Ambasciata d`Italia ad Ankara

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Ambasciata d`Italia ad Ankara
Ambasciata d’Italia ad Ankara
Ufficio Economico e Commerciale
Ultimi Sviluppi
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Cerimonia della Posa della prima pietra per l’ospedale di Etilik ad
Ankara
Eurochambres si riunisce ad Istanbul
Per Rıfat Hisarcıklıoğlu l’UE ha bisogno della Turchia
Il turismo turco beneficia della difficile situazione di alcune mete
turistiche tradizionali
Cresce del 12,3% il traffico aereo della Turchia a settembre
La Turchia cerca di richiamare i propri ricercatori dall’estero
N.29
15/ - 25/10/2013
Prot. Nr. 2795
Economia e Politica Economica
Per il FMI, l’economia turca dovrebbe rallentare e ripartire nel 2014
 BERS stanzia 60 milioni di Euro per l’imprenditoria femminile
 Crescono le esportazioni del settore della difesa turco
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Focus Settore
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Le opportunita’ nel settore ferroviario turco
Annunci e Gare
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Vai direttamente alla pagina
Indicatori Macroeconomici
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PIL, Inflazione, Interscambio, Borsa di Istanbul, Cambio
Ambasciata d’Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara,
www.ambankara.esteri.it ; [email protected] ; tel. 0090-312-4574275; fax 0090-312-4574282
Responsabile: Dott. Francesco Varriale
Ultimi sviluppi
Cerimonia della posa della prima pietra per l’ospedale di Etlik ad Ankara
Alla presenza del Primo Ministro Erdogan, del Ministro della Salute Mehmet Muezzinoglu e di
numerosi altri membri del governo, si e’ svolta la cerimonia della posa della prima pietra
dell’ospedale di Etlik ad Ankara. L’ospedale sara’ realizzato in modalita’ PPP (public-private
partnership), avrà un costo di poco meno di un miliardo di Euro, vedrà impiegati 20.000 addetti
ed e’ progettato per ospitare 3566 posti letto e sino a 50.000 pazienti al giorno. Fra gli invitati
era presente anche Paolo Astaldi, il presidente della societa’ italiana che realizzera’ l’opera
insieme alla locale Turklerler. L’ospedale di Etlik fa parte del programma di ammodernamento del
sistema sanitario turco, che prevede la creazione di 15 centri moderni ed efficienti nelle principali
citta’ del Paese, nella realizzazione del quale sono coinvolte diverse imprese italiane del settore,
fra le quali Astaldi, Inso e Salini. Il programma e’ certamente uno dei cavalli di battaglia del
governo turco e del partito AK ed ha l’obiettivo non solo di garantire un’assistenza migliore alla
popolazione turca ma anche di trasformare il Paese in un hub sanitario capace di attrarre
“clienti” da tutta la regione. Al riguardo, secondo i dati diffusi dal dipartimento per il turismo
sanitario del Ministero della Salute, il numero degli stranieri che hanno scelto la Turchia con lo
scopo di effettuare cure mediche è triplicato negli ultimi quattro anni e nel 2012 è stata
raggiunta la soglia dei 250.000 stranieri provenienti da 107 Paesi, collocando la Turchia fra le 10
destinazioni più importanti al mondo per il turismo sanitario. Il 91% dei malati in provenienza
dall’estero si rivolge ad ospedali privati mentre solo il restante 9% ad ospedali pubblici.
L'obiettivo del Ministero della Salute è di realizzare 7 milioni di dollari di fatturato da 500.000
pazienti stranieri nel 2015 mentre per il 2023 è di raggiungere la soglia dei 20 milioni. Nel
proprio intervento, il Primo Ministro Erdogan ha esaltato i benefici che il piano di costruzioni
apporterà alla sanità della Turchia, migliorando le condizioni di vita della popolazione, ed ha
sottolineato come 11 anni fa – quando l’AKP e’ salito al potere – i risultati raggiunti già oggi nel
settore sanitario non sarebbero nemmeno stati immaginabili. Al riguardo, Erdogan ha parlato di
trasformazioni storiche che hanno riguardato non solo la sanita’ ma anche i settori della giustizia
e della sicurezza. TOP
Eurocambres si riunisce ad Istanbul
Nel corso della 114esima Assemblea dell'Associazione dei sistemi camerali europee, svoltasi ad
Istanbul il 16 e 17 ottobre, Richard Weber, presidente della Camera di commercio del Saarland
(Germania), e' stato eletto all'unanimità' nuovo presidente di Eurochambres. Weber succede
all’italiano Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino, che ha guidato
l'associazione europea negli ultimi quattro anni, al quale tutti i presenti hanno tributato un ampio
riconoscimento. Su indicazione del sistema camerale italiano, Michl Ebner, presidente della
Camera di commercio di Bolzano, e' stato nominato vicepresidente. La nomina a vicepresidente
e' per Ebner, 61 anni, industriale nel settore editoriale che guida la Camera di commercio di
Bolzano dal 2008, un ritorno a Bruxelles, dove ha svolto per tre mandati consecutivi le funzioni
di parlamentare europeo. Fra i vicepresidenti anche il turco Rıfat Hisarcıklıoğlu. TOP
Per Rıfat Hisarcıklıoğlu l’UE ha bisogno della Turchia
In occasione, dell’Assemblea di Eurochambres ad Istanbul, il presidente di TOBB (Turkish Union
of Chambers and Commodity Exchanges), Rıfat Hisarcıklıoğlu, ha sottolineato come l'Unione
Europea, per superare le difficoltà che sta attraversando, abbia bisogno di piu’ integrazione e di
allargarsi e che l'adesione della Turchia sarebbe sicuramente un vantaggio per UE stessa. In
particolare, Hisarcıklıoğlu ha ricordato come le esperienze passate dimostrino che gli
allargamenti abbiano sempre costituito delle situazioni “win-win” per tutti. Appellandosi al
mondo imprenditoriale europeo, ha quindi chiesto ai partecipanti di concentrarsi in primo luogo
sul tema dell’allargamento, sottolineando i vantaggi di essere un mercato unico e comune, ed, in
secondo luogo, sulle misure da prendere per rafforzare le piccole e medie imprese. Hisarcıklıoğlu
aggiunto che Eurochambres, che rappresenta un’economia che vale 23.000 miliardi dollari, con
oltre 20 milioni di membri in 45 Paesi, dovrebbe prendere parte ai negoziati per l’accordo di
libero scambio tra l' UE e gli USA. TOP
Il turismo turco beneficia della difficile situazione di alcune mete turistiche
tradizionali
Commentando positivamente i dati sulle presenze turistiche straniere nella settimana di festa
appena trascorsa, un portavoce del Ministero del Turismo ha sottolineato come la Turchia stia
beneficiando della situazione di relativa stabilità di alcuni Paesi dell’area, tradizionali mete del
turismo internazionale. In particolare, i resort sull’Egeo e dell’Anatolia sud-occidentale hanno
visto un incremento delle prenotazioni di turisti in provenienza in particolare da Russia,
Germania e Regno Unito che prima si dirigevano in Egitto, Tunisia, Libano e Siria, in quanto
considerano la Turchia un Paese sicuro. Secondo, i dati ministeriali, circa il 10% dei turisti che
non sono voluti andare in Egitto o altri Paesi dell’area si sono diretti verso la Turchia. Allo stesso
tempo, e’ in crescita anche il turismo crocieristico, con i dati che dicono che nel 2011 2,2 milioni
di passeggeri sono sbarcati in Turchia, a fronte di 580.000 nel 2003. Questo trend sta
proseguendo anche quest’anno e si prevede un ulteriore incremento del 10% rispetto al 2012.
TOP
Cresce del 12,3% il traffico aereo della Turchia a settembre
Il traffico aereo della Turchia è aumentato del 12,3% nel mese di settembre. Secondo i dati
ufficiali, il numero dei passeggeri sui voli nazionali è infatti cresciuto del 15,5%, mentre sui voli
internazionali dell’8,9%. 115 milioni di passeggeri sono stati trasportati nei primi 9 mesi
dell’anno (+ 13,7% rispetto a settembre 2012). Anche il traffico merci ha fatto registrare
aumenti: 1,9 milioni di tonnellate di merci sono state trasportare via aerea nei primi nove mesi
dell’anno (+ 11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). TOP
La Turchia cerca di richiamare i propri ricercatori dall’estero
Secondo il ministro della Tecnologia Nihat Ergün, continua a crescere il numero di ricercatori
turchi residenti all'estero che ha presentato domanda per il programma di borse di studio che ha
l’obbiettivo di riattrarre cervelli in Turchia. In particolare, Ergün ha dichiarato alla stampa che nei
primi nove mesi di quest'anno 117 ricercatori hanno chiesto di accedere al programma messo in
piedi dal Consiglio per la Ricerca Scientifica e Tecnica (TUBITAK), un numero che e’ cresciuto di
cinque volte negli ultimi cinque anni. Dei ricercatori che sono tornati in Turchia per lavorare
presso centri di ricerca sia pubblici che privati, l’88% ha preferito collaborare con Università e tra
queste vi sono ai primi posti la Middle East Technical University, la Bilkent University e
l’università’ Sabancı. Il 75% delle domande dei ricercatori che vogliono rientrare proviene dagli
Stati Uniti, mentre le restanti da Paesi europei, Canada, Australia, Cina, Giappone, Corea del Sud
e Israele. Il programma di TÜBİTAK prevede una borsa di studio mensile pari a 3.250 lire turche
($ 1.625) per i ricercatori per due anni ed il finanziamento delle ricerche con un fondo
aggiuntivo per un valore massimo di 25.000 lire. TOP
Economia e Politica Economica
Per il FMI, l’economia turca dovrebbe rallentare e ripartire nel 2014
In linea con quanto previsto dal Governo di Ankara, anche a giudizio del Fondo Monetario
internazionale la crescita economica turca dovrebbe subire un certo rallentamento negli ultimi
due trimestri del 2013, dopo essere risultata particolarmente dinamica nella prima parte di
quest’anno grazie al positivo andamento degli investimenti pubblici. Nell’ultimo World Economic
Outlook (WEO), il FMI stima che la Turchia dovrebbe chiudere il 2013 con un incremento del PIL
pari al 3,8%, dopo che nei primi due trimestri dell’anno aveva rispettivamente registrato una
crescita del 3,3% e del 4%, soprattutto a causa all’evoluzione positiva della domanda interna e
della spesa pubblica. Secondo quanto previsto nel WEO, per il 2014 l’economia turca dovrebbe
ripartire ed attestare la propria crescita al 3,5%. Come auspicato da Mark Lewis, rappresentante
permanente del Fondo in Turchia, l’incremento del PIL dovrebbe risultare maggiormente
orientato verso la domanda esterna. Non più tardi di qualche settimana fa, infatti, il FMI aveva
invitato il Governo turco a ad adottare una politica monetaria e fiscale più restrittiva in modo da
ridurre lo squilibrio della bilancia delle partite correnti che rischia di accentuarsi con la
progressiva uscita dei capitali internazionali dalle economie emergenti. D’altra parte, la Turchia,
al pari delle altre economie emergenti, rischia di subire l’influenza dei due fenomeni che
potrebbero caratterizzare l’economia globale nel medio termine: una restrizione della politica
monetaria americana ed il rallentamento della crescita economica in Cina. TOP
La BERS stanzia 60 milioni di Euro per finanziare l’imprenditoria femminile
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) ha stanziato 60 milioni di Euro a
disposizione delle piccole e medie imprese operanti nel settore agroalimentare turco che siano
amministrate da donne, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in
un settore con margini di sviluppo quale quello agro-alimentare. Secondo il direttore della BERS
per la Turchia, Francis Malige, questo pacchetto di finanziamenti servirà a sostenere il talento
imprenditoriale e la crescita delle PMI nelle regioni meno sviluppate della Turchia. Il
finanziamento verrà erogato attraverso la banca turca SekerBank e sarà concesso in diverse
tranche, di cui la prima ammonterà a 40 milioni di dollari. La BERS ha già utilizzato oltre 110
milioni di Euro per finanziare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in Turchia. Fin dall'inizio
della sua attività in Turchia, la BERS ha investito oltre 3 miliardi di euro in circa 100 progetti. Di
questi, circa 500 milioni sono stati destinati alle PMI, di cui 210 milioni al settore
agroalimentare. TOP
Crescono le esportazioni del settore della difesa turco
Secondo quanto dichiarato dall’Associazione degli esportatori dei materiali dell’industria della
difesa e aerospaziale (SSI), le esportazioni del settore hanno raggiunto 1,3 miliardi di dollari e
rappresentato un terzo della produzione totale. L’obiettivo, ha dichiarato il suo Presidente Latif
Arafal, è quello di raggiungere 1,5 miliardi dollari entro il 2023. Sempre secondo Arafal, la
Turchia è in grado di produrre ed esportare una gran parte del suo equipaggiamento da difesa
come elicotteri, veicoli aerei senza equipaggio, navi da guerra, aerei da addestramento e sistemi
per la guida dei missili. Gli Stati Uniti sono la prima destinazione delle esportazioni turche.
Seguono l'Unione Europea, i Paesi dell’ex Unione Sovietica e quelli del Medio Oriente. TOP
Focus settore
Le opportunità nel settore ferroviario turco
Quello ferroviario e’ uno dei settori in cui il governo turco ha investito maggiormente negli ultimi
anni. A partire dal 2003, infatti, il settore ha acquisito un’importanza centrale nella strategia di
crescita della Turchia. Il sostegno politico ed economico – che ha fatto di TCDD (le ferrovie
turche) l’azienda pubblica a cui il governo ha assegnato più fondi negli ultimi 10 anni – ha
portato al lancio di oltre 80 progetti per la ristrutturazione e modernizzazione della rete e
dell’industria ferroviaria.
Tali progetti fanno parte di “Vision 2023”, l’ambizioso piano di crescita varato in vista del
centenario della fondazione della Repubblica turca. L’obiettivo dichiarato è quello di costruire
10.000 km di binari ad alta velocità, che colleghino le principali città del Paese, e 4.000 km di
binari convenzionali, portando la rete ferroviaria a un totale di circa 26.000 km. Inoltre, è
prevista la ristrutturazione di buona parte delle linee esistenti (il 70% delle linee convenzionali e’
ancora non elettrificato), spesso con il raddoppio di linee attualmente ad un unico binario, la
costruzione di nuove stazioni ed il restauro di quelle che hanno un valore storico. Tra gli obiettivi
principali vi e’ quello di incrementare il peso del trasporto ferroviario rispetto agli altri mezzi di
trasporto. A tale scopo, il governo ha assegnato al settore ferroviario 45 mld USD per i prossimi
10 anni.
La volontà di continuare ad investire si fonda sulla consapevolezza che il sistema ferroviario
turco e’, ancora oggi, nonostante gli sforzi, piuttosto arretrato: i treni turchi non riescono ad
essere competitivi ne’ con il trasporto su ruota, se non per tratte limitate, ne’ con il trasporto
aereo e via mare.
I programmi messi in campo fino a questo momento si sono mossi in due direzioni. Da un lato,
la progettazione e realizzazione di una rete ferroviaria dell’alta velocità capace di collegare le
principali città del Paese (dapprima, Ankara, Istanbul, Smirne, Konia, Eskisehir), dall’altro, il
miglioramento e la messa in sicurezza di linee ferroviarie convenzionali in modo da renderle in
grado di assorbire buona parte del traffico merci che oggi viene completamente evaso dal
trasporto su ruota e che nelle speranze del governo dovrebbe continuare ad aumentare in
considerazione della posizione strategica del Paese. Si stima, ad esempio, che solo l’1% delle
merci esportate dalla Turchia raggiunga i Paesi di destinazione tramite rotaia, a fronte di piu’ del
50% via nave, circa il 33% via camion e circa il 15% via aereo.
L’investimento nel settore dell’alta velocità, che ha già visto il completamento delle linee AnkaraEskisehir, Ankara-Konya e Eskisehir-Konya (inaugurata lo scorso 23 marzo dal Primo Ministro
Erdogan) inizia peraltro a dare i suoi frutti; secondo i dati disponibili, la messa in funzione delle
nuove linee ha portato un incremento del 16% dei passeggeri e del 40% dei viaggi a scopo
turistico. Benefici ancora maggiori sono attesi dal completamento del tratto che collega Ankara
ad Istanbul, passando per Eskisheir, attualmente in costruzione (e che nelle ambizioni del
governo dovrebbe essere terminato entro l’anno), che dovrebbe ridurre il tempo di viaggio tra le
due città a circa 3 ore.
Per il suo piano di ammodernamento, la Turchia ha potuto usufruire anche di aiuti comunitari
nell’ambito del Programma Operativo Trasporti, finanziato con fondi IPA dell’Unione Europea, che
ha l’obiettivo di migliorare la competitività, la sicurezza e la qualità del settore delle infrastrutture
di trasporto. In particolare, con fondi IPA sono stati finanziati la costruzione del tratto KosekoyGebze della linea ad alta velocità Ankara-Istanbul e l’ammodernamento e il rifacimento del
sistema di segnaletica della linea Irmak- Karabük-Zonguldak, che collega la regione del Mar Nero
con l’Anatolia.
Per i progetti futuri, il dipartimento delle Relazioni Estere della TCDD, conferma il massimo
interesse del governo a proseguire nella costruzione dell’alta velocità, ma segnala che si
starebbe pensando di realizzare alcune tratte inizialmente immaginate come alta velocità
(superiore ai 250 km/h) in modo che i treni possano raggiungere la velocità di 200 km/h. Da un
lato, i tempi di costruzione sarebbero piu’ brevi ed i costi inferiori e, dall’altro, vi sarebbe una
maggiore versatilità’ nell’utilizzo delle linee, che potrebbero trasportare sia persone che merci.
Fra i principali progetti dell’alta velocità (intendendo sia le tratte da 250/300 km/h, sia quelle da
200 km/h), si segnalano:
1) Istanbul-Kars
Da Ankara, l’alta velocità dovrebbe proseguire sino a Sivas (già in costruzione). La tratta
successiva Sivas-Erzincan-Kars dovrebbe consentire l’operatività di treni da 200 chilometri orari
(per la tratta Sivas-Erzincan si dovrebbe essere in fase di ultimazione della progettazione). La
linea turca dovrebbe quindi ricongiungersi con quelle in Georgia ed Azerbaigian (linea IstanbulKars-Tbilisi-Baku). Sarebbe in previsione per il futuro anche la costruzione della tratta IstanbulEdirne verso la Bulgaria.
2) Ankara-Izmir
Si tratta di una linea che dovrebbe consentire la percorrenza a 250 km/h. La prima tratta e’ già
stata costruita (e’ comune alle line Ankara-Konya ed Ankara-Eskisheir). E’ attualmente in fase di
costruzione la tratta che unira’ Ankara con Afyonkarahisar. Dovrebbero essere progressivamente
messe a bando le tratte che collegheranno Afyonkarahisar-Usak (178 km), Usak-Salihli (70km)
and Salihli-Manisa (77 km). E’ stato già parzialmente bandito il tratto finale di 35 km ManisaIzmir.
3) Ankara-Bursa
Il collegamento utilizzerà in parte la linea dell’alta velocità Ankara-Istanbul. Sarà realizzata una
deviazione dopo la stazione di Eskisheir, all’altezza della città di Bilecik. Il tratto Bursa-Yenişehir
(70 km) e’ in fase di costruzione. E’ in via di finalizzazione la progettazione del tratto YenişehirBilecik.
4) Bursa-Izmir.
E’ il collegamento che unirebbe le tratte ad alta velocità Ankara-Izmir ed Ankara-Bursa,
formando una sorta di triangolo nell’area ovest del Paese. Anche su questa tratta dovrebbero
operare treni capaci di raggiungere i 200 chilometri orari.
5) Ankara-Antalya
Sono previsti due diversi percorsi. Il primo (la fase di progettazione dovrebbe essere già
conclusa), utilizzerebbe in parte la linea Ankara-Izmir; il secondo quella Ankara-Konya. Si
tratterebbe di treni che raggiungo la velocità di 200 km/h, pensati per evadere anche i bisogni
del porto.
6) Trabzon-Erzincan
La tratta collegherà la città di Trabzon a quella di Erzincan (non e’ chiaro se con treni capaci di
raggiungere la velocità di 250 o 200 km/h). Dovrebbe inserirsi in una linea ferroviaria lunga 630
chilometri che vuole collegare il Mar Nero con il sud-est del Paese, per proseguire verso la Siria
e l’Iraq.
Accanto alle linee ferroviarie, il piano prevede la creazione di centri logistici che integrino diversi
sistemi di trasporto; 20 sono quelli i cui lavori sono già completi o in corso di completamento.
Tramite tali centri, si stima di incrementare il trasporto su rotaia di ulteriori 10 milioni di
tonnellate.
Con l’ampliamento della propria rete ferroviaria, la Turchia punta a guadagnare una posizione
centrale nei trasporti intercontinentali, fungendo da snodo in una ideale Via della Seta che
colleghi Europa e Asia passando per il Medio Oriente, l’Asia Centrale e l’Estremo Oriente.
Secondo le stime, il potenziale economico del trasporto su rotaia su tale rotta è di 75 mld USD.
Tale progetto comprende (oltre al tunnel del Marmaray, sotto il Bosforo) le linee:
Istanbul- Istanbul-Kars-Tbilisi-Baku,
Kurtalan-Nusaybin-Iraq,
Kars-Nahcevan-Iran,
Kavqaz-Samsun-Basra,
Istanbul-Aleppo-Makkah,
Istanbul-Aleppo-Nord Africa.
Oltre alle opportunita’ legate alle costruzione e rimodernamento delle linee ferroviarie vi sono poi
da considerare altri due settori in cui vi sono prospettive interessanti per le imprese italiane.
L’ammodernamento del parco treni (locomotive e vagoni) e la costruzione di metropolitane,
metropolitane di superficie e linee di tram in molte città del Paese (le cui gare sono bandite dalle
singole Municipalita’).
Per quanto riguarda il primo settore, si stima che, solo per l’Alta Velocità, nei prossimi 10 anni,
TCDD avrebbe bisogno di circa 106 treni (suddivisi fra treni da 250 km/h e da 300 km/h). Per le
linee convenzionali, si prevede, poi, un fabbisogno di 600 vagoni passeggeri e 49.000 merci. Per
quanto riguarda, invece, le realtà locali, si ricordano a titolo esemplificativo, la prossima
realizzazione del collegamento di superficie fra l’Aeroporto internazionale di Ankara Esebonga ed
il centro città e le nuove linee della rete metropolitana di Istanbul. Si tratta di un settore molto
interessante che ha visto e vede impegnate molte aziende italiane nelle diverse fasi di
progettazione, costruzione e fornitura dei convogli. TOP
Annunci e Gare
Progetti di costruzione di 4 Marine
Ministry of Transportation Maritime Affairs and Communication, General Directorate of
Infrastructure Investments (AYGM) announced the expected tenders for the construction of 4
Marina Projects: Balıkesir Avşa Island Türkeli Marina, Tekirdağ Marina, Çeşme Şifne Marina and
Silivri Marina. The BOT Model tenders have been announced in the official gazette on 7 October
2013. Tender documents will be available from 28 October on. Companies that are interested
can see and purchase tender documents from the Ministry’s address: Ministry of Transportation
Maritime Affairs and Communication, Seaports Construction Department, AYGM, Ulaştırma
Bakanlığı Binası, D Blok, Room: 523, Emek – Ankara, in return for 1000 TL for each tender.
Bidding deadlines will be stated on the tender documents. TOP
Ministero della Sanita’. Ospedale della citta’ di Dastamonu (Modalità PPP)
Kastamonu City Hospital has been included in the list of PPP Model Hospital Projects to be
tendered by the Ministry of Health. Project preparations are ongoing for the hospital in question
and the Project will soon be presented to the approval of the SPC (Supreme Planning Council) of
the Ministry of Development. Once it obtains the approval, preparation of the tender
specifications will start. The prequalification tender is expected to be announced within the year.
TOP
Supply of Equipment of Improved Strategic Management Capacity
Nel quadro dei progetti finanziati dall’Unione Europea in Turchia con fondi IPA (Instrument for
Pre-Accession), e’ stata di recente annunciata la gara per Supply of Equipment of Improved
Strategic Management Capacity (riferimento EuropeAid/135182/M/SUP/TR). L’ente appaltante
sarà la Central Finance and Contracts Unit. La scadenza per presentare la domanda e’ fissata al
26 novembre 2013. Per maggiori dettagli clicca qui. Il capitolato può essere ottenuto allo stesso
indirizzo al quale andrà presentata l’offerta: Central Finance and Contracts Unit, (for the
attention of Mr. Muhsin Altun (PAO-CFCU Director), Eskişehir Yolu 4.Km 2.Cad. (Halkbank
Kampüsü) No: 63 C-Blok 06520 Söğütözü-Ankara/ TURKEY, Tel. +90 3122954900, e-mail:
[email protected] TOP
Technical Assistance for Support to Mechanism for Monitoring Turkey's
Greenhouse Gas Emissions
Nel quadro dei progetti finanziati dall’Unione Europea in Turchia con fondi IPA (Instrument for
Pre-Accession), e’ stata di recente annunciata la gara per Technical Assistance for Support to
Mechanism for Monitoring Turkey's Greenhouse Gas Emissions (riferimento : EuropeAid/134454/
D/SER/TR). L’ente appaltante sarà la Central Finance and Contracts Unit. La scadenza per
presentare la domanda e’ fissata al 21 novembre 2013. Per maggiori dettagli clicca qui. Il
capitolato può essere ottenuto allo stesso indirizzo al quale andrà presentata l’offerta: Central
Finance and Contracts Unit, (for the attention of Mr. Muhsin Altun (PAO-CFCU Director), Eskişehir
Yolu 4.Km 2.Cad. (Halkbank Kampüsü) No: 63 C-Blok 06520 Söğütözü-Ankara/ TURKEY, Tel. +90
3122954900, e-mail: [email protected] TOP
Indicatori Macroeconomici
PIL
Dopo la crescita tumultuosa del 2010 (+9,2%) e del 2011 (+8,5%), che ha fatto attestare la
Turchia ai primi posti al mondo fra i Paesi con la più alta crescita del PIL, nel 2012 il ritmo di
crescita del PIL turco, in rallentamento per effetto delle politiche governative di contenimento e
della congiuntura internazionale, si e’ attestato al 2,2%. Nel primo trimestre del 2013, il tasso di
crescita del Pil e’ stato pari al 3%. Nel secondo trimestre al 4,4%. TOP
Inflazione
Nel 2011 l’inflazione, dopo aver toccato il valore minimo storico del 3,9% (marzo), ha raggiunto
a fine anno un valore a due cifre pari al 10,45%. Nel 2012 l’inflazione ha mostrato una tendenza
al calo, particolarmente marcata nell’ultimo trimestre dell’anno, che si e’ chiuso al 6,16%. A
settembre 2013, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari all’7,88% rispetto
allo stesso mese del 2012. TOP
Interscambio con l’Italia
Nel 2011, l’intercambio Italia-Turchia ha raggiunto la cifra record di 21,3 miliardi di dollari con
esportazioni italiane pari a 13,45 miliardi di dollari, importazioni a 7,85 miliardi di dollari e un sal
do attivo per l'Italia di 5,6 miliardi dollari. Nel 2012 l’Italia si è attestata al sesto posto nella graduatoria dei Paesi partner della Turchia, dopo Germania, Federazione Russa, Iran, Cina e Stati
Uniti, con un interscambio pari a 19,7 miliardi di dollari (-7,4% rispetto al 2011), articolato in esportazioni pari a 13,3 miliardi di dollari (-0,8%, quinto Paesi fornitore) ed importazioni pari a
6,3 miliardi di dollari (-18,8%, settimo mercato di sbocco per le merci turche). Il saldo era attivo
per l'Italia e ammontava a 6,9 miliardi di dollari.
Nei primi 8 mesi del 2013, l’Italia si e’ collocata al quarto posto fra i partner commerciali della
Turchia, con un interscambio di 12,8 mld di dollari (-1,7%), un export dall’Italia verso la Turchia
di 8,4 miliardi di dollari (-5,9%), un import dell’Italia dalla Turchia di 4,4 miliardi di dollari
(+7,3%), un saldo negativo per la Turchia di 4 miliardi di dollari. TOP
Borsa di Istanbul
Borsa di Istanbul (IMBK-100) 78.832 al 25 ottobre 2013
Cambio al 25 ottobre 2013
1 Euro = 2,7480 TL
1 Dollaro = 1,9880 TL
Cronache Economiche
A cura di:
Francesco Varriale
Redazione:
Francesco Varriale
Emilio Sessa
Maria Trinchieri
In collaborazione con:
Zeynep Demirtaş
Per info: [email protected]