L. Ferraris - Il Pronto Soccorso Sportivo
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L. Ferraris - Il Pronto Soccorso Sportivo
IL PRONTO SOCCORSO SPORTIVO Dott. Luca FERRARIS EVENTI ACUTI DURANTE ATTIVITA’ SPORTIVA • TRAUMATICI ( es. ferite , distorsioni , fratture, lussazioni, traumi cranici, traumi spinali ) • NON TRAUMATICI ( es. sincope, asma bronchiale, infarto del miocardio, morte improvvisa ) Trauma sportivo • Osservazione diretta dell’incidente da parte dei soccorritori ( orienta la scelta operativa di soccorso ) • Intervento quasi sempre sicuro e tempestivo ( rischio ambientale ) • Soccorritori formati e ben attrezzati ? Cause del trauma sportivo • • • • Brusche accelerazioni o decelerazioni ( es. cambi di direzione ) con sollecitazione di strutture muscolari, articolari, ossee Urto contro avversari o superficie di gioco Urto con strumenti di gioco o attrezzi sportivi Urto con strutture limitrofe al campo di gioco, quando non rimosse o rese sicure ( es. reti, gradini, ecc.) o durante attività outdoor Urgenza / emergenza non traumatica • • • Come trauma, ma: Popolazione soggetta a screening sanitario ( diminuzione del rischio ) Effetto scatenante dell’esercizio fisico su alcune patologie ( aritmie, cardiopatia ischemica ) Cause delle urgenze/emergenze non traumatiche • • • • • • Patologie preesistenti ignote( es. cardiopatia ischemica silente, aneurisma della base cranica, malattie cardiovascolari di origine genetica ) in cui l’esercizio fisico rappresenta il trigger. Patologie note non controllate adeguatamente ( diabete, asma ) Allenamento / gara in condizioni di salute non ottimali ( es. convalescenza, disidratazione ) Farmaci ( associazione macrolidi/antimicotici, antiistaminici ) Abuso di sostanze ( cocaina, exstasy e altri derivati anfetaminici ) Doping ( stimolanti, EPO, diuretici ) Traumi da sport • • • • • • • • Abrasioni, ferite Contusioni Fratture Distorsioni articolari Lussazioni Lesioni muscolari Lesioni spinali Lesioni organi interni ( reni, milza ) • MI per “concussio cordis” • Traumi multipli / complessi • Traumi spinali Urgenze / emergenze non traumatiche • Svenimento ( lipotimia ) • Crisi ipoglicemica ( diabete ) • Sincope, perdita di coscienza, crisi epilettica • Crisi asmatica • Ischemia miocardica ( angina, infarto del miocardio ) • Arresto cardiocircolatorio ( aritmia grave ) • Rottura aneurisma COSA FARE? L’outcome ( = risultato in termini di ripresa della completa ripresa di tutte le funzioni della vittima ) dipende dalla tempestività dell’allarme, dalla corretta attivazione dei servizi di emergenza, dalla rapidità e qualità dell’intervento, dalla vicinanza di un centro specializzato ( per il trattamento di patologie particolarmente gravi – trauma spinale, IMA ) MEGLIO NON FARE CHE FARE MALE! ad esempio, EVITARE di: •Somministrare liquidi a un soggetto incosciente •Mettere in piedi / dare da bere alcolici a una persona che si è appena ripresa da uno svenimento •Tentare di ridurre una frattura/lussazione •Usare ghiaccio spray da distanze ravvicinate •Muovere in modo incauto un sospetto trauma spinale ( rugby, sport motoristici ) NON PERDERE TEMPO! Negli incidenti apparentemente gravi ( emorragie cospicue, paziente incosciente, assenza di polso e respiro ) la tempestività di reazione e di allerta dei servizi di emergenza territoriale rappresentano il provvedimento più utile a garantire all’infortunato un trattamento adeguato e un migliore outcome dall’evento. NON PERDERE TEMPO! In caso di ipossia ( arresto cardiocircolatorio e respiratorio ) la possibilità che si instauri un danno neurologico aumenta drammaticamente con il passare dei minuti. Quanto prima si inzia la RCP ( BLS / BLSD ) tanto migliore sarà l’outcome. Dopo 10 minuti i danni sono irreversibili. LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA Perché la catena sia solida e efficace, tutti gli anelli devono essere forti e saldi COSA SI DEVE FARE • Mantenere la calma, valutare eventuale rischio ambientale, allontanare i curiosi, rassicurare la vittima • Valutare lo stato di coscienza del soggetto, e se formati per farlo, la presenza di polso e respiro • Se polso e respiro assenti RCP ( se formati ) • Allertare i servizi di emergenza territoriale chiamando il 118 e fornendo tutte le informazioni richieste dall’operatore CHIAMARE IL 118 • Gratuitamente da qualsiasi telefono o telefonino, anche se senza credito e senza campo • Se insuccesso, spegnere e riaccendere il telefonino e comporre il 118 prima di inserire il pin • Dare informazioni essenziali ( cosciente / incosciente, luogo, modalità dell’incidente ) • Restare reperibili per eventuali ulteriori chiamate • DALLA CHIAMATA DIPENDE IL TIPO DI STRATEGIA DI SOCCORSO ( invio ambulanza, Golf ALS ) 118 • Ricezione chiamate consigli operativi • Scelta strategia di intervento • Valutazione del paziente RCP defibrillazione ALS • Trasporto DEA COSA SI PUO’ FARE • Se impossibile mettere la vittima e se’ stessi in sicurezza, trasporto verso un luogo sicuro • Proteggere la vittima dal caldo ( applicazioni di acqua o asciugamani umidi ) e dal freddo ( telo termico ) • RICE ( = Rest + Ice + Compression +Elevation ), sospensione dell’attività, applicazione di ghiaccio, compressione ed elevazione dell’arto colpito ) POSSIAMO RIDURRE IL RISCHIO? RISCHIO SPORTIVO = esposizione a un pericolo ( capacità di una azione, di una situazione, di un comportamento, di un attrezzo di causare danno ad un atleta Il rischio non può essere eliminato se permane il pericolo, ma può essere ridotto se il pericolo viene valutato, corretto e ridotto ( es. miglioramento degli attrezzi sportivi ) RISCHIO INTRINSECO Rischio connesso con le peculiarità delle varie attività sportive, può dipendere da caratteristiche fisiologiche dello sport (impegno cardiovascolare, muscolare, neuropsichico ), dal gesto sportivo e dal regolamento ( contatto, apprendimento di gesti corretti ) dai mezzi / attrezzi sportivi ( sport motoristici ), dall’ambiente ( attività subacquee, arrampicata, alpinismo ) Può essere ridotto ma non eliminato. PREVENZIONE Può essere attuata a diversi livelli e da diverse persone che operano nell’ambiente sportivo: atleti ( ! ) , famiglie ( !! ), tecnici, dirigenti, preparatori atletici, fisioterapisti , massaggiatori, medici sportivi. Prevenire! • Corretto insegnamento del gesto atletico • Corretto insegnamento ed osservanza delle regole di gioco • Stretching, riscaldamento • Corretta preparazione fisica • Tempi di recupero adeguati • Uso protezioni ( caschi, paradenti, parastinchi ) anche quando non obbligatori • Sicurezza ambientale • Visite mediche di idoneità agonistica/ non agonistica ( * ) con ECG • Interazione allenatore- preparatore- medicofisioterapista / massaggiatore • Educazione di atleti, genitori, dirigenti delle Società sportive, pubblico. (*) VISITE MEDICHE DI IDONEITA’ • Il modello medico sportivo italiano attualmente è visto come un punto di riferimento in tutto il mondo. L’applicazione dell’ECG a vaste popolazioni di sportivi ha permesso l’identificazione precoce della MAVD e la riduzione dei casi di MI ad essa conseguente da 0,9/100.000 a 0,15/100.000 • e la riduzione della morte improvvisa sul campo a 1/1.500.000 contro valori di 1/100.000 – 1/300.000 degli altri Paesi Buona educazione e civiltà: evitare le situazioni a rischio! • Aggressività in campo • Polemiche arbitrali • Tifo eccessivo e inadeguato che crea tensione anche in campo • Scarso fair play Impianti sportivi • Infermeria pulita e facilmente raggiungibile • Accesso all’impianto ad eventuali mezzi di soccorso • Segnaletica chiara • Messa in sicurezza ( rimozione se vicini al campo o agli spogliatoi ) di cavi elettrici, scale scivolose, reti metalliche danneggiate, strutture ( muretti, gradini, rubinetti ) potenzialmente pericolosi • Personale responsabile INFERMERIA • Confortevole ( aria, luce, temperatura ) • Lettino, lavandino, sapone, asciugamani, una coperta • Telefono/telefono interno/ cellulare • Frigorifero/ congelatore con borse del ghiaccio riutilizzabili/cubetti di ghiaccio • Cassetta di pronto soccorso ( * ) o armadietto contenente materiale di soccorso, correttamente custoditi ma facilmente raggiungibili CASSETTA PRONTO SOCCORSO • • • • • • • • • • Disinfettante anionico ( Citrosil® o Betadine ®) o acqua ossigenata Compresse di garza sterile e non, guanti monouso Cerotti a rotolo e/o a taglio di varie misure Forbici, pinze, lampadina, spille da balia Benda elastica tipo Ideal®, tubolari di rete elastica per fermare medicazioni, rotoli di garza idrofila o tipo Self Fix® Mercurocromo®, crema antiinfiammatoria, cerotti medicati con antiinfiammatorio Farmaci: solo farmaci per automedicazione ( es Aspirina®, Tachipirina®, Moment®, Buscopan®, ecc. ) Bagno oculare con apposita vaschetta ( es Optrex®) Stecche di legno, metallo o plastica per immobilizzazioni di emergenza ( sfigmomanometro, fonendoscopio ) DECRETO BALDUZZI 2012 • Il recente decreto del Ministro Balduzzi in tema di riorganizzazione dei servizi sanitari prevede una miglior tutela della salute degli atleti mediante l’obbligo di certificazione medica anche per le attività non agonistiche e amatoriali ( ad oggi per queste ultime non vi è obbligo di legge di certificazione della buona salute, fatta salva la facoltà del gestore dell’impianto sportivo di richiederla per motivi assicurativi ) • Allo stesso capoverso, prevede la diffusione di linee guida per il corretto utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno ( DAE ) MOGESS Modello Organizzativo Gestione Emergenze Sanitarie nello Sport • Nasce da un protocollo di intesa tra FIGC – LNP e FMSI, ha lo scopo di gestire le emergenze cardiorespiratorie, i traumi maggiori ( spinale, addominale, toracico ) mediante stabilizzazione in campo, trasporto diretto assistito al DEA di riferimento MOGESS • Prevede la presenza in campo di un medico formato nell’emergenza ( match doctor ), 2 infermieri professionali ( 1 +1 ) con esperienza di gestione di emergenze, 8 soccorritori (4 +4 ) • Introduce il concetto di rischio sportivo specifico • Fa parte di un più ampio progetto di pronto soccorso sportivo / defibrillato ( PSS / PSS-D ) che ha lo scopo di formare i tecnici e i dirigenti delle associazioni sportive alla gestione dell’urgenza e dell’emergenza sul campo, dalla piccola traumatologia agli eventi maggiori, siano essi traumatici o meno. … domande ? …grazie per l’attenzione.