DISCORSO DEL SINDACO LAURA ROSSI È con grande
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DISCORSO DEL SINDACO LAURA ROSSI È con grande
DISCORSO DEL SINDACO LAURA ROSSI È con grande soddisfazione che vi do il benvenuto a questa mostra dedicata a Sonia Micela che si pone l'obiettivo di rendere omaggio a un'artista nata nella nostra città e di far conoscere al pubblico la donazione effettuata dai figli Paolo, Salvatore e Vincenzo, ai quali rivolgo il caloroso ringraziamento di tutta la comunità, per la loro generosità e per la fiducia dimostrata verso le nostre istituzioni. Questa donazione comprende più di 120 dipinti, alcune opere di altri artisti e il personale archivio di Sonia Micela con appunti, manoscritti, lettere e fotografie, i quali ci hanno permesso di ricostruire la sua biografia. Quello che presentiamo oggi è dunque un percorso di ricostruzione di una vicenda artistica e umana che va oltre il pur importante allestimento espositivo e ci permette di conoscere la vita e le opere di una pittrice del Novecento. Il Museo Civico delle Cappuccine, grazie alla preziosa collaborazione dell'Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, prosegue così il proprio percorso di ricerca, studio e approfondimento delle personalità artistiche legate al nostro territorio - il naturalista Pietro Bubani, i pittori Giuseppe Rambelli ed Edgardo Saporetti - e del nostro patrimonio storico artistico: gli antichi corali e le preziose pergamene conservate nell'Archivio comunale. Queste ricerche e approfondimenti sono poi state pubblicate nella collana degli "Archivi dell'arte", grazie alla lungimirante iniziativa dell'Istituto per i Beni Artistici e Culturali della Regione Emilia-Romagna. Da questo lavoro, particolarmente importante per conoscere meglio la storia della realtà in cui viviamo e di coloro che ci hanno preceduti, emerge il quadro di un territorio particolarmente vivace e ricco di personalità artistiche. Si tratta di un dato che rafforza la nostra idea, il nostro intento di valorizzare Bagnacavallo come città d'arte e di cultura e di compiere tutti gli sforzi possibili, anche cercando sempre più collaborazioni da parte di altri enti e di privati, per portare avanti il nostro impegno a investire nella cultura, nella consapevolezza di quanto ciò sia importante per la crescita civile, sociale ed economica del nostro territorio. Siamo orgogliosi di proporre all'attenzione del pubblico, in occasione della Festa di San Michele, una delle manifestazioni più importanti della città, questa esposizione dedicata a un'artista originaria del nostro territorio, una donna "forte e sensibile", come hanno scritto i curatori della mostra, che non ha potuto né voluto che le difficoltà delle vita le impedissero di dare sfogo alla sua insopprimibile espressività artistica. Sono poi particolarmente orgogliosa del fatto che le nostre istituzioni culturali, dopo aver valorizzato le figure di numerosi bagnacavallesi illustri, possano presentare al pubblico anche la vita e l'opera di una figura femminile, di un'artista, di un'antifascista che aderì alla Resistenza, durante la quale fu staffetta partigiana. In questo modo contribuiamo anche ad arricchire le nostre conoscenze sull'importante contributo delle donne alla vita culturale, politica e sociale del nostro territorio. Desidero dunque esprimere il ringraziamento dell'Amministrazione e della comunità bagnacavallese a tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di questo interessante percorso culturale: agli eredi Paolo, Salvatore Micela e Vincenzo, ai curatori Diego Galizzi e Orlando Piraccini, all'Istituto per i Beni culturali dell'EmiliaRomagna e alla Fondazione Cassa di Risparmo e Banca del Monte di Lugo. Consentitemi, infine, prima di concludere, di sottolineare che l'inaugurazione di oggi riapre la stagione espositiva del Museo Civico delle Cappuccine dopo una breve pausa che ci ha consentito di svolgere alcuni importanti lavori di abbattimento delle barriere architettoniche; lavori che sono stati realizzati grazie anche al contributo della Regione Emilia-Romagna, tramite i piani museali. L'aver reso possibile, a tutti i cittadini, l'accesso ai locali situati ai piani superiori del Museo è un doveroso impegno civico che è stato finalmente possibile rispettare; è un segno di civiltà del quale la nostra città deve essere pienamente consapevole.