OF THE PRESIDENT The earliest ‘60's were marked by two of the America's most glamorous icons: Marilyn Monroe, Hollywood's greatest sex symbol and first lady Jackie Kennedy. They rivaled each other for more than fame and fought for the love of one man: president John F. Kennedy. VS On the 1952, at Madison Square Garden in New York, Marilyn serenaded the president of the United States in front of 40 million people. Marilyn Monroe had in fact been having in affair behind Jackie Kennedy’s back for 8 years. She was convinced that the president would one day leave his wife for her. Jacqueline Kennedy The First Lady & The Sex Symbol Jacqueline At age of 31, Jacqueline Kennedy was the first lady. With her gracious personal style and her passion for history and the arts, she worked hard to be worthy of her new role. While she had a deep sense of obligation to her country, her first priorities were to be a good wife to her husband and mother to her children. Mrs. Kennedy also influenced the world of fashion. Her unique style made her a trendsetter, although she discouraged the excessive focus on her appearance by magazines, newspapers, and the general public. Marilyn On the contrary Marilyn Monroe personified Hollywood glamour with an amazing glow and energy that charmed the world. Although she was an attractive beauty with sensual curves and a generous soul, Marilyn was more than a ‘50s sex goddess. Her apparent vulnerability and innocence, in combination with an innate sensuality, has endeared her to the global consciousness. One of her most famous critics to the consumerism society’s falsehood is: “With fame, you know, you can read about yourself, somebody else’s ideas about you, but what’s important is how you feel about yourself – for survival and living day to day with that comes up” -Marilyn BIBLIOGRAFIA Gli ultimi giorni di Marilyn Monroe – Keith Badman Ritratti del coraggio – John F. Kennedy Il mosaico e gli specchi 5A – Editori Laterza Il mosaico e gli specchi 5B – Editori Laterza Il cricco di Teodoro – Zanichelli La Pop-Art – Wikipedia Andy Warhol – Wikipedia Marilyn Monroe – Wikipedia Marilyn Monroe vs Jacqueline Kennedy - Youtube La società del benessere America anni ‘40-’60 Jacqueline Kennedy Il consumismo IDOLI, ICONE e MITI The women of the president La Pop-Art Andy Warhol Marilyn Monroe INDICE • • • • • • • • • LA SOCIETÀ DEL “BENESSERE” BOOM DEI CONSUMI E MESSAGGI PUBBLICITARI IDOLI, MITI, MODELLI POP-ART ANDY WARHOL JOHN F. KENNEDY THE WOMEN OF THE PRESIDENT BIBLIOGRAFIA MAPPA CONCETTUALE