scheda-poesie - Comune di Noto

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Davide Rondoni, nato a Forlì nel 1964, ha pubblicato vari libri di poesia, tra cui ʺApocalisse, amoreʺ (Mondadori, 2008), “Le parole accese (poesie per bambini e non)” (Rizzoli 2009, “3 – Tommaso Paolo Michelangelo” (Marietti, 2009), “Ballo lentamente con le tue ombre” (Tracce, 2009), ʺCompianto vitaʺ (Marietti 2004) ʺAvrebbe amato chiunqueʺ (Guanda 2003) e ʺIl bar del tempoʺ (Guanda 1999). È appena uscita per Salerno editrice (2010)la sua traduzione di Baudelaire. Ha pubblicato alcuni volumi di saggi e interventi tra cui “Hermann. Una vita storta e santa puntata alle stelle” (BUR 2010), “Contro la letteratura” Il saggiatore 2010), ʺIl fuoco della poesia. In viaggio nelle questioni di oggi.ʺ Rizzoli 2009, ʺNon una vita soltanto. Scritti da unʹesperienza di poesiaʺ (Marietti 2001) e ʺLa parola accesaʺ (edizioni di Pagina 2007). Eʹ autore di libri per bambini, il racconto ʺI bambini nascono come le poesieʺ (Fabbri 2008); ʺLe parole acceseʺ (Rizzoli 2009). Compare nelle migliori antologie recenti della poesia italiana. Eʹ editorialista del Sole 24 ore e di Avvenire. Dirige il Centro di poesia contemporanea dellʹUniversità di Bologna e la rivista clanDestino. Eʹ ideatore e direttore artistico di Dante 09, appuntamento culturale a Ravenna. Da “Apocalisse amore”, Mondadori 2008 Grazie a te essere come l’albero solitario sulla linea della collina che aperto fa vedere
come gli viene alle spalle il grido del cielo Con te amore mio sento finalmente il canto che mi farà morire * Bartolomeo Quando anche tu ti fermerai in questo grande autogrill e il viso stanco vedrai rapido sui vetri, sull'alluminio del banco, sarà una sera come questa che nel vento rompe la luce e le nubi del giorno, sarà un grande momento: lo sapremo io e te soli. Ripartirai con un lieve turbamento, quasi un ricordo e i silenzi delle scansìe di oggetti, dei benzinai, dei loro berretti,
sentirai alle tue spalle leggero divenire un canto. La felicità del tempo è dirti sì, ci sei, una forza segreta uno sgomento ti fa, non la mia giovinezza che cede, non l'età matura, non il mio invecchiamento ­ la nostra vera somiglianza è là dove non si vede. Mio figlio, mio viaggiatore, sarà il tuo inferno, la tua virtù questo udito da cane o da angelo che sente all'unisono il giro dei pianeti e la pastiglia cadere nel bicchiere due piani sotto, dove due vecchi si accudiscono. Sarà questo amore strepitoso tuo padre, quello vero. Fermati ancora in questo autogrill, dal buio mi piacerà rivederti…
* Ancora Freetown, città dei liberi, Sierra Leone2005. A Bepi B. Insegna una mossa di danza o di guerra l’uomo al figlio sulla veranda di vecchie casse di birra in questo slam o suburbio… il figlio bellissimo e svestito ride nella luce, l’innocenza non lo salva ma splende nell’inferno umano e non umano di fame e di clacson. Altri stanno immobili e muti ai finestrini. Per ore starebbero li’ ad aspettare il denaro, e vedi i riflessi dell’oceano passare su quei visi, le foreste sulle mutilazioni
Ferro, pietra da spaccare, i bianchi camion delle nazioni unite, i pugni chiusi delle donne col riso i sassi sul fuoco, e polvere e urla da un furgone strapieno, cosa sono le strade, buie, calde nella città dei liberi… Tutto vano e tutto umano, dice lui da quarant’anni quaggiù, se bastasse la vita agli uomini la Sierra sarebbe il paradiso. Ma dov’è la speranza, nessuno la sa inventare se non morendo d’amore e vivendo nelle afriche del cuore.