Scheda progetto - Integrazione Migranti

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Scheda progetto - Integrazione Migranti
Progetto pilota “Bottega degli apprendisti Italiani”
“Scuola di cultura della vita quotidiana”
INTRODUZIONE
Importanza della conoscenza della lingua e della cultura italiana come elemento di integrazione
Nel processo migratorio, conoscere la lingua del paese di accoglienza, significa, per i migranti, non
solo avere la certezza di potersi muovere in autonomia e soddisfare i propri bisogni primari, ma
anche partecipare pienamente alle attività della società ospitante e interagire adeguatamente in
situazioni in cui è in gioco l’esercizio dei propri diritti e doveri.
La carenza di competenze linguistico-comunicative di base è uno dei fattori che ostacola il loro
dinamico processo di integrazione nel contesto economico, sociale e culturale.
L’insegnamento della lingua ai cittadini stranieri adulti, e soprattutto a quelli di più recente
immigrazione, assume quindi una funzione chiave per l’accoglienza dei migranti e per un loro
effettivo inserimento sociale. La competenza linguistica, tuttavia, è condizione necessaria ma non
sufficiente per favorire una adeguata integrazione della persona migrante: parimenti importante
risulta essere la conoscenza della cultura, in senso ampio, del paese ospitante. Da qui scaturisce
la necessità di sviluppare iniziative e percorsi formativi qualificati e mirati capaci di veicolare,
assieme alle competenze linguistiche di base anche regole, formali e informali, servizi, storia e
consuetudini del nostro paese.
Contesto territoriale
Il progetto pilota in collaborazione tra Città So.La.Re, l’associazione Mekané e la Caritas locale si
inserisce all’interno del contesto padovano.
Padova è la terza città del Veneto per il più alto numero di residenti stranieri (96.719), i cui
principali paesi di provenienza sono: Romania, Marocco, Albania, Cina, Serbia. A queste si
aggiungono collettività che sono andate consolidandosi negli ultimi anni, tra cui quella nigeriana
(Dossier Statistico Immigrazione 2015). Inoltre, la città è coinvolta nella prima accoglienza di
migranti, ospitando attualmente 380 richiedenti asilo, (di cui 100 minori) e nella seconda
accoglienza con 36 titolari di protezione internazionale e sussidiaria inseriti nel sistema SPRAR
(Prefettura di Padova).
FINALITÀ E OBIETTIVI
Il progetto “Bottega degli apprendisti italiani”, rivolto a richiedenti asilo, titolari di protezione
umanitaria e sussidiaria, intende promuovere l’inclusione sociale dei migranti attraverso un
percorso formativo articolato, volto a superare il loro isolamento e a promuovere la loro inclusione
socio-economica.
Il progetto si propone di fornire uno spazio accogliente e rispettoso ove la persona straniera possa
scoprire e apprendere usi, costumi, regole, tradizioni del paese ospitante, ma anche raccontarsi e
condividere la propria esperienza e la propria storia.
Il progetto mira a integrare l’offerta formativa proposta dai CPIA fornendo occasioni per rafforzare
l’apprendimento della lingua italiana necessaria per la vita quotidiana. Inoltre, vuole essere anche
occasione per sensibilizzare la popolazione locale sul tema dell’integrazione e promuovere la
cultura del rispetto e l’apertura all’altro attraverso momenti di incontro e confronto tra la comunità e
i migranti.
Questo nella consapevolezza che una reale inclusione sociale si fonda sulla reciprocità, e
presuppone la disponibilità a conoscere un contesto diverso ma anche a lasciarsi conoscere.
Gli obiettivi del progetto sono:
- favorire l’ integrazione e l’inclusione sociale attraverso momenti di incontro e confronto con la
comunità locale;
-sviluppare le capacità e le competenze personali dei migranti;
- consolidare una competenza linguistica di base dei migranti con particolare attenzione al lessico
quotidiano;
- promuovere nel territorio una cultura di pace, rispetto e altruismo;
- trasmettere ai beneficiari gli elementi fondamentali della cultura e della storia Italiana e europea;
- favorire la conoscenza, e dunque il rispetto, di tradizioni, usi e costumi del paese ospitante;
- accrescere le basi civiche in termini di consapevolezza dei diritti e dei doveri
ATTIVITA’ E CONTENUTI:
Il Progetto, si articola in tre fasi:
1° fase: Corso di italiano.
Le lezioni (che si articolano in 2 incontri a settimana di 3 ore ciascuno) prevedono lavori in piccoli
gruppi, guidati da un docente esperto, finalizzati al consolidamento delle competenze linguistiche
acquisite nei CPIA e alla costruzione di competenze culturali, storiche e sociali.
Gli incontri prevedono discussione su due temi, confronto di feedback per verificare
l’apprendimento e il gradimento, somministrazione di una scheda di grammatica
Tra i temi trattati si ricordano:
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Il racconto autobiografico: la vita in Italia, racconto di una giornata tipo di un adulto in Italia;
la quotidianità;
L'importanza del tempo: gli orari e la scansione temporale; il tempo lavorativo e il tempo
libero; l'organizzazione settimanale; le festività italiane; giorni della settimana, mesi e
stagioni;
Geografia: lettura di carte politiche del mondo; l’Europa e l’Italia; brevi cenni sulle
caratteristiche delle diverse zone del mondo;
Igiene di base. Abbigliamento : L'importanza di cambiarsi d'abito; dove trovare o comprare
abiti; modi di vestirsi in ogni occasione; come e quando lavare gli abiti; i diversi tipi di
tessuti; i detersivi e la lavatrice;
Educazione stradale : codice della strada; i mezzi pubblici (il rispetto degli altri); la bicicletta;
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Educazione sanitaria (regole basilari di pronto soccorso); il medico, le Ulss e la tessera
sanitaria; i farmaci da banco; le malattie di stagione;
Educazione alimentare; la produzione alimentare in Italia; frutta e verdura di stagione; le
tipicità regionali; semplici ricette gastronomiche; educazione a tavola; il supermercato;
Educazione ambientale; la raccolta differenziata e il riciclo;
La costituzione italiana (attraverso la lettura di quotidiani);
La ripartizione del territorio; gli uffici pubblici del comune di Padova e loro funzioni
(servizi);l’ordine pubblico e la sicurezza; il domicilio e la residenza;
I diritti : il diritto d'asilo; la libertà di circolazione; la libertà personale e il rispetto; la libertà di
religione; il diritto all'istruzione;
Il lavoro: L'organizzazione del lavoro; il lavoro in Italia per gli stranieri; il curriculum; il centro
per l'impiego; il lavoro interinale; i corsi FSE;
Breve storia di Padova
2° fase: Socializzazione
Il progetto si propone di incoraggiare attività di socializzazione e di incontro con il territorio, al fine
di “creare ponti” includendo in maniera partecipata la comunità locale nel processo “formativo” dei
migranti, creando momenti di scambio, ascolto e conversazione, trasmissione di tradizioni e valori.
3° fase: Attività socialmente utili
Una volta terminate le lezioni, durante l’estate i corsisti svolgeranno attività socialmente utili nel
territorio, per favorire la loro partecipazione attiva, la conoscenza del contesto sociale e culturale e
la condivisione con la società ospitante.
Per la realizzazione del progetto si utilizza una metodologia partecipata, basata sulle
valorizzazione
delle
conoscenze
e
competenze
dei
beneficiari.
Le modalità prescelte sono: momenti di confronto, dialogo, analisi diretta di testi, fonti e filmati e
frequenti uscite sul territorio. Le metodologie adottate sono flessibili e in continua elaborazione, in
quanto diversificati sono i bisogni formativi, le vulnerabilità e le diverse situazioni di partenza dei
migranti.
RISORSE
Per la realizzazione del progetto sono impiegate risorse volontarie di Città So.La.Re,
dell’associazione Mekané e del territorio.