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AIOM NEWS
NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA
Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini
Anno V – numero 186 – 27 novembre 2007
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01. TREND VERSO UN TRATTAMENTO PIÙ AGGRESSIVO IN AMERICA: MASTECTOMIE CONTROLATERALI IN
AUMENTO
02. NUOVO SISTEMA DI STADIAZIONE PER IL CARCINOMA A CELLULE RENALI LOCALMENTE AVANZATO (pT34): STUDIO MULTICENTRICO EUROPEO SU 2000 PAZIENTI
03. TUMORI: ADDORMENTATI DA ORGANISMO, NUOVA STRADA PER CURE
04. AUMENTATO RISCHIO DI LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA CAUSATO DA POLIMORFISMO DI ENZIMI COINVOLTI
NELLA DETOSSIFICAZIONE E NELLA RIPARAZIONE DEL DNA
News
05. COLON-RETTO, BENE RAPPORTO COSTO-EFFICACIA PREVENZIONE
06. IN 4 ITALIANI SU 10 GENE CHE RIDUCE RISCHIO TUMORI
07. MUSSI, A SPECIALIZZANDI SALARIO 21 MILA EURO L’ANNO
08. TUMORI: AL VIA ‘STATI GENERALI’, VERSO CARTA DIRITTI MALATO
09. ZUCCHELLI, 10% DI MEDICI PRECARI RIDUCE LA QUALITÀ DEL SSN
10. BONADONNA: “MEDICI FACCIANO ESAME DI UMANITÀ”
Dall’Aiom
Agenda: i prossimi appuntamenti AIOM 2007/2008
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01. TREND VERSO UN TRATTAMENTO PIÙ AGGRESSIVO IN AMERICA: MASTECTOMIE CONTROLATERALI IN
AUMENTO
L’applicazione della mastectomia profilattica controlaterale è più che raddoppiata in America negli ultimi 6 anni e studi
prospettici sono necessari per comprendere i processi decisionali che hanno portato all’aumento dell’applicazione di
questa chirurgia più aggressiva per il cancro alla mammella. Ricercatori di vari dipartimenti della University of Minnesota
Medical School di Minneapolis hanno dimostrato che sempre più donne con cancro unilaterale alla mammella si
sottopongono a mastectomia profilattica controlaterale. Gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology
(per scaricare l’abstract in inglese clicca qui), hanno calcolato la proporzione di mastectomie profilattiche controlaterali
rispetto alle mastectomie totali analizzando i casi di diagnosi di cancro alla mammella unilaterale nel periodo 1998-2003
ottenuti dal database del Surveillance, Epidemiology and End Results. Hanno così identificato 152.755 pazienti con
carcinoma mammario allo stadio I, II o III e, tra queste, 4.969 hanno scelto la mastectomia profilattica controlaterale. La
percentuale di trattamento chirurgico è stata pari al 3.3% e quello delle mastectomie a 7.7%. I dati hanno indicato che il
trattamento chirurgico è aumentato dall’1.8% nel 1998 al 4.5% nel 2003. Analogamente, il tasso di mastectomia
profilattica controlaterale nelle pazienti sottoposte a mastectomia è aumentato dal 4.2% nel 1998 all’11% nel 2003.
Questa tendenza al rialzo è stata riscontrata per tutti gli stadi del tumore ed è stata osservata per tutto il periodo dello
studio. La giovane età, la razza (bianche non ispaniche), l’istologia (lobulare) e una precedente diagnosi di cancro sono
state significativamente associate alle percentuali più elevate. Invece, una massa tumorale più grande è associata ad una
percentuale più elevata di trattamento chirurgico, ma ad una più bassa percentuale di pazienti che si sottopongono a
mastectomia profilattica controlaterale.
INDICE
02. NUOVO SISTEMA DI STADIAZIONE PER IL CARCINOMA A CELLULE RENALI LOCALMENTE AVANZATO
(pT3-4): STUDIO MULTICENTRICO EUROPEO SU 2000 PAZIENTI
Ricercatori europei hanno osservato la necessità di riclassificare il carcinoma a cellule renali localmente avanzato
secondo 3 categorie prognostiche individuate nel sistema TNM (per scaricare l’abstract in inglese clicca qui). Sono stati
analizzati i dati clinici e patologici di 1.969 pazienti sottoposti a nefrectomia radicale per carcinoma a cellule renali allo
stadio pT3-4 in 12 centri europei (Università di Verona, Padova, Napoli e Saint Etienne, Necker Hospital di Parigi,
Università di Strasburgo, Creteil, Angers, Grenoble, Rennes, Graz e Nijmegen). La sopravvivenza cancro-specifica è
stata stimata usando il metodo di Kaplan Meier. Il chi quadro è stato usato per paragonare le curve di sopravvivenza e
l’analisi univariata, il modello proporzionale di Cox è stato invece usato per l’analisi multivariata. Con un follow-up
mediano di 49 mesi, la sopravvivenza a 5 anni cancro-specifica è stata pari al 60% per lo stadio pT3a, del 46.2% per
pT3b, del 10% per pT3c e del 12% per pT4 (p < 0.0001). In base alla sopravvivenza mediana sono stati identificati 3
gruppi prognostici, che comprendono: 1) pazienti con trombosi della vena renale (117 mesi), infiltrazione di tessuto
adiposo (98 mesi) o trombosi della vena cava infra-diaframmatica (67 mesi); 2) pazienti con sola invasione surrenale (24
mesi), trombosi alla vena renale e infiltrazione di tessuto adiposo (24 mesi) o della vena cava infra-diaframmatica e
infiltrazione di tessuto adiposo (24 mesi); 3) pazienti con trombosi renale o alla vena cava infra-diaframmatica e
coinvolgimento surrenale (11 mesi), trombosi alla vena cava sopra-diaframmatica (12 mesi) o invasione della fascia di
Gerota (12 mesi). Il tasso di sopravvivenza cancro-specifica a 5 anni nei gruppi 1-3 è stato pari, rispettivamente, a 61, 35
e 12.9% (p < 0.0001). La classificazione proposta ha rivelato un valore prognostico indipendente all’analisi multivariata.
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03. TUMORI: ADDORMENTATI DA ORGANISMO, NUOVA STRADA PER CURE
La battaglia fra il cancro e il sistema immunitario può concludersi con la vittoria dell’uno o dell’altro ma anche con un
pareggio. Questo sospetto, alimentato da osservazioni nella realtà ma mai studiato in laboratorio è stato confermato da
uno studio internazionale pubblicato da Nature. I ricercatori sono riusciti a verificare per la prima volta la presenza in
alcuni organismi di tumori resi ‘dormienti’ dal sistema immunitario, che non riuscendo a sconfiggerli definitivamente, li
rende, almeno temporaneamente, inoffensivi. La scoperta apre la strada a un nuovo tipo di cure che potrebbe
trasformare il cancro in una malattia cronica ma molto più controllabile. Secondo le teorie più recenti, le difese naturali
dell’organismo possono sconfiggere definitivamente il tumore, o esserne sconfitte, oppure instaurare un equilibrio con la
patologia, in cui la neoplasia pur sopravvivendo rimane circoscritta e non riesce a svilupparsi. Quest’ultima ipotesi si è
sempre basata su osservazioni sperimentali, come il fatto che in alcuni trapianti il ricevente sviluppa il cancro proprio
nell’organo impiantato, o la tendenza di alcuni tumori a scomparire per poi ripresentarsi dopo diversi anni. Tra i ricercatori
che l’hanno verificata per la prima volta in laboratorio c’è l’italiano Walter Vermi, che lavora all’Università di Brescia dopo
essere stato alla Washington university School of Medicine di Sant Louis. “E' stato possibile visualizzare la popolazione
neoplastica in stato di dormienza e manipolarla in vivo nei topi – ha spiegato Vermi - traslando questo modello in
patologia umana si potranno identificare gli indicatori biologici della fase di equilibrio tumorale, e individuare una finestra
terapeutica per mantenere questa fase di equilibrio potenziando l’immunità”. Per osservare direttamente i tumori
dormienti i ricercatori hanno iniettato in alcuni topi piccole dosi di metilcolantrene. In alcuni animali il tumore si è
sviluppato subito, mentre in altri sono rimaste delle piccole masse circoscritte vicino ai siti delle iniezioni. ‘Spegnendo’
chimicamente alcune componenti del sistema immunitario, le lesioni cancerose si sono sviluppate in veri e propri tumori,
fornendo la prova che erano proprio le difese naturali dell’organismo a controllare il cancro. Il prossimo passo della
ricerca sarà capire ancora più nel dettaglio e a livello molecolare che cosa succede durante l’equilibrio: “Ad esempio,
quando si elimina il sistema immunitario nei topi il tumore si sviluppa in alcuni tessuti ma non in altri – ha spiegato Robert
Schreiber, del laboratorio di San Louis che ha coordinato la ricerca - questo suggerisce che il sistema immunitario
controlla in maniera diversa i diversi tipi di tessuti”. Queste scoperte potrebbero portare anche a nuovi metodi di diagnosi
per scovare tumori dormienti nell’uomo: secondo la teoria verificata dai ricercatori, infatti, l’uomo potrebbe essere
‘portatore sano’ di cellule tumorali in equilibrio con il sistema immunitario, che si scatenano con l’esposizione a sostanze
cancerogene o quando le difese dell’organismo si indeboliscono, ad esempio con l’età.
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04. AUMENTATO RISCHIO DI LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA CAUSATO DA POLIMORFISMO DI ENZIMI
COINVOLTI NELLA DETOSSIFICAZIONE E NELLA RIPARAZIONE DEL DNA
Le varianti polimorfiche di enzimi coinvolti nella riparazione e detossificazione del DNA e possono cooperare modulando
il rischio individuale di danno genomico e di sviluppo di malattie maligne, come la leucemia mieloide acuta (LMA). Un
gruppo di ricercatori dell’Istituto di ematologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ha condotto uno studio
caso-controllo, che ha coinvolto 160 pazienti con LMA e 162 controlli, per determinare l’impatto di 6 varianti di
polimorfismo genomico sul rischio di sviluppare LMA e/o LMA “therapy-related”. Lo studio, pubblicato in Annals of
Oncology (per scaricare l’abstract in inglese clicca qui), ha documentato la prevalenza di geni polimorfici varianti RAD51G135C e CYP3A4-A-290G nella LMA rispetto ai controlli (p = 0.002 e p = 0.004); tale prevalenza comporta un rischio
aumentato di 2.1 volte (IC 95%: 1.1 - 4.0) e di 3.2 volte (IC 95%: 1.1 - 11.5), rispettivamente, di sviluppare LMA. I portatori
di entrambe le varianti RAD51-G135C e CYP3A4-A-290G presentano il più alto rischio di sviluppare LMA (p = 0.003; OR
= 13.6; IC 95%: 2.0 - 585.5), suggerendo un effetto sinergico tra i due polimorfismi.
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News
05. COLON-RETTO, BENE RAPPORTO COSTO-EFFICACIA PREVENZIONE
In termini di costi-efficacia la prevenzione del tumore del colon-retto conviene sempre, qualsiasi siano le indagini
diagnostiche e le cure adottate, l’importante è adottare modelli che rispondano alle esigenze regionali. E' quanto emerge
dallo studio ‘Valutazione sperimentale costo efficacia delle linee guida su screening, diagnosi precoce e trattamento
multidiciplinare del cancro del colon retto’, promosso dall’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali e presentato al Ministero
della Salute. La ricerca ha analizzato in termini di costi e benefici i protocolli di diagnosi precoce e cura di Friuli Venezia
Gilia, Lazio, Lombardia, Toscana, Piemonte e Provincia Autonoma di Trento. Tra le varie opzioni scelte: campagne di
informazione sanitaria, sensibilizzazione dei medici di base, esami gratuiti per ricerca del sangue occulto nelle feci,
sigmoindoscopie e colonscopie. “Qualsiasi sia il modello scelto – ha affermato Federico Spandonaro, docente di
Economia all’università Tor Vergata di Roma – l’adesione della popolazione al protocollo è fondamentale ai fini del
risultato, e questa dipende sia da fattori socio-economici sia dalle scelte di invito fatte”. In generale il coinvolgimento dei
medici di medicina generale si è rivelato vincente per la compliance. Ad incidere poi sul rapporto costo-efficacia la spesa
di esami e attrezzature che variano molto da regione a regione. Non essendo possibile, secondo gli esperti, stilare linee
guida nazionali, ogni regione dovrà formulare un proprio modello in base alla compliance, i costi locali degli esami e il
rispetto dei livelli assistenziali. “Diagnosi precoce e ricoveri appropriati – ha detto Ignazio Marino, presidente della
Commissione Igiene e Sanità del Senato - riducono di un terzo la spesa sanitaria”. Di qui l’invito alle regioni a ridistribuire
gli investimenti relativi alla prevenzione di tutte le patologie. “Oggi – ha concluso - la spesa si attesta attorno al 5% dei
costi della sanità pubblica, studi dimostrano che dovremmo arrivare al 10%”.
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06. IN 4 ITALIANI SU 10 GENE CHE RIDUCE RISCHIO TUMORI
Quattro italiani su dieci hanno un gene che riduce il rischio di sviluppare il cancro che può essere individuato con una
semplice analisi del sangue. A dirlo è uno studio britannico, pubblicato dalla rivista scientifica ‘Oncogene’ e condotto dalla
University college London e dall' Institute of Child Heart - struttura che si occupa di malattie infantili - analizzando 419
pazienti di diverse origini. Gli italiani sembrano sviluppare il gene, chiamato ‘B-Myb’ nel 40% dei casi, mentre gli africani
nel 50% e gli americani bianchi nel 10%. “La popolazione britannica non è stata esaminata, ma mi aspetto che il gene
occorra nelle stesse proporzioni emerse in Italia”, ha detto al quotidiano ‘Daily Telegraph’ Arturo Sala, il medico che ha
guidato la ricerca. Secondo gli studiosi, i pazienti a rischio potranno essere avvertiti già da giovani, per cambiare, dove
necessario, il proprio stile di vita. La scoperta potrebbe portare anche allo sviluppo di una cura per il cancro, ma gli
scienziati restano con i piedi per terra e spiegano che per questo è ancora troppo presto. Nel frattempo la buona notizia è
che il gene in grado di protegge dalla malattia funziona per diverse forme di cancro e non per una specifica. “B-Myb è
solo un esempio dei geni che possono influenzare lo sviluppo della malattia - ha spiegato il dottor Sala - certamente ce
ne saranno degli altri. Quando li avremo trovati tutti saremo in grado di individuare con sicurezza le persone a rischio”. Il
passo successivo è quello di capire se le percentuali rimangono invariate anche in uno studio a larga scala.
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07. MUSSI, A SPECIALIZZANDI SALARIO 21 MILA EURO L’ANNO
Per la prima volta gli specializzandi in medicina avranno un salario, che sarà pari a circa 21mila euro lordi l’anno. Lo ha
annunciato il ministro dell’Università e Ricerca, Fabio Mussi, rilevando come per la prima volta si dia in questo modo
applicazione ad una legge del 1991. “Per la prima volta - ha detto il ministro - viene applicata una legge del 1991 che
prevedeva un contratto di lavoro per gli specializzandi in medicina che, come è noto, svolgono anche lavoro negli
ospedali. Sono state ripartite le quote per i singoli atenei che abbiano facoltà di medicina, e ora - ha affermato il ministro queste cifre sono in pagamento. Per la prima volta, gli specializzandi avranno quindi un salario che sarà pari a circa 21
mila euro lordi l'anno”. Riferendosi quindi alle proteste dei giorni scorsi, in merito alle date di avvio dei corsi delle scuole di
specializzazione in medicina, Mussi ha anche annunciato che è in preparazione un provvedimento in base al quale dal
prossimo anno, le scuole di specializzazione inizieranno la propria attività a partire dal 1° dicembre.
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08. TUMORI: AL VIA ‘STATI GENERALI’, VERSO CARTA DIRITTI MALATO
Una cura adeguata, sollecita, che rispetti la dignità e l’autonomia della persona, e ne eviti umiliazioni e inutili sofferenze.
È l’imperativo morale al centro dei IV Stati Generali dei malati di tumore e dei loro pazienti, promossi a Verona dalla Lega
italiana per la lotta ai tumori (Lilt). La due giorni di convegno, incentrata sulla sensibilità e le esigenze delle persone
malate che avranno ampio spazio per raccontare le proprie esperienze, si è aperta con la Lectio Magistralis di Umberto
Veronesi, che ha illustrato alcuni dei temi che saranno contenuti nella ‘Carta dei diritti del malato’. Perché il malato, ha
sottolineato il grande oncologo, non è un corpo, ma una persona: “Per noi medici ascoltare i pazienti è un dovere
assoluto”. In un’epoca ‘rivoluzionaria’ per la medicina, con il progressivo sostituirsi delle macchine all’uomo, “acquista
ancora più valore l’insistenza sul rapporto umano medico-paziente”. Quel rapporto incarnato in passato dal medico di
famiglia, che “deve tornare ad avere un ruolo importante, senza pretendere che ci curi tutte le patologie, perchè ormai le
specializzazioni sono troppe, ma che ci assista, ci consigli, ci indichi la soluzione e lo specialista migliori”. Ma prima di
tutto, ha scandito Veronesi, il malato “ha diritto a una cura sollecita, perché non gli si può imporre un’attesa di mesi” e
“scientificamente valida”. Il medico “non deve sbagliare, e se sbaglia deve pagare”. Per questo il cittadino ha diritto a un
medico aggiornato, preparato, tenendo conto che grazie agli sviluppi galoppanti della scienza medica “chi esce oggi
dall’università di Medicina tra sette anni dovrà rivedere e aggiornare il 50 per cento del proprio bagaglio”. Il cittadino ha
diritto ad essere informato, magari con tatto e con le parole giuste, ma quando necessario “ha anche diritto a non sapere,
come sancito per esempio nel codice deontologico francese”. Poi, naturalmente, c’è il diritto a non soffrire, e per questo
Veronesi ha sottolineato con forza il ruolo della morfina come antidolorifico a volte necessario, fuori da pregiudizi, per
qualsiasi tipo di dolore acuto, “anche le distorsioni”. Cure adeguate sì, ma che non sfocino nell’accanimento terapeutico:
“Un eccesso di cure - ha spiegato Veronesi - dovuto a volte al fatto che il medico non si rassegna, e le prova tutte. E si
finisce per soffrire più per la terapia che per la malattia. È un diritto inviolabile - ha ribadito - rifiutare le cure eccessive, e
anche rifiutarle in generale”. Ai malati, infine, spetta “il rispetto e la dignità”, mentre ancora troppe volte “in ospedale fanno
fatica ad essere trattati alla pari”. E sulla dignità del malato ha insistito anche Francesco Schittulli, presidente della Lilt:
“Chi ha il cancro spesso si sente segnato, ma ormai, visto anche che di cancro si guarisce sempre di più, occorre
considerarlo come un problema globale, che riguarda anche famiglia e società”. Questo in uno scenario nuovo, dove
secondo Schittulli “andrebbe rivisto il Servizio Sanitario Nazionale, esaltando la strategia della prevenzione e attuando
una separazione tra medicina diagnostica e terapeutica. E tutti insieme abbattere il simbolo stesso del cancro: la paura”.
D’altra parte i diritti del malato, ha fatto notare Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, sono già
previsti dalla Costituzione, negli articoli 2 e 32: “Fare un manifesto dei diritti non deve essere una bandiera da sventolare,
ma proprio il rendere manifeste le esigenze di molte persone, perché ciascuno si interroghi e operi secondo questi
principi, a partire da chi lavora nel settore”.
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09. ZUCCHELLI, 10% DI MEDICI PRECARI RIDUCE LA QUALITÀ DEL SSN
“Il precariato dei medici, che raggiunge anche il 10%, riduce la qualità del Servizio sanitario nazionale”. Serafino
Zucchelli, sottosegretario alla Salute, si schiera a fianco dei camici bianchi sul piede di guerra e spiega: “Il problema del
precariato ci preoccupa fortissimamente – ha spiegato - perché si tratta di un’ampia fetta di medici precari tutta
concentrata in una fascia d’età. Si tratta di professionisti tra i 31-32 anni e i 45 che passano da un contratto all’altro da
almeno 6-7 anni. Da quando cioè le leggi di bilancio hanno cominciato a porre ostacoli all’assunzione del personale”.
Un’occasione colta al balzo dalle aziende che, per far quadrare i conti, “hanno aggirato la carenza di personale con
assunzioni atipiche, più convenienti. I medici precari abbassano la qualità del Ssn – ha chiarito Zucchelli - non perché
sono meno preparati. Ma perché la vita del precario impedisce un investimento formativo adeguato”. Dunque, ha
proseguito il sottosegretario, “è vero quanto dicono i camici bianchi, cioè che il testo della finanziaria prevede in modo
criptico di affrontare il problema del precariato nel Ssn. Ma – ha aggiunto - si tratta di materie che hanno a che fare con la
relazione tra Stato e Regioni. E non possiamo invaderne il campo”. Qualche margine di azione però sembra esserci, ha
ammesso Zucchelli, proprio per la conciliante posizione dei medici che “non hanno chiesto sanatorie, ma solo che le
Regioni verifichino le loro disponibilità per poi fare i concorsi. Questa posizione ci dà la possibilità – ha detto - di
sostenere le esigenze dei medici presso la Funzione pubblica e il Tesoro”. L’ultimo elemento di novità, ha concluso il
sottosegretario, riguarda il valore degli anni passati da precari “che varranno come punteggio ai fini dei risultati dei futuri
concorsi”.
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10. BONADONNA: “MEDICI FACCIANO ESAME DI UMANITÀ”
Servirebbe un esame “di umanità” per chi vuole diventare medico a tutti gli effetti, perché la cosa più importante della
medicina è “saper parlare agli ammalati”. Lo ha detto a Milano Gianni Bonadonna, tra i padri dell’oncologia in Italia,
durante un convegno organizzato da Vidas sul morire con dignità. Secondo Bonadonna, che ha parlato come medico ma
anche come ammalato, “i medici sono bravi, ma non tutti. Gli aspiranti medici dovrebbero fare un esame di
umanizzazione prima di essere ammessi al corso di medicina. Perché parlare con gli ammalati è difficile, ci vuole una
dote particolare, e se uno non lo sa fare non dovrebbe essere un medico: qualsiasi altra cosa, ma non un medico”.
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Dall’Aiom
01. DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF
La finanziaria 2006 (L. 266 del 23/12/2005, all’art. 1 comma 337) ha stabilito che per l’anno 2006 i contribuenti possono
destinare, in base a loro scelta, lo 0,5% (5 per mille) della loro imposta sul reddito prodotto nel 2005, a sostegno di enti
non profit, o che perseguono finalità socialmente rilevanti, indicati in appositi elenchi predisposti dalla Agenzia delle
Entrate in collaborazione con i Ministeri competenti (consultabili nel sito web dell’Agenzia delle Entrate).
La Fondazione AIOM, dotata dei requisiti richiesti, è stata inserita in tale elenco.
E’ quindi per questo motivo che sono a chiedere il Tuo aiuto a voler contribuire a finanziare la nostra attività, apponendo
la Tua firma ed indicando il codice fiscale della fondazione (95095220109) alternativamente, secondo le modalità di
dichiarazione fiscale a Te proprie:
-nell’apposito spazio del modello Unico persone fisiche 2006 (vedi allegato 1, già compilato con i dati della fondazione);
-nell’apposito spazio del modello 730/1 bis redditi 2005 (vedi allegato 2, già compilato con i dati della fondazione);
-nell’apposito spazio della scheda per la scelta del 5 per mille dell’IRPEF allegata al modello CUD (per i soggetti non
tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi) (vedi allegato 3, già compilato con i dati della fondazione).
Tengo a sottolinearTi come tale opportunità si aggiunga, senza nulla togliere, a quella già esistente di destinare lo 0,8%
(8 per mille) delle proprie imposte ai gruppi religiosi già previsti dalla norma.
L'agenzia delle entrate ha reso disponibili i dati (provvisori) delle scelte operate dai contribuenti per la destinazione del 5
per mille dell'IRPEF relativamente ai redditi 2005. Il dato relativo alla Fondazione AIOM è di 285 scelte. Ringraziamo tutti
coloro che hanno scelto di aiutarci, nella speranza in futuro di ottenere ancor più adesioni.
02. INDAGINE SUL DOLORE NEUROPATICO IN ONCOLOGIA
Il dolore neuropatico è una entità sintomatologica che affligge gran parte dei pazienti neoplastici. Si calcola che in circa il
75% dei casi vi sia un inadeguato controllo farmacologico. Con l’obiettivo di individuare le modalità più appropriate di
intervento diagnostico e terapeutico, il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio-Oncologia (CINBO) ha promosso
un’indagine volta a documentare tipologia, qualità ed effetti delle diverse strategie terapeutiche adottate nelle varie realtà
oncologiche italiane in tema di dolore neuropatico. L’indagine verrà condotta mediante somministrazione di un semplice
questionario che sarà diffuso a tutti i soci AIOM. Il questionario potrà essere anche compilato on-line al seguente
indirizzo: www.unich.it/cinbo/ita/sub/20060612.htm
03. ASSICURAZIONE RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE
L’ Assicurazione Responsabilità Civile Professionale è diventata un problema per i medici specialisti. L’AIOM nell’ambito
dell’attività di servizio a favore degli Associati ha inteso contribuire alla soluzione di tale problema con l’instaurazione di
un rapporto di collaborazione con MIDA Broker di Milano, specializzato in questo settore assicurativo. E’ stata sottoscritta
una Convenzione, che sarà gestita direttamente dal Broker e che offre ai nostri Associati condizioni particolarmente
vantaggiose.
Ti viene fornita pertanto l’opportunità di verificare la convenienza a stipulare una nuova copertura assicurativa oppure a
sostituire quella in corso con altra Compagnia.
MIDA Broker ha attivato, nell’ambito della convenzione, un servizio di supporto agli Associati denominato “SPORTELLO
ASSISTENZA ONCOLOGI” (a cui potrai rivolgerTi telefonando allo 02.970648.205) per fornire ogni tipo di informazione e
chiarimenti in materia assicurativa.
Ti invito pertanto a visitare il sito www.midabroker.it oppure accedendovi direttamente dal sito AIOM clickando il link
“Convenzioni”, ove potrai prendere visione ed eventualmente sottoscrivere polizze assicurative relative alle
Responsabilità Civili Professionali alle vantaggiose condizioni riservate agli Associati AIOM, semplicemente compilando
un apposito questionario.
Carmelo Iacono, Presidente eletto AIOM
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GLI APPUNTAMENTI AIOM 2007/2008
XXXIII CONGRESSO NAZIONALE SIT
“La prevenzione, la diagnosi e la terapia dei tumori le nuove frontiere”
Vietri sul Mare, 29 novembre – 1 dicembre 2007
Per scaricare il programma clicca qui
COME RENDERE MIGLIORE UNA VITA CHE CAMBIA
Negrar (Verona), 30 novembre 2007 (Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria)
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TUMORI GINECOLOGICI E DELLA MAMMELLA NELLA DONNA IN ETÀ FERTILE: LE NUOVE SCELTE
Alzano Lombardo (Bergamo), 30 novembre 2007
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TUMORI RARI: APPROCCI DIAGNOSTICI E PROSPETTIVE TERAPEUTICHE
Varazze, 30 novembre 2007
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X INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON PLATINUM COORDINATION COMPOUNDS IN CANCER CHEMOTHERAPY
Verona, 30 novembre – 3 dicembre 2007
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IL VALORE DELLA FERTILITÀ, OLTRE LA GUARIGIONE DAL TUMORE: MALATO, MEDICO E VOLONTARIATO A
CONFRONTO
Catania, 1 dicembre 2007 (Hotel Nettuno)
Per scaricare il programma clicca qui
CONVEGNO REGIONALE AIOM LOMBARDIA
Prima della cura … prima della malattia. La prevenzione in oncologia
Milano, 14 dicembre 2007 (Palazzo delle Stelline)
Segreteria Organizzativa: AIOM Servizi
Tel. 0226683129 – Fax 022360018 – email: [email protected]
IL PRESENTE-FUTURO DELL’ONCOLOGIA MEDICA
Portoferraio (LI), 15 dicembre 2007
Per scaricare il programma clicca qui
1° CONVEGNO NAZIONALE MULTIDISCIPLINARE DI MEDICINA
Roma, 17-20 gennaio 2008 (Nuova Fiera di Roma)
Per scaricare il programma clicca qui
FOCUS 2008 SUL CARCINOMA MAMMARIO: AGGIORNAMENTI BASATI SULL’EVIDENZA
Udine, 24-25 gennaio 2008
Per scaricare il programma clicca qui
SCREENING FOR LUNG CANCER AND MANAGEMENT OF EARLY STAGE DISEASE. FACTS AND
PERSPECTIVES IN EUROPE AND IN THE USA
International Workshop
Rozzano (MI), 25 gennaio 2008 (Istituto Clinico Humanitas)
Per scaricare il programma clicca qui
NUOVI FARMACI IN ONCOLOGIA: DAL LABORATORIO ALLA CLINICA
Bellinzona (Svizzera), 31 gennaio - 2 febbraio 2008
Per scaricare il programma clicca qui
XVI CONFERENZA NAZIONALE AIOM
Ricerca traslazionale in oncologia: risultati e prospettive
Perugia, 10-12 aprile 2008
Per scaricare il programma clicca qui
TERZO CORSO NAZIONALE PER IL TEAM ONCOLOGICO DI APPROFONDIMENTO SUGLI STRUMENTI
ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
Roma, Hotel Villa Morgagni
I modulo – 17/18/19 aprile 2008
II modulo – 22/23/24 maggio 2008
Per scaricare la locandina clicca qui
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ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM
Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Consulenza scientifica: Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica,
Ospedali Riuniti di Bergamo), Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica “A” Istituto Regina Elena di Roma)
Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001
Intermedia: Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105
Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione
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Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute
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