L`approccio delle aziende e delle associazioni

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L`approccio delle aziende e delle associazioni
Indagine su:
L’approccio delle aziende
e delle associazioni
nei confronti
dell’accessibilità dei siti web
Gennaio 2005
Indice
Introduzione
◗ Obiettivo e metodologia dell’indagine
◗ Composizione e rappresentatività del campione
Il questionario
L’analisi
◗
◗
◗
◗
◗
◗
◗
Conoscenza del tema dell’accessibilità del web
Obbligatorietà dell’accessibilità per i soggetti privati
Valore dell’investimento sull’accessibilità
Progetti futuri sull’accessibilità
Costi dell’accessibilità
Obiettivi dell’accessibilità
Benefici dell’accessibilità
Conclusioni
PDC srl — viale Bianca Maria 26 — 20129 Milano — tel. 02795530 — fax 02796189 — www.pdc.it
Introduzione
Obiettivo e metodologia dell'indagine
Scopo dell’indagine è verificare il grado di informazione e l’approccio che le aziende
e le realtà associative hanno nei confronti dell’accessibilità dei siti web.
Per maggiore chiarezza si fornisce una definizione dell’accessibilità, secondo quanto
afferma il W3C, ente internazionale di riferimento del settore.
L’accessibilità degli strumenti informatici fa riferimento a interfacce e sistemi
di navigazione fruibili da parte di chiunque, indipendentemente dal mezzo utilizzato,
sia esso un browser, uno screen reader o un browser testuale. Per questo un sito
accessibile è navigabile anche da utenti che presentano disabilità fisiche o cognitive.
L’indagine è stata effettuata attraverso interviste telefoniche ai responsabili
del settore Comunicazione, Marketing o Internet delle organizzazioni di riferimento.
Composizione e rappresentatività del campione
Il campione è composto da un totale di 118 organizzazioni e comprende:
◗ alcune delle aziende più rappresentative in Italia nei settori del credito,
della grande distribuzione, dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell’energia,
dei servizi, dell’editoria online;
◗ alcune tra le più rappresentative associazioni no-profit.
PDC srl — viale Bianca Maria 26 — 20129 Milano — tel. 02795530 — fax 02796189 — www.pdc.it
Il questionario
L’indagine è stata effettuata sui seguenti fattori:
◗ conoscenza del tema dell’accessibilità del web;
◗ obbligatorietà dell’accessibilità per i soggetti privati;
◗ valore dell’investimento sull’accessibilità;
◗ progetti futuri sull’accessibilità;
◗ costi dell’accessibilità;
◗ obiettivi dell’accessibilità;
◗ benefici dell’accessibilità.
Analisi
I dati seguenti si riferiscono all’universo delle organizzazioni che hanno risposto
all’indagine.
Conoscenza del tema dell’accessibilità
Il campione selezionato – rispecchiando la reale situazione di mercato –
risulta composto da soggetti che presentano un approccio diverso
con l’accessibilità. Di questi, infatti:
◗ l’8% ha un sito accessibile;
◗ il 65%, non dispone di un sito accessibile, ma sa di cosa si tratta;
◗ il 27% non sa cosa sia l’accessibilità.
Aziende/Associazioni e accessibilità dei siti
Informati
8%
Non informati
Con sito accessibile
27%
65%
(Fig. 1 – Base: intero campione)
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Obbligatorietà dell’accessibilità
Alla luce della normativa italiana in materia (Legge Stanca - n. 4 del 09/01/04)
che rende obbligatoria l’accessibilità per tutti gli enti pubblici che creano
o aggiornano il proprio sito, l’indagine ha messo a fuoco la percezione di aziende
e associazioni riguardo a una eventuale normativa che estenda tale obbligo anche
ai soggetti non pubblici.
Tra coloro che non sono a conoscenza del tema dell’accessibilità, il 44% non crede
che tali accorgimenti tecnici diverranno obbligatori in futuro per le aziende private,
mentre il 31% crede, al contrario, che ciò diverrà obbligatorio.
Le aziende e le associazioni che sono a conoscenza del tema, ritengono per il 53%
che l’accessibilità diventerà obbligatoria anche per le aziende private, contro il 34%
che pensa il contrario.
Pareri diversi sono emersi anche presso i soggetti che possiedono un sito accessibile:
il 55% non crede all’obbligatorietà per i privati, contro un 27% che lo ritiene invece
probabile.
Analizzando in generale le risposte a tale interrogativo del totale del campione,
emerge che, secondo il 46%, l’accessibilità diventerà obbligatoria anche per i soggetti
privati, contro un 39% che la pensa contrariamente.
L’accessibilità diventerà obbligatoria per i soggetti privati?
Sì
15%
No
Non saprei
46%
39%
(Fig. 2 – Base: intero campione)
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Valore dell’investimento
Un’omogeneità di approccio del campione si è riscontrata rispetto al valore
dell’investimento necessario per la realizzazione di siti accessibili. La maggior parte
dei soggetti intervistati (88%) ritiene infatti che l’accessibilità sia un progetto su cui
vale la pena effettuare degli investimenti.
L’accessibilità è un progetto su cui le aziende dovrebbero investire?
9%
Sì
No
3%
Forse
88%
(Fig. 3 – Base: coloro che non conoscono
e coloro che conoscono l’accessibilità)
Progetti futuri sull’accessibilità
Il 58% di coloro che non sono a conoscenza dell’argomento e il 76% di coloro
che sono a conoscenza dell’argomento pensa di prendere in considerazione in futuro
l’idea di realizzare un sito in modalità accessibile. Più in generale, un confronto
tra queste due realtà mette in luce che il 71% è propenso per una realizzazione
futura di tale sito per la propria azienda o associazione, mentre solo il 22% non
ha intenzione di prendere in considerazione l’idea.
Pensa di prendere in considerazione l’idea di realizzare un sito accessibile?
7%
Sì
No
22%
Forse
71%
(Fig. 4 – Base: coloro che conoscono
e non conoscono l’accessibilità)
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I settori di mercato maggiormente sensibili all’accessibilità sono – in ordine –
le banche, le associazioni no-profit e i servizi (che comprendono al proprio interno
trasporti, energia, telecomunicazioni e servizi vari).
Pensa di realizzare un sito accessibile?
Banche
Associazioni
35
Giornali on-line e
30
agenzie di stampa
25
Grande distribuzione
20
Servizi vari
Servizi e-learning
15
10
5
(Fig. 5 – Base: coloro
0
che conoscono e non
conoscono l’accessibilità)
sì
no
sì
no
sì
no
sì
no
sì
no
sì
no
Costi dell’accessibilità
Delle aziende e associazioni che sono a conoscenza del tema, solo il 25% crede
che la realizzazione di un sito in modalità accessibile sia economicamente gravoso,
rispetto al 58% che non lo ritiene tale.
Crede che realizzare un sito accessibile sia costoso?
12%
Sì
No
5%
25%
Non saprei
Dipende
58%
(Fig. 6 – Base: coloro che conoscono
l’accessibilità)
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Obiettivi dell’accessibilità
Il 43% delle aziende e associazioni che possiede un sito accessibile, lo ha realizzato
per motivi legati alla tipologia di utenza di riferimento. In particolare, il 25% ritiene
di aver realizzato tali accorgimenti tecnici sulla scia di specifiche scelte aziendali,
il 13% per una scelta etica, sempre il 13% per un adeguamento alle norme e,
per concludere, il 6% per via degli specifici servizi offerti.
Ci sono motivazioni particolari che vi hanno spinto a realizzare
un sito accessibile?
13%
Utenza
Scelta aziendale
43%
6%
Scelta etica
Per servizi che offriamo
Adeguamento norme
13%
(Fig. 7 – Base: coloro che possiedono
un sito accessibile)
25%
Benefici dell’accessibilità
Il 64% dei soggetti che hanno un sito accessibile ritiene che l’accessibilità porti
benefici contro un 27% che non è in grado di rispondere e un 9% da cui è emerso
un risultato negativo.
Il sito accessibile vi ha portato dei benefici?
Sì
27%
No
Non saprei
64%
9%
(Fig. 8 – Base: coloro che possiedono
un sito accessibile)
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Il 55% degli intervistati (con sito accessibile) ha dichiarato di aver rilevato un aumento
degli accessi al proprio sito grazie all’attivazione della modalità accessibile, mentre
il 27% non è stato in grado di rilevare tale crescita, e il 9% ritiene che la crescita
di accessi riscontrata sia dovuta solo in parte all’accessibilità. Un altro 9% non ha
ravvisato alcun cambiamento.
Avete riscontrato una crescita degli accessi al vostro sito?
9%
Sì
No
55%
27%
Non saprei
In parte
(Fig. 9 – Base: coloro che possiedono
un sito accessibile)
9%
Conclusioni
Dall’insieme dei dati emerge uno scenario che fa pensare a un’attenzione crescente per
questo tema e a una rapida evoluzione della situazione. Due sono le sfere di interesse:
da un lato l’esigenza di rendere disponibili a tutti le risorse e le informazioni disponibili
in rete, dall’altro la necessità – per le aziende e le associazioni – di entrare in contatto
con tutti i potenziali utenti.
Al momento, solo l’8% del campione sottoposto all’indagine dispone di un sito web
accessibile, ma la maggior parte delle aziende intervistate ha dimostrato grande
interesse nei confronti dell’accessibilità: l’88% del campione (a esclusione dei soggetti
che hanno già un sito accessibile) ritiene che questo sia un progetto su cui valga
la pena investire e il 71% ritiene che prenderà in considerazione l’idea di realizzare
un sito accessibile. Il costo, inoltre, non sembra costituire un ostacolo per la fattibilità
del progetto per il 58% degli intervistati, mentre lo è per il 25%.
Un dato interessante riguarda la tipologia di organizzazioni che mostrano maggiore
interesse nei confronti dell’accessibilità, ovvero il mondo delle banche e quello
associativo, per una naturale propensione a consentire al più vasto pubblico possibile
di entrare in contatto con loro, se pure per diversi motivi. Il 43% delle aziende
e associazioni che hanno un sito accessibile, infatti, ha scelto di realizzarlo per la propria
specifica tipologia di utenza, il 25% per una strategia aziendale legata al ritorno
di immagine e il 13% per una scelta etica.
I benefici per chi possiede un sito accessibile sembrano innegabili. Ad affermarlo
è il 64% del campione, mentre il 55% dichiara di aver registrato una crescita
degli accessi proprio grazie all’accessibilità.
PDC srl — viale Bianca Maria 26 — 20129 Milano — tel. 02795530 — fax 02796189 — www.pdc.it