leggi le recensioni dal numero 40
Transcript
leggi le recensioni dal numero 40
a cura di Emanuele Mastrangelo - [email protected] Officina della Storia www.officinadellastoria.info L’Ungheria, la sua cultura e civiltà, sospesa fra Mitteleuropa e le immense steppe di Attila. Con uno sguardo commovente all’irredentismo per i territori di cui fu mutilata nel 1918... R L’ Ungheria è una delle nazioni europee che più ha dovuto soffrire nel corso dei secoli invasioni, occupazioni e mutilazioni del proprio territorio. Questo sito racconta le vicende e la cultura di un popolo fiero che da non europeo - i magiari provengono infatti dalle steppe e sono di etnia turanica, come i turchi e i mongoli - si è voluto fare europeo, integrando la propria cultura con quella dell’Europa. Prima, nel Medioevo, grazie ai sovrani che hanno cristianizzato gli eredi di Attila ed hanno stretto intensi rapporti culturali con l’Italia, trasformando il Paese da fiero erede delle orde di nomadi a cavallo in un raffinato regno, antemurale europeo all’avanzata ottomana. Un regno che dal 1526 fu sacrificato come campo di battaglia d’Europa per arrestare la marea ottomana. Quindi, con la liberazione del Paese dal giogo turco grazie alle armate imperiali (guidate dai condottieri italiani Raimondo Montecuccoli ed Eugenio di Savoia), con la sua adesione alla monarchia asburgica, di cui, nel 1866, divenne la seconda grande perla della corona (ma non senza aver tentato un suo proprio Risorgimento, parallelo e solidale con quello italiano). Poi venne la Grande Guerra, con la sconfitta e la brutale, insensata mutilazione della patria storica magiara, in spregio a tutti i principi di libertà ed autodeterminazione dei popoli sbandierati dai vincitori a Versailles e al Trianon. Questo sito ripercorre le vicende ungheresi in magiaro ed inglese, con grande dovizia di particolari, mostrando soprattutto la sofferenza del popolo ungherese per la perdida dei propri territori storici nel 1918, con una interessante e ben fatta serie di cartine. Molto interessanti sono anche le sezioni sulla storia antica e la mitologia magiara, che rimandano ad un passato remoto dove indoeuropei e turanici respiravano lo stesso clima culturale: a cavallo, liberi fra le immense steppe dell’Eurasia. n ivista online dedicata alla Storia contemporanea, «Officina della Storia» si propone di fornire una panoramica sulle principali attività del mondo degli storici italiani ed europei in ambito contemporaneistico. Questo mensile online è suddiviso per categorie: Cinema e storia; Città, territorio e stili di vita; Globalizzazioni; La Storia tra didattica e divulgazione; Lavoro, migrazioni; Ricerca storica e fonti archivistiche; Storia dell’Italia repubblicana; Storia e letteratura nel mondo mediterraneo; Storia italiana Festung Guernsey http://www.festungguernsey.supanet.com/ e integrazione europea; Storia on-line; Storici e uso pubblico della storia. Il suo staff è prevalentemente legato all’Università della Tuscia (Viterbo) e il sito è, infatti, promosso dal CSSEM - Centro Studi per la Storia dell’Europa Mediterranea, presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi della Tuscia. I temi tratti mostrano una marcata attenzione per la didattica e l’uso della storia, il mondo mediterraneo e per la società contemporanea, attraverso la sua espressione cinematografica. n L e Isole del Canale furono l’unico lembo di territorio britannico che fu occupato da Hitler durante la Seconda guerra mondiale. Sulle isole dell’arcipelago a partire dal 1941 la Wehrmacht edificò alcune delle più caratteristiche fortificazioni del Vallo Atlantico, antemurale normanno della «Fortezza Europa». Questo sito descrive e racconta la storia delle impressionanti torri di cemento armato che Fumetti Metauro di Michele Petrucci Tunuè - pp 128, € 12,00 www.tunue.com e-libri www.sacrimonti.net D al 7 gennaio 2009 il Centro di Documentazione dei Sacri Monti ha reso disponibili i volumi finora editi rendendoli consultabili e scaricabili gratuitamente online. Il Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei svolge un’intensa attività editoriale attraverso la pubblicazione di ricerche, studi e libri inediti o poco noti al pubblico. Nella sezione del portale www.sacrimonti.net dedicata alle Pubblicazioni del Centro di Documentazione, si possono consultare e scaricare gratuitamente i seguenti volumi: Amédée (Teetaert) da Zedelgem, «Saggio storico sulla devozione alla Via Crucis»; «Luoghi e vie di pellegrinaggio. I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia», il catalogo della mostra a cura di Federico Fontana, STORIA IN RETE | 74 Renata Lodari e Paolo Sorrenti; «Religioni e Sacri Monti», Atti del Convegno Internazionale, Torino-Moncalvo-Casale Monferrato del 12-16 ottobre 2004; «Linee di integrazione e sviluppo all’Atlante dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei», Atti del Convegno Internazionale di Varallo del 17-19 aprile 1996; «Lo itinerario de andare in Hyerusalem», resoconto di un pellegrinaggio in Terrasanta nel 1469 a cura di Pier Giorgio Longo; «Dalla raffigurazione alla realtà. Ad similitudinem Sanctae Jerusalem», a cura di Guido Gentile, Enrico Massone e Paolo Pellizzari; Harald Quietzsch, «La Passione nel paesaggio. Bibliografia tedesca»; infine «L’anima felice», a cura di Amilcare Barbero e Francisco Singul. n Febbraio 2009 S ospesa fra passato e presente, fra racconto fantastico e Storia, questa graphic novel di Michele Petrucci racconta di un incontro singolare fra l’alter ego dell’autore e un misterioso personaggio legato a filo diretto con l’invasione cartaginese dell’Italia fra il 218 e il 202 a.C. Sul Metauro, nelle Marche, in una località tutt’oggi sconosciuta agli storici, i romani guidati da Marco Livio Salinatore e Gaio Claudio Nerone sbaragliarono l’esercito cartaginese di Asdrubale Barca, fratello di Annibale. Asdrubale era venuto in rinforzo dell’armata con cui il grande condottiero aveva messo Roma con le spalle al muro negli anni precedenti. Sul Metauro si combattè una battaglia spietata, dove i romani dispiegarono tutto il loro odio per l’implacabile nemico che li aveva minacciati di annientamento: Asdrubale fu ucciso e la sua testa lanciata nell’accampamento del fratello, come testimonianza inequivocabile che da invasore, Annibale, era diventato prigioniero dell’Italia romana. Ma dopo 2.200 anni, il tempo dell’odio è finito, e sebbene i fantasmi dei vendicativi romani ancora stiano inseguendo gli odiati cartaginesi, per noi uomini contemporanei è giunto il momento di lasciare il passato alla Storia. O forse al Mito. n Foto: Man vyi - Wikimedia Commons - no copyright HUNMAGYAR www.hunmagyar.org avrebbero dovuto avvistare e contrastare l’armada alleata di sbarco, e che invece rimasero pressochè inutilizzate, poichè gli Alleati decisero di lasciarsele alle spalle intatte, durante la loro avanzata verso il cuore dell’Europa. Le isole furono poi liberate senza colpoferire dopo la resa tedesca, nel maggio 1945, non senza che la guarnigione germanica fosse riuscita a mettere a segno un colpo di mano sulle coste francesi liberate - il cosiddetto Raid di Grainville - per razziare rifornimenti e sabotare le installazioni alleate, l’8 marzo 1945. Il sito è dedicato soprattutto alla conservazione di ciò che rimane del Vallo Atlantico sulle isole, poichè già da pochi anni dopo la fine del conflitto molte opere o furono smantellate dagli isolani, oppure addirittura crollarono, probabilmente a causa del loro eccessivo peso rispetto al terreno di costruzione. Oggi restano intatte solo poche torri d’avvistamento e alcune casematte, nonchè diverse piazzole d’artiglieria, una delle quali è stata anche riadattata per ospitare un pezzo d’artiglieria funzionante, per le rappresentazioni storiche in costume. n Per saperne di più visita: www.storiainrete.com/category/sitinuovi-media/