Sommario Vol.7 02/2004
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Sommario Vol.7 02/2004
Emospermia in pazienti con vesciculite: modificazione dell’echopattern vescicolare in varie fasi di malattia E. Vicari, S. La Vignera, A. Arancio Sez. Endocrinologia, Andrologia e Medicina Interna - Dipartimento di Scienze Bio-Mediche - Università di Catania Parole chiave: Emospermia; L’emospermia (Em), sebbene sia una condizione rara, richiama presto sia l’attenzione del paziente ecografia prostato-vescicolare; (colore rosso bruno dell’eiaculato per la presenza di sangue) che del clinico per l’inquadramento vescicole seminali etiopatogenetico (lesioni infiammatorie e/o microlitiasi prostato-vescicolari, neoplasia prostatica, lesioni vascolari, anomalie congenite del carrefour uro-genitale). Scopo. Verificare se l’approccio ecografico transrettale prostato-vescicolare riesce a distinguere aspetti differenti di una patologia flogistica vescicolare nei vari momenti della malattia. Materiali e Metodi. 14 pazienti (età 27-38 aa) con recente episodio di Em, con evidenze ecografiche e di laboratorio che escludevano altri meccanismi patogenetici di Em sono stati sottoposti ad ecografia transrettale prostato-vescicolare e spermiogramma in 3 diversi momenti dell’Em. Risultati. Nella fase iniziale acuta, caratterizzata da presenza di tappeto di emazie nell’eiaculato, il reperto ecografico vescicolare era caratterizzato da multipli spot iperecogeni intravescicolari (endoluminali e iuxta-parietali) privi di attenuazione posteriore. In una fase intermedia, dopo un periodo di trattamento fibrinolitico-antibiotico di 2-3 settimane circa dall’episodio acuto di Em, in concomitanza di 5-6 emazie pcm nell’eiaculato con alterazioni chimico-fisiche (pH > 8, iperviscosità, tempo di liquefazione > 25’) e cito-flogistiche (leucocitospermia > 1 mil/ml, presenza di spermiofagi > 3/preparato) del seme, si riscontravano spot iperecogeni ad elevata intensità luminosa (particolarmente ecoriflettenti nell’ambito dell’ipoecogenicità vescicolare), molti dei quali associati ad accenno di attenuazione posteriore: tali segni erano equivalenti di coaguli ematici intravescicolari. In una fase tardiva, dopo circa 1-2 mesi dall’episodio iniziale di Em, in presenza dei suddetti segni seminologici di flogosi vescicolare, allorquando il quadro ecografico era caratterizzato da spot iperecogeni ad elevato pixel, variamente associati alla presenza di strie iperecogene iuxtaparietali intravescicolari che individuavano settori di lume vescicolare ipoecogeno e grossolanamente disomogeneo, 7/14 pazienti hanno sviluppato nel follow-up un nuovo episodio di Em, gli altri 7 pazienti in cui si ebbe miglioramento del quadro spermatico senza recidive di Em al III controllo ecografico mostravano un reperto caratterizzato da vescicole seminali ad ecostruttura ipoecogena e finemente disomogenea, nel contesto della quale si osservava la totale assenza degli aspetti evidenziati in precedenza. Discussione. L’approccio integrato clinico-seminologico-strumentale ecografico fa risaltare l’importanza dell’indagine ecografica utile sia in termini diagnostici che di evoluzione prognostica. Hematospermia caused by seminal vesiculitis: evolution of vesicular findings on transrectal ultrasound before and after treatment Key words: Hematospermia; Transrectal prostato-vesicular ultrasonography; Ultrasonographic features; Sperm features Background. Although hematospermia is rare, it can alert both patient (alarmed by the appearance of blood in his seminal fluid) and clinicians to the possible presence of prostato-vesicular inflammation and/or prostate calculi, prostate cancer, vascular alterations, urogenital abnormalities). Purpose. To identify features of seminal vesicle inflammation on transrectal ultrasonography (TRUS) that might distinguish the various stages of hematospermia. Materials and Methods. Fourteen patients (aged 27-38 years) with recent onset of acute hematospermia caused by seminal vesicular inflammation underwent TRUS and sperm analysis shortly after onset of symptoms, 2-3 weeks after onset following completion of treatment with antibiotics / fibrinolytics, and 1-2 months after onset of hematospermia. Results. In the early acute phase, the lumen and walls of the seminal vesicles contained multiple hyperechoic spots without posterior shadowing. Two-three weeks later, following completion of a fibrinolytic and antibiotic regimen, sperm analysis revealed 5-6 red cells / field in the ejaculate, seminal pH > 8, hyperviscosity, delayed liquefaction, leukocytospermia > 1 million / ml and spermiophage counts >3 / specimen. At this point, the vesicles contained some bright hyperechoic spots, often associated with thin posterior shadows, which were interpreted as signs of intra-vesicular blood clots. In the late phase, 1-2 months after the acute episode of hematospermia, two different pictures emerged. In 7 patients, all of whom had recurrent hematospermia during follow-up, the ultrasound appearance of the vesicle was characterized by high pixel hyperechoic spots, variously associated with hyperechoic juxtaparietal bands delimiting intravesicular areas that were hypoechoic and grossly non-homogeneous. In the remaining 7 patients, who had no recurrence, sperm output was improved and the third sonographic examination revealed hypoechoic seminal vesicles with finely non-homogeneous echo patterns and no signs of the previously observed alterations. Discussion. Workup of patients with hematospermia based on clinical findings, semen analysis, and TRUS highlights the diagnostic and prognostic value of the latter examination. Introduzione L’emospermia (Em) è una condizione rara, che può riconoscere diversi momenti etiopatogenetici, in particolare lesioni infiammatorie prostato-vescicolari, microlitiasi prostato-vescicolari, patologia neoplastica prostatica, Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150 lesioni vascolari, anomalie congenite del carrefour urogenitale, cause iatrogene (anticoagulanti, procedure chirurgiche), cause idiopatiche. In generale si ammette che nei pazienti con Em, con età 145 Alterazioni ecostrutturali vescicolari in pazienti con emospermia < 50 aa prevalga la componente infiammatoria e/o le anomalie congenite del carrefour uro-genitale, mentre nei pazienti con età > 50 aa siano da considerare gli altri meccanismi patogenetici da soli o in associazione ad un quadro di ipertrofia prostatica benigna (IPB) (1). Da una review essenziale della Letteratura in tema di Em nel paziente giovane si possono trarre le seguenti informazioni: a) importanza dell’approccio ultrasonografico transrettale come momento essenziale nell’iter diagnostico del paziente con Em (2,4,6,8,10); b) alta percentuale di forme idiopatiche (1,3,5,7,9). L’importanza di studiare le vescicole seminali in corso di Em, per un possibile coinvolgimento flogistico è sottolineata dallo studio con RM di Cho e Coll (11), i quali riscontrano un’origine vesciculitica dell’Em in un’alta percentuale (70%) di pazienti. Purtroppo, la descrizione di alcune alterazioni ecostrutturali delle vescicole seminali in pazienti con Em, quali asimmetrica dilatazione delle vescicole seminali (12) ed immagine di sangue intravescicolare, trovato solo nel 25% dei casi (13), presentano, a nostro avviso, un limite comune dato da un momento temporale di approccio clinico-strumentale eterogeneo, riportando immagini ecografiche di pazienti con Em decorsa da tempo ampiamente variabile (da giorni ad anni) (2,4,13). Pertanto, attraverso un disegno di studio longitudinale condotto su una casistica selezionata di pazienti con Em su base post-flogistica vescicolare, integrando dati di ecostruttura prostato-vescicolare e seminologici, abbiamo voluto indagare su eventuali modificazioni ecostrutturali tra vari momenti clinici (fase acuta, intermedia e tardiva) della malattia, assumendo che aspetti peculiari sarebbero stati utili non solo per l’inquadramento di sede della malattia, ma anche per il suo decorso ed il suo prognostico, superando così i limiti precedenti degli studi ecografici riportati in Letteratura. Pazienti e Metodi La casistica comprende 14 pazienti (età 27-38 anni) selezionati per riferito recente (2-4 gg) episodio di emospermia, dopo aver escluso altre possibili cause di Em mediante valutazione clinico-anamnestica, laboratoristica ed ecografica (Tab. I). Una possibile patologia flogistica delle vescicole seminali era desunta, mediante ecografia prostato-vescicolare transrettale, dalla presenza di un numero significativo (≥2 segni ultrasonografici) di alterazioni flogistiche a carico delle vescicole seminali (14,15), tra i seguenti: • alterazioni ecometriche: 1) aumento (> 14 mm) o diminuzione (< 7 mm) del diametro antero-posteriore (DAP) mono o bilaterale; 2) marcata asimmetria con 1 vescicola > 14 mm o < 7 mm (asimmetria convenzionale); 3) asimmetria significativa (DAP > 2.5 mm) tra vescicole apparentemente di DAP conservato (7-14 mm); • alterazioni della parete vescicolare: ispessimento e/o calcificazione della parete; • alterazioni del parenchima: 1) presenza/assenza di aree policicliche (setti ed aree multiple endocapsulate); 2) multipli spot iperecogeni intravescicolari (endoluminali e iuxta-parietali) privi di attenuazione posteriore: tali segni erano equivalenti di sangue fresco intravescicolare. Tutti i pazienti diedero il consenso informato ed accettarono di sottoporsi a spermiogramma e contestuale esame ecografico US prostato-vescicolare per via transrettale (con sonda endocavitaria biplana-biconvex, 7.5 MHz, Esaote) in 3 precisi momenti del decorso clinico della Em: Tab. I. Varie cause di emospermia e criteri di esclusione adottati nel presente lavoro. Tab. I. Causes of hematospermia and exclusion criteria used in the present study. Cause / fattori Criteri di esclusione Ipertensione arteriosa Clinico-anamnestici Anticoagulanti Clinico-anamnestici Trauma perineale Clinico-anamnestici Prostatite cronica Strumentale (ecografia transrettale prostato-vescicolare) Calcolosi prostatica Seminologico (assenza cristalli/corpi amilacei) K prostatico Biochimico (PSA tot. e libero nella norma); clinico (DRE negativa); strumentale (ecografia prostato-vescicolare) K vescicole seminali Strumentale (ecografia prostato-vescicolare) Epididimite cronica Clinico-anamnestici; ecografici (didimo-epididimari); Microbiologico (spermiocoltura negativa) Trichomonas e miceti Microbiologico: tampone uretrale (dopo massaggio prostatico) con ricerca specifica Condilomi uretrali Clinico-anamnestico; strumentale (uretroscopia) Cisti Mülleriane Strumentale (ecografia transrettale prostato-vescicolare) 146 Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150 E. Vicari et Al Fig. 1. Caso esemplificativo di Em in fase iniziale: immagine di vescicola seminale (sinistra) caratterizzata dalla presenza di multipli spot iperecogeni intravescicolari, a sede endoluminale e iuxta-parietale privi di attenuazione posteriore. Figure 1. Representative findings in early-stage hematospermia: US image of the left seminal vesicle shows multiple hyperechoic spots with no posterior shadowing located at the intraluminal and juxtaparietal levels. Fig. 2. Caso esemplificativo di Em in fase intermedia: immagine di vescicola seminale (sinistra) caratterizzata dalla presenza di spot iperecogeni ad elevato pixel (particolarmente ecoriflettenti, nell’ambito dell’ipoecogenicità vescicolare), alcuni dei quali associati ad accenno di attenuazione posteriore. Figure 2. Representative findings in intermediate-stage hematospermia: US image of the left seminal vesicle shows multiple hyperechoic spots within the hypoechoic vesicle. Some of the spots are associated with thin posterior shadows. Fig. 3. Caso esemplificativo di Em in fase tardiva con completa risoluzione: immagine di vescicola seminale (sinistra) ad ecostruttura ipoecogena e finemente disomogenea, nel contesto della quale si osserva la totale assenza degli aspetti evidenziati nelle precedenti fasi. Figure 3. Representative findings following complete resolution of hematospermia: The left seminal vesicle hypoechoic with a finely nonhomogeneous echostructure. The hyperechoic elements observed in the preceding stages are no longer visible. Fig. 4. Caso esemplificativo di Em in fase tardiva con persistente Em: immagine di vescicola seminale (sinistra) caratterizzata da rari spot iperecogeni ad elevato pixel, variamente associati alla presenza di strie iperecogene iuxta-parietali, intravescicolari, che individuano settori di lume vescicolare ipoecogeno e disomogeneo. Figure 4. Representative findings in a patient with chronic persistent hematospermia: The left seminal vesicle contains rare hyperechoic spots variably associated with juxtaparietal hyperechoic streaks, which delimit non-homogeneous hypoechoic sections of the vesicle lumen. a) in fase acuta (fase immediatamente successiva all’episodio di Em) (in genere 2-4 gg dal primo episodio riferito); b) fase intermedia (2-3 settimane dopo l’episodio acuto di Em) dopo un periodo di trattamento fibrinoliticoantibiotico; c) fase tardiva (dopo 1-2 mesi dall’episodio iniziale acuto). Tutti gli spermiogrammi furono allestiti secondo le procedure standard del manuale della WHO (16), includendo anche la ricerca degli spermiofagi (col. rosso neutro) (17). Le modifiche dell’echopattern vescicolare ultrasonografico (in termini di score) ed esami del liquido seminale nelle 3 fasi cliniche di Em studiate furono valutate con il chi-square o Fisher’s test. Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150 147 Alterazioni ecostrutturali vescicolari in pazienti con emospermia Risultati Quadro ecografico vescicolare La Tab. II riassume il quadro ultrasonografico osservato nelle 3 fasi temporali di evoluzione del quadro flogistico vescicolare. In fase acuta di Em, nessun paziente esibiva ecometria vescicolare (DAP 7-14 mm) nella norma. In particolare, un’alterata ecometria fu osservata complessivamente in 6/14 casi (5 monolaterali e 1 bilaterale); un’asimmetria convenzionale (>1.5 mm tra vescicole, con DAP individuale vescicolare < 7 mm o > 14 mm) era presente in 5/14 pazienti; un’asimmetria non convenzionale (> 2.5 mm tra vescicole, con DAP individuale tra 7-14 mm) era presente in 8/14. Nessun caso fece osservare ispessimento e/o calcificazione della parete, né strie iperecogene iuxta-parietali, né aree policicliche (Tab. II). Tutti i 14 pazienti presentavano multipli spot iperecogeni (endoluminali e iuxta-parietali) privi di attenuazione posteriore: indicativi di sangue fresco intravescicolare. In fase intermedia di Em, l’echopattern vescicolare si differenziò significativamente dai segni della fase acuta mostrando, al posto degli spot iperecogeni multipli intravescicolari, nel 100% dei casi spot iperecogeni ad elevata intensità luminosa (particolarmente ecoriflettenti nell’ambito dell’ipoecogenicità vescicolare) molti dei quali associati ad accenno di attenuazione posteriore indicativi di coaguli ematici intravescicolari. Infine, nella fase tardiva di Em, 7/14 casi, con asimmetria non convenzionale prima esibita (sia in fase acuta che intermedia), fecero osservare una normalizzazione della ecometria vescicolare, ad ecostruttura ipoecogena e finemente disomogenea con totale assenza degli aspetti evidenziati in precedenza. Tab. II. Emospermia: quadro ultrasonografico vescicolare nelle 3 fasi di evoluzione clinica. Tab. II. Hematospermia: US appearance of seminal vesicles during the three stages of the disease. bil % ˆ Diam. ant. Post. (DAP) Fase acuta monol % bil % Fase intermedia monol % bil % Fase tardiva monol % 7 (1/14) 21 (3/14) 7 (1/14) 21 (3/14) 7 (1/14) 21 (3/14) 0 (0/14) 14.3 (2/14) 0 (0/14) 14.3 (2/14) 0 14.3 (2/14) Asimmetria convenz. 0 (0/14) 35.7 (5/14) 0 (0/14) 35.7 (5/14) 0 35.7 (5/14) Asimmetria non convenzionale 0 (0/14) 57.1(8/14) 0 (0/14) 57.1 (8/14) 0 7* (1/14) Ecometria DAP normale (7-14 mm) 0 0 0 0 0 50* (7/14) Ispessimento e/o calcif. 0 0 0 0 0 0 Strie iperecogene iuxta-parietali 0 0 0 0 0 0 Aree policicliche 0 0 0 0 100**(1/1) 21* (3/14) Multipli spot iperecogeni intravescicolari (endoluminali e iuxta-parietali) privi attenuazione posteriore 7°(1/14) 92.8° (13/14) 0 0 0 0 Spot iperecogeni ad elevata intensità luminosa 0 0 100^(1/1) 100^(13/13) 0 0 Spot iperecogeni ad elevato pixel 0 0 0 0 100*(1/1) 46.1*(6/13) ˆ (>14 mm) Diam. ant. Post. (DAP) (<7 mm) *p<0.01 vs valori forme monolaterali fase acuta o fase intermedia **p<0.01 vs valori forme bilaterali fase acuta o fase tardiva °p<0.01 vs valori forme monolaterali fase intermedia o fase tardiva ^p<0.01 vs valori forme bilaterali fase acuta o fase intermedia 148 Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150 E. Vicari et Al Tale subgruppo di pazienti si differenziava da un altro subgruppo di 7 casi (50% della casistica) che, invece, in tale fase esibì strie iperecogene iuxta-parietali intravescicolari che individuavano settori di lume vescicolare ipoecogeno e grossolanamente disomogeneo. Quadro spermatico In fase acuta fu osservata presenza di tappeto di emazie nell’eiaculato nel 100% della casistica. In fase intermedia erano presenti 5-6 emazie pcm (x40) nell’eiaculato con alterazioni chimico-fisiche (pH>8, iperviscosità, tempo di liquefazione >25’) e cito-flogistiche (leucocitospermia >1mil/ml, presenza di spermiofagi > 3/preparato). In fase tardiva si delinearono 2 subgruppi: il primo, formato da 7 pazienti (50% dei casi), presentava persistenti segni seminologici di flogosi intravescicolare (simili a quelli osservati nella fase intermedia); il secondo, formato da altri 7 pazienti (50% dei casi), mostrava significativo miglioramento delle proprietà chimico-fisiche dell’eiaculato (rispetto ai valori degli stessi soggetti studiati in fase intermedia) (dati non mostrati). Conclusioni L’emospermia è una condizione morbosa benigna che nel giovane riconosce due cause principali prevalenti per frequenza: infiammatorie ed idiopatiche (2). I pochi studi sulla emospermia riportati in Letteratura sono un condensato di segnalazioni di alterazioni strutturali mal confrontabili, in quanto si riferiscono a casistiche eterogenee di pazienti studiati dopo un ampio arco di tempo (mediamente mesi) dal primo episodio di Em. Uno studio mediante RM assegna un ruolo preminente alle vescicole seminali, come sede principale di una patologia flogistica (11). Studi con ecografia prostato-vescicolare transrettale assegnano una frequenza alle alterazioni ecostrutturali limitate alle vescicole seminali compresa tra l’11.7% (6) e il 31.4% (4), con immagine di sangue intravescicolare trovato solo nel 25% dei casi (13). Il nostro studio longitudinale su una casistica di pazienti omogenea per criteri clinici e fase di malattia, arruolata dopo rigoroso screening e seguita in un follow-up postterapeutico, ha evidenziato l’importanza dell’approccio clinico integrato basato sia su evidenze ecografiche che seminologiche. Mentre le informazioni seminologiche riescono a fornire elementi di sospetto di “sede ghiandolare”, segnalando oltre all’emospermia la coesistente presenza di multiple alterazioni chimico-fisiche del plasma seminale e citoflogistiche (leucocitospermia, presenza di spermiofagi), tutti segni da ricondurre a sospetta prostato-vesciculite (14,15,18), l’indagine ecografica prostato-vescicolare è uno strumento diagnostico indispensabile, in quanto riesce a cogliere segni caratterizzanti della patologia flogistica vescicolare utili in tutte le fasi cliniche dell’emospermia, sia per una collocazione diagnostica di sede e di natura (vesciculite) che nel follow-up, dove riesce a distinguere due possibili evoluzioni prognostiche (persistenza o risoluzione). In particolare, riesaminando l’aspetto ultrasonografico (Tab. III) ci accorgiamo come la possibilità di cogliere segni caratterizzanti nella fase iniziale (quella immediatamente successiva all’episodio acuto di Em) sia utile alla diagnosi dato che ci orienta in termini di “sede”. La presenza di segni caratterizzanti in fase intermedia è invece utile al decorso, perché ci permette di stabilire l’esatto momento di evoluzione della flogosi. Infine la dicotomia di pattern ecografico, creatasi tra il gruppo che nel follow-up sviluppa un nuovo episodio di emospermia e l’altro che non la sviluppa, ci consente una presunzione prognostica, potendo già anticipare il nuovo presumibile episodio nel gruppo con persistente alterazione ecografica vescicolare. Tab. III. Emospermia da flogosi prostato-vescicolare: considerazioni riassuntive sull’utilità dell’approccio diagnostico utilizzato. Tab. III. Hematospermia secondary to prostato-vesicular inflammation: Comparative diagnostic values of US and sperm analysis. Emospermia Ecografia Spermiogramma Fase iniziale Segni caratterizzanti (utili alla diagnosi) Assenza di segni caratterizzanti (impossibilità di precisazione diagnostica) Fase intermedia Segni caratterizzanti (utili al decorso) Presenza di alterazioni chimico fisiche e citoflogistiche (sospetta prostato-vesciculite) Fase tardiva Dicotomia dei segni caratterizzanti (utili alla prognosi) Dicotomia dei risultati a) Persistenza delle alterazioni spermatiche della f. intermedia (con nuovi episodi di emospermia) b) Miglioramento spermatico (emospermia risolta e non recidivata) Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150 149 Alterazioni ecostrutturali vescicolari in pazienti con emospermia Invece, l’esame del liquido seminale in una prima fase ci viene poco in aiuto perché l’assenza di segni caratterizzanti rende l’impossibilità della precisazione diagnostica, nella fase intermedia, invece, la presenza di alterazioni chimico fisiche e citoflogistiche supporta il sospetto diagnostico di vesciculite, infine nella fase tardiva permette di avallare ulteriormente la dicotomia di aspetti creatasi tra i due subgruppi, dove la persistenza delle alterazione spermatiche della seconda fase correla con nuovi episodi di emospermia, viceversa il miglioramento del quadro seminologico depone per una Em risolta e non recidivata. 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Endocrinologia, Andrologia e Medicina Interna - Dipartimento di Scienze Bio-Mediche Università di Catania - Osp. Garibaldi, Piazza S.M.Gesù - 95123 Catania Tel 095.7592040 - Fax 095.310899 E-mail: [email protected] 150 Giornale Italiano di Ecografia 2004; 7(2): 145-150