Piano della Performance - Camera di Commercio

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Piano della Performance - Camera di Commercio
Piano della
Performance
Anno 2015-2017
Approvato con delibera di Giunta n. 2 del 30 gennaio 2015
INDICE
1. Presentazione ................................................................................... 3
2. Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e gli stakeholder
esterni .............................................................................................. 6
2.1 Chi siamo ...................................................................................... 6
2.2 Cosa facciamo................................................................................ 7
2.3 Come operiamo.............................................................................. 7
3. Identità............................................................................................. 9
3.1 L’amministrazione “in cifre” ............................................................. 9
3.2 Mandato istituzionale e Missione ...................................................... 10
3.3 Albero della performance ............................................................... 13
4. Analisi del contesto......................................................................... 14
4.1 Analisi del contesto esterno ............................................................ 14
4.2 Analisi del contesto interno ............................................................. 32
5. Obiettivi strategici .......................................................................... 49
6. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi .............................. 56
6.1 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale ...................................... 62
7. Il processo seguito e le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione
delle performance ........................................................................... 64
7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano .................. 64
7.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio ... 67
7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione delle performance ...... 68
7.4 Miglioramento del processo di pianificazione ..................................... 68
8. Allegati tecnici ................................................................................ 69
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1. Presentazione
Il Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso, coerentemente con la normativa di
riferimento e a seguito delle procedure avviate il 17 luglio 2013, si è insediato il 30 maggio
2014 ed ha eletto il nuovo Presidente il 10 giugno u.s.
Il primo atto di indirizzo che il Consiglio Camerale è demandato ad adottare è il programma
pluriennale , quale punto di riferimento per le priorità strategiche in coerenza con la mission e
la vision istituzionale dell’Ente, da cui far discendere i successivi adempimenti programmatori
annuali /triennali previsti tanto dal regolamento delle Camere di Commercio (D.P.R. 254/2005
-Relazione Revisionale e Programmatica), quanto dalla normativa nazionale
(D. Lgs.
150/2009, Piano Triennale della Performance).
L’elezione del Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso è avvenuta in un momento
storico politico di forte tensione e cambiamento per il mondo delle Camere di Commercio
stesso. Sullo sfondo permane l’incognita legata agli sviluppi normativi in atto, fermo restando
che è già entrato in vigore il D.L. 902014, come convertito dalla L. 114/2014, che prevede una
riduzione progressiva del 35% delle entrate del diritto annuale nel 2015, del 40% nel 2016 e
del 50% nel 2017.
Nonostante tutto, il Sistema Camerale ha deciso di affrontare tale rinnovamento normativo in
maniera proattiva, avviando un’autoriforma delle proprie strutture organizzativa e proponendo
la definizione di nuove competenze e funzioni camerali al fine di salvaguardare l’esistenza
stessa delle Camere di Commercio come nodo fondamentale di raccordo tra le imprese e la
Pubblica Amministrazione ed evitare uno svuotamento di significato delle stesse.
Punto fondamentale della proposta di autoriforma, ribadito da Unioncamere nazionale con nota
nel mese di luglio 2014, è l’accorpamento tra Enti camerali contigui su base territoriale, al fine
della razionalizzazione e riduzione dei costi con l’obiettivo di erogare maggiori risorse
promozionali per il territorio sulla base della forte convinzione della centralità delle Camere di
Commercio sui territori come Enti pubblici esponenziali di rappresentanza delle imprese a
servizio dello sviluppo delle stesse in diversi settori di attività, che vanno dal credito
all’internazionalizzazione, dall’innovazione all’alternanza scuola lavoro, senza tralasciare le
questioni connesse all’agenda digitale.
Peraltro tali indicazioni sono state fornite, dopo l’entrata in vigore del D.L. 90/2014, anche dal
Ministero dello Sviluppo Economico che, con nota circolare del 26 giugno 2014, ha invitato le
Camere di Commercio ad adottare misure atte a ridurre l’impatto negativo del taglio del diritto
annuale, richiamando “la necessità, già a legislazione vigente, di utilizzare tutte le soluzioni
previste dalla legge n. 580/1993, come modifica dal decreto legislativo n. 23/2010, per una
riduzione dei costi strutturali che consenta di riaprire spazi per una adeguata attività
promozionale”.
In tale contesto si è definitivamente radicata l’ipotesi di accorpamento delle circoscrizioni delle
Camere
di
Commercio
di
Campobasso
ed
Isernia:
obiettivo
dell’unificazione
è
la
razionalizzazione della nuova struttura, con relativo abbassamento dei costi per far fronte da
un lato alla diminuzione del gettito del diritto annuale, dall’altro all’attivazione di nuovi servizi
camerali da offrire alle imprese, nell’alveo di competenze degli Enti.
Il compimento di tale unificazione costituisce il fulcro del mandato del neo- eletto Consiglio
Camerale.
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Il percorso avviato con la consorella di Isernia si è definitivamente concretizzato il 29 dicembre
u.s., data nella quale i Consigli delle due Camere hanno deliberato di proporre l'accorpamento
delle
due circoscrizioni territoriali di Campobasso e di Isernia con l'istituzione di un'unica
Camera di Commercio regionale con il nome di Camera di Commercio del Molise.
In ogni caso, come già specificato, il Consiglio Camerale, ai sensi del D.P.R. 254/2005, è
chiamato ad approvare il Programma Pluriennale, dal quale discendono, in stretta coerenza, il
Preventivo Economico e la Relazione Programmatica, documento programmatico di respiro
annuale sulla base degli indirizzi strategici delineati nel Programma Pluriennale.
Dato lo scenario sinora descritto , la soluzione apparsa più coerente e legittima è stata quella
di formulare comunque un documento di indirizzo programmatico nella Relazione Previsionale
e Programmatica per il 2015 sulla base del precedente Programma Pluriennale 2010-2013, al
fine di fornire indicazioni programmatiche per il periodo transitorio sino alla nascita della
Camera di Commercio regionale.
A tale quadro normativo specifico per le Camere di Commercio si aggiunge il D.Lgs. 150/2009
– “Riforma Brunetta” - che ha stabilito l’ obbligo in via generale per tutte le amministrazioni
pubbliche di organizzare il proprio lavoro secondo un’ottica di miglioramento continuo,
introducendo un generale “Ciclo di gestione della performance” che si avvia con la elaborazione
del Piano della performance.
Il Piano della performance, nei contenuti, è pertanto perfettamente allineato agli indirizzi
programmatici delineati nella Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2015.
Il documento risulta composto dai seguenti capitoli in linea con le disposizioni della delibera
CIVIT n.122/2010 :
 Sintesi delle informazioni di interesse per i cittadini e per gli stakeholder esterni.
 Identità
 Analisi del contesto
 Aree, priorità, obiettivi strategici operativi.
Le priorità sono state riclassificate secondo gli interventi normativi ( D.P.C.M. 12 dicembre 2012)
senza alterare la portata delle stesse, tenuto conto che già negli ultimi anni la CCIAA di
Campobasso ha compiuto innumerevoli sforzi per il raggiungimento delle missioni istituzionali.
Si ritiene, in conclusione, che il Programma debba rientrare nel solco tracciato da anni e
stimolare un ampio dibattito innanzitutto con le Associazioni di categoria, ma anche con gli
stakeholders pubblici e privati della Camera, al fine di arricchire la conoscenza sugli scenari nei
quali l’Ente sarà chiamato ad operare e soprattutto sulle strategie da attuare nel futuro,
facendo leva sulle nuove competenze e funzioni che il mutato contesto ci impone di potenziare
e trovare.
Contesto che, tuttavia,
ad oggi con la prevista e progressiva riduzione delle risorse
economiche derivanti dal diritto annuale costringerà la Camera di Commercio ad un
sensibile ridimensionamento degli interventi economici e ad una riorganizzazione delle risorse
umane.
La discussione in atto sulla riforma delle Camere di Commercio impone comunque la necessità
di un ripensamento del loro ruolo. Occorre, anche in linea con Unioncamere:

pensare alle nuove Camere come soggetti che “parlano al Paese”

sviluppare un clima culturale favorevole all’impresa e al lavoro.
L’obiettivo strategico è quello di far ridiventare competitivo il Paese rafforzando il ruolo della
CCIAA come presidio permanente sul territorio a sostegno delle piccole e piccolissime imprese.
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La Camera di Commercio deve quindi:

avere un ruolo proattivo e strategico, andando incontro (spesso anche “fisicamente”)
alle imprese e ai loro fabbisogni e agendo da catalizzatore nei processi di sistema;

diventare un nuovo modello di istituzione – vitale dinamica, propositiva, semplice e
“amica” – al servizio delle imprese e delle comunità locali;

rappresentare la prima istituzione per la nascita e crescita delle imprese;

proporsi quale soggetto in grado sia di monitorare gli interventi a beneficio delle
imprese sia di stimolare in primis la Regione e gli altri attori istituzionali nella ricerca e
successiva organizzazione di tutte quelle iniziative potenzialmente interessanti per il
tessuto imprenditoriale.
L’interazione
con
Regione Molise,
l’attore principale del territorio, cosiddetto decision-maker quale è la
costituisce
un elemento
essenziale
per
qualsiasi programmazione di
intervento nei confronti delle imprese. Il sistema camerale si propone di gestire e presidiare la
rete di relazioni tramite la partecipazione ad incontri tecnici con i competenti referenti
regionali, facilitando
un
passaggio
di
informazioni
altrimenti
di
difficile realizzazione
attraverso i soli canali ufficiali e contribuendo a migliorare il dialogo interistituzionale.
Ciò consentirebbe anche di colmare quel gap informativo che spesso si crea tra il sistema
regionale e il mondo imprenditoriale.
L’obiettivo che ci poniamo è ambizioso: vogliamo essere una Camera di Commercio con servizi
e sportelli dedicati, sempre più accessibili e telematici in grado di dare risposte chiare e
tempestive ai nostri imprenditori.
Il PRESIDENTE
Dott. Paolo SPINA
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2. Sintesi delle informazioni di interesse per i
cittadini e gli stakeholder esterni
2.1 Chi siamo
La Camera di Commercio di Campobasso è un Ente pubblico dotato di autonomia funzionale
che svolge nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, coincidente con la
provincia, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo
nell’ambito dell’economia locale (Dlgs 23/2010).
La Camera di commercio di Campobasso è stata istituita con il R. D. n.1.782 dell’11 gennaio
del 1874, a poco più di un decennio dalla prima legge istitutiva e di regolamentazione delle
Camere di commercio (n.680 del 6 luglio 1862), con cui il Parlamento italiano dava via alla
costruzione di una rete di istituzioni al servizio del mondo produttivo, diffusa su tutto il
territorio nazionale.
Peculiare è la funzione di supporto alle attività delle imprese di concerto con le associazioni di
categoria e le istituzioni locali. In tal modo la Camera diventa portatrice degli interessi dei
diversi settori economici presenti sul territorio.
Presidente, Consiglio, Giunta e Collegio dei Revisori dei conti sono gli organi della Camera di
Commercio:
Presidente
Guida la politica generale dell’Ente camerale e ne ha la rappresentanza legale ed
istituzionale.
Consiglio
Organo rappresentativo delle forze produttive del territorio, determina gli indirizzi
dell’azione dell’Ente e ne verifica l’attuazione. E’ formato da n.22 Consiglieri
nominati dalle categorie economiche maggiormente rappresentative della
provincia.
Giunta
Organo politico della Camera di Commercio, eletto in seno al Consiglio e ne
condivide la durata, è composta da 8 membri ed eletta dal Consiglio
Collegio dei Revisori
Organo di controllo della regolarità amministrativo-contabile, è composto da 3
membri effettivi designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal
Ministero dello Sviluppo Economico e dal Presidente della Regione e n.2 supplenti
Il Consiglio della Camera di Commercio di Campobasso, coerentemente con la normativa di
riferimento e a seguito delle procedure avviate il 17 luglio 2013, si è insediato il 30 maggio
2014 ed ha eletto il nuovo Presidente il 10 luglio 2014.
Accanto agli organi di indirizzo politico e di controllo, coordina l'attività dell'ente nel suo
complesso e ha la responsabilità del personale, il Segretario Generale, coadiuvato da un
Dirigente.
Inoltre, così come previsto dall’art.14 del D. Lgs 150/09 (cd. Legge Brunetta) l’Ente si è dotato
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di un Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV), tenuto a svolgere un
ruolo fondamentale nel processo di misurazione e valutazione delle strutture e dei dirigenti e
nell'adempimento degli obblighi di integrazione e trasparenza previsti per le amministrazioni
pubbliche.
2.2 Cosa facciamo
La Camera di Commercio di Campobasso, con un numero di imprese attive pari a n. 23.223 al
30 settembre 2014, svolge le funzioni e i compiti che contribuiscono allo sviluppo economico
sociale e culturale del territorio.
Attività AnagraficoCertificativa
Attività di Regolazione
del Mercato
Tenuta del Registro Imprese
e Albi, ruoli
Vigilanza e controllo sui
prodotti e metrologia legale
Rilascio Certificati ed altri
servizi anagrafici
Attività di mediazione per la
risoluzione delle controversie
Promozione della
semplificazione
Amministrativa
Organismo di controllo dei
vini
Protesti
Sanzioni Amministrative
Predisposizione di contrattitipo tra imprese, loro
associazioni e associazioni dei
consumatori e utenti
Promozione di forme di
controllo sulla presenza di
clausole inique nei contratti
Manifestazioni a premio
Raccolta degli usi e delle
consuetudini
Attività di Promozione ed
Informazione Economica
Servizi di sostegno e promozione
del sistema economico e produttivo
del territorio
Produzione e diffusione
dell’informazione economica
Statistica in collaborazione con
Unioncamere Molise
Sevizi Innovativi
Carte tachigrafiche
Rilascio dispositivi firma
digitale
Accesso Banche Dati On Line
Supporto per l’accesso al credito
Servizi per l’Internazionalizzazione
Rilascio dei certificati d’origine delle
merci
Promozione della innovazione e del
trasferimento tecnologico
Formazione imprenditoriale
Cooperazione con le istituzioni
scolastiche e universitarie
Supporto per la realizzazione di reti
infrastrutturali.
2.3 Come operiamo
La Camera di Commercio di Campobasso svolge funzioni di supporto e di promozione degli
interessi generali delle imprese e dell’economia locale sia direttamente, tramite i propri uffici,
sia indirettamente mediante la collaborazione e l’erogazione di contributi ad enti pubblici,
associazioni di categoria o altri organismi.
L’Ente opera, quindi, ponendosi al centro di una fitta rete di rapporti con istituzioni, formazioni
sociali e soggetti privati con i quali instaura relazioni funzionali non solo a favorire ed aiutare
la realizzazione delle strategie camerali, ma anche lo sfruttamento delle economie di scala per
l’efficienza gestionale.
7
Le principali categorie di soggetti con cui l’amministrazione camerale interagisce sono:
PARTECIPAZIONI
IN SOCIETÀ
SISTEMA CAMERALE
L’Ente opera nell’ambito dello
sviluppo delle relazioni di sistema
e di rete ponendosi come parte
attiva e integrante di un network
che fa capo all’Unioncamere
nazionale.
Il Dlgs 23/2010, riconoscendo
esplicitamente il concetto di
“sistema camerale”, dà luogo ad
una quotidiana operatività della
Camera con l’intero sistema
camerale sia nazionale che
regionale
attraverso
la
condivisione di progetti comuni
e, più in generale, concorrendo
alla
realizzazione
e
consolidamento di una rete
integrata di sistema.
P.A. E
ISTITUZIONI
La Camera dialoga
costantemente sia
con istituzioni
locali e nazionali,
per il
coordinamento di
attività territoriali,
e sia con
organismi
internazionali, per
la gestione di
progetti
comunitari.
SISTEMA IMPRESA
Costituito da tutti coloro che
gravitano attorno alle imprese
a partire dalle associazioni di
categoria, ordini professionali e
professionisti, consumatori.
RISORSE UMANE
Il personale camerale
costituisce la categoria di
interlocutore interno
all’Ente che svolge,
quotidianamente, attività
diretta a migliorare la
produttività e l’efficacia
del sistema camerale.
Di seguito i Protocolli d’Intesa stipulati dalla Camera di Commercio di Campobasso nel corso
del 2014; sono altresì indicati anche i protocolli che Unioncamere ha stipulato a livello
nazionale con altri enti e di cui tutte le Camere possono avvantaggiarsi:
Protocollo di legalità ambientale sottoscritto tra Unioncamere, Comitato Nazionale Albo Gestori
Ambientali,
Libera
e
Legambiente
(Del.
Giunta
n.1
del
27/01/2014)
finalizzato
alla
realizzazione di una serie di azioni a supporto della conformità normativa ambientale per le
imprese della filiera del ciclo dei rifiuti, anche al fine di prevenire e contrastare la criminalità
economica e favorire il ripristino della legalità in ambito ambientale.
Recepimento del Protocollo di Intesa in materia di conciliazione sottoscritto tra l’Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e l’Unione italiana delle Camere di Commercio (Del.
Giunta n. del 57 del 04/08/2014) finalizzato a sviluppare e migliorare la gestione delle liti in
materia di telecomunicazioni tra utenti e operatori di comunicazioni
elettroniche
anche
prevedendo l’esenzione per gli stessi dal pagamento delle spese di avvio.
Protocollo d’Intesa sul riordino del sistema camerale sottoscritto tra l’Unioncamere e le
Organizzazioni Sindacali Nazionali maggiormente rappresentative del personale delle Camere
di Commercio (Del. Giunta n. 61 del 29/09/2014) per l’istituzione di un Tavolo permanente di
confronto nazionale nel quale stabilire linee guida comuni, e l’istituzione di Tavoli regionali e
camerali che daranno corso agli impegni adottati a livello nazionale assumendo la funzione di
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cd “seconda istanza” dove poter comporre possibili controversie locali e agevolare nel modo
più efficace la gestione dell’impatto dei cambiamenti in sede territoriale.
Recepimento della Convenzione sul sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)
sottoscritta tra la Camera di Commercio e le Associazioni di categoria CLAAI (Del. Giunta n.4
del 27/01/2014) per le attività
di
rilascio
dei
dispositivi
USB
tramite
le
associazioni
stesse, in attuazione del D.M. del 17 dicembre 2009, il quale ha affidato alle Camere di
Commercio le attività di distribuzione, dei succitati dispositivi alle imprese che hanno sede
nel territorio della provincia di riferimento ed iscritte nel Registro delle Imprese.
Recepimento del Protocollo d’Intesa per l’attivazione di uno Sportello informativo sul
microcredito tra il Consorzio Fidi Alta Italia e la Camera di Commercio (Del. Giunta n.7 del
27/01/2014) finalizzato a supportare l’erogazione di nuovi finanziamenti alle imprese da parte
degli istituti bancari convenzionati con una garanzia fideiussoria che può coprire fino all’80%
della somma erogata.
3. Identità
3.1 L’amministrazione “in cifre”
Sede
Camera di Commercio I.A.A.
Piazza della Vittoria, 1
86100 Campobasso
Dipendenti (numero e composizione)
Con la deliberazione n. 67 del 29.09.2014 la Giunta camerale ha approvato un piano di
razionalizzazione del fabbisogno di risorse umane, rappresentato dalla situazione seguente:
Dotazione organica
rideterminata con
delibere di G.C. n.
67/2014 e 97/2014
Occupati al 1° ottobre 2014
Dirigenti
1
0*
Categoria “D”
8
10
Categoria “C”
19
21
Categoria “B”
4
5
Categoria “A”
2
2
34
38°
Unità
.
TOTALE
9
*il Segretario Generale è dirigente a tempo indeterminato della CCIAA di Campobasso
° personale collocato in esubero in attesa di prepensionamento secondo le normative vigenti
Strutture territoriali
Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise – Unioncamere Molise
Le Camere di Commercio di Campobasso ed Isernia, allo scopo di esercitare congiuntamente
funzioni e compiti per il perseguimento degli obiettivi comuni del sistema camerale nell’ambito
del territorio regionale, sono associate, ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs.vo 23/2010, nell’Unione
Regionale delle Camere di Commercio del Molise, la cui denominazione abbreviata è
“Unioncamere Molise”1. Essa:
 assicura il coordinamento dell'attività delle singole Camere nell' ambito regionale;
 può promuovere e realizzare iniziative per servizi comuni nei settori in cui si svolge
l'azione delle Camere di Commercio;
 cura e rappresenta gli interessi generali delle Camere di Commercio associate nei
confronti della Regione, del sistema regionale delle istituzioni e degli altri enti locali, per
la trattazione e definizione di materie ed iniziative di comune interesse;
Inoltre:
Polo Innovativo
Centro di competenza regionale
per il sostegno dello start-up di
imprese innovative e della
competitività
tecnologica
di
quelle esistenti.
Centro Innovazione
e Qualità
Laboratorio chimico
merceologico che opera
presso una sede
distaccata, ubicata nella
Zona Industriale di
Campochiaro (CB).
UNIONCAMERE MOLISE
n. imprese iscritte al Registro imprese
Ufficio Studi
e Ricerche
Contribuisce a fornire
una base solida di
conoscenze necessaria
nell'ambito della realtà
camerale e per la
programmazione che
attraverso un
monitoraggio dei
diversi settori, analisi
sull'economia regionale
in generale, strutturali
e congiunturali,
regionale.
Al 30/09/2014 sono iscritte n. 25.805 imprese di cui n. 23.223 sono attive secondo i dati del
III trimestre Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere a partire dai dati del Registro
delle Imprese delle Camere di Commercio.
3.2 Mandato istituzionale e Missione
1
Art. 1 Statuto Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del Molise, adottato
con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 34 del 03/08/2012.
10
Il Mandato istituzionale
Il decreto legislativo 23/2010 all’art. 2 prevede che le Camere di commercio hanno il compito
di fornire, nell'ambito del territorio provinciale, funzioni di supporto e di promozione degli
interessi generali delle imprese e delle economie locali, e funzioni nelle materie amministrative
ed economiche.
La riforma ha rappresentato un passaggio fondamentale e un riconoscimento per le nuove
Camere di commercio, più rappresentative, più autorevoli, più efficienti.
Le principali novità introdotte dal decreto sono:

il riconoscimento dell’identità delle Camere di commercio e di tutto il sistema camerale;

funzioni e compiti rafforzati: da “attività” a “competenze” stabilite per legge

un’organizzazione più efficiente, con risorse certe e nuovi strumenti per affrontare nuovi
compiti.
La missione
La missione della Camera di Commercio di Campobasso si esplicita in una serie di attività che
vedono l’Ente operare in collaborazione sia con soggetti pubblici che privati.
La missione trova una sua puntuale esplicitazione nella lettura dello Statuto camerale (art. 2):
a) promuovere e favorire la modernizzazione, l'internazionalizzazione e lo sviluppo economico
del territorio e del sistema delle imprese in esso presenti;
b) coordinare, promuovere e sostenere le iniziative volte allo sviluppo economico;
c) tutelare e perseguire una economia aperta che assicuri le pari opportunità e la dignità
dell'impresa e del lavoro;
d) recepire e fare proprie le istanze, i bisogni e gli interessi del sistema delle imprese e dei
consumatori, manifestati anche attraverso le libere associazioni e sostenerli nei confronti
di ogni altro Ente o istituzione a livello locale, regionale, nazionale, europeo ed
internazionale;
e) svolgere ogni utile azione per favorire lo sviluppo e l’ampliamento del mercato del lavoro,
anche attraverso la concertazione con le componenti istituzionali, sociali ed economiche
della circoscrizione di competenza;
f)
promuovere la collaborazione con tutte le istituzioni pubbliche e private, anche a livello
internazionale, preposte o interessate allo sviluppo economico del territorio;
g) favorire l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e produttivo;
h) concorrere al rafforzamento della competitività del territorio, perseguendo una politica di
promozione dello sviluppo e del rinnovamento del patrimonio infrastrutturale civile ed
industriale, da realizzarsi anche stimolando il coinvolgimento di capitali privati;
i)
favorire l'affermazione del mercato, della concorrenza, della trasparenza, della libertà
d'impresa e di iniziativa economica;
j)
tutelare i soggetti imprenditori o consumatori dalle forme di inquinamento e/o abuso delle
condizioni di libero mercato;
k) promuovere e valorizzare la cultura d'impresa, della qualità e della sicurezza;
l)
favorire e promuovere la cooperazione e l’associazionismo;
m) favorire e sostenere l'informazione economica, la formazione imprenditoriale, lo studio e la
ricerca finalizzata allo sviluppo delle imprese e del territorio;
n) garantire imparzialità e terzietà rispetto a tutti i soggetti del mercato.
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Quanto esplicitato nello Statuto è in ogni caso riconducibile alle seguenti Missioni individuate
dal MISE e assegnate alle Camere di Commercio (D. Lgs. n. 91/ 2011 e D.M. 27/03/2013 in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili delle pubbliche amministrazioni):
011 – Competitività e sviluppo delle imprese
012 – Regolazione dei mercati
016 – Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
La discussione in atto sulla riforma delle Camere di Commercio impone comunque la necessità
di un ripensamento del loro ruolo. Occorre:

pensare alle nuove Camere come soggetti che “parlano al Paese”

sviluppare un clima culturale favorevole all’impresa e al lavoro.
L’obiettivo strategico è quello di far ridiventare competitivo il Paese rafforzando il ruolo delle
CCIAA come presidio permanente sui territori a sostegno delle piccole e piccolissime imprese.
Le Camere devono quindi:

avere un ruolo proattivo e strategico, andando incontro (spesso anche “fisicamente”)
alle imprese e ai loro fabbisogni e agendo da catalizzatore nei processi di sistema;

diventare un nuovo modello di istituzione – vitale dinamica, propositiva, semplice e
“amica” – al servizio delle imprese e delle comunità locali;

rappresentare la prima istituzione per la nascita e crescita delle imprese.
La Visione
Coinvolgere gli attori locali, sia pubblici che
privati, nella definizione delle priorità e delle
politiche da intraprendere, con l’obiettivo di
sviluppare le sinergie necessarie tra il sistema
delle imprese e l’ambiente di riferimento
Orientare le
attività
verso
un
processo di rinnovamento della
Pubblica Amministrazione, facendo
propri i principi della trasparenza,
della semplificazione amministrativa,
del rispetto delle pari opportunità e
della prevenzione delle forme di
discriminazione
VISION
Avviare e sostenere un processo continuo
di sviluppo incentrato sulla valorizzazione
delle caratteristiche dell’economia
provinciale, attraverso il coordinamento dei
vari strumenti di promozione e marketing
territoriale
La Camera si impegna a ricercare e consolidare un dialogo continuo con le imprese e con le
organizzazioni imprenditoriali e a proporsi nella veste di una pubblica amministrazione che
punta ad un elevato grado di telematizzazione dei servizi e informatizzazione delle procedure
interne.
12
3.3 Albero della performance
L’attuale Albero della Performance, sviluppato in linea con le previsioni normative e con le
indicazioni fornite dalla CIVIT, è una mappa logica che rappresenta graficamente le relazioni
tra missione, priorità strategiche, obiettivi strategici programmi obiettivi operativi. È stato
articolato, in coerenza con i documenti di programmazione, per rendere immediatamente
intellegibile agli stakeholder la finalizzazione delle attività svolte dalla Camera.
La novità, applicata per la seconda volta nell’anno 2015, è il richiamo anche nell’Albero del
recepimento di quanto disciplinato nell’art.5, comma 3 del DPCM 18 settembre 2012 che
prevede coerenza tra il sistema di obiettivi e indicatori adottati da ciascuna amministrazione ai
sensi del D.Lgs. n.150/2009 e il “Piano degli Indicatori di Risultato Attesi di bilancio (PIRA)”
tenuto conto del diverso ambito di applicazione di tali documenti. E’ possibile infatti osservare
graficamente il raccordo realizzato tra gli obiettivi strategici e operativi dell’Ente e le Missioni e
i Programmi così come individuati dal D.P.C.M. 12/12/2012 per le Camere di Commercio.
Un’analisi puntuale delle modalità utilizzate per attuare la riconciliazione tra il piano della
performance ed il piano degli indicatori di risultato attesi è presente nel capitolo n.6 del
presente documento.
L’albero della performance è costituito dall’Allegato A al presente Piano.
13
4. Analisi del contesto
4.1 Analisi del contesto esterno
Nel II trimestre del 2014 in Italia il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati
con anno di riferimento 2010 è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello
0,3% nei confronti del secondo trimestre 2013. Sempre in termini congiunturali (variazione
rispetto al trimestre precedente) sono aumentate le importazioni di beni e servizi, dello 0,8%.
Dal lato della domanda, le esportazioni sono cresciute dell’1,1%, gli investimenti fissi lordi
sono diminuiti dello 0,9% e i consumi finali nazionali sono aumentati dello 0,1%
Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti e delle Istituzioni Sociali Private
(ISP) è cresciuta dello 0,2%, quella delle PA è aumentata dello 0,1%
Con 17.955 euro circa il valore del Valore Aggiunto pro capite a prezzi di mercato del Molise
risulta più elevato del valore del Mezzogiorno pari a circa 15.237 euro pro capite ma inferiore
alla media nazionale pari a 23.333 euro circa. Addirittura improponibile il confronto con il Nord
ovest dove il Valore Aggiunto pro capite al 2013 è pari a quasi 28.417 euro.
Il contesto economico-produttivo della provincia
L’analisi provinciale mostra una situazione leggermente diversa tra Campobasso ed Isernia,
sia nell’andamento temporale che nel valore assoluto.
 Campobasso = l’analisi del Valore Aggiunto pro capite dal 2009 mostra un costante
decremento che porta al 2013 ad un valore finale che sfiora i 17.804 euro pro capite che
colloca il capoluogo molisano alla 77esima posizione nella graduatoria provinciale;
 Isernia = il Valore Aggiunto pro capite segue lo stesso andamento decrescente con un
valore finale pari circa a 17.955 euro e che colloca la provincia in 76esima posizione.
 Analisi dei dati provinciali aggregati = da un punto di vista macroeconomico, la provincia di
Campobasso contribuisce alla produzione della ricchezza del Paese, in termini di valore
aggiunto, nella misura dello 0,3% (il contributo dell’intera regione è dello 0,4%). In termini
assoluti, il valore aggiunto provinciale nel preconsuntivo 2013 supera di poco i 4 miliardi di
euro (4.017,5 euro).
Valore aggiunto a prezzi correnti per branca di attività economica– 2011. Dati in milioni di euro
2012
Agricoltura,
Industria
silvicoltura
in senso
2013
Industria
Totale
Costruzioni
industria
Servizi
Totale
Totale
economia
economia
e pesca
stretto
CAMPOBASSO
191
657
267
924
2.936
4.051
MOLISE
265
911
404
1.314
4.123
5.703
5.613
ITALIA
28.168
257.618
82.354
339.972
1.034.632
1.402.773
1.396.786
4.017
Fonte: Unioncamere-Istituto Guglielmo Tagliacarne
14
 Analisi per settore di attività economica = il contributo del settore terziario raggiunge il 72%
(leggermente inferiore a quello nazionale pari al 74% circa). Sul contributo degli altri
settori, si registra uno scostamento significativo rispetto al dato nazionale principalmente
nel settore dell’agricoltura dove si rileva che l’economia provinciale riceve un contributo
maggiore di quanto non avvenga nella media dell’Italia (5% rispetto al 2% dell’Italia),
segno che la nostra economia appare leggermente “sbilanciata” verso tale settore, che
possiamo definire tradizionale.
 Stato di salute delle imprese = Nel terzo trimestre del 2014 l’anagrafe delle imprese
molisane chiude in positivo, con il numero delle imprese nate (366) maggiore del numero
delle imprese che hanno dichiarato la cessazione delle attività (294): il saldo che ne
scaturisce, +72 imprese, è però inferiore a quello registrato un anno fa quando la differenza
fra iscrizioni e cessazioni era pari a +120 imprese. A fine settembre le imprese registrate
risultano essere 34.884, di cui 31.014 dichiarate attive. I modesti risultati del terzo
trimestre del 2014 – positivi peraltro come in ogni terzo trimestre di ciascun anno – si
traducono in un tasso di crescita modesto (+0,21%), inferiore sia al valore nazionale
(+0,27%) che a quello delle altre regioni meridionali (+0,27%).
Tra luglio e settembre in Molise, 9 imprese hanno aperto una procedura fallimentare, per un
aumento pari al 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2013; discorso analogo per i
concordati preventivi, 8 in regione in questo trimestre, in aumento del 300% rispetto al
2013. Sul fronte artigiano, il terzo trimestre 2014 chiude in positivo con un saldo pari a +14
imprese, per un tasso di crescita del periodo pari a +0,20%, tra i migliori a livello regionale,
superato solo dal risultato del Trentino A.A. con +0,33%.
Relativamente alla provincia campobassana, le imprese attive nel trimestre estivo del 2014
raggiungono quota 23.223, con n.238 le iscrizioni, meno, però, del III trimestre del 2013
(n.248). Le cancellazioni (sempre al netto delle cessazioni d’ufficio) sono state invece n.224,
aumentate di 17 unità rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Con un saldo demografico2 positivo di 14 unità, lo stock3 del III trimestre conta +10
imprese attive rispetto al II trimestre 2014 con un incremento dello 0,04%.
I settori in cui, in termini assoluti, le imprese in provincia di Campobasso hanno manifestato
la crescita maggiore rispetto al trimestre precedente sono stati i settori connessi ai servizi,
in particolare: le “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione” (+21), le “Attività di
noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (+6 imprese) e le “Altre
attività di servizi” (+5 imprese). Il settore dell’agricoltura perde, invece, 15 imprese.
Rispetto ad un anno fa (imprese registrate 26.040), si sono perse in provincia 235 imprese.
Nello specifico i settori che maggiormente hanno contribuito alla negatività del saldo di
stock tra il III trimestre 2013 e il III trimestre 2014 sono le imprese registrate nel settore
agricolo (-232 imprese), nelle costruzioni (-80 imprese), nel commercio (-37 imprese) e
nelle attività immobiliari (-10 imprese). Ai principali saldi negativi registrati in provincia di
Campobasso, si contrappongono i saldi positivi delle attività dei servizi di alloggio e di
ristorazione (+21 imprese), delle attività di noleggio, agenzie di viaggio servizi a supporto
delle imprese (con +6 imprese) e della sanità e assistenza sociale (+ imprese). (Fonte:
StockView)
 Forma giuridica delle imprese registrate = nella provincia di Campobasso nel terzo trimestre
2
3
Differenza fra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio
Numero di imprese registrate
15
2014, il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni riguarda unicamente le società di capitali
con +46 imprese; esse rappresentano circa il 15,3% delle imprese registrate in provincia,
una percentuale che è andata costantemente aumentando negli anni. Risulta negativo il
saldo delle ditte individuali (29 imprese) che costituiscono circa il 70% delle imprese
registrate. Nullo è il saldo delle società di persone (l’11,3% delle imprese registrate),
mentre pari a -3 il saldo delle Altre forme societarie, che sono il 3% del totale. (Fonte:
StockView).
Internazionalizzazione
 Andamento dell’export totale = nel II trimestre 2014 le esportazioni campobassane
registrano un aumento rispetto allo stesso periodo di un anno fa del 38% circa; tale
variazione si attenua leggermente se si aggiungono anche i primi tre mesi dell’anno: infatti
l’aumento percentuale scende al +17% circa. L’aumento registrato in provincia ha un effetto
trainante sulle esportazioni dell’intera regione che nel secondo trimestre del 2014
aumentano del 20,4%; questo effetto trainante, però, scompare se si considera anche il
primo trimestre: le esportazioni del Molise nei primi 6 mesi, infatti, diminuiscono dello 0,7%
tirate giù dalla cattiva performance della provincia di Isernia (-19,1% nel secondo trimestre
2014, addirittura -34,9% se si considerano i primi 6 mesi).
A livello merceologico la buona performance della provincia di Campobasso è da attribuire
all’aumento delle esportazioni dei Macchinari e materiale da trasporto (+52%), dei Prodotti
finiti diversi (+26%) delle Materie prime non commestibili (+24%), dei Prodotti finiti
classificati secondo la materia prima (+26%) e dei prodotti alimentari (+3%).
Fanno da contraltare unicamente le diminuzioni delle esportazioni di bevande e tabacchi
(-24%) e dei prodotti chimici (-14%).
Gli scenari di sviluppo delle Economie Locali: le previsioni per il 20142015
Nel 2013, a fronte di una contrazione del Pil dell’Italia pari a -1,8%, la flessione del pil nelle
regioni meridionali è stata più ampia della media nazionale di quasi 1 punto percentuale,
mentre al Nord Ovest e al Nord Est dovrebbero essersi verificate riduzioni di entità più
modesta. Le indagini congiunturali disponibili per i primi mesi del 2014 concordano nel
delineare una situazione più difficile nel Mezzogiorno e migliore nelle regioni centrosettentrionali. Anche le prospettive per l’anno in corso contenute nell’ultimo aggiornamento di
Scenari per le economie locali si profilano migliori per il Centro-Nord, caratterizzato da tassi di
crescita del pil sostanzialmente allineati attorno all’1% nell’area settentrionale e più bassi di
circa due decimi di punto nel Centro (0,7% per l’Italia nel complesso). Il minor dinamismo
previsto per il Mezzogiorno deriva da una persistente stagnazione della domanda interna, a cui
si accompagna ancora una caduta delle esportazioni, anche se più contenuta di quella dello
scorso anno.
Nel 2013 la contrazione del pil ha coinvolto tutte le regioni italiane, mentre per il 2014 solo
alcune di esse (Basilicata, Campania e Calabria) dovrebbero evidenziare un’ulteriore lieve
16
caduta. Quest’anno e nel prossimo biennio si manterrà il primato della Lombardia sul resto
dell’Italia, ma uno sviluppo relativamente sostenuto interesserà anche Emilia Romagna e
Veneto. Al Centro saranno Lazio e Toscana a mostrare le migliori performance, grazie
soprattutto alla dinamica dell’industria e dei servizi.
La ripresa dei consumi delle famiglie prevista per quest’anno dovrebbe essere trainata dal
miglioramento del reddito disponibile, che riprenderà ad aumentare in termini reali dopo sei
anni consecutivi in flessione. Secondo lo scenario territoriale di Prometeia la spesa per
consumo delle famiglie aumenterà maggiormente nelle regioni settentrionali, mentre risulterà
più contenuta nel Mezzogiorno. Malgrado ciò, nel 2016 tutte le aree mostreranno un livello dei
consumi in termini reali inferiore a quello del 2007.
Il 2013 ha manifestato un evidente svantaggio dell’export nelle regioni centrali (ad esclusione
delle Marche) e in quelle meridionali. Nel 2014 le regioni settentrionali e del centro Italia
traineranno la risalita dell’export italiano, mentre solo dal prossimo anno la crescita riguarderà
anche le imprese meridionali. Tra le regioni, anche nel 2014 la Lombardia si confermerà il
principale polo di esportazione, con oltre il 28% delle esportazioni italiane, seguite da Veneto
(13,8%) ed Emilia Romagna (13,3%); distaccate Piemonte (10,7%) e Toscana (8,1%).
Gli scenari territoriali mettono in evidenza che nel 2014 gli investimenti, riflettendo il
miglioramento del clima di fiducia delle imprese e delle prospettive di domanda, si
concentreranno esclusivamente nel Nord e nel Centro e che sarà necessario attendere il
prossimo anno prima che le imprese del Sud riprendano ad investire.
Nel mercato del lavoro solo dal 2015 si potranno iniziare a vedere gli effetti positivi indotti
dalla ripresa economica. Nel 2014, infatti, la maggior parte delle regioni sperimenterà ancora
flessioni occupazionali, più contenute nel Nord Ovest (-0,1%) e nel Nord Est e Centro (-0,3%),
ma ancora sostenute nel Mezzogiorno (-1%). La già critica situazione del Sud si deteriorerà
ulteriormente, con un altro aumento del tasso di disoccupazione che andrà ad ampliare il gap
rispetto al dato medio nazionale. Grazie al miglioramento prospettato dal 2015, l’occupazione
non diminuirà in nessuna regione, ma non sembrano esserci ancora le basi per iniziare a
colmare quel gap strutturale del Mezzogiorno verso le regioni settentrionali, gap che coinvolge
ambiti diversi dell’economia, dal mercato del lavoro al grado di internazionalizzazione delle
imprese.
In un simile contesto il Molise si troverà nel 2014 in una situazione di ristagno: il valore del Pil
previsto a crescita 0 è il segno di una ripresa che mancherà anche durante l’anno in corso. Il
Pil pro-capite previsto nel 2014 sempre in Molise dovrebbe attestarsi sui circa 20.600 euro,
valore superiore a quello delle altre regioni del Mezzogiorno, ma ancora lontano da quello
medio italiano (26,5 mila). Quello delle altre regioni del Nord arriverà addirittura a 32,4 mila
nel caso delle regioni del Nord ovest e a 31,5 mila nel caso delle regioni del Nord-est
Per quanto riguarda le altre componenti della domanda, in Molise, così come in tutte le altre
regioni del Mezzogiorno, continueranno a ridimensionarsi i consumi delle famiglie (-0,3%) dopo
aver chiuso il 2013 con una contrazione del 3%.
Sempre in Molise, il livello degli investimenti dovrebbe presentare timidi segnali di ripresa
(+1,6%), soprattutto se paragonato alle forti contrazioni subite nel corso della fase recessiva.
Infine per quanto riguarda le esportazioni dopo la forte contrazione registrata nel 2012 pari a
-2,2%, dovrebbero tornare a crescere sia pure di un +1,6%.
17
Punti di forza, potenzialità e debolezza dell’economia locale
Si possono individuare alcuni dei più significativi punti di forza del sistema economico
campobassano che costituiscono dei fattori di competitività del territorio, anche nell’attuale
fase di incertezza sugli esiti della crisi in atto.
 Esportazioni = tema cruciale per ciò che può significare l'aggancio alla dinamica di crescita
dei paesi emergenti che fanno da traino per l’economia globale, il settore che fa segnare un
dato positivo per la provincia è quello dell’agroalimentare. Relativamente alla composizione
settoriale, se resta predominante il peso dei prodotti chimici, fanno registrare una crescita di
particolare rilievo del peso relativo i prodotti alimentari (da forno e farinacei). Importante
anche l’aumento delle esportazioni di Macchinari e materiali da trasporto.
 Natimortalità delle imprese = la grave crisi che da diversi anni attanaglia l’economia
nazionale e regionale, ha manifestato tutta la sua durezza soprattutto sul sistema impresa.
Ma in tale contesto segnali incoraggianti nel tessuto produttivo provinciale provengono
soprattutto dalle imprese pi strutturate, quelle cioè costituite sotto forma di società di
capitali, dalle imprese giovanili e da quelle femminili con un tasso di femminilizzazione delle
imprese provinciali che è tra i più elevati in Italia.
 Green Economy = è indubbia la sensibilità dell’imprenditoria locale al tema della
sostenibilità ambientale, testimoniata dal dinamismo delle iniziative in questo campo.
Campobasso con una percentuale di circa il 30% di imprese attente alle componenti
ambientali della loro attività si pone al di sopra della media nazionale pari al 22%. (Fonte:
Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior)
 Turismo = In un quadro poco dinamico, si deve tuttavia rilevare come questo settore mostri
una spiccata attrattività per le classi di imprenditori più giovani, nonché una forte presenza
di donne imprenditrici.
Una delle sfide per il futuro potrebbe essere puntare sul turismo sostenibile per lo sviluppo
dei luoghi non ancora turistici, tenendo insieme salvaguardia del territorio e recupero delle
tradizioni.
Migliorare il rapporto con la natura, diffondere la sensibilità per la biodiversità, oltre a
favorire la protezione dell’ambiente produce innegabili benefici economici. Recenti indagini
di mercato dimostrano come per il turista che visita il nostro paese al primo posto si
collochino la cortesia/ospitalità della gente e la qualità del mangiare e bere; a seguire
vengono l’offerta di intrattenimento, l’accoglienza nelle strutture di alloggio, il rispetto per
l’ambiente
(urbanizzazione,
inquinamento),
l’organizzazione
del
territorio
e
l’offerta
culturale. A ben vedere tutte componenti che possono trovare risposte di elevata qualità nei
nostri territori.
Una lettura della realtà deve osservare con grande attenzione anche i PUNTI DI DEBOLEZZA
del sistema.
 Natimortalità delle imprese = Il tasso di crescita pari appena allo 0,05% (in ulteriore
peggioramento rispetto a quello già basso del III trimestre di un anno prima pari a +0,16%)
pone Campobasso al 90° posto nella classifica provinciale per tasso di crescita.
Se ci si limita alle imprese attive, dunque al dato che meglio dà conto della vitalità del
tessuto imprenditoriale della provincia si scende dalle 23.554 unità del III trimestre 2013
18
alle 23.213 dello stesso periodo del 2014 con un calo dell’1,4%. In definitiva lo stock di
imprese attive si riduce di 341 unità (-202 le imprese registrate).
 Contratti di rete = un ulteriore aspetto negativo può essere individuato nel ridotto numero
di imprese coinvolte nei contratti di rete, quale strumento in grado di accrescere le
dimensioni e la competitività aziendale. Secondo i dati aggiornati al 1/04/2014, nella
provincia di Campobasso sono presenti 14 contratti di rete, 386 del Mezzogiorno e 1.462 a
livello nazionale.
 Occupazione = Il dato medio annuale fa segnare, tra 2012 e 2013, un calo di -3,5%,
superiore al dato nazionale (-2,1%); -4,6% la variazione percentuale per il Mezzogiorno.
Nel complesso, tra il 2008 e il 2013 si sono perduti in provincia circa 9.700 posti di lavoro:
un risultato negativo, -11,8%, che non solo spicca rispetto all’andamento nazionale
(-4,2%), ma risulta perfino peggiore nel confronto con la circoscrizione di appartenenza
(Sud e Isole) che pure fa segnare il risultato peggiore (-9%) tra le aree geografiche del
Paese. Viceversa crescono in provincia di circa 2.500 unità, tra il 2012 e il 2013, le persone
in cerca di occupazione portando ad un considerevole aumento dello stock di disoccupati
(+21,2%), superiore all’aumento nazionale (+13,4%) e a quello del Mezzogiorno (+13,2%).
C’è da segnalare, inoltre, lo scarso investimento, che compiono le imprese sulle competenze
e le capacità delle persone nel dar loro un’occupazione e nell’inserirle in un processo
lavorativo, così come è ancora forte il divario da colmare con altre realtà in quanto a spesa
per Ricerca e Sviluppo.
 Dotazione infrastrutturale = Secondo i tradizionali indicatori di dotazione fisica delle
infrastrutture (lunghezza delle strade, delle ferrovie, o numero e dimensioni di aeroporti e
porti) il Molise si colloca agli ultimi posti in Italia, e non soltanto per l’assenza di un
aeroporto.
Rapporto tra l’estensione in km della rete autostradale e la superficie territoriale misurata in
kmq = la nostra regione con 8,1 km per mille kmq si trova alle ultime posizioni, preceduta
solo da Umbria e Basilicata.
Km di rete ferroviaria in esercizio per tipologia (dati a giugno 2011 - fonte Rfi) = L’indice di
chilometri totali per 100 kmq di superficie per il Molise, pari a 6,1 è maggiore della media
nazionale (5,5), ma la regione presenta la percentuale più alta per tipologia di binario
semplice (trazione diesel) preceduti solo dalla Valle d’Aosta e di poco dalla Basilicata.
 Traffico merci e passeggeri presso porti e aeroporti = tali infrastrutture non sono presenti
nella nostra regione, o nel caso del porto di Termoli non hanno nessuna incidenza sul dato
nazionale.
19
Il contesto sociale e ambientale della provincia
La popolazione, l’evoluzione demografica e i flussi migratori
 Popolazione residente della provincia di Campobasso (al 01/01/2014) = pari a 227.482
abitanti (110.923 maschi e 116.559 femmine), 1.265 unità in più rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, per un valore percentuale di +0,6%.
 Densità demografica della provincia = pari a 77,8 abitanti per kmq (per il Molise è di 70,6
abitanti per kmq).
Dai dati dell’ultimo Censimento, la provincia di Campobasso conta 84 Comuni di cui 41 (pari
al 49,6% della popolazione) in zona montuosa e 43 in zona collinare (dove vive il 50,4%
della popolazione). L’ampiezza media dei comuni, che a livello provinciale non supera i
2.708 abitanti, indica chiaramente una forte dispersione della popolazione sul territorio. Il
Comune capoluogo di Regione assorbe circa il 21,7% della popolazione, il 14,7% della
popolazione è residente nel Comune di Termoli e il restante 63,6% dei residente si
distribuiscono in 82 comuni.
 Popolazione iscritta in anagrafe per fascia d’età e genere = in provincia di Campobasso il
41,4% della popolazione appartiene alla fascia d’età che va dai 0 ai 39 anni, di cui il 17,2%
appartiene alla fascia di età 0-19 anni, una quota vicina al 58,6% circa ha un’età superiore
ai 40anni, di cui il 29,4% ricade nella fascia di età 40-59 anni e il restante 29,1% ha più di
60 anni.
 Movimento naturale della popolazione = Il movimento naturale di una popolazione in un
anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo
naturale. Nell’ultimo anno a fronte di 1.628 nascite si sono registrati 2.522 decessi per un
saldo naturale negativo pari a -894 unità.
 Flusso migratorio della popolazione la differenza tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per
trasferimenti di residenza e ad altri movimenti anagrafici in provincia nell’ultimo anno è
positiva e pari a +315 unità per la sola componente estera, pari a +2.159 unità se si
aggiungono anche i trasferimenti da altri comuni e per altri motivi 4.
 Grado d’invecchiamento = gli indicatori demografici collocano Campobasso e più in generale
il Molise fra le regioni dove questo fenomeno è più accentuato; l’indice d’invecchiamento
provinciale (ultra 65-enni ogni 100 abitanti di età inferiore a 15 anni), che al 01.01.2014 è
pari a 184,3, ha avuto negli ultimi 20 anni un lieve e costante incremento.
 Indice di dipendenza strutturale (popolazione con età superiore a 65 anni e inferiore a 15
ogni 100 abitanti in età produttiva, 15-64) = rappresenta il peso della popolazione
economicamente inattiva su quella attiva e rimane pressoché costante nel tempo (54,2 a
gennaio 2014), con la diminuzione della popolazione in età pediatrica compensata
dall’aumento della popolazione anziana.
In provincia, nonostante la crescita costante nel tempo degli stranieri residenti pari a 7.617
al 01.01.2014, l’incidenza degli immigrati sul totale della popolazione (3,3%) è distante dai
valori raggiunti dall’Italia in complesso (8,1%) ma in linea con quelli dell’Italia Meridionale
4
Sono le iscrizioni/cancellazioni nelle Anagrafi comunali dovute a rettifiche amministrative.
20
(3,6%). Questa circostanza, unita ad uno scenario di bassa natalità sul lungo periodo, fa sì
che si debbano prevedere ripercussioni negative sulla struttura per età della popolazione in
termini di un aumento dell’indice di invecchiamento della popolazione; il Molise, di cui si
dispone lo scenario previsionale, sarà una delle prime regioni a raggiungere entro il 2017 la
soglia di 200 anziani ogni 100 abitanti di età inferiore ai 15 anni.
Il sistema della formazione superiore, universitaria, post-universitaria
e continua
La crisi economica è stata un “acceleratore” di quei processi di trasformazione del mercato del
lavoro che interessano il versante normativo (attraverso “regole” e meccanismi che, superata
l’emergenza, facilitano la migliore allocazione delle risorse umane) e quello formativo, affinché
ogni sforzo di rinnovamento tecnico-organizzativo non sia vanificato dall’assenza o dalla
inadeguatezza della preparazione, dell’esperienza e delle competenze delle figure coinvolte.
Analizzando la distribuzione della popolazione con più di 15 anni nel 2013, si rileva come sia
elevata la quota di individui con un titolo di studio di licenza elementare o nessun titolo.
Con il 24,5% la provincia di Campobasso è fra quelle con il valore più alto: il 34,4% ha la
maturità, mentre l’11,7% possiede un più alto livello d’istruzione.
Nonostante l’alta richiesta di operai specializzati e non, la quota di persone con licenza media o
con una qualifica professionale (29,5%) è inferiore sia al dato nazionale (31,6%) che ai valori
osservati nel Sud e Isole (33,9%).
L’occupazione, disoccupazione e domanda di professionalità.
Nel 2014 le imprese con dipendenti che operano in Italia prevedono di attivare 791.500
contratti di lavoro, il 6% in più rispetto a quanto previsto nel 2013. A fronte di queste
"entrate", le stesse imprese prevedono circa 935.000 "uscite" (per dimissioni, pensionamenti o
contratti in scadenza di cui non è previsto il rinnovo), quasi il 7% in meno rispetto al 2013.
Nonostante l'aumento delle entrate e la diminuzione delle uscite, il "saldo" occupazionale
atteso si mantiene negativo, attorno a -144.000 unità (-250.000 nel 2013).
Anche in provincia di Campobasso la variazione occupazionale prevista per l'anno in corso è di
segno negativo, attorno a -830 unità (contro -910 dello scorso anno). Questa riduzione è
dovuta prevalentemente ai contratti di lavoro dipendente (sia "stabili" che a termine), che
presentano un saldo pari a -880 unità; i contratti atipici attivati dovrebbero, nell'insieme,
superare quelli in scadenza (+ 50 unità il saldo previsto).
Movimenti previsti nel 2014
Tassi previsti nel 2014
(valori assoluti)
Entrate
Uscite
Saldo
Entrata
Uscita
Saldo
MOLISE
2.690
3.980
-1.290
6,1
9,6
-3,6
Campobasso
1.990
2.820
-830
6,5
9,9
-3,5
700
1.160
-460
5,2
9,0
-3,8
Isernia
Fonte: Unioncamere –Ministero del Lavoro,Sistema Informativo Excelsior, 2014
Delle 1.640 assunzioni programmate (con contratto di lavoro alle dipendenze) nel 2014 in
provincia di Campobasso, quasi 90 interesseranno persone laureate, circa 740 diplomati della
21
scuola secondaria superiore, 320 persone in possesso della qualifica professionale e 490 figure
a cui non verrà richiesta una formazione scolastica specifica.
In provincia di Campobasso questa maggiore richiesta di scolarità però non sembra dipendere
dall'incidenza di figure high skill, che come si è visto resta stabile tra il 2013 e il 2014. In
particolare, rimane invariata, attorno al 5%, la quota di laureati, mentre aumenta quella dei
diplomati, dal 44 al 45%.
Laureati e diplomati insieme detengono quindi il 50% delle assunzioni programmate nella
provincia per il 2014, quota superiore di 5 punti a quella della provincia di Isernia ma inferiore
di un punto rispetto alla media nazionale.
L'aumento dell'incidenza di laureati e diplomati che si registra a Campobasso non sembra
limitare gli “spazi” per coloro che hanno conseguito una qualifica professionale (la cui quota
sulle assunzioni totali, anzi, aumenta dal 19 al 20%) ma penalizza piuttosto chi non ha una
formazione scolastica specifica: la relativa quota si riduce, infatti, di 2 punti (dal 32 al 30%).
Campobasso
TOTALE
Livello universitario
Assunzioni non
Esperienza richiesta
stagionali 2014 per
dalle imprese
livello di istruzione
Esperienza specifica
segnalato
nel settore
(v.a.)*
(%)
(%)
1.640
100,0
75,0
90
5,2
58,8
Livello secondario - Diploma
740
45,3
74,7
Qualifica reg.di istruzione o form.prof.
320
19,6
83,8
Nessuna formazione specifica
490
29,9
72,5
Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014.
Per quanto riguarda le competenze "trasversali", e cioè non specifiche della professione da
svolgere, quelle che le imprese campobassane considerano più importanti quando assumono
personale laureato e diplomato sono la capacità di lavorare in autonomia, la capacità di
lavorare in gruppo e la capacità comunicativa, tutte indicate come “molto importanti” per oltre
il 40% delle assunzioni programmate.
Nelle posizioni successive, con un numero di segnalazioni tra il 36% e il 38% figurano la
flessibilità e capacità di adattamento, la capacità di analisi e sintesi delle informazioni e la
capacità di risolvere problemi.
Appaiono invece poco rilevanti caratteristiche quali la capacità di pianificare e coordinare, la
creatività e la capacità di ideazione, e l'attitudine al risparmio energetico, indicate come molto
importanti in meno di un caso su cinque. Queste competenze vengono in genere richieste solo
alle figure che avranno funzioni dirigenziali o molto specifiche, per le quali le assunzioni
previste sono tradizionalmente poco numerose.
Il sistema creditizio
L’analisi
delle caratteristiche strutturali
del
mercato del
credito è
fondamentale per
comprendere quale ruolo il sistema bancario riveste nei processi di sviluppo economico e
produttivo. Il credito bancario, infatti, rappresenta uno dei motori dello sviluppo economico,
tramite la funzione di intermediazione creditizia, che sposta le risorse finanziarie dalla raccolta
verso gli impieghi, sia ai consumatori che alle attività produttive.
22
In Molise al 31/12/2013 l’ammontare complessivo dei depositi è di 5 miliardi e 888 milioni
circa, in aumento rispetto al 2012 del 2,3%. In provincia di Isernia i depositi, pari circa a 1
miliardo e 843 milioni, fanno registrare un aumento del 2,4%, mentre in provincia di
Campobasso l’aumento è stato del 2,2%, arrivando ad valore pari a 4 miliardi e 45 milioni.
Depositi presso banche e casse depositi e prestiti nelle province molisane ed in Italia (dati in
milioni di euro)
dic. 2012
dic. 2013
Campobasso
3.956
4.045
Isernia
1.800
1.843
Molise
5.756
5.888
1.275.170
1.300.242
Italia
var. ass.
var.%
Fonte: Elaborazione su dati Banca d'Italia
Al 31 dicembre 2013, l’ammontare degli impieghi presso banche e casse depositi e prestiti in
Molise è di poco meno di 4 miliardi di euro (3 miliardi e 817 milioni di euro) e diminuisce di 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2012: in termini assoluti sono circa 162 milioni di euro in
meno. A livello provinciale la stretta creditizia ha colpito prevalentemente la provincia di
Isernia dove si registra una diminuzione percentuale del 7,1% (in termini assoluti sono circa
81 milioni di euro in meno); nella provincia di Campobasso la contrazione registrata è di 2,8%, che in termini assoluti vale circa 80,5 milioni di euro in meno.
Impieghi bancari per localizzazione della clientela (dati in migliaia di Euro)
dic. 2012
dic. 2013
Campobasso
2.836
2.755
Isernia
1.142
1.061
Molise
Italia
3.978
3.817
1.917.357
1.845.338
v.a
var.%
Fonte: Elaborazione su dati Banca d'Italia
L’analisi della qualità del credito attraverso lo studio delle sofferenze bancarie evidenzia una
situazione preoccupante per il Molise. Con un valore totale pari circa 607 milioni di euro al 31
dicembre 2013, ad un anno, le sofferenze sono aumentate di circa il 6,1%, rispetto ad una
media nazionale del 14,8% circa.
Sofferenze bancarie nelle province molisane ed in Italia (valori in milioni di euro)
Sofferenze bancarie
Var.%
Incidenza delle sofferenze
bancarie sul totale degli
impieghi bancari (%)
dic-12
dic-13
dic-13/dic-12
dic-13
Campobasso
369
393
+6,5%
14,3%
Isernia
203
214
+5,4%
20,2%
Molise
572
607
+6,1%
15,9%
Italia
120.953
138.890
+14,8%
7,5%
Fonte: Elaborazione su dati Banca d'Italia
L’analisi delle sofferenze per provincia evidenzia che l’aumento maggiore si è registrato nella
provincia di Campobasso con un +6,5% rispetto al 2012, mentre la provincia di Isernia
registra un aumento del 5,4%.
23
Se l’aumento delle sofferenze bancarie sembra essere diminuito d’intensità, soprattutto se
paragonato al valore medio italiano, il rapporto tra sofferenze e impieghi bancari resta ancora
alto in Molise, segno di una struttura economica che ha ancora qualche difficoltà.
Il rapporto delle sofferenze bancarie rispetto all’ammontare complessivo degli impieghi,
costituisce, infatti, un buon indicatore di salute del tessuto produttivo locale poiché, a fronte di
bassi valori dell’indice vi è una struttura economica che riesce bene a far fronte agli impegni
assunti nei confronti del settore creditizio.
Purtroppo per la nostra regione, l’incidenza delle sofferenze sul totale degli impieghi, nel
periodo considerato, risulta pari al 14,3% a Campobasso, addirittura al 20,2% ad Isernia valori
molto più elevati se rapportati alla media nazionale pari al 7,5% e superiore anche alle altre
regioni del Mezzogiorno (11,7%). Il valore medio regionale (15,9%) risulta così ben lontano
dai valori delle altre ripartizioni geografiche.
La sicurezza del territorio
Da oltre 20 anni, il Sole 24 Ore considera un numero di indicatori per tradurli in un indice
sintetico da cui scaturisce una graduatoria di come si vive nelle province italiane. Per quanto
riguarda le provincie molisane, Campobasso rispetto al 2012 guadagna 3 posizioni e si colloca
al 77° posto con 495 punti; poco distante Isernia che recupera ben nove posizioni e si colloca
in 80° posizione con 485 punti totali.
La situazione dell’ordine pubblico, vanto delle tranquille provincie molisane presenta situazioni
in chiaro scuro ravvisabili in maniera precisa dall’analisi dei risultati dell’indagine annuale del
Sole 24 Ore.
Per quanto riguarda l’indice totale, se per Isernia la posizione è di tutto rispetto (11° e in
miglioramento di 4 posizioni), Campobasso sconta qualche difficoltà maggiore e si posiziona in
43° posizione, pur in miglioramento dal 59° posto dello scorso anno.
Basso rispetto alle altre provincie l’indice dei furti in casa: 166 ogni 100 mila abitanti per la
provincia di Campobasso che la pone all’8° posto, 162 ogni mille abitanti per la provincia di
Isernia che la pone al 7° posto. Per la provincia di Isernia qualche preoccupazione in più
proviene dall’indicatore che monitora le truffe informatiche (265 per 100 mila abitanti e in
aumento rispetto all’ultimo anno) che la fa precipitare al 103° posto. Quasi nulli gli scippi, le
rapine e i borseggi: con un valore pari a circa 44 ogni 100 mila abitanti la provincia si trova al
terzo posto.
Per la provincia di Campobasso gli indicatori più preoccupanti sono quelli sulle estorsioni (15
ogni 100 mila abitanti, 94° posizione), sulla variazione del trend dei delitti totali (81°
posizione) e sui furti d’auto (134 ogni 100 mila abitanti, 80° posizione).
L’ambiente
Le città negli ultimi 50 anni sono state sottoposte ad una notevole espansione urbanistica e
solo da qualche tempo, per via di una crescente sensibilità, in sede di nuove progettazioni
24
strutturali e infrastrutturali, si pone molta attenzione verso l’ambiente. Ultimamente si parla
molto di forestazione urbana, che consiste nella riqualificazione di spazi urbani, ove dare
origine a piccole oasi verdi e, quando ciò è possibile, ad un sistema interconnesso di aree
naturali. Il verde pubblico disponibile assume un’importanza sempre maggiore nel determinare
la qualità della vita in un territorio e rappresenta il presupposto per la riqualificazione dell’uso
degli spazi comuni.
Quindi, se a livello nazionale assistiamo ad un aumento dei dati relativi alla densità di verde
urbano, nelle nostre province il dato è restato pressoché invariato dal 2002, a testimonianza di
una scarsa attenzione da parte degli enti pubblici verso la progettazione di nuovi spazi verdi
nelle città. I valori di Campobasso (1,5% della superficie comunale) e di Isernia (0,2%)
restano al di sotto della media nazionale pari a 2,7%. Stesso discorso se si analizza la
disponibilità di verde urbano pro capite: il valore per la provincia di Campobasso è pari a circa
17 metri quadri per abitante, circa 5,8 per la provincia di Isernia rispetto ad un valore
nazionale di circa 30 metri quadri per abitante.
La produzione di rifiuti rappresenta una delle problematiche ambientali con impatti immediati
sulla vita quotidiana. La raccolta separata dei rifiuti permette di migliorare la fase successiva
dello smaltimento, mediante un invio mirato agli impianti di recupero e/o riciclaggio. Nella
normativa europea relativa ai rifiuti (Dir. 2008/98/Ce) si sottolinea l’importanza che gli Stati
membri si impegnino ad adottare le misure necessarie per ridurre la produzione dei rifiuti e la
loro pericolosità.
Il Molise presenta una produzione pro capite bassa (404 kg per abitante), addirittura più bassa
del valore del Mezzogiorno; dall’altro lato però presenta, purtroppo, una percentuale di raccolta
differenziata, il 18,4% in aumento rispetto al 12,8% dell'anno precedente ma ancora
lontanissima dai valori medi nazionali e da quelli delle singole ripartizioni geografiche. Dati
ISPRA confermano ancora una volta che siamo la regione che differenzia di meno.
Il tema dei rifiuti necessità paricolare attenzione in Molise: accanto alla bassa percentuale di
raccolta differenzita si affianca anche la situazione preoccupante delle discariche. Infatti se la
quantità smaltita in discarica è continuata ad aumentare negli ultimi tre anni rispetto ad un
valore nazionale in diminuzione, il numero delle discariche presenti in regione sono diminuite
dalle 12 del 2007 alle 3 di fine 2012.
25
Il quadro normativo di riferimento
Nel quadro normativo si delineano alcuni dei principali atti normativi che hanno prodotto già
nel 2014 e continueranno a produrre effetti sul sistema camerale:
Pubblica amministrazione:
L. n. 190/2014 (Legge di stabilità per l’anno 2015) contiene una serie di previsioni
con rilevanti impatti sulle pubbliche amministrazioni.
Il comma 113 prevede la non applicazione della riduzione percentuale prevista per la
pensione anticipata richiesta prima del compimento di 62 anni di età. Tale sospensione ha
efficacia per i trattamenti pensionistici decorrenti dal 1° gennaio 2015 e riguarda i soggetti
che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva.
Viene prorogata al 2015 la previsione dell’art. 9 comma 17 del d.l. 78/2010, relativa al
blocco della contrattazione di parte economica del personale pubblico dipendente dalle
amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001. Il successivo triennio di
contrattazione potrà dunque riguardare il periodo 2016-2018. Si estende al 2018 anche la
modalità di calcolo dell’indennità di vacanza contrattuale già vigente per gli anni 2015-2017,
fissata negli importi riconosciuti dal 2013.
La legge di stabilità non proroga alcune disposizioni dell’art. 9 del d.l. 78/2010 riguardanti il
personale, in tema di trattamento accessorio e corresponsione economica delle progressioni
economiche all’interno della categoria.
L. n. 78/2014, di conversione del d.l. n. 34/2014, recante disposizioni urgenti per favorire
il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico
delle
imprese. La legge modifica il d.lgs n. 368/2001 sui rapporti a tempo determinato, il d.lgs.
n. 167/2011 sul contratto di Apprendistato e il d.lgs n. 276/2003 in materia di
somministrazione.
D.M. MEF n. 57/2014 contiene regole per l'individuazione delle modalità in base alle quali
si tiene conto del rating di legalità attribuito alle
finanziamenti da parte
delle
imprese ai fini della concessione di
pubbliche amministrazioni
e
di
accesso
al
credito
bancario.
L. n.114/2014, di conversione del D.L. n.90/2014, reca le misure urgenti per la
semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. In
particolare, il decreto dispone il taglio del diritto annuale a favore delle Camere di
commercio a partire dal 2015 del 35%, per passare al 40% nel 2016 e al 50% nel 2017.
Inoltre, prevede al fine di favorire il ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni,
l’abrogazione
dell’istituto
del
trattenimento
in
servizio
e
l’ampliamento
dell’ambito
applicativo dell’istituto della risoluzione unilaterale del contratto da parte della P.A. nei
confronti dei dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionistici. Introduce nuove
disposizioni in materia di turn over nelle P.A. e una nuova disciplina della mobilità nella
pubblica amministrazione.
D.L. n.133/2014 (“Decreto Sblocca Italia”), contiene misure urgenti che oscillano dalle
semplificazioni burocratiche per interventi in edilizia a chi vuole ristrutturare, frazionare o
26
accorpare appartamenti, alla agevolazione fiscale concessa a chi compra una casa e la
affitta per otto anni a canone concordato. Vengono inoltre collocati investimenti sulla rete
autostradale, sulla banda larga e contro il dissesto idrogeologico e viene attribuita la
possibilità alle amministrazioni comunale di effettuare investimenti in opere pubbliche in
deroga al patto di stabilità interno per 550 milioni di euro in due anni.
D.L. n.126/2014, integra e modifica il d.lgs. n. 118/2011, concernente disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli
enti locali e dei loro organismi. Il provvedimento costituisce una riforma di contabilità degli
enti territoriali diretta a garantire la qualità e
l’efficacia del monitoraggio e del
consolidamento dei conti pubblici Nello specifico, promuove l’individuazione di regole
contabili uniformi e di un comune piano dei conti integrato; la definizione di una tassonomia
per la riclassificazione dei dati contabili e di bilancio per le amministrazioni pubbliche tenute
al regime di contabilità civilistica e l’adozione di comuni schemi di bilancio articolati in
missioni e programmi coerenti con la classificazione economica e funzionale individuata
dagli appositi regolamenti comunitari in materia di contabilità nazionale e relativi conti
satellite.
L. n.9/2014 di conversione del D.L. n.145/2013 cd “Destinazione Italia”, recante
interventi
urgenti
per
il
contenimento
delle
tariffe elettriche
e
del
gas,
per
la
riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione
delle imprese, nonché misure
per
la
realizzazione
di
opere
pubbliche
ed
EXPO.
Particolarmente importante per la “materia lavoro” l’art. 14, completamente riscritto, che ha
aumentato del 30% sia le maxisanzioni per lavoro nero che le somme aggiuntive in caso di
sospensione dell’attività imprenditoriale ed ha raddoppiato le sanzioni per violazione delle
disposizioni in materia in superamento della durata massima dell’orario di lavoro
settimanale e quelle relative alla inottemperanza al precetto sul riposo giornaliero e
settimanale.
D.L. n.102/2014, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica,
stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza
energetica
che
concorrono
al
conseguimento dell'obiettivo
nazionale
di
risparmio
energetico. Il decreto, inoltre, detta norme finalizzate a rimuovere gli ostacoli sul
mercato dell'energia e a superare le carenze del mercato che frenano l'efficienza nella
fornitura e negli usi finali dell'energia.
DPCM del 3 dicembre 2013 contenente le specifiche regole tecniche di conservazione dei
documenti informatici indicate
relativo
agli
standard
nell'allegato
tecnici
n.2
relativo
ai formati,
nell'allegato
di riferimento per la formazione, la gestione
e
n.3
la
conservazione dei documenti informatici, nell'allegato n.4 relativo alle specifiche tecniche
del pacchetto di archiviazione e nell'allegato n.5 relativo ai metadati.
D.M. del 27 marzo 2013, emanato ai sensi dell'articolo 16 del citato D.lgs. 31 maggio
2011, n. 91, con cui sono stati stabiliti i criteri e le modalità di predisposizione del budget
economico delle Amministrazioni pubbliche tenute al regime di contabilità civilistica, ai fini
della raccordabilità dello stesso documento con gli analoghi documenti previsionali
predisposti dalle Amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria.
D.P.C.M. del 12 dicembre 2012, che definisce le linee guida generali per l'individuazione
delle Missioni delle Amministrazioni pubbliche, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lett. a),
27
del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, con lo scopo di dare una effettiva uniformità
al principio di rappresentazione contabile della spesa di tutte le amministrazioni pubbliche.
Regolazione del mercato e Ambiente:
DPCM del 12 dicembre 2013, recante l’«Approvazione del modello unico di dichiarazione
ambientale per l’anno 2014». Tra le novità c’è l’esordio della nuova «Scheda materiali», con
la quale i soggetti che effettuano attività di recupero rifiuti devono dichiarare i «materiali
secondari» generati, compresi quelli derivanti da gestione di veicoli fuori uso, imballaggi a
fine vita e Raee.
D.L. n.132/2014, introduce interventi in materia di giustizia civile. In particolare, regola
l’obbligatorietà di una (simil)Mediazione: agli artt. dal 2 al 6, è previsto l’obbligo per i legali
di cercare un accordo fra le parti in vertenza prima di arrivare davanti al giudice. Non già
una vera e propria mediazione, ma una fase preliminare – e possibilmente preventiva –
all’instaurazione del processo.
D.M. n. 139/2014, modifica il D.M. n.180/2010 sulla determinazione dei criteri e delle
modalità di iscrizione e tenuta del Registro degli Organismi di Mediazione dell'elenco dei
formatori
per
la
mediazione
nonche' sull'approvazione delle indennità spettanti agli
organismi. Nello specifico, l’Organismo iscritto ha l’obbligo di comunicare al Ministero, alla
fine di ogni trimestre, i dati statistici inerenti all’attività di mediazione svolta prevedendo
disposizioni di carattere sanzionatorio per l’ipotesi di inosservanza della norma (art. 10).
D.L. n. 91/2014 (cd “D.L. Competitività"), prevede, a seguito dell'approvazione della legge
di conversione 11 agosto 2014, n. 116, una serie di novità in campo ambientale entrate in
vigore il 21 agosto 2014. La norma interviene su diverse punti in materia di rifiuti tra cui:
SISTRI, procedure semplificate di recupero, miscelazione di rifiuti, semplificazione per gli
imprenditori agricoli produttori iniziali di rifiuti pericolosi, materie prime secondarie per
l'edilizia e RAEE.
D.L. n.21/2014, attuativo della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, introduce
sostanziali modifiche al Codice del Consumo, relative ai contratti a distanza e ai contratti
conclusi fuori dai locali commerciali. In particolare, regola l’obbligo di informativa
precontrattuale, l’obbligo di forma scritta e di linguaggio chiaramente comprensibile dei
contratti, il diritto di ripensamento e la restituzione del prodotto da parte del consumatore.
Servizi amministrativi:
CIRCOLARE MISE n. 3668/C
del 27 febbraio 2014, reca le istruzioni che guidano alla
compilazione delle informazioni relative alle specifiche tecniche per
la
creazione
di
programmi informatici finalizzati alla presentazione delle domande di iscrizione/deposito e delle
denunce da presentare rispettivamente al Registro delle Imprese (R.I.) ed
al Repertorio
Economico Amministrativo (R.E.A.) per via telematica o su supporto informatico.
D.L. 66/2014 recante le misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale, prevede per
le PA come Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti previdenziali l'obbligo di passare alla fatturazione
elettronica dal 6 giugno 2014, mentre per tutte le altre la data, a partire dalla quale dovranno
ricevere fatture nel solo formato elettronico, è fissata al 31/03/2015.
28
L. n.116/2014, di conversione del D.L. n. 91/2014,
prevede che a decorrere dal 1°
settembre 2014 quando l’iscrizione è richiesta sulla base di un atto pubblico o di una scrittura
privata autenticata, quale che sia la forma giuridica del soggetto titolare dell’impresa, con
esclusione delle società per azioni, il conservatore del registro delle imprese procede
all’iscrizione immediata dell’atto; l’accertamento delle condizioni richieste dalla legge per
l’iscrizione rientra nella esclusiva responsabilità del notaio che ha ricevuto o autenticato l’atto.
Resta ferma, quando l’iscrizione è eseguita in mancanza delle condizioni previste dalla legge, la
cancellazione d’ufficio ai sensi dell’articolo 2191 del codice civile.
CIRCOLARE n. 3674/C del 23 settembre 2014, chiarisce le disposizioni previste dal D.M.
del 18 settembre 2014 e
apporta le seguenti novità rilasciate dagli uffici del Registro delle
Imprese: nuovi modelli di certificato; la nascita del certificato in lingua inglese.
Le relazioni istituzionali della Camera
L’attività della Camera di Commercio terrà conto delle linee strategiche di Unioncamere
illustrate nel “Preventivo economico e Programma di attività per l’anno 2015”:
-
Semplificazione e punto unico di contatto con lo sviluppo dell’attività a supporto degli
SUAP e del portale impresainungiorno.it con la creazione di sportelli di assistenza
personalizzata per le imprese
-
Certezze e regole per la concorrenza e la competitività con potenziamento dell’attività
degli organismi di mediazione e delle camere arbitrali, degli organismi di controllo sulle
DOP e IDT, la metrologia legale
-
Informazione e affiancamento alla nascita e crescita delle imprese.
L’attività di assistenza, informazione e formazione per la creazione d’impresa potrà
diventare il core-business delle CCIAA, possedendo competenze e informazioni
necessarie.
La Camera di Commercio collaborerà con tutti gli stakeholder del territorio (Regione, Provincia,
Comuni,
associazioni
di
categoria,
sindacali,
professionali,
sistema
creditizio
e
della
formazione…) nella realizzazione di attività e progetti che possano avere riflessi sul tessuto
sociale e imprenditoriale.
Per quanto concerne il sistema locale le Camere di Commercio di Campobasso e Isernia hanno
già avviato il percorso di unificazione delle strutture con la creazione di uffici unici. Tale
percorso consentirà di liberare risorse da destinare ai servizi di assistenza e supporto alle
imprese e a tutti i servizi di competenza camerale, ossia:
Promozione
Assistenza
e
supporto
alle
imprese,
in
particolare
in
materia
di
innovazione,
internazionalizzazione, accesso al credito, ambiente, energia, turismo, responsabilità sociale,
imprenditorialità femminile
creazione e nascita di nuove imprese
Cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie
in materia di alternanza scuola e
lavoro e per l’orientamento al lavoro e alle professioni
29
Valorizzazione e promozione del territorio e degli operatori economici
Valorizzazione del capitale umano delle imprese attraverso progetti e iniziative di formazione
Promozione servizi di e-government e di semplificazione amministrativa
Monitoraggio prezzi e tariffe
Informazione economica e statistica
Certificazioni con l’estero
Regolazione del mercato
Sezione Regionale del Molise per la tenuta e gestione dell’Albo Gestori Ambientali
Gestione Registro GasFluorurati
Gestione Registro Produttori A.E.E.
Gestione Registro produttori pile ed accumulatori
Gestione Borsa Telematica Recupero Rifiuti
Gestione adempimenti amministrativi connessi al SISTRI
Gestione adempimenti amministrativi connessi al MUD
Supporto al Ministero dell’Ambiente per i composti Organici Volatili (C.O.V.)
Sportello di informazione e assistenza alle imprese in materia di adempimenti ambientali
Mediazione e arbitrato
Tenuta e gestione del Registro Informatico dei Protesti
Tenuta e gestione dei marchi e brevetti
Gestione Centro PatLib
Accertamento sanzioni amministrative in materia di metrologia legale
Organismo di controllo vini
Tenuta e gestione commissioni di degustazione
Vigilanza in materia di metrologia legale e tutela della fede pubblica
-
Verifica degli strumenti metrici
-
Gestione del Registro dei Fabbricanti metrici
-
Gestione Registro degli assegnatari e rilascio marchi di identificazione dei
metalli
preziosi
30
-
Riconoscimento idoneità dei laboratori a svolgere le verifiche periodiche sugli strumenti
in servizio
-
Vigilanza sulle officine autorizzate al montaggio e riparazione cronotachigrafi
-
Vigilanza officine autorizzate al montaggio tachigrafi digitali e rinnovi annuali
-
Gestione attività di controllo sulla conformità dei prodotti alle disposizioni normative di
settore
-
Gestione forme di controllo sulla presenza di clausole inique e vessatorie e Segreteria
Commissione Regolazione del Mercato
-
Predisposizione e approvazione contratti tipo
-
Sportello informativo al consumatore
-
Concorsi e manifestazioni a premio
-
Gestione attività inerenti gli Usi e le Consuetudini e supporto alla Commissione per gli
usi
-
Promozione azione di repressione della concorrenza sleale
-
Redazione e promozione di codici di autodisciplina per le imprese
Servizi anagrafico- certificativi
Diritto annuale e Sanzioni
Registro imprese
Attività regolate- albi ed elenchi
SUAP
Assistenza per servizi digitali, certificazioni e bollatura libri (rilascio e gestione dei dispositivi di
firma digitale e carte tachigrafiche)
Contestualmente al processo di unificazione delle due Camere e tenuto conto della
conseguente necessità di riorganizzare il sistema camerale regionale, si dovrà intervenire
anche sulle due strutture operative esistenti ossia l’Unione Regionale e l’Azienda Speciale SEI
della CCIAA di Isernia che dovranno lavorare su un programma congiunto e condiviso in attesa
della riorganizzazione del sistema.
Le attività delle strutture suddette dovranno essere raccordate al programma camerale e ai
programmi
della
Regione
Molise
inerenti
l’internazionalizzazione,
l’innovazione,
la
progettazione comunitaria, la promozione del territorio ed altri servizi specialistici.
31
Il personale camerale lavorerà in stretto raccordo con il personale della CCIAA di Isernia
considerato che nei due Enti, in virtù della convenzione sottoscritta, sono organizzati gli uffici
unici, in attesa della unificazione.
Il personale camerale erogherà i servizi alle imprese coordinandosi con il personale delle
strutture operative esistenti, raccordando le iniziative e i progetti e focalizzandosi su
un’attività di prima assistenza e orientamento su tutti i servizi di competenza.
La
specializzazione e successiva erogazione di servizi ad alto contenuto innovativo sarà garantita
dal personale delle strutture operative regionali, che nelle attività di internazionalizzazione,
progettazione comunitaria, comunicazione, innovazione e digitalizzazione alle imprese,
informazione economica, orientamento e imprenditorialità, valorizzazione e promozione del
territorio regionale supporteranno il personale camerale. Denominatore comune a tutte le
iniziative dovrà essere il potenziamento del ruolo del sistema camerale quale presidio
permanente sul territorio.
L’obiettivo prioritario è quello di essere sempre più vicini a imprese e consumatori diventando
più7 efficaci e operativi, un soggetto pubblico che affianca, accompagna, aiuta e stimola
l’impresa in tutte le fasi della vita aziendale.
Il processo di riordino in atto punta proprio a valorizzare tutti quegli aspetti che negli anni
hanno fatto delle Camere di Commercio “la casa delle imprese”, anche attraverso approcci
personalizzati con le imprese (es. visite aziendali) che consentano di intercettare al meglio i
fabbisogni e promuovere i servizi richiesti.
4.2 Analisi del contesto interno
La struttura organizzativa della Camera
Il percorso di unificazione avviato dalle Camere di Commercio Molisane, come citato in
premessa, comporta una revisione delle strutture organizzative delle due Camere.
Al fine di una maggiore celerità nel processo di unificazione, le due Camere Molisane hanno
avviato inoltre,attraverso una convenzione, il percorso di unificazione operativa tramite la
creazione di Ufficio Unici sul territorio.
E’ pertanto in fase di attuazione una reingegnerizzazione delle procedure, dei modelli, degli
standard operativi delle due Camere, in modo da minimizzare eventuali disservizi dovuti al
momento di transizione e in modo da consolidare l’alto grado di telematizzazione dei servizi
resi sinora raggiunto e l’alto livello di informatizzazione delle procedure interne.
La struttura organizzativa approvata con Deliberazione n. 97 del 29.12.2014 sulla base della
proposta congiunta del Segretario Generale di Campobasso e del Segretario Generale F.F. di
Isernia prevede il potenziamento delle strutture e dei servizi a diretto contatto con il mondo
imprenditoriale locale in quanto le Camere di Commercio sono chiamate a rafforzare il proprio
ruolo di “punto singolo di contatto” con le imprese e costituiscono un efficiente intermediario
digitale tra impresa e PA, dove le imprese possono facilmente ottenere informazioni e compiere
gli adempimenti previsti per svolgere l’attività. La realizzazione di un unico punto digitale di
contatto
con
le
imprese,
proseguendo
e
rafforzando
l’esperienza
del
portale
32
impresainungiorno.gov.it,
persegue
l’obiettivo
della
semplificazione
e
della
tutela
dell’attuazione dell’iniziativa economica sin dalla fase di predisposizione e gestione di tutti gli
adempimenti necessari per esercitare l’attività d’impresa, favorendo inoltre l’osmosi delle
informazioni tra le autorità competenti e la realizzazione del fascicolo elettronico d’impresa,
come già previsto dal cd. Statuto delle Imprese (L. 180/2011).
Pertanto
vengono
potenziate
le
strutture
a
supporto
dell’Attività
di
semplificazione
amministrativa e SUAP nonché gli sportelli di assistenza e supporto alle imprese locali e, in via
generale, tutte le strutture che hanno impatto sull’utenza esterna con conseguente
collocazione del personale prevalentemente a vantaggio dei servizi alle imprese rispetto ai
servizi interni di supporto.
Il personale camerale dovrà altresì collaborare con il personale delle strutture regionali
esistenti in un’ottica sempre più orientata all’utenza, sviluppando un approccio personalizzato
basato fortemente sull’utilizzo delle tecnologie digitali.
La necessità di presidiare tutti i servizi e di assicurare un’assistenza continua alle imprese
comporterà nell’anno in corso un ampliamento delle fasce di orario al pubblico per venire
incontro alle esigenze di imprese e professionisti.
Le infrastrutture e le risorse tecnologiche
Nel corso del 2014 l’Ente camerale ha proseguito nel percorso avviato da diversi anni e che ha
portato ad investire in termini di informatizzazione e telematizzazione.
L’attuale infrastruttura tecnologica ICT della Camera di Commercio è adeguata e rispondente
alle più avanzate esigenze sia dell’utenza esterna che interna. Infatti, il sistema informatico
della Camera di Commercio è basato su un insieme di reti locali, una per ciascuna sede fisica
distinta, tra loro collegate tramite linea WIRELESS (sulla quale viaggia anche il segnale VOIP
della telefonia). La sede centrale di Campobasso è inoltre collegata alla sede di Padova di
InfoCamere
S.c.p.A (Società consortile delle Camere di Commercio) tramite apparati forniti
dalla società stessa in comodato gratuito mediante una connessione
dedicata; tramite la
struttura InfoCamere è possibile anche l’interconnessione alla rete del sistema camerale (tutte
le Camere italiane e loro associazioni), nonché alla rete pubblica internet.
Dal punto di vista informatico è stata effettuata, con il supporto di Infocamere, la migrazione
della rete e degli apparati informatici dalla rete “1” alla “Rete 10”. Ogni “Domain Name Server”
(DNS) inserito in una rete deve avere un indirizzo univoco che consente di distinguerlo dagli
altri. Nello specifico, è stata modificata la classe degli IP da di tipo “1” a tipo “10”, cioè la rete
precedentemente chiamata “Blocco di classe A” è stata convertita in “Rete privata interna”. Ciò
ha consentito ai nuovi DNS di potenziare il servizio, i programmi che lo implementano e
i server su cui questi girano.
In particolare, la Camera di Commercio di Campobasso, completando il processo di
virtualizzazione5, risulta dotata nel 2014 di ben n.41 dispositivi “thin client”. Il sistema thin
client è un ambiente di rete dove la memorizzazione dei dati e l’esecuzione delle applicazioni è
5
Sistema operativo“Virtual Desktop Infrastructure” (VDI) installato con il supporto di Infocamere a partire dall’anno
2012.
33
centralizzata in toto sul server. I client (PC anche obsoleti o piccoli apparecchi appositi senza
nemmeno hard disk, floppy, cdrom, ecc...) hanno solo il compito di visualizzare le schermate
relative ai dati e alle applicazioni.
La gestione centralizzata dell'ambiente IT e l’uso di dispositivi semplificati nelle loro
funzionalità consentono una riduzione dei costi di gestione, di assistenza e manutenzione e un
più
semplice
accesso
alle
risorse
da
parte
degli
utilizzatori.
Inoltre,
la
procedura
d’aggiornamento dei software è centralizzata e tutti i dati sensibili sono memorizzati e salvati
in back up solo sul server garantendo una maggiore sicurezza.
Conformemente a quanto previsto dall’art.24-quater, comma 2 del D.L. n.90/2014, convertito
in L. n.114/2014, l’Ente camerale ha trasmesso all’Agenzia dell’Italia Digitale (AGID) l’elenco
delle basi dati utilizzate e gestite da Infocamere, in data 01 ottobre 2014.
Nello specifico, l’obbligo ha riguardato la comunicazione delle basi dati di cui l’Ente è
responsabile ai fini della pubblicazione e della gestione, il formato con il quale sono archiviate,
la loro fruibilità, nonché gli applicativi ad esse correlate unitamente alla tipologia di licenza
acquisita.
L’elenco delle basi dati è consultabile sul sito camerale nella sezione Amministrazione
trasparente – Altri contenuti – Accessibilità e catalogo di dati, metadati e banche dati.
Conformemente a quanto previsto dall’art.50 bis del Codice dell'Amministrazione Digitale
(CAD) che obbliga le P.A. a definire un piano di continuità operativa e un piano di disaster
recovery6, in data 09 ottobre 2014 la Camera di Commercio di Campobasso ha trasmesso
all’Agenzia dell’Italia Digitale (AGID) la
Relazione sul CAD, che illustra gli obiettivi che
si
propone di raggiungere ai fini della digitalizzazione e dell’attuazione degli adempimenti del CAD
e lo Studio di Fattibilità Tecnica che costituisce parte integrante del più ampio piano di
continuità operativa e indica le informazioni necessarie e propedeutiche alla realizzazione del
piano di disaster recovery. Infine è stato individuato nel Segretario generale il Responsabile
della Continuità Operativa della Camera di Commercio di Campobasso (Determina dirigenziale
n. 85 del 27/05/2014).
Per quanto concerne i servizi di supporto e la multicanalità si specifica quanto segue.
Costante l’aggiornamento della piattaforma di raccolta e gestione dei nominativi degli utenti
profilati sia nel CRM sia “DBusers” (professionisti, imprese, Associazioni di categoria, ecc.) che
consente la realizzazione di comunicazioni periodiche e mirate utilizzando, in particolare, come
canale di invio, la newsletter del sistema camerale.
Particolare attenzione è poi dedicata al sito camerale www.cb.camcom.it, continuamente
aggiornato nei suoi contenuti. Sono in funzione sul sito camerale i feed RSS (Really Simple
Syndication) che forniscono un contenuto aggiornato di frequente, pubblicato sulla home page
6
Il Piano di continuità operativa fissa gli obiettivi e i principi da perseguire, descrive le procedure per la
gestione della continuità operativa, anche affidate a soggetti esterni, tiene conto
relative
a
risorse
umane,
strutturali,
tecnologiche
e
delle potenziali criticità
contiene idonee misure preventive. Il Piano di disaster
recovery costituisce parte integrante di quello di continuità operativa e stabilisce le misure tecniche e organizzative per
garantire il funzionamento dei
centri
di
elaborazione
dati
e
delle
procedure
informatiche
rilevanti
in
siti
alternativi a quelli di produzione.
34
e sulle sezioni del sito camerale che ospitano le notizie.
Successivamente
all’attivazione
dell’account
Facebook:
“Camera
di
Commercio
di
Campobasso”, nel corso del 2014 è stato creato il profilo Twitter dell’Ente camerale che in
tempo reale consente di interagire con gli utenti iscritti. Entrambi i profili sono linkabili dal
banner presente sul sito.
Non solo, è stato creato anche il canale YouTube della Camera di Commercio di Campobasso,
la piattaforma web che permette la condivisione e visualizzazione in rete di video (video
sharing) degli eventi e delle attività organizzati dall’Ente.
Il sito internet è stato migrato su un nuovo web server mediante il sistema operativo Red Hat
Linux, che consente maggior “storage” di dati e informazioni. In questo modo è stato possibile
collegarlo a Google Analytics, il servizio gratuito di Google che consente di analizzare delle
dettagliate statistiche sui visitatori di un sito web. In particolare, Google Analytics permette di
misurare i dati aggiornati su come i visitatori utilizzano il sito della Camera, come sono arrivati
al sito e cosa è possibile fare per incentivarli a consultarlo di nuovo.
Oltre al sito, è aggiornata la intranet mediante la pubblicazione di ordini di servizio,
comunicazioni, provvedimenti e atti di rilevanza interna, nonché di modulistica da utilizzare per
gli adempimenti interni.
Il “Totem” touch screen situato in un locale attiguo all’open space del Registro Imprese viene
regolarmente aggiornato con le stesse notizie pubblicate sul sito. Diventa quindi uno strumento
di facile accesso all’utenza continuamente informata di tutte le iniziative camerali.
La Camera di Commercio di Campobasso ha definito e pubblicato sul sito camerale, nella
sezione Amministrazione trasparente – Altri contenuti, gli “Obiettivi di accessibilità” del sito
web www.cb.camcom.it secondo quanto disposto dall’art.9, c.7 del D.L. n. 179/2012. In
particolare, l’Ente ha individuato una serie di interventi in parte già realizzati quali l’analisi dei
risultati del questionario allegato alla circolare n.61/2013 dell’Agenzia per l’Italia Digitale a
seguito del completamento del progetto di revisione del sito, la formazione finalizzata
all’aggiornamento delle procedure informatiche e telematiche dell’Ente e il monitoraggio
costante delle postazioni e dotazioni già in uso presso la Camera.
Diffuso, inoltre, l’utilizzo del sistema on line “landing-page”, una pagina web specificatamente
creata per ogni evento, che
consente ai soggetti interessati di partecipare all’evento stesso
organizzato dall’Ente camerale e di iscriversi direttamente on line.
L'accesso al sistema è
gratuito ed è subordinato ad una registrazione di dati.
Nel corso del 2014 la Camera di Commercio di Campobasso ha implementato un sistema di
firma grafometrica per la sottoscrizione informatica di documenti, avente le caratteristiche
tecniche di una “Firma Elettronica Avanzata”7. La firma grafometrica è una modalità di firma
elettronica realizzata con un gesto manuale del tutto analogo alla firma autografa su carta. I
dati di una firma si acquisiscono mediante un dispositivo in grado di acquisire dinamicamente il
movimento di uno stilo - azionato direttamente dalla mano di una persona - su una superficie
sensibile (emulando una penna sulla carta). Attualmente il sistema è utilizzato per la firma dei
registri di presenza dei componenti
alle riunioni di Giunta e Consiglio, delle commissioni
interne.
7
Art. 20 del D.lgs. n. 82/2005 “Codice dell’Amministrazione Digitale” e DPCM del 22 febbraio 2013 “Regole tecniche in
materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli
articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b), 35, comma 2, 36, comma 2, e 71”.
35
Costante è poi l’utilizzo dell’Application per IPhone e IPad e il QR Code. Con l’Application l’Ente
ha
messo
a
disposizione
dei
possessori
di
IPhone
uno
strumento
utile
per
avere
tempestivamente le informazioni più importanti e le ultimissime notizie dell’Ente camerale.
All’interno della stessa Application, è disponibile, poi, un lettore per QR Code, la nuova
frontiera del mobile marketing, considerato l’evoluzione del codice a barre tradizionale che
permette di accedere offline a un’infinità di informazioni visibili interamente sullo schermo del
telefonino. Nel corso del 2014 il sito camerale è stato ottimizzato per consentirne la
visualizzazione sugli smartphone di ultima generazione.
In attuazione del Codice dell’Amministrazione digitale, la Camera ha registrato un proprio
indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected] e sono stati assegnati
agli uffici anche un indirizzo PEC. Nel 2014 l’Ente camerale ha attivato ulteriori n.6 “PEC
Ufficio”tutte comunicate all’ INDICE PA presso cui l’Ente pubblica gli aggiornamenti sulla pagina
di profilo dedicata.
Nel 2012 l’Ente ha avviato il percorso di certificazione allo standard ISO 5001:2011 “Energy
Management systems- Requirements with guidance for use” finalizzato alla realizzazione di un
SGE- Sistema di Gestione per l’Energia. Anche per l’anno 2014 è stato confermato il rinnovo
del certificato con nota del 13 novembre.
L’ente
ha
presentato
alla
Regione
Molise
un
progetto esecutivo, a valere sull’ASSE II
ATTIVITA’ II.1.1 “Razionalizzazione dell’uso delle fonti energetiche” – LINEA DI INTERVENTO
A “Risparmio Energetico negli edifici degli Enti pubblici che prevede la realizzazione congiunta
di un impianto di climatizzazione degli ambienti della sede della Camera di Commercio e
l’impianto Building Automation ed in particolare:
 Sostituzione vecchio impianto di riscaldamento con un impianto di condizionamento
dell’aria con sistema VRF a pompa di calore.
 Infrastrutturazione degli impianti tecnologici a servizio dell’edificio con un sistema di
building automation e relativa gestione e supervisione.
Il quadro economico di progetto prevede un costo complessivo dell’intervento pari a €
259.903,91 la cui copertura finanziaria dell’investimento è data da:
-
€ 111.932,74 Regione Molise – Prestito a tasso zero
-
€ 47.971,17 Regione Molise – Contributo in conto capitale
-
€ 100.000,00 Camera di Commercio – Capitale proprio
in quanto per gli interventi di cui trattasi (appartenenti alla categoria “A”), ai sensi dell’art. 3
comma 5 dell’avviso sopracitato, le agevolazioni sono concesse per il 30% sottoforma di
contributo alla spesa (da non rimborsare) e per il restante 70%
sottoforma di un
prestito soggetto a restituzione, a valere sul fondo energia regionale. Con deliberazione n.49
del 04/08/2014 la Giunta ha approvato il disciplinare degli obblighi relativi alle fasi di
attuazione degli interventi autorizzando il Presidente alla sottoscrizione per accettazione del
predetto disciplinare e il Segretario Generale all’adozione degli atti necessari e conseguenti
alla realizzazione degli interventi previsti dal progetto. Pertanto nel 2015 si dovrà dare
attuazione al progetto suddetto.
36
Le risorse umane
L’organizzazione delle risorse umane è stata orientata negli ultimi anni verso un modello di
gestione per obiettivi che ha reso necessario l’incremento della performance individuale e della
performance collettiva del personale coinvolto nel loro raggiungimento e che ha permesso alla
CCIAA di raggiungere i propri scopi istituzionali nonostante la riduzione del personale camerale
avvenuta negli ultimi anni per l’effetto combinato delle varie normative in materia.
Il taglio del diritto annuale ampiamente descritto in premessa per effetto delle disposizioni del
D.L. 90/2014 ha determinato la necessità di intervenire anche in materia di personale.
Con la deliberazione n. 67 del 29.09.2014, la Giunta Camerale, in previsione dell’accorpamento
con la Camera di Commercio di Isernia, ha infatti approvato
un’ulteriore rideterminazione
della dotazione organica nonché una revisione del fabbisogno di personale conseguente al
riassetto organizzativo resosi necessario per motivi economici e funzionali.
Tale riorganizzazione ha portato la dotazione organica ad un totale di 33 unità, con la
conseguente rilevazione di n. 5 posizioni in eccedenza per le quali sono state al riguardo
attivate le procedure e gli adempimenti conseguenti l’adozione dell’atto previsti dalla vigente
normativa.
Per le attività in conto terzi e in particolare per la tenuta dell’Albo Gestori ambientali per conto
del
Ministero
dell’Ambiente,
l’Ente,
per
l’anno
2015,
tenuto
conto
del
processo
di
riorganizzazione che interesserà le attività camerali, ritiene di avvalersi, per la gestione
telematica dell’Albo, della collaborazione della società partecipata Ecocerved. Pertanto, gli
oneri a ciò correlati saranno posti a diretto carico di tale gestione e rendicontati ai fini del
rimborso.
La scheda che segue sintetizza i risultati dell’analisi quali - quantitativa delle risorse umane in
servizio. Per ogni indicatore si specifica la data di rilevazione cui si riferisce il dato.
Essa si compone di tre parti:
1. Analisi dei caratteri qualitativi/quantitativi, sintetizzata dai seguenti indicatori, al 31.12.2014
Indicatori
Età media del personale (anni) **
Età media dei dirigenti (anni) **
Tasso di crescita unità di personale nel
quinquennio 31.12.2009/31.12.2014
% di dipendenti (non dirigenti) in possesso di
laurea
% di dirigenti in possesso di laurea
Valore
49,63
53
-17,02%
47,37%
100%
* al 1° novembre 2014
** AL 31 dicembre 2014
2. Analisi Benessere organizzativo, sintetizzata dai seguenti indicatori
37
Indicatori
Tasso di assenze *
Tasso di dimissioni premature
Valore
21,07%
0
Tasso di richieste di trasferimento
3%
Tasso di infortuni
3%
Stipendio medio percepito dai dipendenti (escluso i
dirigenti)
% di personale assunto a tempo indeterminato
1.977,63
100%
* il dato è rilevato al 30.09.2014
3. Analisi di genere, sintetizzata dai seguenti indicatori
Indicatori
% di dirigenti donne
% di donne rispetto al totale del personale
Stipendio medio percepito dal personale donna
(distinto per personale dirigente e non)
% di personale donna assunto a tempo
indeterminato
Età media del personale femminile (distinto per
Valore
100 %
54% (escluso i dirigenti)
2.048,82 (escluso i dirigenti)
9.281,65 (dirigenti)
100%
53 (dirigenti)
personale dirigente e non)
46,33 (non dirigenti)
% di personale donna laureato rispetto al totale
61,9%(non dirigenti)
personale femminile
100% (dirigenti)
La quota obbligatoria di riserva di cui alla della legge sul diritto al lavoro dei disabili (n. 68 del
1999) risulta coperta.
Al fine di conciliare la sfera lavorativa e la sfera familiare dei dipendenti, l’Ente dal 2013 ha
continuato il progetto del telelavoro applicato nell’ambito delle attività di istruttoria,
protocollazione e archiviazione delle pratiche telematiche del Registro delle Imprese svolta da
una unità di categoria “C”.
Nella programmazione finanziaria relativa al personale, non sono previste risorse per i rinnovi
contrattuali.
Infatti i commi 254 e 255 dell’articolo 1 della Legge 190/2014 (Legge di stabilità per il 2015)
prorogano al 2015 la previsione dell’art. 9 comma 17 del d.l. 78/2010, relativa al blocco della
contrattazione di parte economica del personale pubblico dipendente dalle amministrazioni di
cui all’art. 1 comma 2 del d.lgs. 165/2001. Il successivo triennio di contrattazione potrà
dunque riguardare il periodo 2016-2018. Si estende al 2018 anche la modalità di calcolo
dell’indennità di vacanza contrattuale già vigente per gli anni 2015-2017, fissata negli importi
riconosciuti dal 2013.
La legge di stabilità non proroga alcune disposizioni dell’art. 9 del d.l. 78/2010 riguardanti il
personale. Si segnala in particolare:
38
- lo sblocco del comma 1, relativo al tetto del trattamento economico complessivo dei singoli
dipendenti precedentemente vincolato a quanto ordinariamente spettante nel 2010;
- lo sblocco del comma 2 per la parte ancora vigente, relativa al divieto di riconoscere
trattamenti economici ai titolari di incarichi dirigenziali in misura superiore a quelli assegnati al
precedente titolare, o al medesimo in occasione del rinnovo dell’incarico;
- lo sblocco del primo periodo del comma 2-bis, relativo al vincolo del fondo per la
contrattazione decentrata entro il tetto del 2010 e all’obbligo di effettuare decurtazioni
proporzionali alle diminuzioni di personale. Dal 2015 la costituzione dei fondi dovrà tenere
conto ora del secondo periodo di tale comma, come integrato dalla precedente Legge di
stabilità (art. 1 comma 456 L. 27-12-2013 n. 147), ossia rendere permanenti le decurtazioni
operate nel periodo di vigenza della prima parte del comma;
- lo sblocco dell’ultimo periodo dell’art. 21, relativo alla sospensione degli effetti economici
delle progressioni di carriera eventualmente riconosciute negli anni dal 2011 al 2014; da
gennaio 2015 potranno pertanto essere pagate le progressioni economiche orizzontali, senza il
beneficio degli arretrati come precisato a suo tempo dalla Ragioneria Generale dello Stato (v.
punto 3 della circolare 12/2011).
Le politiche di valorizzazione del capitale umano e di gestione della conoscenza hanno acquisito
nel tempo una notevole importanza nel processo di riforma del sistema amministrativo
pubblico. Infatti le risorse umane rappresentano un elemento cruciale nello sviluppo delle
nuove tecnologie e nel loro efficace utilizzo e la formazione, quale dimensione costante e
fondamentale del lavoro, è lo strumento indispensabile nella gestione del personale. Le
Amministrazioni pubbliche sono chiamate, con rinnovato vigore, a garantire un’elevata qualità
di prodotti e servizi che non può essere disgiunta da un costante incremento della conoscenza
e dello sviluppo delle competenze, fattori necessari anche per trarre vantaggio dall’evoluzione
tecnologica, al fine di proseguire nel processo di semplificazione amministrativa.
La programmazione della formazione deve però tenere in considerazione la consistenza delle
risorse destinabili che, a decorrere dall’anno 2011, hanno subito una drastica riduzione ad
opera dell’art. 6 comma 13 del D.L. 30.05.2010, n. 78, convertito in legge 30.07.2010, n. 122.
Il costo annuo sostenibile per attività esclusivamente di formazione è stato infatti cristallizzato
nella misura del 50% di quanto speso allo stesso titolo nell’anno 2009; le stesse, inoltre, in
quanto rientranti nei c.d. “consumi intermedi”, sono state ulteriormente ridotte in misura pari
al 10 % dell’analoga spesa sostenuta nel 2010. Di conseguenza, le risorse disponibili per l’anno
2015
ammontano complessivamente ad
attentamente
le
esigenze
formative
in
€
6.880,00
relazione
e l’Ente dovrà, quindi, vagliare
agli
obiettivi
dati
ed
al
rapporto
costo/beneficio, privilegiando forme di trasmissione delle conoscenze tra pari, affiancamento e
focus group.
La formazione delle risorse umane, pur con i limiti citati, sarà programmata secondo un
indirizzo di
costante adeguamento delle competenze delle professionalità esistenti ai
mutamenti normativi, nonché in relazione ad obiettivi di miglioramento dei servizi in termini di
semplificazione e sviluppo e/o innovazione a favore degli utenti interni ed esterni.
L’Ente potrà provvedere a realizzare la formazione sulle tematiche specifiche che coinvolgono il
sistema camerale, facendo ricorso sia a specifici piani formativi che a singoli corsi, anche di
tipo specialistico cercando di realizzare, nel contempo,
economie di scala.
39
Le risorse finanziarie
Premessa
La programmazione delle risorse finanziarie relative all’esercizio 2015 risente, in maniera
sensibile, degli effetti prodotti dalle disposizioni normative emanate nell’anno corrente, ed in
particolare, dal D.L. 90/2014 che, prevedendo il taglio del 35% delle risorse provenienti dal
diritto annuale, produrrà una sensibile contrazione delle entrate le quali, si ridurranno
ulteriormente (-40% e -50%) negli anni 2016 e 2017.
E’, inoltre presumibile, che il complessivo disegno di auto-riforma delle Camere di Commercio
avrà un ulteriore impatto sulla quantificazione della quota del Fondo Perequativo destinato alle
Camere con Rigidità di Bilancio, e, tra queste, anche alla Camera di Campobasso.
Tuttavia, al fine di accelerare ed anticipare il riordino organizzativo già oggetto del dibattito
legislativo, la Camera di Commercio di Campobasso, insieme alla consorella di Isernia, ha già
avviato la revisione della propria struttura, ridefinendola a livello di Ente unico regionale, al
fine di ottenere un risparmio nella spesa tale da equilibrare i minori proventi.
Gli interventi di contenimento avviati, riguardano la ridefinizione della dotazione organica e,
pertanto, del fabbisogno di personale nonché la rinegoziazione dei contratti in essere per la
riduzione dei costi di funzionamento legati alla struttura.
Per le motivazioni espresse sinora, si condurrà, similmente agli anni precedenti, un’analisi con
dato finale al preventivo aggiornato del 2014, con la precisazione che per il corretto dispiegarsi
della programmazione per l’anno 2015 tali elementi devono essere valutati secondo un
principio di prudenza.
Analisi
L’analisi delle risorse finanziarie, ed in particolare del loro andamento nei passati esercizi (n.b.
per l’anno 2014 i valori sono quelli del preventivo aggiornato), espone quanto segue:
I proventi correnti, tra il 2009 ed il 2014, si mostrano tendenzialmente costanti nel primo
triennio mentre evidenziano una sensibile flessione negli ultimi anni (Tab. 1).
40
Il trend legato alle principali fonti di entrata proprie, espone una contrazione registrata sia
nella voce del diritto annuale che in quella dei diritti di segreteria dovuta, essenzialmente, nel
primo caso all’influenza della congiuntura economica negativa sia sulla numerosità delle
imprese tenute al pagamento, sia sui fatturati delle stesse a cui è riferito il tributo, mentre, per
i diritti di segreteria, all’informatizzazione della fornitura dei servizi amministrativi nonché al
processo di semplificazione degli adempimenti per le imprese.
La flessione nella voce contributi di terzi, per quanto dipendente dai progetti gestiti dall’ente a
valere su finanziamenti esterni (Unioncamere, MISE, altri soggetti), risente, nell’intervallo
temporale considerato, della riduzione della misura del contributo di rigidità finanziato dal
Fondo perequativo per l’equilibrio di bilancio.
Una evidente crescita mostrano i proventi da gestione di beni e servizi, riferiti prevalentemente
al potenziamento delle attività legate alle funzioni di Regolazione del mercato
quali,
soprattutto, la mediazione, l’attività svolta dall’organismo di controllo della filiera vitivinicola e
dal servizio di metrologia legale.
Tab. 1
andamento dei proventi correnti
variazione
2009-2014
1) Diritto Annuale
-3%
2) Diritti di Segreteria
-5%
3) Contributi trasferimenti e altre entrate
-24%
4) Proventi da gestione di beni e servizi
103%
5) Variazione delle rimanenze
384%
-8%
Totale proventi correnti (A)
Per ciò che attiene gli oneri correnti (Tab. 2), nel
periodo già trascorso hanno avuto un
andamento oscillante, in relazione agli interventi economici realizzati e agli ammortamenti ed
accantonamenti. In realtà tale ultima voce è correlata alla quota di diritto annuale di
competenza che, non
essendo oggetto di pagamento spontaneo, va ad alimentare i crediti
dell’ente per la riscossione dei quali è necessario ricorrere all’emissione di ruoli oltre che a
prevedere una certa percentuale di svalutazione.
Al contempo la forte crescita degli interventi economici è dovuta alla scelta dell’Ente di fare
uno sforzo sempre maggiore a vantaggio del tessuto economico locale, aumentando le risorse
riversate agli stakeholder esterni, anche facendo ricorso, ai fini del pareggio, all’utilizzo degli
avanzi di gestione conseguiti negli esercizi precedenti e capitalizzati nel patrimonio netto.
Tab. 2
Andamento dei oneri correnti
variazione
2009-2014
6) Personale
-14%
7) Funzionamento
-23%
41
8) Interventi economici
111%
9) Ammortamenti e accantonamenti
45%
Totale oneri correnti (B)
10%
Le spese per il personale presentano una
significativa riduzione, effetto delle numerose
cessazioni dal servizio avutasi nel periodo considerato e del turn over, solo parziale, che ha
portato in ogni caso all’assunzione di personale con posizioni economiche più basse, ancorché
di medesima qualifica professionale oltre che ad un assetto del personale in servizio
notevolmente più contenuto (da n. 45 a 38 unità di livello non dirigenziale).
Le spese di funzionamento si mostrano significativamente ridotte e continueranno a essere
contenute sia per la vigenza di numerosi vincoli dettati dalle norme vigenti sia per l’attenta
gestione delle risorse.
A fronte di una netta riduzione degli oneri di personale e di funzionamento, sono sensibilmente
aumentati gli interventi economici e gli accantonamenti, questi ultimi strettamente correlati
all’aumentata incertezza del contesto economico che si riflette sul pagamento del diritto
annuale da parte dei soggetti tenuti.
42
Gli investimenti (Tab. 3) hanno riguardato essenzialmente il processo di rinnovamento delle
dotazioni strumentali che ha interessato gli uffici dell’Ente.
Tab. 3
Andamento degli investimenti
variazione
2009-2014
Totale Immobilizzazioni strumentali
268%
Totale Immobilizzazioni strategiche
-100%
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
98%
Le immobilizzazioni finanziarie, investimenti strategici per la Camera, hanno avuto un
andamento decrescente con un picco positivo, nel valore assoluto, rilevato nel 2009 per il
conferimento al capitale della società FIDI-MOLISE Società Cooperativa a r.l. e nel 2012 per il
contributo finalizzato alla costituzione del fondo di dotazione presso l’Unioncamere Molise.
La misura della variazione riportata per le immobilizzazioni strumentali risulta influenzata dalla
previsione, presente anche per il 2014, relativa al progetto di investimento di Building
Automation (€ 100.000,00).
Le immobilizzazioni possono essere ulteriormente scomposte in immobilizzazioni immateriali,
materiali e finanziarie, il cui andamento è rappresentato nel grafico che segue:
43
LE FONTI DELLE RISORSE.
Per il 2015, la previsione dei proventi è stata formulata secondo i principi della competenza
economica e della prudenza, sanciti dall’art. 2 del D.P.R. 254/2005.
La determinazione dell’importo del diritto annuale, primaria fonte di provento dell’ente
camerale, viene effettuata in ossequio ai principi contabili diramati con circolare 3622/C del 5
febbraio 2009. I principi, entrati in vigore con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2008,
hanno l’obiettivo di definire criteri omogenei di valutazione e di determinazione delle poste
contabili per tutto il sistema camerale.
La misura fa riferimento alle basi dati previste dalla nota del Ministero dello Sviluppo
Economico n. 72100 del 06.08.2009, fornite da Infocamere. La previsione tiene conto, altresì,
delle
variazioni
dell’archivio
registro
imprese
(iscrizioni/cessazioni)
e
del
trend
della
congiuntura economica (variazione valore aggiunto), cosi come richiesto dalla suddetta nota.
Alla determinazione dei valori si è pervenuti mediante l’estrazione dei dati dall’archivio dei
soggetti tenuti al pagamento per l’anno 2014, effettuata da Infocamere, applicando su tale
base di riferimento la riduzione del 35% introdotta ex lege.
I diritti di segreteria, per gli atti ed i servizi erogati dalla Camera di commercio, tenuto conto
degli importi stabiliti dal Decreto Ministeriale vigente e della normativa in materia di
semplificazione amministrativa e decertificazione, sono stati stimati in linea con il dato
aggiornato programmato per il 2014. Qualora dovessero intervenite nuovi meccanismi di
determinazione degli stessi (in base ai costi standard), si provvederà, in corso d’anno, alla
revisione della stima.
E’ previsto il contributo per l’equilibrio economico, ex art. 18 c. 5 della legge 580/93, poiché,
l’Ente, in quanto in rigidità di bilancio, sarà destinatario del contributo perequativo. Si ricorda
che tale trasferimento è riconosciuto a quelle Camere che, a causa del ridotto numero di
imprese, determinano diseconomie di scala e/o condizioni di rigidità di bilancio definite sulla
base di indicatori di carattere economico-finanziario.
44
Sono previsti ulteriori contributi dal Fondo Perequativo legati alla realizzazione di specifici
progetti.
Sono inoltre previsti altri ricavi per rimborsi e recuperi diversi legati all’attività ordinaria
dell’Ente.
Si prevedono, ancora, proventi derivanti dall’attività commerciale dell’Ente, che comprende la
gestione dei servizi derivanti dalla vendita dei carnets ATA, l’attività di mediazione, la
partecipazione ai concorsi ed alle operazioni a premio ex D.P.R. n. 430/2001 da parte del
funzionari camerali, il servizio di metrologia legale nonché l’attività svolta dall’organismo di
controllo dei vini.
Saranno inclusi, inoltre, i contributi per la realizzazione di specifici progetti della Comunità
Europea.
Le gestioni accessorie (finanziaria e straordinaria) hanno evidenziano saldi positivi, nei
trascorsi esercizi, che consentono alla CCIAA di utilizzare ulteriori risorse a beneficio del
sistema economico locale.
Per completezza di informazione, si segnala che la legge di stabilità per il 2015 ai commi da
391 a 394 prevede il “rientro” delle Camere di commercio nel sistema di tesoreria unica di cui
alla legge n. 720/1984, prevedendone l’inserimento nella Tabella A della citata legge. Le
Camere saranno pertanto tenute a depositare le proprie disponibilità liquide su conti aperti
presso la tesoreria dello Stato e non più presso il sistema bancario.
Viene contestualmente abrogato l’articolo 1, comma 45, della legge finanziaria per il 2006
(legge n. 266/2005) che aveva previsto, come si ricorderà, la fuoriuscita de sistema camerale
– nonché delle relative aziende speciali che attualmente, non essendo menzionate, si possono
continuare a ritenere escluse – dalla tesoreria a partire dal 1° gennaio del 2006.
La norma dispone che dal 1° febbraio 2015 i cassieri delle Camere di commercio dovranno
versare le liquidità alle contabilità speciali fruttifere che saranno aperte presso la Tesoreria
specificando che vanno escluse le risorse provenienti da mutui, prestiti e dalle altre forme di
indebitamento non derivanti
da contributi statali, delle regioni o di
altre pubbliche
amministrazioni. Si segnala che nel disegno di legge di stabilità presentato dal governo al
Parlamento il termine previsto era al 1° gennaio, mentre è stato successivamente posticipato
al 1° febbraio nel corso dell’esame parlamentare.
Si segnala inoltre che a differenza di altri enti (Comuni, Regioni ma anche Università), per le
Camere di commercio si prevede l’apertura solo delle contabilità speciali fruttifere Il tasso di
interesse remunerativo sui conti fruttiferi viene definito periodicamente con DM del Ministero
dell’Economia: attualmente il tasso di interesse sulle somme depositate nelle contabilità
speciali fruttifere presso la tesoreria dello Stato è fissato dal decreto del 6 ottobre 2014
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 novembre scorso nella misura dello 0,24% lordo.
Secondo la disciplina generale il Tesoriere dell’ente è il responsabile delle somme depositate
nella Tesoreria e cioè delle azioni di pagamento e riscossione delle entrate proprie. I tesorieri
degli enti effettuano, per conto dei medesimi, le operazioni di incasso e pagamento a valere
sulle contabilità speciali aperte presso le sezioni di tesoreria intestate agli enti stessi. Con il
decreto ministeriale 4 agosto 2009 del MEF sono state disciplinate nel dettaglio le modalità di
regolamento telematico dei rapporti tra tesorieri e cassieri degli enti assoggettati e la Tesoreria
dello Stato.
La norma, infine, individua altresì nel 30 giugno 2015 il termine per lo smobilizzo degli
investimenti finanziari delle Camere di commercio. Il comma 394, modificato al Senato con
emendamento del Governo, reca importanti ed utili chiarimenti sullo smobilizzo degli
45
investimenti finanziari delle camere di commercio stabilendo esplicitamente l’esclusione dei
titoli di Stato dall’obbligo di smobilizzo e la possibilità di non procedervi nel caso in cui il valore
di mercato degli strumenti finanziari interessati alla cessione sia inferiore al prezzo di acquisto
in uno dei giorni ricompresi tra il 16 ed il 30 aprile 2015.
I Proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sui conti correnti bancario e postale, gli
interessi sui prestiti al personale e gli utili su partecipazioni.
La gestione straordinaria si è mantenuta su un andamento complessivamente positivo e si
stima possa essere ancora influenzata dalle rilevazioni derivanti
dal processo sanzionatorio
posto in essere dall’Ente, per il recupero del diritto annuale non corrisposto relativo ad anni
precedenti.
I Proventi straordinari potrebbero ancora derivare da sopravvenienze attive scaturenti dalla
liquidazione di contributi promozionali in misura inferiore al deliberato per minori oneri
rendicontati.
GLI IMPIEGHI DELLE RISORSE.
La programmazione degli oneri tiene conto dello stato di realizzazione dei programmi sulla
base della rilevazione contabile dei fatti di gestione nel rispetto del principio della competenza
economica ed è formulata in relazione agli indirizzi politici indicati dalle linee programmatiche
nonchè agli obiettivi stabiliti per l’anno di riferimento ed alle esigenze funzionali connesse.
Il legame di stretta connessione tra risorse e programmi sottende il generale principio di
coerenza tra mezzi e finalità da perseguire, fra risorse disponibili e risorse impiegate, ed
impone la valutazione dei fabbisogni in relazione ai risultati da conseguire in concreto,
determinando il superamento del criterio della spesa storica.
Gli oneri correnti comprendono:
Oneri
del
personale:
sono
comprensivi
di
competenze
al
personale,
oneri
sociali,
accantonamenti al TFR ed altri costi per il personale. Tengono conto delle quattro cessazioni
dal servizio intervenute nel 2014 ( due per prepensionamento) e dell’ulteriore cessazione per
prepensionamento del 2015 e dell’invarianza contrattuale conseguente alla proroga del blocco
della contrattazione stabilita dalla legge di stabilità per il 2015.
Oneri di funzionamento: sono comprensivi degli oneri per prestazioni di servizi, godimento beni
di terzi, oneri diversi di gestione, quote associative a favore del sistema camerale e spese per
organi istituzionali. La previsione comprende al suo interno anche la somma da versare
annualmente al bilancio dello Stato per le riduzioni di spesa.
In particolare, gli stessi scontano l’effetto delle ulteriori riduzioni della spesa per consumi
intermedi, ed il conseguente incremento dei corrispondenti versamenti obbligatori al bilancio
dello Stato, introdotte dall’art. 50, comma 3 del D.L. 24.04.2014 n. 66, convertito nella L.
23.06.2014 n. 89 in aggiunta a quanto già disposto dal Decreto Legge 06 luglio 2012, n.95,
convertito con modificazioni dalla Legge n.135 del 07.08.2012. In particolare, l’ulteriore
versamento del 5% (rispetto al 10% già previsto a regime ed introdotto dal D.L. 95/2012, art.
8 comma 3) disposto dalla nuova norma, è stato applicato, come prescritto, sulla spesa per
consumi intermedi sostenuta nel 2010.
La misura degli oneri di funzionamento concorre al perseguimento degli obiettivi di
razionalizzazione ed efficienza
organizzativa delle risorse impiegate che l’Ente intende
perseguire anche e soprattutto in relazione alla misura standard di riferimento degli oneri di
46
struttura definita dall’Unioncamere nazionale per il cluster di appartenenza della Camera di
commercio di Campobasso al fine dell’attribuzione del contributo per l’equilibrio economicofinanziario del bilancio riconosciuto a valere sul fondo perequativo.
In materia di risparmi obbligatori di spesa, tuttavia, rilevati in attuazione dei vincoli di bilancio
posti dalle norme vigenti, si ricorda che gli stessi sono da riversare allo Stato e non
costituiscono, pertanto, riduzioni “reali” di spesa per l’ente.
Va ricordato, infine, che tra le spese di funzionamento vengono ricomprese anche
destinate al finanziamento delle quote associative agli organismi del
(contributo
al
fondo
rappresentano, in
promozione e
perequativo,
Unioncamere
nazionale,
realtà, un’ulteriore forma di sostegno dello
quelle
sistema camerale
Unioncamere
Molise)
che
sviluppo economico e della
valorizzazione del territorio. In particolare, per il 2015, la partecipazione al
Fondo perequativo è stata determinata riducendo del 35% la quota versata per il 2014, mentre
quella all’Unioncamere nazionale, con un’aliquota pari all’1,63%.
Interventi economici: si tratta degli oneri destinati al perseguimento del programma annuale di
promozione e sviluppo del territorio. Si riportano, in calce, le risorse a ciò destinate negli anni
2009, 2010, 2011, 2012 e 2013 oltre quelle in gestione per il 2014;
Ammortamenti e accantonamenti: sono comprensivi degli ammortamenti calcolati sulle
immobilizzazioni materiali ed immateriali, degli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e
al fondo rischi. Gli ammortamenti
seguiranno la dinamica degli investimenti relativi alle
dotazioni strumentali necessarie agli uffici. Dal 2012 l’Ente ha adottato il sistema VDI (Virtual
Desktop Infrastructure) che prevede un investimento annuo di risorse finanziarie destinato alla
virtualizzazione delle postazioni informatici che genererà un incremento di tale onere.
Per il 2015, secondo le linee dettate per il sistema camerale, si è ritenuto di non prevedere la
quota di ammortamento relativa ai fabbricati in quanto gli stessi, rispetto al valore di bilancio,
hanno un valore di mercato superiore.
L’accantonamento al fondo svalutazione crediti è calcolato applicando all’ammontare presunto
del valore nominale dei crediti la percentuale media di mancata riscossione del diritto relativa
alle ultime due annualità per le quali si è proceduto all’emissione dei ruoli esattoriali.
Gli oneri finanziari sono relativi a possibili oneri derivanti dalle spese di gestione del conto
bancario.
Gli oneri straordinari potrebbero riferirsi alla restituzione del diritto annuale di anni precedenti
versato alla Camera e imputato tra i proventi correnti di precedenti esercizi. In sede
previsionale, solitamente, non sono iscritti se non in fase di aggiornamento successivo.
Le rettifiche di valore attività finanziarie si riferiscono alle possibili svalutazioni sulle
partecipazioni
Camerali, da rilevare a seguito di perdite durevoli nei bilanci delle società partecipate.
Riepilogo spese per interventi economici.
47
2009*
2010*
2011*
2012*
2013*
2014*
26.454,97
113.768,76
4.900,49
71.134,17
38.810,00
235.325,49
200.000,00
0,00
3.000,00
365.000,00
106.707,90
0
62.803,60
0
46.000,00
199.723,95
8.273,95
55.000,00
0,00
63.302,40
40.015,93
19.050,00
18.120,00
34.989,66
5.630,00
419.648,33
516.606,89
13.106,40
6.831,00
30.000,00
85.570,00
26.759,30
75.000,00
58.147,39
75.200,63
72.000,00
680.710,45
469.667,18
733.054,50
490.430,00
19.595,61
19.917,04
49.136,41
75.000,00
2.500,00
3.000,00
3.500,00
92.963,44
32.570,00
198.832,01
164.070,00
52.309,49
39.994,00
45.999,23
52.996,90
534.044,01
263.535,61
23.156,48
0,00
716.688,63 1.075.468,45 1.526.345,71 1.227.557,20 1.426.272,73
1.171.530,85
* per il 2009, il 2010, il 2011, il 2012 e il 2013 gli importi sono stati rilevati a consuntivo, per il 2014 il dato è riferito alla previsione
aggiornata.
Riepilogo spese per interventi economici.
Gli interventi a favore del territorio, oltre che dalle risorse disponibili derivanti dalla gestione di
competenza, possono essere finanziati attraverso l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati.
L’art. 2 del DPR 2/11/2005 n. 254 stabilisce infatti che il preventivo venga redatto “sulla base
della programmazione degli oneri e della prudenziale valutazione dei proventi e secondo il
principio del pareggio che è conseguito anche mediante l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati
risultanti dall’ultimo bilancio di esercizio approvato e di quello economico che si prevede
prudenzialmente di conseguire alla fine dell’esercizio precedente a quello di riferimento del
preventivo”.
Si precisa, al riguardo, che la consistenza del patrimonio netto relativa agli esercizi precedenti,
determinata dal bilancio d’esercizio 2013, è pari ad € 3.519.779,17 che risulta in grado di
assicurare la copertura sia del presunto risultato negativo stimato per il 2014 (- € 241.963,31)
che di quello, sempre negativo, conseguito al 31.12.2013 (- € 73.054,89).
Per quanto riguarda le risorse liquide, il saldo del fondo di cassa alla data del 31 dicembre
2014 è pari ad € 2.216.671,24.
48
5. Obiettivi strategici
Sulla base delle strategie delineate nella Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno
2015, si definiscono le priorità strategiche e i relativi obiettivi strategici che la Camera intende
realizzare.
Premesso che con delibera di Consiglio n.2 del 18/11/2011, era stata inoltre attuata una
riclassificazione delle undici priorità strategiche in tre aree strategiche in base al target finale di
riferimento (imprese, territorio, Ente), nella citata Relazione previsionale si è proceduto alla
semplificazione delle priorità strategiche della Camera, aggregando le
n. 5 priorità ritenute
similari nelle finalità in un’unica priorità strategica e al successivo raccordo delle priorità
strategiche dell’Ente con:

le Missioni delle Camere di Commercio di cui al D.P.C.M. 12/12/2012

le linee di indirizzo di Unioncamere illustrate nel “Preventivo economico e Programma di
attività per l’anno 2015”
Per ciascuna priorità strategica è indicato un obiettivo strategico.
Gli obiettivi strategici sono:
 Sostenere la competitività delle imprese e del territorio;
 potenziare le attività camerali in tema di orientamento e alternanza scuola/ lavoro
 Rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese
 promuovere i servizi camerali tema di regolazione del mercato
 Semplificare le vita delle imprese
 Rendere più efficace la comunicazione della Camera
Per ciascun obiettivo strategico sono individuati uno o più indicatori finalizzati al monitorare
l’attuazione delle politiche e delle strategie che la Camera intende realizzare nel triennio in
termini di capacità di soddisfazione dei bisogni dei vari portatori di interesse.
Ad ogni indicatore è associato un target riferito all’orizzonte temporale complessivo del
triennio.
49
MISSIONE M11: Competitività e sviluppo delle imprese
Priorità strategica: Innovazione per la competitività
Obiettivo strategico: Sostenere la competitività delle imprese e del territorio
Indicatore
Coinvolgimento delle
imprese beneficiarie delle
iniziative camerali in tema
di territorio e sviluppo
locale
Algoritmo di calcolo
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
(imprese
partecipanti
alle
iniziative
camerali anno X - imprese partecipanti alle
iniziative camerali anno X-1)/ imprese
partecipanti alle iniziative camerali anno X1 (in percentuale)
14,3
10%
10%
10%
Priorità strategica: Valorizzazione del capitale umano
Obiettivo strategico: Potenziare le attività camerali in tema di orientamento e alternanza scuola/ lavoro
Indicatore
Livello di fruizione dei
servizi erogati nei percorsi
di orientamento e
alternanza scuola/lavoro
Algoritmo di calcolo
(imprese, studenti e docenti coinvolti nei
percorsi di orientamento e alternanza
scuola lavoro anno X- imprese, studenti e
docenti coinvolti nei percorsi di
orientamento e alternanza scuola lavoro
anno X-1)/ imprese, studenti e docenti
coinvolti nei percorsi di orientamento e
alternanza scuola lavoro anno X-1) ( in
percentuale)
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
10%
10%
10%
MISSIONE M16: Commercio internazionale ed internazionalizzazione
del sistema produttivo
Priorità strategica: Internazionalizzazione
Obiettivo strategico: Rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese
Indicatore
Incremento del grado di
partecipazione delle
imprese alle iniziative
organizzate direttamente
dalla CCIAA
Algoritmo di calcolo
(aziende coinvolte nei programmi
di sostegno all'
internazionalizzazione anno x aziende coinvolte nei programmi di
sostegno all'internazionalizzazione
anno x-1)/ aziende coinvolte nei
programmi di sostegno
all'internazionalizzazione anno x-1
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
4%
4%
4%
51
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Trasparenza e tutela del mercato
Obiettivo strategico: promuovere i servizi camerali tema di regolazione del mercato
Indicatore
Algoritmo di calcolo
(media-conciliazioni gestite anno X
- media-conciliazioni gestite anno
La media conciliazione per
X-1)/ media-conciliazioni gestite
risolvere i conflitti
anno X-1 (in percentuale)
(Visite ispettive effettuate dalla
Camera di commercio nell’anno X Visite ispettive effettuate dalla
L’attività di vigilanza per la
Camera di commercio nell’anno X regolazione del mercato
1 / Visite ispettive effettuate dalla
Camera di commercio nell’anno X1 (in percentuale)
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
10%
10%
10%
5%
5%
5%
OUTCOME
14,3
52
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Pubblica amministrazione per le imprese
Obiettivo strategico: Semplificare le vita delle imprese
Indicatore
Rispetto dei tempi di
evasione (5 giorni) delle
pratiche Registro Imprese
OUTCOME
Tasso di sospensione delle
pratiche Registro Imprese
Algoritmo di calcolo
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
Pratiche del Registro Imprese
ricevute nell’anno ed evase entro 5
giorni dal loro ricevimento (al
netto del loro periodo di
sospensione)/ n. totale protocolli
Registro Imprese evasi nell’anno
14,3
≥80%
≥80%
≥80%
≤36%
≤36%
≤36%
N. protocolli del Registro Imprese
con almeno una gestione
correzione nell’anno/ N. totale
protocolli del Registro Imprese
pervenuti nell’anno
53
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni
pubbliche
Priorità strategica: Comunicazione
Obiettivo strategico: Rendere più efficace la comunicazione della Camera
Indicatore
Incremento del numero
degli utenti camerali
profilati con mail
Algoritmo di calcolo
utenti profilati anno X- utenti
profilati x-1/ utenti profilati anno
X -1*100
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
5%
5%
5%
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni
pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico: Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Indicatore
Algoritmo di calcolo
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
54
Livello dei servizi
n. rilevazioni e confronto con anno
precedente
14,3
Rilevazione e
confronto con anno
precedente
Miglioramento dati
rispetto alla
rilevazione 2015
Miglioramento
dati rispetto alla
rilevazione 2016
55
6. Dagli obiettivi
operativi
strategici
agli
obiettivi
Il D.lgs n.91/2011 “Disposizioni recanti attuazione dell'articolo 2 della legge 31 dicembre 2009,
n.196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili” prevede che le
amministrazioni pubbliche, contestualmente al bilancio di previsione ed al consuntivo,
presentino un “Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio” al fine di illustrare gli obiettivi
della spesa, misurarne i risultati e monitorarne l'effettivo andamento in termini di servizi forniti
e di interventi realizzati, secondo un’articolazione per missioni e programmi.
Le finalità previste nel dettato normativo si dimostrano simili a quelle del D. Lgs. 150/2009 che
prevede, nell’ambito del ciclo di gestione della performance, documenti di programmazione,
pianificazione e rendicontazione delle attività dell’Ente.
Inoltre, l’art.5, co.3 del DPCM 18 settembre 2012 prevede che il sistema di obiettivi e indicatori
(adottati ai sensi del D.Lgs. n.150/2009) rappresentati nel «Piano della Performance» e nella
«Relazione sulla performance» siano coerenti e si raccordino con il “Piano degli Indicatori di
Risultato Attesi di bilancio (PIRA)” e il “Rapporto sui risultati”, tenuto conto del diverso ambito
di applicazione dei documenti.
Gli elementi di raccordo tra i contenuti dei documenti previsti dalle norme del D.Lgs. 150/2009
e il “PIRA” sono ravvisabili analizzando la struttura dell’albero della performance (delibera
n.112/2010 CiVIT). Esso rappresenta infatti una “mappa logica” che mostra graficamente i
legami tra mandato istituzionale dell’Ente, aree strategiche e relativi obiettivi strategici di
medio periodo, suddivisi in obiettivi operativi di breve periodo.
Anche secondo l’10 del D.Lgs.91/2011 è prevista una rappresentazione dei dati di bilancio sui
livelli delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti
dalle amministrazioni nell'utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse
destinate e i programmi, ossia gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire le finalità
individuate nell’ambito delle missioni.
Dal confronto tra le definizioni di missione ed area strategica:
 MISSIONE:, rappresenta le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti nell'utilizzo
delle risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate; viene definita in base allo
scopo istituzionale dell’amministrazione pubblica.
 AREA STRATEGICA: costituisce la prospettiva in cui vengono scomposti e specificati il
mandato istituzionale, la missione e la visione; scaturisce da un’analisi congiunta di fattori
interni e di contesto esterno.
è possibile rilevare che risultano concettualmente coincidenti le aree strategiche riportati
nell’albero della performance con le missioni ex D.Lgs. 91.
In entrambi i casi vengono esplicitate le finalità dell’azione pubblica in una prospettiva di lungo
respiro, da perseguire indipendentemente dall’azione politica contingente.
Ugualmente risultano analoghi, e quindi associabili, gli obiettivi operativi con i programmi; i
primi sono strumenti di natura programmatica delle attività con un orizzonte strategico di
breve periodo (esercizio di riferimento) ed i programmi sono «aggregati omogenei di attività»,
ne consegue che i Programmi possano essere ricondotti ad una dimensione di natura
operativa.
Ed è proprio alla luce di queste corrispondenze e similitudini tra disposizioni normative e
relativi documenti strumentali che già nella Relazione previsionale e programmatica 2015 le
Missioni sono state ricondotte alle aree strategiche del Piano della performance 2015-2017.
La tabella seguente illustra pertanto il raccordo realizzato tra gli obiettivi strategici e operativi
dell’Ente e le Missioni e i Programmi così come individuati dal D.P.C.M. 12/12/2012 per le
Camere di Commercio.
OBIETTIVI 2015 AGGREGATI
PROGRAMMA-OBIETTIVO”
MISSIONE D.P.C.M.
12/12/12
011 Competitività e
sviluppo delle
imprese
PRIORITA'
STRATEGICA
SECONDO
LA
OBIETTIVO
STRATEGICO
PROSPETTIVA
PROGRAMMA
“MISSIONE-
OBIATTIVO
OPERATIVO
Potenziare gli
sportelli di
assistenza alle
imprese sui temi
della finanza e
credito, ascolto
e legalità,
ambiente,
Sostenere la
energia,
Innovazione per competitività delle
imprese e del
turismo,
la competitività
005
territorio
innovazione,
Regolamentazione,
responsabilità
incentivazione dei
sociale
settori
Supportare le
imprenditoriali,
imprese e gli
riassetti industriali,
attori locali in
sperimentazione
materia di
tecnologica, lotta
infrastrutture
alla contraffazione,
Promuovere lo
tutela della
Sportello di
proprietà
assistenza e
industriale
orientamento
potenziare le
all'imprenditorial
ità
Valorizzazione attività camerali in
tema di
del capitale
Promuovere la
orientamento e
umano
competitività
alternanza scuola/
degli
lavoro
imprenditori con
azioni di
informazione e
formazione
57
collaborare con il
sistema
formativo locale
nell'ambito
dell'alternanza
scuola lavoro
favorire azioni di
sensibilizzazione
e diffusione della
trasparenza del
mercato
Trasparenza e
tutela del
mercato
potenziare le
attività di verifica
e controllo
promuovere i
servizi camerali
tema di
regolazione del
mercato
sensibilizzare
imprese e
stakeholder sui
vantaggi della
mediazione
004
Vigilanza sui
mercati e sui
prodotti,
promozione della
concorrenza e
tutela dei
consumatori
012 Regolazione dei
mercati
Pubblica
Semplificare le vita
amministrazione
delle imprese
per le imprese
affiancare le
imprese nella
gestione delle
pratiche e degli
adempimenti da
semplificare
proseguire nel
potenziamento
dell'informatizza
zione e
telematizzazione
dei servizi nei
rapporti con
l'utenza
potenziare la
collaborazione
con ordini
professionali,
associazioni di
categoria, enti e
altri portatori di
interesse
valorizzare le
banche dati
camerali e il
patrimonio
informativo
disponibile
58
016 Commercio
internazionale e
internazionalizzazione
del sistemaproduttivo
Promuovere lo
Sportello per
l'internazionalizz
azione
Valorizzare i
005
servizi del
Sostegno
Rafforzare il
sistema
Internazionalizza
all’internazionalizza
processo di
camerale in tema
internazionalizzazi zione delle imprese
zione
di
one delle imprese
e promozione del
internazionalizza
made in Italy
zione soprattutto
verso le imprese
che non hanno
esprienza di
esportazioni
Promuovere il
ruolo della
Camera come
"casa delle
imprese",
favorendo la
comunicazione
Rendere più
digitale e l'uso di
002
efficace la
strumenti
Comunicazione
comunicazione
Indirizzo politico
innovativi
esterna e interna
della camera
Monitorare il
livello di qualità
percepita dei
servizi camerali
032 Servizi
istituzionali e
generali delle
amministrazioni pubbliche
Innovazione
organizzativa
004
Servizi generali,
formativi
Garantire i livelli di
ed
efficienza dei
approvvigionament
servizi
o per
le Amministrazioni
pubbliche
Riorganizzare gli
uffici unici al fine
di renderli
operativi e
funzionanti
Monitorare lo
stato di salute
dell'Ente
59
Missione: COMPETITIVITA' E SVILUPPO DELLE IMPRESE
 Programma:
Regolamentazione,
incentivazione
dei
settori
imprenditoriali,
riassetti
industriali, sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà
industriale
Gli obiettivi operativi di questo programma sono riconducibili alle priorità “Innovazione per
la competitività” e “Valorizzazione del capitale umano”; in tali priorità sono ricompresi gli
interventi per la competitività del territorio e sviluppo locale, in materia di finanza e
credito, ascolto e legalità, ambiente, energia, turismo, innovazione, responsabilità sociale
e valorizzazione del capitale umano.
La finalità comune è quella di favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese
intervenendo primariamente sulle condizioni di contesto in cui si svolge l’attività
imprenditoriale.
In particolare per l’anno 2015 la Camera di Commercio di Campobasso sarà impegnata nel
potenziamento degli Sportelli di assistenza nei temi citati, in modo da offrire soluzioni
personalizzate e di ampio spettro alle imprese locali.
Gli obiettivi operativi relativi alla priorità “Valorizzazione del capitale umano” si prefiggono,
tramite il potenziamento dello specifico sportello e altre attività di formazione e
informazione, di fornire ai potenziali imprenditori un valido supporto per la creazione di
impresa.
Missione : Regolazione dei Mercati
 Programma: Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela del
consumatore
Nell’ambito di tale programma rientrano l’attività di regolazione del mercato e di tutela
della trasparenza e tutte le attività di semplificazione. In merito alla prima la Camera di
Commercio lavorerà per potenziare le attività in tema di verifiche e controllo, rafforzando il
ruolo di istituzione garante della correttezza e trasparenza del mercato. Altresì sarà
intensificato l’impegno nella
risoluzione delle controversie che il
mercato genera
fisiologicamente, soprattutto attraverso lo strumento della mediazione.
Relativamente alla parte di programma che attiene alle azioni in materia di semplificazione
ed e-government , si evidenzia che in tale ambito rientrano tutte le attività di supporto che
possano “semplificare” la vita delle imprese: tra queste l’attività di gestione del SUAP e le
azioni di affiancamento ad imprese, enti, professionisti, istituzioni e associazioni sulla
predisposizione delle pratiche del Registro imprese. Per il 2015 l’impegno sarà quello di
potenziare la collaborazione con ordini professionali, associazioni di categoria, enti e altri
portatori di interesse.
Missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
 Programma: Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in
Italy
La Camera di Commercio di Campobasso, in linea con le indicazioni di Unioncamere
60
Italiana, sarà impegnata nelle azioni di sostegno
al processo di internazionalizzazione
delle imprese, nella certezza che la ripresa dell’ economia passi proprio attraverso la
capacità di aumentare la competitività delle imprese italiane all’estero.
In particolare l’Ente sarà impegnato nelle azioni di orientamento e prima assistenza da
erogarsi attraverso lo sportello dedicato in raccordo con il programma delle strutture
regionali. Altresì dovranno essere valorizzati i servizi disponibili per le imprese che non
hanno esperienza di internazionalizzazione e che necessitano di competenze necessarie
per avviare e consolidare la propria attività con operatori esteri.
Missione : Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche
 Programma: Indirizzo politico
Nell’ambito di tale programma rientra tutta l’attività di potenziamento e valorizzazione
degli strumenti di comunicazione dell’ente (sito, intranet, comunicati stampa, newsletter,
canali social …) oltre che l’attuazione di sistemi di monitoraggio della qualità percepita
dagli utenti. Occorrerà spingere sull’utilizzo degli strumenti digitali e on line allargando la
percentuale di imprenditori in grado di utilizzarli.
 Programma:
Servizi generali formativi ed approvvigionamenti per le amministrazioni
pubbliche
Le attività previste in questo programma sono riconducibili alla priorità strategica
dell’innovazione organizzativa e sono riconducibili all’obiettivo strategico dell’efficienza dei
servizi. Per far ciò sarà necessario riorganizzare gli uffici unici per renderli operativi e
funzionanti in vista della costituzione della Camera regionale. Si dovrà lavorare per
uniformare regolamenti, procedure, procedimenti amministrativi, risolvendo eventuali
criticità e potenziando i punti di forza esistenti. Altresì per garantire l’efficienza della
struttura sarà sempre necessario un continuo monitoraggio degli indicatori che misurano lo
stato di salute dell’Ente.
In coerenza con quanto disposto dalla Delibera Civit n. 112/2010, capitolo 3, paragrafo 3.6, e
secondo la prospettiva “missione- programma-obiettivo”precedentemente esposta, le schede di
programmazione sulle attività dell’Ente sono strutturate indicando:

La missione e priorità strategica con l’indicazione dell’obiettivo strategico, il relativo
indicatore e il target riferito al triennio;

l’obiettivo operativo, preceduto dal Programma di riferimento, collegato all’obiettivo
strategico, uno o più indicatori di output, l’algoritmo di calcolo, il target riferito al 2014, le
principali azioni, i soggetti coinvolti e le risorse. Il peso viene assegnato dal Dirigente in
sede di assegnazione degli obiettivi al personale.
Le schede di programmazione sulle attività dell’Ente sono consultabili nell’Allegato C.
61
6.1 Obiettivi assegnati al personale dirigenziale
Obiettivi di performance organizzativa dell’ente
In tale paragrafo sono rappresentati gli obiettivi di performance organizzativa.
Tali obiettivi coinvolgono l’intera struttura e serviranno per la valutazione della Performance
dell’Ente per l’anno 2015 sulla base dei criteri definiti nel sistema di misurazione e valutazione
adottato dalla Camera di Commercio di Campobasso.
La delibera Civit n.104 e l’art.8 del D.lgs n.150/2009 individuano cinque macro–ambiti di
misurazione delle performance organizzativa: il grado di attuazione della strategia, il
portafoglio delle attività e dei servizi, lo stato di salute dell’Ente, gli outcome e il
Benchmarking.
In tale paragrafo si è proceduto alla individuazione di obiettivi di performance organizzativa per
tutti gli ambiti.
Per quanto riguarda l’ambito outcome occorre specificare quanto segue. Nei piani della
Performance degli anni precedenti si è ritenuto opportuno non definire degli indicatori di
outcome propri in attesa della definizione di indicatori da parte di Unioncamere. Tenuto conto
che tali indirizzi non sono ancora pervenuti, la Camera ha ritenuto opportuno procedere alla
definizione di alcuni indicatori in tal senso, anche sulla base di quanto rilevato dall’ O.I.V. in
sede del documento di valutazione della Performance Organizzativa dell’Ente per l’anno 2013
“Report di valutazione e controllo strategico per l’anno 2013”.
Il Sistema di Misurazione e valutazione della Performance prevede che per ciascun obiettivo
strategico sia individuato anche un indicatore di outcome tramite cui valutare il grado di
realizzazione del relativo ambito. Considerato, tuttavia, che per l’anno 2015 il Piano della
Performance discende non già da un nuovo programma pluriennale ma da un aggiornamento
del preesistente (2010-2013) attraverso la Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno
2015 e che pertanto è stato necessario mantenere una coerenza con gli obiettivi strategici a
suo tempo determinati, non è stato possibile definire un indicatore di outcome per ciascuno
degli obiettivi.
Ambito
Grado di
attuazione della
strategia
Portafoglio delle
attività e dei
servizi
Stato di salute
dell’ente
Obiettivo
Indicatore
Target
Azione
Garantire la
realizzazione delle
strategie camerali
kpi strategici
realizzati / kpi
strategici definiti nel
piano triennale della
performance *
100%
Realizzazione del
piano della
performance 2015
Garantire la
realizzazione del
programma camerale
2015
n. obiettivi operativi
raggiunti / n. obiettivi
assegnati
100%
Realizzazione del
piano della
performance 2015
Monitorare lo stato di
salute dell’Ente
kpi realizzati / kpi
definiti nel PIRA 2015
e nell’Allegato tecnico
a) del Sistema di
Valutazione
100%
Monitoraggio
indicatori
62
Outcome
Benchmarking
Misurare il reale impatto
delle strategie camerali
sugli stakeholders
Qualità dei servizi
KPI di outcome
individuati per gli
obiettivi strategici del
Piano della
Performance
set di indicatori
Pareto da rilevare/
set di indicatori
Pareto rilevati
80%
Monitoraggio
indicatori di outcome
100%
Rilevazione del set di
indicatori del
“Sistema informativo
Pareto" e relativo
confronto
*il kpi strategico si intende realizzato quando la performance raggiunta, rispetto al target prefissato, è pari almeno all’
80%
Obiettivi specifici del Segretario Generale:
In linea con le indicazioni della Civit (delibera n. 6/2013) e con le indicazioni dell’ANAC, al
Segretario Generale, in qualità di Responsabile della trasparenza e prevenzione della
corruzione, vengono assegnati anche gli obiettivi legati all’attuazione degli obblighi in materia
di trasparenza e anticorruzione.
.
Le fasi e i tempi di redazione degli obiettivi specifici, nonché gli indicatori e i target attesi
relativamente agli stessi, sono dettagliati nelle schede obiettivo di seguito riportate.
Obiettivo
Indicatore
Target
Azione
1. istituire la Camera unica
regionale
Verifica attività
31/12/2015
Attuazione degli adempimenti connessi alla
costituzione della Camera unica regionale
2. Rispettare accordo di
Unioncamere inerente il
contributo per la rigidità di
bilancio.
Verifica attività
31/12/2015
Determinazione costi standard e invio a
Unioncamere
3. Presidiare il ruolo della Camera
all’interno della Regione
Verifica attività
31/12/2015
Monitoraggio e proposta di interventi e
iniziative pro imprese presso la regione Molise
4. Assicurare il rispetto degli
adempimenti inerenti la
trasparenza e l’anticorruzione
Verifica attività
31/12/2015
Adozione e attuazione del Piano Triennale di
Prevenzione della Corruzione 2014 - 2016
63
7. Il processo seguito e le azioni di
miglioramento del Ciclo di gestione delle
performance
In questa sezione del Piano viene descritto il processo seguito per la realizzazione del Piano e
le azioni di miglioramento del Ciclo di gestione delle performance.
7.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione
del Piano
Il Piano della performance 2015-2017 deriva gli indirizzi della pianificazione strategica dal
Programma pluriennale 2010-2013 approvato dal Consiglio camerale con deliberazione di
Consiglio n. 10 del 28/10/2009 e si colloca in maniera organica all’interno del Ciclo di Gestione
della Performance e della programmazione economico-finanziaria , evidenziando le fasi, le
attività, i soggetti e i tempi ad esso relativi.
Il processo di programmazione della Camera di Commercio di Campobasso segue un approccio
bottom - up, avviato con la raccolta delle proposte presentate da ciascun dipendente al proprio
responsabile sulle attività da realizzare per l’anno successivo in un’ottica di miglioramento dei
servizi interni all’Ente ed esterni verso le imprese e il territorio.
A seguire il Segretario generale organizza incontri con il Dirigente, i titolari di posizione
organizzativa e i responsabili delle UOC al fine di valutare le proposte pervenute.
Contemporaneamente vengono coinvolti gli stakeholder
(associazioni di categoria, Comitato
imprenditoria femminile, componenti degli organi camerali) invitati a presentare le proposte sul
programma camerale.
Infine, tutte le proposte pervenute sono presentate dal Segretario generale nel corso di
incontri con i rappresentanti del Consiglio e/o della Giunta, che elaborano, con il supporto degli
uffici interni, una bozza di relazione previsionale e programmatica in seguito approvata dal
Consiglio.
In riferimento all’anno 2015, il Ciclo di gestione della performance si è sviluppato attraverso le
seguenti fasi, tempistiche e responsabilità:

avvio del processo di elaborazione del Piano e definizione dell’identità dell’organizzazione:
ha riguardato lo Staff di Segreteria, in concerto e con il coordinamento del Segretario
Generale. Tali attività sono state avviate nei mesi di luglio e agosto;

analisi del contesto interno ed esterno: ha visto coinvolti l’Ufficio Studi di Unioncamere
Molise e il Servizio Gestione Risorse. Le attività, svolte nel mese di settembre, sono state
coordinate dall’Ufficio Programmazione progettazione e sviluppo organizzativo. I dati
economici sono stati rilevati al 30/09/2014 e per il personale al 31/12/2014.

definizione delle proposte programmatiche: ha interessato le Posizioni Organizzative e le
64
Unità Organizzative, con l’indicazione e negoziazione degli obiettivi operativi relativi ai
servizi di competenza. L’attività è stata svolta nel mese di ottobre;

coinvolgimento degli stakeholder: sono stati coinvolti nel mese di novembre/dicembre per
la raccolta e condivisione di proposte sulla base delle priorità strategiche;

Definizione bozza di Relazione Previsionale e Programmatica: la bozza di documento viene
presentata in Giunta.

approvazione della Relazione previsionale e programmatica dell’anno 2015: da parte del
Consiglio a dicembre;

elaborazione e approvazione dei documenti contabili: nella fase di predisposizione dei
documenti sono stati coinvolti sia il Segretario Generale che la struttura interna; gli organi
Giunta e Consiglio, ciascuno per la propria competenza, hanno elaborato e approvato il
preventivo nel mese di dicembre;

predisposizione delle schede di programmazione: l’attività di definizione di obiettivi,
indicatori, target e risorse è stata svolta nei mesi di novembre e dicembre ed ha
interessato le Posizioni Organizzative e le Unità Organizzative sotto la supervisione e il
coordinamento del Segretario Generale;

elaborazione e approvazione del preventivo economico, del budget economico e del budget
direzionale. Il Segretario Generale insieme alla Posizione Organizzativa Gestione Risorse,
ha provveduto alla preparazione della bozza dei documenti contabili approvati dal Consiglio
e dalla Giunta nel mese di dicembre 2014.

Coinvolgimento stakeholder. È stata presentata la bozza di Piano della performance ai
componenti della Giunta.

approvazione del Piano Triennale e comunicazione agli stakeholder del Piano: una volta
approvato entro il 31 gennaio il Piano della Performance da parte della Giunta, è prevista
una attività di comunicazione sui contenuti dello stesso sia all’interno che all’esterno. Le
attività sono coordinate dallo Staff della Segreteria Generale. La pubblicazione sul sito è
prevista all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente” accessibile dalla home
page del sito camerale www.cb.camcom.gov.it.
Di seguito, così come contemplato dalla Delibera CIVIT n. 112/2010, si propone una sintesi del
processo di redazione del Piano della Performance in termini di attività, tempi e attori coinvolti.
65
ATTIVITA’
SOGGETTI
COINVOLTI
ARCO TEMPORALE
LUG.
Avvio del processo di
elaborazione del piano
Segretario Generale e
Staff Segreteria
Gen.le
Definizione dell’identità
dell’organizzazione
Staff Segreteria su
indicazione del S.G.
Analisi del contesto
esterno
Staff della S.G., UO
Statistica Studi e
Prezzi
Analisi del contesto
interno
Staff della SG,
Servizio Gestione
risorse
Definizione proposte
programmatiche sulle
attività
Dirigente, Posizioni
Organizzative e Unità
Organizzative
Coinvolgimento
stakeholder
Segretario Generale
Definizione bozza di
Relazione Previsionale e
Programmatica
Giunta camerale
Approvazione RPP
Segretario Generale
Giunta e Consiglio
Elaborazione e
approvazione dei
documenti contabili in
coerenza con il Piano
Segretario Generale,
Giunta e Consiglio
Predisposizione delle
schede di
programmazione
Segretario Generale,
Dirigente, Posizioni
Organizzative e Unità
Organizzative
Elaborazione e
approvazione del budget
direzionale
Segretario Generale,
Giunta
Coinvolgimento
stakeholder
Segretario Generale
Approvazione del Piano
Triennale
Giunta camerale
Comunicazione del piano
all’interno e all’esterno a
partire dal mese successivo
all’approvazione
Staff della Segreteria
generale
AGO.
SETT.
OTT.
NOV.
DIC.
GENN.
66
7.2 Coerenza con la programmazione economicofinanziaria e di bilancio
La logica adottata nella predisposizione del Piano della performance è stata quella di integrare i
processi
e
gli
strumenti
di
pianificazione,
programmazione
e
controllo
previsti
dal
DPR254/2005 e quelli introdotti dal D. Lgs. 91/2011 con quelli definiti nell’ambito del ciclo di
gestione della performance.
La
Relazione Previsionale Programmatica elaborata
per l’anno 2015
è stata
redatta
coerentemente all’art.5 del DPR.254/2005, mantenendo una coerenza con quanto previsto e
poi effettivamente realizzato nel corso dell’anno 2014. Pertanto gli interventi da realizzare nel
2015 si pongono in un’ottica di continuità, nel rispetto delle linee strategiche evidenziate nel
precedente programma pluriennale e con quanto stabilito per il sistema camerale dalle
direttive di Unioncamere Nazionale.
La
Relazione
previsionale
e
programmatica
(al
31/10)
esplicita
le
strategie
e
altri
elementi informativi, quali l’analisi del contesto, che confluiscono interamente nel Piano della
performance (al 31/01), salvo eventuali correzioni laddove muti significativamente lo scenario
dall’approvazione della RPP al 31 gennaio.
Il Preventivo Economico è stato redatto in coerenza con la Relazione previsionale e
programmatica. Al preventivo economico è stato allegato, ai sensi del D. Lgs. 91/2011, il Piano
degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio, effettuando il raccordo e assicurando la
coerenza tra il sistema di obiettivi e indicatori (adottati ai sensi del D.Lgs. n.150/2009)
rappresentati nel «Piano della Performance» e il “Piano degli Indicatori di Risultato Attesi di
bilancio (PIRA)”, come richiesto dalla delibera CIVIT n.6/2013 e tenuto conto del diverso
ambito di applicazione dei documenti, ai sensi dell’art.5 co.3 del DPCM 18 settembre 2012.
Il documento è stato approvato con deliberazione di Consiglio n. 12 del
29/12/2014.
Gli
elementi di raccordo tra i contenuti dei documenti previsti dalle norme del D.Lgs. 150/2009 e il
“PIRA” sono ravvisabili analizzando la struttura dell’albero della performance allegato al Piano
della Performance.
Il Piano della performance recepisce le strategie (linee/aree strategiche) e l’analisi del
contesto, declinate nella RPP; a partire dalle strategie, si declinano gli obiettivi strategici e
operativi (con i relativi indicatori e target) che confluiscono nelle schede di programmazione.
Alla luce di tali considerazioni si deduce che il processo di redazione del Piano rispetta
determinati principi e pertanto il documento è:
 predefinito e specifico nei ruoli, poiché sono definite fasi, soggetti, ruoli e tempi di
redazione;
 coerente, poiché sono rispettati il criterio della coerenza interna ed esterna e il principio
67


del cascading degli obiettivi come richiamato dalle delibere n.112/2011 e n.1/2012 della
Civit;
partecipato in quanto il Piano è frutto di un percorso strutturato che ha visto il
coinvolgimento attivo e propositivo sia degli stakeholder esterni sia del personale dirigente
e non.
integrato al processo di programmazione economico finanziaria in quanto è garantito un
adeguato coordinamento tra i documenti di programmazione e pianificazione previsti dal
DPR n.254/2005 e quelli previsti dal D.Lgs n.150/2009 evitando inutili duplicazioni e
sovrapposizioni.
7.3 Azioni per il miglioramento del Ciclo di gestione
delle performance
La Camera di Commercio è consapevole dell’impegno richiesto nel processo di modernizzazione
e cambiamento che in questi anni coinvolge la Pubblica Amministrazione Italiana. In un’ottica
di costante tensione verso il miglioramento della performance, questo Ente, fin sin dall’inizio,
ha operato in una logica di approccio graduale alla gestione del ciclo della performance, nella
certezza che il cambiamento organizzativo è possibile soltanto se condiviso e partecipato da
tutte le risorse a qualunque titolo coinvolte.
7.4 Miglioramento del processo di pianificazione
Al fine di garantire il miglioramento continuo nella gestione del ciclo della performance, la
Camera di Commercio di Campobasso porrà in essere azioni volte a favorire un’evoluzione del
processo di pianificazione evitando la duplicazione di documenti, razionalizzando l’utilizzo di
personale dedicato al processo di pianificazione e rendicontazione e migliorando il processo di
coinvolgimento di stakeholder e personale.
Nel corso del 2015 si cercherà di capitalizzare l’esperienza maturata nel corso degli esercizi
precedenti, cercando di affinare procedure e migliorare i tempi di redazione della reportistica e
di analisi dei risultati, oltre a definire un modello più funzionale e sintetico per la stesura del
presente Piano che sia più semplificato nella stesura, al fine di ridurne i tempi di redazione e di
miglior fruibilità.
Saranno inoltre approntate nel corso dell’anno tutte quelle azioni di miglioramento in
ottemperanza delle disposizioni previste in tema di prevenzione e repressione della corruzione
e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione. Sarà costantemente aggiornata la sezione
“Amministrazione Trasparente”del sito web ufficiale della Camera
al fine di facilitare
l’accessibilità dei dati e dare massima trasparenza all’azione amministrativa adottata.
E’ volontà dell’Ente proseguire e migliorare tutte quelle attività di comunicazione e
informazione volte non solo a promuovere tutte le attività istituzionali messe in campo o da
realizzare, ma soprattutto ad avere un confronto puntuale e costruttivo con i propri
68
stakeholder di verifica sull’efficacia dei servizi resi e sui bisogni del territorio per la definizione
degli interventi.
7. Allegati tecnici
Allegato A “L’albero della performance”
Allegato B “Organigramma”
Allegato C “Schede di programmazione anno 2015”
69
ALLEGATO A: Albero della performance 2015
Indicatori di output
Interventi per la competitività
Indicatori di output
Sportello Servizi alle imprese
Indicatori di output
Priorità strategica
IINNOVAZIONE PER LA
COMPETITIVITA'
Obiettivo strategico
Obiettivo operativo
Sportello ambiente
Potenziare gli sportelli di assistenza alle
imprese sui temi ella finanza e credito,
ascolto e legalità, ambiente, energia,
turismo, innovazione, responsabilità
Indicatori di output
PESO 14,3%
Sportello Innovazione per la diffusione della tutela della
Proprietà Industriale
PESO 7,15%
Indicatori di output
Sostenere la competitivtà delle
imprese e del territorio
Diffusione dell'informazione economico-statistica
Indicatori di output
Programma 005
Indicatore
Coinvolgimento delle imprese beneficiarie
delle iniziative camerali in tema di territorio
e sviluppo locale
Moneta complementare
Indicatori di output
Promozione dell'imprenditoia femminile
PESO 7,15%
Obiettivo operativo
Supportare le imprese e gli attori locali
in materia di infrastrutture
Indicatori di output
Progetto EasyConnecting -IPA ADRIATIC CBC
PROGRAMME
COMPETITIVITA' E SVILUPPO
DELLE IMPRESE
Obiettivo operativo
Promuovere lo Sportello di assistenza e
orientamento all'imprenditorialità
Indicatori di output
Sportello di assistenza alla nuova
imprenditorialità
PESO 4,77 %
Obiettivo strategico
Priorità strategica
VALORIZZAZONE DEL
CAPITALE UMANO
PESO 14,3%
Potenziare le attività camerali in
tema di orientamento e alternana
scuola/lavoro
Obiettivo operativo
Programma 005
Indicatori di output
Promuovere la competitività degli
imprenditori con azioni di informazione
e formazione
Competitività degli imprenditori
PESO 4,77 %
Indicatore
Livello di fruizione dei servizi erogati nei
percorsi di orientamento e alternanza
scuola/lavoro
Indicatori di output
Obiettivo operativo
collaborare con il sistema formativo
locale nell’ambito dell’alternanza scuola
lavoro
PESO 4,77%
Iniziative per l'orientamento e l'alternanza
Indicatori di output
Progetto KA2 Partenariati strategici “The ruins
of the past to power Europeans’ future”
ALLEGATO A: Albero della performance 2015
Indicatori di output
Coinvolgimento delle associazioni alle iniziative in
materia di equità negoziale
Obiettivo operativo
Favorire azioni di sensibilizzazione e
diffusione della trasparenza del mercato
Indicatori di output
L’andamento dei protesti
PESO 4,77 %
Indicatori di output
Informazione servizi di regolazione del mercato
Priorità strategica
TRASPARENZA E
TUTELA DEL MERCATO
Obiettivo strategico
PESO 14,3%
Indicatori di output
Visite metrologiche di controllo e sorveglianza
Promouovere i servizi camerali in
tema di regolazione del mercato
Indicatori di output
Indicatore
La media conciliazione per risolvere i
Programma 004
Obiettivo operativo
Potenziare le attività di verifica e
controllo
PESO 4,77 %
OUTCOME
Convenzione con Unioncamere - progetto SVIM
Indicatori di output
Lotta alla contraffazione
Indicatori di output
La vigilanza sugli adempimenti previsti dal DPR
84/2003 per i punti vendita di autovetture nuove
Indicatore
L’attività di vigilanza per la regolazione del
mercato
Indicatori di output
Potenziamento del ruolo della Struttura Controllo Vini
Indicatori di output
La promozione degli strumenti di giustizia
Obiettivo operativo
REGOLAZIONE DEI MERCATI
Sensibilizzare imprese e stakeholder sui
vantaggi della mediazione
PESO 4,77 %
Indicatori di output
Qualità del servizio di mediazione camerale
Indicatori di output
Promozione Organismo di conciliazione
Obiettivo operativo
Affiancare le iprese nella gestione delle
pèratiche e degli adempimenti da
Indicatori di output
Semplifica impresa
PESO 14,3%
PESO 3,58%
Obiettivo strategico
Semplificare la vita delle imprese
Priorità strategica
Obiettivo operativo
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
PER LE IMPRESE
Proseguire nel potenziamento
dell'informatizzazione e
telematizzazione dei servizi nei rapporti
Indicatore
Rispetto dei tempi di evasione (5 giorni)
Programma 004
Indicatore
Tasso di sospensione delle pratiche Registro
Imprese
OUTCOME
Indicatori di output
SUAP Camerale
PESO 3,58%
Obiettivo operativo
Indicatori di output
Potenziare la collaborazione con ordini
professionali, associazioni di categoria,
enti e altri portatori di interesse
Servizi per gli stakeholder
PESO 3,58%
Indicatori di output
Obiettivo operativo
Valorizzare le banche dati camerali e il
patrimonio informativo disponibile
PESO 3,58 %
Banche dati camerali
ALLEGATO A: Albero della performance 2015
Indicatori di output
Sportello per l’internazionalizzazione
Obiettivo operativo
PESO 14,3%
COMMERCIO E
INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL
SISTEMA PRODUTTIVO
Promuovere lo Sportello per
l'internazionalizzazione
Obiettivo strategico
Priorità strategica
PESO 7,15 %
Rafforzare il processo di
internazionalizzazione delle imprese
Programma 005
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Obiettivo operativo
Indicatore
Incremento del grado di partecipazione delle
imprese alle iniziative camerali
Indicatori di output
Valorizzare i servizi del sistema
camerale in tema di
internazionalizzazione soprattutto
verso le imprese che non hanno
Servizi imprese new export
PESO 7,15%
Indicatori di output
Comunicazione istituzionale
Obiettivo operativo
Promuovere il ruolo della Camera come
"casa delle imprese", favorendo la
comunicazione digitale e l'uso di
PESO 7,15 %
Indicatori di output
Comunicazione interna
PESO 14,3%
Priorità strategica
Obiettivo strategico
COMUNICAZIONE
Rendere più efficace la
comunicazione della Camera
Programma 002
Indicatore
Incremento del numero degli utenti camerali
profilati con mail
SERVIZI ISTITUZIONALE E
GENERALI DELLE
AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Obiettivo operativo
Monitorare il livello di qualità percepita
dei servizi camerali
Indicatori di output
Comunicazione esterna
PESO 7,15%
Obiettivo operativo
PESO 14,3%
Priorità strategica
INNOVAZIONE
ORGANIZZATIVA
Riogranizzare gli uffici unici al fine di
renderli operativi e funzionanti
PESO 7,15%
Obiettivo strategico
Garantire i livelli di efficienza dei
servizi
Indicatore
Livello dei servizi
Programma 004
Indicatori di output
Operatività Uffici Unici
Indicatori di output
Stato di salute
Obiettivo operativo
Monitorare lo stato di salute dell'Ente
PESO 7,15%
PIRA
ALLEGATO A: Albero della performance 2015
LEGGENDA
M011
"Competitività e sviluppo delle imprese"
Le MISSIONI
Definite in base allo scopo istituzionale della P.A.,
rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi
strategici perseguiti nell'utilizzo delle risorse
finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate
I concetti di missione e aree startegiche sono
sovrapponibili o, comunque, coerenti tra loro per
cui, in sede di pianificazione, le aree strategiche
del Piano della performance possono essere
ricondotte alle Missioni riportate nel prospetto
delle previsioni di spesa.
M012
"Regolazione dei Mercati"
M016
"Commercio internazionale ed internazionalizzazione
del sistema produttivo"
M32
"Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni
Pubbliche"
Programma 005:
Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali,
riassetti industriali, sperimentazione tecnologica, lotta alla
contraffazione, tutela della proprietà industriale
Programma 004:
Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza
e tutela dei consumatori
I PROGRAMMI
Sono aggregati omogenei di attività realizzate
dall’amministrazione pubblica volte a perseguire le
finalità individuate nell’ambito delle missioni.
Programma 005:
Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del
made in Italy
Programma 002:
Indirizzo politico
Programma 004:
Servizi generali, formativi e approvvigionamenti per le
amministrazioni pubbliche
Organigramma
STAFF
SEGRETARIO GENERALE
-
COMUNICAZIONE, SERVIZI
INNOVATIVI, PROGETTAZIONE E
QUALITA'
- ASSISTENZA ALLE IMPRESE E
PROMOZIONE DEL TERRITORIO
STRUTTURE OPERATIVE
REGIONALI
AREA DIRIGENZIALE
B
AREA DIRIGENZIALE
A
P.O.
PERFORMANCE, CONTROLLO E AFFARI GENERALI
P.O.
SERVIZI DI SUPPORTO
- CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE
- SUPPORTO ALL'O.I.V.
- CONTROLLO DI GESTIONE - TRASPARENZA
- ANTICORRUZIONE
- RAPPRESENTANZA, AFFARI GENERALI, SEGRETERIA
ORGANI
- FLUSSO DOCUMENTALE
- GESTIONE GIURIDICA ED
P.O.
SERVIZI ANAGRAFICI
- REGISTRI , ALBI
ECONOMICA DEL PERSONALE
- PROVVEDITORATO E SERVIZI
TECNICI
- BILANCIO E FINANZA
- DIRITTO ANNUALE -
ED ELENCHI
- SUAP
- SERVIZI DIGITALI
-CERTIFICAZIONI E LIBRI CONTABILI
- SPORTELLO ASSISTENZA
P.O.
REGOLAZIONE E TUTELA DEL MERCATO
- METROLOGIA LEGALE
- TUTELA DELLA FEDE PUBBLICA
- AMBIENTE
- GIUSTIIZIA ALTERNATIVA
- PROTESTI
- BREVETTI e MARCHI
- SANZIONI
- ORGANISMO DI CONTROLLO VINI
Campobasso, 29.12.2014
Schede di
Programmazione
Anno 2015
Allegato C al Piano della Performance 2015 – 2017
1
Area:
Segreteria Generale
Unità Organizzativa:
Staff
MISSIONE M11: Competitività e sviluppo delle imprese
Priorità strategica: Innovazione per la competitività
Obiettivo strategico:Sostenere la competitività delle imprese e del territorio
Indicatore
Coinvolgimento delle imprese beneficiarie delle iniziative camerali
in tema di territorio e sviluppo locale
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
(imprese
partecipanti
alle
iniziative camerali
anno X - imprese
partecipanti
alle
iniziative camerali
anno
X-1)/
imprese
partecipanti
alle
iniziative camerali
anno
X-1
(in
percentuale)
14,3
10%
10%
10%
2
PROGRAMMA: 005 Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali,
sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà industriale
Obiettivo operativo:
potenziare gli sportelli di assistenza alle imprese sui temi della finanza e credito, ascolto e legalità, ambiente,
energia, turismo, innovazione, responsabilità sociale
Indicatore
interventi per la competitività
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
report
1
Sportello Servizi alle imprese
n. imprese
beneficiarie
500


Gestione
attività in raccordo
con
l’ISTATl’Istituto nazionale
di statistica e Sistan

Diffusione dell’informazione economico-statistica
100%
Moneta complementare
Si
azioni a supporto
della competitività e
del territorio
Informazione,
orientamento
e
supporto
agli
imprenditori
allo
sportello fisico e
virtuale
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Staff
15.000,00
Staff
Realizzazione
con risorse
interne
mailing newsletter
sulle iniziative e sui
servizi
7,15
n.azioni
realizzate/n. azioni
richieste
Principali
azioni
31/12/2015

Gestione fondo
bibliotecario 
Sperimentazione
circuito
della
moneta
complementare in
collaborazione con
Unioncamere Molise
Staff
3.500,00
Staff
5.000,00
3
n. imprese
femminili coinvolte
in iniziative
camerali
Promozione dell’imprenditoria femminile
Obiettivo operativo:
 Organizzazioni
incontri CIF
- Organizzazione
incontri di
informazione con le
imprenditrici
20
Staff
Realizzazione
con risorse
interne
supportare le imprese e gli attori locali in materia di infrastrutture
Indicatore
Progetto EasyConnecting -IPA ADRIATIC CBC PROGRAMME
Algoritmo di
calcolo
azioni realizzate /
azioni previste
nell’ambito del
progetto *100
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Staff
116.967,06
100%

Realizzazione
delle attività
previste nelle
schede progettuali
7,15
Priorità strategica: Valorizzazione del capitale umano
Obiettivo strategico:
potenziare le attività camerali in tema di orientamento e alternanza scuola/ lavoro
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Target 2015
(imprese, studenti e
docenti coinvolti nei
percorsi di orientamento
e alternanza scuola lavoro
anno X- imprese, studenti
e docenti coinvolti nei
percorsi di orientamento
e alternanza scuola lavoro
anno X-1)/ imprese,
studenti e docenti
coinvolti nei percorsi di
orientamento e
alternanza scuola lavoro
Livello di fruizione dei servizi erogati nei percorsi di orientamento anno X-1) ( in
e alternanza scuola/lavoro
percentuale)
14,3
10%
Target 2016
Target 2017
10%
10%
4
PROGRAMMA: 005 Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali,
sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà industriale
Obiettivo operativo:
collaborare con il sistema formativo locale nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro
Indicatore
Iniziative per l'orientamento e l'alternanza scuola lavoro
Algoritmo di
calcolo
azioni realizzate /
azioni
previste*100
Peso
4,77
Target
100%
Principali
azioni
Soggetti
coinvolti
Attività
di
collaborazione con
scuole,
mondo
delle imprese e
associazioni
di
categoria;

Supporto
nell’organizzazion
e
di
tirocini
formativi
presso
aziende
del
territorio e nella
programmazione
di
stage
ed
esperienze
formative
in
alternanza.
 organizzazione
del Job Day
 organizzazione
giornate di
approfondimento
nelle scuole

Staff
Risorse
Realizzazione
con risorse
interne
5
Progetto KA2 Partenariati strategici “The ruins of the past to
power Europeans’ future”
Obiettivo operativo:
azioni realizzate /
azioni previste
nell’ambito del
progetto *100
80%
Realizzazione
delle attività
previste nelle
schede progettuali
Staff
Promuovere lo Sportello di assistenza e orientamento all’imprenditorialità
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
coinvolti

Informazione,
orientamento
e
supporto
agli
imprenditori allo
sportello fisico e
virtuale
4,77
Sportello di assistenza alla nuova imprenditorialità
Obiettivo operativo:
Staff
40
Risorse
Realizzazione
con risorse
interne

mailing
newsletter
sulle
iniziative e sui
servizi 
n. utenti
beneficiari
Promuovere la competitività degli imprenditori con azioni di informazione e formazione
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
coinvolti
Risorse
Staff
3.000,00
8
incontri
di
formazione anche
attraverso
le
tecnologie digitali
(piattaforma
elearning…)
4,77
Competitività degli imprenditori
14.145,00
n.incontri
6
MISSIONE M16: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
produttivo
Priorità strategica: Internazionalizzazione
Obiettivo strategico:
Rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
(aziende coinvolte nei
programmi di sostegno
all'internazionalizzazione
anno x - aziende coinvolte
nei programmi di sostegno
all'internazionalizzazione
anno x-1)/ aziende
coinvolte nei programmi di
sostegno
Incremento del grado di partecipazione delle imprese alle iniziative all'internazionalizzazione
camerali
anno x-1
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
4%
4%
4%
PROGRAMMA: 005 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy
Obiettivo operativo:
Promuovere lo Sportello per l’internazionalizzazione
Indicatore
Sportello per l’internazionalizzazione
Algoritmo di
calcolo
n. utenti gestiti
Peso
7,15
Target
30
Principali
azioni

Sportello
informativo e di
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Staff
Realizzazione
con risorse
7
primo
orientamento per
l'internazionalizza
zione
delle
imprese
e
promozione
del
Made in Italy
interne
Obiettivo operativo:
Valorizzare i servizi del sistema camerale in tema di internazionalizzazione soprattutto verso le imprese che
non hanno esperienza di esportazioni
Algoritmo di
calcolo
Indicatore
n. newsletter
inviate
Servizi imprese new export
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
Coinvolti
Staff
5

Mailing
periodico per la
presentazione
servizi
per
l’internazionalizza
zione 
7,15
Risorse
Realizzazione
con risorse
interne

MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Comunicazione
Obiettivo strategico:
Rendere più efficace la comunicazione della Camera
Indicatore
Incremento del numero degli utenti camerali profilati con mail
Algoritmo di
calcolo
utenti profilati
anno X- utenti
profilati x-1/
utenti profilati
anno X -1*100
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
5%
5%
5%
8
PROGRAMMA: 002 Indirizzo politico
Obiettivo operativo:
Promuovere il ruolo della Camera come “casa delle imprese”, favorendo la comunicazione digitale e l’uso di
strumenti innovativi
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Staff
11.400,00

Gestione
conferenze stampa;

Gestione
comunicati stampa;

gestione
piattaforma DBUser
(raccolta e inserimento email utenti)
Comunicazione istituzionale
n.Azioni
realizzate/n.azioni
previste
7,15
100%

aggiornamento
del sito e di altri
strumenti di
comunicazione in uso
nell’Ente (totem, touch
screen, Facebook,Twitter,
materiale promozionale
…)

supporto per
l’organizzazione di eventi
formativi e informativi in
modalità on line
9

aggiornamento
della intranet e del sito 
N sezioni
aggiornate/n.sezio
ni esistenti
Comunicazione interna
Obiettivo operativo:

Revisione
modulistica sito
Realizzazione
con risorse
interne
Monitorare il livello di qualità percepita dei servizi camerali
Indicatore
Comunicazione esterna
Staff
100%
Algoritmo di
calcolo
n. documenti
Peso
7,15
Target
3
Principali
azioni
 indagine sul
Benessere
Organizzativo 
 indagine di
customer
satisfaction
 aggiornamento
“Carta della
qualità dei servizi”
Soggetti
Coinvolti
Staff
Risorse
Realizzazio
ne con
risorse
interne
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico:
Garantire i livelli di efficienza dei servizi
10
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
n. rilevazioni e
confronto
con
anno precedente
Livello dei servizi
Peso
14,3
Target
2016
Target 2015
Target 2017
Migliorament Miglioramento dati
o dati rispetto rispetto alla
alla
rilevazione 2016
rilevazione
2015
Rilevazione e
confronto con anno
precedente
PROGRAMMA: 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche
Obiettivo operativo:
Riorganizzare gli uffici unici al fine di renderli operativi e funzionanti
Indicatore
Operatività uffici unici
Algoritmo di
calcolo
SI/NO
Peso
7,15
Target
30/07/2015
Principali
azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse
 Revisione
regolamenti e
quant’altro
necessario per la
gestione degli
uffici unici e in
previsione della
Camera regionale

Reinternalizzazion
e del servizio di
assistenza
telefonica
Tutti i
dipendenti
Realizzazione
con risorse
interne
11
Area:
Unità Organizzativa:
Area B
P.O. Regolazione e tutela del mercato
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Trasparenza e tutela del mercato
Obiettivo strategico:
promuovere i servizi camerali tema di regolazione del mercato
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Target 2015
OUTCOME
La media conciliazione per risolvere i conflitti
L’attività di vigilanza per la regolazione del mercato
(mediaconciliazioni
gestite anno X media-conciliazioni
gestite anno X-1)/
media-conciliazioni
gestite anno X-1
(Visite ispettive
effettuate dalla
Camera di
commercio
nell’anno X - Visite
ispettive effettuate
dalla Camera di
commercio
nell’anno X -1 /
Target 2016
Target 2017
10%
10%
10%
5%
5%
5%
14,3
12
Visite ispettive
effettuate dalla
Camera di
commercio
nell’anno X-1
PROGRAMMA: 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei
consumatori
Obiettivo operativo:
Potenziare le attività di verifica e controllo.
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse

Rilevazione
numero delle verifiche
metrologiche effettuate
nell'anno
verifiche
metrologiche
effettuate /
verifiche da
effettuare
nell’anno
Visite metrologiche di controllo e sorveglianza

Rilevazione
numero strumenti
metrici verificati
4,77
Rilevazione numero
utenti metrici
50%
P.O.
Regolazione e Realizzazione
con risorse
tutela del
interne
mercato

Organizzazione
controlli sui Laboratori
autorizzati alle verifiche
periodiche
13
Convenzione con Unioncamere - progetto SVIM
Lotta alla contraffazione
azioni realizzate /
azioni previste
nell’ambito del
progetto *100
N. imprese
aderenti al
marchio “Io vendo
sicuro” anno 2015
- N. imprese
aderenti al
marchio “Io vendo
sicuro” anno
2014/ N. imprese
aderenti al
marchio “Io vendo
sicuro” anno 2014
100%
>0
 Realizzazione
delle azioni previste
nell’ambito del la
convenzione
P.O.
Realizzazione
Regolazione e
con risorse
interne
tutela del
mercato

Verifica
fattibilità nascita
dell’“Osservatorio sulla
contraffazione”
- Estensione dei
protocolli del marchio
“Io Vendo Sicuro” alle
associazioni dei
consumatori
- progettazione
interventi sul territorio
con associazioni di
consumatori e altre
associazioni di categoria
- campagna
promozionale e percorso
educativo rivolti ai
consumatori e alle
imprese per la
sensibilizzazione sul
tema del “consumo
intelligente”
-organizzazione
incontri rivolti a tutte le
parti sottoscrittici del
protocollo
- “giornata della
contraffazione”

Estensione marchio
di garanzia “Io Vendo
Sicuro” anche per il
settore automobilistico
Realizzazione
P.O.
con risorse
Regolazione e
interne
tutela del
mercato
14
La vigilanza sugli adempimenti previsti dal DPR 84/2003 per i
punti vendita di autovetture nuove
concessionari
autovetture
verificate dalla
CCIAA
/concessionari
autovetture
Potenziamento del ruolo della Struttura Controllo Vini
Controlli nel
settore
vitivinicolo/
Controlli previsti
dalla normativa
10%
100%
Obiettivo operativo:

Verifiche in loco
dei concessionari;

Verifica della
veridicità della
promozione sugli organi
di stampa a disposizione
dell’ente da parte dei
rivenditori;

Attività di
informazione alle
aziende (utilizzo dei
mezzi di comunicazione
tradizionali e on-line
quali comunicati
stampa)

Istruttoria dei
verbali ispettivi di
verifica e rilevazione
delle incongruenze nei
tempi

Assistenza alle
imprese 
P.O.
Regolazione e Realizzazione
con risorse
tutela del
interne
mercato
P.O.
Regolazione e Realizzazione
con risorse
tutela del
interne
mercato
favorire azioni di sensibilizzazione e diffusione della trasparenza del mercato
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse
- incontri con
Coinvolgimento delle associazioni alle iniziative in materia di
equità negoziale
n. proposta di
contratti tipo
associazioni di
categoria e dei
consumatori per
diffondere la cultura
dell’autoregolamenta
zione e della
traspanza del
mercato
4,77
2
P.O.
Regolazione
e tutela del
mercato
Realizzazione
con risorse
interne

Iniziative
promozionale e
aggiornamento del
sito istituzionale
15
L’andamento dei protesti
N° di istanze di
cancellazione e
annotazione
protesti gestite
entro 25 giorni (ai
sensi dell'art. 2
co.3 L. 235/2000)
nell'anno/ N° totale
istanze di
cancellazione e
annotazione
pervenute nell'anno
100%

Avvio
attività per rinnovo
Commissione di
regolazione del
mercato

n.1 statistica
sull’andamento dei
protesti II semestre
anno 2014 e
pubblicazione sul
sito camerale;

n.1 statistica
sull’andamento dei
protesti I semestre
anno 2015 e
pubblicazione sul
sito camerale;

estensione degli
accessi al Registro
Informatico dei
Protesti per Tribunali
e forze dell’ordine
della provincia e
divulgazione
modalità operative.


formazione
anche autogestita
per i vari target di
utenza sull’uso degli
applicativi
informatici, sugli
adempimenti, sulle
novità normative
anche in tema di
ambiente e
vitivinicolo
Informazione servizi di regolazione del mercato
n. incontri
5
P.O.
Regolazione
e tutela del
mercato
Realizzazione
con risorse
interne
P.O.
Regolazione
e tutela del
mercato
3.000,00

Organizzazione della
“Settimana della
Regolazione del
mercato”
16
Obiettivo operativo:
sensibilizzare imprese e stakeholder sui vantaggi della mediazione
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali
azioni
Soggetti
Coinvolti
P.O.
Regolazione
e tutela del
mercato
1.000,00
3
 Organizzazi
one della settimana
della mediazione;

Attività di
assistenza per la
presentazione di
domande di
mediazione con
“Conciliacamera”

attività di
informazione e
promozione anche
in raccordo con le
iniziative di sistema
di Unioncamere

P.O.
Regolazione
e tutela del
mercato
Realizzazione
con risorse
interne
50%
 organizzazione
incontri con i
mediatori per
razionalizzazione e
adozione di
comportamenti
omogenei sulle
procedure
4,77
La promozione degli strumenti di giustizia alternativa anche online
Qualità del servizio di mediazione camerale
n. iniziative
n. mediatori
partecipanti / n.
mediatori camerali
Risorse
17
Promozione organismo di conciliazione
N. bozza
convenzione
50%
potenziamento del
ruolo dell’organismo
di conciliazione sul
territorio
MISSIONE M11: Competitività e sviluppo delle imprese
Priorità strategica: Innovazione per la competitività
Obiettivo strategico:Sostenere la competitività delle imprese e del territorio
Indicatore
Algoritmo di calcolo
(imprese
partecipanti
alle
iniziative camerali anno X imprese
partecipanti
alle
Coinvolgimento delle
iniziative camerali anno X-1)/
imprese beneficiarie delle
imprese
partecipanti
alle
iniziative camerali in tema di iniziative camerali anno X-1 (in
territorio e sviluppo locale
percentuale)
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
14,3
10%
10%
10%
PROGRAMMA: 005 Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriali, riassetti industriali,
sperimentazione tecnologica, lotta alla contraffazione, tutela della proprietà industriale
18
Obiettivo operativo:
potenziare gli sportelli di assistenza alle imprese sui temi della finanza e credito, ascolto e legalità, ambiente,
energia, turismo, innovazione, responsabilità sociale
Indicatore
Sportello ambiente
Algoritmo di calcolo
Peso
Target
Principali azioni

Informazione,
orientamento
e
supporto
agli
imprenditori
allo
sportello
fisico
e
virtuale
n. imprese beneficiarie
7,15
100

mailing newsletter
sulle iniziative e sui
servizi 

Servizio di
alert sui marchi in
scadenza
Sportello Innovazione
per la diffusione della
tutela della Proprietà
Industriale
n. imprese beneficiarie
50

Ricerche di
anteriorità in materia
di marchi
Soggetti
Coinvolti
Risorse
P.O.
Regolazione del
mercato
Realizzazione con
risorse interne
P.O.
Regolazione del
mercato
Realizzazione con
risorse interne
19

Informazione,
orientamento
e
supporto
agli
imprenditori
allo
sportello
fisico
e
virtuale
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico:
Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Livello dei servizi
n. rilevazioni e
confronto
con
anno precdente
14,3
Target 2015
Target 2016
Rilevazione e
confronto con anno
precedente
Miglioramento
dati rispetto alla
rilevazione 2015
Target 2017
Miglioramento dati
rispetto alla
rilevazione 2016
20
PROGRAMMA: 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche
Obiettivo operativo:
Riorganizzare gli uffici unici al fine di renderli operativi e funzionanti
Algoritmo di
Principali
Indicatore
calcolo
Peso
Target
azioni
Operatività uffici unici
SI/NO
7,15
30/07/2015
 Revisione
regolamenti e
quant’altro
necessario per la
gestione degli
uffici unici e in
previsione della
Camera regionale

Reinternalizzazion
e del servizio di
assistenza
telefonica
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Tutti i
dipendenti
Realizzazione
con risorse
interne

Area:
Unità Organizzativa:
Area B
P.O. Servizi anagrafici
MISSIONE M12: Regolazione dei mercati
Priorità strategica: Pubblica amministrazione per le imprese
21
Obiettivo strategico:
Semplificare le vita delle imprese
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Pratiche del
Registro Imprese
ricevute nell’anno
ed evase entro 5
giorni dal loro
ricevimento (al
netto del loro
periodo di
sospensione)/ n.
totale protocolli
Rispetto dei tempi di evasione (5 giorni) delle pratiche Registro Registro Imprese
Imprese
evasi nell’anno
N. protocolli del
Registro Imprese
con almeno una
gestione
correzione
nell’anno/ N.
totale protocolli
del Registro
Tasso di sospensione delle pratiche Registro Imprese
Imprese pervenuti
nell’anno
Peso
14,3
Target 2015
Target 2016 Target 2017
≥80%
≥80%
≥80%
≤36%
≤36%
≤36%
PROGRAMMA: 004 Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei
consumatori
Obiettivo operativo:
proseguire nel potenziamento dell’informatizzazione e telematizzazione dei servizi nei rapporti con l’utenza
Indicatore
SUAP Camerale
Obiettivo operativo:
Algoritmo di
calcolo
n. pratiche
gestite/n. pratiche
da gestire
Peso
3,58
Target
100%
Principali
azioni
 gestione
adempimenti
amministrativi
Soggetti
Coinvolti
Risorse
P.O. Servizi
anagrafici
Realizzazione
con risorse
interne
affiancare le imprese nella gestione delle pratiche e degli adempimenti da semplificare
22
Indicatore
Algoritmo di
calcolo
Peso
Target
Principali azioni
Soggetti
Coinvolti
Risorse

attivazione
desk di assistenza per
la compilazione e
presentazione delle
pratiche 

tutor
d’impresa per azioni di
accompagnamento e
supporto 
n.
imprese
beneficiarie
Semplifica Impresa
3,58
70
 riorganizzazione
servizi certificativi e
amministrativi con
creazione di un unico
front office

attività di
informazione e
assistenza sui servizi
innovativi( es
fatturazione
elettronica, …)
- assistenza telefonica
alle imprese
P.O. Servizi
anagrafici
3.000,00
Obiettivo operativo:
potenziare la collaborazione con ordini professionali, associazioni di categoria, enti e altri portatori di interesse
Algoritmo di
Principali
Soggetti
Indicatore
calcolo
Peso
Target
azioni
Coinvolti
Risorse
Servizi per gli stakeholder
n.
iniziative
realizzate/n.
iniziative
da
realizzare
3,58
100%

formazione anche
autogestita per i
vari target di
utenza sull’uso
degli applicativi
informatici, sugli
adempimenti,
sulle novità
normative…
P.O. Servizi
anagrafici
3.000,00
23

attivazione di
tavoli di lavoro
con i
professionisti per
semplificazione
delle procedure

Newsletter agli
iscritti agli ordini
professionali con
mailing periodiche
Obiettivo operativo:
valorizzare le banche dati camerali e il patrimonio informativo
Indicatore
Banche dati camerali
Algoritmo di
calcolo
n. incontri
Peso
3,58
Target
2
Principali
azioni

Incontri
per informazione
sulle opportunità
di accesso alle
banche dati
camerali

Promozione
banche dati
Soggetti
Coinvolti
P.O. Servizi
anagrafici
Risorse
2.000,00
24
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico:
Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
n. rilevazioni e
confronto
con
anno precedente
Livello dei servizi
14,3
Target 2015
Rilevazione e
confronto con
anno precedente
Target 2016
Miglioramento
dati rispetto alla
rilevazione 2015
Target 2017
Miglioramento dati
rispetto alla
rilevazione 2016
PROGRAMMA: 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche
Obiettivo operativo:
Riorganizzare gli uffici unici al fine di renderli operativi e funzionanti
Algoritmo di
Principali
Indicatore
calcolo
Peso
Target
azioni
Operatività uffici unici
SI/NO
7,15
30/07/2015
 Revisione
regolamenti e
quant’altro
necessario per la
gestione degli
uffici unici e in
previsione della
Camera regionale
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Tutti i
dipendenti
Realizzazione
con risorse
interne
25

Reinternalizzazion
e del servizio di
assistenza
telefonica

Area:
Unità Organizzativa:
Area A
P.O. Servizi di supporto
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico:
Indicatore
Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Algoritmo di
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
26
calcolo
n. rilevazioni e
confronto
con
anno precdente
Livello dei servizi
14,3
Rilevazione e
confronto con
anno precedente
Miglioramento
dati rispetto alla
rilevazione 2015
Miglioramento dati
rispetto alla
rilevazione 2016
PROGRAMMA: 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche
Obiettivo operativo:
Riorganizzare gli uffici unici al fine di renderli operativi e funzionanti
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Target
Principali azioni
Operatività uffici unici
SI/NO
7,15
30/07/2015
 Revisione
regolamenti e
quant’altro necessario
per la gestione degli
uffici unici e in
previsione della
Camera regionale
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Tutti i
dipendenti
Realizzazione
con risorse
interne

Reinternalizzazione del
servizio di assistenza
telefonica
Obiettivo operativo:
Monitorare lo stato di salute dell’Ente
Indicatore
Stato di salute
Algoritmo di
calcolo
SI/NO
Peso
7,15
Target
31/12/2015
Principali
azioni
 Rilevazione
indicatori di
Pareto e del PIRA
Soggetti
Coinvolti
Risorse
P.O. Gestione
Risorse
Realizzazione
con risorse
interne
27
Area:
Unità Organizzativa:
Area A
P.O. Performance, controllo e Affari Generali
MISSIONE M32: Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche
Priorità strategica: Innovazione organizzativa
Obiettivo strategico:
Garantire i livelli di efficienza dei servizi
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Target 2015
Target 2016
Target 2017
28
n. rilevazioni e
confronto
con
anno precedente
Livello dei servizi
14,3
Rilevazione e
confronto con anno
precedente
Miglioramento
dati rispetto alla
rilevazione 2015
Miglioramento dati
rispetto alla
rilevazione 2016
PROGRAMMA: 004 Servizi generali, formativi ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche
Obiettivo operativo:
Riorganizzare gli uffici unici al fine di renderli operativi e funzionanti
Algoritmo di
Indicatore
calcolo
Peso
Target
Principali azioni
Operatività uffici unici
SI/NO
7,15
30/07/2015
 Revisione
regolamenti e
quant’altro necessario
per la gestione degli
uffici unici e in
previsione della Camera
regionale
Soggetti
Coinvolti
Risorse
Tutti i
dipendenti
Realizzazione
con risorse
interne
 Reinternalizzazione
del servizio di
assistenza telefonica
29