Nòva arquitectura occitana

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Nòva arquitectura occitana
Nòva arquitectura occitana
NUOVA ARCHITETTURA OCCITANA - 3ª
NÒVA ARQUITECTURA OCCITANA - 3ª
di Antonio De Rossi
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Casi esemplari 1: Ostana, alta valle Po
Nei primi due articoli di questa inchiesta apparsi nei precedenti numeri di Nòvas d'Occitània abbiamo cercato di tracciare un quadro sulla nuova architettura delle
Alpi, domandandoci se esiste un'architettura occitana contemporanea. A partire da questo numero di Nòvas entriamo nel vivo del tema illustrando alcuni casi
esemplari, ossia realtà delle vallate occitane dove la qualità dell'architettura e dell'ambiente costruito ha rappresentato un importante elemento di riferimento nelle
politiche di rivitalizzazione e valorizzazione del luogo. La prima realtà che vogliamo raccontare è quella di Ostana, paese dell'alta valle Po affacciato di fronte alla
piramide del Monviso.
Da diversi anni Ostana è infatti diventata un importante punto di riferimento sul tema del riuso e della valorizzazione dell'architettura alpina. A partire dalla metà degli
anni '80, le diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo hanno infatti perseguito - insieme alla comunità locale e a progettisti qualificati - una
diffusa e condivisa politica di recupero delle antiche costruzioni montane in un'ottica di qualità.
Una filosofia incentrata sulla qualità che è stata seguita anche nelle poche - visto che si è sempre preferito privilegiare il recupero del patrimonio esistente realizzazioni ex novo. Gli interventi hanno così riguardato sia il patrimonio privato che quello pubblico, sia il costruito che la qualificazione degli spazi aperti: case,
edifici del comune, strutture ricettive, costruzioni di servizio, garage, spazi pubblici, percorsi pedonali, parcheggi. Camminando per Ostana, la sensazione è quindi
quella di trovarsi di fronte non solamente a delle "belle case", ma a un luogo dove la qualità è diffusa, e riguarda sia il costruito che gli spazi aperti. Molte volte infatti
la qualità dei singoli interventi è contraddetta da operazioni (si pensi ad esempio a un tema difficile come quello dell'inserimento di parcheggi negli insediamenti
storici) che vanificano l'attenzione riposta nel costruito. Ad emblema della nuova architettura di Ostana può essere presa la Casa Bollati progettata da Renato Maurino
alcuni anni fa, che intreccia temi di riuso con soluzioni architettoniche contemporanee.
Quella di Ostana è una vicenda non comune, specie se pensiamo al contesto delle valli delle Alpi occidentali italiane, dove il patrimonio architettonico e paesaggistico
continua molte volte a essere ancora visto più come un problema che come un'opportunità. Una vicenda in cui gli interpreti principali sono l'architetto locale Renato
Maurino - che ha inventato una originale metodologia per il recupero -, i sindaci Giacomo Lombardo (sindaco dal 1985 al 1995, e dal 2004 a oggi) e Marco Bovero
(dal 1995 al 2004) - che testardamente hanno voluto perseguire la strada della qualità -, ma specialmente la comunità locale. Una comunità eterogenea ma proprio per
questo interessante, formata da vecchi e nuovi abitanti, da emigrati che continuano ad avere in Ostana il proprio baricentro, da turisti che si sono affezionati alla
straordinarietà del luogo, o ancora da persone che hanno deciso di trasferire le loro attività economiche e imprenditoriali - specie ultimamente, e soprattutto nel campo
delle attività agricole e dell'ospitalità turistica - all'interno di questo territorio.
Si può quindi affermare che il riuso e la riqualificazione del patrimonio architettonico, ma anche la costruzione degli edifici ex novo in un'ottica di qualità, hanno
determinato una nuova identità e riconoscibilità di questo piccolo comune di alta montagna. Una realtà duramente colpita dai processi di spopolamento del secondo
dopoguerra. Si è infatti passati dai 1.200 abitanti di inizio Novecento alle poche unità di qualche anno fa. Ma ora il trend è finalmente invertito, e Ostana ha recuperato
diversi abitanti che vivono lì tutto l'anno.
L'attenzione per la qualità ambientale e architettonica, insieme alle molte iniziative di carattere socioculturale che si sono sviluppate nel corso degli ultimi anni
(l'associazione I Rënèis che gestisce il Museo etnografico di Ostana, l'Istituto superiore di cultura alpina che organizza la Scuola di fotografia alpina, le feste collettive
e gli eventi sportivi, ecc.), hanno infatti dato vita a un iniziale fenomeno di afflusso di nuovi abitanti e attività economiche e ricettive che lascia ben sperare per il
prossimo futuro. E a Ostana vive con la sua famiglia anche Fredo Valla, regista e scrittore, una delle personalità più interessanti delle valli occitane.
Negli ultimi anni l'amministrazione di Ostana ha infine messo in campo una serie di nuove e importanti iniziative, finalizzate all'ospitalità turistica e alla creazione di
opportunità lavorative locali, le quali rappresentano condizione imprescindibile per la rinascita di una comunità. Quasi una "seconda fase" del progetto di rifondazione
del luogo. In primis è venuta la costruzione di una foresteria, oggi finalmente terminata, che rappresenta il tassello finora mancante per la valorizzazione turistica del
luogo. Vi sono state poi esperienze finalizzate all'utilizzo di tecnologie ecosostenibili nel campo . Inoltre è stata messa a punto una collaborazione con il Dipartimento
di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale del Politecnico di Torino al fine di mettere a fuoco nuovi progetti di qualità e a carattere innovativo. Tra questi
il progetto, per ora sulla carta, per un centro culturale nel cuore dell'antica borgata di Miribrart, in cui far confluire le molte attività già presenti sul territorio e quelle
da sviluppare nei prossimi anni (ad esempio l'Ecomuseo dell'architettura alpina). Ma altri progetti elaborati in collaborazione col Politecnico sono ora in corso di
costruzione, come ad esempio il progetto per un centro sportivo e benessere nel capoluogo Villa (progetto importante perché basato sull'uso di fonti energetiche
rinnovabili, come ad esempio il geotermico) o la riorganizzazione dell'ingresso del paese, nuova porta di Ostana, con la realizzazione di una palestra di roccia
all'aperto e di una struttura per le informazioni turistiche (progetto al quale hanno partecipato anche giovani professionisti della zona).
Qualità architettonica, identità e nuova abitabilità, sostenibilità ambientale, offerta di un turismo pertinente rispetto ai luoghi, sono gli atouts messi a punto da Ostana
per i prossimi anni. Una filosofia che recentemente ha permesso al paese dell'alta valle Po di entrare nella rete dei "Borghi più belli d'Italia". Ostana rappresenta un
vero e proprio "laboratorio di architettura alpina contemponea" che può essere preso a esempio per le politiche sulla montagna per il futuro.
Nei prossimi numeri di Nòvas d'Occitània continueremo il racconto di quelle realtà delle valli occitane che hanno puntato sulla qualità dell'ambiente costruito e il
recupero dell'architettura storica.
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Cas exemplars 1: Ostana, auta val Pò
Enti premiers dui articles d'aquesta recèrcha pareissuts dins lhi numres precedents de Nòvas d'Occitània avem cercat de traçar un quadre sus la nòva arquitectura de las
Alps, nos demandant s'exist un'arquitetura occitana contemporànea. D'aqueste numre en anant anem intrar dins lo viu dal tèma en mostrant d'uns cas exemplars, val a
dir de realitats de las valadas occitanas ente la qualitat de l'arquitectura e de l'ambient construït a representat un important element de riferiment dins las políticas de
revitalizacion e de valorizacion dal luec.
La premiera que volem contiar es aquela d'Ostana, país de l'auta Val Pò esguinchat denant la piràmida dal Vísol.
Da divèrsi ans en efèct Ostana es devengua un important ponch de referiment sus lo tèma de la reutilizacion e de la valorizacion de l'arquitectura alpina. A partir da la
meitat de lhi ans '80, las divèrsas administracions que se son succeduas dins lo temp an perseguit - ensem a la comunitat locala e a de protjectista qualificats - una
política difondua e condivisa de recuperament d'las vielhas maisons dins un'òptica de qualitat.
Una filosofia encentraa sus la qualitat qu'es estaa seguia decò dins las gaire - já que s'es sempre preferit preferit privilegiar lo recuperament dal patrimòni existent realizacions ex novo. Lhi intervents an parelh regardat sia lo patrimòni privat qu'aquel públic, sia lo construït que la qualificacion de lhi espacis dubèrts: maisons,
edificis de la comuna, estructuras receptivas, contruccions de servici, garatges, espacis públics, percors pedonals, parcatges. En se promenant per Ostana, la sensacion
es donc aquela de se trobar denant ren masque a de "bèlas maisons", mas a un luec ente la qualitat es difondua e regarda sia lo contruït que lhi espacis dubèrts. L'arriba
sovent de fach que la qualitat de chasque intervent sie contradicha da d'operacions (én pense per exemple a un tèma difícil coma aquel de l'inseriment de parcatges
dedins lhi centres estòrics) que vaníficon l'atencion butaa dins lo contruït. A emblèma de la nòva arquitectura d'ostaa pòl èsser pilhaa la Casa Bollati projectaa da
Renato Maurino fai qualqui ans, qu'entralaça de tèmas de reutilizacions embe de solucions arquitectònicas contemporàneas.
Aquela d'ostana es na vicenda ren comuna, sobretot se pensem al contèxt des valadas de las Alps occidentalas italianas, ente lo patrimòni arquitectònic e païsatgístic
contínua ben de bòt a èsser encà vist mai coma un problèma que coma un'oportunitat. Una vicenda ente lhi interprets principals son l'arquitèct local Renato Maurino qu'a inventaa un'originala metodologia per lo recuperament -, lhi séndics Giacomo Lombardo (séndic dal 1985 al 1995 e dal 2004 a encuei) e Marco Bovero (dal 1995
al 2004) - que testardament an volgut perseguir lo chamin de la qualitat -, mas especialament la comunitat locala. Una comunitat eterogènea mas pròpi p'aquò
interessanta, formaa da vielhs e novèls abitants, da d'emigrats que contínuon a aver en ostana lor baricentre, da de torístas que se son afeccionats a lextraordinarietat
d'aqueste luec, o encara da de gents qu'an decidat de meirar lors activitats econòmicas e imprenditorialas - sustot darrierament, e mai que tot dedins lo champ des
activitats agrícolas e de l'ospitalitat torística - en aqueste territòri.
Én pòl donc afermar que la reutilizacion e la requalificacion dal patrimòni arquitectònic, mas decò la contruccion d'edificis novèls ddedins un'òptica de qualitat, an
determinat una novèla identitat e reconoissibilitat d'aquesta pichòta comuna d'auta montanha. Una realitat colpia durament dai procès de despoplament dal second
après-guèrra. Én es passat de fach dai 1.200 abitants dal començament dal '900 a las gaire unitats de qualque an fa. Mas aüra la tendença s'es invertia definitivament e
ostana a recuperat divèrs abitants que vivon aquí tot l'an.
L'atencion per la qualitat ambientala e arquitectònica, ensem a las tantas iniciativas de caràcter soccioculturalas que se son desvolopaas enti darriers ans (lassociacion
I R¨nèis que gestís lo musèu etnogràfic d'Ostana, l'Institut superior de cultura alpina qu'organiza l'Escòla de fotografia alpina, las fèstas e lhi events esportius etc.) an
de fach donat vita a un fenomèn d'aflux de novèls abitants que laissa ben esperar per lo futur que ven. E a Ostana viu embe sa familha decò Fredo valla, regista e
escriveire, una des personalitats mai interessantas des valadas occitanas.
Enti darriers ans l'administracion dal país enfin a entemenat una seria de nòvas e importantas iniciativas finalizaas a l'ospitalitat torística e a la creacion d'oportunitats
de trabalh que representon una condicion indispensabla per lo reviscolament d'una comunitat.
Esquasi una "seconda fasa" dal projèct de refondacion dal pòst. D'en premier es vengua la contruccion d'una foresteria, encuei finalament terminaa", que representa un
tassèl fins aüra mancant per la valorizacion torística dal luec. Lhi a agut puei d'experienças finalizaas a l'utilizacion de tecnologias ecososteniblas dins lo champ de
l'energia. En mai d'aquò es estaa mes a ponch una collaboracion embe lo Departiment de projectacion arquitectònica e de dessenh Industrial dal politécnic de Turin al
fin de butar a fuec de novèls projècts de qualitat e innovatius. Entre aquesti lo projèct, encara sus la carta, d'un centre cultural ental còr de la vielha ruaa de Miribrart,
ente far confluïr las tantas activitats já presentas sus lo territòri e aquelas da desvolopar dins lhi ans que venon (per exemple l'ecomusèu de l'arquitectura alpina). Mas
d'autri projècts elaborats en collaboracion embe lo Politécnic en chamin de se bastir, coma aquel d'un centre esportiu e de benèsser dins la ruaa centrala de la Vila
(projèct important perque basat sus l'usatge de fonts energéticas renovables, coma per exemple o geotérmic), o la reorganizacion de l'intrada dal país, novèla pòrta
d'Otana, embe la realizacion d'una palèstra de ròcha al dubèrt e d'na estructura de recepcion torística (projèct al qual an partecipat decò de joves professionistas de la
zòna).
Qualitat arquitectònica, identitat e nòva abitabilitat, sostenibilitat ambientala, ufèrta d'un torisme pertinent devèrs lhi luecs son lhi atots (ntd. tèrme francés que
significa vantatge, ressorsa e qu'ai trobat decò en occitan lengadocian) mes a ponch da la comuna d'ostana per lhi ans que venon. Una filosofia que recentement a
permés al país de l'auta Val Pò d'intrar dedins la ret di "Borghi più belli d'italia". Ostana representa un vertadier "labòratòri d'arquitectura alpina contemporànea" que
pòl èsser prés coma exemple per las políticas sus la montanha per l'avenir.
Enti numres venents de Nòvas d'Occitània anem continuar lo racònt d'aquelas realitats des valadas occitanas qu'an ponchat sus la qualitat de l'ambient contruït e lo
recuperament de l'arquitectura istòrica.
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