SeminarioMottolese_Modulo2011-2012

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SeminarioMottolese_Modulo2011-2012
Legge e Tempio fra giudaismo formativo e cristianesimo primitivo:
approssimazioni a Matteo 23
1) Torah scritta (Bibbia) + Torah orale: Mishnah, Talmud (mishnah + gemarah), ecc.
Codice legale in sei Ordini (norme su agricoltura; festività; donne; danni; cose sacre; cose pure).
Raccolta di insegnamenti trasmessi oralmente per secoli e poi messi per iscritto gradualmente (fino alla
redazione finale del codice, intorno al 200 d.C.). Gli insegnamenti vengono attribuiti ai maestri delle prime
generazioni (proto-rabbini, inizio I secolo) o ai loro allievi. I redattori della Mishnah sono chiamati Tannaim.
Molte norme (halakot) sono legate al Tempio; molte (legate al Tempio e non solo) non sono più eseguibili.
2) Lo studente saggio che si occupi della Torah, e soprattutto dello studio delle sezioni scritturali riguardanti
le norme sul santuario e sulle offerte, “sarà considerato come se (ke-ilu) avesse offerto lui stesso un
sacrificio reale” (TB Menahot 110a; cfr. Taanit 27b; Megillah 31b; Levitico Rabbah 7, 3; Tanhuma Tzav 14).
3) “Se la parte esterna di un recipiente viene resa impura da un liquido (impuro), le sue parti interne
restano pure. Ma se la sua parte interna è contaminata, l’intero è contaminato” (Tosefta Berakot 5: 26).
4) “Un pagano venne da Hillel e questi lo convertì dicendogli: Non fare al prossimo ciò che è detestabile per
te stesso. In questo consiste tutta la Torah; il resto è interpretazione di tale principio. Ora va’ e studia” (TB
Shabbat 31).
“Disse Ben Azzai: Affrettati ad adempiere un comandamento, grande o piccolo che sia, e fuggi il peccato;
perché un peccato porta con sé un altro peccato e un comandamento un altro comandamento” (Mishnah
Avot 4: 2).
5)
Tempio
extra-Tempio (post-Tempio)
santità
cultica (rituale)
Legge
purità
morale – civile
6) Breve bibliografia:
J. Neusner, The Idea of Purity in Ancient Judaism, Leiden 1973
E.P. Sanders, Jewish Law from Jesus to the Mishnah, London 1990
E.P. Sanders, Judaism: Practice and Belief (63 BCE – 66 CE), London 1992 (trad. it. Brescia 1999)
W.R.C. Loader, Jesus’ Attitude Towards the Law: A Study of the Gospels, Tübingen 1997
J. Klawans, Impurity and Sin in Ancient Judaism, New York 2000
a) Mt 23: Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: «Sulla cattedra (kaqe@drav) di Mosè
si sono seduti gli scribi (oié grammatei^v) e i farisei (oié Farisai^oi). 3Praticate e osservate tutto ciò che vi
dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli
pesanti (forti@a bare@a) e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono
muoverli neppure con un dito. (cfr. Lc 11, 46)
Cfr. Mt 11: 29Prendete il mio giogo (zugo@n) sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e
troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Cfr. Mt 5: 17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma
a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un
solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di
questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20Io vi dico infatti: se la
vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
b) Mt 23: 16Guai a voi, guide cieche, che dite: «Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno
giura per l'oro del tempio, resta obbligato». 17Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che
rende sacro l'oro? (cfr. Mt 5, 33-37, insieme a Qo 5, 3-4 su Dt 23, 23).
c) Mt 23: 23Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'anéto e sul cumìno, e
trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece
erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. 24Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il
cammello! (cfr. Lc 11, 42)
d) Mt 23: 25Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite (kaqari@zete) l'esterno del bicchiere e del piatto,
ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. 26Fariseo cieco, pulisci (kaqa@rison) prima l'interno
del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito!
Cfr. Lc 11: 37Mentre stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38Il fariseo
vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. 39Allora il Signore gli disse: «Voi
farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria.
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Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41Date piuttosto in elemosina
quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro. (cfr. Vangelo di Tommaso, Log. 89)
Cfr. Mc 7: 1 Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che
alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3- i farisei infatti e tutti i Giudei
(kai# pa@ntev oié èIoudai^oi) non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla
tradizione degli antichi (th#n para@dosin tw^n presbute@rwn) 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza
aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie,
di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si
comportano secondo la tradizione degli antichi *…+. 14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi
tutti e comprendete bene! 15Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro
(koinw^sai). Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro».16*…+ 18E disse loro: «Così neanche
voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo
impuro, 19perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli
alimenti (kaqari@zwn pa@nta ta# brw@mata).