[campania - i] eci_sud/01 08/03/10
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[campania - i] eci_sud/01 08/03/10
LUNEDÌ 8 MARZO 2010 IL LIBRO Il figlio «dottore», qui ormai è un mito in decadenza Fulvio Conti Luca Bianchi SC A PAGINA II PATRIMONI & FINANZA TECNOLOGIA & PASSIONI La pale eoliche del Salento verso Piazza Affari Poker on line, gioco virtuale e guadagni reali BORRILLO A PAGINA V NESPOLI A PAGINA X IL PUNTO Business Il re del divano punta su New Delhi. L’innovazione siciliana sbarca a Shanghai Trasporti Se nel Meridione irrompe il «fallimento politico» Dalla moda alla nautica: quando il made in Sud tira La Calabria si allontana dal resto del Paese DI SERGIO LOCORATOLO Natuzzi, Isaia, Apreamare: c’è un Mezzogiorno che allarga i suoi orizzonti DI CONCETTA SCHIARITI Protagonisti Sopra: Pasquale Natuzzi (il suo gruppo sbarcherà presto in India) A sinistra: Cataldo Aprea, che ha ripreso (con i Pollio) il controllo di Apreamare Vip Hugh Jackman e Rupert Murdoch (foto sopra) vestono Isaia Quiz: chi è che sbarcò clandestinamente sull’isola di Cuba, combattè a fianco degli insorti contro l’oppressore fino alla vittoria, diventò un influente ministro della Repubblica cubana pur essendo nato altrove, e morì in volontario esilio dall’Avana? Ernesto Guevara, direte voi. E invece no, si tratta del napoletanissimo Oreste Ferrara, controversa figura politica a cavallo di due secoli, su cui ha scritto un saggio-biografia Alessandro Senatore: titolo, L’anarchico gentile . Molto elegante, sempre meno anarchico. A PAGINA X © RIPRODUZIONE RISERVATA Il messaggio etico della Cei DI ANTONIO LA SPINA I I messaggi lanciati da Emma Marcegaglia nel suo discorso conclusivo alla convention svoltasi a Bari il 19 febbraio scorso meritano di essere ripresi perché sono stati molto chiari e così riassumibili: fuori dalla Confindustria gli imprenditori (...) CONTINUA A PAGINA IV L’album del Napoli va sull’iPhone Collezione virtuale con tutti gli «eroi» azzurri. E’ nella top 20 delle più scaricate dal web L’ CONTINUA A PAGINA XI DI ANGELO LOMONACO L’intervento / 2 Business Ogni tifoso ha a disposizione tre bustine al giorno. I testi curati dal giornalista partenopeo Fabbroni album Panini che si gonfiava ad ogni spalmata di colla. Le figurine che si componevano a mazzetti per essere poi contese sul marmo di casa o scambiate con quelle dei calciatori più ricercati. Ricordi soffiati dalla nostalgia che oggi appaiono particolarmente distanti dalla nuova emozione offerta dalla prima collezione virtuale dedicata ad una squadra di calcio: il Napoli. Le stelle che hanno indossato la maglia az- CONTINUA A PAGINA IV A Tolosa il «battesimo» dell’Atr made in Pomigliano DI FEDERICO PIRRO © RIPRODUZIONE RISERVATA DI ANGELO AGRIPPA l documento della Conferenza episcopale italiana Per un paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno, reso pubblico il 24 febbraio, tocca punti di rilievo, sia per chi è cattolico sia per chi non lo è. Già nel 1989 la stessa Cei aveva visto chiaramente (...) Aeronautica BORRILLO, MANNU, MELI E MERONE A PAGINA III Sembra Guevara L’intervento / 1 invece è Ferrara Le nuove sfide DI ANTONIO FIORE interregionali zurra (a Maradona è dedicato un intero capitolo; ma non ci si dimentica di Sallustro, Krol, Sivori, Altafini, Careca, Ferrara, Cannavaro fino a Lavezzi e Hamsik) sono immortalate in azione, ma nelle bustine che arrivano direttamente sullo schermo dell’iPhone. I testi sono curati dal giornalista Mario Fabbroni; la ricerca fotografica da Gianni de Bury; e il software di gestione dalla AAPS Informatica. L’applicazione de il «Grande Napoli» in figurine su iPhone (www.ilgrandenapoli.it ) On line Da Hamsik a Maradona sull’iPhone arrivano i calciatori del Napoli è subito diventata una tra le più scaricate al mondo: occupa una posizione di vertice nella Top 20 della Apple (categoria Sport - sezione gratuite) ed è entrata nella Top delle applicazioni di successo di nazioni come Cina, Kuwait, Arabia Saudita, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Inghilterra, Portogallo, Polonia, Slovacchia, Brasile. «Basta avere un iPhone oppure un iPod Touch», spiega Fabbroni, andare sull’AppStore di iTunes (anche dal proprio computer) e scaricare gratis l’album virtuale di figurine contrassegnato da un logo particolare: un pallone con le orecchie del Ciuccio. Ogni collezionista-tifoso ha tre bustine gratis al giorno: per aprirle bassa passarci sopra un dito». CONTINUA A PAGINA X C alabria sempre più lontana dal resto d’Italia e del mondo. Le sue vie di comunicazione, passate alla storia per l’alto degrado, hanno subito ulteriori tagli. Ad inizio marzo, Trenitalia ha soppresso gli Intercity notte a lunga percorrenza, che collegavano il Sud al Nord. In pratica, i treni da Reggio Calabria e da Palermo verso Milano e Torino non esistono più. Al loro posto sono stati attivati i convogli ‘‘Espresso’’ che allungano i tempi di percorrenza. Così, nell’era dell’alta velocità, in Calabria occorrono 24 ore per raggiungere Milano. A cadere sotto l’ascia di Trenitalia anche le cosiddette ‘‘antenne’’. Sono le 4 carrozze che, staccate dai treni principalia Lamezia e Reggio Calabria, percorrevano la Jonica. Ma non è finita qui. A questi si aggiungeranno i ‘‘periodici’’, vale a dire quei convogli in servizio durante i periodi festivi i quali comprendono il viaggio con auto a bordo. Questa storia, comunque, non è nuova da queste parti. Si tratta solo di una delle tante puntate di una stessa trama economica che continua a depotenziare il servizio. All’origine, infatti, c’erano i treni merci. Oggi sono stati abbattuti del 90%. ’’ Matchpoint Illustrando i termini del cosiddetto decreto anticorruzione che il Governo si appresta (con qualche ritardo) a varare, il ministro Maurizio Sacconi ha annunciato che il provvedimento dovrebbe contenere la sanzione del «fallimento politico». In sostanza, laddove la gestione delle Regioni e degli enti locali dovesse registrare un andamento negativo, come acclarato da determinati indici di bilancio, l’ente sarebbe commissariato, si ritornerebbe al voto e gli amministratori responsabili sarebbero dichiarati ineleggibili a qualsiasi funzione politico-amministrativa. Come le aziende, insomma, anche gli enti territoriali pubblici potranno «fallire». La previsione, se confermata, potrebbe avere un impatto deflagrante, soprattutto nel Mezzogiorno, dove già ora intere regioni sarebbero in stato di «fallimento tecnico», soprattutto in virtù dell’enorme deficit maturato nel settore sanitario. E, tuttavia, la norma presta il fianco a qualche perplessità. Difatti, il sacrosanto intento di responsabilizzazione delle classi politiche locali verrebbe qui a realizzarsi con la sconfessione più clamorosa dei principi di autonomia e di federalismo finora sostenuti dal Governo. Il commissariamento, infatti, è la tipica sanzione di ordine centralista e il «fallimento politico» finirebbe con il sancire la morte del principio di rappresentanza democratica per il quale l’operato politico degli eletti è sottoposto solo ed esclusivamente al giudizio degli elettori, e non al variare di qualche indicatore di bilancio. Inoltre, la norma può divenire pericolosa se non vengono indicati con precisione ed oggettività i parametri e gli indicatori su cui decretare il fallimento. E, in ogni caso, è bene evidente che spesso le situazioni di deficit si realizzano non per la mera incapacità a gestire le risorse disponibili, ma per il contemporaneo insistere di altri fattori di condizionamento, primo fra i quali i rapporti politici, di maggiore o minore contiguità, con il potere centrale. Infine, è evidente che la determinazione di una responsabilità così grave per gli amministratori locali dovrebbe presupporre l’assoluta e totale autonomia impositiva degli enti territoriali. Solo chi può liberamente e totalmente procurarsi le risorse di cui disporre, potrà poi rispondere con severità nell’ipotesi in cui quelle risorse abbia colpevolmente dissipato.