mussolini - MAGI`900
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mussolini - MAGI`900
COMUNICATO STAMPA mussolini r i t r o v a t o s t o r i a d i u n a c o l l e z i o n e p r o i b i ta Arrigo Petacco LA MOSTRA Via Rusticana A/1, 40066 Pieve di Cento (Bo) Italia tel. +39 051 6861545 • fax +39 051 6860364 www.magi900.com • [email protected] In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il volume che illustra il percorso espositivo e la storia di questa raccolta, edito da Minerva Edizioni con prefazione di Arrigo Petacco e testi di Giacomo Battara e Alberto Fortuna. Il libro sarà offerto ai giornalisti durante l’inaugurazione. caratteristiche volume Formato: 21 x 28 cm Pagine: 160 Illustrazioni: 170 a colori Prezzo: € 19,00 mussolini r Scultura di Francesco Messina Il giorno 18 aprile alle ore 17 Arrigo Petacco inaugurerà la mostra “Mussolini ritrovato. Storia di una collezione proibita”. La mostra costituirà il corpus centrale dell’allestimento permanente di opere d’arte, sculture, pitture, ceramiche dalla raccolta personale del fondatore del MAGI’900 Giulio Bargellini. Le opere esposte sono il risultato di una impegnativa ricerca fatta dal giornalista e storico Duilio Susmel (1919 - 1984), autore, tra l’altro, dell’Opera Omnia di Benito Mussolini, che, all’indomani della caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, cominciò a raccoglierle e a conservarle, dopo che furono rimosse frettolosamente, per timore di ritorsioni, dai luoghi dove erano state collocate. Giulio Bargellini, come un moderno esploratore, ha proseguito la ricerca di cui oggi il risultato è una mostra permanente unica nel suo genere. Queste opere e questi oggetti avevano rappresentato, durante il ventennio, l’espressione della devozione popolare e dell’ammirazione nei confronti della figura di Benito Mussolini da parte di artisti importanti e riconosciuti come Mario Sironi, Basilio Cascella, Francesco Messina, Pietro Canonica, Primo Conti, Ercole Drei (presenti in mostra), ma anche di pittori e scultori sconosciuti al grande pubblico che si erano cimentati nella descrizione dell’effigie del duce a cavallo, o mentre miete il grano, ad esempio. Come è noto, infatti, molti luoghi pubblici e anche privati avevano ospitato questa forma d’arte e di artigianato cosiddetta “di regime” che, dopo la caduta del fascismo, in gran parte era stata distrutta e in parte occultata. Il libro i t r o v a t o s t o r i a d i u n a c o l l e z i o n e p r o i b i ta arrigo petacco M inerva e dizioni Per Informazioni sulla mostra: Ilaria Pedriali - tel. +39 051 6861545