Medicina e chirurgia `C` 2013/2014 - Sapienza

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Medicina e chirurgia `C` 2013/2014 - Sapienza
DIPARTIMENTO: SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE
Corso di laurea in Medicina e chirurgia 'C' (LM-41) A.A. 2013/2014
Manifesto degli Studi
Regolamento Didattico dei Consigli di Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia
Regolamento didattico approvato all’unanimità dalla Giunta di Presidenza della I Facoltà di Medicina e Chirurgia
in sede deliberante, secondo il D. M. 270/04 (Art. 3)
1. Definizione degli obiettivi formativi
I Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CLMMC) si articolano in sei anni e sono istituiti all'interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il CLMMC si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito definiti.
I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovranno essere dotati:
delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE all'esercizio della professione medica e della
metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa
derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in relazione all'ambiente
chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea magistrale prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui
almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali;
delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; della capacità di
rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi
allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di
organo e di apparato; delle abilità e dell'esperienza, unite alla capacità di auto-valutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari
prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni storiche, epistemologiche ed
eti-che della medicina; della capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con le diverse
figure professionali nelle diverse attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; della
capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di intervenire in modo competente.
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Il profilo professionale dei laureati magistrali dovrà comprendere la conoscenza di:
comportamenti ed attitudini comportamentali del sapere essere medico; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare,
comprendere ed interpretare i fenomeni bio-medici; organizzazione biologica fondamentale e processi biochimici e cellulari di base degli organismi viventi;
processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di tra-smissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e
molecolare; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello
microscopico sino ai principali a-spetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e
del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari
dell'organismo umano, nonché i loro principali correlati morfo-funzionali; meccanismi biochimici, molecolari e cellulari che stanno alla base dei processi
fisiopatologici; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi
biologici significativi in medicina; modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi
generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell'uomo sano; fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per
immagini e dell'uso delle radiazioni, principi delle applicazioni alla medicina delle tecnologie biomediche.
I laureati magistrali dovranno inoltre:
avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze cliniche, nella dimensione della
complessità che è propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo particolare riguardo alla inter-disciplinarietà della medicina;
avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una
particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella
riabilitazione e nel recupero del più alto grado di benessere psicofisico possibile.
I laureati nei corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia svolgeranno l'attività di medico-chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e
bio-medici.
Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito:
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la conoscenza della organizzazione, della struttura e del funzionamento normale del corpo umano, ai fini del mantenimento dello stato di salute della
persona sana e della comprensione delle modificazioni patologiche;
la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici molecolari, cellulari e fisiopatologici fondamentali;
la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed
ospite nelle infezioni umane, nonché i relativi meccanismi di difesa;
la capacità di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto il
profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacità di valutare i rapporti costi/benefici
nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo attenzione alle esigenze sia della corretta metodologia clinica che dei principi della medicina basata
sull'evidenza;
un’adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel
contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le
alterazioni funzionali rilevate nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il significato
clinico;
la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la
capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle
comunità;
la conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona e un'adeguata esperienza, maturata attraverso approfondite e continue
esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualità ed adeguatezza della
comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, nonché con gli altri operatori sanitari, nel-la consapevolezza dei valori propri ed altrui nonché la capacità di
utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria e la capacità di riconoscere le principali
alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi;
la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonché delle lesioni cellulari, tessutali e d'organo e della loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei
diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la partecipazioni a conferenze anatomocliniche, dell'apporto dell'anatomopatologo al processo
decisionale clinico, con riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa quella colpo- ed oncocitologica) anche con
tecniche biomolecolari, nella dia-gnosi, prevenzione, prognosi e terapia delle malattie del singolo paziente, nonché la capacità di interpretare i referti
anatomo-patologici;
la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi, costi e benefici e la capacità di interpretare
i referti della diagnostica per immagini nonché la conoscenza delle indicazioni e delle metodologie per l'uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacità di
proporre in maniera corretta valutandone i rischi e benefici, l'uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di radioprotezione;
la conoscenza delle principali e più aggiornate metodologie di diagnostica laboratoristica in patologia clinica, cellulare e molecolare, nonché la capacità di
proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica di laboratorio, valutandone i costi e benefici e la capacità di interpretazione razionale del
dato laboratoristico;
la conoscenza delle problematiche fisio-patologiche, anatomo-patologiche, preventive e cliniche riguardanti il sistema bronco-pneumologico,
cardio-vascolare, gastro-enterologico, ematopoietico, endocrino-metabolico, immunologico e uro-nefrologico fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e
indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici ed individuando le condizioni che, nei suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello
specialista;
la capacità di riconoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e dell'apparato
visivo e delle malattie cutanee e veneree indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che, nei
suindicati ambiti, necessitano dell'apporto professionale dello specialista;
la capacità di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso e le patologie
psichiatriche e di contesto sociale fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e terapeutici;
la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute generale della persona e delle sue
esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo i
sintomi, i segni e le alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e
riabilitativo;
la conoscenza delle modificazioni fisiologiche dell'invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell'anziano e la capacità di pianificare gli
interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico;
la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico e specialistico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi alla luce dei
principi della medicina basata sulla evidenza e dell'appropriatezza diagnostico-terapeutica;
la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine oncologico affrontando l'iter diagnostico terapeutico alla luce dei principi della medicina basata
sulla evidenza, nonché la conoscenza della terapia del dolore e delle cure palliative;
l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle
procedure diagnostiche e terapeutiche, della continuità terapeutica ospedale-territorio e dell'appropriatezza organizzativa;
la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della medicina, compresi quelli
epistemologici ed etici;
l’abilità e la sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all'interno della équipe sanitaria;
la conoscenza delle diverse classi dei farmaci, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione, dei principi fondamentali della farmacodinamica e
della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici dei farmaci, la variabilità di risposta in rapporto a fattori di genere, genetici e fisiopatologici,
le interazioni farmacologiche ed i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonché la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia clinica,
compresa la farmacosorveglianza e la farmaco-epidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicità dei farmaci e delle sostanze d'abuso;
la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'età neonatale,
nell'infanzia e nell'adolescenza, per quanto di competenza del medico non specialista e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto
professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio, inerenti
la patologia specialistica pediatrica;
la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità e la sessualità femminile e
le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed assistita dal punto di vista endocrino-ginecologico, la gravidanza, la
morbilità prenatale ed il parto e la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia
ginecologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'appor-to professionale dello
specialista;
la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche, riguardanti la fertilità maschile e la valutazione del gamete maschile, la
sessualità maschile e le sue disfunzioni dal punto di vista sessuologico medico, la procreazione naturale ed
assistita da punto di vista endocrino-andrologico, la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia andrologica, indican-done le misure preventive
e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell'apporto professionale dello specialista;
la capacità di riconoscere, nell'immediatezza dell'evento, le situazioni cliniche di emergenza ed urgenza, ponendo in atto i neces-sari atti di primo intervento,
onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la conoscenza delle modalità di in-tervento nelle situazioni di catastrofe;
la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità e la conoscenza delle norme e delle pratiche
atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica nonché la conoscenza delle
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principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria e la capacità di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva nelle diverse
ed articolate comunità;
la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che
sottendono alle diverse possibili scelte professionali e la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdi-sciplinare e trans-culturale, anche e
soprattutto in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di
gruppo nonché un'adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue caratteristiche, alla bioetica e storia
ed epistemologia della medicina, alla relazione con il paziente, nonché verso le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze
dirette sul campo;
la conoscenza degli aspetti caratterizzanti della società multi-etnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali e culturali;
un’approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna bio-medicina, comprensivo della cono-scenza dei principi della
ricerca scientifica all'ambito bio-medico ed alle aree clinico-specialistiche, della capacità di ricercare, legge-re ed interpretare la letteratura internazionale ai
fini di pianificare ricerche su specifici argomenti e di sviluppare una mentalità di in-terpretazione critica del dato scientifico;
un’adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacità di ef-fettuare una ricerca
bibliografica e di aggiornamento, la capacità di effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici derivante dalla conoscenza dell'inglese scientifico che
consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento;
la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione;
un’adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze pratiche di formazione sul campo.
In particolare, specifiche professionalità nel campo della medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e ginecologia, nonché di specialità
medico-chirurgiche, acquisite svolgendo attività formative professionalizzanti per una durata non inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi in modo integrato
con le altre attività formative del corso presso strutture assistenziali universitarie.
La durata del corso per il conseguimento della laurea magistrale in medicina e chirurgia è di 6 anni.
Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 75/363/CEE, i regola-menti didattici di ateneo si
conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell'art. 6, comma 3, del D.M. n. 270/04.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici sopraddetti, il corso di laurea magistrale a ciclo unico prevede 360 CFU com-plessivi, articolati su sei anni di
corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali.
Il corso è organizzato in 12 semestri e 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didat-tica in osservanza di quanto
previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 12 ore di
lezione frontale, oppure 20 ore di studio assistito all'interno della struttura di-dattica. Ad ogni CFU professionalizzante corrispondono 25 ore di lavoro per
studente, di cui 20 ore di attività professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi all'interno della struttura didattica e del territorio e 5 ore di
rielaborazione individuale delle attività apprese.
Il Consiglio della struttura didattica determina nel “Manifesto degli studi” e riporta nella “Guida dello Studente” l’articolazione dei corsi integrati nei semestri, i
relativi CFU, il “core curriculum” e gli obiettivi dell’apprendimento (compresi quelli relativi ai CFU dell’attività di tipo professionalizzante) specifici di ogni corso
integrato, e la tipologia delle verifiche di profitto. Le verifiche di pro-fitto, in numero non superiore a 36, sono programmate dal competente Consiglio della
struttura didattica nei periodi di interruzione delle attività didattiche frontali. La verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all’acquisizione dei CFU
corrispondenti.
Missione specifica del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico
La missione del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico si identifica con la formazione di un medico a livello professionale ini-ziale con una cultura
biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia, con un'educazione
orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia ed alla promozione della salute, e con una cultura umanistica nei
suoi risvolti di interesse medico; tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle nuove esigenze di cura e salute, in quanto centrata non
soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull’uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche ed inserito nel contesto sociale.
La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, ed in quest’ottica sono state
calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza
all’autoapprendimento, alle esperienze non solo in Ospedale ma anche nel territorio, all’epidemiologia, per lo sviluppo del ragiona-mento clinico e della
cultura della prevenzione.
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Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1) Buona capacità al contatto umano (communication skills);
2) Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione (continuing education);
3) Abilità ad analizzare e risolvere in piena autonomia i problemi connessi con la pratica medica insieme ad una buona pratica clinica basata sulle evidenze
scientifiche (evidence based medicine);
4) Abitudine all’aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, ed il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all’acquisizione autonoma
ed alla valutazione critica delle nuove conoscenze ed abilità (continuing professional development);
5) Buona pratica di lavoro interdisciplinare ed interprofessionale (interprofessional education);
6) Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medi-co, insieme all’uso
autonomo delle tecnologie informatiche indispensabili nella pratica clinica.
Il progetto didattico specifico, il metodo di insegnamento
Le parole chiave del metodo didattico adottato, utili al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevedono l’integrazione orizzontale e verticale
dei saperi, un metodo di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica con-seguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito
prevalentemente centrato sulla capacità di affrontare problemi (problem oriented learning), il contatto precoce con il paziente, una buona acquisizione
dell’abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell’abilità al contatto umano.
E’ stata quindi pianificata un’organizzazione didattica fortemente integrata, flessibile e modificabile, vero e proprio laboratorio di sperimentazione scientifica,
con l’intenzione di promuovere negli studenti la capacità di acquisire conoscenze non in modo frammen-tario bensì integrato, e di mantenerle vive non solo a
breve ma anche a più lungo termine. Lo studente è quindi considerato perno del processo formativo, sia nella progettazione didattica che nel miglioramento
dell’intero curriculum, allo scopo di potenziarne l’autonomia d’iniziativa.
Una solida base di conoscenza clinica è inoltre assicurata allo studente attraverso l’organizzazione di tirocini certificati basati sul-la didattica tutoriale,
insieme con una forte comprensione del metodo medico-scientifico e delle scienze umane; nella consapevolezza che una vera competenza professionale si
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raggiunge solo dopo una lunga consuetudine al contatto col paziente, che viene promossa sin dal primo anno di corso ed integrata alle scienze di base e
cliniche, lungo tutto il loro percorso formativo attraverso un ampio uti-lizzo delle attività tutoriali.
Nel progetto didattico di un corso di laurea magistrale così concepito e strutturato, viene proposto il giusto equilibrio d’integrazione tra: 1) scienze di base,
che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura
e funzione dell’organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute, 2) pratica medica clinica e metodologica, che deve
essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di
costruire la propria scala di valori e interessi, 3) scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell’essere
medico.
Molti dei contenuti essenziali del nostro Progetto Didattico, già attivato in tali modalità dall’anno accademico 1999-2000, antici-pano e integrano le European
specifications for global standards in medical education della World Federation on Medical Education in tema di standard internazionali di base e di sviluppo
della qualità nel campo dell’educazione biomedica (WFME Office, University of Copenhagen, 2007).
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Le caratteristiche peculiari del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia finalizzate al raggiungimento degli obiettivi genera-li, intermedi e specifici sono così
sintetizzate:
1) Nell’ambito di quanto previsto dalla legislazione vigente, la programmazione degli obiettivi, dei programmi, e dell'insegnamento è multidisciplinare.
2) Il metodo d'insegnamento attuato è interattivo e multidisciplinare, con l'integrazione quotidiana di scienze di base e discipline cliniche ed un precoce
coinvolgimento clinico degli studenti, che vengono subito orientati ad un corretto approccio con il paziente (sin dal I anno di corso, con l’anamnesi
psico-sociale al letto del paziente, e nel II anno di corso con l’acquisizione delle tecniche di BLS, come tirocinio professionalizzante organizzato come attività
guidata tutoriale con certificazione del livello di abilità nel I e II anno di corso). I problemi delle scienze di base e quelli d'ambito clinico sono quindi affrontati
in tutti gli anni di corso (total integra-tion model), anche se in proporzioni diverse, ma con una visione unitaria e fortemente integrata, anche attraverso l’uso
di didattica a più voci e l’apprendimento basato sui problemi e sulla loro soluzione con l’assunzione di decisioni appropriate.
3) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi di base fatta prioritariamente sulla rilevanza di ciascun obiettivo nel quadro della biologia umana, e sulla
propedeuticità rispetto alle tematiche cliniche attuali o prevedibili, con particolare attenzione alla componente riguar-dante la metodologia scientifica.
4) Scelta degli obiettivi specifici dei corsi caratterizzanti fatta prioritariamente sulla base della prevalenza epidemiologica, dell’urgenza di intervento, della
possibilità di intervento, della gravità e della esemplarità didattica. E’ prevista inoltre la valorizza-zione della frequenza nei reparti ospedalieri e negli
ambulatori delle strutture territoriali e la valorizzazione del rapporto con il pa-ziente, anche sotto l’aspetto psicologico.
5) Il processo d’insegnamento si avvale, potenziandone l’uso, dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem
oriented learning, dall’experiencial learning, dal problem solving, dal decision making e dall'ampio uti-lizzo di seminari e conferenze.
6) Sono utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di faci-litazione all’apprendimento
(tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti.
7) Particolare attenzione è posta riguardo all’acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei
primi tre anni di corso, 2) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio
organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso), 3) la frequenza delle
corsie e degli ambulatori universitari (tirocinio clinico- clinical clerkship – dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale
(dal IV al VI anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il
periodo d’internato ai fini della preparazione della tesi di laurea, 4) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai
fini della preparazione della tesi di laurea.
8) Particolare attenzione è data all'apprendimento della Lingua Inglese.
9) Particolare attenzione è data alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al
corretto uso delle fonti bibliografiche.
10) Valorizzazione della Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompagnano lo studen-te lungo l’intero
percorso formativo (I-VI anno). A tutti è nota l’importanza del metodo in medicina, sia per quanto riguarda la cono-scenza della metodologia medica e delle
sue regole secondo i principi della medicina basata sulle evidenze, sia per la metodologia clinica applicata al singolo malato. Questo corso integrato orienta
subito gli studenti verso una formazione umanistica, che li accom-pagnerà nel processo formativo scientifico-professionale. Questa formazione consentirà
loro di affinare le capacità ed acquisire i mezzi corretti ed innovativi del ragionamento clinico. Ciò avverrà attraverso le applicazioni della “medicina basata
sulle evidenze”, dell’"insegnamento basato sull'evidenza" attraverso l’uso di “linee guida”, “mappe concettuali” ed “algoritmi”. Dovranno inoltre es-sere
affrontati, nell’ambito di questo corso integrato, temi attinenti alla interdisciplinarietà e alla interprofessionalità, alla economia sanitaria, alla professionalità del
medico, alla responsabilità sociale del medico, alla prospettiva sociale e di genere, ai rapporti con le cosiddette medicine complementari ed alternative, alla
prevenzione, all’educazione del paziente cronico, alle patologie da dipendenza e alle cure palliative per i malati terminali. Alla graduale acquisizione del
metodo è affiancata la formazione umanistica degli studen-ti. Essi possono in tal modo crescere dal punto di vista scientifico e sviluppare parimenti una
maggiore sensibilità alle problematiche etiche e socio-economiche, che consenta di interagire con il paziente nella sua interezza di uomo ammalato,
secondo la concezione della whole person medicine. In questo modo si risponde alla crescente esigenza di un riavvicinamento della figura del medico a
quella dell'uomo malato, sempre più allontanati da una pratica medica univocamente tecnologica. In quest’ambito, si è cercato di uti-lizzare anche la
cosiddetta medicina narrativa, unitamente a griglie di riflessione, e la tecnica del giuoco di ruolo come strumenti im-portanti nell’acquisizione di una
competenza emotiva e professionale vera da parte dello studente (utilizzata dagli Psicologi e dagli Psichiatri nel corso di Metodologia e nel corso di
Psichiatria).
11) La valutazione degli studenti avviene anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui inter-medi), relazioni scritte degli
studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d’esame possono essere
articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell’esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite (knows e
knows how) come i test a scelta multipla o le risposte brevi scrit-te organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad
accertare le competenze cliniche acquisi-te, tipo l’Objective Structured Clinical Examination (shows how) o tipo il mini-Clinical Evaluation Exercise, il Direct
Observation of Procedural Skills e l’uso del Portfolio (does). Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseran-no su
prove scritte o prove orali. E’ utilizzato il Progress Test tipo Maastricht nella valutazione degli studenti, per valutare l’effettiva competenza raggiunta.
Espletata la fase di sperimentazione, il Progress Test verrà utilizzato sistematicamente non solo come misura della competenza degli studenti, ma come
efficiente strumento di feedback, di auto-valutazione continua e di confronto della prepa-razione degli studenti su scala nazionale.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I risultati di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei con quanto proposto dall’ “Institute for Inter-national Medical Education
(IIME), Task force for Assessment”. Vengono pertanto di seguito riportati i 60 obiettivi di apprendimen-to dell'IIME per le Facoltà di medicina e qui attribuiti
alle diverse “abilità metodologiche” previste dal citato DM, richieste al laureato in medicina. Si segnala altresì come tali obiettivi siano del tutto coerenti con
quanto indicato dal “Core curriculum” per la Laurea magistrale in Medicina e chirurgia proposto dalla Conferenza dei Presidenti dei CdLM italiani
(www.presidentimedicina.unibo.it).
Gli “obiettivi didattici ” sotto elencati descrivono le conoscenze, le competenze, le abilità e i comportamenti che ogni studente del Corso di Laurea Magistrale
in Medicina e Chirurgia dovrà dimostrare di aver raggiunto al momento della laurea, e che rappresen-tano quindi le “priorità” nella formazione degli studenti
iscritti al corso di laurea stesso.
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 4
I laureati devono aver dimostrato conoscenze e capacità di comprensione tali da consentirgli di elaborare e/o applicare idee origi-nali, all'interno del contesto
della ricerca biomedica e traslazionale. Pertanto, per quanto riguarda le basi scientifiche della medicina, debbono essere in grado di:
1) Correlare la struttura e la funzionalità normale dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento.
2) Interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.
3) Individuare il comportamento umano normale e anormale.
4) Indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico e sociale.
5) Ricordare i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo.
6) Descrivere il ciclo vitale dell'uomo e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità.
7) Illustrare l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche.
8) Richiamare le conoscenze essenziali relative all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute.
9) Correlare i principi dell'azione dei farmaci le loro indicazioni con l'efficacia delle varie terapie farmacologiche.
10) Attuare al livello richiesto all’inizio dell’esercizio professionale i principali interventi di diagnostica di laboratorio, terapeutici, chirurgici, psicologici, sociali e
di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, orga-nizzate in “corsi integrati
specifici” tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme di
dattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni
strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experencial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano
al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) a-gli studenti.
Particolare attenzione verrà data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre
anni di corso, 2) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai fini della preparazione della tesi di laurea..
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valuta-zione degli studenti avverrà
anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso
la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità
dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di i-tems utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte
organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
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I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze, di comprendere e di risolvere i problemi attinenti anche a temati-che nuove o non familiari,
inserite in contesti ampi e interdisciplinari così da esercitare le competenze cliniche necessarie ad affronta-re le complessità dei problemi di salute della
popolazione e della loro cura.
Pertanto, per quanto attiene al raggiungimento di buone capacità cliniche, debbono essere in grado di:
1) Raccogliere correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti sociali, come la salute occupazionale.
2) Effettuare un esame dello stato fisico e mentale.
3) Eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un
problema.
4) Eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e applicare i principi della medicina basata
sull'evidenza.
5) Esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente.
6) Riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente.
7) Gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni.
8) Curare e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia.
9) Individuare i problemi prevalenti di salute e consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali.
10) Fornire le indicazioni per l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e del-le tecnologie dedicate
alla cura della salute.
Per quanto attiene alla Salute delle Popolazioni e i Sistemi Sanitari, debbono essere in grado di:
1) Considerare nell'esercizio professionale i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici,
ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione.
2) Tenendo presente il ruolo importante di questi determinanti della salute e della malattia, intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti
delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità.
3) Tenersi informato sullo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un
punto di vista sociale, considerando l'impatto sulla salute delle migrazioni, del commercio e dei fattori am-bientali, e il ruolo delle organizzazioni sanitarie
internazionali.
4) Accettare i ruoli e le responsabilità del rimanente personale sanitario nel provvedere le cure sanitarie agli individui, alle popola-zioni e alle comunità.
5) Riconoscere la necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collabo-razione con la
popolazione, nonché la necessità di un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale.
6) Fare riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le mi-sure restrittive sui costi e i
principi di management efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie.
7) Dimostrare una buona comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie, l'efficacia e la qua-lità delle cure.
8) Usare correttamente nelle decisioni sulla salute i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epide-miologia.
9) Accettare, quando necessario e appropriato, ruoli di responsabilità nelle decisioni sulla salute.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, orga-nizzate in “corsi integrati
specifici” tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme di-dattiche previste comprendono lezioni frontali,
conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal
trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'expe-riencial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera
preponderante docenti tutori che collabora-no al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto
(tutori personali) agli studenti.
Particolare attenzione verrà data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del
malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso), 2) la frequenza delle corsie e degli
ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (dal IV al VI
anno di corso), per il completamento del tirocinio cli-nico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valuta-zione degli studenti avverrà
anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di auto-valutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso
la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Le prove d'esame potranno essere articolate -oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare
le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi
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clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o
incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Pertanto, ai fini dell’acquisizione di ottime capacità di pensiero critico e attitudine alla ricerca scientifica, debbono essere in gra-do di:
1) Dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, ed un atteggiamento creativo orientato alla
ricerca.
2) Tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da diverse risor-se, per stabilire la causa, il
trattamento e la prevenzione delle malattie.
3) Formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ("problem solving") e ricercare autonomamente l'infor-mazione scientifica, senza
aspettare che essa sia loro fornita.
4) Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e
correlata da diverse fonti.
5) Essere consapevoli del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medi-ca.
6) Formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. Valori Professionali, Capacità,
Ai fini dell’acquisizione completa dei Valori Professionali, delle Capacità, del Comportamento e dell’Etica che sono alla base della professione del medico,
debbono essere in grado di:
1) Identificare gli elementi essenziali della professione medica, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della
professione.
2) Rispettare i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a
seguire metodi scientifici.
3) Essere consapevoli che ogni medico ha l'obbligo di promuovere, proteggere e migliorare questi elementi a beneficio dei pazienti, della professione e della
società.
4) Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia
del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente.
5) Dimostrare la capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori
etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commer-cializzazione delle cure della salute e dalle nuove
scoperte scientifiche.
6) Rispondere con l'impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri li-miti, compresi quelli della
propria conoscenza medica.
7) Rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro.
8) Ottemperare all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore.
9) Attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale.
10) Programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed
esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
11) Esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, orga-nizzate in “corsi integrati
specifici” tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme di-dattiche previste comprendono lezioni frontali,
conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà i-noltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal
trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experien-cial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera
preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto
(tutori personali) agli studenti.
Particolare attenzione sarà data alla Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompa-gnano lo studente lungo
l'intero percorso formativo (I-VI anno).
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valuta-zione degli studenti avverrà
anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di auto-valutazione e colloqui intermedi), relazioni
scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno
essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di i-tems utili a verificare le conoscenze acquisite
come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le
competenze cliniche acquisite.
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Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sotte-se a interlocutori specialisti
e non specialisti, nonché - con le modalità richieste dalle circostanze – ai propri pazienti.
Pertanto, allo scopo di acquisire ottime capacità di comunicazione, debbono essere in grado di:
1) Ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro con-tenuti.
2) Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di con-dividere le decisioni come
partners alla pari.
3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la Facoltà, con la comunità, con altri settori e con i media.
4) Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
5) Dimostrare di avere le capacità di base e gli atteggiamenti corretti nell'insegnamento agli altri.
6) Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comuni-tà.
7) Comunicare in maniera efficace sia oralmente che in forma scritta.
8) Creare e mantenere buone documentazioni mediche.
9) Riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience, e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle
priorità per l'individuo e per la comunità.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, orga-nizzate in “corsi integrati
specifici” tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme di-dattiche previste comprendono lezioni frontali,
conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà i-noltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal
trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experien-cial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera
preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto
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(tutori personali) agli studenti.
Particolare attenzione sarà data alla Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi integrati che accompa-gnano lo studente lungo
l'intero percorso formativo (I-VI anno).
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valuta-zione degli studenti avverrà
anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di auto-valutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso
la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità
dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di i-tems utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte
organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in mo-do auto-diretto o autonomo.
Ai fini dell’acquisizione di ottime capacità di Management dell’Informazione, debbono essere pertanto in grado di:
1) Raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database di-sponibili.
2) Raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.
3) Utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeu-tiche e preventive e per la
sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute.
4) Comprendere l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione.
5) Gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento.
Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, orga-nizzate in “corsi integrati
specifici” tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme di-dattiche previste comprendono lezioni frontali,
conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà i-noltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal
trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experien-cial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera
preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto
(tutori personali) agli studenti.
Particolare attenzione sarà data all'apprendimento della Lingua Inglese ed alle metodologie informatiche e multimediali anche at-traverso esperienze di
e-learning, teledidattica e telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche.
Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valuta-zione degli studenti avverrà
anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di auto- valutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso
la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità
dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di i-tems utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte
organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
2. Ammissione al Corso di Laurea
I pre-requisiti richiesti allo studente che si vuole iscrivere ad un corso di laurea in medicina dovrebbero comprendere: buona ca-pacità al contatto umano,
buona capacità al lavoro di gruppo, abilità ad analizzare e risolvere i problemi, abilità ad acquisire
autonomamente nuove conoscenze ed informazioni riuscendo a valutarle criticamente (Maastricht, 1999). Oltre alle conoscenze scientifiche utili per la
frequenza del primo anno di corso, dovrebbe quindi possedere anche buone attitudini e valide componenti mo-tivazionali, importanti per la formazione di un
“buon medico” che sappia relazionarsi correttamente con le responsabilità sociali ri-chieste dalle Istituzioni. Per essere ammessi al Corso di Laurea
Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero,
riconosciuto idoneo. E' altresì richiesto il pos-sesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale secondo quanto previsto dalle normative vigenti
relative all'accesso ai cor-si a numero programmato a livello nazionale ed alla disponibilità di Personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di
strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione delle attività pratiche di reparto, coerentemente con le raccomandazioni dell'Advi-sory Committee on
Medical Training dell'Unione Europea, applicando i parametri e le direttive predisposti dall’Ateneo e dalla Facol-tà.
a. Programmazione degli accessi
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi delle vigenti norme in materia di accesso ai corsi univer-sitari.
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b. Debito formativo
L'organizzazione didattica del CLMMC prevede che gli Studenti ammessi al I anno di corso possiedano un'adeguata preparazione i-niziale, conseguita negli
studi precedentemente svolti.
Allo scopo di consentire l'annullamento del debito formativo, i Consigli di Corso di Laurea Magistrale (CCLM) istituiscono atti-vità didattiche propedeutiche
che saranno svolte nell'arco del 1° semestre del primo anno di corso, e che dovranno essere obbligato-riamente seguite dagli Studenti in debito. Tali attività
didattiche propedeutiche saranno garantite da docenti designati dal CCLM.
La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della valutazione dei corsi corri-spondenti.
3. Crediti formativi
L'unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l'espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento didat-tico per conseguire il titolo di
studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Ad ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 8 ore di lezione frontale, oppure 12 ore di didattica teorico-pratica,
oppure 20 ore di studio assistito all'interno della struttura didattica. Ad ogni CFU professionalizzante corri-spondono 25 ore di lavoro per studente, di cui 20
ore di attività professionalizzante con guida del docente su piccoli gruppi all'interno della struttura di riferimento e/o del territorio e 5 ore di rielaborazione
individuale delle attività apprese.
Le 25 ore di lavoro corrispondenti al CFU sono ripartite in:
a) ore di lezione;
b) ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratori, reparti assistenziali, ambulatori, day hospital;
c) ore di seminario;
d) ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall'Ordinamento didattico,
e) ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione.
Per ogni Corso di insegnamento, la frazione dell'impegno orario che deve rimanere riservata allo studio personale e ad altre atti-vità formative di tipo
individuale è determinata nel presente Regolamento.
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Ai fini di evitare l’obsolescenza dei CFU acquisiti, non sono consentite più di 8 ripetizioni di anni di corso nell’intero corso di studi, sia per gli studenti a tempo
pieno che per quelli a tempo parziale. La sospensione della frequenza per un numero di anni supe-riore a sei impone l'iscrizione ad un anno di corso
deliberato dal competente Consiglio della Struttura didattica, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
Una Commissione Didattica Paritetica, nominata ogni anno dal CCLM, accerta la coerenza tra i crediti assegnati alle attività for-mative e gli specifici obiettivi
formativi.
4. Ordinamento didattico
Il CCLM ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vi-gente, che prevede, per ogni
Corso di Laurea Magistrale, l'articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integra-tive, a scelta dello Studente, finalizzate alla prova
finale. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori scientifico-disciplinari pertinenti.
L’ordinamento degli studi prevede lo svolgimento di attività didattiche per complessivi 360 CFU, articolate nei sei anni di corso, nei quali le attività didattiche
sono suddivise mediamente in 60 CFU/anno, con possibili minime variazioni in relazione alla particola-re aggregazione dei corsi integrati e dei relativi moduli
e delle altre attività didattiche, in ogni anno di corso.
Per gli studenti che decideranno di avvalersi dell’opzione di iscrizione a tempo parziale sarà previsto un percorso formativo che prevede la suddivisione dei
360 CFU mediamente in 40 CFU/anno, in nove anni di corso. Anche in questo caso saranno possibili mi-nime variazioni in relazione alla particolare
aggregazione dei corsi integrati e dei relativi moduli e delle altre attività didattiche, in ogni anno di corso. Quest’ultimo percorso formativo sarà attivato dal
corso di studio in relazione ad eventuali richieste degli studenti.
Al presente Regolamento è allegato:
1) il piano degli studi con i relativi esami; l’indicazione dei docenti di cui all’art. 1, comma 9, dei DDMM, 16 Marzo 2007, e dei lo-ro requisiti specifici rispetto
alle discipline insegnate;
2) l’elenco dei corsi integrati, con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell’eventuale articolazione in moduli, nonché delle attività
formative, degli obiettivi formativi specifici, ed i crediti corrispondenti, nei sei anni di corso;
3) le tabelle realative ai passaggi di Corso di Laurea e sull’abbreviazione dei corsi.
La modifica degli allegati, compreso il curriculum degli studi, è approvata dal singolo Consiglio di Corso di Laurea Magistrale a maggioranza dei presenti e
non comporta decadenza del presente regolamento.
a. Corsi di Insegnamento
L'ordinamento didattico definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più a-deguate per il loro
conseguimento, articolando le attività formative in corsi integrati di insegnamento. Qualora nello stesso Corso sia-no affidati compiti didattici a più di un
Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore, designato a cadenza annuale dal CCLM.
Il Coordinatore di un Corso integrato, in accordo con la Commissione Tecnica di Programmazione Didattico-Pedagogica (CTP, vedi oltre) esercita le
seguenti funzioni:
• rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
• propone alla CTP l’attribuzione dei compiti didattici concordati con Docenti e Docenti-Tutori in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
• propone alla CTP la distribuzione dei tempi didattici concordata fra i Docenti del proprio Corso;
• coordina la preparazione delle prove d’esame;
• presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione;
• è responsabile nei confronti del CCLM della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso
stesso;
• definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all'esame di laurea
b. Tipologia delle forme di insegnamento
All'interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento, co-me segue:
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- Lezione ex-cathedra
Si definisce "Lezione ex-cathedra" (d'ora in poi "Lezione") la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum
formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore o Ricercatore Universitario, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli
Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.
- Seminario
Il “Seminario” è un'attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti
disciplinari (o con competenze) diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni.Vengono riconosciute come attività seminariali anche le
Conferenze clinico-patologiche eventualmente istituite nell'ambito degli insegnamenti clinici.
Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.
- Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è coordinata
da un Docente-Tutore, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell'acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di
competenze utili all'esercizio della professione. L'apprendimento tutoriale av-viene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall'analisi dei problemi,
attraverso la mobilitazione delle competenze metodo-logiche richieste per la loro soluzione e per l'assunzione di decisioni, nonché mediante l'effettuazione
diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti clinici, in laboratori etc.
Per ogni occasione di attività tutoriale il CCLM definisce precisi obiettivi formativi, il cui conseguimento viene verificato in sede di esame.
Il CCLM nomina i Docenti-Tutori fra i Docenti ed i Ricercatori, nel documento di programmazione didattica, secondo le modali-tà di legge vigenti.
- Attività Didattiche Elettive - ADE (a scelta dello studente)
Il CCLM, su proposta della CTP (vedi) e dei Docenti, organizza l'offerta di attività didattiche elettive, realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi
interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in "percorsi didattici omogenei", fra i quali lo Studente esercita la propria personale
opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 8 CFU.
Fra le attività elettive si inseriscono anche Internati elettivi svolti in laboratori di ricerca o in reparti clinici per un valore di alme-no un CFU, con frequenza bio trisettimanale, per un totale di non meno di 25 ore.
Tipologia delle ADE - Le ADE possono essere articolate in:
- Seminari, Tutoriali, Corsi Monografici, partecipazione certificata a Convegni e/o Congressi (previa autorizzazione del Coordi-natore di semestre, o della
Presidenza, o della CTP) e discussione di casi clinici anche mediante metodiche telematiche (intesi come corsi di apprendimento interattivo in piccoli gruppi
allo scopo di facilitare una migliore interazione Docente-Studente);
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- Internati elettivi o tutoriali clinici e di laboratorio in Italia e all’Estero (devono essere considerati come momenti di intenso con-tenuto formativo come per
esempio la frequenza in sala operatoria, in sala parto, in pronto soccorso, in un laboratorio di ricerca per il raggiungimento di uno specifico obiettivo).
Possono essere anche considerate Attività Didattiche Elettive: seminari, frequenza in ambulatori di Medicina Generale secondo le convenzioni stipulate con
la Facoltà.
Scelta dell’ADE da parte degli studenti
Ogni Studente sceglie autonomamente le ADE tra le offerte didattiche. Le ADE vanno svolte in orari tali da non inter-ferire con le altre forme di attività
didattica.
Certificazione e valutazione delle ADE
L’acquisizione dei crediti attribuiti alle ADE avviene solo con una frequenza del 100%.
Le ADE possono essere organizzate durante l’intero arco dell’anno, anche al di fuori dei periodi di attività didattica.
Per ogni attività didattica elettiva istituita, il CCLM nomina un Responsabile al quale affida il compito di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da
parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti. Le ADE svolte, con i re-lativi crediti e la valutazione, sono certificate a cura del
Docente su apposito libretto-diario.
Il calendario delle attività didattiche elettive viene pubblicato prima dell'inizio dell'anno accademico, o in ogni caso di ciascun periodo didattico, insieme al
calendario delle attività didattiche obbligatorie.
La didattica elettiva costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni.
La valutazione delle singole attività didattiche elettive svolte dallo Studente è presa in considerazione nell’attribuzione del voto dell’esame finale del corso
che ha organizzato le rispettive attività didattiche elettive.
La frequenza alle ADE è obbligatoria per il raggiungimento dei CFU previsti dall’Ordinamento e può essere valutata anche ai fini dell’assegnazione della tesi.
ADE ORE CFU
Seminario/tutoriale monodisciplinare 2 0,20
Seminario/tutoriale pluridisciplinare 2 0,25-0,30
Internato Elettivo 25 1
Corso monografico Minimo 5 0,50
- Attività formative professionalizzanti
Durante le fasi dell'insegnamento clinico lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità nel campo della medicina in-terna, della chirurgia
generale, della pediatria, della ostetricia e ginecologia, nonché delle specialità medico-chirurgiche. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività formative
professionalizzanti frequentando le strutture assistenziali identificate dal CCLM e nei periodi dallo stesso definiti, per un numero complessivo di almeno 60
CFU.
Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l'esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a
simulazione dell'attività svolta a livello professionale.
In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Docente-Tutore. Le funzioni didattiche del Docente-Tutore
al quale sono affidati Studenti che svolgono l'attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell'ambito dei corsi di
insegnamento.
La competenza clinica acquisita con le attività formative professionalizzanti è sottoposta a valutazione nell’ambito dell’attribuzione del voto dell’esame finale
del corso che ha organizzato le rispettive attività formative professionalizzanti.
Il CCLM può identificare strutture assistenziali non universitarie presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed
accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte della CTP.
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- Corso di Lingua inglese
Il CCLM predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per legge-re e comprendere il
contenuto di lavori scientifici su argomenti biomedici e per comunicare con i pazienti e con il personale sanitario nei paesi anglofoni. In aggiunta al Corso di
lingua inglese, il CCLM può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio lingui-stico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli
stessi obiettivi.
Il CCLM affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifico-disciplinare L-LIN/12. In alternativa, il
CCLM dispone la stipula di un contratto, di norma con un esperto di discipline bio-mediche di lingua-madre inglese.
- Preparazione della Tesi di Laurea
Lo Studente ha a disposizione 18 CFU da dedicare alla preparazione della Tesi di Laurea e della prova finale di esame. Il presen-te Regolamento esplicita le
norme che il CCL prevede per la conduzione del lavoro di tesi (punti 13 e 14).
5. Procedure per l'attribuzione dei compiti didattici
Ai fini della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del CCLM:
1. definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del Laureato specialista in Medicina e Chirurgia,
applicandoli alla situazione e alle necessità locali così da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche.
2. approva il curriculum degli studi dei singoli CCLM, coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando – in un numero massi mo di 36 corsi – gli obiettivi
formativi specifici ed essenziali (“core curriculum”) derivanti dagli ambiti disciplinari propri della classe.
3. ratifica – nel rispetto delle competenze individuali – l’attribuzione ai singoli docenti dei compiti didattici necessari al conseguimento degli obiettivi formativi
del “core curriculum”, fermo restando che l’attribuzione di compiti didattici individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di corsi d’insegnamento
6. Consiglio di Corso di Laurea Magistrale e suoi Organi
Sono organi del CCLM il Presidente, il Vicepresidente e la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica.
Fanno parte del Consiglio di Corso di Laurea:
a) i professori di ruolo che vi afferiscono;
b) i ricercatori ed equiparati ai sensi del DPR 382/1980 e 341/1990 che svolgono, a seguito di delibera del Consiglio, attività didattica nel Corso di Laurea;
c) quanti ricoprono per contratto corsi di insegnamento e i lettori di lingue afferenti al Corso di Laurea;
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d) i rappresentanti degli studenti iscritti nel Corso di Laurea. Per gli eligendi e i collegi elettorali valgono le regole riportate nel Regolamento di Facoltà.
I componenti del Consiglio di cui alle lettere “a-b” concorrono a formare il numero legale.
Le delibere riguardanti le persone dei docenti vengono assunte in seduta ristretta alla/e fascia/e interessata/e.
Il Consiglio di Corso di Laurea è presieduto dal Presidente. Questi è eletto dal CCLM tra i professori di ruolo, e resta in carica per tre anni accademici.
L’elettorato attivo è riservato ai Professori e Ricercatori componenti il Consiglio di Corso di Laurea. Il Pre-sidente coordina le attività del Corso di Laurea,
convoca e presiede il Consiglio e la Commissione Tecnica di Programmazione didat-tico-pedagogica, e rappresenta il Corso di Laurea nei consessi
accademici ed all’esterno, nel rispetto dei deliberati del Consiglio.
Il CCLM elegge, con le stesse modalità del comma precedente, un Vicepresidente, scelto tra i docenti di ruolo. Egli coadiuva il Presidente in tutte le sue
funzioni e ne assume i compiti in caso di impedimento. Il Vicepresidente resta in carica per il mandato del Presidente.
Il Presidente convoca il Consiglio di norma almeno dieci giorni prima della seduta, attraverso comunicazione scritta e, ove pos-sibile, per posta elettronica
indirizzata ai membri del Consiglio nella sede abituale di lavoro. La convocazione deve indicare data, ora e sede della seduta, nonché l’ordine del giorno. Il
Presidente convoca inoltre il Consiglio in seduta straordinaria su richiesta di alme-no la metà dei componenti della CTP o di almeno il 20% dei componenti
del Consiglio.
Il funzionamento del CCLM è conforme a quanto disposto dal Regolamento di Facoltà.
Il CCLM, su mandato del Consiglio di Facoltà, istituisce una Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP).
La CTP è presieduta dal Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale ed è costituita da Docenti e, se necessario, da al-tri professionisti qualificati,
scelti in base alle loro competenze tecniche specifiche in ambito didattico e pedagogico, in relazione alle necessità formative e alle risorse del CdL.
La Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP) è composta dal Presidente e dal Vicepresidente del Consiglio di Corso di Laurea,
dai Coordinatori Didattici di Semestre, e da un rappresentante degli studenti, eletti dal Consiglio di Corso di Laurea. Il Presidente può integrare la CTP con
non oltre tre membri, ai quali possono essere attribuite specifiche deleghe.
La CTP resta in carica per tre anni accademici, corrispondenti a quelli del Presidente.
La mancata partecipazione agli incontri della CTP per tre volte consecutive senza aver addotto giustificazione scritta, o per cin-que volte consecutive anche
con giustificazione, implica la decadenza automatica dalla CTP per i membri designati dal Presidente e
per il rappresentante degli studenti, e dalla CTP e dalla carica di Coordinatore Didattico di Semestre per i Coordinatori di Semestre.
La CTP, consultati i Coordinatori dei Corsi ed i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti
funzioni istruttorie nei confronti del CCLM, o deliberative su specifico mandato dello stesso:
1) identifica gli obiettivi formativi del “core curriculum” ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all’impegno temporale complessivo richiesto agli Studenti
per il loro conseguimento;
2) aggrega gli obiettivi formativi nei corsi di insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del CCLM;
3) propone con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Professori e dei Ricercatori, tenendo conto delle necessità didattiche
del CCLM, delle appartenenze dei docenti ai settori scientifico-disciplinari, delle loro propensioni e del carico didattico individuale;
4) pianifica con i Coordinatori e di concerto con i Docenti l’assegnazione ai Professori e ai Ricercatori dei compiti didattici specifici, finalizzati al
conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun Corso, garantendo nello stesso tempo l’efficacia forma tiva e il rispetto delle competenze individuali;
5) individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi;
6) organizza l'offerta di attività didattiche elettive e ne propone al CCLM l'attivazione.
La CTP, inoltre:
-discute con i docenti la modalità di preparazione delle prove - formative e certificative - di valutazione dell’apprendimento, coe- rentemente con gli obiettivi
formativi prefissati;
-organizza il monitoraggio permanente di tutte le attività didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati, anche attraverso le valutazioni ufficialmente
espresse dagli studenti;
-promuove iniziative di aggiornamento didattico e pedagogico dei docenti, d’intesa con l’Osservatorio Didattico Permanente di Facoltà;
-organizza un servizio permanente di tutoraggio degli studenti, al fine di facilitarne la progressione negli studi.
Al termine di ogni anno accademico la CTP è tenuta a presentare al CCLM una relazione scritta sulle attività svolte.
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Le funzioni svolte dai componenti della CTP sono riconosciute come compiti istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità accademiche come attività
inerenti alla didattica.
I Coordinatori Didattici di Semestre sono designati dal CCLM e convocano i Coordinatori Didattici di Corso Integrato ed una rappresentanza degli studenti
del proprio semestre con funzioni organizzative e di proposta per la Commissione Tecnica di Pro-grammazione didattico-pedagogica.
Il CCLM o la CTP possono insediare Commissioni Didattiche definendone finalità, compiti e scadenze. La designazione dei componenti di dette
Commissioni è fondata su criteri di competenza specifica e di rappresentatività. La mancata partecipazione agli
incontri delle Commissioni per tre volte consecutive senza aver addotto giustificazione scritta, o per cinque volte consecutive anche con giustificazione,
implica la decadenza automatica.
7. Tutorato
Si definiscono due distinte figure di Tutore:
a) la prima è quella del "consigliere" e cioè del Docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera
scolastica. Il Tutore al quale lo Studente viene affidato dal CCLM è lo stesso per tutta la durata degli Studi o per parte di essa. Tutti i Docenti e Ricercatori
del Corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tuto-re.
b) La seconda figura è quella del Docente-Tutore al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali (vedi)
previste nel Documento di Programmazione Didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Docente-Tutore è tenuto a
coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi e può essere impegnato anche
nella preparazione dei materiali da utilizzare nella didattica tutoriale.
8. Obbligo di frequenza
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Lo Studente è tenuto a frequentare le attività didattiche formali, non formali e professionalizzanti del CLMMC per un numero massimo di 4500 ore.
La frequenza viene verificata dai Docenti dei Corsi Integrati, che ne sono responsabili, adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di Corso
di Laurea Magistrale, su indicazione della CTP.
L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo Studente per soste-nere il relativo esame.
Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad almeno il 67% delle ore previste per ciascun Corso ufficiale di un determinato anno, nel
successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l’obbligo di frequenza ai corsi per i
quali non ha ottenuto l’attestazione.
Per quanto attiene la frequenza degli studenti non iscritti al CLM in Medicina della nostra Facoltà, e frequentanti fino a due Corsi Integrati “ex art. 6”
soprattutto nei primi due anni di Corso, è consentito ai richiedenti frequentare i corsi senza limitazione preventiva di numero, fatti salvi i limiti strutturali delle
Aule e dei Laboratori utilizzati. Analogamente a quanto previsto per gli studenti iscritti, i richiedenti frequenteranno presso il Corso di Laurea Magistrale
("A"-"B"-"C"-"D") del Polo Policlinico in base alla lettera di inizio del cognome fatta salva diversa, eventuale, deliberazione nel merito ad opera dei singoli
CCL.
Ai fini di evitare l’obsolescenza dei CFU acquisiti, non sono consentite più di 8 ripetizioni di anni di corso nell’intero corso di studi, sia per gli studenti a tempo
pieno che per quelli a tempo parziale. La sospensione della frequenza per un numero di anni supe-riore a sei impone l'iscrizione ad un anno di corso
deliberato dal competente Consiglio della Struttura didattica, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
Esoneri dalle frequenze
È possibile richiedere l’esenzione dalla frequenza per gravi e documentati problemi familiari o di salute; in caso di malattia la re-lativa documentazione dovrà
essere rilasciata da idonea struttura del SSN. La richiesta di esonero deve essere presentata tempestiva-mente alla Presidenza del CCL di appartenenza.
L’esonero dalle frequenze, eventualmente accordato per gravi documentati motivi, deve in ogni caso fare rispettare la percentuale minima di frequenze
prevista dalle norme vigenti (67%). Se per gravi documentati motivi di salute non è stato possibile conseguire il minimo delle presenze in un Corso Integrato,
è data facoltà di recupero delle presenze mancanti nel corso dell'anno accademico im-mediatamente successivo
9. Apprendimento autonomo
Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di ore mediamente non inferiore alla metà di quelle pre-viste per il raggiungimento dei
360 CFU utili al conseguimento del titolo completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi
all'apprendimento autonomo e guidato.
Le ore riservate all'apprendimento sono dedicate:
• All’utilizzazione individuale, o nell'ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi di-dattici messi a disposizione dal
Corso di Laurea per l'auto-apprendimento e per l'auto-valutazione, al fine di conseguire gli obiet-tivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori,
manichini, audiovisivi, programmi per computer, etc.) saranno colloca-ti, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà;
• all'internato presso strutture universitarie scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi.
• allo studio personale, per la preparazione degli esami.
10. Programmazione didattica
Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio durante la prima settimana di ottobre. L'iscrizione a ciascuno degli an-ni di corso deve avvenire
entro il 1 ottobre.
Prima dell'inizio dell'anno accademico con adeguato anticipo sulla data di inizio dei corsi il CCLM approva e pubblica il docu-mento di Programmazione
Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla CTP, nel quale vengono definiti:
1. il piano degli studi del Corso di Laurea
2. le sedi delle attività formative professionalizzanti e del tirocinio post-laurea
3. le attività didattiche elettive
4. il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame
5. i programmi dei singoli Corsi
6. i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutori
Il CCLM in Medicina e Chirurgia propone al Consiglio di Facoltà l’utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferi-mento alla destinazione ed alla
modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore.
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11. Passaggio agli anni successivi
È consentito il passaggio da un anno al successivo esclusivamente agli studenti che, al termine della sessione di esami di settem-bre o, comunque, entro il
termine ultimo del 23 Dicembre, abbiano superato tutti gli esami previsti secondo la seguente tabella:
Per iscriversi al… occorre aver superato…
II anno 2 esami del primo anno
III anno Tutti gli esami del primo anno
IV anno Tutti gli esami dei primi due anni e 1 esame del III anno
V anno Tutti gli esami dei primi tre anni
VI anno Tutti gli esami dei primi quattro anni e 2 esami del V anno*
* nel computo rientra anche l’esame di lingua inglese
Lo studente che, pur avendo ottenuto la regolare attestazione di frequenza ai Corsi previsti dal piano di studio per un determinato anno di corso, sia in debito
di un numero esami superiore a quanto previsto dalla tabella sopra riportata viene iscritto allo stesso anno con la qualifica di "ripetente", senza obbligo di
frequenza, fatte salve diverse deliberazioni assunte dal competente Consiglio della struttura didattica per motivata deliberazione.
Per gli Ordinamenti antecedenti al NOD (Tab. XVIII/96 e ex D.M. 509/99) vigono le rispettive normative. Dato che la verifica del rispetto della propedeudicità
viene effettuata al momento in cui si richiede un certificato degli esami sostenuti o nel momento in cui si richiede di sostenere l'esame di laurea, è
responsabilità ed interesse dello studente il rispetto delle norme su riportate.
Propedeuticità culturali
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Per sostenere l’esame di occorre avere superato l’esame di
Biochimica Chimica e Propedeutica Biochimica
Anatomia Umana Istologia ed Embriologia
Fisiologia Umana Biologia e Genetica
Patologia e Fisiopatologia Generale Fisiologia Umana
Patologia Integrata I, Patologia Integrata II,
Patologia Integrata III, Anatomia Patologica Patologia e Fisiopatologia Generale
Eventuali ulteriori propedeuticità potranno essere definite e consigliate dal competente Consiglio della Struttura didattica.
Ai fini di evitare l’obsolescenza dei CFU acquisiti, non sono consentite più di 8 ripetizioni di anni di corso nell’intero corso di studi, sia per gli studenti a tempo
pieno che per quelli a tempo parziale. La sospensione della frequenza per un numero di anni supe-riore a sei impone l'iscrizione ad un anno di corso
deliberato dal competente Consiglio della Struttura didattica, sia per gli studenti a
tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
12. Decadenza e termine di conseguimento del titolo di studio
Gli studenti fuori corso iscritti a Corsi di studio di vecchio ordinamento decadono dalla qualità di studente se non sostengono e-sami per otto anni accademici
consecutivi, sia per gli studenti a tempo pieno che per quelli a tempo parziale.
Gli studenti fuori corso iscritti a tempo pieno o a tempo parziale a Corsi di studio di Ordinamento ex D.M. 509/99 e D.M. 270/04 devono superare le prove
mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durata normale del Corso di studio, se non altrimenti
stabilito dai regolamenti didattici di Facoltà [esempio per studente a tempo pieno : uno studente iscritto ad un Corso di laurea magistrale deve superare le
prove previste dal suo corso entro 6 anni (durata legale del Corso) + 12 (il doppio della durata legale) quindi entro 18 anni complessivi].
13. Verifica dell’apprendimento
Il CCLM, su indicazione della CTP, stabilisce le tipologie ed il numero delle prove di esame necessarie per valutare l'apprendi-mento degli Studenti nonché,
su proposta dei Coordinatori dei Corsi, la composizione delle relative Commissioni.
Il numero complessivo degli esami curriculari non può superare quello dei corsi ufficiali stabiliti dall’ordinamento e non deve comunque superare il numero di
36 nei sei anni di corso.
La verifica dell'apprendimento può avvenire attraverso valutazioni formative e valutazioni certificative.
Valutazioni formative
Le prove in itinere sono intese a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati:
• le prove in itinere non idoneative, quando attuate, non hanno valore certificativo, non sono obbligatorie (per lo studente) e non esonerano lo studente dal
presentare tutta la materia del Corso Integrato in sede di esame, avendo come unico scopo quello di aiutarlo nel controllare lo stato della sua preparazione.
• le prove in itinere idoneative (idoneità), poste alla fine di uno dei Semestri del Corso, possono essere sostenute facoltativamente dallo studente. In esse
viene accertata la preparazione relativa al programma svolto nel semestre stesso; l’esito viene annotato su apposito libretto-diario con votazione in
trentesimi e, qualora superato, non dà luogo a nuovo accertamento in sede di esame. Lo studente è comunque tenuto a dimostrare in sede di esame la
conoscenza degli argomenti del colloquio tramite richiami o riferi-menti.
Valutazioni certificative
Le valutazioni certificative (esami di profitto) sono invece finalizzate a valutare, e quantificare con un voto, il conseguimento de-gli obiettivi dei corsi,
certificando il grado di preparazione individuale degli Studenti.
Gli esami di profitto possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame.
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I momenti di verifica non possono coincidere con i periodi nei quali si svolgono le attività ufficiali, né con altri che comunque possano limitare la
partecipazione degli Studenti a tali attività.
Sessioni d'esame:
- I° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente (Gennaio), le sessioni di recu-pero nei mesi di Giugno, Luglio e
Settembre.
- II° Semestre: la sessione ordinaria è fissata al termine del ciclo didattico corrispondente (Giugno/Luglio), le sessioni di recupero nei mesi di Settembre e
Gennaio dell'anno successivo.
In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni
sessione di esame.
Per gli Studenti fuori corso, possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame.
Lo studente è iscritto “fuori corso” qualora abbia frequentato il corso di studi per la sua intera durata senza tuttavia aver conse-guito il titolo accademico o
senza aver superato tutti gli esami necessari per l’ammissione all’esame finale.
Eventuali sessioni straordinarie possono essere istituite su delibera dei competenti Consigli, in ogni caso al di fuori dei periodi di attività didattica.
Il calendario degli esami sarà affisso, con adeguato anticipo, presso le bacheche delle segreterie dei Coordinatori dei Corsi Inte-grati e nella pagina WEB dei
CLM al sito http://www.medicina1.uniroma1.it.
La Commissione di esame è costituita da almeno tre Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore.
Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissio-ne può disporre la
sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame:
- prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi);
- prove pratiche e prove simulate (per la valutazione delle competenze cliniche e delle capacità gestuali e relazionali).
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14. Attività formative per la preparazione della prova finale
Lo Studente ha a disposizione 18 crediti finalizzati alla preparazione della tesi di laurea presso strutture universitarie cliniche o di base. Tale attività dello
Studente, definita "Internato di Laurea", dovrà essere svolta al di fuori dell’orario dedicato alle attività didat-tiche ufficiali, non dovrà sovrapporsi a quelle a
scelta dello studente (ADE) e dovrà essere richiesta non prima del mese di dicembre del V anno di corso.
Lo Studente che intenda svolgere l’Internato ai fini della tesi di Laurea in una determinata struttura deve presentare al Direttore della stessa una formale
richiesta corredata del proprio curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali seguite, stages in
laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione).
Il Direttore della struttura, sentiti i Docenti afferenti alla stessa e verificata la disponibilità di posti, accoglie la richiesta ed affida ad un Tutore, eventualmente
indicato dallo Studente, la responsabilità del controllo e della certificazione delle attività svolte dallo Studente stesso nella struttura.
L’internato all’estero può, su richiesta, essere computato ai fini del tirocinio per la preparazione della tesi.
15. Esame di Laurea
L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di
un docente correlatore.
Per essere ammesso a sostenere l’Esame di Laurea, lo Studente deve:
1. aver frequentato tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami
2. aver ottenuto, complessivamente 360 CFU articolati in 6 anni di corso
3. aver consegnato alla Segreteria Amministrativa Studenti:
a. domanda al Rettore almeno 15 giorni prima della seduta di Laurea
b. una copia della tesi almeno 10 giorni prima della seduta di Laurea
L’esame di Laurea si svolge nei medesimi periodi delle sessioni degli esami di profitto.
A decorrere dall’a.a 2011/2012 a determinare il voto di laurea, espresso in centodecimi, contribuiranno i seguenti parametri:
a) la media non ponderata dei voti conseguiti negli esami curriculari, espressa in centodecimi;
b) i punti attribuiti dalla Commissione di Laurea in sede di discussione della tesi, ottenuti sommando i punteggi attributi indivi-dualmente dai commissari fino
ad un massimo di 7 punti:
- Tipologia della ricerca (studio sperimentale; presentazione di casistica; case report; studio compilativo): punteggio massimo 4 punti;
- Qualità della presentazione: punteggio massimo 1 punto;
- Padronanza dell’argomento: punteggio massimo 1 punto;
- Abilità nella discussione: punteggio massimo 1 punto.
c) i punti attributi per la durata del corso (in corso/fuori corso): punteggio massimo 3 punti;
d) i punti per le lodi ottenute negli esami di profitto (almeno 3/6 lodi): punteggio massimo 2 punti;
e) i punti per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale (n. mesi: 3/6): punteggio massimo 2 punti;
Tabella riassuntiva per la determinazione voto di Laurea
In corso I sessione PUNTI 3 - entro la sessione estiva (prima sessione utile)
II sessione PUNTI 2 - entro la sessione autunnale (a.a. in corso)
III sessione PUNTI 1 - entro la sessione invernale (recupero)
Numero lodi* 6 PUNTI 2
3 PUNTO 1
Numero mesi per coinvolgimento in programmi di scambio internazionale 6 PUNTI 2
3 PUNTO 1
* il risultato ottenuto al Progress Test, se superiore a quello medio di Facoltà, è equiparato ad una lode
Il voto complessivo, determinato dalla somma dei punteggi previsti dalle voci "a - e" viene arrotondato per eccesso o per difetto al numero intero più vicino.
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La lode può venire attribuita con parere unanime della Commissione ai candidati che conseguano un punteggio finale > 113.
La utilizzazione di eventuali mezzi didattici (diapositive, lucidi, presentazioni in PPT, etc.), in numero non superiore a 10, dovrà intendersi come ausilio per il
laureando a supporto di una migliore comprensione della esposizione, pertanto non dovrà contenere parti prettamente discorsive, ma unicamente graficifigure-tabelle, etc.
16. Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso corsi di laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti in queste conseguiti sono
integralmente riconosciuti con delibera del CCLM, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella
Università accreditati.
Per il riconoscimento degli studi compiuti presso Corsi di laurea in Medicina di paesi extra-comunitari, il CCLM affida l'incarico ad un' apposita Commissione
di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami superati nel paese d'origine.
Sentito il parere della Commissione, il CCLM riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento.
I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CLMMC da altro Corso di Laurea della stessa o di altra Università pos-sono essere riconosciuti dopo
un giudizio di congruità, espresso dall'apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell'ordinamento didattico del
CLMMC.
• Dai corsi di Diploma Universitario e Corsi di Laurea triennali
Agli studenti inscritti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, ed iscritti o diplomati nei Corsi di Diploma Universitario o nei Corsi di Laurea Triennali di I
Livello, di norma non può essere convalidato alcun esame sostenuto, ma eventualmente possono essere riconosciuti parte dei CFU conseguiti.
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 13
• Convalida esami ed abbreviazioni di Corso - Studenti iscritti ad altre Facoltà
La delibera è valida per Studenti che nell’a.a. 2009-2010 avranno superato l'esame di ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e
che chiederanno la convalida di esami sostenuti presso altri Corsi di Laurea/Facoltà del nostro Ateneo. Le tabelle di seguito riportate, a scopo puramente
esemplificativo, sono valide per gli studenti che, iscritti o laureati in altri Corsi di Lau-rea, chiedano una convalida e/o abbreviazione di corso.
Agli esami convalidati verrà mantenuta la stessa votazione e, in caso di più esami convalidabili, sarà effettuata la media dei voti.
Gli studenti, per poter essere ammessi al secondo anno di corso, devono aver superato almeno la metà degli esami previsti nel piano degli studi per il primo
anno.
Nel caso di ammissione al secondo anno di corso gli studenti sono obbligati ad ottenere le frequenze dei corsi mancanti fino al raggiungimento del minimo
del 67% delle frequenze.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il CCLM dispone per l'iscrizione regolare dello Studen-te ad uno dei sei anni di corso,
adottando il criterio stabilito per il passaggio agli anni successivi.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, subordinata alla effettiva disponibilità di posti debitamente verificata dalla Segreteria
Amministrativa Studenti.
17. Riconoscimento della Laurea in Medicina conseguita presso Università estere
La laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o con-venzioni internazionali che
prevedono l'equipollenza del titolo.
In conformità alla disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l'Unione Europea, le Lauree rilasciate da Atenei dell'Unione saranno
riconosciute fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare.
Ove non esistano accordi tra Stati, in base al combinato disposto degli articoli 170 e 332 del T.U. sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche
possono dichiarare l’equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento, il CCLM:
a) accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente
qualificati;
b) esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e
dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine;
c) dispone che di norma vengano comunque superati gli esami clinici finali (ad esempio Medicina interna e Chirurgia Generale II/ III, Pediatria, Ostetricia e
Ginecologia, Emergenze medico-chirurgiche, Metodologia medico-scientifica: Igiene e Sanità Pubbli-ca, Metodologia medico-scientifica: Medicina Legale).
Deve inoltre essere preparata e discussa la tesi di laurea.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, il CCLM dispone l'iscrizione a
uno dei sei anni di corso, in base al criterio stabilito per il passaggio agli anni successivi (vedi punto 11 del presente regolamento).
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero pro-grammato precedentemente
deliberato dal CCLM.
I tirocini effettuati prima o dopo la laurea nelle sedi estere (comunitarie ed extracomunitarie) non possono essere riconosciuti ai fini dell'ammissione
all'Esame di abilitazione professionale.
Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.
18. Riconoscimento degli studi Vecchio Ordinamento (Tab. XVIII pre ’86)
Agli studenti degli ordinamenti precedenti e progressivamente disattivati, è assicurata a garanzia del completamento degli studi, l’iscrizione in soprannumero
all’ordinamento attualmente attivo (D.M. 270/2004), secondo le tabelle di conversione, con riconosci-mento degli esami sostenuti e posizionamento nel
relativo anno di corso e correlati obblighi di frequenza.
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In subordine gli studenti interessati potranno richiedere ricognizione degli esami superati ed equiparazione secondo la tabella di conversione
nell’ordinamento Tab. XVIII/1996 con riconoscimento delle relative frequenze; le prove di esame si dovranno sostenere presso le vigenti Commissioni
Uniche, nominate dal Preside, che dovranno verificare il superamento del debito formativo derivante dall’obsolescenza dei contenuti dottrinari dei corsi illo
tempore seguiti.
In considerazione della disattivazione dei Vecchi Ordinamenti Pre ’86 - Tab. XVIII ’96, non potranno essere accettate istanze di reintegro dalla decadenza,
essendo oggi il titolo normato a livello europeo e necessitando di tutte le garanzie di qualità di formazione della didattica prevista dai nuovi ordinamenti.
Pertanto il reintegro sarà possibile solo con iscrizione in sovrannumero al Nuovo Ordinamento ed inerente regolamento.
19. Valutazione dell'efficienza e dell'efficacia della didattica
Ciascun Corso di Laurea è sottoposto con frequenza annuale ad una valutazione riguardante:
- l’efficienza organizzativa del Corso di Laurea e delle sue strutture didattiche;
- la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli Studenti;
- la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell'attività didattica;
- l’efficacia e l'efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli Studenti;
- il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del CCLM;
- la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli Studenti;
- la qualità della didattica, con particolare riguardo all'utilizzazione di sussidi didattici informatici e audiovisivi;
- l'organizzazione dell'assistenza tutoriale agli Studenti,
- il rendimento scolastico medio degli Studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Il CCLM, in accordo con il Nucleo di Valutazione della Facoltà, indica i criteri, definisce le modalità operative, stabilisce e ap-plica gli strumenti più idonei per
espletare la valutazione dei parametri sopra elencati ed atti a governare i processi formativi per ga-rantirne il continuo miglioramento, come previsto dai
modelli di Quality Assurance.
La valutazione dell’impegno e delle attività didattiche espletate dai Docenti viene portato a conoscenza dei singoli Docenti, di-scussa in CCLM e considerata
anche ai fini della distribuzione delle risorse.
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Il CCLM programma ed effettua, anche in collaborazione con Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia di altre sedi, verifiche og-gettive e standardizzate delle
conoscenze complessivamente acquisite e mantenute dagli Studenti durante il loro percorso di appren-dimento(progress test). Tali verifiche sono finalizzate
esclusivamente alla valutazione della efficacia degli insegnamenti ed alla capa-cità degli Studenti di mantenere le informazioni ed i modelli razionali acquisiti
durante i loro studi.
20. Formazione pedagogica del Personale docente
Il CCLM organizza periodicamente, almeno una volta ogni due anni, iniziative di aggiornamento pedagogico sulle tecniche di pianificazione e sulle
metodologie didattiche e valutative per i suoi Docenti di ogni livello. La partecipazione a tali iniziative costitui-sce titolo per la certificazione dell’impegno
didattico dei Docenti e per la valutazione dell’efficienza didattica del Corso di Laurea.
Questa attività è promossa e coordinata dalla Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP) del CCLM, d’intesa con l’Osservatorio
Didattico Permanente di Facoltà.
21. Sito web del Corso di Laurea
Il Corso di Laurea predispone un sito WEB contenente tutte le informazioni utili agli Studenti ed al Personale docente e cura la massima diffusione del
relativo indirizzo (www.medicina1.uniroma1.it).
Nelle pagine WEB del Corso di Laurea, aggiornate prima dell'inizio di ogni anno accademico, devono essere comunque disponi-bili per la consultazione:
- l'Ordinamento Didattico,
- la programmazione didattica, contenente il calendario di tutte le attività didattiche programmate, i programmi dei Corsi, le date fissate per gli appelli di
esame di ciascun Corso, il luogo e l'orario in cui i singoli Docenti sono disponibili per ricevere gli Studenti.
- il Regolamento,
- eventuali sussidi didattici on line per l’auto-apprendimento e l’auto-valutazione.
22. Norme transitorie
Gli Studenti già iscritti al Corso di Laurea possono optare per il nuovo Ordinamento.
Per gli Ordinamenti precedenti a quello ex DM 509/99 il CCLM e il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, sulla base di precostituite tabelle di
equipollenza e della equivalenza ore-crediti, esaminati i curricula degli studenti deliberano le modalità di passaggio dal vecchio al nuovo Ordinamento,
incluso il riconoscimento dell'attività clinica svolta.
Tutti gli esami/crediti dell’Ordinamento didattico ex DM 509/99 vengono integralmente riconosciuti in termini di esami e relativi CFU come previsto nel nuovo
curriculum del corso di laurea magistrale ex DM 270/04.
I CFU delle attività Didattiche Elettive ex DM 270/04 dei singoli anni di corso vengono riconosciuti agli studenti che abbiano conseguito, per gli stessi anni di
corso, i crediti relativi alle attività elettive ex DM 509/99
Le norme relative alla valutazione dell’esame di laurea, di cui all’art. 15 del presente regolamento saranno applicate sia agli stu-denti che transiteranno nel
nuovo ordinamento, sia agli studenti che decideranno di permanere nell’ordinamento ex DM 509, non prima della prima sessione di laurea dell’anno
accademico 2011-2012.
Eventuali ulteriori casi particolari non previsti dalle presenti norme transitorie verranno risolti istruendo il singolo caso con deli-bera del CCLM.
25. Diploma Supplement
Per facilitare la mobilità studentesca nell’area europea, oltre all’introduzione dei CFU, le Università si debbono organizzare a fornire a ciascun laureato,
insieme al diploma, un supplemento informativo (diploma supplement) che riporta, in versione bilingue, la descrizione dettagliata del suo percorso formativo.
Tale documento rappresenta anche un utile strumento di presentazione per l’ingresso nel mercato del lavoro.
IN PARTICOLARE PER IL CORSO "C"
STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA
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Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale “C” fa parte della Facoltà di Medicina e Odontoiatria della “Sapienza”, Università di Roma (Preside: prof. Redler).
Sono organi del Corso di Laurea “C” il Presidente, il Vicepresidente, la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (C.T.P.), la
Commissione Medical Education (C.M.E.), ed il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale (C.C.L.M.).
Il Presidente è il prof. Pietro Gallo. Il Presidente ha il compito di rappresentare il Corso di Laurea nelle istanze collegiali allargate (la Conferenza Permanente
dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina, a livello nazionale, e la Commissione Didattica della Giunta di Facoltà, a livello locale)
e di convocare e presiedere il C.C.L.M. e la C.T.P.
La C.T.P. del CLM “C” ha inoltre insediato una commissione medical education, composta dal Presidente, dai due membri della C.T.P. delegati per le
iniziative di educazione medica (i professori Fabrizio Consorti e Antonio Fantoni), e da un piccolo gruppo di docenti (i professori Stefania Basili, Alfredo
Colosimo, Oliviero Riggio, Antongiulio Scarno, ed Elio Ziparo). La commissione medical education cura tutte le iniziative di formazione pedagogica dei
docenti, organizzando mini-atelier, seminari ed ogni altra attività pedagogica. Per informazioni sulle iniziative della Commissione si può consultare la pagina
web (http://w3.uniroma1.it/mededuclc/).
Il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale è costituito dai docenti che svolgono compiti didattici nel Corso, da lettori di lingue e docenti equiparati, e dai
rappresentanti degli studenti. È l’organo collegiale che ha potere sovrano di delibera su tutti gli argomenti che riguardano la didattica.
Per le informazioni che riguardano il funzionamento dei corsi, lo studente potrà rivolgersi ai propri rappresentanti, e per questioni che riguardano,
rispettivamente, i singoli corsi integrati, l’organizzazione del semestre/quadrimestre, o il funzionamento generale del Corso di Laurea, ai Coordinatori di
Corso Integrato, ai Coordinatori Didattici di Semestre/Quadrimestre (vedi, sopra, la composizione della Commissione Tecnica di Programmazione
didattico-pedagogica), ed a Presidente e Vicepresidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
Ogni ulteriore richiesta di aiuto, per argomenti non strettamente collegati con l’andamento dei corsi, potrà essere richiesta al proprio tutore. Ad ogni studente
è infatti attribuito un tutore-consigliere per ogni triennio di studio (vedi più avanti il regolamento del tutorato). Gli elenchi dei tutori sono affissi presso la
Segreteria della Presidenza del C.C.L.M.
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La Segreteria della Presidenza del C.C.L.M. è ubicata nel Policlinico Umberto I, al piano rialzato del Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di
Anatomia Patologica. La sig.ra P. Baglioni riceve gli studenti il Martedì e Giovedì dalle 10 alle 12. Ulteriori informazioni potranno essere ricavate dalle
bacheche del Corso “C”, collocate nel corridoio principale del piano rialzato della Sezione di Anatomia Patologica, oppure potranno essere desunte dalla
pagina web del C.C.L.M. (http://w3.uniroma1.it/medicina1/).
IL RUOLO DEL COORDINATORE DIDATTICO DI SEMESTRE
RUOLO PEDAGOGICO
1.- Comunità formativa degli studenti
La percezione di costituire una comunità di studenti solidali nella finalità comune della formazione medica è il presupposto necessario per le motivazioni
positive all’impegno di apprendimento. La comunità comprende anche i Docenti se questa percezione si costruisce da informazioni puntuali ed efficaci
sull’organizzazione didattica e cresce con la trasparenza dei criteri ed i contenuti della valutazione. La responsabilità del Coordinatore di Semestre in questo
ambito è determinante.
Sono stati identificati alcuni strumenti che facilitano questa percezione e possono realizzare il “gruppo-corso”, mantenendolo attivo anche nel secondo e
terzo biennio.
a.- bacheca fisica di semestre, in corrispondenza dell’aula attribuita al semestre, per tutti gli avvisi, con accesso limitato con chiave al coordinatore di
semestre, ai coordinatori di corso ed ad uno studente eletto informalmente all’inizio del semestre.
b.- lista internet di discussione, che segue il gruppo studenti (che si attribuisce un nome al I anno I semestre) per i sei anni. Un software apposito costituisce
la lista, al cui interno circolano messaggi di posta elettronica di interesse didattico. Gli studenti in regola vengono iscritti su loro iniziativa e con la
sollecitazione dei CdS del primo anno. Gli studenti ufficialmente ripetenti vengono trasferiti al nuovo corso. I Docenti dell’anno sono inseriti solo per
quell’anno d’ufficio con il loro indirizzo di e-mail.
c.- Bacheca virtuale di semestre sul portale del CLS “C”, gestita come la bacheca fisica, ma con maggiori vastità di contenuti e possibilità di indicizzazione.
L’accesso per inserire e modificare i contenuti deve essere facile ed immediato, direttamente con password, ed è ristretto ai docenti ed ai rappresentanti
ufficiali degli studenti ed al rappresentante informale di semestre. La lettura è ovviamente pubblica.
2.- Integrazione dei contenuti e progressione dell’apprendimento
Questo si ottiene mediante l’analisi comparativa ora per ora e corso per corso dei calendari didattici (data delle lezioni, ADI e tirocini, loro contenuti analitici).
Il riferimento al tempo di lezione per ogni argomento, anche con frazione di ora, permette di valutarne il peso in termini di crediti e di valutazione dello
studente. Questa analisi costituisce la base per integrare i corsi con maggiore efficacia e per costruire la progressione didattica nei semestri, nei bienni e
nella successione degli interi sei anni. A questo scopo è stata identificata la seguente procedura, finalizzata anche ad attivare gruppi di lavoro fra i docenti e
gratificarne l’impegno.:
a.- Calendario analitico dei corsi, sollecitato dal CdS e fornito dai singoli coordinatori di corso, possibilmente in formato elettronico lavorabile (excel), sia per
le lezioni formali che per le attività didattiche a piccoli gruppi, le ADE, ed i tirocini professionalizzanti.
b.- Analisi comparativa preliminare, eseguita direttamente dal CdS, per identificare omissioni e ripetizioni ed elencare gli argomenti in successione
temporale.
c.- Valutazione dei contenuti e della progressione, condotta inizialmente da ogni CdS con i coordinatori dei corsi (CdC) del semestre e successivamente con
i CdS dei semestri immediatamente precedenti e successivi. Gli argomenti elencati vengono valutati nella loro importanza formativa, la loro consistenza
didattica e nella successione degli argomenti fra loro legati o identici, considerando che argomenti identici possono essere ripetuti in successione, ma con
livelli di approfondimento e tipologie diverse.
d.- Preparazione delle progressioni didattiche biennali, uniche con integrazione di tutti i corsi (argomenti, successione temporale, corso di riferimento)
formulato dai CdS del biennio, approvato dal CTP. All’interno delle progressioni vengono anche identificati gli argomenti-abilità soglia, irrinunciabili per la
preparazione del medico di base, che saranno comunicati agli studenti ai fini delle valutazioni d’esame. Le progressioni biennali verranno raccordate dalla
CTP a definire una progressione unica degli argomenti nei sei anni e saranno approvate dal CCLS”C”.
Mediante questa procedura viene anche formulato il core curriculum degli argomenti di base appresi nei primi due-tre anni e necessari alla acquisizione delle
successive abilità mediche e cliniche-. A completamento delle abilità pratiche, questa procedura permette anche di formulare l’elenco delle abilità di
valutazione e ragionamento clinico per tutte le patologie e situazioni previste per la professione medica di base.
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3.- Formulazione della corsia preferenziale di esami e di valutazioni in itinere al termine dei corsi del semestre, riservata agli studenti sostanzialmente in pari
con gli esami. Il CdS verifica anche che le autovalutazioni anonime durante i corsi si tengano regolarmente e non assumano mai il carattere di prova
certificativa.
4.- Verifica dell’efficacia didattica. A cura del CdS, ma con la necessaria collaborazione dei CdC, vengono organizzati due strumenti di valutazione, il primo
in termini soltanto quantitativi del successo agli esami, il secondo qualitativo finalizzato a valutare l’effettivo successo nell’apprendimento.:
a.- Flusso degli studenti attraverso il semestre, valutato predisponendo un foglio excel in cui sulle righe sono elencati gli studenti ufficialmente iscritti all’anno
accademico di pertinenza e nelle colonne sono elencati gli esami e le valutazioni in itinere del semestre, ognuno con sessione e voto, riportato solo per gli
esami positivi. I fogli sono riempiti al termine di ogni sessione di esame a cura dei CdC e trasferiti via e-mail ai CdS. Al temine di ogni semestre, ogni CdS
valuterà il successo del lavoro didattico svolto, sia per i singoli corsi sia nel complesso del semestre in termini di proporzione di studenti che hanno terminato
positivamente corsi e semestre. In collaborazione fra i due CdS dell’anno accademico, viene egualmente valutato il successo didattico assoluto (tutti i corsi
terminati entro il 1 ottobre) e quello di recupero (entro il 1 marzo) dei due semestri di ogni anno accademico.
b.- Valutazione del raggiungimento degli obbiettivi di apprendimento, indipendentemente dal successo agli esami. Sulla base delle progressioni
dell’apprendimento nel semestre e soprattutto sulla base degli argomenti soglia, il CdS cura che ogni CdC predisponga per la prima lezione del corso una
valutazione anonima a quiz (max 15) degli argomenti che dovrebbero essere stati acquisiti nei corsi precedenti e che si ritengono necessari come base per
la successiva progressione dell’apprendimento nel proprio corso. I risultati di questo test vengono analizzati da ogni CdC per il necessario adattamento della
didattica del corso al livello effettivo di partenza degli studenti. Questi risultati vengono anche comunicati ai CdS dei semestri precedenti, cui competono gli
argomenti valutati, e vengono successivamente analizzati dal CTP.
RUOLO ORGANIZZATIVO
I Coordinatori Didattici di Semestre, designati dal CCL, convocano i Coordinatori Didattici di Corso Integrato ed una rappresentanza degli studenti del proprio
semestre con funzioni organizzative e di proposta per la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP).
Il Coordinatore Didattico di semestre rappresenta la figura di ponte tra i Coordinatori Didattici di Corso Integrato, gli studenti del semestre e la CTP.
In particolare le sue funzioni sono principalmente quelle di:
1. Convocare i Docenti dei Corsi Integrati del relativo semestre almeno 1 volta l’anno e 30 giorni prima dell’inizio delle lezioni del relativo semestre;
2. definire l’orario didattico relativo ad ogni anno accademico, in accordo con i Coordinatori di CI e nel rispetto dei crediti formativi (comprensivi delle prove in
itinere) assegnati alle rispettive attività;
3. definire il calendario annuale delle prove di esame relative al proprio semestre in accordo con i Coordinatori dei singoli CI, nel rispetto di una logica di
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propedeuticità e della sequenza temporale;
4. definire le modalità relative alle prove di esame, sentiti i Coordinatori dei CI;
5. proporre alla CTP eventuali modifiche dell’organizzazione dei Corsi Integrati del semestre, sentiti i docenti interessati;
6. proporre modalità didattiche innovative;
7. proporre annualmente la conferma/nomina dei Coordinatori di CI alla C.T.P., che ne investe il C.C.L.S.
Per gli studenti, il Coordinatore Didattico di semestre deve essere il referente per eventuali richieste di modifica della didattica dell’intero semestre (es: la
modifica del calendario di esami, una maggiore interazione/integrazione tra i diversi corsi, variazioni dell’orario dell’intero semestre etc) o per segnalazioni di
eventuali carenze didattiche rilevate durante il semestre.
Compiti del Coordinatore Didattico di semestre nell’anno accademico:
1) Organizzare un elenco aggiornato di tutti i docenti con relativi indirizzi, e-mail e telefono fisso e mobile per ogni comunicazione.
2) Impostare un lista di distribuzione di posta elettronica di tutti i docenti, ed una dei coordinatori di CI, comprensive dell’ indirizzo del Presidente e del
Vice-Presidente del Corso di Laurea per tutte le comunicazioni dirette o copia conoscenza (GRUPPO DOCENTI).
3) Verificare la disponibilità dell’aula assegnatagli per il successivo semestre e la presenza di tutti i supporti didattici.
4) Individuare il referente dell’aula e chiedere una mutua informazione su ogni problema relativo alla stessa.
5) Fornire alla fine dell’AA (giugno-luglio) un orario generale al Presidente di Corso di Laurea per poter occupare l’aula nelle ore necessarie allo svolgimento
del semestre successivo.
6) Essere rintracciabile durante tutto lo svolgimento del semestre garantendo una disponibilità entro le 24 ore a mezzo telefono od e-mail per i coordinatori di
corso integrato e per i rappresentanti degli studenti del semestre.
7) Curare ed aggiornare l’informazione relativa alle attività del semestre tramite una bacheca fisica ed una virtuale.
IL RUOLO DEL COORDINATORE DIDATTICO DI CORSO INTEGRATO
Le funzioni del Coordinatore Didattico di Corso Integrato sono in primo luogo pedagogiche e riguardano le integrazioni dei contenuti e la progressione
dell’apprendimento all’interno del Corso Integrato da lui coordinato. Tali funzioni si esplicano mediante la preparazione di un calendario didattico (fatto di
unità didattiche complesse articolate in unità didattiche semplici) che tenga conto dell’importanza formativa, della consistenza didattica e della successione
degli argomenti trattati anche in rispetto del peso in termini di crediti di ogni disciplina del Corso Integrato. Tramite un contatto continuo e diretto con docenti
e studenti, il Coordinatore deve inoltre percepire i bisogni formativi dei docenti e le loro proposte ed esigenze didattiche, e farsene portavoce – per il tramite
del Coordinatore Didattico di Semestre – presso la C.T.P.
Le funzioni del Coordinatore Didattico di Corso Integrato sono in secondo luogo organizzative, comprendendo la messa a punto della struttura del Corso in
termini di orario delle lezioni, contenuti analitici di queste, organizzazione dei tirocini (nei Corsi con crediti professionalizzanti), raccolta delle offerte dei
docenti per le Attività Didattiche Elettive e classificazione delle stesse in termini di crediti (da concordare con il Coordinatore di Semestre) e pianificazione
delle date di esame o delle prove in itinere (da concordare con il Coordinatore di Semestre).
Il Coordinatore Didattico di Corso Integrato ha come referente principale il Coordinatore Didattico di Semestre, che rappresenta per lui la figura di ponte con
la Commissione Tecnica di Programmazione didattico-pedagogica (CTP).
Egli è il riferimento per tutti i docenti del Corso Integrato sia per l’organizzazione che per la programmazione.
È inoltre unico riferimento per gli studenti per eventuali revisioni o modifiche del Corso Integrato o per la segnalazione di eventuali carenze didattiche.
Le sue funzioni sono raccolte nella check-list successiva ma possono essere riassunte in questi punti principali:
1. Organizzare un elenco aggiornato di tutti i docenti con relativi indirizzi (e-mail e telefono fisso e mobile) per ogni comunicazione;
2. Garantire la disponibilità per docenti e discenti a mezzo telefono od e-mail (con risposta nelle 24 ore);
3. Impostare una lista di distribuzione di posta elettronica di tutti i docenti, comprensiva dell’indirizzo del Coordinatore di Semestre (GRUPPO DOCENTI);
4. Convocare i Docenti del Corso Integrato per pianificare e/o modificare il Corso, almeno 2 volte l’anno (ad inizio e fine semestre);
5. Definire l’orario didattico relativo ad ogni anno accademico, nel rispetto dei crediti formativi (comprensivi delle prove in itinere) assegnati alle rispettive
attività e discipline;
6. Curare ed aggiornare l’informazione relativa alle attività del Corso Integrato tramite una bacheca fisica ed una virtuale;
7. Proporre un’adeguata offerta di Attività Didattiche Elettive (all’inizio del semestre) e coordinare quelle che saranno state approvate dal Coordinatore
Didattico di Semestre;
8. Definire le modalità relative alle prove di esame, o in itinere, d’intesa con il Presidente della Commissione d’esame e con la C.T.P.;
9. Definire il calendario annuale delle prove di esame, o in itinere, relative al Corso Integrato (in accordo con il Coordinatore di Semestre e d’intesa con il
Presidente della commissione d’esame);
10. Proporre al Coordinatore di Semestre eventuali modifiche dell’organizzazione del Corso o del corpo docente;
11. Proporre al Coordinatore di Semestre eventuali modalità didattiche innovative.
IN PARTICOLARE PER IL CORSO "C" IN DEROGA AL REGOLAMENTO GENERALE DEI CCLMC
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Passaggi da un Corso di Laurea Magistrale del Polo Policlinico all’altro
Non possono essere concessi passaggi di Consiglio di Corso di Laurea agli studenti iscritti al I anno ed ai fuori corso. Per gli anni successivi al primo, lo
studente dovrà inoltrare la domanda di passaggio alla Presidenza di Facoltà nel mese di Settembre (si rimanda agli appositi avvisi). Sono previsti passaggi
di C.C.L.M. fino ad un massimo complessivo del 10% degli studenti iscritti, per ogni anno, al Corso di Laurea di appartenenza.
Propedeuticità culturali
La CTP del CCLM “C”, nella riunione del 28 Aprile 2009, ha integrato la predetta determinazione della Facoltà definendo e consigliando ulteriori
propedeuticità culturali, come segue:
Per sostenere l’esame di occorre avere superato l’esame di
Biochimica Biologia e Genetica
Fisiologia umana • Anatomia umana;
• Fisica medica
Medicina di Laboratorio • Microbiologia;
• Biochimica
Patologia Integrata IV e V Patologia e Fisiopatologia generale
• Anatomia patologica e Correlazioni anatomo-cliniche
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• Diagnostica per Immagini
• Farmacologia e Tossicologia
• Medicina interna e Chirurgia generale I Patologia Integrata I, II, III, IV e V
Metodologia Medico-scientifica e Sanità pubblica Metodologia Medico-scientifica integrata
Valutazioni certificative
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Il CCLM “C”, nelle riunioni del 23 Febbraio 2004, del 20 Ottobre 2003, del 9 Giugno 2003, e del 31 Ottobre 2002, ha adottato specifiche determinazioni in
tema di prove di valutazione:
Considerata la linea pedagogica che il C.C.L.S. “C” si è dato; considerato che la concessione di appelli straordinari di esame distrae gli studenti in corso
dalla frequenza dei corsi e li distoglie dal concentrare lo studio individuale su quanto viene man mano insegnato; considerato che studenti in ritardo con gli
esami possono mettersi in pari nel migliore dei modi iscrivendosi come ripetenti ed essendo esonerati per un anno dalla frequenza dei corsi; il C.C.L.S. “C”
delibera di concedere appelli straordinari per gli esami di profitto limitatamente a studenti ripetenti e fuori corso certificati, lasciando a discrezione delle
commissioni d’esame la scelta di numero di appelli e date.
A richiesta dei rappresentanti degli Studenti, il C.C.L.S. “C” delibera di ammettere alle prove in itinere che concludono i corsi pluri-semestrali tutti gli studenti
che abbiano ottenuto l’attestazione di frequenza, indipendentemente dall’anno di corso al quale sono iscritti.
Il C.C.L.S, “C” delibera inoltre di fissare a 5 il numero minimo necessario di studenti ripetenti e fuori corso effettivamente presenti in sede di esame perché
venga concesso un appello straordinario.
Prove formative di valutazione
Il C.C.L.S. raccomanda fortemente l’uso di prove formative di valutazione. Tali prove devono essere anonime (corrette in aula o riconsegnate al docente con
individuazione a chiave del singolo studente), e forniscono allo studente uno stimolo ed un mezzo di autovalutazione della propria preparazione, e al
docente, che ne stima il risultato complessivo, uno strumento di verifica dell’efficacia del corso. Le prove formative si tengono nel normale orario delle
lezioni, durante il corso. L’esecuzione, da parte dello studente, della prova formativa contribuisce al conseguimento dell’attestato di frequenza.
Prove certificative di valutazione
Le prove certificative hanno carattere formale e comportano l’attribuzione di una votazione in trentesimi. Si distinguono in prove in itinere ed in esami di
profitto.
Prove in itinere. Le prove in itinere sono prove certificative ad uso interno di una Commissione d’esame, non verbalizzate, e limitate esclusivamente ai Corsi
Integrati che si succedono a “cuneo” o che si articolano in più semestri. Tali prove sono opzionali per lo studente, ma possono essere esonerative, a giudizio
della Commissione, che ne esplicita i criteri di valutazione all’inizio del Corso. Al fine di non distogliere gli studenti dalla frequenza degli altri Corsi, gli
studenti in corso possono sostenere le prove in itinere esclusivamente alla fine del semestre o del relativo “cuneo”, nel caso di corsi che si succedono nel
semestre. Le prove in itinere non possono essere sostenute nuovamente.
Esami di profitto. Gli esami di profitto sono prove certificative ufficiali, verbalizzate. Il numero di esami di profitto è fissato dal Curriculum degli Studi
approvato dal C.C.L.S. e non può comunque superare, ai sensi del DL 509/99, il numero di 36.
Gli esami di profitto possono comporsi di una prova scritta, di una prova pratica, di una prova orale, e della valutazione del portfolio dello studente. Per
ciascun esame, tipologia, numero ed articolazione delle prove sono stabilite dal Presidente della Commissione di esame, d’intesa con i docenti della
Commissione e con la C.T.P. La C.T.P. si riserva di fare azione di “verifica tra pari” sullo svolgimento degli esami.
Una prova scritta obiettiva è fortemente raccomandata dal C.C.L.S. per tutti i Corsi, come forma di valutazione riproducibile e di allenamento per l’esame di
stato. Una prova obiettiva si compone di domande a scelta multipla (eventualmente con risposta motivata) e/o a risposta aperta breve. La prova scritta può
intendersi superata se lo studente ha risposto ad una percentuale di domande prefissata dalla Commissione (in genere il 50%, con eventuali fattori di
correzione), e/o ad un lotto predeterminato di domande-soglia. Il mancato superamento della prova scritta esclude lo studente, per il medesimo appello,
dalla prova orale. La prova scritta, se superata, mantiene la sua validità, di regola, per una sola sessione d’esame.
La prova pratica è fortemente raccomandata dal C.C.L.S. per tutti i Corsi che prevedono laboratori di attività pratiche o attività didattiche professionalizzanti.
La prova pratica può assumere le caratteristiche dell’Esame Clinico Obiettivo Strutturato (OSCE) di Semestre, o di una prova pratica strutturata da svolgersi
durante le sessioni di esame.
La prova orale è da ritenersi obbligatoria, e determina il voto finale, tenendo però in debito conto i risultati delle eventuali prove scritta e pratica. Nei corsi
integrati, la prova orale deve avere carattere interdisciplinare e vagliare non solo l’acquisizione di competenze conoscitive e la capacità di interpretare dati,
ma anche la capacità di risolvere problemi e prendere decisioni.
Una successione di esami nella sessione viene suggerita agli studenti dal Coordinatore di Semestre, d’intesa con i Docenti.
Il libretto delle attività didattiche professionalizzanti rappresenta una sorta di diploma supplement che realizza un censimento delle abilità acquisite, ma la
certificazione delle competenze apprese dallo studente è demandata al superamento dei vari esami di profitto.
Ogni Corso Integrato è invitato ad individuare quali tra le abilità contemplate dal libretto debbano essere insegnate nell’ambito delle attività didattiche
professionalizzanti organizzate dal Corso.
Ogni Corso Integrato è invitato ad individuare tra le abilità specifiche del Corso un gruppo di core skills che ogni studente deve necessariamente acquisire
per poter superare il relativo esame di profitto; l’elenco dei core skills di ciascun Corso deve essere comunicato formalmente agli studenti tra gli obiettivi del
Corso.
L’acquisizione da parte dello studente dei core skills di ciascun Corso Integrato è certificata o dal tutor durante le attività didattiche professionalizzanti o in
sede di esame pratico da svolgersi nelle normali sessioni degli esami di profitto. Tale esame pratico può limitarsi alla verifica “a campione” dell’acquisizione
di un numero limitato di core skills, scelti di volta in volta dalla Commissione d’esame tra quelli del Corso.
Per sostenere l’esame di profitto finale del Corso Integrato (esame orale), ogni studente deve dimostrare di aver ottenuto la certificazione dei core skills
relativi al Corso.
Attività Didattiche Elettive/ a scelta dello studente
Scelta dell’ADE da parte degli studenti
Ogni Studente sceglie autonomamente le ADE tra le offerte didattiche. Le ADE vanno svolte in orari tali da non interferire con le altre forme di attività
didattica.
La CTP del CCLM “C”, nella riunione del 28 Aprile 2009, ha integrato la determinazione della Facoltà con le seguenti precisazioni:
La frequenza delle attività didattiche a scelta dello studente organizzate dal C.C.L.M. “C” è prioritariamente riservata agli studenti iscritti ai Corsi di Laurea in
Medicina e Chirurgia della I Facoltà omonima del nostro Ateneo.
Ogni studente deve farsi certificare un numero di attività didattiche a scelta dello studente tale da raggiungere o superare il numero di CFU previsti dal
Regolamento Didattico del CCLM per quel semestre o per quell’anno. Quando i CFU delle attività didattiche a scelta dello studente non sono ripartiti per
semestre all’interno di un anno di corso, questi possono essere suddivisi a scelta dello studente tra i due semestri.
Al fine di delineare più compiutamente il proprio curriculum formativo, con la scelta di attività didattiche a scelta dello studente pertinenti al proprio indirizzo di
studi, è consentito allo studente di conseguire non più del 50% dei CFU riservati alle attività didattiche a scelta dello studente per l’anno in corso in anni
precedenti o successivi, sempre nell’ambito del C.C.L.M. “C”. Gli studenti in corso nel singolo anno avranno comunque titolo preferenziale nell’accesso alle
attività didattiche a scelta dello studente a numero limitato previste per quell’anno di corso.
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 18
Certificazione e valutazione delle ADE
La CTP del CCLM “C”, nella riunione del 28 Aprile 2009, ha integrato la predetta determinazione della Facoltà con le seguenti precisazioni:
Le ADE vengono certificate dal Coordinatore Didattico di Semestre/Quadrimestre che appone timbro e firma sulla pagina del libretto relativa al semestre da
lui coordinato.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
I criteri utilizzati nella trasformazione dl corso sono stati quelli di seguito riportati: - adeguamento al curriculum europeo ed alla direttiva 75/363/CEE; valorizzazione della ventennale esperienza di rinnovamento dl curriculum degli studi medici effettuati sin dalla prima riforma della Tab. XVIII del 1986; aggiornamento degli obiettivi formativi in base alle nuove conoscenze ed esigenze dei moderni sistemi sanitari occidentali; - adeguamento ed aderenza ai
curricula europei; - riallocazione dei Crediti Formativi e dei settori scientifico disciplinari secondo le nuove modalità previste dal DM 270/04; - organizzazione
generale degli ambiti che consenta la riduzione della frammentazione didattica e la migliore integrazione dei corsi.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
Richiamati i criteri e le procedure esposti nel riassunto della relazione generale del NVA e le note relative alle singole facoltà, acquisiti i pareri della
Commissione per l'innovazione didattica, considerate le schede e la documentazione inviate dalla facoltà e dal NVF, il Nucleo attesta che questo corso
soddisfa i criteri relativi alla corretta progettazione della proposta, alla definizione delle politiche di accesso, ai requisiti di trasparenza e ai requisiti di
numerosità minima di studenti. Il NVA ritiene inoltre che il corso sia pienamente sostenibile rispetto alla docenza di ruolo e non di ruolo e considera
pienamente adeguati il numero e la capienza delle aule, le altre strutture e i servizi di supporto esistenti che la facoltà può rendere disponibili. Il NVA attesta
che la proposta soddisfa tutti i criteri ora valutabili previsti dalla normativa e dal Senato Accademico ed esprime parere favorevole all'istituzione del corso.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni
Le consultazioni con le parti sociali sono avvenute in due differenti sedi: 1) in data 16 giugno 2008 nel "Tavolo Tecnico per la Programmazione dei corsi a
numero programmato" istituito al MIUR con la partecipazione del Presidente della Conferenza Presidi di Facoltà, della Federazione Nazionale Ordine dei
Medici e Odontoiatri (FNOMCEO)e del Ministero della Salute; 2) In data 13 e 14 Giugno 2008 nella Conferenza Permanente dei Presidenti di Corso di
Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia tenutasi a Verona, e in data 25 Giugno 2008 nella Conferenza Permanente dei Presidi di Medicina e Chirurgia
tenutasi a Roma. Nell'incontro finale della consultazione a livello di Ateneo del 19 gennaio 2009, considerati i risultati della consultazione telematica che lo
ha preceduto, le organizzazioni intervenute hanno valutato favorevolmente la razionalizzazione dell'Offerta Formativa della Sapienza, orientata, oltre che ad
una riduzione del numero dei corsi, alla loro diversificazione nelle classi che mostrano un'attrattività elevata e per le quali vi è una copertura di docenti più
che adeguata. Inoltre, dopo aver valutato nel dettaglio l'Offerta Formativa delle Facoltà, le organizzazioni stesse hanno espresso parere favorevole
all'istituzione dei singoli corsi.
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Obiettivi formativi specifici del Corso
Il corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso,
di cui almeno 60 da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Ad ogni CFU
corrisponde un impegno-studente di 25 ore. 1 CFU corrisponde a 8 ore di lezione, oppure a 12 ore di laboratorio o esercitazione guidata, oppure a 20 ore di
formazione professionalizzante (con guida del docente su piccoli gruppi) o di studio assistito (esercitazione autonoma di studenti in aula/laboratorio, con
assistenza didattica). La missione specifica del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è di tipo biomedico-psicosociale e finalizzata
al reale sviluppo della “competenza professionale” e dei “valori della professionalità”. Essa è fondata sull’importanza dell’integrazione del paradigma
biomedico del “curare la malattia” con il paradigma psico-sociale del “prendersi cura dell’essere umano” nel metaparadigma della “complessità della cura”.
Tale missione specifica è pertanto volta a formare un medico, ad un livello professionale iniziale, che possieda: • una visione multidisciplinare,
interprofessionale ed integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia; • una educazione orientata alla prevenzione della malattia ed alla
promozione della salute nell'ambito della comunità e del territorio; • una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e di salute, incentrate non
soltanto sulla malattia, ma, soprattutto, sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche e inserito in uno specifico contesto sociale; Il
metodo didattico adottato, utile al raggiungimento delle caratteristiche qualificanti attese, prevede l'integrazione orizzontale e verticale dei saperi, un metodo
di insegnamento basato su una solida base culturale e metodologica conseguita nello studio delle discipline pre-cliniche e in seguito prevalentemente
centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, sull' acquisizione di una buona abilità sia clinica che
nel rapporto umano con il paziente. Nel progetto didattico del Corso di Laurea Magistrale viene proposto il giusto equilibrio d'integrazione verticale e
trasversale tra: a) Le scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia evoluzionistica, della biologia molecolare e della
genetica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del
mantenimento delle condizioni di salute ed alla corretta applicazione della ricerca scientifica traslazionale; b) La conoscenza dei processi morbosi e dei
meccanismi che li provocano, anche al fine di impostare la prevenzione, la diagnosi e la terapia; c) La pratica medica clinica e metodologica, che deve
essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica di tipo tutoriale, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale in
modo tale da costruire la propria scala di valori e interessi, e ad acquisire le competenze professionali utili a saper gestire la complessità della medicina; d)
Le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità
del medico; e) L’acquisizione della metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità. I risultati
di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei (5 descrittori di Dublino) con quanto proposto dall' Institute for International Medical
Education (IIME), Task Force for Assessment, e da “The TUNING Project (Medicine) – Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical
Education in Europe”. Di seguito sono riportati gli obiettivi di apprendimento per i Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e attribuiti
alle diverse abilità metodologiche previste dal DM 16/03/2007, art. 3 comma 7 richieste per tale Laureato. Gli obiettivi sono inoltre coerenti con quanto
indicato dal “Core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CdLM italiani
(www.presidentiMedicina.unibo.it).
CON_COMP
I laureati devono avere conoscenze e capacità di comprensione tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura
bio-molecolare, macro e microscopica, delle funzioni e dei processi patologici, nonché dei principali quadri di malattia dell’essere umano. Devono dimostrare
comprensione dei principi e capacità di argomentazione quanto alla natura sociale ed economica nonchè ai fondamenti etici dell’agire umano e
professionale in relazione ai temi della salute e della malattia A tale proposito, i laureati: 1) sapranno correlare la struttura e la funzionalità normale
dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento, interpretando le anomalie morfo-funzionali che si riscontrano nelle diverse
malattie. Sapranno individuare il comportamento umano normale e anormale, essendo in grado di indicare i determinanti e i principali fattori di rischio della
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 19
salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico e sociale. 2) sapranno descrivere i fondamentali meccanismi molecolari, cellulari,
biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo, sapendo descrivere il ciclo vitale dell'uomo e gli effetti della crescita, dello sviluppo e
dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità. 3) sapranno illustrare l'origine e la storia naturale delle malattie acute e croniche, avendo le
conoscenze essenziali relative alla patologia, alla fisiopatologia, all'epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute. Essi
avranno anche una buona comprensione dei meccanismi che determinano l'equità all'accesso delle cure sanitarie, l'efficacia e la qualità delle cure stesse. 4)
saranno in grado di correlare i principi dell'azione dei farmaci con le loro indicazioni, descrivere i principali interventi di diagnostica strumentale, terapeutici
chirurgici e fisici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione, nella prevenzione e nelle cure di fine vita. 5)
sapranno elencare e discutere i principali determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali,
socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione. Tali conoscenze saranno correlate allo stato della salute internazionale ed
all'impatto su di essa della globalizzazione. 6) sapranno discutere gli elementi essenziali della professionalità, compresi i principi morali ed etici e le
responsabilità legali che sono alla base della professione. Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base,
caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici" tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme
didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni
strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision
making. Saranno utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione
all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti. Particolare attenzione verrà data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite:
1) il coinvolgimento nella pianificazione di una ricerca di base nei primi tre anni di corso, 2) partecipazione a programmi di ricerca nel periodo di internato ai
fini della preparazione della tesi di laurea. Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove
orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli
studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere
articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test
a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze
cliniche acquisite.
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CAP_APP
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze alla comprensione e risoluzione dei problemi di salute dei singoli e dei gruppi e popolazioni,
attinenti anche a tematiche nuove, inserite in contesti ampi e interdisciplinari. Le competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei
problemi di salute della popolazione, dei gruppi sociali e del singolo paziente, complessità che si caratterizza nelle dimensioni anagrafiche, di pluri-patologia
e di intreccio fra determinanti biologici e socio-culturali. A tali fini, i laureati: 1) saranno in grado di raccogliere correttamente una storia clinica, completa degli
aspetti sociali, ed effettuare un esame dello stato fisico e mentale. Essi sapranno applicare i principi del ragionamento clinico, sapendo eseguire le
procedure diagnostiche e tecniche di base, analizzarne ed interpretarne i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema, applicando
correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate. 2) saranno in grado di stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente, riconoscendo
ogni condizione che ne metta in pericolo imminente la vita, sapendo gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni. 3) saranno i grado
di curare le malattie e prendersi cura dei pazienti in maniera efficace, efficiente ed etica, promuovendo la salute ed evitando la malattia, ottemperando
all'obbligo morale di fornire cure mediche nelle fasi terminali della vita, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore. 4) sapranno intraprendere
adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della
comunità. Essi faranno riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure
restrittive sui costi e i principi di management efficiente nella corretta erogazione delle cure sanitarie. Saranno pertanto in grado di usare correttamente, nelle
decisioni sulla salute, i dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali della demografia e dell'epidemiologia. 5) sapranno rispettare i valori professionali che
includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici, mantenendo
buone relazioni con il paziente e la sua famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente stesso. 6) sapranno
applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali,
compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche. Essi
rispetteranno i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro. Il raggiungimento di
questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici" tali da garantire la
visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di
discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem
oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che
collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti.
Particolare attenzione verrà data all'acquisizione delle abilità pratiche, tramite: 1) l'apprendimento delle basi semeiologiche delle scienze cliniche al letto del
malato e nei laboratori nel periodo intermedio (tirocinio organizzato come attività guidata tutoriale nel III anno di corso), 2) la frequenza delle corsie e degli
ambulatori universitari (tirocinio clinico-clinical clerkship - dal IV al VI anno di corso) e territoriali, come quelli dei Medici di Medicina Generale (dal IV al VI
anno di corso), per il completamento del tirocinio clinico negli ultimi anni del corso e il periodo d'internato ai fini della preparazione della tesi di laurea. Come
regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche
attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la
valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità
dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte
organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Autonomia di giudizio
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o
incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi. A tale fine, i laureati: 1)
saranno in grado di dimostrare, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento creativo
orientato alla ricerca. Essi sapranno tenere in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione, ottenuta da
diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie. 2) sapranno formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e
complessi e ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita, utilizzando le basi dell’evidenza scientifica. 3)
sapranno formulare ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi, nella consapevolezza del ruolo che hanno la complessità,
l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Saranno in grado di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente
il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti. 4) saranno in grado di
esercitare la responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti, nel rispetto del codice deontologico della professione medica. 5) sapranno
esercitare il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale quanto alla relazione coi pazienti e con gli altri operatori, ai metodi impiegati, ai risultati
ottenuti, ai vissuti personali ed emotivi. Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e
affini, organizzate in "corsi integrati specifici" tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme didattiche previste
comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici,
costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno
utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 20
area) e di supporto (tutori personali) agli studenti. Particolare attenzione sarà data alla Metodologia Clinica - Scienze Umane (Metodologie) attraverso corsi
integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni
formali si baseranno su prove scritte o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di
autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base
a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di
items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere
interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Abilità comunicative
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti
e non specialisti, nonché, con le modalità richieste dalle circostanze, ai propri pazienti. A tale scopo, i laureati: 1) sapranno ascoltare attentamente per
estrarre e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti, ed esercitando le capacità comunicative per
facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti, rendendoli capaci di condividere le decisioni come partners alla pari. 2) comunicheranno in maniera
efficace con i colleghi, con la comunità, con altri settori e con i media, e sapranno interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti
attraverso un lavoro di gruppo efficiente. 3) dimostreranno una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti
e con la comunità. 4) sapranno affrontare le situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili
relativi alla vita sessuale e riproduttiva, sulle decisioni di fine vita. Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà attraverso la frequenza alle attività formative di
base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici" tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le
forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni
strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning, dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision
making. Saranno utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo formativo dello studente con funzioni di facilitazione
all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti. Particolare attenzione sarà data alla Metodologia Clinica - Scienze Umane
(Metodologie) attraverso corsi integrati che accompagnano lo studente lungo l'intero percorso formativo (I-VI anno). Come regola generale valida per tutti i
corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove scritte o prove orali.La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in
itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo
elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in
una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a
carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo auto diretto e autonomo. A
tale fine, i laureati: 1) saranno in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e l'informazione
sanitaria/biomedica dalle diverse risorse e dai database disponibili. 2) sapranno ottenere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati
clinici, utilizzando la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e
per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone l'applicazione e anche le limitazioni della tecnologia dell'informazione. 3)
sapranno gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento. 4) sapranno individuare i propri bisogni di
formazione, anche a partire da attività di audit della propria pratica, e progettare percorsi di auto-formazione. Il raggiungimento di questi obiettivi avverrà
attraverso la frequenza alle attività formative di base, caratterizzanti e affini, organizzate in "corsi integrati specifici" tali da garantire la visione unitaria e
interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi. Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il
processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici, costituiti dal sistema tutoriale, dal trigger clinico, dal problem oriented learning,
dall'experiencial learning, dal problem solving, dal decision making. Saranno utilizzati in maniera preponderante docenti tutori che collaborano al processo
formativo dello studente con funzioni di facilitazione all'apprendimento (tutori di area) e di supporto (tutori personali) agli studenti. Particolare attenzione sarà
data all'apprendimento della Lingua Inglese ed alle metodologie informatiche e multimediali anche attraverso esperienze di e-learning, teledidattica e
telemedicina, ed al corretto uso delle fonti bibliografiche. Come regola generale valida per tutti i corsi integrati, le valutazioni formali si baseranno su prove
scritte o prove orali. La valutazione degli studenti avverrà anche attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi),
relazioni scritte degli studenti su temi assegnati, ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti. Le prove d'esame
potranno essere articolate- oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto- anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze
acquisite come i test a scelta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad
accertare le competenze cliniche acquisite.
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Requisiti di ammissione
I Requisiti e le modalità di accesso al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia sono disciplinati da Leggi e Normative Ministeriali in
ambito nazionale. Saranno esaminate e giudicate principalmente: • le conoscenze scientifiche relative alle discipline di Biologia, Chimica, Fisica e
Matematica; • la cultura generale e le capacità di logica deduttiva, induttiva e comprensione del testo; • i risultati ottenuti durante lo svolgimento del
curriculum degli studi precedenti, relativamente alla valutazione dell’Esame di Stato ed al curriculum scolastico degli ultimi tre anni della Scuola Secondaria
Superiore. Per essere ammessi al corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola Secondaria
Superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Prova finale
Lo Studente ha la disponibilità di 18 crediti formativi universitari finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea Magistrale. Per essere ammesso a
sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi ed avere superato i relativi esami. L'esame di Laurea verte sulla discussione di una
tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore; può essere prevista la figura di un docente correlatore. La discussione della tesi
avverrà di fronte ad una Commissione nominata in rispetto del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Laurea
Magistrale. Le Commissioni per gli esami di Laurea dispongono di 110 punti. L'esame di Laurea si intende superato con una votazione minima di 66/110.
Qualora il candidato ottenga il massimo dei voti, può essere attribuita all'unanimità la lode. Gli esami di Laurea sono pubblici.
AMB_OCC
I laureati in medicina e chirurgia svolgono l'attività di medico – chirurgo nei vari ruoli ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio – medici. La laurea
magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica.
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 21
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini
Sono state considerate attività affini ed integrative riguardanti SSD già previsti per le attività caratterizzanti, in quanto ritenute particolarmente utili ai fini del
completamento dell'integrazione multidisciplinare, della Medicina Basata sulle Evidenze (EBM) e per risolvere problemi complessi ("problem solving").
Ulteriore motivazione è data dalla presenza, nel loro interno, di insegnamenti a carattere avanzato e di importante complementarietà per la professione del
medico.
Note relative alle altre attività
La competenza linguistica è assicurata mediante l'assegnazione di crediti nelle attività caratterizzanti.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Gli sportelli SOrT sono presenti presso tutte le Facoltà e nel Palazzo delle segreterie (Città
universitaria). Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle
scelte. Il SOrT gestisce l'organizzazione ed il coordinamento della manifestazione “Porte Aperte alla Sapienza”, consueto appuntamento dedicato agli
immatricolandi. E’ un’occasione di incontro con i docenti delle Facoltà che aiutano gli studenti a scegliere consapevolmente il loro percorso formativo, in
coerenza con le proprie attitudini ed aspirazioni e forniscono informazioni sui corsi di studio e le materie di insegnamento. L’evento, che si tiene ogni anno
nella terza settimana del mese di luglio, presso la Città universitaria, è aperto prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie
superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore e costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di
cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.). Oltre alle informazioni sulla didattica,
durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sulle procedure amministrative sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di
immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l’Aula
Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell’Ateneo. Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di
seguito specificati e propone azioni di sostegno nell’approccio all’università e nel percorso formativo: Progetto Un ponte tra scuola e università Il Progetto
“Un ponte tra scuola e Università” (per brevità chiamato “Progetto Ponte”) nasce con l’obiettivo di presentare i servizi offerti dalla Sapienza e l’esperienza
universitaria degli studenti. Il progetto si articola in tre iniziative: • Professione Orientamento. Incontro con i docenti delle Scuole Secondarie referenti per
l’orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza; • La Sapienza si
presenta. Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzate dai docenti della Sapienza agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti di
attualità; • La Sapienza degli studenti Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e dell’esperienza universitaria da parte di studenti
“mentore”. Conosci Te stesso Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del
percorso formativo. Progetto Orientamento in rete Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L’iniziativa prevede lo svolgimento di un
corso di orientamento per l’accesso alle Facoltà a numero programmato dell’area medico-sanitaria, destinato agli studenti dell’ultimo anno di scuola
secondaria di secondo grado. Esame di inglese scientifico Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti
dell’ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l’esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo
ateneo.
Orientamento e tutorato in itinere
Il tutorato in itinere è assicurato dal servizio di orientamento delle facoltà (Sort) che prevedono uno o più docenti di riferimento. Per le informazioni di
carattere generale sulle procedure amministrative, il supporto relativo ai servizi informatici (prenotazione agli esami, ecc…) gli studenti italiani possono
rivolgersi al servizio CIAO (Centro Informazioni Accoglienza Orientamento); per gli stranieri invece è attivo il servizio HELLO.
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Sapienza promuove e sostiene le attività di tirocinio formativo e professionale in Italia e all'estero a favore degli studenti iscritti ai propri corsi di laurea,
specializzazione, master e dottorato nonché laureati entro i 18 mesi dal conseguimento del titolo. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani concrete opportunità
di confronto con il mondo del lavoro e favorire in tal modo le loro scelte professionali future La finalità del servizio è accompagnare i giovani nel mondo del
lavoro e fornire ad imprese ed enti accreditati al sistema www.jobsoul.it strumenti utili per la ricerca di personale qualificato. SOUL (Sistema Orientamento
Università Lavoro) nasce dall’accordo tra Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma Tre, Università degli Studi di Roma Tor Vergata,
Università degli Studi di Roma Foro Italico, Accademia delle Belle Arti, Università degli Studi di Cassino, Università della Tuscia – Viterbo e LUMSA – Libera
Università degli Studi Maria SS. Assunta di Roma. Il servizio, garantito dal portale JobSOUL, opera come un nodo della rete dei servizi pubblici per l’impiego
in collaborazione con altre Istituzioni (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma), e
con le principali agenzie impegnate nella realizzazione di interventi a favore dei giovani universitari (Laziodisu, Caspur, Irfi, Bic Lazio, Italia Lavoro e Isfol). In
particolare SOUL opera per mezzo di una evoluta piattaforma informatica e di una serie di servizi di orientamento “in presenza”. Attraverso il portale
www.jobsoul.it gli studenti possono: - registrarsi inserendo la propria anagrafica e compilare, pubblicare e gestire personalmente il proprio curriculum vitae; cercare tra gli annunci del portale le offerte di lavoro/tirocinio in linea con il proprio profilo curriculare e candidarsi agli annunci direttamente online; - attivare
via web le procedure per i tirocini in Convenzione con l’Ateneo; - contattare direttamente le imprese e proporre la propria autocandidatura; - scegliere se
manifestare il proprio assenso alle imprese oppure in caso contrario non rendere accessibili i propri dati personali. I servizi “in presenza” di SOUL Sportelli
informativi nelle Facoltà offrono servizi di: - accoglienza e informazione - colloqui di orientamento al lavoro - assistenza tecnica per l’utilizzo del portale.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
Borse di studio per tesi di laurea all’estero http://www.uniroma1.it/internazionale/studiare-e-lavorare-allestero/borse-di-studio-allestero/borse-tesi-allestero Le
borse di studio per tesi all’estero sono rivolte a studenti regolarmente iscritti almeno al I anno del corso di laurea magistrale o specialistica, al penultimo o
all’ultimo anno di laurea magistrale o specialistica a ciclo unico che desiderino svolgere parte del proprio lavoro di preparazione della tesi all’estero presso
Istituzioni, Enti, imprese, aziende straniere o comunitarie, o presso Istituzioni sovra-nazionali od internazionali di adeguato livello scientifico e culturale. Il
lavoro di tesi all’estero deve svolgersi per un periodo di almeno due mesi continuativi. L’importo della borsa di studio è stabilito annualmente dal Senato
Accademico ed in genere ammonta a € 2.600 al lordo dell’IRPEF. Le borse sono attribuite sulla base di un bando di concorso gestito dalle Facoltà: si deve
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 22
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presentare la propria candidatura direttamente presso la propria Presidenza. Borse di studio per attività di perfezionamento all’estero
http://www.uniroma1.it/didattica/borse-di-studio/borse-di-perfezionamento-allestero Le borse di studio per perfezionamento all’estero, vengono bandite ogni
anno, per consentire ai laureati di frequentare corsi o attività di perfezionamento presso istituzioni estere ed internazionali di livello universitario. Hanno
durata minima di 6 mesi e massima di 12. Sono riservate a laureati che non abbiano superato i 29 anni di età e che siano in possesso del diploma di laurea
magistrale, magistrale a ciclo unico o equiparate conseguito presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Per accedere alla borsa di studio, il
candidato dovrà superare un concorso per titoli ed esami. Accordi di mobilità studenti tra Sapienza ed università straniere
http://www.uniroma1.it/internazionale La mobilità studentesca extra-europea derivante dai protocolli aggiuntivi può essere finanziata mediante borse di
studio della durata minima di tre mesi. Le Relazioni Internazionali ne gestiscono i fondi, si segnala che: - le procedure di attivazione per la loro richiesta da
parte delle facoltà vengono avviate ad inizio anno solare; - i fondi di copertura delle borse vengono assegnati a seguito di idonee selezioni effettuate a livello
di facoltà; - i bandi per la selezione devono essere pubblicati ed i risultati inviati alla Rip. IX entro e non oltre fine maggio/ottobre; - gli studenti selezionati
sono assistiti per la sottoscrizione di contratto ed adempimenti successivi dalla Rip. IX; - lo studente ammesso continua a pagare le tasse soltanto presso
l’Università di origine e beneficia di servizi presso l’Università ospitante. Erasmus mundus http://www.uniroma1.it/internazionale Erasmus Mundus è un
programma di cooperazione e mobilità nel settore dell’istruzione superiore che promuove l’Unione europea come centro di eccellenza della conoscenza nei
confronti dei paesi terzi. Sostiene corsi post-laurea europei e fornisce borse di studio per studenti di paesi terzi e a studenti europei che studiano in paesi
terzi. Grazie alle borse di studio Erasmus Mundus è possibile: - frequentare corsi di secondo livello congiunti (lauree magistrali) o dottorati congiunti
realizzati da consorzi di istituzioni di istruzione superiore europee e di paesi terzi; gli studenti/candidati dottorali che concludono gli studi con esito positivo
ottengono un titolo di studio congiunto, oppure doppio o multiplo. La domanda va presentata ai responsabili del corso al quale si è interessati, secondo le
indicazioni contenute nei bandi annuali pubblicati da ognuno consorzi Erasmus Mundus. Per visualizzare l’elenco dei corsi, consultare il sito:
www.erasmusmundus.it - realizzare periodi di mobilità individuale, se studenti (primo ciclo, secondo ciclo, dottorato, post-dottorato) iscritti a istituzioni
d’istruzione superiore dell’UE che fanno parte di partenariati internazionali finanziatiannualmnte da Erasmus Mundus. L’elenco dei partenariati di cui
Sapienza fa parte viene aggiornato nel mese di settembre alle pagine dell’area internazionale Programma Leonardo da Vinci
http://www.uniroma1.it/internazionale Il programma Leonardo da Vinci, promosso dalla Commissione europea, sostiene progetti transnazionali di tirocinio
rivolti ai lavoratori e ai giovani disponibili sul mercato del lavoro. I tirocini Leonardo da Vinci intendono migliorare le competenze e l'occupabilità dei
beneficiari attraverso esperienze di formazione e lavoro presso un organismo di accoglienza in un altro paese. Sapienza richiede annualmente finanziamenti
all’Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci per offrire due tipi di tirocini: settoriali e trasversali. La pubblicazione dei bandi è soggetta all’approvazione del
finanziamento. Unipharma-Graduates Unipharma Graduates offre tirocini in centri di ricerca del settore chimico farmaceutico a laureati delle facoltà di
Farmacia, Scienze, Medicina e chirurgia, Chimica, di tutte le Università italiane. Il tirocinio consentirà di applicare, in un contesto aziendale, i contenuti della
propria formazione universitaria. I tirocini hanno una durata di 24 settimane. Per partecipare al programma è indispensabile una buona conoscenza della
lingua inglese. Il bandi sono pubblicati nel mese di dicembre. I critieri di selezione sono: Merito accademico Voto di laurea e media degli esami sono il
criterio principale per la selezione dei candidati. Il voto di laurea minimo per presentare la propria candidatura è 105. Certificazione linguistica La
preparazione linguistica viene valutata sia attraverso test di valutazione della competenza per la lingua inglese, sia attraverso certificati riconosciuti,
esperienze di studio all’estero (es. partecipazione al programma Erasmus) Coerenza tra il percorso di formazione e il tirocinio proposto Le motivazioni e gli
obiettivi del candidato in relazione ai tirocini formativi proposti sono valutati con particolare attenzione alla congruità rispetto al curriculum formativo. Borse di
tirocinio per lettori di lingua italiana in Australia http://www.uniroma1.it/internazionale Sapienza Università di Roma, d’intesa con il Coasit di Melbourne, mette
a disposizione borse di tirocinio per insegnare italiano nelle scuole del Victoria, della Tasmania e del South Australia. Il bando è rivolto ai laureati del vecchio
ordinamento o di laurea magistrale conseguite nelle Facoltà di Lettere e Filosofia, Filosofia, Scienze Umanistiche e Studi Orientali negli ultimi 12 mesi.
Indispensabile la conoscenza della lingua inglese e la disponibilità ad assumere servizio in Australia a decorrere dal mese di aprile. Studenti free movers
http://www.uniroma1.it/internazionale/studiare-e-lavorare-allestero/studenti-free-movers Si chiamano “free mover” gli studenti che non partecipano ad un
programma di scambio organizzato dall’università, come ad esempio l’Erasmus, ma scelgono invece di loro iniziativa l’università ospitante, organizzando
autonomamente il periodo di studio all’estero. Per avere la possibilità di frequentare dei corsi presso un’altra università e poi di farli riconoscere all’interno del
proprio piano di studio bisogna ottenere l’autorizzazione da parte della facoltà di provenienza e l’ammissione da parte dell’università ospitante. European
Network of University Orchestras (Enuo) http://www.uniroma1.it/sapienza/musica/MuSa La Sapienza aderisce all’European Network of University
Orchestras, ENUO, un network per le orchestre universitarie di tutta Europa istituito nell’autunno del 2011 dall'Università di Uppsala. Obiettivo del network è
realizzare una rete attraverso la quale i membri delle orchestre universitarie d’Europa possano scambiarsi informazioni e creare opportunità di confronto;
estendere il concetto di cittadinanza europea; incoraggiare gli studenti di paesi diversi a fare musica insieme. Vengono proposti inoltre viaggi-studio e
esperienze nelle orchestre delle altre università d’Europa per promuovere lo scambio di cultura e di idee e per dare opportunità agli studenti di vivere
momenti di formazione e creatività. A oggi sono in rete 109 orchestre provenienti da 16 paesi dell'Unione europea. Assistenza per lo svolgimento dei periodi
all’estero www.uniroma1.it/europrog/erasmus L’assistenza per lo svolgimento dei periodi all’estero è garantita dall’ufficio Programmi internazionali che si
occupa della gestione di Erasmus, il programma settoriale comunitario che riguarda l'insegnamento superiore e la formazione professionale. Erasmus
promuove l’attività di cooperazione transnazionale tra le istituzioni di istruzione superiore; incoraggia la mobilità per fini di studio (SMS) e di tirocinio (SMP)
degli studenti tra le università europee in tutte le discipline e i livelli di studio (dottorato compreso) e favorisce il riconoscimento accademico degli studi
all'interno della Comunità europea. Mobilità degli studenti per soggiorni di studio (SMS) Erasmus consente la frequenza di un’università europea, tra quelle
che partecipano al programma, dove poter seguire corsi e sostenere esami relativi al proprio curriculum accademico oppure di svolgere studi per la propria
tesi di laurea oppure di svolgere attività formative nell’ambito di un corso di dottorato. Il soggiorno di studio può avere una durata minima di tre e massima di
dodici mesi da svolgersi nell’arco temporale compreso tra il 1 giugno e il 30 settembre dell'anno successivo, cioè per l'anno 2013-2014 la decorrenza
dell’Erasmus va dal 1 giugno 2013 al 30 settembre 2014. Mobilità degli studenti per tirocini formativi (SMP) Erasmus permette di svolgere tirocini presso
imprese, centri di formazione e di ricerca con sede in uno dei paesi partecipanti al programma. La durata dell’attività di tirocinio è compresa tra i tre e i dodici
mesi da effettuarsi nel periodo sopra indicato, per svolgere all’estero esclusivamente attività di placement a tempo pieno riconosciuta come parte integrante
del programma di studi dello studente/dottorando dal proprio Istituto di appartenenza. Facoltà partecipanti al programma Architettura, Economia, Farmacia e
Medicina, Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali, Giurisprudenza, Ingegneria Civile e Industriale, Ingegneria dell’Informazione, Informatica
e Statistica, Medicina e Odontoiatria, Medicina e Psicologia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione.
Condizioni generali di partecipazione La partecipazione al programma Erasmus della Sapienza Università di Roma avviene concorrendo ai bandi indetti
presso le facoltà aderenti al programma. Inoltre, sono previsti specifici bandi per prendere parte all’attività SMP (tirocinio Erasmus) che sono pubblicizzati
nella pagina web dedicata all’Erasmus.
Accompagnamento al lavoro
Dal febbraio 2010 è attivo presso la sede SOUL un Centro per l’Impiego tematico “Sapienza” della Provincia di Roma per: - iscrizione alla banca dati
provinciale - servizi di orientamento al lavoro - servizi di preselezione - attivazione tirocini - supporto nella consultazione delle opportunità di lavoro o tirocinio
all’estero (EURES). Centro per l'impiego – Sapienza Via Cesare de Lollis 22 - 00185 Roma Martedì - Mercoledì - Giovedì dalle 9:30 alle 17:30
[email protected]
Eventuali altre iniziative
Il Centro informazioni accoglienza e orientamento è un servizio gestito da 4 unità di personale afferenti all’area Area Offerta Formativa e Diritto allo studio e
da circa 180 studenti vincitori di borsa di collaborazione e iscritti agli ultimi anni di tutte le facoltà della Sapienza. Il Ciao svolge attività di informazione e
consulenza per gli studenti e le matricole su: - modalità di immatricolazione e di iscrizione; - orari e sedi delle segreterie, degli uffici e delle strutture di
servizio e di utilità; - utilizzo del sistema informativo di ateneo (Infostud); - procedure previste nei regolamenti per gli studenti (passaggi, trasferimenti ecc…);
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 23
- promozione dei servizi, delle attività e iniziative culturali di Ateneo. Le attività e le iniziative del Ciao, istituito nell’anno accademico 1998-1999, sono
finalizzate a rendere positivi e accoglienti i momenti di primo impatto e le successive interazioni degli studenti con le istituzioni, le strutture e le procedure
universitarie. I compiti principali del Ciao sono: - fornire informazioni complete, chiare e accessibili; - diversificare i canali e gli strumenti di comunicazione; adottare linguaggi, testi e stili di interazione vicini alle esigenze degli studenti; - avere atteggiamenti di disponibilità all’ascolto; - esercitare attività di
assistenza e consulenza. Il CIAO conta oltre 70.000 contatti all’anno, fra front-office, mail, fax e risposte attraverso facebook, nei periodi di maggiore afflusso
si contano punte di oltre 700 contatti al giorno. Al di là dei numeri, il Ciao è diventato in questi anni un punto di riferimento per gli studenti della Sapienza, che
in tante occasioni continuano a dimostrare il loro apprezzamento grazie al lavoro, alla professionalità e alla disponibilità dei loro colleghi che si avvicendano
nel servizio. HELLO – welcome service www.uniroma1.it/hello "Hello" è lo sportello di accoglienza e informazioni dedicato agli studenti stranieri interessati a
studiare presso il nostro ateneo. Più in generale, Hello svolge un servizio di primo contatto con il pubblico internazionale, anche allo scopo di indirizzare le
richieste degli utenti verso gli uffici specifici. Il servizio è gestito da 4 unità di personale afferenti all’area Area Offerta Formativa e Diritto allo studio e da
borsisti selezionati tra i nostri studenti extracomunitari e italiani con ottima conoscenza dell’inglese e di almeno una seconda lingua straniera.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Prof. Pietro Gallo, Presidente del CCL C in Medicina e Chirurgia Università “Sapienza” Roma – Responsabile del Riesame Professoressa Roberta Misasi,
Docente CdS, Responsabile AQ Prof.Elio Ziparo, Docente CdS (con funzione di monitoraggio dati OPIS) Prof. Giampiero Ferraguti, Docente CdS (con
funzione di raccolta e commento dati per RdR) Sig. Giampiero Pirri (Tecnico Amministrativo con funzione di Responsabile della Segreteria Didattica) Sig.ra
Antonella Mancinelli (Studentessa) - La Commissione Qualità del CLM C ha istituito l’analisi in sede di CCL dei questionari (OPIS) di valutazione dei Corsi.
Questa pratica ci consente abitualmente di focalizzare e poter discutere collegialmente alcune criticità che emergono dalle valutazioni degli studenti.
Lavorando così su una maggior visibilità dei dati elaborati e su di una maggiore sensibilizzazione, dei docenti prima e degli studenti poi, all’utilità dello
strumento del questionario per monitorare e migliorare la qualità della formazione. Si evidenzia inoltre la necessità di elaborare una strategia per cui si renda
irrinunciabile la compilazione dei questionari di valutazione nella finestra temporale consigliata, cioè prima della fine del corso, in tempi utili al monitoraggio
reale della qualità del CdS. - Il CLM C effettua, in collaborazione con CdL in Medicina e Chirurgia di altre sedi, verifiche oggettive e standardizzate delle
conoscenze acquisite dagli studenti (progress test). Il test, messo a punto dalla Conferenza permanente dei Presidenti dei CdL in Medicina e Chirurgia,
viene somministrato simultaneamente in tutti gli Atenei italiani. La prova consiste in 300 quesiti a scelta multipla. I risultati vengono pubblicati sui Quaderni
della Conferenza Permanente dei Presidenti dei CLMMC. Lo studente può consultare le risposte su www.uniroma1.it. Questo tipo di Test promuove la
responsabilità verso un’autovalutazione soggettiva della propria preparazione e stimola ad agire di conseguenza. Il nostro CdL promuove la discussione dei
risultati dei progress test in CCL, lavorando su una maggior visibilità dei dati elaborati. Ciò consente di focalizzare e discutere collegialmente alcune criticità
che emergono dalla preparazione degli studenti e di valorizzare inoltre il progresso delle competenze dal I al VI anno nelle differenti macroaree. - Il CLM C
partecipa inoltre ad un “progetto” di Sites visit, in cui, allo scopo di creare un Modello di verifica della qualità, il CdL visitato risponde ad un questionario di
autovalutazione, partecipa (Presidente, Coordinatori del Corso visitato) ad un incontro face-to-face con la Commissione visitatrice e si elaborano quindi due
relazioni conclusive da parte della Commissione e del CdL visitato. I risultati pubblicati sono aggregati a livello nazionale e valutati collegialmente……. Il
gruppo di gestione AQ del corso ha in programma riunioni periodiche volte al monitoraggio delle azioni correttive proposte nel primo Rapporto di Riesame.
Nella prima riunione, prevista per il mese di giugno verranno assegnati compiti specifici ai vari componenti.
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Come indicato nei precedenti punti D1 e D2, ciascun corso di studio procederà al monitoraggio delle azioni correttive indicate nel primo Rapporto di Riesame
con riunioni periodiche, il cui calendario verrà definito a valle del completamento delle operazioni a livello di Facoltà e di Ateneo, come indicato nei punti
precedenti.
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Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è fondato su un progetto educativo di tipo biomedico-psico-sociale, adottato sin dall’anno
1999 e continuamente aggiornato. Tale progetto si pone come scopo la formazione di un medico chirurgo che possieda le migliori competenze/conoscenze,
pratiche/operative e relazionali, tali da consentirgli un inserimento giusto ed efficace nel complesso e difficile mondo della sanità di oggi. Tale profilo
biomedico-psico-sociale si fonda sul meta-paradigma della “complessità della cura”, finalizzato al reale sviluppo della competenza professionale e dei valori
della professionalità e fondato sui principi di libertà, responsabilità, autonomia, intersoggettività e dialogicità. Lo scopo del progetto educativo è pertanto
quello di fornire allo studente non solo le conoscenze e le abilità scientifiche e metodologiche utili nell’immediato per l’esercizio della professione medica, ma
anche e soprattutto le basi fondamentali di cultura generale che formano lo spirito critico e la mentalità scientifica, con le quali si valutano le possibilità reali
ed i limiti della scienza. Tale progetto punta a far apprendere le basi del ragionamento scientifico e clinico per l’assunzione di decisioni in modo critico; esso
porta all’attenzione e alla consapevolezza, alla pratica riflessiva, cerca di far riconoscere i problemi etici che emergono dalla pratica clinica; insegna il
rispetto dei pazienti, i valori reali della professionalità. I docenti e gli studenti sono co-protagonisti di questo processo educativo, concepito in base alle più
moderne regole della pedagogia medica internazionale. Il metodo didattico adottato è un vero e proprio processo di sperimentazione didattica in continua
evoluzione. Sono previsti l’integrazione dei saperi, il metodo di insegnamento prevalentemente orientato da problemi, il contatto precoce con il paziente (sia
in ospedale che nel territorio), una buona acquisizione dell’abilità clinica insieme ad una buona acquisizione dell’abilità al contatto umano. E’ ritenuta
fondamentale l’eccellenza nella ricerca e nell’insegnamento, l’importanza della ricerca traslazionale, l’interconnessione stretta tra ricerca, didattica e pratica
clinica, il rapporto costante con le richieste della comunità civile.
Aule
Laboratori e Aule Informatiche
Sale Studio
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Biblioteche
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
OO
Descrizione del percorso di formazione
Descrizione dei metodi di accertamento
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REL_NUC_GEN
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 25
Offerta didattica
Primo anno
Primo semestre
Denominazione
1026269 - CHIMICA E PROPEDEUTICA
BIOCHIMICA
CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
BIOLOGIA MOLECOLARE
BIOLOGIA CELLULARE
1026264 - BIOLOGIA E GENETICA
BIOLOGIA E GENETICA I - BIOLOGIA
CELLULARE
BIOLOGIA E GENETICA I - ISTOLOGIA ED
EMBRIOLOGIA
BIOLOGIA E GENETICA I - MICROBIOLOGIA
BIOLOGIA E GENETICA I - ONCOLOGIA
MEDICA
BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA
GENERALE E MOLECOLARE
BIOLOGIA E GENETICA II - BIOLOGIA
MOLECOLARE
BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA
MEDICA
1027728 - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA II - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - CHIRURGIA
GENERALE
ANATOMIA UMANA III - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA III - NEUROCHIRURGIA
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
A
A
A
BIO/10
BIO/11
BIO/13
6
2
1
72
24
12
AP
ITA
A
BIO/13
4
48
A
BIO/17
1
12
C
B
MED/07
MED/06
1
1
13
13
AP
ITA
A
BIO/13
6
72
A
BIO/11
1
12
A
MED/03
1
12
A
A
BIO/16
ING-INF/06
3
1
36
12
A
A
BIO/16
ING-INF/06
5
1
60
12
AP
ITA
C
MED/18
1
13
A
B
BIO/16
MED/27
6
1
72
13
A
FIS/07
6
72
AP
ITA
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
97907 - FISICA MEDICA
Att. Form.
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 26
Denominazione
1031200 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
DI BASE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - MEDICINA DELLE MIGRAZIONI,
MEDICINA INTERNA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - BIOCHIMICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - STORIA DELLA MEDICINA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
B, C
MED/01
4
50
B
M-PSI/08
1
13
F
MED/09
1
25
F
MED/01
1
25
A
BIO/10
1
12
B, F
M-PSI/08
3
50
B
MED/02
3
38
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
A
BIO/13
4
48
A
BIO/17
1
12
C
B
MED/07
MED/06
1
1
13
13
A
BIO/13
6
72
A
BIO/11
1
12
A
MED/03
1
12
A
B
A
BIO/17
MED/08
BIO/11
7
1
1
84
13
12
A
A
BIO/16
ING-INF/06
3
1
36
12
A
A
BIO/16
ING-INF/06
5
1
60
12
C
MED/18
1
13
A
B
BIO/16
MED/27
6
1
72
13
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
Secondo semestre
Denominazione
1026264 - BIOLOGIA E GENETICA
BIOLOGIA E GENETICA I - BIOLOGIA
CELLULARE
BIOLOGIA E GENETICA I - ISTOLOGIA ED
EMBRIOLOGIA
BIOLOGIA E GENETICA I - MICROBIOLOGIA
BIOLOGIA E GENETICA I - ONCOLOGIA
MEDICA
BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA
GENERALE E MOLECOLARE
BIOLOGIA E GENETICA II - BIOLOGIA
MOLECOLARE
BIOLOGIA E GENETICA II - GENETICA
MEDICA
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1027730 - ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA UMANA
ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA
ISTOPATOLOGIA
BIOLOGIA MOLECOLARE
1027728 - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA II - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - CHIRURGIA
GENERALE
ANATOMIA UMANA III - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA III - NEUROCHIRURGIA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 27
Denominazione
1026300 - LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I
LINGUA INGLESE II
LINGUA INGLESE III
LINGUA INGLESE IV
LINGUA INGLESE V
1031200 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
DI BASE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - MEDICINA DELLE MIGRAZIONI,
MEDICINA INTERNA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - BIOCHIMICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - STORIA DELLA MEDICINA
AAF1368 - ADE
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
B
B
B
B
B
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
2
3
2
2
1
25
38
25
25
13
B, C
MED/01
4
50
B
M-PSI/08
1
13
F
MED/09
1
25
F
MED/01
1
25
A
BIO/10
1
12
B, F
M-PSI/08
3
50
B
MED/02
3
38
8
D
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
200
I
ITA
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
Secondo anno
Primo semestre
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Denominazione
1027728 - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA II - BIOINGEGNERIA
ELETTRONICA E INFORMATICA
ANATOMIA UMANA II - CHIRURGIA
GENERALE
ANATOMIA UMANA III - ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA III - NEUROCHIRURGIA
1027735 - FISIOLOGIA UMANA
FISIOLOGIA UMANA I - FISIOLOGIA
FISIOLOGIA UMANA I - CARDIOLOGIA
FISIOLOGIA UMANA II - FISIOLOGIA E
BIOFISICA
FISIOLOGIA UMANA II - NEUROLOGIA
Att. Form.
SSD
A
A
BIO/16
ING-INF/06
3
1
36
12
A
A
BIO/16
ING-INF/06
5
1
60
12
C
MED/18
1
13
A
B
BIO/16
MED/27
6
1
72
13
A
B
A
BIO/09
MED/11
BIO/09
7
1
8
84
13
96
B
MED/26
1
13
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 28
Denominazione
CFU
Ore
BIO/10
BIO/11
BIO/10
BIO/12
MED/13
4
2
5
3
1
48
24
60
38
13
B, C
MED/01
4
50
B
M-PSI/08
1
13
F
MED/09
1
25
F
MED/01
1
25
A
BIO/10
1
12
B, F
M-PSI/08
3
50
B
MED/02
3
38
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
A
A
A
B
B
BIO/10
BIO/11
BIO/10
BIO/12
MED/13
4
2
5
3
1
48
24
60
38
13
A
B
A
BIO/09
MED/11
BIO/09
7
1
8
84
13
96
B
MED/26
1
13
1026319 - MICROBIOLOGIA
BATTERIOLOGIA E VIROLOGIA
PARASSITOLOGIA
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
B
C
C
MED/07
VET/06
MED/04
4
2
1
50
25
13
1026300 - LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I
LINGUA INGLESE II
LINGUA INGLESE III
LINGUA INGLESE IV
LINGUA INGLESE V
B
B
B
B
B
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
2
3
2
2
1
25
38
25
25
13
1026230 - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA I - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA I - BIOLOGIA MOLECOLARE
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA II - ENDOCRINOLOGIA
1031200 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
DI BASE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE I - MEDICINA DELLE MIGRAZIONI,
MEDICINA INTERNA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E
INFORMATICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE II - BIOCHIMICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - PSICOLOGIA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI
BASE III - STORIA DELLA MEDICINA
Att. Form.
SSD
A
A
A
B
B
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
Secondo semestre
Denominazione
1026230 - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA I - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA I - BIOLOGIA MOLECOLARE
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA CLINICA
BIOCHIMICA II - ENDOCRINOLOGIA
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1027735 - FISIOLOGIA UMANA
FISIOLOGIA UMANA I - FISIOLOGIA
FISIOLOGIA UMANA I - CARDIOLOGIA
FISIOLOGIA UMANA II - FISIOLOGIA E
BIOFISICA
FISIOLOGIA UMANA II - NEUROLOGIA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 29
Denominazione
1026310 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - STORIA DELLA MEDICINA,
BIOETICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - STORIA DELLA MEDICINA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - SCIENZE INFERMIERISTICHE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
C
MED/02
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/18
1
13
B
MED/02
1
13
B
MED/01
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/45
1
13
F
MED/18
1
25
C
MED/01
1
13
B
MED/09
5
63
B
MED/18
4
50
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
B, F
MED/04
7
113
B
MED/16
1
13
B, C, F
MED/04
13
188
B
B
MED/03
MED/06
1
1
13
13
B
B
B
B
B
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
2
3
2
2
1
25
38
25
25
13
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
Terzo anno
Primo semestre
Denominazione
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1026287 - IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
IMMUNOLOGIA, IMMUNOPATOLOGIA E
PATOLOGIA GENERALE
IMMUNOLOGIA CLINICA, REUMATOLOGIA
1026321 - PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA
GENERALE
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA
GENERALE, PATOLOGIA MOLECOLARE
GENETICA MEDICA
ONCOLOGIA MEDICA
1026300 - LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I
LINGUA INGLESE II
LINGUA INGLESE III
LINGUA INGLESE IV
LINGUA INGLESE V
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 30
Denominazione
1026310 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - STORIA DELLA MEDICINA,
BIOETICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - STORIA DELLA MEDICINA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - SCIENZE INFERMIERISTICHE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
C
MED/02
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/18
1
13
B
MED/02
1
13
B
MED/01
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/45
1
13
F
MED/18
1
25
C
MED/01
1
13
B
MED/09
5
63
B
MED/18
4
50
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
Tip. Att.
Lingua
Secondo semestre
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Denominazione
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 31
Denominazione
1026310 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - STORIA DELLA MEDICINA,
BIOETICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - STORIA DELLA MEDICINA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - SCIENZE INFERMIERISTICHE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA
EPIDEMIOLOGICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
MEDICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA
CHIRURGICA
1026322 - PATOLOGIA INTEGRATA I
CARDIOLOGIA
CHIRURGIA VASCOLARE
CARDIOCHIRURGIA
PNEUMOLOGIA
CHIRURGIA TORACICA
FARMACOLOGIA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E MEDICINA
NUCLEARE
FISIOLOGIA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
C
MED/02
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/18
1
13
B
MED/02
1
13
B
MED/01
1
13
B
MED/09
1
13
B
MED/45
1
13
F
MED/18
1
25
C
MED/01
1
13
B
MED/09
5
63
B
MED/18
4
50
B, F
B
B
B, F
B
B
B
MED/11
MED/22
MED/23
MED/10
MED/21
BIO/14
MED/36
4
1
1
2
1
1
1
63
13
13
38
13
13
13
A
BIO/09
1
12
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
B, F
B
B
MED/14
MED/24
MED/36
2
1
1
38
13
13
B
BIO/14
1
13
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Quarto anno
Primo semestre
Denominazione
1026323 - PATOLOGIA INTEGRATA II
NEFROLOGIA
UROLOGIA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E MEDICINA
NUCLEARE
FARMACOLOGIA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 32
Denominazione
1026324 - PATOLOGIA INTEGRATA III
GASTROENTEROLOGIA
CHIRURGIA DIGESTIVA E
ENDOCRINOCHIRURGIA
ENDOCRINOLOGIA
SEMEIOTICA MEDICA
SCIENZE TECNICHE DIETETICHE
APPLICATE
ANATOMIA PATOLOGICA
FARMACOLOGIA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E MEDICINA
NUCLEARE
1026300 - LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I
LINGUA INGLESE II
LINGUA INGLESE III
LINGUA INGLESE IV
LINGUA INGLESE V
1026315 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA I - IGIENE GENERALE E
APPLICATA, SANITA PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA I - MALATTIE INFETTIVE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA II - IGIENE GENERALE E
APPLICATA, SANITA PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA II - ONCOLOGIA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
B
B
MED/12
MED/18
3
2
38
25
B, F
B
B
MED/13
MED/09
MED/49
3
1
1
50
13
13
AP
ITA
B
B
B
MED/08
BIO/14
MED/36
1
1
1
13
13
13
B
B
B
B
B
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
2
3
2
2
1
25
38
25
25
13
AP
ITA
B
MED/42
2
25
B
MED/17
1
13
AP
ITA
B
MED/42
1
13
B
MED/06
1
13
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
B, F
B
B, F
F
B
MED/09
MED/16
MED/15
MED/18
MED/36
2
2
3
1
1
38
25
50
25
13
AP
ITA
B
MED/42
2
25
B
MED/17
1
13
AP
ITA
B
MED/42
1
13
B
MED/06
1
13
Secondo semestre
Denominazione
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1026326 - PATOLOGIA INTEGRATA IV
IMMUNOLOGIA CLINICA
REUMATOLOGIA
EMATOLOGIA
SEMEIOTICA CHIRUGICA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E MEDICINA
NUCLEARE
1026315 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA I - IGIENE GENERALE E
APPLICATA, SANITA PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA I - MALATTIE INFETTIVE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA II - IGIENE GENERALE E
APPLICATA, SANITA PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA
INTEGRATA II - ONCOLOGIA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 33
Denominazione
1026332 - PATOLOGIA INTEGRATA V
MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI
ANDROLOGIA, MEDICINA DELLA
RIPRODUZIONE
UROLOGIA (APPARATO GENITALE
MASCHILE)
ANATOMIA PATOLOGICA
1026304 - MEDICINA DI LABORATORIO
BIOCHIMICA CLINICA
PATOLOGIA CLINICA
SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI
LABORATORIO
MICROBIOLOGIA CLINICA
AAF1368 - ADE
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
B, F
B
MED/17
MED/13
3
1
63
13
F
MED/24
1
25
B
MED/08
1
13
B
B, F
C
BIO/12
MED/05
MED/46
3
3
1
38
50
13
B, C, F
MED/07
3
50
8
D
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
200
I
ITA
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
Quinto anno
Primo semestre
Denominazione
Att. Form.
SSD
B
B
F
F
B, F
MED/15
MED/06
MED/36
MED/09
MED/18
1
2
1
1
4
13
25
25
25
88
B
B
B
B
B
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
L-LIN/12
2
3
2
2
1
25
38
25
25
13
B
MED/44
1
13
C
SPS/09
1
13
B, F
MED/42
5
88
1026697 - ANATOMIA PATOLOGICA E
CORRELAZIONI ANATOMO CLINICHE
B, F
MED/08
10
150
1025598 - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
B, F
MED/36
5
75
AP
ITA
B
BIO/14
7
88
AP
ITA
1026306 - MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA
GENERALE I
EMATOLOGIA
ONCOLOGIA MEDICA
RADIOTERAPIA
MEDICINA INTERNA E DI COMUNITA'
CHIRURGIA GENERALE
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1026300 - LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I
LINGUA INGLESE II
LINGUA INGLESE III
LINGUA INGLESE IV
LINGUA INGLESE V
1026317 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA I - MEDICINA DEL
LAVORO
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA I - ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA II - IGIENE E SANITA'
PUBBLICA
1026696 - FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 34
Secondo semestre
Denominazione
CFU
Ore
MED/08
MED/37
MED/34
MED/26
1
1
1
3
13
13
13
38
B, F
B
MED/35
MED/19
2
1
38
13
1026333 - PATOLOGIE DEGLI ORGANI DI SENSO
OTORINOLARINGOIATRIA
AUDIOLOGIA
ODONTOSTOMATOLOGIA
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
OFTALMOLOGIA
B
B
B
B
B
MED/31
MED/32
MED/28
MED/29
MED/30
2
1
1
2
2
25
13
13
25
25
1026343 - PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA
PSICHIATRIA E IGIENE MENTALE
PSICOLOGIA CLINICA
B, F
F
MED/25
M-PSI/08
3
1
B
MED/33
B
MED/16
Att. Form.
SSD
B
1027736 - MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO
NEUROPATOLOGIA
NEURORADIOLOGIA
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
NEUROLOGIA
1026278 - DERMATOLOGIA E CHIRURGIA
PLASTICA
DERMATOLOGIA
CHIRURGIA PLASTICA
1026302 - MALATTIE DELL'APPARATO
LOCOMOTORE E REUMATOLOGIA
MALATTIE DELL'APPARATO
LOCOMOTORE
REUMATOLOGIA
Att. Form.
SSD
Tip. Att.
Lingua
B
B
B
B
AP
ITA
AP
ITA
AP
ITA
50
25
AP
ITA
2
25
AP
ITA
1
13
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
MED/44
1
13
C
SPS/09
1
13
AP
ITA
B, F
MED/42
5
88
F
B, F
MED/17
MED/09
2
5
50
113
AP
ITA
F
MED/18
2
50
Sesto anno
Primo semestre
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Denominazione
1026317 - METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA I - MEDICINA DEL
LAVORO
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA I - ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA:
SANITA' PUBBLICA II - IGIENE E SANITA'
PUBBLICA
1026307 - MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA
GENERALE II
MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI
GERONTOLOGIA E GERIATRIA, MEDICINA
INTERNA
CHIRURGIA GENERALE E GERIATRICA
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 35
Denominazione
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
MED/38
MED/39
5
1
63
13
AP
ITA
B
MED/33
1
13
B
MED/25
1
13
B
MED/38
1
13
AP
ITA
B, F
MED/09
3
63
F
MED/18
3
75
B, F
MED/41
3
63
B, F
B
B
MED/40
MED/03
BIO/17
5
1
1
88
13
13
AP
ITA
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
B, F
B, F
MED/09
MED/18
6
6
138
138
AP
ITA
B
MED/33
1
13
B
MED/25
1
13
B
MED/38
1
13
AP
ITA
B, F
MED/09
3
63
F
MED/18
3
75
B, F
MED/41
3
63
1026203 - METODOLOGIA MEDICO-SCIENTIFICA MEDICINA LEGALE
MEDICINA LEGALE
STORIA DELLA MEDICINA - BIOETICA
B
B
MED/43
MED/02
4
1
50
13
AP
ITA
AAF1368 - ADE
D
8
200
I
ITA
AAF1016 - PROVA FINALE
E
18
450
AP
ITA
1023934 - PEDIATRIA
PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
1026281 - EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I PSICHIATRIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I PEDIATRIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II MEDICINA D'URGENZA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II CHIRURGIA D'URGENZA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II ANESTESIA E RIANIMAZIONE
1026631 - GINECOLOGIA E OSTETRICIA C
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
GENETICA MEDICA
EMBRIOLOGIA
Att. Form.
SSD
B
B
Secondo semestre
Denominazione
1026309 - MEDICINA INTERNA E CHIRURGIA
GENERALE III
METODOLOGIA E CLINICA MEDICA
METODOLOGIA E CLINICA CHIRURGICA
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
1026281 - EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I PSICHIATRIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE I PEDIATRIA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II MEDICINA D'URGENZA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II CHIRURGIA D'URGENZA
EMERGENZE MEDICO CHIRURGICHE II ANESTESIA E RIANIMAZIONE
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 36
Dettaglio dei gruppi opzionali
Denominazione
Att. Form.
SSD
CFU
Ore
Tip. Att.
Lingua
Legenda
Tip. Att. (Tipo di attestato): AP (Attestazione di profitto), AF (Attestazione di frequenza), I (Idoneità)
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Att. Form. (Attività formativa): A (Attività formative di base), B (Attività formative caratterizzanti), C (Attività formative affini o integrative),
D (Attività formative a scelta dello studente), E (Per la prova finale e la lingua straniera), F (Ulteriori attività formative), R (Affini e
ambito di sede), S (Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali)
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 37
Obiettivi formativi
PATOLOGIA INTEGRATA I
CARDIOCHIRURGIA: in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo
semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre
Alla fine del corso lo studente deve:Richiamare concetti di anatomia e fisiologia del ciclo cardiaco e del circolo coronario, di embriologia, di fisiologia valvole
cardiache, dell'eccitazione cardiaca, della regolazione della pressione arteriosa, della circolazione fetale e neonatale.Conoscere la struttura della placca
fibroateromasica, l'eziopatogenesi, epidemiologia, anatomia patologica, le basi farmacologiche della terapia dell' evento acuto di placca;Saper classificare e
distinguere i diversi tipi di angina pectoris. Conoscere la farmacologia dellangina.Saper riconoscere i segni dell'infarto acuto del miocardio. Coinoscere
l'anatomia patologica, la diagnostica di laboratorio e strumentale dellIMA. Saper illustrare le complicanze e la terapia farmacologica dell'IMA.Inquadrare la
malattia reumatica. Conoscere le alterazioni reumatiche della valvola mitraleConoscere la fisiopatologia e clinica delle malattie valvolari non
reumatiche.Conoscere la fisiopatologia e clinica dellendocardite infettivaSaper classificare e distinguere le aritmie ventricolari e sopraventricolari. Conoscere
la terapia delle aritmie.Saper definire e classificare gli episodi di sincope e lipotimia.Conoscere la fisiopatologia dello shock e saperne definire gli eventi
cliniciConoscere l'epidemiologia dell' ipertensione arteriosa primitiva e secondaria.Saper definire la cardiopatia ipertensiva e riconoscere le conseguenze
dorgano dellipertensione. Conoscere le basi farmacologiche della terapia antipertensiva.Classificare le cardiopatie congenite. Conoscere la fisiopatologia e
le manifestazioni cliniche delle cardiopatie congenite semplici e complesseSaper descrivere l'anatomia patologica, la fisiopatologia e la clinica delle
pericarditi e delle miocarditi.Saper inquadrare le cardiomiopatie da un punto di vista anatomopatologico, fisiopatologico e clinicoConoscere le cause e le
manifestazioni cliniche delle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori e della claudicatio intermittens, delle patologie dei tronchi arteriosi epiaortici e dei
distretti venosi.Saper inquadrare da un punto di vista clinico e di laboratorio lo scompenso cardiaco acuto e cronicoSaper interpretare la diagnostica per
immagini e l'anatomia patologica degli aneurismi dellaorta.Conoscere le cause dell'Ipertensione polmonare primitiva. Saper riconoscere il cuore polmonare
acuto e cronico.Conoscere i tumori cardiaci e la loro rilevanza epidemiologica.Conoscere le principali indicazioni per l'esecuzione di: ecocardiografia,
cateterismo cardiaco e coronarografia, angioplastica e by-pass aortocoronaricoInterpretare le modificazioni dell'apparato cardiovascolare in gravidanza e
durante l'attività sportiva.Saper individuare i polsi centrali e periferici e misurare la frequenza cardiacaE.O. del torace e del cuore. Riconoscimento dei focolai
di auscultazione cardiaca. Auscultazione dei toni cardiaci normali e patologici.Saper eseguire ed interpretare un tracciato ECGSaper interpretare una
immagine radiografica (RX), Doppler ed ecografia vascolare.Saper eseguire misurazione della pressione arteriosaSaper eseguire prelievo di sangue venoso
e arteriosoRilevare i segni dell'insufficienza delle vene degli arti inferioriSaper riassumere i meccanismi alla base della fisiomeccanica della respirazione,
della diffusione alveolo-capillare e della difesa dell'apparato respiratorio.Conoscere ed interpretare i test funzionali respiratori.Saper descrivere il ruolo della
respirazione nella regolazione dell' equilibrio acido-base. Conoscere il significato fisiopatologico e clinico del concetto di tono ed iperreattività bronchiale,
ematosi, anossia e cianosi. .Saper descrivere e riconoscere le sindromi disfunzionali respiratorie: malattie ostruttive polmonari, malattie restrittive polmonari:
asma e BPCO. Saper illustrare la terapia dellasma bronchiale.Saper descrivere e riconoscere linsufficienza respiratoria acuta o ARDS e cronicaConoscere
le principali infezioni delle vie aeree e saperne riconoscere le principali manifestazioni:ascesso polmonare, bronchiectasie, atelettasia. Saper illustrare la
terapia delle infezione batteriche, virali, parassitarie e da microorganismi intracellulari a carico dell'apparato respiratorio;Saper riconoscere e classificare la
tubercolosi polmonare. Conoscere la classificazione ed il meccanismo dazione dei farmaci antitubercolare e saper illustrare la terapia della tubercolosi.
Saper elencare le principali micobatteriosi atipiche ed i principali presidi terapeutici.Saper individuare le patologie flogistiche delle alte vie
respiratorieConoscere ed elencare le pneumopatie interstiziali. Conoscere il significato clinico e fisiopatologico delle pneumopatie professionali.Conoscere i
meccanismi fisiopatologici, il significato epidemiologico e le principali manifestazioni cliniche della patologia neoplastica polmonare. Conoscere e saper
interpretare le principali tecniche diagnostiche delle neoplasie polmonari. Conoscere le principali linee terapeutiche delle neoplasie polmonari.Saper
riconoscere le principali affezioni della pleura. Conoscere la patologia neoplastica della pleura: il mesotelioma pleurico. Conoscere il significato clinico e
fisiopatologico dei versamenti pleurici e le principali nozioni sull'analisi del liquido pleurico.Conoscere i meccanismi fisiopatologici e il significato clinico dello
pneumotorace.Saper individuare e riconoscere le diverse patologie del mediastino.Conoscere e saper interpretare un esame radiografico standard del
torace, una tomografia computerizzata, un'arteriografia, una RMNConoscere e saper interpretare una scintigrafia polmonare
perfusionale/ventilatoriaConoscere il significato clinico dei traumi della parete toracicaSaper riconoscere i principali segni e sintomi dell'Embolia
Polmonare.Conoscere il significato fisiopatologico e clinico dell'Ipertensione Polmonare.Saper elencare le principali indicazioni al trapianto di polmoneSaper
interpretare un'emogasanalisiSaper eseguire un esame clinico e funzionale dellapparato respiratorio. Saper interpretare una spirometria, capnografia,
pneumotacografia, pletismografia corporea.Aver visto eseguire le principali tecniche diagnostiche (Tecniche endoscopiche, mediastinoscopia, pleuroscopia,
esofagoscopia, tracheo-broncoscopia)Saper interpretare un esame batteriologico dellespettorato e del liquido di lavaggio bronchialeSaper misurare la
frequenza respiratoria e saper descrivere le caratteristiche del respiro
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
PATOLOGIA E FISIOPATOLOGIA GENERALE, PATOLOGIA MOLECOLARE: in - Terzo anno - Primo semestre
Alla fine del corso lo studente deve:Definire i concetti di base di fisiopatologia (concetto di salute e malattia, etiologia e patogenesi).Comprendere i principi
della patologia molecolare degli acidi nucleici, delle proteine, degli zuccheri e dei lipidi.Conoscere i principi generali delle patologie da radicali
liberi.Comprendere i meccanismi di danno cellulare (reversibile ed irreversibile), e della morte cellulare (apoptosi e necrosi).Conoscere le patologie degli
organuli cellulari, in particolare dei mitocondri e dei lisosomi.Saper illustrare i processi sistemici dell'infiammazione acutaComprendere i meccanismi
patogenetici della febbre e degli stati di ipertermia, e quelli dell'ipotermia e dell'assideramento in relazione ai meccanismi di termoregolazione e alle loro
possibili alterazioniComprendere e descrivere i processi patogenetici dell'infiammazione cronicaConoscere le caratteristiche citologiche dell'infiammazione
cronicaComprendere e descrivere i meccanismi patogenetici tipici delle infiammazioni granulomatoseConoscere e descrivere i processi di riparazione, di
rigenerazione dei tessuti e di fibrosiConoscere i processi regressivi della matrice extracellulare: beta-fibrillosi, patologie del collageno, fibrosi.Conoscere la
definizione di neoplasia e le caratteristiche generali dello sviluppo neoplastico.Definire il concetto di cancerogenesi (chimica, fisica e biologica),
cocancerogenesi e sincancerogenesi.Conoscere lepidemiologia delle neoplasie.Conoscere nomenclatura e classificazione dei tumoriComprendere gli
aspetti fondamentali del metabolismo della cellula neoplastica.Conoscere il meccanismo di attivazione e l'azione dei principali oncogeni e geni
oncosoppressori.Conoscere i principali tumori a substrato ereditario (retinoblastoma, tumore di Wilms, carcinoma del colon-retto, neurofibromatosi I e II, ca.
mammario ed ovarico).Conoscere il meccanismo di azione di ormoni correlati al processo di cancerogenesi (con particolare riferimento al carcinoma della
mammella e della prostata).Comprendere i meccanismi molecolari dell'invasività delle cellule neoplastiche e del processo di metastatizzazione.Conoscere le
basi citologiche per il “grading” delle neoplasie. Conoscere i criteri per la stadiazione dei tumori.Conoscere le basi biologiche della terapia dei
tumori.Correlare le cause e i meccanismi di formazione delledema e dellascite.Illustrare i meccanismi fisiopatologici dello shock.Spiegare i meccanismi
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 38
fisiopatologici che provocano le alterazioni dell'equilibrio acido-base di origine metabolica e respiratoria e alterazioni dell'osmolarità plasmatici.Indicare i
meccanismi fisiopatologici dell'iper- e dell'ipo-potassiemia e illustrarne le conseguenze biologiche e cliniche.Indicare le componenti fisiopatologiche nella
genesi della ipertensione arteriosa e nella produzione dei conseguenti danni a carico degli organi bersaglio.Indicare le basi molecolari delle
iperlipoproteinemie e del diabete e illustrare i meccanismi fisiopatologici dei conseguenti danni d'organo.Differenziare sulla base fisiopatologia le
manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni piastriniche e della cascata della coagulazione.Descrivere i meccanismi fisiopatologici che portano a
fenomeni trombo-embolici.Illustrare in modo approfondito la fisiopatologia generale del diabete.Elencare e illustrare i fattori molecolari e cellulari coinvolti
nellaterogenesi.Elencare le più comuni analisi biochimiche, cellulari e molecolari utilizzate nella diagnosi di malattie dovute a mutazioni geniche.Elencare le
più comuni malattie congenite non-ereditarie.Indicare le più frequenti anomalie quantitative e qualitative riscontrate a carico dei globuli bianchi.Indicare le più
frequenti anomalie quantitative e qualitative riscontrate a carico dei globuli rossi: le anemie.Illustrare i concetti di omeostasi, di riserva funzionale e di
scompenso.Illustrare i substrati fisiopatologici di angina da sforzo, angina instabile, infarto del miocardio.Indicare le possibili etiologie e descrivere la
fisiopatologia della cardiomiopatia dilatativa.Descrivere letiologia la fisiopatologia del cuore polmonare cronico.Descrivere i meccanismi fisiopatologici
dell'ipertrofia miocardia e dello scompenso cardiaco.Classificare gli itteri in relazione all'etiopatogenesi correlandoli con le basi fisiopatologiche.Descrivere i
meccanismi fisiopatologici dell'ipertensione portale.Descrivere letiopatogenesi e la sintomatologia su basi fisiopatologiche della cirrosi epatica.Discutere
leziologia e fisiopatologia delle epatiti acute e cronicheInquadrare le caratteristiche fisiopatologiche delle malattie infiammatorie croniche
dell'intestino.Conoscere gli aspetti fisiopatologici della sindrome da di stress respiratorio dell'adulto.Descrivere generalità e quadri fisiopatologici in relazione
alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie, BPCO ed enfisema.Descrivere i processi e i
meccanismi di regolazione dell'emopoiesi nelle linee eritreo- leuco- e piastrino-poietica.Classificare i linfomi Hodgkin e non Hodgkin.Indicare la fisiopatologia
delle coagulopatie congenite ed acquisite (emofilie, malattia di von Willebrand, deficit protrombinici e ipofibrinogenemia).Discutere la classificazione delle
leucemie acute e croniche.Conoscere e descrivere i meccanismi fisiopatologici delle principali endocrinopatie con particolare riguardo a ipofisi, tiroide,
surrene.Illustrare il ruolo fisiopatologico del rene nella regolazione del metabolismo fosfocalcico, del ricambio idroelettrolitico e dell'equilibrio
acido-base.Saper classificare su basi fisiopatologiche le malattie renali.Descrivere le possibili cause di insufficienza renale acuta e cronica, fornenndoi
indicazioni di tipo fisiopatologico.Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle glomerulopatie primitive e secondarie.Conoscere le basi fisiopatologiche delle
malattie neurodegenerative e delle malattie demielinizzanti.Descrivere linquadramento generale delle neoplasie del sistema nervoso centrale.Descrivere
etiologia, epidemiologia e quadri morfologici delle encefalopatie spongiformi.Descrivere le caratteristiche etiopatogenetiche e cliniche della malattia di
Parkinson e delle sindromi parkinsoniane.
BIOLOGIA E GENETICA
BIOLOGIA E GENETICA I - BIOLOGIA CELLULARE: in - Primo anno - Primo semestre
Enunciare la teoria cellulare e principi di classificazione degli organismi viventi. Descrivere la biologia e principali caratteristiche dei virus e microrganismi
procarioti e eucariotiIllustrare la struttura delle proteine ed acidi nucleuici e la loro conformazione in rapporto alle loro funzioni cellulariDescrivere i
componenti della struttura cellulare, indicandone le caratteristiche funzionaliDescrivere struttura e funzioni della membrana cellulare esterna: canali ionici,
pompe e recettoriDescrivere i meccanismi di replicazione del DNA e indicare le funzioni delle telomerasiDescrivere la struttura, la funzione, i meccanismi di
trascrizione e di maturazione del RNADefinire il codice genetico e illustrarne le proprietàDescrivere i ribosomi (biogenesi, morfologia e funzioni), le tappe
della sintesi proteica e indicare il destino post-sintetico delle proteineIdentificare i diversi livelli di regolazione dell'espressione genica e descriverne i
meccanismiDefinire il concetto e i meccanismi generali del differenziamento cellulareDefinire il citoscheletro, indicandone le caratteristiche strutturali e
funzionali. Illustrare i meccanismi di adesione tra le cellule e la matrice extracellulareDescrivere i compartimenti endocellulari ed il traffico di membrane:
sintesi, distribuzione e degradazione di sostanzeDescrivere i processi di endocitosi (accumulo intracellulare, digestione intracellulare, transcitosi) ed
esocitosi (la via esocitotica con catena di montaggio altamente specializzata; secrezione)Definire il processo di trasduzione del segnaleDefinire il lavoro
cellulare,le necessità energetiche della cellula ed il meccanismo generale della glicolisiDescrivere la struttura dei mitocondri e illustrare le loro funzioni nella
respirazione cellulareFornire gli elementi descrittivi essenziali dei cloroplasti e della fotosintesi clorofillianaDescrivere il nucleo (carioteca, nucleolo,
cromosomi)Descrivere il ciclo cellulare nelle sue varie fasi, illustrando i meccanismi del suo controllo genicoDescrivere i processi di mitosi e di meiosi,
indicandone le differenze e le finalità biologicheDescriverei meccanismi che alterano il controllo della proliferazione cellulareDescrivere il processo
dell'apoptosi indicandone le finalità biologiche
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
BIOLOGIA E GENETICA I - ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA: in - Primo anno - Primo semestre, in - Primo anno - Primo semestre, in - Primo anno - Primo semestre
Enunciare la teoria cellulare e principi di classificazione degli organismi viventi. Descrivere la biologia e principali caratteristiche dei virus e microrganismi
procarioti e eucarioti Illustrare la struttura delle proteine ed acidi nucleuici e la loro conformazione in rapporto alle loro funzioni cellulari Descrivere i
componenti della struttura cellulare, indicandone le caratteristiche funzionali Descrivere struttura e funzioni della membrana cellulare esterna: canali ionici,
pompe e recettori Descrivere i meccanismi di replicazione del DNA e indicare le funzioni delle telomerasi Descrivere la struttura, la funzione, i meccanismi di
trascrizione e di maturazione del RNA Definire il codice genetico e illustrarne le proprietà Descrivere i ribosomi (biogenesi, morfologia e funzioni), le tappe
della sintesi proteica e indicare il destino post-sintetico delle proteine Identificare i diversi livelli di regolazione dell'espressione genica e descriverne i
meccanismi Definire il concetto e i meccanismi generali del differenziamento cellulare Definire il citoscheletro, indicandone le caratteristiche strutturali e
funzionali. Illustrare i meccanismi di adesione tra le cellule e la matrice extracellulare Descrivere i compartimenti endocellulari ed il traffico di membrane:
sintesi, distribuzione e degradazione di sostanze Descrivere i processi di endocitosi (accumulo intracellulare, digestione intracellulare, transcitosi) ed
esocitosi (la via esocitotica con catena di montaggio altamente specializzata; secrezione) Definire il processo di trasduzione del segnale Definire il lavoro
cellulare,le necessità energetiche della cellula ed il meccanismo generale della glicolisi Descrivere la struttura dei mitocondri e illustrare le loro funzioni nella
respirazione cellulare Fornire gli elementi descrittivi essenziali dei cloroplasti e della fotosintesi clorofilliana Descrivere il nucleo (carioteca, nucleolo,
cromosomi) Descrivere il ciclo cellulare nelle sue varie fasi, illustrando i meccanismi del suo controllo genico Descrivere i processi di mitosi e di meiosi,
indicandone le differenze e le finalità biologiche Descriverei meccanismi che alterano il controllo della proliferazione cellulare Descrivere il processo
dell'apoptosi indicandone le finalità biologiche
BIOLOGIA E GENETICA II - BIOLOGIA MOLECOLARE: in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre
Illustrare i principi essenziali della teoria dellevoluzione, indicandone le evidenze sperimentali più significativeDelineare gli aspetti fondamentali che
connotano i rapporti tra organismi e tra organismi ed ambienteIllustrare le basi molecolari dell'informazione ereditariaDefinire i concetti di variabilità e di
ereditarietà geneticaDiscutere i meccanismi e significati evolutivi della riproduzione sessuata e asessuataDistinguere i significati di fenotipo e
genotipoDefinire i concetti generali di diploidia e sessualità, cromosomi omologhi, alleli e loci, omozigosi ed eterozigosiIllustrare la meccanica cromosomica
ed il significato genetico della meiosi:Descrivere gli esperimenti di Mendel nel contesto dei meccanismi meiotici e di espressione genicaIllustrare con esempi
appropriati alleli wild- type, mutati e multipli, dominanza e recessivitàFornire la definizione di cariotipo normale; spiegare la determinazione cromosomica del
sesso e il fenomeno della Lyonizzazione del cromosoma X (anche per le sue conseguenze sull'espressione di alcuni caratteri legati al sesso)Descrivere le
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 39
tecniche utilizzate per testcross e studi dell'eredità di geni localizzati su cromosomi diversi, sugli autosomi e sul cromosoma X. Sapere risolvere problemi
posti da incroci fra organismi con diversi genotipi.Illustrare i principi che governano l'eredità monofattoriale: sistema ABO, Rh, talassemia, falcemia,
daltonismo e favismoIllustrare i principi di ricombinazione di geni associati allo stesso cromosoma; fornire le definizioni di mappe genetiche, Unità Morgan,
marcatori. Sapere eseguire una semplice mappa genetica.Descrivere i principi che regolano l'interazione fra geni: epistasi, penetranza ed espressività.
Fornire le definizioni di ereditarietà multifattoriale e genetica quantitativa, ereditabilità, effetti soglia e norma di reazione.Illustrare i principi che regolano il
mendelismo nelle popolazioni e l'equilibrio di Hardy e Weinberg. Saper calcolare le frequenze alleliche e di genotipi eterozigoti nelle popolazioniIllustare i
processi di ricombinazione in batteri e virrus nel contesto di infezioni umaneIndicare i fini e le modalità generali di applicazione degli strumenti dell'ingegneria
genetica: enzimi di restrizione, sonde, southern e PCR, frammenti di restrizione, vettori geniciSpiegare i principi teorici fondamentali della clonazione genica
e degli organismi transgeniciIllustrare dettagliatamente le caratteristiche molecolari del genoma umano, scegliendo un cromosoma a titolo
esemplificativoIndicare i processi responsabili dell'evoluzione molecolare del genoma umano: crossing over ineguale, delezioni e duplicazioni geniche,
conversioni geniche, trasposoni e retrotrasposoni, pseudogeni, famiglie genicheIndicare i processi spontanei e le situazioni ambientali che producono
mutazioni del materiale geneticoDescrivere i meccanismi di riparazione del DNA e illustrarne le correlazioni con i fenomeni d'invecchiamento cellulare e con
le patologie umane (in particolare con il cancro)Analisi biochimica e molecolare dei processi di ricombinazione. modificazione e riparazione del DNAIllustrare
i principi teorici che portano a mutazioni genetiche: puntiformi, sostituzioni, frameshift, mutazioni neutre e silentiIllustrare i principi generali che regolano le
mutazioni cromosomiche e genomiche e il loro effetto meiotico e fenotipico: delezioni, inversioni, duplicazioni, traslocazioni e non-disgiunzioniDescrivere la
tipologia e le possibili cause delle principali mutazioni cromosomiche nell'uomo: Sindromi di Turner e di Klinefelter, Sindrome di DownInterpretare i diversi
tipi di aberrazione a carico del cromosoma 21 e spiegarne il significato ai fini del counsellingIllustrare i meccanismi cellulari e discutere la logica genetica che
regolano i fenomeni di ricombinazione, riparazione e conversione genicaIllustrare i principi generali che regolano le mutazioni somatiche e i
mosaicismiImpostare un albero genealogico e descrivere i possibili errori nella raccolta dell'anamnesi familiare (con esempi tratti da malattie familiari
frequenti)Elencare le principali mutazioni autosomiche ed X-linked recessive e dominanti: talassemia, anemia falciforme, fibrosi cistica, albinismo; emofilia,
distrofia muscolare di Duchenne, favismo, ecc., e rappresentare per ciascuna le modalità di trasmissione (per es., mediante alberi genealogici)Illustrare le
caratteristiche molecolari delle mutazioni da triplette nucleotidiche: Morbo di Huntinghton ed anticipazione genica, X fragile, distrofia muscolare
miotonicaSpiegare il significato delle unità di complementazione nell'uomo: albinismo e sorditàSaoer argomentare l'Incidenza ed Impatto sociale delle
malattie genetiche. Diagnosi molecolare di genotipo nelle famiglie a rischio. Consultorio genetico. Principi di bioetica in genetica umanaIllustrare il
meccanismo d'azione dei geni oncosopressori e le conseguenze della perdita dell' eterozigosità: Rb1, WT1 e p53, mutazioni dominanti degli
oncogeniInterpretare le mutazioni cromosomiche osservate nelle leucemie: Philadelphia e BurkittElencare e spiegare le conseguenze di alcune mutazioni a
carico dei geni dello sviluppo (acondroplasia, craniosinostosi)Spiegare il significato e le conseguenze delle mutazioni a carico di geni mitocondriali portando
come esempi alcune patologie correlabili al DNA mitocondrialeDescrivere i processi di riarrangiamento del supergene delle immunoglobuline che
determinano la specificità e diversità anticorpale
ANATOMIA UMANA
ANATOMIA UMANA I - ANATOMIA UMANA: in - Primo anno - Primo semestre
Descrivere larchitettura generale dellapparato locomotore (cranio, colonna vertebrale, cingolo scapolare, arto superiore, torace, bacino, cingolo pelvico, arto
inferiore), le componenti fondamentali dei segmenti scheletrici, le differenze anatomo-funzionali dei vari tipi di articolazioni e lanatomia topografica dei
principali gruppi muscolari.Correlare l'anatomia radiologica, topografica e clinica dell'apparato scheletrico.Definire le relazioni tra la differente morfologia e
struttura dei vari tipi di articolazioni e i movimenti da queste effettuati.Definire per i differenti gruppi muscolo-scheletrici con le relative articolazioni (colonna
vertebrale, capo, torace e bacino; cingoli, arti ed estremità superiori e inferiori) le relazioni tra la morfologia e la struttura complessiva dei differenti distretti e
le funzioni statiche e motorie da essi espletate.
ANATOMIA UMANA I - BIOINGEGNERIA ELETTRONICA E INFORMATICA: in - Primo anno - Primo semestre
Descrivere l'architettura generale dell'apparato locomotore (cranio, colonna vertebrale, cingolo scapolare, arto superiore, torace, bacino, cingolo pelvico, arto
inferiore), le componenti fondamentali dei segmenti scheletrici, le differenze anatomo-funzionali dei vari tipi di articolazioni e lanatomia topografica dei
principali gruppi muscolari.Correlare l'anatomia radiologica, topografica e clinica dell'apparato scheletrico.Definire le relazioni tra la differente morfologia e
struttura dei vari tipi di articolazioni e i movimenti da queste effettuati.Definire per i differenti gruppi muscolo-scheletrici con le relative articolazioni (colonna
vertebrale, capo, torace e bacino; cingoli, arti ed estremità superiori e inferiori) le relazioni tra la morfologia e la struttura complessiva dei differenti distretti e
le funzioni statiche e motorie da essi espletate.
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ANATOMIA UMANA II - ANATOMIA UMANA: in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre
Indicare denominazione e decorso di arterie e vene della circolazione generaleElencare i vasi linfatici principali e descrivere le caratteristiche principali del
circolo linfaticoDescrivere anatomia macroscopica e microscopica di timo, milza e linfonodiDescrivere lorganizzazione generale e le generalità della
organogenesi dell'apparato respiratorioCorrelare lanatomia radiologica, topografica e clinica del toraceDescrivere anatomia macroscopica e microscopica
delle vie aeree: naso, cavità nasali e paranasali; mucosa nasale; laringe, trachea e bronchiCorrelare l'anatomia radiologica, topografica, endoscopica e
clinica delle vie respiratorie e del polmoneDefinire le relazioni tra la struttura degli organi dell'apparato respiratorio (laringe, trachea, bronchi, polmoni, pleura)
e le funzioni da essi espletateDescrivere anatomia macroscopica e microscopica di polmone e pleuraDescrivere morfologia e struttura del cuore e del
pericardioIndicare le corrispondenze tra rami coronarici e aree miocardiche irrorateDescrivere generalità e principi generali della organogenesi dell'apparato
digerenteCorrelare lanatomia radiologica, topografica, endoscopica e clinica del canale alimentare e dell'addomeIllustrare lorganizzazione generale del
peritoneoIndicare i vasi della circolazione splancnicaDefinire le relazioni tra la struttura degli organi costituenti le prime vie digestive (bocca, faringe, esofago,
stomaco, duodeno) e le funzioni da essi espletateDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica di bocca e ghiandole salivari maggioriDefinire le
relazioni tra la struttura degli organi costituenti lintestino tenue e il colon-retto e le funzioni da essi espletateDescrivere l'anatomia macroscopica e
microscopica delle sezioni del tubo digerente: faringe, esofago e stomaco, duodeno, intestino tenue e intestino crassoDescrivere le caratteristiche
microscopiche degli organi dell'apparato digerenteDefinire le relazioni tra la struttura di fegato, vie biliari e pancreas esocrino e le funzioni da essi
espletateDescrivere anatomia macroscopica e microscopica di fegato, vie bilari e pancreasDescrivere generalità e principi generali della organogenesi
dell'apparato urinarioCorrelare l'anatomia radiologica, topografica e clinica delle vie urinarie e del reneDefinire le relazioni tra la struttura degli organi
dell'apparato urinario (reni, ureteri, vescica, uretra) e le funzioni da essi espletateDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica di reni e vie
urinarieDescrivere generalità e principi di organogenesi dell'apparato genitale maschileCorrelare lanatomia radiologica, topografica e clinica degli organi
genitali maschiliDescrivere anatomia macroscopica e microscopica di testicolo, prostata e annessi e i genitali esterni maschiliDescrivere generalità e principi
di organogenesi dell'apparato genitale femminileCorrelare lanatomia radiologica, topografica e clinica dellapparato genitale femminileDescrivere l'anatomia
macroscopica e microscopica di ovaio, utero, salpingi e genitali esterni femminiliRiconoscere le caratteristiche microscopiche degli organi dell'apparato
genitale maschile e femminile
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 40
ANATOMIA UMANA III - ANATOMIA UMANA: in - Secondo anno - Primo semestre, in - Secondo anno - Primo semestre
Correlare lanatomia radiologica, topografica e clinica delle ghiandole endocrineDefinire le relazioni tra la struttura delle ghiandole endocrine (ipofisi, tiroide,
paratiroide, pancreas endocrino, surrene, ovaio e testicolo) e le funzioni da essi espletateRiconoscere le caratteristiche microscopiche delle
ghiandoleDescrivere anatomia macroscopica e microscopica delle ghiandole endocrine: ipofisi, tiroide e paratiroidi, surrene, pancreas endocrino e sistema
endocrino diffusoDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica della mammellaDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica di cute e annessi
cutaneiDefinire le relazioni tra la struttura degli organi della sensibilità specifica (occhio e orecchio, nelle loro varie parti) e le funzioni da essi
espletateDescrivere il decorso e la struttura delle vie della sensibilità specifica: la retina, le vie ottiche e i centri ottici, i recettori, le vie e i centri
statoacusticiDescrivere lanatomia macroscopica e microscopica dellocchio: bulbo oculare e organi annessiDescrivere lanatomia macroscopica e
microscopica dellorecchio: esterno, medio e internoDescrivere lorganizzazione generale e le generalità sulla organogenesi del sistema nervoso
centraleCorrelare lanatomia radiologica, topografica e clinica del sistema nervoso centraleIndicare negli elementi essenziali l'organizzazione della
vascolarizzazione cerebraleIndicare origine e decorso dei nervi encefaliciIllustrare lorganizzazione neurochimica del sistema nervoso centraleIllustrare le
caratteristiche microscopiche del sistema nervoso centraleDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica del cervellettoDescrivere l'anatomia
macroscopica e microscopica del telencefalo e del sistema limbicoDescrivere l'anatomia macroscopica e microscopica del tronco encefalicoDescrivere
l'anatomia macroscopica e microscopica della lamina quadrigemina e del diencefaloDescrivere lanatomia macroscopica e microscopica delle
meningiDescrivere la morfologia dei ventricoli cerebrali e le modalità di produzione e circolazione del liquorDescrivere l'anatomia macroscopica e
microscopica del midollo spinaleDescrivere lorganizzazione generale e le generalità della organogenesi e della vascolarizzazione del sistema nervoso
perifericoDescrivere le caratteristiche microscopiche dei nervi periferici e dei gangliIndicare origine e decorso dei principali nervi spinaliDescrivere il decorso
e la struttura delle vie motrici e delle vie della sensibilità generaleDescrivere le caratteristiche anatomo-funzionali dei sistemi ortosimpatico e
parasimpaticoDescrivere le vie gustative e olfattive
FISIOLOGIA UMANA
FISIOLOGIA UMANA I - CARDIOLOGIA: in - Secondo anno - Primo semestre, in - Secondo anno - Primo semestre
Descrivere i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologicheSpiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali
e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energiaSpiegare i principi generali di elettrofisiologia: le basi ioniche dei potenziali di membrana, i potenziali a
riposo e i potenziali d'azioneIllustrare le modalità d'interazione fra le cellule eccitabiliTratteggiare i meccanismi generali comuni d'azione degli ormoni, nella
trasmissione di messaggi funzionali specificiIllustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca e definirne in risultato: la gettata
cardiaca come effetto di pompaSpiegare i fenomeni dell'eccitabilità e dell'automatismo cardiacoSpiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e
della pressione arteriosaSpiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisicaDescrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei
componenti sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, fattori della coagulazione e dellemostasi, proteineIllustrare il processo della coagulazioneDescrivere
sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell'emoreologia, spiegandone il significatoIllustrare le funzioni (in relazione alla
struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organoFornire le
indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfaticoIllustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi
alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangueCorrelare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorioDescrivere l'indagine
spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoriaCorrelare le fasi dellattività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che
vi sovraintendonoSpiegare i meccanismi chimici, neurologici e d'altra natura che regolano l'attività respiratoriaSpiegare le modalità di regolazione del pH
plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questaDescrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali
(correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urinaIndicare il destino dei più importanti componenti del
plasma nel passaggio attraverso il reneIllustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della volemia e della pressione
arteriosaDescrivere i meccanismi fisiologici della minzioneIllustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione, assorbimento e
spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamentoIndicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali, che integrano il SNC, il cervello enterico
e gli ormoni gastro-intestinaliIllustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimentiDescrivere nelle funzioni biochimiche
tipiche il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedioIndicare le basi biofisiche della contrazione
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FISIOLOGIA UMANA II - FISIOLOGIA E BIOFISICA: in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno - Secondo semestre
Indicare gli effetti specifici - fisiologici e patologici - dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglioIllustrare i
meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonaliDescrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni
adeno-ipofisari, nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisarioIllustrare le funzioni della tiroide e suo ruolo
nella regolazione di molteplici funzioni dell'organismoIllustrare il controllo ormonale della glicemiaIllustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e
il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidiIndicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisiIllustrare i meccanismi del controllo ormonale
sull'accrescimentoDescrivere le funzioni generali degli organi riproduttivi dalla fecondazione al partoIllustrare le fasi del ciclo ovarico ed il suo controllo
neurormonaleIllustrare le funzioni dell'apparato genitale maschileIndicare nelle linee generali l'organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale
e perifericoIndicare, in base alle più recenti scoperte, le funzioni della gliaSpiegare lorganizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitiviDescrivere i
meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione, correlandoli alla struttura dei corrispondenti organi nella componente neurologicaInterpretare
il referto dell'esame audiometrico, descrivendone le modalità di esecuzione ed il significato fisiopatologicoDescrivere gli aspetti salienti della fisiologia del
gusto ed olfattoIllustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica e viscerale: tattile, termica, propiocettiva e dolorificaIndicare nelle sue componenti
maggiori l'organizzazione del sistema motorioIllustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli interneuroniIllustrare dal
punto di vista morfo-funzionale l'organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e funzioni
motorieIllustrare i meccanismi fisiologici di regolazione di postura e locomozione, mediati dal sistema posturale mediale e dai riflessi vestibolariDescrivere le
caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio: cervelletto, gangli della baseIllustrare lorganizzazione anatomo-funzionale della corteccia
cerebraleIndicare i principi elettrofisiologici e i più comuni risultati fisiologici e patologici dell'elettroencefalogrammaDescrivere gli aspetti anatomo-funzionali
del sistema limbico e le funzioni omeostatiche dell'ipotalamoSpiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio,
memoriaSintetizzare i processi neurofisiologici di invecchiamento e morte cellulareDefinire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e
sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulareDescrivere la sessualità come sistema complesso di tipo
neuro-psico-endocrinologico
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 41
BIOCHIMICA
BIOCHIMICA I - BIOCHIMICA: in - Secondo anno - Primo semestre, in - Secondo anno - Primo semestre
Illustrare l'organizzazione strutturale delle proteine, definendo i concetti di moduli, domini e subunità. Definire i concetti di denaturazione e rinaturazione delle
proteine, sia monometriche che multimeriche.Illustrare le principali proteine fibrose, sia intracellulari che della matrice extracellulare, con riferimento alla loro
funzione di elementi strutturali delle cellule e dei tessuti.Esporre, con riferimento ad alcune proteine globulari di proteine di interesse biomedico, le
correlazioni struttura-funzione di tali proteine. Illustrare alcune proteine coniugate, con particolare riguardo alle emoproteineCorrelare la struttura
dellemoglobina alle sue funzioni di legame e trasporto dellossigeno. Illustrare il concetto di regolazione allosterica.Descrivere le funzioni generali degli
enzimi, specificando per alcuni di essi (con particolare riguardo alle proteasi) le caratteristiche strutturali del sito attivo e il meccanismo di catalisi enzimatica,
nonché le linee principali della classificazione degli enzimi. Esporre le basi della cinetica enzimatica allo stato stazionario, i concetti di inibizione competitiva
e non-competitiva, nonché i meccanismi di regolazione dellattività di alcuni enzimi ad opera di effettori allosterici.Delineare per alcune specifiche proteine di
membrana, sia estrinseche che intrinseche, le funzioni espletate come supporto all'architettura delle membrane stesse, nella formazione di canali regolati da
variazioni di differenze di potenziali e nella interazione con ligandi specifici o siti recettoriali che innescano processi enzimatici di trasduzione di
segnali.Illustrare le caratteristiche cinetiche dei processi di diffusione, di permeazione facilitata e di trasporto attivo.Esporre le caratteristiche strutturali, le
proprietà e le funzioni dei principali omo- ed eteropolisaccaridi. Definire struttura e funzioni di alcuni peptidoglicani e proteoglicani.Definire le caratteristiche
strutturali e funzionali dei principali coenzimi utilizzati nelle reazioni metaboliche, nonché le correlazioni tra i coenzimi e alcune vitamine idrosolubili.Illustrare
brevemente le reazioni di proteolisi nel tratto gastroenterico e descrivere le principali tappe del metabolismo generale degli aminoacidi e degli altri composti
azotati, con particolare riguardo allureogenesi e agli altri prodotti del metabolismo dell'arginina.Illustrare e limportanza metabolica dei composti derivati dal
catabolismo degli aminoacidi aromatici e il ruolo svolto dalla metionina, dai folati e dalla cobalamina nel metabolismo dei frammenti monocarboniosi.Illustrare
le tappe enzimatiche della biosintesi delle proteine, il ruolo svolto dalle aminoacil-tRNA sintetasi e dai ribosomi, le modificazioni post-sintetiche delle proteine
e la loro degradazione nei proteasomi.Illustrare i meccanismi enzimatici di biosintesi e le modificazioni postsintetiche degli acidi nucleici nellambito dei
processi di replicazione e di espressione dellinformazione genica, Definire le superstrutture degli acidi ribonucleici e deossiribonucleici.
BIOCHIMICA II - BIOCHIMICA: in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno - Secondo semestre
Esporre le modalità di digestione e di assorbimento intestinale dei carboidrati assunti con gli alimenti ed llustrare struttura e meccanismo d'azione
dellinsulina.Illustrare le tappe della via glicolitica, della glicogenolisi e della glicogenosintesi, sottolineando le modalità di regolazione di questi processi
metabolici ad opera di ormoni (adrenalina e glucagone) con particolare riguardo alle caratteristiche strutturali e meccanismi d'azione.Descrivere le reazioni di
interconversione dei monosaccaridi e lo shunt dell'esosomonofosfato, Illustrare il processo di gluconeogenesi e la sua regolazione in relazione al controllo
dei valori glicemici.Descrivere le tappe dell'ossidazione del piruvato e il ciclo degli acidi tricarbossilici. Illustrare i concetti fondamentali della bioenergetica,
descrivere le tappe fondamentali del trasporto intramitocondriale degli elettroni e del processi di fosforilazione ossidativa.Illustrare le varie classi di glicero- e
sfingolipidi, i terpeni, gli steroli.Illustrare la struttura degli acidi biliari, le tappe della loro biosintesi a livello epatico e delle loro successive modificazioni nel
lume intestinale, nonché il loro ruolo nei processi di digestione e di assorbimento intestinale dei lipidi. Elencare le principali classi di lipoproteine sieriche ed il
loro ruolo nel trasporto ematico dei lipidi.Illustrare la struttura delle varie classi di ormoni steroidi e le principali tappe delle loro biosintesi, nonché il
meccanismo di azione, a livello molecolare e cellulare, di tali ormoni.Illustrare la struttura della vitamina A e dei suoi derivati metabolicamente attivi,
indicando i meccanismi molecolari con i quali essi esplicano le loro funzioni. Descrivere strutture e funzioni delle altre vitamine liposolubili.Esporre la struttura
della vitamina D, le tappe della sua biosintesi e della sua attivazione, nonché il suo meccanismo dazione. Illustrare il metabolismo e le principali funzioni
delle ione calcio e le modalità di regolazione dellomeostasi di tale ione ad opera della vitamina D, del paratormone e della calcitonina.Illustrare le tappe del
catabolismo e della biosintesi degli acidi grassi, nonché le vie metaboliche preposte alla chetogenesi e alla steroidogenesiIllustrare le caratteristiche
strutturali e funzionali dei principali peptidi biologicamente attivi nonché degli ormoni e dei neurotrasmettitori sintetizzati, a partire da aminoacidi, nel sistema
nervoso centrale, nellipotalamo, nellipofisi, nella tiroide, nella midollare del surrene.
ISTOLOGIA ED EMBRIOLOGIA UMANA
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BIOLOGIA MOLECOLARE: in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre
Alla fine del corso lo studente deve:Indicare i principali metodi istologici per lo studio di cellule e tessuti; illustrare i principi su cui si basano i metodi
istochimiciIdentificare la morfologia delle principali strutture delle cellule dei mammiferiIllustrare i principi generali che regolano il differenziamento,
l'istogenesi e l'omeostasi tissutaleDefinire i diversi tipi di cellule staminali, descriverne le caratteristiche e le modalità per la loro determinazioneIllustrare le
funzioni del testicolo, la spermatogenesi ed i relativi meccanismi di controllo ormonaleIllustrare le funzioni dell'ovaio, dell'ovogenesi. Descrivere le fasi dell'
ovulazione del ciclo ovarico, ciclo uterino ed i relativi meccanismi di controllo ormonaleIllustrare la formazione dello zigote,le fasi dello sviluppo pre-impianto,
e quelle dello sviluppo dopo l'ipianto fino alla formazione del disco embrionale bilaminare e delle cavità amniotica e vitellinaIllustrare i fenomeni che regolano
lo sviluppo del disco embrionale trilaminare, la neurulazione, lo sviluppo dei somiti e del celoma embrionale, del sistema cardiovascolare primitivo e dei villi
coriali, nonché le fasi del ripiegamento dell'embrioneIllustrare lo sviluppo del sistema nervoso centrale e perifericoIllustrare lo sviluppo dell'apparato
scheletrico e muscolare, dell'apparato urogenitale, delle cavità del corpo e dell'apparato cardiovascolareIllustrare lo sviluppo dell'apparato branchiale, del
sistema respiratorio e dell'apparato digerenteIllustrare lo sviluppo e descrivere le caratteristiche morfofunzionali della placenta e del corionDescrivere le
caratteristiche dei rivestimenti epiteliali. Riconoscere e classificare gli epiteli di rivestimento e illustrare le loro specializzazioni citologicheClassificare le
ghiandole esocrine e le ghiandole endocrine e descriverne la caratteristiche morfofunzionali che ne consentono il riconoscimentoDescrivere le caratteristiche
morfo-funzionali del tessuto connettivo propriamente detto, della matrice extracellulare, del liquido interstiziale, delle cellule del connettivo e del tessuto
adiposo; spiegare i meccanismi di regolazione di quest'ultimo e le funzioni delle sue diverse componentiDescrivere le caratteristiche morfo-funzionali del
tessuto cartilagineo e del tessuto osseo, che ne consentono il riconoscimento; illustrare i meccanismi di ossificazione; descrivere le strutture del
denteRiconoscere e classificare le cellule del sangue: eritrociti, granulociti, linfociti, monociti, piastrineDescrivere lo sviluppo e riconoscere le cellule
emopoietiche, le cellule linfoidi e del sistema immunitarioDescrivere le caratteristiche morfo-funzionali del tessuto muscolare scheletrico, cardiaco e liscio
che ne consentono il riconoscimento; illustrare le basi strutturali alla base della contrazioneDescrivere le caratteristiche morfo-funzionali delle diverse
componenti del tessuto nervoso: neurone. fibra nervosa, nervo, sinapsi interneuronica e neuromuscolare
MICROBIOLOGIA
BATTERIOLOGIA E VIROLOGIA : in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno - Secondo semestre
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 42
Alla fine del corso lo studente deve:Distinguere le caratteristiche peculiari dei microrganismi procarioti ed eucarioti ed indicare i principi generali della
tassonomia microbicaIllustrare le caratteristiche peculiari di struttura e funzione dei microrganismi procarioti ed eucarioti, dei virus e delle spore
battericheDescrivere la classificazione generale dei batteriIllustrare le caratteristiche essenziali del metabolismo aerobio, anaerobio e fermentativo, nonché
le esigenze nutrizionali di batteri e illustrare sulle basi genetiche dell'adattamento dei batteri alle modificazioni dell'ambienteFornire indicazioni generali sulle
modalità di riproduzione dei batteri a livello cellulare e di popolazioneDescrivere nelle caratteristiche generali le proprietà biologiche, chimiche e fisiche dei
virusDescrivere la classificazione generale dei virusFornire indicazioni generali sui metodi di coltivazione e di titolazione di virus batterici e animali e di batteri
patogeni nell'uomoDescrivere nelle caratteristiche generali i rapporti virus-cellula e i meccanismi di riproduzione dei virus batterici (ciclo litico e ciclo
lisogenico)Descrivere nelle caratteristiche generali i meccanismi di moltiplicazione dei virus animali a DNA ed RNA e illustrare le fasi dell'infezione virale e le
conseguenze del danno cellulareDescrivere le caratteristiche generali della riproduzione dei protozoiDescrivere la classificazione generale dei
protozoiDescrivere le caratteristiche generali della riproduzione dei miceti e dedurne le implicazioni per la loro classificazione e identificazioneIndicare i
componenti cellulari e i prodotti solubili (tossine) dei batteri, dei miceti e dei protozoiDescrivere il coinvolgimento della difesa immunitaria contro le infezioni
ed illustrare in modo sintetico le caratteristiche della risposta immunitaria nelle infezioni batteriche, virali, micotiche e protozoarieDescrivere il danno indiretto
dipendente dal coinvolgimento del sistema immunitario dell'ospiteIllustrare le basi razionali dell'immunoterapia e della preparazione dei vacciniFornire
indicazioni generali sul meccanismo d'azione antimicrobica degli agenti sterilizzanti e disinfettantiIllustrare le basi biochimiche e genetiche della resistenza
dei microrganismi ai chemioantibioticiDescrivere la regolazione della sintesi, il meccanismo d'azione e il ruolo protettivo dell'interferone nelle infezioni
viraliFornire le indicazioni clinicamente utili sui metodi per l'isolamento e l'identificazione dei microrganismi e partire dai materiali organiciFornire indicazioni
generali sui metodi di evidenziazione della reazione antigene-anticorpo e sulla loro applicazione a fini diagnosticiDescrivere i metodi di valutazione delle
sensibilità in vitro dei microrganismi ai farmaci antimicrobici
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
IMMUNOLOGIA CLINICA, REUMATOLOGIA: in - Terzo anno - Primo semestre, in - Terzo anno - Primo semestre
Alla fine del corso lo studente deve:DIllustrare i concetti di omeostasi, di riserva funzionale e di scompensoComprendere il concetto di antigene e
immunogenicità, self e non self .Conoscere e descrivere il sistema immunitario: organi, cellule e molecoleDescrivere il coinvolgimento della difesa
immunitaria contro le infezionidescrivere gli effettori dell' immunità innata ed i loro meccanismi funzionali: adesione, chemiotassi, fagocitosiDescrivere i
principali aspetti molecolari e cellulari delle fasi precoci della flogosiConoscere I meccanismi recettoriali dell'immunità innata, la trasduzione del segnale e le
citochine proinfiammatorieDescrivere i principali aspetti molecolari e funzionali del sistema del complementoIllustrare i fenomeni vascolari e descrivere le
azioni svolte dai mediatori coinvolti nelle diverse fasi della flogosi acutaIllustrare i fenomeni sistemici che si associano alla flogosi acutaComprendere il ruolo
pleiotropico del macrofago in risposta al danno persistenteDescrivere i meccanismi che stanno alla base della comunicazione intercellulare, della formazione
e delle funzioni delle citochine e dei loro recettoriConoscere l' interazione tra Immunità Innata ed AcquisitaCorrelare la struttura e la funzione dell' MHC con
la processazione e la presentazione dell' antigeneConoscere e descrivere la maturazione e l' attivazione dei linfociti T. Illustrare il ruolo funzionale del
recettore dei linfociti T(TCR)Conoscere e descrivere la maturazione e l' attivazione dei linfociti BSaper descrivere l' organizzazione dei geni e la formazione
delle Immunoglobuline. Conoscere le differenze fra le diverse classi di IgDescrivere i meccanismi che stanno alla base della risposta immunitaria
umoraleDescrivere i meccanismi che provocano le diverse reazioni di ipersensibilità: classificazione e basi immunologicheConoscere il meccanismo
patogenetico e saper illustrare le principali manifestazioni cliniche delle reazioni di ipersensibilità di I tipoDescrivere i meccanismi che sono alla base dell'
autoimmunità. Illustrare la relazione tra autoimmunità e tolleranza immunologicaSaper indicare I meccanismi patogenetici delle principali patologie
autoimmuniIllustrare i principi generali che regolano la risposta immunitaria nei trapiantiConoscere le immunodeficienze, congenite ed acquisite, come
conseguenza del ridotto o mancato funzionamento del sistema immunitarioDescrivere il ruolo del sistema immunitario sullo sviluppo dei tumoriConoscere le
principali tecniche di laboratorio in diagnostica immunologica e sierologica
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - MEDICINA DELLE MIGRAZIONI, MEDICINA INTERNA: in - Primo anno - Primo semestre
Evoluzione del concetto di salute e malattia nella storia della specie unana.Differenze della percezione di salute e malattie nelle diverse etnie migranti.
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METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA, STATISTICA E INFORMATICA: in - Primo anno - Primo semestre
Ricapitolazione di matematica (includendo i logaritmi); dati, variabili, il foglio di lavoro; distribuzioni; tabelle di frequenze, grafici, istogrammi.Descrizione di
distribuzioni - Simmetria, skewness; la media aritmetica; la media geometrica; la mediana; la media geo.Contrasto tra una malattia e la definizione di un
caso di una malattia; Intervalli di normalità; tests di screening; tests diagnostici; il check-up; evoluzione di tests per HIVmetrica; percentuali; centili; la
deviazione standard.La probabilità e distribuzioni di probabilità: laddizione e la moltiplicazione di probabilità; la distribuzione Normale; la distribuzione
binomiale.Campionamento: Campionamento casuale; bias; errori di campionamento; lerrore standard di una stima; lintervallo di confidenza al 95%.Tests
statistici della significatività. Razionale; Karl Popper; i tests di t „student, il test di chi-quadrato.Le misure di rischio. proporzioni, odds e tassi; il rischio
relativo, il rischio attribuibile, prevalenza; incidenza.Applicazioni epidemiologiche. Il fumo; lobesità; le cause di morte; la disuguaglianza di salute in Italia; la
fertilità; la mortalità infantile; la mortalità materna; linterruzione volontaria di gravidanza. Le tabelle di mortalità, Sopravvivenza, la speranza di vita.Strategie
per la prevenzione: Vantaggi e svantaggi delle strategie basate sul individuo per esempio il screening, e quelle basate sulla popolazione, per esempio
educazione per la salute.Anatomia e le periferie del computer; hands-on EXCEL, WORD, programmi di statistica.
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE I - PSICOLOGIA CLINICA: in - Primo anno - Primo semestre
Introduzione al rapporto medico-paziente in situazioni cliniche partcolari.Bioetica (crediti professionalizzanti, discussione di situazioni dalla cronaca).
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE II - BIOCHIMICA: in - Primo anno - Secondo semestre, in - Primo anno - Secondo semestre
Conoscere i metodi informatici e statistici di analisi della frequenza cardiacaConoscere ed applicare gli indici di variabilita' a condizioni fisiologiche e
patologicheSaper descrivere i principi che regolano la Codifica e trasmissione dell'informazione nei sistemi viventiSaper utilizzare, distinguendo fra problemi
complicati e problemi complessi, i metodi più idonei alla soluzione di ciascunoSaper utilizzare le maggiori banche dati on line in campo medicoSaper usare
gli strumenti informatici per selezionare l'informazione scientifica online e valutarne il valore
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 43
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA DI BASE III - PSICOLOGIA CLINICA: in - Secondo anno - Primo semestre, in - Secondo anno - Primo semestre
Definire la natura della scienza medica e della prassi clinica e inquadrarle nei diversi contesti storici e geograficiEssere in grado di inquadrare storicamente i
principali sviluppi teorici e pratici della medicina e aver compreso i principali fattori, storico-culturali, che hanno influenzato levoluzione dei problemi medici e
dei modelli della malattia;Essere in grado di inquadrare le motivazione culturali che determinano la percezione dello stato di malattia e le aspettative dalla
medicina da parte di pazienti provenienti da contesti sociali, culturali, ambientali diversiiEssere consapevole che il dibattito teorico sulla natura e il ruolo della
medicina è influenzato da idee generali sulla natura della salute e della malattia;Essere consapevole delle sfide concettuali, metodologiche ed etiche della
rivoluzione genomica in medicina;Essere in grado di applicare le nozioni apprese alla ricostruzione storica della strategia di concettualizzazione di particolari
malattie.Identificare le relazioni fra psicologia, medicina, psicologia medica, psichiatria e definirne i campi di studio e di intervento; discutere criticamente le
competenze richieste al Medico di Medicina Generale in questi settoriDefinire e caratterizzare le personalità in riferimento alle reazioni alla malattia
organicaDefinire e classificare le motivazioni e lo stressIdentificare le differenti caratteristiche e valenze della comunicazione non verbale e della
comunicazione verbaleIdentificare il ruolo e descrivere il comportamento del medico nel colloquio Medico/Paziente per migliorare lo stile di vita e la qualità di
vitaDescrivere i possibili modi di vivere i rapporti con il medico e con la sanità da parte di pazienti provenienti da contesti sociali, culturali, ambientali
diversiDescrivere le basi teoriche e le possibili tecniche per facilitare la comunicazione Medico/Paziente (con il paziente che non collabora, che somatizza,
con difficoltà di comprensione, ecc.). Definire il Colloquio come strumento terapeutico. Definire e descrivere l'effetto placeboSapere avviare il colloquio con il
paziente utilizzando tecniche utili a raccogliere informazioni (domande aperte, chiuse, di stimolo, ecc.)Presentare i principali test psico-diagnostici
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA I - METODOLOGIA CLINICA CHIRURGICA: in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno - Secondo semestre, in - Secondo anno Secondo semestre
Indicare i principi generali e discutere criticamente le metodologie di valutazione etica di un caso clinicoIndicare e discutere i principi etici e morali che si
oppongono all'accanimento terapeuticoEtica del diritto alla vita in un malato terminale: conoscere il significato di eutanasia ed i limiti applicativi nei riguardi
del paziente e della famigliaDefinire e discutere i principi condivisi dell'etica medica: beneficialità, non maleficialità, rispetto dell'autonomia del paziente,
giustiziaDefinire la visione della salute, della malattia e del malato nelle principali culture contemporanee. Discutere la possibile dimensione multietnica della
Medicina futuraDescrivere brevemente la storia della microbiologia e delinearne l'influenza sulla nascita del pensiero causale in medicinaNell'approccio
qualitativo all'anamnesi: valutare la personalità e lo stile di vita del pazienteUtilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini diagnostiche di
prima scelta, secondo criteri decisionali di efficienza ed efficacia e in funzione del rapporto tra benefici, rischi e costiDescrivere le principali strategie logiche
atte a formulare una diagnosi, una prognosi; definire la serendipità e il suo ruolo nella diagnosi clinica e nella scoperta in medicina; illustrare i concetti di
disturbo bersaglio e infermitàDiscutere criticamente i principi e le regole della Evidence Based Medicine per l'analisi e la soluzione dei problemi clinici
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - METODOLOGIA CLINICA CHIRURGICA: in - Terzo anno - Primo semestre, in - Terzo anno - Primo semestre, in - Terzo anno - Primo semestre,
in - Terzo anno - Primo semestre
Storia ed epistemologia del metodo sperimentale, l'evoluzione del metodo clinico e le origini della sperimentazione clinica Strutture logiche e modelli cognitivi
del ragionamento diagnostico e della Medicina basata sulle prove (Evidence Based Medicine – EBM) La statistica medica e la epidemiologia clinica e
l'inglese scientifico come strumenti importanti per valutare le evidenze cliniche e/o sperimentali Pianificazione e conduzione di una ricerca in medicina:
statistica (tests di significatività, calcolo delle dimensione del campione, metanalisi, ect) e metodologia e “journal club” Insegnamento del linguaggio medico
e della scrittura scientifica come strumenti per la comunicazione con gli operatori sanitari e con il paziente Saper impostare il rapporto medico-paziente
Sapere eseguire l'anamnesi Saper eseguire l'esame obiettivo
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA II - STORIA DELLA MEDICINA: in - Terzo anno - Primo semestre
Storia ed epistemologia del metodo sperimentale, l'evoluzione del metodo clinico e le origini della sperimentazione clinicaStrutture logiche e modelli cognitivi
del ragionamento diagnostico e della Medicina basata sulle prove (Evidence Based Medicine – EBM)La statistica medica e la epidemiologia clinica e
l'inglese scientifico come strumenti importanti per valutare le evidenze cliniche e/o sperimentaliPianificazione e conduzione di una ricerca in medicina:
statistica (tests di significatività, calcolo delle dimensione del campione, metanalisi, ect) e metodologia e “journal club”Insegnamento del linguaggio medico e
della scrittura scientifica come strumenti per la comunicazione con gli operatori sanitari e con il pazienteSaper impostare il rapporto medico-pazienteSapere
eseguire l'anamnesiSaper eseguire l'esame obiettivo
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
METODOLOGIA MEDICO SCIENTIFICA CLINICA III - METODOLOGIA CLINICA MEDICA: in - Terzo anno - Secondo semestre, in - Terzo anno - Secondo semestre
Discutere sui rischi e sulle caratteristiche dell'errore in medicina, esaminando epicriticamente processi decisionali veri o simulatiDisegnare un albero
genealogico come strumento di applicazione della genetica formale nella diagnosi di malattie mono- o multi-genicheIndividuare le tappe fondamentali del
ragionamento clinico (individuazione e definizione di problema, ipotesi iniziali, controllo delle ipotesi Verifica e Falsificazione, il processo decisionale)Saper
utiklizzare gli strumenti per la registrazione dei dati medici: cartella clinica orientata per problemi e schede per pianificare sperimentazioni
clinicheRiconoscimento di quadri clinici attraverso algoritmi diagnostici, metodo ipotetico-deduttivo, metodo abdicativo e tecniche di role playSaper
distinguere e discutere i principali sintomi e segni clinici (dispnea, dolore toracico, ematemesi, melena, emoftoe, febbre, dolore addominale, cefalea,
manifestazioni cutanee di malattie sistemiche)Saper distinguere e discutere i risultati quantitativi e qualitativi di esami strumentali e di laboratorio come
strumenti diagnostici
FISICA MEDICA
in - Primo anno - Primo semestre
Obiettivi irrinunciabili del Corso integratoAlla fine del corso lo studente deve:Dare le definizioni delle principali grandezze fisiche e individuare le loro unità di
misura secondo il sistema internazionale (specificamente in relazione alla loro utilizzazione in medicina) e illustrare i concetti di accuratezza e precisione di
una misura definendo le principali cause di erroreRappresentare graficamente i fenomeni fisici, in particolare quelli che coinvolgono l'uomo e interpretarne le
rappresentazioni grafiche. Definire le funzioni dimensionali e darne esempi semplici dal campo medicoDare la definizione di deformazione e di elasticità con
riferimento alle strutture corporeeFornire la definizione di densità e descrivere le procedure per la sua misurazioneDare la definizione di pressione e indicare
le modalità per la sua misurazioneFornire la definizione di viscosità e coefficiente di viscosità di un liquido reale; descrivere sinteticamente il trasporto in
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 44
regime viscoso, i processi di sedimentazione, elettroforesi, centrifugazione con esempi di applicazioni in campo medico-laboratoristicoSpiegare la distinzione
tra moto laminare e moto turbolento e dare la definizione di numero di Reynolds
(English)
Integrated Course of MEDICAL PHYSICS Core Curriculum General teaching objectives, by the end of the course the sudent must: to provide the
fundamentals of physics, only touched upon in secondary school, aimed at comprehension and study of medical subjects in physics, such as fluidodynamics,
diffusion, ionic currents applied to processes belonging to the human system.
CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
BIOLOGIA CELLULARE: in - Primo anno - Primo semestre, in - Primo anno - Primo semestre, in - Primo anno - Primo semestre
Conoscere le interazioni forti e deboli nella materia e la natura dei legami chimiciDefinire la concentrazione e conoscere le proprietà delle soluzioniDefinire i
concetti di osmolarità, osmolalità e pressione osmoticaSaper definire i processi chimici all'equilibrio e nella loro dinamicaDefinire il pH e conoscere le
proprietà di acidi, basi, sali e tamponiSaper indicare i principi di base del trasferimento di elettroni e della bioenergeticaConoscere la nomenclatura, forma e
simmetria delle molecole organicheConoscere le caratteristiche chimiche di aminoacidi e proteineConoscere le caratteristiche chimiche dei
carboidratiConoscere le caratteristiche chimiche dei lipidiDescrivere la struttura chimica del DNA nella logica dei fenomeni genetici
LINGUA INGLESE
LINGUA INGLESE I: in - Primo anno - Secondo semestre
Documento generato da GOMP2012 (smart_edu) - www.besmart.it
Saper ordinare gli elementi in una frase in termini lessico-sintattici (definire il word order e le loro variazioni, quali interrogatives and negatives)Saper
comprendere la struttura di frasi complesse in termini lessico-grammaticali e sintattici, quale luso dei connettori, il periodo ipotetico e la consecutio
temporumEssere in grado di dedurre il significato di una parola sconosciuta dai marcatori morfologici (VP, modals, NPs, quantificatori and determiners,
prefissi e suffissi )Saper descrivere gli elementi pertinenti all'uso di un farmaco da un prontuario
SCIENZE RADIOLOGICHE, ONCOLOGICHE E ANATOMO-PATOLOGICHE - Medicina e chirurgia 'C' pag. 45