Presentazione su Don Chisciotte
Transcript
Presentazione su Don Chisciotte
Presentazione su Don Chisciotte EMANUELA ALIANO 1^B grafico a.s. 2008\2009 Don Chisciotte cerca di convincere Sancio Panza Don Chisciotte cercò di convincere un contadino del suo paese, uomo dabbene ma con pochissimo sale in zucca. E in conclusione, il povero• villico si Chisciotte cercò di convincere un Don decise a partire con contadino del suo paese,un uomo per lui e a servirgli benedama con pochissimo sale in scudiero. Gli dicevaE in conclusione,il povero zucca. fra l’altro Don villico si decise a partire con lui e a Chisciotte, servirgli che si da scudiero. Gli diceva,fra disponessel’altro,Don di buon Chisciotte che si animo ad disponesse di buon animo ad accompagnarlo, accompagnarlo,perché poteva perché poteva capitargli qualche avventura grazie capitargli qualche alla quale poteva conquistare un’isola avventura grazie e metterci lui come governatore. Con alla quale poteva queste ed altre promesse del genere conquistare un’isola Sancio e metterci lui come Panza,così si chiamava il contadino,lasciò sua moglie e i suoi governatore. Don Chisciotte e il contadino figli ed entrò scudiero del suo compaesano Con queste ed altre promesse del genere Sancio Panza, così si chiamava il contadino, lasciò sua moglie e i suoi figli e diventò scudiero del suo compaesano. Don Chisciotte pensò quindi a procurarsi denaro e raggranellò una discreta somma. Avvertì il suo scudiero dell’ora e del giorno in cui pensava di mettersi in cammino, affinché si fornisse di tutto ciò che gli sembrava più necessario; e in particolare l’incaricò di portare delle bisacce. LuiChisciotte disse che lepensò avrebbe • Don quindi a portate e che pensava anchee di procurarsi denaro raggranellò una portare un buonissimo che il suo discreta somma.asino Avvertì aveva.scudiero dell’ora e del giorno in cui La partenza pensava di mettersi in cammino, affinché si fornisse di tutto ciò che gli sembrava più necessario; e in particolare l’incaricò di portare delle bisacce. Lui disse che le avrebbe portate e che pensava anche di portare un buonissimo asino che Don Chisciotte fornirsi d’una piùdi onorevole cavalcatura non aveva.pensò DondiChisciotte pensò appena sefornirsi ne fosse d’una data l’occasione, togliendo magari il cavallo al più onorevole primo scortese cavalierenon che appena avesse incontrato. Non veduti da cavalcatura se ne fosse data l’occasione, togliendo magari il quale nessuno uscirono dal paese, una notte, nel corso della cavallo al che primo scortese cavaliere camminarono tanto quando albeggiò si considerarono ormai che avesse incontrato. Non veduti sicuri che non li avrebbero più trovati neanche seda avessero cercato di nessuno uscirono dal paese, una inseguirli. notte, nel corso della quale camminarono tanto che quando albeggiò si considerarono ormai sicuri che non li avrebbero più trovati neanche se avessero cercato di inseguirli. • • IlIlpatto patto Disse al suo padrone Sancio Panza: -Mi raccomando, signor cavaliere errante, che non le esca di mente quello che mi ha promesso riguardo all’isola, che io saprò governarla, anche se sarà grande. • Al che rispose Don Chisciotte: • -Tu devi sapere, amico Sancio Panza, che fu diffuso tra gli antichi cavalieri erranti fare i loro scudieri isolePanza: o regni che Disse al governatori suo padronedelle Sancio conquistavano, e io sono benerrante, deciso ache non le esca di mente quello che mi ha promesso -Mi raccomando, signor cavaliere non venir meno a questa così gentile riguardocostumanza. all’isola, che io saprò governarla, anche se sarà grande. • rispose - Quand’è rispose Sancio Panza Al che DoncosìChisciotte: , se io, per uno Sancio di questiPanza, miracoli difu diffuso tra gli antichi cavalieri erranti fare i loro -Tu devi-cui sapere, amico che lei parla, diventassi re, allora scudieri Giovanna governatori delle isole o regni Gutièrrez, la mia metà,che conquistavano, e io sono ben deciso a non venir meno niente meno che regina, a questadiventerebbe così gentile costumanza. e i miei figli principi. - Quand’è così- rispose Sancio Panza - se io, per uno di questi miracoli di cui lei parla, diventassi • - E chi lo mette in dubbio?- rispose re, alloraDon Giovanna Gutièrrez, la mia metà, diventerebbe niente meno che regina, e i miei figli Chisciotte. • - Lo metto in dubbio io – ribattè principi. - E chi loSancio. mette in dubbio?- rispose Don Chisciotte. - Lo metto in dubbio io – ribattè Sancio. A questo punto scoprirono trenta o quaranta mulini a vento che si trovavano in quella campagna, e non appena Don Chisciotte li vide, disse al suo scudiero: - Guarda lì, amico Sancio Panza, che ci si mostrano trenta e più smisurati giganti, con i quali ho intenzione di azzuffarmi e di ucciderli tutti, così con le loro spoglie cominceremo ad arricchirci, che questa è buona guerra, ed è fare un servizio a Dio togliere questa mala semenza dalla faccia della terra. - Che giganti? – disse Sancio Panza. - Quelli che vedi là – rispose il suo padrone – dalle smisurate braccia; e ce n’è alcuni che arrivano ad averle lunghe due leghe. - Badi la signoria vostra – osservò Sancio che quelli che si vedono là nono son giganti, ma mulini a vento, e ciò che in essi paiono le braccia, son le pale che girate dal vento fanno andare la pietra del mulino. - Si vede bene – disse Don Chisciotte – che non te n’intendi d’avventure; E così dicendo, diede di sprone al suo cavallo Ronzinante, senza far caso a ciò che gli gridava Sancio Panza, per avvertirlo che erano certamente mulini a vento, e non giganti, quelli che andava ad attaccare. Ma lui era talmente convinto che erano giganti che gridava a gran voce: - Non scappate, codarde e vili creature, che . è un cavaliere solo che vi attacca A questo punto scoprirono trenta o quaranta mulini a vento che si trovavano in quella campagna, e non appena Don Chisciotte li vide, disse al suo scudiero: Guarda lì, amico Sancio Panza, che ci si mostrano trenta e più smisurati giganti, con i quali ho intenzione di azzuffarmi e di ucciderli tutti, così con le loro spoglie cominceremo ad arricchirci, che questa è buona guerra, ed è fare un servizio a Dio togliere questa mala semenza dalla faccia della terra. ciao - Che giganti? – disse Sancio Panza. - Quelli che vedi là – rispose il suo padrone – dalle smisurate braccia; e ce n’è alcuni che arrivano ad averle lunghe due leghe. - Badi la signoria vostra – osservò Sancio - che quelli che si vedono là nono son giganti, ma mulini a vento, e ciò che in essi paiono le braccia, son le pale che grate dal vento fanno andare la pietra del mulino. - Si vede bene – disse Don Chisciotte – che non te n’intendi d’avventure; E così dicendo, diede di sprone al suo cavallo Ronzinante, senza far caso a ciò che gli gridava Sancio Panza, per avvertirlo che erano certamente mulini a vento, e non giganti, quelli che andava ad attaccare. Ma lui era talmente convinto che erano giganti che gridava a gran voce: - Non scappate, codarde e vili creature, che è un cavaliere solo che vi attacca. A questo punto soffiò un po’ di vento e le grandi pale cominciarono a muoversi, e Don Chisciotte spinse Ronzinante a gran galoppo e investì il primo mulino che si trovò davanti; e avendo dato un gran colpo di lancia alla pala, il vento la fece ruotare con tal furia che fece a pezzi la lancia, trascinandosi dietro cavallo e cavaliere, che rotolò tramortito per terra. rse ad aiutarlo Sancio a, con tuta la velocità uo asino.