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Città di Nardò – Linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2011 – 2016 - Sindaco Marcello Risi
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CITTA’ DI NARDO’
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO PER IL QUINQUENNIO 2011 – 2016
Sindaco Marcello Risi
PREMESSA
Abbiamo la piena consapevolezza che ci attendono anni di lavoro faticoso per affrontare l’attuale
seria situazione di crisi in modo che essa rappresenti un’opportunità di cambiamento e quindi di
crescita economica e sociale della nostra comunità.
Gli aspetti anche generali della crisi sono noti a tutti e rispecchiano essenzialmente, da un lato le
difficoltà che investono il mondo del lavoro e della iniziativa economica e, dall’altro – sul versante
del ruolo e delle funzioni dell’ente locale – le problematicità di natura finanziaria che condizionano
decisamente l’attività dei comuni.
Problematicità scaturenti sia dalla progressiva drastica riduz
riduzione
ione dei trasferimenti di fondi statali –
oltre modo inasprita dalla recente manovra finanziaria del governo nazionale – sia dall’obbligo di
rispetto assoluto del patto di stabilità, che di fatto frena l’ampliamento dei servizi da offrire ai
cittadini e rallenta la sistemazione delle debitorie di pertinenza dell’Ente, comunque formatesi.
Siamo fermamente convinti che le più significative scelte di civiltà sono quelle che permettono al
riconoscimento
Comune di offrire un contributo importante nella direzione del riconoscim
ento effettivo della dignità
dalla
della persona umana e dell’importanza del ruolo sociale svolto da
lla famiglia. E crediamo anche
che tale riconoscimento non puo’ che fondarsi sulla possibilità di lavoro per tutti, quale mezzo di
elevazione morale e materiale e come momento di progresso civile e culturale. In una società
giusta tutti devono avere un lavoro.
Siamo anche consapevoli che – a causa degli ostacoli obiettivamente introdotti dall’attuale quadro
di compatibilità economiche – la salvaguardia, l’estensione e la stabilità nel tempo dei servizi
pubblici da garantire ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, potranno essere assicurate soltanto
attraverso una progressiva azione di contenimento e di riduzione delle spese della struttura, con
l’azzeramento di quelle non strettamente necessarie per il raggiungimento dei fini istituzionali
dell’Ente e con il reperimento di nuove risorse rivenienti, fra l’altro, dall’alienazione o dall’utilizzo
economico degli immobili di proprietà non funzionali alle necessità del Comune.
Onde assicurare all’azione di governo della cosa pubblica unità di indirizzo e coerenza rispetto alle
seguenti linee programmatiche, andremo a costituire, entro breve tempo, una cabina permanente
di regia politica che ne segua gli iter di attuazione.
Partendo dall’attuale stato di cose, dobbiamo tracciare una strategia di sviluppo, che interessi
l’intera comunità neritina, coniugando le funzioni e il ruolo del Comune erogatore di servizi con
l’azione dei vari soggetti operanti nel sistema economico e sociale locale. Dobbiamo procedere
tutti insieme, anche perché nessuna singola componente di questa nostra comunità puo’ pensare
di farcela da sola. Volendo costruire il futuro di tutti, dobbiamo operare perché condivisione e
partecipazione siano alla base delle scelte e delle decisioni importanti.
Principi ispiratori dell’azione amministrativa sono il rispetto della questione morale – basato sulla
condivisione e l’applicazione di criteri di massima limpidezza amministrativa e gestionale – e, come
già accennato, la normalizzazione della situ
situazione
azione finanziaria del Comune, a cui associare una
speciale attenzione alla trasparenza degli atti contabili nei confronti dei cittadini. A questo scopo,
lavoreremo a tempo debito alla redazione e alla divulgazione di uno specifico rendiconto, in forma
di “Bilancio Sociale”, che illustri ai cittadini contribuenti (essendo essi i primi autentici “portatori di
interesse”), i motivi che hanno portato l’Amministrazione ad operare determinate scelte e la
destinazione data al pubblico denaro.
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1. LE POLITICHE SOCIALI
Il livello di civiltà delle scelte amministrative operate da coloro che governano la cosa pubblica si
misura innanzi tutto dalla capacità di dare risposte positive alle problematiche che riguardano le
fasce sociali più esposte agli effetti delle situazioni di crisi.
L’operato di questa Amministrazione in questo delicato settore di intervento, in forte sintonia con le
misure previste dal Piano Sociale di Zona, sarà indirizzato principalmente ad offrire – di concerto
con gli interventi dello Stato, della Regione, della provincia e dell’ASL – un appropriato sostegno
all’organismo famiglia, nelle sue diverse tipologie, inteso come risorsa prima e insostituibile nel
fronteggiare le varie situazioni di fragilità.
L’intento precipuo è quello di umanizzare ulteriormente gli interventi sociali, anche facilitando in
ogni contesto ove ciò sia possibile, il mantenimento nell’ambiente familiare dei soggetti più deboli.
Altro obiettivo qualificante di questa Amministrazione, che travalica un’angusta e limitante
concezione di servizio sociale, è quello di mettere a disposizione delle diverse età interventi e
strutture che permettano di superare le situazioni di disgregazione e di solitudine sociale.
1.1 L’infanzia
Daremo inizio con urgenza all’attività dell’asilo nido comunale.
Nell’attesa che si possano determinare in futuro condizioni finanziarie e normative che rendano
possibile la realizzazione di un altro asilo nido comunale, intendiamo per l’immediato:
-
incoraggiare e sostenere la creazione di sezioni “primavera” per i bimbi dai 24 ai 36 mesi,
soprattutto sui posti di lavoro oltre che nelle sedi scolastiche;
-
promuovere la realizzazione di una “rete sociale” fra gli asili privati presenti sul territorio,
attraverso la quale gli stessi avranno maggiori opportunità di accedere a forme di
finanziamento pubblico finalizzato sia all’ottimizzazione del servizio offerto sia alla fruizione
agevolata da parte degli strati sociali meno garantiti.
Sarà utile promuovere ed attuare percorsi – condivisi con le istituzioni scolastiche e culturali
cittadine – di comprensione della cultura dell’infanzia, che realizzino incontri formativi con la
presenza delle famiglie insieme ai bambini in età scolare.
In coordinazione con le altre istituzioni preposte, ci adopereremo perché venga tutelato l’interesse
dei bambini coinvolti in situazioni di precarietà genitoriale
genitoriale e familiare.
familiare
Dovremo individuare spazi e contenitori,
contenitori anche in aree periferiche, da destinare alla fruizione
dell’infanzia
infanzia,
infanzia dove anche gli anziani possano trascorrere il tempo libero.
Sarà proposta e sostenuta l’istituzione del Consiglio Comunale dei ragazzi,
ragazzi al quale affidare
funzioni 1) di riflessione e confronto su tematiche connesse all’età, attraverso l’affermazione del
punto di vista dei minori, 2) di educazione civica degli stessi.
1.2 I giovani
Saranno compiuti tutti gli atti necessari per l’attivazione sollecita della Consulta Giovanile.
Giovanile
E’ necessario porre in essere una serie di azioni volte a incoraggiare l’aggregazione
aggregazione giovanile in
contenitori culturali e sociali e ricreativi specificamente destinati allo scopo, che siano nella
disponibilità del Comune, quali la Biblioteca Comunale “Achille Vergari”, il CRSEC, la Villa
Comunale (risolvendone preventivamente i problemi di custodia e sorveglianza), la “Casina” di Via
Volta di imminente fruibilità (nel rispetto delle previsioni di cui al progetto finanziato dal programma
regionale “Bollenti Spiriti”). Non appena potranno essere fruibili, anche le strutture sportive
comunali al momento non funzionanti, potranno consentire ulteriori opportunità di aggregazione.
Sarà istituito, con la collaborazione dell’Università del Salento, lo “Sportello
Sportello dello Studente”,
Studente quale
servizio comunale di orientamento nella scelta delle facoltà universitarie e, possibilmente, nei
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rapporti con gli uffici amministrativi dell’ateneo. Tale servizio troverà allocazione in un apposito
locale della casina “spazio Giovani” di Via Volta.
Nello stesso spazio, troverà finalmente sistemazione ed avvio il servizio “Informa
Informagiovani
Informagiovani”,
giovani già
finanziato dalla Regione Puglia, che ha pure fornito una dotazione informatica, attualmente allocata
presso la Biblioteca Comunale.
Con il coinvolgimento di istituzioni pubbliche e di aziende private, studieremo la promozione, senza
previsione di costi per il Comune, di stage formativi
formativi o tirocini addestrativi,
addestrativi da organizzarsi in favore
di studenti delle Scuole Medie di secondo grado ed universitari, presso operatori e uffici locali.
1.3 Gli anziani
Dovranno essere individuate, anche in collaborazione con l’ASL e le associazioni e gli enti del
volontariato, le forme attraverso le quali garantire l’assistenza domiciliare agli anziani non
volontariato
autosufficienti e agli altri soggetti non assistiti, portatori di disabilità.
Abbiamo anche intenzione di diversificare ed arricchire le attività della struttura comunale (l’attuale
Centro Anziani) da adibire a centro diurno di assistenza e svago per anziani e disabili non
autosufficienti.
Promuoveremo le azioni e le iniziative, anche organizzate da altri soggetti, tendenti all’impiego – su
base assolutamente volontaria – di pensionati abili in funzioni socialmente rilevanti,
rilevanti prima fra tutte
quella di ausilio ai vigili urbani nell’opera di disciplina del traffico nei pressi degli istituti scolastici
all’entrata ed all’uscita dei ragazzi.
Faciliteremo l’attuazione di un apposito progetto volto a promuovere la socialità e ad
accompagnare l’integrità fisica degli anziani, mediante corsi di “ginnastica
ginnastica dolce”
dolce da affidare ad un
organismo qualificato.
Saranno predisposti e sperimentati corsi di formazione informatica di base,
base con la previsione di
quote di costo a carico dei fruitori.
Verrà ancora garantita, nel rispetto di criteri e parametri già adottati, l’organizzazione di soggiorni
termali in favore degli anziani della nostra città, da far fruire opportunamente in periodi di bassa
stagione.
1.4 Le famiglie in difficoltà,
difficoltà, i diversamente abili
Ci poniamo l’obiettivo di accrescere le risorse per il sostegno ai nuclei familiari e alle persone più
deboli,
deboli in favore dei quali ci impegniamo anche ad attivare specifiche politiche fiscali locali atte a
limitare gli effetti negativi della crisi economica, che aggravano le loro già problematiche condizioni
di vita.
Saranno erogati, previa attenta verifica delle effettive necessità, i contributi sui canoni di affitto e
saranno promossi, in collaborazione con l’imprenditoria locale, inserimenti lavorativi
lavorativi sociosocioterapeutici per soggetti che abbisognano di tale azione di sostegno.
Puntiamo ad intraprendere, in collaborazione con l’Istituto Autonomo Case Popolari, iniziative volte
alla costruzione di nuovi alloggi per rispondere, almeno in parte, all’emergenza casa.
E’ molto alto nella nostra Città il numero delle famiglie che vivono in condizione di povertà o in forti
difficoltà economiche. Ogni giorno chi amministra tocca di persona la carne povera della nostra
comunità. Un grumo di vite che soffrono, sperano, attendono, faticano, non ce la fanno. Di fronte
alla sofferenza della miseria dobbiamo reagire con lo spirito di una classe di amministratore che
non si scoraggia, che fa della lotta alla povertà uno degli obiettivi principali dell’azione di governo, e
che lancia ai bambini e ai giovani delle famiglie maggiormente in difficoltà un messaggio chiaro:
siete al primo posto nei pensieri di chi governa questa Città e non sarete mai lasciati soli.
Per i portatori di abilità diverse,
diverse in particolare, l’Amministrazione porrà in essere azioni positive
volte a:
1.4.1 tutelare i diritti delle persone diversamente abili e dei loro familiari, intervenendo – ove
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possibile - per garantire assistenza e consulenza medico-legale e per semplificare i rapporti con
altri enti ed istituzioni
1.4.2 completare e attivare il Centro diurno per disabili in Via Avetrana;
1.4.3
1.4.3 facilitare l’offerta di un livello dignitoso di assistenza domiciliare a questi cittadini;
1.4.4
1.4.4 proseguire l’opera di rimozione delle barriere architettoniche e individuare una maggiore
disponibilità di aree di sosta, anche dedicate, per i portatori di disabilità;
1.4.5
1.4.5 potenziare un servizio di trasporto sociale, acquistando un idoneo autoveicolo anche con
l’aiuto di sponsor privati;
1.4.6
1.4.6 interagire con altre istituzioni pubbliche e strutture private, con l’obiettivo di ottenere il rispetto
delle norme relative alla riserva di posti di lavoro ai soggetti appartenenti alle c.d. “categorie
protette”.
1.5 I migranti
migranti
E’stato istituito dall’Amministrazione Comunale un tavolo di consultazione permanente,
permanente che
prevede la partecipazione di tutti gli operatori istituzionali e le associazioni di volontariato religiose
e laiche particolarmente sensibili alla tematica.
Fondamentale, in questa prospettiva, sarà la collaborazione con il Dipartimento di studi sociali
sull’immigrazione dell’Università del Salento, allo scopo di consentire la sperimentazione e
l’applicazione di modelli avanzati di cooperazione ed integrazione,
integrazione che possano vedere il
coinvolgimento attivo anche del mondo della scuola e della cittadinanza di Nardò.
Consapevoli che il mondo nell'era globale è sempre più piccolo e interdipendente,
promuoveremo e sosterremo le iniziative del volontariato laico e cattolico tendenti all’integrazione e
all’inclusione sociale degli lavoratori immigrati (cittadini europei ed extra comunitari non soltanto
stagionali), quali corsi di lingua
lingua italiana,
italiana corsi di educazione civica.
civica
In collaborazione con gli uffici periferici del Ministero del Lavoro, daremo vita ad uno “spo
sportello
sportello
immigrati”
immigrati con compiti informativi e di collegamento con enti, imprese e altri organismi interessati,
al fine di assistere i lavoratori stranieri nei loro rapporti con gli stessi.
Con l’assistenza e il contributo degli organi competenti, studieremo azioni e accorgimenti idonei ad
garantire la sicurezza degli operatori e degli ospiti nella struttura di accoglienza stagionale della
Masseria Boncuri, anche mediante la presenza discreta ma costante delle Istituzioni all’uopo
preposte. All’ente locale non si puo’ chiedere di accollarsi la salvaguardia dell’incolumità e della
vita di tutti (stagionali, volontari, comunità cittadina) e la difesa della sicurezza comune.
Questa Amministrazione è altresì convinta che la responsabilità sociale riveniente dalla presenza
dei lavoratori stagionali non puo’ far carico esclusivamente all’ente locale. Pertanto, avvierà
opportuni contatti con le imprese che utilizzano le prestazioni lavorative di queste persone, al fine
di concordare forme di coinvolgimento e di contributo delle stesse imprese nella soluzione dei
problemi.
Nardò è oggi una città simbolo di integrazione e di multirazzia
multirazzialità.
ialità. Un’altra medaglia di civiltà
guadagnata sul campo, in linea con la nostra storia, con i nostri valori, con l’anima della nostra
Città.
Contrasto al randagismo canino
La questione del randagismo canino presenta seri aspetti di problematicità per gli inconvenienti
che essa provoca alla popolazione e di evitabile dispendio di pubblico denaro, che potrebbe essere
più opportunamente impiegato al fine di attenuare situazioni di disagio sociale maggiormente
meritevoli di attenzione. Per questo motivo, intendiamo affrontare in modo organico tale questione,
con l’obiettivo di ridurne al minimo le conseguenze negative sulla comunità cittadina.
Attualmente, il Comune di Nardò spende più di 175 mila euro annui per affidare a vari canili della
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provincia gli oltre 170 cani randagi che l’inciviltà e il cinismo di alcuni abitanti ha abbandonato e
che sono stati accalappiati sul nostro territorio. Per sopravvivere, queste i bestie incolpevoli, si
riuniscono in branchi e finiscono però col rappresentare veri e propri rischi per l’incolumità delle
persone, specialmente per anziani, donne e bambini.
Con lo scopo preciso di incominciare concretamente a porre rimedio a questo stato di cose, dal
mese di novembre 2011 abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione pubblica
pubblica,
ca che
prevede anche la sterilizzazione dei cani – per la quale è stato già chiesto un apposito
finanziamento alla Regione – e la realizzazione, nel più breve tempo possibile, di un canile
sanitario.
sanitario La collaborazione fra i settori “Servizi Sociali” e “Urbanistica” consentirà di reperire
un’area comunale di dimensioni adeguate (almeno un ettaro), sulla quale realizzare detta struttura,
che sarà in grado di ospitare fino a 300 bestie.
°°°°°
2. LA PROMOZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO E IL TURISMO
Siamo convinti che le possibilità di sviluppo economico e civile della nostra realtà comunale
incrocino in larga misura la capacità di mettere in campo un’azione congiunta da parte di
amministratori e operatori, volta a dare impulso e a divulgare le potenzialità del nostro territorio.
Infatti, le peculiarità del nostro territorio, la bellezza delle nostre coste e del parco naturale, la
preziosità ed unicità del nostro centro storico, la storia delle masserie fortificate o dell’entroterra
dell’Arneo, la ricchezza delle nostre vigne e dei nostri uliveti secolari, a dimostrare il miglior modo
di mettere a frutto tante e tali ricchezze è la loro valorizzazione, quale presupposto indispensabile
per lo sviluppo turistico. Una grande attenzione, pertanto, sarà riservata da questa
Amministrazione alle idee e alle iniziative in questo campo, anche con riguardo ai progetti e alle
azioni realizzati – all’interno di reti sinergiche con altri enti ed istituzioni – in attuazione di interventi
finanziati dall’Unione Europea.
2.1
2.1 Marketing del territorio,
territorio, Spettacolo, Comunicazione. Questi tre elementi animeranno le linee
programmatiche del mandato, tenuto conto che essi costituiscono potenti fattori di sviluppo sociale
ed economico di ogni comunità e strumento di crescita del suo senso civico e di appartenenza.
Investire in tali attività significa investire nel futuro e soprattutto nell'agire e nel pensare delle
persone. Compito principale dell'Amministrazione è quello di valorizzare ogni risorsa culturale
materiale e immateriale, promuovere il patrimonio di conoscenza degli operatori del settore,
mettere a disposizione relazioni e luoghi dove possano prendere forma le varie manifestazioni.
Dall'intesa fra gli Assessorati al Marketing Territoriale, alla Cultura e al Turismo è scaturita la
volontà di incentrare tali obiettivi sulla conoscenza e la divulgazione delle culture e della memoria
locale in un'ottica interculturale.
Lo scopo è inoltre quello di promuovere una città policentrica,
policentrica che annulli la separazione tra centro
e periferia e avvicini città e frazioni ma che nello stesso tempo volga alla valorizzazione dei luoghi
d'arte (centro storico). Da qui la marcata necessità di inserire la maggior parte delle date del
calendario estivo “Onde di Luna” tra i siti più caratteristici del nostro centro storico oltre che delle
marine, in modo da compiere un percorso unico, attraverso il quale concretizzare la promozione
del nostro territorio.
Operando all’interno di quest’ottica, fatta salva l'idea che nel periodo estivo ci sia una più alta
concentrazione delle offerte di spettacolo ed intrattenimento, la programmazione di eventi andrà
sviluppata sul calendario valorizzando anche le potenzialità della stagione invernale.
invernale
Si lavorerà alla realizzazione di eventi spot e temporanei che riescano nel tempo a diventare
appuntamenti fissi e caratterizzanti del nostro territorio,
territorio in un più ampio sistema virtuoso che
garantisca la promozione di una vera e propria cultura della città.
Pensiamo a realizzare un grande evento per famiglie,
famiglie ragazzi e bambini, e un festival del cinema,
cinema
accanto ad altre iniziative di contaminazione artistica e promozione della cultura del
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contemporaneo mirate al coinvolgimento attivo e alla partecipazione della più svariata tipologia di
pubblico.
In quest'ottica si tenderà a favorire l'attuazione di politiche di crescita locale e azioni di animazione
economica, attraverso lo sviluppo di forme di gestione che creino sinergie locali e attivino
partnership pubblicopubblico-privato,
privato per la creazione di servizi in rete sensibili alla vastità del territorio
neritino e al patrimonio delle sue marine, non solo le più importanti.
Tutto ciò costituirà un’offerta
un’offerta integrata di servizi, indirizzata alla promozione letteraria, al teatro, agli
spettacoli, alle arti e all’artigianato, alla gastronomia di qualità, agli itinerari tematici, paesaggistici e
monumentali, alle bande e alle feste patronali. Un‘offerta in grado di stimolare l'eccellenza e
favorire la valorizzazione di tutti i beni e le risorse del nostro territorio; in grado di rafforzarne
l'identità nel mercato turistico e nel sistema di concorrenza, puntando all'ascolto delle realtà locali,
e a favorire il rapporto di collaborazione tra questa amministrazione e le diverse associazioni
territoriali.
2.2 Il Turismo.
Turismo. Avendo piena consapevolezza delle grandi potenzialità turistiche del nostro
territorio, intendiamo avviare una fase di programmazione che tenga conto del tipo di turismo che
intendiamo promuovere, facilitando convintamene quegli investimenti che facciano veramente
diventare il più potente volano di sviluppo per la nostra città.
E’ anche per questo che programmi, progetti e misure riguardanti lo sviluppo turistico sono
rinvenibili in grande parte delle presenti linee programmatiche, considerate le connessioni fra
questa materia e le attività culturali, di marketing territoriale, le iniziative di spettacolo e quelle
produttive commerciali e artigianali.
In materia di ricettività dobbiamo saper coniugare sia le esigenze dei visitatori che ricercano
l’organizzazione degli alberghi, sia di quelli che privilegiano l’accoglienza delle residenze di charme
e dei B & B. di pregio, in grado di offrire alta qualità e professionalità.
Il nostro territorio puo’ ospitare sia stabilimenti che possono essere fruiti da un numero elevato di
turisti, sia strutture più sobrie (tavolati, chioschi) in prossimità delle insenature naturali dei parchi
(da preservare e manutenere al meglio) che consentano la fruizione della scogliera
scogliera nel modo più
appropriato e confortevole.
La stessa idea di porto può cambiare a seconda del turismo che si intende incentivare. E’ urgente
avviare il procedimento per un porto turistico all’altezza delle ambizioni del nostro territorio. Un
porto da realizzare con capitali prevalentemente privati che esalti la vocazione turistica di Nardò e
completi il ventaglio delle offerte di servizi.
E’ evidente, quindi, che l’idea di turismo che intendiamo promuovere incide fortemente anche sulla
programmazione urbanistica che a breve dovremo approntare.
Al momento, una delle priorità deve riguardare il miglioramento dell’offerta
offerta turistica,
turistica anche
attraverso una maggiore attenzione alla qualità del servizio sinora offerto dagli operatori del
settore, sia in termini di professionalità sia in termini di validità della strutture. Da qui la necessità di
favorire l’organizzazione di corsi specializzati per migliorare la professionalità degli operatori e la
buona accoglienza nelle loro strutture; di effettuare controlli sulle strutture e sui servizi offerti,
magari incentivandone la qualità attraverso l’inserimento in una list promossa dal comune, così da
innalzare il target dell’offerta; di migliorare la fruibilità delle marine attraverso collegamenti con
navette tra il centro cittadino e la costa; di migliorare la promozione del nostro territorio attraverso
la partecipazione a eventi e fiere che assicurino un reale e mirato ritorno di immagine.
2.3 Interventi finanziati dall’U.E.
dall’U.E.
2.3.1 SAC – Sistema Ambientale e Culturale di Terra d’Arneo
Il progetto SAC tende a creare un sistema di eccellenze territoriali di Terra d’Arneo, mediante la
valorizzazione e la gestione integrata dei più importanti beni attrattori (culturali, ambientali,
enogastronomici), al fine di realizzare e promuovere un prodotto turistico significativo per l’intera
area di riferimento. In particolare, il SAC Arneo intende sviluppare, lungo due direttrici, le vocazioni
principali di questo territorio, connesse da un lato all’attrattore ambientale (Portoselvaggio - Palude
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del Capitano e Terra d’Arneo) e dall’altro a quello culturale, inteso anche come insieme di tradizioni
e produzioni tipiche dei territori dell’entroterra legati alla cultura contadina. Nello specifico, le
principali “vocazioni” dell’area potrebbero trovare “testimonianza a gestione” nei seguenti poli di
attrazione: 1) paesaggio; 2) ambiente costiero - marino; 3) architettura rurale; 4) produzioni tipiche;
5) beni ed eventi culturali.
La strutturazione del SAC Arneo, inteso come offerta culturale, ambientale ed enogastronomica
integrata genera l’attivazione, in parte già sviluppata, di interessanti sinergie con altre filiere
pubbliche e private, con l’obiettivo di assegnare alle politiche culturali e ambientali anche un valore
di sviluppo economico locale.
Di questo progetto, che interessa 11 comuni, il Parco Naturale “Portoselvaggio – Palude del
Capitano” e l’Università del Salento, la nostra Città è comune capofila.
capofila
2.3.2 Tur.Grate
Tur.Grate 2 (Azioni InteGRATE di Promozione dello sviluppo TURistico sostenibile)
Il progetto, di durata triennale, è approvato ed interamente finanziato dall’Unione Europea,
nell’ambito del programma IPA ADRIATICO (Instrument of Pre-Accession Assistance), al
quale il Comune di Nardò partecipa insieme ad altri comuni ed enti italiani, albanesi, greci e
montenegrini.
Anche questo progetto intende realizzare interventi di valorizzazione, promozione e migliore
fruizione delle risorse naturali, paesaggistiche e ambientali dei territori interessati, in un’ottica di
sviluppo sostenibile degli stessi. Aspetto fondamentale del progetto è la creazione di una forte
sinergia pubblico – privato finalizzata al potenziamento e alla qualificazione dell’offerta ambientale
e turistica, alla valorizzazione delle produzioni tipiche,
tipiche mediante la “tracciabilità di filiera” e la loro
promozione attraverso una serie di appropriate manifestazioni.
2.3.3
No Barrier
Nell’ambito di questo altro progetto di durata biennale, anch’esso finanziato interamente
dall’Unione Europea, è prevista la realizzazione dell’iniziativa “Il Parco per Tutti”, a misura di
disabile, per offrire a tutti, nessuno escluso, le medesime opportunità di godere delle bellezze
ambientali e naturalistiche del Parco di Portoselvaggio – Palude del Capitano e delle spiagge, come
quella del Frascone, che sarà opportunamente attrezzata e dotata di particolari mezzi di
locomozione per permetterne la piena fruibilità anche ai cittadini portatori di diverse abilità.
abilità
2.3.4
Area vasta
Nell’ambito dei progetti e delle attività dell’area vasta, saranno ultimati gli interventi di recupero del
Chiostro dei Carmelitani, del Chiostro di S. Antonio e del Museo della Memoria.
2.3.5
Progetti e azioni in collaborazione col GAL Terra d’Arneo
Nell’ambito delle attività del Gruppo di Azione Locale Terra d’Arneo, il Comune di Nardò è anche
impegnato nell’elaborazione e nella realizzazione di progetti, anch’essi finanziati dall’U.E., in
materia di incentivazione di attività turistiche,
turistiche di servizi di utilità sociale alla popolazione, di tutela e
riqualificazione del patrimonio rurale.
°°°°°
3. LA CULTURA
Consapevoli che l’elevazione culturale dei cittadini costituisce la base fondamentale per la crescita
civile, sociale ed economica della collettività, dedicheremo un’attenzione particolare alla Cultura,
che oggi è diventata costitutiva dello sviluppo della comunità, ancor più se – come già accennato trova sinergia con il marketing territoriale e il turismo, nel momento in cui, come la nostra ricca
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realtà rende possibile, il turismo culturale e il turismo religioso offrono grandi occasioni di richiamo
e di interesse.
Una dimensione più vasta sarà promossa con l’elaborazione di intese con i Comuni limitrofi per
pacchetti turistico - culturali
culturali stagionali da proporre ai grandi circuiti del settore, ai comuni gemellati
con la nostra città (il cui rapporto va meglio definito e fruito) e – attraverso la rete degli emigrati alle diverse comunità italiane, europee ed internazionali.
3.1 Rinascimento neritino
In una fase di globalizzazione, il recupero dell’identità del proprio territorio si rende necessario e si
qualifica con il coinvolgimento attivo di tutti i cittadini di buona volontà, della costante presenza
aggiornata del sito del Comune con notizie e ricostruzioni storiche, della collaborazione dei siti
territoriali privati, che dovranno essere tenuti nella dovuta considerazione e chiamati ad una
rispettosa collaborazione coerente con il ruolo attivo e qualificato delle Pro Loco.
Il nostro intento è quello dare avvio ad un Rinascimento neritino,
neritino laddove il Comune assume il
ruolo di patrocinatore, attento nelle scelte e selettivo sul piano qualitativo, e i cittadini, i gruppi di
cittadini e le associazioni culturali diventano i “laboratori” e le “botteghe” di proposte e di opere.
Per tale fine, sono necessarie:
• la nomina di una Consulta,
Consulta costituita da associazioni culturali attive, quindi selezionate in base
alle loro proposte e alle loro iniziative, che possono trovare la partecipazione finanziaria del
Comune solo a progetto, inserito, preferibilmente, in un programma da confrontare con le altre
associazioni, ognuna riconosciuta per le proprie specifiche finalità;
• la formazione di un’équipe
équipe di esperti e di studiosi,
studiosi come gruppo ristretto – ma aperto di volta in
volta agli apporti qualificati di esperti di settore - di consultazione e di orientamento per
l’Amministrazione comunale.
In questo quadro va favorito e valorizzato il patrimonio di intelligenze, di competenze, di gruppi di
ricerca e di eccellenze presenti nei vari settori della vita cittadina: cultura, storia, arte d’ogni genere
non esclusa quella artigianale, spettacolo, letteratura, scienza ed anche economia.
Punto di riferimento rimane il Centro Storico, che attraverso la sua natura di Museo diffuso e con la
presenza della Cittadella della Cultura,
Cultura che si intende realizzare nel grande complesso dell’ex
convento dei Carmelitani, troverà proprio nella cultura uno degli impulsi più incisivi perché venga
riqualificato, valorizzato e rivitalizzato.
Infatti nella Cittadella della cultura, oltre alle strutture esistenti, si farà in modo da assegnare i vari
locali ad Associazioni, “botteghe” o “laboratori”, che dovranno produrre manifestazioni nel corso
dell’anno; così come altri edifici comunali dovranno essere adibiti, oltre che ad uffici, a sedi di
Musei e di Mostre (permanenti e non).
3.2 Istituzioni culturali pubbliche
pubbliche
Il recupero dell’identità del proprio territorio si presenta strettamente connesso anche al processo
di rilancio e potenziamento delle agenzie culturali pubbliche, comprese le Scuole e gli Istituti
comprensivi, la cui attività extracurricolare, intensa e qualificata, potrà essere inserita in un
programma più ampio e, possibilmente, mirato che l’Amministrazione dovrà concordare.
La Biblioteca comunale e il Centro di Servizi Culturali,
Culturali sono agenzie culturali che dovranno
diventare, eventualmente dotate di un’unica direzione «onoraria», centri per:
- il censimento, la raccolta e la promozione delle pubblicazioni (libri, riviste, giornali, iconografie,
ecc...) esistenti nelle biblioteche pubbliche e private cittadine, comprese le pubblicazioni
riguardanti Nardò disponibili in tutte le biblioteche: da quella provinciale a quelle nazionali;
- la costituzione di fondi archivistici aperti a donazioni di privati, di associazioni, di partiti politici,
ecc.;
- la collaborazione anche per manifestazioni con biblioteche di comuni limitrofi;
- la pubblicazione di una rivista storico-turistico-ambientale, in collaborazione con il settore
Turismo e con l'Archivio storico del Comune.
Dovranno, inoltre, essere messe a disposizione degli studiosi i giornali di Nardò di fine ‘800 e primi
‘900, ora in microfilm inutilizzabili.
Un’altra agenzia pubblica è il Teatro comunale.
comunale Siamo convinti che, sulla scia delle esperienze
passate, dovrà essere potenziato e messo nelle condizioni di dare spazio anche alle iniziative
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cittadine nel campo dello spettacolo, incoraggiando il perfezionamento dei gruppi teatrali esistenti
e promuovendo con essi ulteriori adesioni.
3.3 Museo e Parco storico diffusi
Poiché Nardò è un grande contenitore di significative emergenze storiche di ogni epoca e di
tipologie territoriali le più variegate, bisogna convogliare in strutture museali il ricco patrimonio, che
deve, poi, essere di supporto al Museo diffuso che, a partire dal Centro storico, può essere esteso
all’intero territorio.
Per questo si tenterà di potenziare e di promuovere i musei esistenti, alcuni dei quali costituiti a
cura di Associazioni, che operano da anni e propongono, fra l’altro, manifestazioni di ampio
spessore rievocativo storico-tradizionale, come La Cavalcata storica e la Fiera dell’Incoronata
dell’Incoronata,
Incoronata che
si dovrà tentare di riprendere e di riproporre.
Si dovrà operare perché il Museo della Memoria e dell’Accoglienza
dell’Accoglienza,
Accoglienza accanto al significato di
grande valore storico e umano, abbia anche una ricaduta turistica, per cui esso ha bisogno di
essere promosso in forma dignitosa in campo nazionale ed internazionale, con potenziamento,
aggiornamento e qualificazione della documentazione.
Grazie al progetto APREH (Interreg IV), finanziato con fondi europei e realizzato in collaborazione
con l’Università del Salento, sono pressoché in fase di avvio i lavori per la realizzazione a Santa
Maria al Bagno, a pochi metri dal Museo dell’Accoglienza, di un Museo Acquario,
Acquario esempio unico
nel suo genere in Italia, in grado di coniugare biologia marina e archeologia subacquea. Lo scopo
è quello di offrire un esempio concreto di cultura ambientale ed un significativo arricchimento
dell’offerta turistica. Nel Museo troveranno collocazione diorami, rappresentazioni in scala di
ambienti marini, ricostruzioni virtuali e veri e propri acquari che ospiteranno organismi marini
viventi. Inoltre, la soluzione logistica prescelta per l’Acquario consentirà la creazione di un polo
museale anche nella nostra località marina.
E’ intendimento di questa Amministrazione di rilanciare
rilanciare,
re riappropriandocene, il progetto
abbandonato da decenni del Museo del Mare.
Mare A questo scopo, dovremo riallacciare specifici
rapporti con la Soprintendenza per i beni culturali, alla quale chiederemo la cessione al Comune
della titolarità della struttura già realizzata e la custodia dei reperti. Ciò darà la possibilità al
Comune di accedere a finanziamenti europei, indispensabili per avviare finalmente i corsi previsti
per la formazione di giovani specializzati nel recupero delle anfore, come condizione propedeutica
alla fruizione del Museo.
E’ altresì nostro impegno procedere:
1) a rendere gli ambienti che ospitano il Museo Archeologico più idonei ad accrescere il patrimonio
di reperti, operando anche in sinergia con la relativa Soprintendenza;
2) a reperire e ad assegnare sedi ad altri Musei esistenti, come il Museo delle Tradizioni e il Museo
della Nardò Sparita;
Sparita
3) a favorire la creazione di contenitori di altri tipi di reperti e, operando in collaborazione con la
Curia vescovile, di suppellettili e paramenti sacri, accanto al ricco e prezioso patrimonio librario di
materia religiosa, di cui è dotata la Biblioteca comunale e la Biblioteca del Seminario vescovile di
Nardò.
Un altro impegno riguarda il recupero e la rivalutazione di zone di interesse storico e artistico,
istituendo un parco storico diffuso attraverso le zone archeologiche delle grotte preistoriche;
preistoriche la
zona con tombe romane;
romane la chiesa ipogea di S. Antonio Abate;
Abate le Masserie fortificate;
fortificate le Torri
costiere e le Ville delle Cenate Vecchie
Vecchie e delle Cenate Nuove.
Nuove
In riferimento sempre al patrimonio esistente, non sarà tralasciata l’intesa con la Curia vescovile
per l’inserimento, a livello storico e turistico, delle chiese e di altri monumenti religiosi,
religiosi che
dovranno essere dotati di targhe storiche di valore scientifico all’esterno e all’interno, e dovranno
essere resi fruibili dai visitatori in orari idonei più prolungati, soprattutto durante l’estate.
Si cercherà in ogni modo di utilizzare, qualificandoli se necessario, spazi comunali,
comunali quali la
Masseria di Torrrenova e la piana di Portoselvaggio; la piazzetta delle Erbe; il piazzale attiguo alle
“Quattro Colonne” (già destinato a spazio eventi); la piazza di S. Isidoro, ecc.; spazi in fase di
ultimazione,
ultimazione come il Parco della Coltura,
Coltura in via Volta; e spazi privati, come cave presenti nel
territorio.
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Fatto salvo, potenziato, coordinato, riqualificato e rilanciato il patrimonio esistente, si potrà dare
avvio all’elaborazione di un progetto relativo alla costruzione di una struttura polivalente
olivalente che
accolga anche manifestazioni essenzialmente musicali e teatrali.
3.4 Manifestazioni
Manifestazioni ed eventi
Per i prossimi anni, valuteremo la possibilità di organizzare:
-
un evento da proporre a dimensione nazionale (in sinergia con il Turismo) per la premiazione di
grandi personalità
personalità nazionali e internazionali dell’arte, dello spettacolo e della cultura (registi,
direttori di giornali, pittori, cantanti, musicisti, ecc.), che si sono interessati sia di Nardò sia di
artisti neritini;
-
un premio annuale nazionale per studi su Nardò e per i cittadini di Nardò distintisi sul piano
nazionale e internazionale per letteratura, musica, storia, arti figurative, spettacolo, fotografia,
tesi di laurea, ecc.
Queste due manifestazioni devono essere inserite in un arco di tempo ben limitato di giorni
(sette/dieci), durante i quali allestire altre manifestazioni, in modo da garantire ai visitatori una fase
ricca di iniziative e di agevolazioni per la loro permanenza a Nardò, attraverso intese con strutture
di ricettività, di tempo libero, di ristorazione, commerciali e artigianali.
°°°°°
4. LA QUALITA’ URBANA E L’AMBIENTE
Vogliamo perseguire il grande obiettivo di civiltà rappresentato dal miglioramento della qualità della
vita nella nostra realtà comunale, attraverso il contributo che puo’ essere offerto dall’azione
amministrativa dell’ente locale e dalla connessa gestione di servizi.
4.1 L’ambiente
L’ambiente
Ci adopereremo perché venga avviata senza ulteriori indugi l’opera di completamento della
bonifica della discarica di Castellino
Castellino e la successiva messa in sicurezza della stessa, favorendo
l’utilizzo economico dell’area risultante attraverso l’impianto di un parco fotovoltaico, previo sistema
di intese con le parti interessate.
Realizzeremo un aggiornato piano geologico e idrogeologico
idrogeologico del territorio comunale e favoriremo
l’adozione di apposite convenzioni con gli enti preposti alla tutela ambientale, che prevedano il
monitoraggio delle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.) ai fini del controllo
dell’eventuale inquinamento del territorio comunale.
Vigileremo affinché vengano rispettate le linee guida regionali che regolano le installazioni di
impianti di energie rinnovabili e daremo corso all’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici
pubblici comunali.
Ci impegniamo affinché venga dato un forte impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con
l’obbiettivo di raggiungere la percentuale del 70% di raccolta differenziata e perché vengano
realizzate, contemporaneamente, intese con aziende al fine di creare stazioni di riciclo dei materiali
e del compostaggio della frazione umida. Tutto ciò, insieme all’impegno di ridurre
progressivamente il costo della bolletta relativa ai rifiuti.
Ci adopereremo per la costituzione dell’Ente Parco per la gestione dell’area Portoselvaggio –
Palude del Capitano, al fine al fine di garantire la tutela delle emergenze, di valorizzare le
peculiarità paesaggistiche, archeologiche e ambientali e di permetterne una fruizione corretta ed
ecosostenibile. Questa grande risorsa naturalistica e archeologica deve essere una eccezionale
occasione di sviluppo per il nostro territorio.
Adibiremo un “nucleo” di polizia municipale al controllo del territorio, al fine di svolgere il
monitoraggio delle attività illecite eventualmente poste in essere sulla fascia costiera e
nell’entroterra (discariche abusive, abbandono di materiali inquinanti, scarico di liquami nelle
campagne e in mare, ecc.).
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4.2 Il territorio e la mobilità
Non è ulteriormente differibile la stesura e l’adozione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che
dovremo finalizzare fra l’altro a colmare le carenze esistenti, a dare un più coerente assetto allo
sviluppo urbano, a risolvere il problema delle aree interessate dall’edilizia spontanea, a permettere
recuperi e sostituzioni edilizi nella fascia cittadina edificata che presenta degrado strutturale e
fatiscenza, a prevedere assi di sviluppo turistico, anche con l’obiettivo di ampliare la ricettività.
4.2.1 Il Centro storico
Vanno portati avanti con decisione il risanamento strutturale e la rivalorizzazione funzionale del
centro storico e a questo scopo:
• verrà predisposto un piano di recupero qualitativo del patrimonio immobiliare ricadente nell’area
(portali, balconi, mignani, cornicioni, ecc.), da attuarsi anche mediante ricorso – ove possibile ai
finanziamenti europei;
• saranno impartite direttive per assicurare l’applicazione
applicazione scrupolosa del Piano del colore e
dell’arredo urbano;
• appena ultimati i lavori di ristrutturazione del palazzo che ospitava la Pretura e del complesso
del Chiostro dei Carmelitani, si provvederà a rivitalizzare l’area anche con il trasferimento
sollecito di alcuni uffici comunali negli edifici di proprietà pubblica situati nel centro storico;
• sarà valutata l’opportunità di istituire un apposito sportello per il centro
centro storico,
torico con l’obiettivo di
agevolare l’acquisizione e l’iter delle pratiche in materia di ristrutturazioni edilizie, di attività
produttive, acquisizione di documentazione varia inerente le pratiche di cui sopra;
• verrà redatto – nella fase transitoria fino all’approvazione del PUG – un regolamento in variante
allo strumento urbanistico generale, che prenda in esame le difficoltà e risolva le problematiche
relative agli insediamenti commerciali,
commerciali turistici, ricettivi e di ristorazione;
• si potranno prevedere opportune agevolazioni fiscali per i cittadini che vogliano insediarsi nel
centro storico e al fine di stimolare tipologie appropriate di commercio nel borgo antico;
• daremo progressiva attuazione alla prevista regolamentazione del traffico veicolare,
veicolare con
l’attivazione di aree pedonali e a traffico limitato, anche per rendere possibile l’uso corretto della
viabilità interna da parte dei cittadini;
• promuoveremo, faciliteremo e predisporremo anche direttamente calendari di eventi ed iniziative
negli spazi del centro, da svolgersi non soltanto durante le ore serali, in grado di attrarre
maggiore presenza di cittadini e visitatori;
• con il contributo del GAL (Gruppo di Azione Locale) Terra d’Arneo, istituiremo un “punto
punto di
accoglienza
accoglienza e informazioni”
informazioni in favore dei turisti che visitano il nostro territorio.
4.2.2 Le Aree periferiche e le “frazioni”
E’ necessario focalizzare la nostra attenzione anche sulle aree periferiche,
periferiche in modo da arrestare il
degrado presente in alcune zone della città ed avvicinare, con l’adozione di misure concrete, il
centro cittadino alle periferie.
L’ulteriore localizzazione di uffici e servizi pubblici in edifici comunali ubicati nella fascia periferica –
già iniziata in passato con la sede dei Servizi Demografici e proseguita di recente (con
provvedimento commissariale) con quella dei Vigili Urbani – potrà contribuire alla riqualificazione e
alla rivitalizzazione civica delle aree interessate.
Anche la sistemazione del manto stradale e la realizzazione di alcuni nuovi assi viari non potranno
che migliorare il collegamento fra centro e periferia.
Una particolare attenzione dovrà essere riservata anche alle “frazioni”,
“frazioni” densamente abitate per
tutto l’anno e interessate da una massiccio incremento dei residenti durante la stagione estiva. In
questi abitati dovremo provvedere alla cura del manto stradale, reperire spazi pubblici per la
socialità, rendendo meglio fruibili quelli già esistenti e incoraggiando le iniziative private già
operanti in questo campo.
Per le zone marine,
marine si potrebbe ipotizzare la possibilità che il Comune, per i siti che si riterranno
particolarmente sensibili, a redigere dei progetti di massima delle strutture da realizzare sulla
costa, differenti per tipologia e per estensione a seconda del sito, da mettere a bando sulla base
della migliore proposta di gestione e offerta di servizi.
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Sarà opportuno individuare le modalità di finanziamento al fine di estendere e potenziare la rete del
metano e quella fognaria nel centro cittadino e nelle frazioni.
4.2.3
.2.3 La mobilità,
mobilità, gli spazi pubblici,
pubblici, i parcheggi
Nardò è il comune più popoloso ed esteso della provincia dopo il capoluogo e registra
quotidianamente un elevato flusso di traffico veicolare. Ci poniamo, quindi, l’obiettivo di adeguare e
potenziare gli assi viari,
viari regolandone l’utilizzo ove necessario, al fine di migliorare la viabilità
interna, decongestionare il traffico urbano e il flusso della circolazione veicolare diretta verso le
frazioni, le marine, Portoselvaggio e verso gli altri siti paesaggistici e ambientali, nonché il deflusso
in direzione delle altre arterie stradali extra urbane di collegamento con i comuni limitrofi e la strada
statale 101. A questo proposito, compatibilmente con la possibilità di reperire le risorse necessarie
e anche in coordinazione con lo spostamento del Canale Asso, sarà affrontata la questione del
prolungamento dei tratti di circonvallazione già realizzati.
La mobilità sostenibile sarà il criterio informatore di ogni intervento riguardante il traffico, con
l’approntamento di un Piano del traffico - che contribuisca alla diminuzione dell’inquinamento e
tuteli l’uso pedonale delle vie cittadine - e con la pianificazione accurata e organica di itinerari
ciclabili.
Sarà presa in esame, valutando attentamente i pro e i contro di una tale scelta, l’opportunità di
reintrodurre il senso unico di marcia lungo le vie extramurali, che ridurrebbe le code e i tempi di
sosta obbligata per i veicoli in marcia e permetterebbe di realizzare nuovi parcheggi in prossimità
del centro storico.
Dovrà essere, infatti, definita la situazione dei parcheggi – sia nel centro urbano che nelle marine –
individuando in modo diffuso limitate aree di parcheggio a ridosso delle vie centrali e prevedendo
quote limitate di parcheggi a pagamento e apposite zone di sosta breve da consentire, in fasce
orarie definite, nelle vicinanze degli esercizi di pubblica utilità (farmacie, studi medici, uffici postali,
ecc.).
Nelle marine, dovranno essere individuate ulteriori aree di parcheggio a monte dei caseggiati e
dovranno essere ripristinati i posteggi a pagamento, specialmente quelli esistenti all’interno degli
abitati, rispettando però scrupolosamente le previsioni del codice della strada in materia di aree da
riservare a parcheggi liberi. Occorre attrezzare anche spazi, in parte già disponibili, per parcheggi
e aree recintate di sosta camper (a pagamento) nei pressi degli stradoni di accesso al parco di
Portoselvaggio, in modo da poter accogliere con soluzioni soddisfacenti e razionali anche questa
tipologia di turisti.
Una attenzione speciale riserveremo al recupero e alla cura degli spazi verdi presenti nelle aree
urbane, restituendoli alla fruizione appropriata dei cittadini.
Si dovrà verificare lo stato del manufatto in cemento armato di quello che sarebbe dovuto essere il
nuovo palazzo di città, da recuperare se possibile come contenitore di attività varie, ovvero da
demolire se dovesse risultare strutturalmente deteriorato dai decenni di abbandono. In quell’area,
dovrà comunque essere previsto un spazio pubblico all’aperto, destinato fra l’altro, ad accogliere
sia grandi eventi sia attività di svago. Pertanto, rifacendoci a quanto già accennato in precedenza,
l’area accanto alla Chiesa dell’Incoronata diverrà, un’area verde a vantaggio dei bambini, dei
giovani e dell’intera comunità.
L’ampio spiazzo adiacente le Quattro Colonne,
Colonne cui pure si è accennato e per il quale già sono
disponibili idonee attrezzature a suo tempo finanziate dal GAL Terra d’Arneo, dovrà essere, come
previsto, utilizzato anch’esso come spazio eventi, per accogliere manifestazioni e iniziative
pubbliche e private che saranno organizzate soprattutto durante la stagione estiva.
4.2.4
4.2.4 PIANO URBANISTICO GENERALE - PUG
Situazione urbanistica attuale
Occorre preliminarmente considerare che lo stato della pianificazione del territorio (il vigente PRG
fu approvato nel 1992 e reso operante nel 2002) consiglia una revisione strategica delle norme
vigenti, necessitata dalle mutate esigenze di tutela del territorio e di utilizzo degli spazi pubblici
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urbani; dalla trasformazione del contesto socio-economico determinatasi nel lungo periodo di
gestazione del PRG; dagli interventi edilizi già effettuati anche al di fuori delle previsioni
urbanistiche; dall’urgenza di governare l’insediamento di ulteriori impianti di produzioni
energetiche; dall’opportunità di introdurre adeguati elementi di flessibilità nei vincoli attualmente
previsti per l’utilizzazione del patrimonio edilizio, urbano e rurale.
Gli obiettivi fondamentali
Il Piano Urbanistico Generale deve permettere il conseguimento di obiettivi fondamentali, quali la
salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo economico del territorio, anche attraverso la
valorizzazione turistica dello stesso.
In questa prospettiva rivestono un ruolo centrale:
• la salvaguardia e valorizzazione del centro storico cittadino, mediante la rivalorizzazione degli
spazi pubblici, il recupero abitativo e commerciale dei fabbricati esistenti, da facilitare mediante
apposite politiche di incentivazione e l'adozione di una coerente disciplina urbanistica;
• la valorizzazione turistica della costa, con l’obiettivo della piena fruizione e ricettività turistica;
• la valorizzazione delle aree urbane, anche mediante il superamento delle rigidità imposte
dall'attuale normativa riguardante le destinazioni d'uso, in favore della più ampia integrazione
delle funzioni e del recupero del patrimonio edilizio esistente.
Con riferimento all'edilizia
edilizia,
edilizia l’intento preminente della nuova programmazione urbanistica è quello di
assicurare la massima sostenibilità ambientale alle nuove costruzioni e di assecondare
l'adeguamento del patrimonio edilizio esistente.
Si dovrà favorire la realizzazione di alloggi a canone sostenibile, il reperimento di nuove aree per
l'edilizia economica e popolare e prevedere l'integrazione degli interventi di Edilizia Residenziale
Pubblica nel contesto cittadino,
cittadino superando l'impostazione tradizionale della localizzazione
dell'edilizia popolare nei piani di zona (le vecchie zone “167”).
Nella pianificazione si dovrà tener nel debito conto il tema della mobilità,
mobilità da affrontarsi secondo i
criteri della sostenibilità ambientale, favorendo sia la realizzazione di collegamenti tra i vari ambiti
territoriali che la realizzazione di piste ciclabili e percorsi pedonali
pedonali,
ali anche nel centro urbano e
assicurando la fruizione anche da parte delle persone diversamente abili.
Un’attenzione speciale dovrà essere rivolta alle aree da destinare al verde, allo sport, all'istruzione
e ai servizi.
Per la realizzazione di tali obiettivi, fondamentale è l’utilizzo delle nuove tecniche di pianificazione
basate sul principio della perequazione urbanistica e improntate al ricorso agli interventi privati
anche per l’esecuzione di opere di pubblico interesse.
Stato dell’arte del P.U.G.
L’iter della formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Nardò fa oggi riferimento
all’Atto
Atto di Indirizzo approvato con Delibera della Giunta Comunale n. 172 del 10.5.2010.
10.5.2010 Tale
documento è il risultato del lavoro svolto negli anni scorsi dal Settore Urbanistica del Comune di
Nardò. Riteniamo che tale risultato meriti di essere tenuto nella dovuta considerazione e che possa
quindi costituire il punto di ripartenza del percorso di formazione del PUG.
Sotto il profilo dell’azione politica, è senza dubbio opportuno, al momento, riavviare il confronto
pubblico con i cittadini, gli operatori, i tecnici il mondo della cultura e l’associazionismo, anche per
intraprendere, in questo modo, il necessario processo di condivisione delle scelte generali che
saranno adottate.
Il primo passo, sul piano dell’attività amministrativa, potrà essere quello di prendere atto del lavoro
fin qui svolto dall’ufficio comunale preposto, confermando la sostanziale validità dell’Atto di
Indirizzo.
Successivamente, andranno individuati i soggetti ai quali va affidata l’elaborazione delle previsioni
(sia quelle strutturali generali sia quelle programmatiche) che dovranno costituire il corpus del
Piano.
A questo proposito, ci sembra utile svolgere – fin da ora - le seguenti considerazioni:
1.
il P.R.G. vigente appare oggi, per alcuni aspetti, inadeguato a causa delle lungaggini che ne
contrassegnarono l’iter di formazione e, per altri aspetti, assolutamente sovradimensionato alle
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esigenze della nostra comunità (fu predisposto in previsione di una popolazione residente di
45.000 abitanti). Pertanto, nella stesura del PUG si potrà ragionevolmente procedere anche
all’attualizzazione di quel PRG, con la razionalizzazione di alcuni aspetti e l’adozione di una
disciplina flessibile per l’uso dell’esistente, tale da facilitare utilizzi più appropriati del patrimonio
immobiliare dei privati cittadini. Ovviamente, non ci si potrà limitare ad una semplice revisione
delle attuali previsioni urbanistiche, considerato che il vecchio sistema di pianificazione, basato
sulla zonizzazione, ha rappresentato la causa principale della incompleta attuazione del PRG
in vigore, il quale ha trovato compimento quasi esclusivamente nelle zone ad intervento edilizio
diretto (zone B) e solo in minima parte nei comparti delle zone di espansione, dove gli interventi
si sono rivelati complicati, troppo onerosi e non di rado inattuabili a causa di numerosi interventi
di edilizia spontanea;
2. il Settore Urbanistica del Comune, dove operano valide professionalità, che come noto è
pienamente impegnato nella definizione sollecita delle pratiche di concessione edilizia
edilizia, anche
in regime di sanatoria, avrà altresì il compito importantissimo della progettazione e della
stesura del PUG e potrà avvalersi della collaborazione e della consulenza di professionisti
esterni di assoluta fiducia dell’Amministrazione Comunale. Al riguardo, si osserva che la
situazione finanziaria del Comune consiglia di valutare attentamente e di limitare al minimo
indispensabile l’onere economico relativo a dette consulenze.
Ad ogni modo, oggi è assolutamente prioritaria – e per questo già in itinere - l’adozione di altri
strumenti urbanistici che integrano già nel presente quello che sarà il corpo normativo del PUG.
Tali strumenti, che possono costituire ragione di impulso allo sviluppo eco sostenibile del turismo
nel nostro territorio, sono ovviamente il Piano delle Coste – che renda fruibile la lunga fascia
costiera - e il Piano Territoriale del Parco di porto Selvaggio – Palude del capitano,
capitano per la gestione
del quale non puo’ che prevedersi anche una partecipazione diretta del Comune volta a garantire
la salvaguardia dell’ambiente. E’ pure urgente avviare lo studio di piani di rigenerazione urbana,
urbana
anche per le frazioni (Boncore, Pittuini).
4.2.5
.2.5 Il mercato settimanale
E’ in via di definizione il problema del mercato settimanale, al fine di superare finalmente le gravi
criticità che, con l’attuale localizzazione, si riflettono negativamente su una grande parte della città.
Ci siamo attivati, infatti, per procedere alla realizzazione di un’area di adeguate dimensioni, ubicata
all’esterno della periferia sud della città – idoneamente attrezzata e polivalente, destinata ad
accogliere sia il mercato settimanale sia attività ed iniziative di varia natura, quali fiere, sagre,
mostre ed eventi in genere.
°°°°°
5. LE STRUTTURE SANITARIE
Relativamente alla questione dell’assistenza sanitaria nel nostro territorio, prendiamo atto degli
impegni assunti, in occasione del Consiglio Comunale monotematico, dalla componente tecnica
(rappresentata dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario della ASL LE/1) e dalla componente
politica (espressa - al massimo livello - dalla Vice Presidente della Giunta Regionale Pugliese), con
i quali ci è stato garantito il mantenimento di un adeguato livello assistenziale attraverso la
riorganizzazione e l’implementazione dei servizi territoriali che, negli intenti dichiarati dalle citate
personalità, dovranno rappresentare un punto di riferimento non solo per la popolazione locale ma
anche per l’intero distretto.
Riguardo alla vicenda dell’ospedale
ospedale,
ospedale saremo osservatori vigili affinché, oltre al servizio di
Procreazione Medicalmente Assistita, già in fase di avvio, vengano organizzati ed avviati tutti quei
servizi di chirurgia ambulatoriale (day surgery ) e quei percorsi diagnostico-terapeutici che possano
facilitare l’accesso alle cure da parte della nostra popolazione.
Faremo valere, inoltre, le nostre ragioni affinché i reparti di degenza ancora presenti ed attivi nel
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nostro ospedale continuino ad operare e soddisfino le crescenti richieste di assistenza in regime di
ricovero, tenuto conto che la contrazione dei reparti di degenza per “acuti” (pazienti che
manifestano forme acute di malattia) dovuta alla chiusura di altre strutture ospedaliere ha
determinato una grave carenza di posti letto nell’intera provincia, per cui molti pazienti provenienti
da altri distretti vengono ricoverati nel nostro ospedale.
°°°°°
6. I RAPPORTI FRA COMUNE ED UNIVERSITA’
I rapporti tra Comune ed Università riguardano temi essenziali come lo sviluppo culturale, civile e
morale dei cittadini attraverso iniziative che possono coinvolgere l’orientamento
orientamento e l’avvio alle
professioni, lo sviluppo,
sviluppo la ricerca e l'innovazione di tutto ciò che appartiene al tessuto socioeconomico del Comune.
In una situazione in cui le risorse economiche sono molto esigue, il loro investimento deve essere
necessariamente mirato e strategico e pertanto l’intensificazione dei rapporti con l’Università può
contribuire ad assicurare obiettivi di crescita e di innovazione della società e delle imprese neritine.
Da un lato si prevede una particolare attenzione riservata agli studenti che hanno intrapreso o
stanno per intraprendere un percorso universitario. L’investimento che molte famiglie fanno sui
propri figli deve infatti essere visto come un investimento del Comune sui propri cittadini; pertanto
si ritiene opportuno valorizzare tali investimenti accompagnando gli studenti nel loro percorso e
attivando tutte le facilitazioni che il Comune, in collaborazione con l’Università, può essere in grado
di fornire: orientamento degli studenti attraverso uno sportello gestito dall’Università nel Comune di
Nardò, convenzioni per facilitare il trasporto degli studenti, attività di tutorato in collegamento con
l’Università del Salento.
D’altro canto l’investimento delle famiglie neritine e del Comune non sarebbe proficuo se non si
prevedessero iniziative che possano facilitare l’utilizzo delle competenze e delle professionalità
acquisite. Il Comune, in collaborazione con l’Università, può attivare convenzioni che promuovano
il trasferimento tecnologico dalle Università e dagli Enti di ricerca e può favorire la nascita e la
crescita di spin-off universitari1 con l’obiettivo di inserire i propri giovani in attività produttive
innovative. Un ulteriore aiuto qualificato alle imprese del territorio può derivare dall’inserimento del
Comune nella rete degli incubatori di impresa,
impresa che possono garantire maggiore competitività alle
imprese locali mediante opportune consulenze e sostegno su tutti gli aspetti riguardanti la ricerca
collegata alle attività produttive. A questi progetti bisogna aggiungere quelli volti a favorire la
formazione dei giovani in campi di eccellenza che meritano di
essere valorizzati
dall’amministrazione comunale. La promozione di una maggiore interazione tra progetti di ricerca
universitari ed esigenze del Comune e del territorio neritino può prevedere anche la partecipazione
a progetti di ricerca proposti da dipartimenti universitari e da enti di ricerca volti ad avere un diretto
risvolto sulla realtà comunale. Tale direzione può essere proficua utilizzando sperimentazioni già
avvenute in altre città italiane e che hanno previsto la formazione e l’utilizzo di dottorandi di ricerca
in collaborazione tra Comune e Università e che coinvolgano le imprese del territorio. Nella stessa
direzione si inserisce la promozione di tirocini e stage per accorciare le distanze tra formazione e
mondo del lavoro.
lavoro
Infine le associazioni studentesche,
studentesche che sono partecipi attive della realtà universitaria e portatrici
delle esigenze degli studenti, devono essere opportunamente valorizzate.
L’interazione con tali associazioni può facilitare anche l’inserimento degli studenti in attività
organizzate presso l’Università come lo sport e l’apprendimento delle lingue con opportune
convenzioni.
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utilizzo economico dei risultati della ricerca
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7. LE AZIONI A SOSTEGNO DEL TESSUTO ECONOMICO E DEL LAVORO
Una speciale attenzione intendiamo dedicare al mondo delle attività produttive, nella
consapevolezza che il rafforzamento e lo sviluppo delle iniziative economiche nei campi
manifatturiero, commerciale e terziario, oltre che nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia,
costituiscono i capisaldi per la crescita delle occasioni di lavoro per i giovani della nostra comunità.
La fase di crisi economica che ancora attraversiamo impone di seguire con molta attenzione il
durissimo lavoro degli imprenditori, dei commercianti e degli artigiani da anni sfiancati dal calo dei
consumi, dall’alto costo del lavoro, da una tassazione spesso così alta da scoraggiare anche i più
intraprendenti. Nei confronti di chi investe, rischia, dà lavoro lo Stato e gli enti locali devono
cambiare condotta.
Intendiamo operare al fine di:
• intervenire sul territorio per favorire nuovi insediamenti,
insediamenti promuovendo le energie e le produzioni
locali e regionali, anche attraverso l’implementazione di un complesso di attività di tipo
fieristico;
• attivare strumenti di partecipazione (forum, tavoli tematici con i cittadini interessati, assemblee)
in grado di avviare forme fruttuose di dibattito pubblico, specialmente in occasione della
discussione di progetti infrastrutturali al servizio del tessuto economico cittadino;
• istituire un albo comunale delle produzioni (e dei produttori) agroalimentari e di un registro
De.C.O. (Denominazione
Denominazione comunale di Origine)
Origine e promuovere eventi finalizzati alla
valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali;
• valorizzare le attività commerciali, anche attraverso l’allestimento di mostre d’arte e di
artigianato di pregio da organizzare sia nelle strade cittadine (“a
a cielo aperto”)
aperto sia – quando
possibile – nelle vetrine dei negozi;
• promuovere un “mercatino” dell’antiquariato, che possa tenersi con cadenza mensile o
bimestrale;
• realizzare, in collaborazione con gli operatori del settore, di un valido Piano per i mercati rionali;
rionali
• approntare, d’intesa con le organizzazioni di categoria interessate, un calendario che preveda i
tempi di apertura degli esercizi commerciali, con turni mensili di apertura domenicale per ogni
settore di primario interesse pubblico;
• avviare una verifica attenta dei regolamenti comunali riguardanti il mondo delle imprese, al fine
di garantire una apprezzabile semplificazione degli iter burocratici e il contenimento dei costi
delle pratiche.
Dobbiamo attuare, inoltre, ogni sforzo per valorizzare i nostri giovani talenti, in modo da offrire loro
la concreta possibilità di esprimere qui la loro bravura e le loro competenze, senza dover
abbandonare questa città. A questo scopo, valuteremo la possibilità di sviluppare un polo
comunale dedicato alla formazione delle risorse umane e alla circolazione dei saperi e delle
conoscenze nei vari campi dell’economia cittadina.
Anche la tutela dei cittadinicittadini-consumatori è un obiettivo qualificante, al conseguimento del quale
questa Amministrazione intende offrire un contributo: 1) con l’istituzione, presso l’Ufficio
Commercio, di un Osservatorio Permanente dei prezzi e delle tariffe, con funzioni informative e di
orientamento di carattere generale; 2) con la pubblicazione periodica di un bollettino informativo,
da distribuire gratuitamente e da pubblicare anche sul sito internet del Comune, praticamente una
“guida al risparmio consapevole” aggiornata con il rilevamento dei prezzi dei prodotti di maggiore
consumo.
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8. LE STRUTTURE PER LO SPORT
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Anche nel campo della realizzazione e della gestione delle strutture sportive è inevitabile, al
presente, che il Comune dia vita a intese proficue con privati investitori.
Abbiamo, pertanto, intrapreso iniziative atte ad individuare un organismo privato, al quale affidare,
eventualmente anche in regime di project financing,
financing, la realizzazione di una piscina.
piscina
Riteniamo utile, inoltre, procedere ad una valutazione attenta dell’opportunità di affidare a terzi (se
possibile alla società del Nardò Calcio) la gestione – con relativa manutenzione – dell’impianto
sportivo dello Stadio Comunale.
Comunale
Anche la gestione delle altre strutture sportive comunali presenti sul territorio (centro sportivo
polivalente, tensostatico) potrà essere affidata a organismi privati, come è gia per i campetti di Via
XXV Luglio, sulla base di contratti di concessione, che prevedano fra l’altro la possibilità di
garantire una soddisfacente diversificazione delle attività sportive (basket, pallavolo, atletica, ecc.)
e di offrire facilitazioni nella fruizione da parte di determinati soggetti (società e associazioni
dilettantistiche, studenti, anziani, ecc.).
Pur nelle ristrettezze economiche imposte dall’attuale normativa concernente il contenimento della
spesa, sarà effettuata la manutenzione necessaria al mantenimento dell’efficienza degli impianti
sportivi esistenti.
Sarà avanzata all’Amministrazione Provinciale la richiesta di dare attuazione al progetto, già
approvato, relativo alla realizzazione di un complesso sportivo da tempo previsto in contrada
Mondo Nuovo.
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9. LE OPERE DI PUBBLICA UTILITA’
Per una città come Nardò, moderna e popolosa e con un territorio vastissimo, le opere di pubblica
utilità rappresentano, specie in un periodo di crisi e di risorse sempre più ridotte, una sfida continua
difficile ma senza dubbio avvincente.
La materia coinvolge ovviamente diverse discipline e diversi ambiti della amministrazione cittadina.
Non può parlarsi, pertanto, di opere pubbliche in modo scoordinato rispetto alla pianificazione del
territorio e alle scelte di sviluppo urbanistico, dovendosi evidentemente collegare al P.U.G. e ad
altri strumenti di programmazione e regolazione.
Le opere pubbliche sono strettamente collegate all’idea di servizi e di pubbliche forniture, all’idea
di strutture sportive, di viabilità, di decoro urbano, di verde pubblico, di sicurezza, incrociando così
quasi tutte le facoltà e le necessità espressione del diritto di cittadinanza.
Come già accennato, la principale difficoltà scaturisce dall’attuale congiuntura economica,
caratterizzata da tagli draconiani alla capacità di spesa degli enti locali, che sono chiamati ad uno
sforzo di ricerca e di inventiva nell’azione amministrativa.
“Dietro ogni prob
problema
un’opportunità
lema c’è un’
opportunità ” affermava Galileo Galilei.
E noi siamo convinti che ogni opportunità deve essere colta al volo. Le chances che possono
scaturire da questa crisi sistemica sono:
• l’utilizzo di comportamenti rigorosi e di eticità nelle condotte amministrative;
• l’adozione di strategie finalizzate al risparmio della spesa pubblica ed alla valorizzazione degli
assets (beni) di proprietà pubblica;
• lo sviluppo di forme di partenariato pubblico - privato (in sigla, “PPP” ).
Queste tre macro aree rappresentano la nuova frontiera a cui dovrà tendere l’azione
programmatica nel prossimo quinquennio.
E’ pertanto indispensabile che venga posta in essere un’azione sinergica degli uffici per reperire
risorse dal bilancio statale ed ancor più da quello europeo, in modo sempre più oculato e con la
convinzione che ogni misura finanziaria disponibile vada colta, come occasione irripetibile da non
sprecare, per migliorare la situazione delle infrastrutture della nostra città.
Il rigore richiede di per sé un adeguamento organizzativo degli uffici (che - è bene ribadirlo - sono
al servizio della comunità), la necessità di regole e di procedure finalizzate alla riduzione dei tempi
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di gestione delle pratiche ed al maggior coinvolgimento e controllo dei
dei cittadini
cittadini nella fase di
elaborazione della pianificazione e programmazione delle opere pubbliche. Ciò consentirà di
elevare i canoni etici dell’azione amministrativa.
L’innovazione tecnologica e l’oculata amministrazione dei beni comunali dovranno consentire di
ottenere significativi risparmi nel bilancio comunale, da reinvestire nella realizzazione di nuove
infrastrutture e nel miglioramento del decoro della città. Basti pensare alle politiche di
efficientamento energetico sugli impianti di pubblica illuminazione e degli edifici pubblici, collegate
all’opzione di produrre energia da fonti rinnovabili su aree ed edifici pubblici.
Sempre considerando gli impianti e il patrimonio (assets) del Comune, occorrerà valorizzare - sotto
i profili tecnologico ed economico - alcune strutture dell’impianto di pubblica illuminazione, che
potranno essere utilizzate anche per fini commerciali pubblicitari, ovvero quale supporto per nuove
tecnologie non invasive quali il WI-FI e/o altri dispositivi finalizzati ad esempio alla video
sorveglianza.
Altri assets da valorizzare, ricavandone la possibilità di ritorni e ristori economici per il comune,
sono la rete del gas metano nonché le altre reti insistenti sul territorio, quali quelle idrica e fognaria.
Nel tempo presente, la competitività di un ente locale si misura altresì sulla sua capacità di attivare
politiche di partenariato con investitori privati. Il partenariato pubblico privato, infatti, costituirà
l’opportunità più interessante nella programmazione delle opere pubbliche della nostra città.
E’necessario, pertanto, stabilire un soddisfacente livello di dialogo con il sistema delle imprese
imprese e
della finanza,
finanza operando al contempo in modo da accrescere il grado di affidabilità e di credibilità
della città, quale premessa indispensabile per avviare rapporti proficui con gli investitori e con gli
operatori economici in generale.
Gli strumenti della finanza di progetto, più nota con la definizione di project financing, del dialogo
competitivo 2 e del leasing in costruendo 3, per essere recepiti ed attuati nel territorio necessitano di
un confronto ed approfondimento costante con il mercato, cui la nostra Amministrazione non potrà
sottrarsi.
Molte opere pubbliche, negli anni a venire, potranno essere realizzate solo con il coinvolgimento
dei privati. Ciò comporta uno studio attento, soprattutto di natura tecnico-economica, per far sì che
la realizzazione di tali opere rappresenti una possibilità concreta di sviluppo del territorio,
territorio che
produca ricadute positive per l’occupazione e l’economia cittadina.
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10. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
10.1 Trasparenza e informazioni ai cittadini
Siamo determinati ad utilizzare le azioni e a potenziare tutti gli strumenti utili a garantire la
trasparenza e la efficace pubblicizzazione degli iter amministrativi
amministrativi concernenti le scelte di grande
interesse nonché le assunzioni, i concorsi, gli appalti, gli incarichi e le consulenze.
Al riguardo, ci impegniamo ad evitare l’affidamento di incarichi legali, durante la consigliatura, a
professionisti che alternativamente prestino la loro opera pro o contro il Comune.
2
Il “dialogo competitivo” è una procedura con la quale l’amministrazione aggiudicatrice avvia un dialogo con
i candidati. L’obiettivo è quello di valutare soluzioni tecniche, giuridiche e finanziarie che soddisfino le
esigenze dell’ente appaltante.
3
Il leasing in costruendo costituisce una forma di finanziamento privato delle opere pubbliche già
sperimentata in anni recenti da alcune amministrazioni pubbliche. E' stato inizialmente disciplinato dalla
legge finanziaria 2007 e recepito dal codice degli appalti pubblici (Decreto legge numero 163/06 e articolo
160-bis), seppur in modo non esaustivo.
Si tratta di una forma di realizzazione di opere, per mezzo della quale un soggetto finanziario anticipa
all'appaltatore (impresa costruttrice) i fondi per eseguire l'opera pubblica e, successivamente all'avvenuta
esecuzione, viene ristorato dal soggetto appaltante (la Pubblica Amministrazione) attraverso la
corresponsione di canoni periodici.
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Particolare attenzione sarà dedicata al cittadino contribuente-utente, posto al centro della vita
amministrativa, per avvicinarsi alle legittime esigenze del quale verrà potenziato l’Ufficio Relazioni
con il Pubblico (URP
URP)
URP che dovrà disporre delle notizie necessarie sull’attività dell’ente; tali
informazioni dovranno essere fornite da ciascun ufficio competente.
In questo modo l’URP, raccolte le ordinarie istanze dei cittadini, informerà gli stessi sullo stato di
attuazione dei procedimenti e distribuirà loro la modulistica eventualmente necessaria per l’avvio
e/o la prosecuzione di pratiche amministrative ordinarie, diventando così il primo utile interfaccia fra
gli uffici comunali e i cittadini.
Le informazioni che verranno fornite agli utenti potranno ovviamente riguardare anche i servizi
turistici. A tale scopo, dovrà essere arricchito il sito del Comune – che verrà compiutamente
aggiornato e reso ancora più trasparente e fruibile – con l’obiettivo di fornire un vero e proprio
servizio informativo – turistico ai numerosi ospiti che visitano il nostro territorio.
10.2 Assetto organizzativo della compagine del personale
Con riferimento alle questioni riguardanti la compagine del personale, abbiamo preso atto da
tempo che le manovre finanziarie nazionali non consentono di sopperire alle vacanze dei posti in
organico determinatesi finora, né tantomeno a quelle che ancor più si verranno a creare in futuro,
anche per posizioni apicali. Ciò stante, questa Amministrazione si prefigge l’obiettivo fondamentale
di procedere alla riorganizzazione degli uffici e alla razionalizzazione degli stessi, nel rispetto del
principio della riduzione dei costi del personale, nonché all’ottimizzazione dell’impiego delle risorse
risorse
umane,
umane anche attraverso la semplificazione – ove possibile – dei procedimenti stessi.
Di conseguenza, verrà rivisto l'ordinamento degli uffici e dei servizi sulla scorta degli indirizzi
generali del Consiglio Comunale. A partire dall'anno in corso, in ottemperanza ad obblighi di legge,
verrà redatto - con spirito innovativo e in collaborazione con il Formez - un Piano delle
performance,
performance di valenza triennale, contenente gli obiettivi strategici dell'Ente. A tal fine, è stata già
avviata una azione di collegamento fra i vari settori, realizzata anche attraverso sistematiche
riunioni dei responsabili dei settori stessi, che consentirà di definire obiettivi anche a breve termine,
settoriali e intersettoriali, effettivamente coerenti con quelli strategici generali fissati dagli organi
eletti. Gli incontri suddetti avranno anche il compito di monitorare il risultati via via raggiunti dalle
concrete iniziative poste in essere al fine di conseguire gli obiettivi di cui sopra.
Intendiamo, quindi, avviare un confronto serio e approfondito con la struttura amministrativa del
Comune, che sarà chiamata a sostenere un riassetto organizzativo finalizzato all’individuazione
effettiva dei centri di responsabilità, alla sburocratizzazione dell’apparato comunale, al migliore
funzionamento degli uffici e all’elevazione qualitativa dei vari servizi offerti alla città.
Per il settore Urbanistica in particolare, al quale sono comunque riferibili fonti considerevoli di
autofinanziamento, è necessario puntare ad un migliore funzionamento dell’ufficio e quindi della
qualità del servizio reso agli utenti. Occorre quindi una maggiore attenzione nei confronti del
pubblico, anche ampliando gli orari di accesso, e destinando più personale per corrispondere alle
richieste dei tecnici.
Inoltre, velocizzare la definizione delle pratiche edilizie significa non solo assicurare maggiori
risorse all’Ente, ma soprattutto garantire più dinamicità alle attività economiche legate al settore, e
quindi maggiore sviluppo per la città. Si rende anche opportuno procedere al riassetto dell’ufficio
condono edilizio, istituendo un meccanismo di monitoraggio del lavoro svolto dai dipendenti che
aderiscono al progetto interno di definizione delle pratiche e rivedendo la convenzione con i tecnici
esterni, così da precisarne ruolo, autonomia, competenze e responsabilità.
Anche lo Sportello Unico Attività Produttive dovrà essere impegnato per offrire più assistenza agli
utenti e garantire maggiore speditezza nella definizione delle pratiche, atteso il grande ritorno che
tali attività possono produrre sull’economia cittadina.
10.3 Polizia municipale e strumenti per la sicurezza
L’esercizio delle funzioni proprie della Polizia locale e la necessità di potenziarne gli interventi
rendono indispensabile – compatibilmente con le limitazioni imposte dalla normativa nazionale in
materia di assunzioni – il rafforzamento dell’organico della polizia municipale.
In ogni caso, verrà richiesto un servizio che privilegi concretamente la presenza attiva, anche
notturna, dei Vigili Urbani sul territorio – al fine di rispondere alle quotidiane esigenze della
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comunità, anche in materia di controlli e di sicurezza - e gli aspetti legati alla deterrenza e alla
prevenzione.
Si ritiene imprescindibile la predisposizione di un adeguato servizio di video sorveglianza:
sorveglianza
attraverso il Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo sviluppo, verranno finanziati progetti
finalizzati ad accrescere le condizioni di sicurezza e di legalità. La sicurezza partecipata,
partecipata
realizzabile anche attraverso un auspicato maggiore coordinamento tra corpi di polizia e il
collegamento con coloro che vivono e lavorano sul territorio, potrà dare i frutti sperati in questo
campo.
10.4
10.4 Commissioni e Consulte
Sarà verificata la possibilità di sottoporre a revisione gli attuali criteri di formazione delle
commissioni consiliari, con l’intento precipuo di restituire alle stesse compiti di reale
approfondimento e appropriate funzioni consultive sulle materie di competenza del Consiglio
Comunale.
Imminente è pure l’attivazione delle consulte, con l’effettivo coinvolgimento delle stesse sulle
tematiche amministrative di rispettiva competenza.
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So, sappiamo, che c’è tanto lavoro da fare. E’ il nostro dovere. Un dovere accompagnato dalla
passione per la politica e dall’amore per la nostra terra. Sento che questo spirito coinvolge tutti noi.
Senza distinzioni di colori o di posizioni. Ed è anche per questo che sono sereno. E sono convinto
che la nostra Città uscirà dalla crisi di questi anni prima e meglio
meglio di tante altre. Solida, robusta e
tanto bella.
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