ANZIANI E BADANTI per sito
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ANZIANI E BADANTI per sito
ANZIANI E BADANTI, UN RAPPORTO DA TUTELARE. 1) Obiettivi del progetto: L’anziano e la sua famiglia dovrebbero essere posti in condizione di scegliere liberamente tra un’assistenza a domicilio e un’assistenza in strutture residenziali tradizionali (case di riposo - case protette - centri diurni). Il mantenimento dell’anziano nella sua casa diventa una condizione insostituibile per una buona qualità di vita, fermo restando la necessità di un nuovo rapporto tra servizi e bisogni soggettivi delle famiglie; acquista significato se inserito in una rete sia formale (strutture socio-sanitarie) sia informale (parenti, vicini, volontariato) evitando il rischio che l’anziano resti confinato all’interno del suo appartamento in solitudine. In Trentino una delle soluzioni adottate dalle famiglie con un anziano non più autosufficiente è l’assunzione di una badante, molto spesso straniera e proveniente dai paesi dell’Europa centroorientale, in particolare Ucraina, Moldavia e Romania. Attualmente si sta verificando il fenomeno di immigrazione clandestina, che già si era presentato 8/10 anni fa, con l’arrivo di irregolari in sostituzione delle badanti con permesso di soggiorno residenti in Trentino, che sono passate a lavori più stabili (pulizie, case di riposo, baby sitter ecc.). Il progetto “Anziani e badanti, un rapporto da tutelare” si realizza in sinergia con le altre attività dell’Associazione A.D.A., e prevede il raggiungimento di due tipi di obiettivo: Obiettivi generali: • • • • La formazione e la creazione di un contatto tra il volontario del servizio civile e il mondo dell’anziano sia esso bisognoso di cure o anziano-attivo volontario presso l’associazione. Sostenere lo sviluppo di atteggiamenti concreti di impegno civico e di cittadinanza responsabile da parte dei volontari coinvolti, attraverso azioni qualificate di informazione, orientamento ed accompagnamento nella gestione di reali processi di integrazione delle badanti all’interno del contesto familiare in cui si inseriscono. Un lavoro sistematico sulla multiculturalità che non può prescindere dal coinvolgimento attivo dell’intera comunità, e si articola attraverso il rafforzamento delle realtà territoriali aderenti al progetto. Attuare un progetto di formazione permanente per le badanti e nel contempo far frequentare tali corsi anche ai volontari del servizio civile, che saranno coinvolti non solo nella fase di organizzazione ma avranno la possibilità di frequentare il corso con attestato di partecipazione finale. Obiettivi specifici: • • Inserire i volontari del SNC all’interno del progetto di formazione e integrazione delle badanti, l’obiettivo è di colmare le lacune delle istituzioni pubbliche e tutelare allo stesso tempo anziani e famiglie che accolgono il care giver. E’ prevista la formazione dei volontari allo scopo di acquisire competenze necessarie per affrontare i fruitori dello sportello informativo e di segretariato sociale, che ha lo scopo di indirizzare e rispondere ai bisogni degli utenti (sia badanti che anziani); attività in cui i volontari saranno protagonisti. L'immigrato, al suo arrivo, appare spesso disorientato. Nel processo di inserimento ed integrazione sociale deve quindi essere sostenuto attraverso un'attività di accoglienza ed informazione. La formula del colloquio risulta fondamentale, infatti, per superare le differenze culturali, linguistiche e le carenze informative che rendono difficoltoso il processo di inclusione sociale. Questo servizio ha l’obiettivo di favorire • • • • l'integrazione delle badanti, indipendentemente dal paese di provenienza, e di agevolare la conoscenza e l'uso dei servizi, degli uffici pubblici e di ogni altro canale utile a promuovere possibilità di inserimento attivo e consapevole. Va peraltro ricordato che la legge 328 del 2000 (riforma dell’assistenza sociale) pone il segretariato sociale tra i livelli essenziali di assistenza. La creazione e l’aggiornamento costante di un registro di richieste e offerte lavoro, seguendo i criteri delle privacy, per favorire il contatto tra l’utente anziano e la badante in cerca di occupazione. A completamento del percorso sarà creata una brochure in cui saranno riassunte delle linee guida per aiutare i familiari di anziani nella ricerca del care giver che risponda alle esigenze dell’ammalato e delle diverse patologie di cui è afflitto. All’attività di consegna dei pacchi alimentari saranno aggiunti piccoli servizi di: supporto medico, compagnia all’anziano (passeggiate, lettura giornale ecc.) e accompagnamento per lo svolgimento di piccole commissioni (spesa, farmacia, consegna e ritiro modulistica presso uffici pubblici ecc.) Periodicamente verranno realizzati follow-up di verifica (intervista/colloquio e coordinamento di gruppo) sia sulla formazione specifica relativa ai diversi servizi proposti dall’A.D.A. sia sulla capacità di inserimento ed integrazione del volontario con gli altri partecipanti al progetto e con gli anziani che sono attivi all’interno dell’associazione. 2) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Complesso delle attività previste Le attività previste risultano coerenti con quanto esplicitato nell’esposizione delle finalità e prevedono: a) L’attivazione di spazi e momenti di ascolto e presa in carico dei bisogni degli utenti, al fine di leggere le necessità che esprimono ed orientare la formulazione di un sistema di risposte coerente; b) Lo sviluppo di funzioni evolute nel servizio di segretariato sociale, attraverso l’implementazione di servizi di counselling e presa in carico; c) L’offerta di servizi di informazione per le problematiche legate: • alla tutela dell’anziano e della badante; • alla carta di soggiorno; • al visto d’ingresso e permesso di soggiorno; • al ricongiungimento familiare; • all’ottenimento della cittadinanza italiana; • alla conoscenza della rete dei servizi erogabili; d) Orientamento all’assistenza sanitaria, ortodonzia ecc. e) La promozione e/o organizzazione di corsi, studi e ricerche, dibattiti, incontri, seminari; f) L’assistenza, anche attraverso la collaborazione con altri organismi, enti o associazioni (Sportello Famiglia, Circoli anziani di via Belenzani, Agorà, CSV, Auser, Associazione Alzheimer, Uisp); g) L’orientamento e informazione in merito alle possibilità formative offerte anche dal territorio e dalla Provincia; h) Il monitoraggio e studio della legislazione di settore Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Per lo sportello di ascolto e segretariato sociale, le funzioni riguarderanno collaborazioni, affiancamento e coinvolgimento da parte dei volontari per tutte le attività sotto esposte: • accoglienza della domanda di informazione; • l’analisi della domanda; • l’eventuale mediazione professionale che verrà svolta dall’operatore locale di progetto o da altro personale presente in sede; • l’eventuale ridefinizione della domanda; • l’orientamento; • e, se necessario, eventuale accompagnamento. Partecipazione alla creazione del registro offerta/richiesta lavoro per badanti: • accoglienza badanti/familiari anziani; • raccolta informazioni e adesione privacy; • inserimento dati nel registro; • aggiornamento registro. Partecipazione alla creazione delle linee guida per i familiari di anziani bisognosi di assistenza: • ricerca bibliografica riguardo la legislazione per la tutela di badanti/anziani; • raccolta testimonianza dagli utenti dello sportello di ascolto/segretariato sociale; • creazione della brochure informativa; • aggiornamento della sezione del sito A.D.A. (www.ada-tn.it) riguardante aspetti legali a tutela anziano/badante; • partecipazione alle fasi di progettazione dei corsi care giver: • preparazione materiale didattico e di promozione; • partecipazione al corso care giver; • partecipazione alla raccolta dati nella fase di monitoraggio dei corsi. Partecipazione all’attività di consegna dei pacchi alimentari. Il numero di ore settimanali di servizio ammonta a 30 ore riparte su 5 giorni dal lunedì al venerdì. Ai volontari durante il periodo di servizio si richiede disponibilità a muoversi per raccolta e testimonianze, flessibilità negli orari, oltre, naturalmente, alla predisposizione per i rapporti umani. E’ compito dell’OLP coinvolgere i giovani nell’operatività condividendo con loro ruoli, compiti, metodi e tempi di lavoro. L’assegnazione dei compiti terrà conto di inserire i giovani in un percorso di crescita progressiva che giunga entro la prima metà del progetto ad una buona autonomia.