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Enzo Avitabile
Scritto da Redazione
Sabato 28 Marzo 2009 16:07 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 27 Luglio 2011 19:22
nzo Avitabile nasce a Napoli nel 1955. Sin dall'età di sette anni si dedica allo studio del
saxofono esibendosi nei club napoletani affollati dai clienti americani. Si diploma
successivamente nella disciplina del flauto a S. Pietro a Majella e inizia a collaborare con artisti
pop e rock quali Edoardo Bennato, Pino Daniele, James Brown, Tina Turner.
Nel 1982 debutta con il suo primo album, l'omonimo "Avitabile". Un anno più tardi pubblica
"Meglio soul" (qui va ricordata la presenza di Richie Havens) e nel 1984 è tempo di "Correte in
fretta". 1986 significa "S.O.S. Brothers", ma anche il primo progetto sociale, "Treno della pace".
Due anni dopo altri due dischi: il primo è "Alta tensione" (con una provocante copertina che
raffigura una sedia elettrica), una produzione che seduce Afrika Bambaataa, portandolo dodici
mesi dopo a partecipare alle incisioni di "Street Happiness". La produzione successiva arriva
nel 1990: "Stella dissidente".
"Enzo Avitabile", nel '91, prodotto da Corrado Rustici, anticipa in qualche modo quella
sperimentazione melodica che è alla base di "Easy" (1994), disco che brilla anche per un duetto
con Randy Crawford nel brano "Leave Me or Love Me". Nel 1996 un momento decisivo per
l'artista napoletano. La ritrovata fiducia nella sua lingua madre, nella sua prosodia dilatata
grazie a suggestivi arrangiamenti - anche digitali - rappresenta la precisa immagine di "Addò" e
del successivo "Aizetè".
La title-track di "Aizetè", tre anni fa è anche diventata colonna sonora del divertente
lungometraggio "Incantesimo napoletano".
Arriva quindi nel 1999 la convocazione dell'Unicef. Enzo Avitabile scrive "Mane e mane",
affinché i proventi della canzone possano sostenere la scolarizzazione delle bambine del Benin.
Per meglio svolgere il suo compito, il cantante chiama al suo fianco Mory Kante, tra le più
commoventi voci del continente africano. "Mane e mane", inoltre, dà il via alla realizzazione
dell'album "O-issa". Ma il 1999 è anche l'anno in cui Enzo Avitabile viene chiamato a scrivere le
musiche per due spettacoli teatrali: il "Decamerone" e "Beffa della vita e della morte". Subito
dopo ricopre il ruolo di autore per Giorgia e per la palestinese Amal Murkus. La creatività di
Enzo Avitabile si incontra con i Bottari di Portico, con i quale nasce l'album "Salvamm' 'o
munno" al quale hanno partecipato grandi nomi del panorama musicale internazionale come
Khaled, Manu Dibango, Zì Giannino del Sorbo, il Miserere di Sessa Aurunca, Luigi Lai, la
Polifonica Alphonsiana e Baba Sissoko. Il disco, che spazia dal canto liturgico ai tradizionali a
fronna ha ottenuto quattro nomination ai BBC World Music Award - due nel 2004 e altri due nel
2005, nelle categorie "Miglior audience radiofonica" e "Miglior gruppo world europeo". Al
settembre scorso risale la produzione dell'opera "Sacro Sud" (Ethnosuoni / Musiche Migranti).
Soltanto negli ultimi quattro mesi Avitabile e i Bottari di Portico sono stati protagonisti di concerti
in Europa e negli Usa.
E' recente "Festa Farina e Forca" (SudArte / il manifesto), l'ultimo doppio cd - a cui hanno
partecipato Matthew Herbert, Bill Laswell, Banco De Gaia, Manu Dibango, Djivan Gasparian e
Luigi Lai.
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