Milano, 24 maggio 2010 Rapporto di mercato rottame/Prezzi

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Milano, 24 maggio 2010 Rapporto di mercato rottame/Prezzi
Gianclaudio Torlizzi
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Milano, 24 maggio 2010
Rapporto di mercato rottame/Prezzi subiscono rintracciamento di 30 EUR/t
Il mercato del rottame frena la corsa dell’ultimo bimestre subendo un rintracciamento
che dalla fine di aprile ha causato perdite di 30 euro la tonnellata. Se da un lato dietro
questa flessione si
ravvisano segnali dell’assenza sostanziale di domanda reale nel settore dell’acciaio,
specialmente nel comparto lunghi, dall’altro, riferiscono ad AcciaioReport diversi trader,
il timore del rallentamento del mercato reinnesta, come in un circolo vizioso, una corsa
alle vendite e di conseguenza proprio lo ‘slow down’ dei prezzi. “Le consegne a maggio
rimangono buone – dice un trader – ma, visti i primi segnali di una frenata del mercato,
le transazioni sono spinte soprattutto dal panico dei commercianti per un ulteriore
ribasso dei prezzi. Questi entro a fine maggio-inizio giugno perderanno ancora 10-20
euro la tonnellata”. Al momento i valori del lamierino si attestano a 320-330 euro la
tonnellata, quelli del rottame da demolizione oscillano attorno ai 300 euro la tonnellata,
mentre i prezzi del frantumato
toccano i 330 euro la tonnellata. “Si osserva che il frantumato, soffrendo la situazione
del mercato, si equipara al più pregiato lamierino”, spiega il trader. “Anziché aspettare e
studiare i
segnali di evoluzione della domanda prima di vendere, la maggior parte degli operatori
dunque cerca ora di piazzare i materiali il più possibile Io invece ho bloccato le vendite
e aspetto”,
aggiunge. Continua a preoccupare anche la carenza di rottame sul mercato. “Oggi si
vedono prezzi ancora elevati e un gettito produttivo delle acciaierie ridotto”, dice un
operatore.
A valle la domanda del settore costruzioni sembra al momento poco florida nonostante
la stagione favorevole e questo causa il rallentamento di tutta filiera a monte. I ribassi
del rottame
si ripercuotono anche sul prezzo del prodotto finito lungo, che vede una perdita di 50
euro la tonnellata. Per quanto riguarda i futuri sviluppi del comparto rottame, dicono gli
operatori, “il vero mercato” inizierà a mostrarsi solo da metà giugno, quando “il
confronto tra domanda e offerta tornerà più equilibrato”. Intanto, sul versante export, la
situazione rimane fiacca. “Grazie agli aumenti domestici degli ultimi mesi non ci è
convenuto andare a cercare opportunità di vendita all’estero”, spiega un commerciante.
D’altronde anche la domanda dal Medio Oriente
ha visto un raffreddamento. “Molti trader anticipano un calo dei prezzi, anche se il
mercato potrebbe riprendersi a fine mese - dice un trader – Gli acquisti in Turchia sono
volatili ed è
molto difficile prevedere verso quale direzione si muoverà il mercato”.