La Bocconi snobbata in Brianza Due iscritti ai corsi per manager

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La Bocconi snobbata in Brianza Due iscritti ai corsi per manager
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Mercoledì 26 maggio 2010
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METROPOLI
Rho
MONZA
Sgambetto Lega
sul bilancio
La giunta rischia
Preti, modelle
e calci solidali
.
MONZA - (l. mar.) Nazionale Sacerdoti, Vecchie Glorie di Serie A, Radio
Italia Solo Musica Italiana e Associazione Medici Brianza & Milano.
Queste le quattro squadre di calcio
che si sfideranno, sabato alle 15 allo
Stadio Brianteo nella 14esima edizione di Medicuore, evento benefico
di calcio e spettacolo insieme.
Nel corso della giornata ci sarà un
torneo di giovani, poi la presentazione di Savi e Sara Tommasi della
Nazionale Modelle. Il ricavato della
manifestazione andrà a tre progetti
benetti in Brasile e Africa. L’associazione Medici Brianza ha stretto poi
un accordo con il Comune di Monza
per potenziare gli spazi verdi negli
asili nido comunali della città. [Marinaro]
Monza
La Bocconi snobbata in Brianza
Due iscritti ai corsi per manager
ΘΘΘ La Lega fa lo sgambetto al sindaco Zucchetti, non votando il bilancio, e il centrosinistra
presenta una mozione di sfiducia alla giunta. Il
Governo del centrodestra a rischio se entro qualche giorno non raggiunge un accordo con il Carroccio, perdendo di fatto i numeri per andare
avanti.
Il termine ultimo per cercare di risanare la situazione, e proseguire nel mandato amministrativo, è la metà di giugno, quando scadranno i termini per votare la mozione di sfiducia, molto probabilmente sarà quella la stessa seduta dove si
procederà alla votazione del documento di previsione. Il sindaco Roberto Zucchetti, eletto nel
2007 con un voto bulgaro rispetto all’avversario
di centrosinistra che si presentava per il secondo
mandato, in questi tre anni ne ha dovute affrontare diverse situazioni difficili riuscendo ogni volta a riportare la maggioranza alla stabilità, e senza
mai cedere a compromessi. L’ostilità leghista, a
dire dei ben informati militanti nel partito, sembra sia un piano orchestrato dalla direzione milanese per ottenere maggiore potere all’interno
delle giunte, anche in virtù del successo ottenuto
alle regionali. Intanto fuori e dentro il Comune
fervono gli incontri per discutere della crisi politica, nei giorni scorsi c’è stato il direttivo del PdL,
oggi toccherà ai gruppi consiliari del centro destra, Legacompresa, mentredomani saràla volta
dei coordinamenti cittadini.
M. PIZ.
La delusione di sindaco e aziende: «I nostri imprenditori non investono sulla formazione»
::: LAURA MARINARO
MONZA
ΘΘΘ La Bocconi non riesce ad
attecchire in Brianza. La notizia
ha dell’incredibile e a darla è Luca
Rovati, amministratore delegato
della Rottapharm Madaus, colosso farmaceutico brianzolo.
Era stato proprio lui, nel luglio
del 2009, ad avere l’idea di creare
dei corsi specializzati per manager brianzoli con la collaborazione dei docenti dell’Università
Bocconi di Milano. Sarebbero iniziati a settembre ma – e la notizia
è solo di ieri – finora si sono contati solo due iscritti. Ma come è
possibile che le imprese della ricca Brianza non abbiano colto
l’occasione di poter offrire ai propri manager un corso di formazione ad altissimo livello potendo
contare sul 50% di una borsa di
studio? «Purtroppo sono davvero
deluso per questo risultato perché
i colleghi imprenditori hanno dimostrato di non comprendere
quanto sia importante la formazione per la crescita della propria
azienda – ha detto Rovati –. Insieme ad alcuni enti privati e pubblici, Comune compreso, avevamo
messo a disposizione sei borse di
studio e due le avevo riservate per
noi; ma alla fine sono questi ultimi si sono iscritti!».
Per realizzare il progetto, lo
scorso anno era stata costituita
una Fondazione detta Formab
che annoverava tra i soci investi-
tori, oltre a Rottapharm che dava
le aule, anche il Comune di Monza e in particolare l’assessorato
all’Università che aveva messo a
disposizione una borsa di studio,
il Centro Studi Liberi Agorà, la
Provincia, l’Associazione Industriali di Monza e Brianza e la Camera di Commercio. Sarebbero
poi enti istituzionali gli Artigiani e
le banche a creare borse di studio
per i giovani destinatari dei corsi.
A questo punto tutto è fermo e ci
si chiede che fine faranno le otto
borse di studio da circa 3 mila euro l’una messe a disposizione per
frequentare i corsi universitari.
«Non sappiamo bene cosa accadrà – ha continuato Rovati – diciamo che il progetto è sospeso, e
CERNUSCO SUL NAVIGLIO
«Affitti doppi rispetto al contratto»
Sedici famiglie sul piede di guerra
CERNUSCOSULNAVIGLIO Sedici famiglie sul piede di guerra. Sono quelle
che abitano negli appartamenti di piazza Brugola, costruiti nel 1999
dall’immobiliare Btk, in edilizia sovvenzionata. Ossia il canone d’affitto,
che incassa la proprietà, deve essere sociale, come se si trattasse di case popolari.
«Paghiamo due volte tanto», tuonano i residenti. «Sin dall’inizio non è stata
rispettata la convenzione. Siamo stanchi e abbiamo fatto causa alla società». Che ci sia qualcosa di strano, in effetti, lo conferma anche il sindaco di
Cernusco, Eugenio Comincini: «La vicenda si trascina da anni. Si è creata
una diatriba molto forte sull’interprestazione urbanistica. La legge regionale, in tema di edilizia popolare, è cambiata. Fatto sta che la proprietà fa un
po’quello che vuole. Sto aspettando in questi giorni la risposta all’ennesima
lettera che il nostro avvocato ha spedito all’immobiliare Btk».
Una convenzione, in buona sostanza, mai rispettata. L’affitto lo decide l’immobiliare e tanti saluti al canone sociale. Ma il rischio di finire in Tribunale
potrebbe far cambiare la situazione. «Loro sono sempre stati troppo attendisti – conclude il sindaco – ma a tutto c’è un limite. Il Comune si è subito
speso perché siano rispettati i termini dell’accordo in difesa dei cittadini. Se
con la nostra ultima richiesta non verrà abbassato il prezzo dell’affitto, procederemo per vie legali». Una causa quella del Comune che si aggiungerebbe alle tante già avviate dei residenti con l’assistenza del sindacato degli inquilini.
F. ARN.
speriamo che prima o poi riparta.
Devo ammettere, però, che io
non ho molte speranze che accada, visto che anche la crisi economica tutt’altro che finita, distoglie
gli imprenditori locali». Dispiaciuto anche il sindaco Marco Mariani, che all’Università ha dedicato un assessorato ad hoc e che
sta cercando di portare avanti il
progetto di un polo universitario
che inglobi facoltà economiche e
legate al desing, vero plus del territorio.
Intanto Rottapharm che fattura
oltre 600 milioni di euro l’anno,
continua ad organizzarsi i suoi
corsi di formazione all’interno.
«Investiamo tantissimo sulla formazione dei nostri dipendenti a
tutti i livelli – ha concluso Rovati –
È fondamentale per la crescita
dell’azienda e soprattutto per la
competività su un mercato che ci
vede messi a confronto con colossi che fatturano quanto uno Stato».
D’accordo nella delusione, ma
non nella motivazione che ha
portato al fallimento del progetto
è Carlo Edoardo Valli, presidente
della Camera di Commercio di
Monza e Brianza. «Non è vero che
gli imprenditori della Brianza non
vogliono formare i propri manager – ha detto -, il problema è che
sono confusi e poco uniti nella difesa del proprio territorio e dei
progetti su di essa: non bisogna
confonderli, però, con troppi progetti simili».
Cesano Maderno
Ricucita la crisi
Il mini-rimpasto
salva la Romanò
ΘΘΘ È in via di ricomposizione la crisi nella
giunta guidata dalla leghista Marina Romanò.
Dopo la bufera scoppiata poco più di un mese fa,
determinata dal defenestramento, da parte del
sindaco, di quattro assessori del PdL, sembra che i
vertici provinciali del partito abbiano trovato un
compromesso.
Niente è ancora ufficiale, ma parecchie sono le
voci che si rincorrono in queste ore. Prima di tutto, il sindaco ha rigettato le recenti dimissioni di
Marcelo Mitrano, assessore agli affari generali e ai
grandi eventi e Fabrizio Bonafede, architetto con
delega all’Urbanistica che dovrebbero rientrare
in giunta all’80%. Dei famosi quattro assessori
“cacciati” dalla pasionaria leghista perché non
avevano partecipato al consiglio del 29 aprile durante il quale era prevista l’approvazione del bilancio consuntivo, sembra che due verranno ripescati su dettame dei vertici dei due partiti di
maggioranza. Si tratta di Giovanni Spagnuolo
(PdL), assessore alla Cultura, e Giuseppe Mazzacuva, all’Ecologia. I due nuovi nomi che entreranno nella compagine sono dunque Alessandro
Soliman, uomo del PdL che dovrebbe ricoprire la
delega di Ivan Romanò, ovvero Sport e Politiche
giovanili, e Chiara Mornatta per il Commercio al
posto di Michele Santoro. Grande sorpresa per
chi andrà a ricoprire il ruolo che è stato del vicesindaco Claudio Scolari. Toccherà ad Andrea Rovelli, capogruppo del PdL in consiglio comunale.
L. MAR.
MONZA
MERCOLEDÌ 26 MAGGIO 2010 IL GIORNO
.
Carlo Valli: «La colpa
non è degli imprenditori»
DELUSO
Luca Rovati ad
di Rottapharm
è stato
fra i primi
a credere
in questa
Università (Rossi)
IL CASO SI BLOCCA L’INIZIATIVA LANCIATA A LUGLIO PER PORTARE A MONZA LA BOCCONI
Ci sono solamente 2 iscritti al corso
L’Università dei manager non si farà
L’UNIVERSITÀ Bocconi in
Brianza per insegnare ai manager
delle aziende a fare business ad alto livello. Un’idea innovativa e
un’ottima opportunità per le imprese familiari della nuova provincia che hanno bisogno di rinnovarsi e crescere. Un’idea lanciata
lo scorso luglio ma che è fallita miseramente. Ad oggi, infatti, sono
soltanto due gli iscritti e quindi
impossibile che i professori universitari del blasonato ateneo milanese si smuovano per venire
qui! La notizia coch arrivata da
Luca Rovati, amministratore delegato della Rottapharm-Madaus, il
colosso farmaceutico monzese
che aveva lanciato l’iniziativa denominata Formab e l’aveva messa
in piedi insieme al sindaco Marco
Mariani e all’assessore all’Universit Marco Baldoni. L’azienda pri-
vata aveva messo a disposizione le
aule che oggi utilizza per i propri
corsi di formazione riservati ai dipendenti e i vari enti ed associazioni hanno messo a disposizione
i fondi per le borse di studio.
PECCATO che nessuno ha colto
l’opportunità. «Quando andavamo dai colleghi imperenditori a
proporre i corsi con la Bocconi ci
rispondevano che avevano cose
più importanti da fare e a cui pensare», ha spiegato Rovati «e questo mi è dispiaciuto davvero tantissimo, perchè vuol dire che ancora oggi le imprese del nostro territorio, tutte piccole e medie, non
capiscono quanto sia importante
investire in formazione per poter
competere sui mercati globali». E
che fine faranno adesso le otto
borse di studio da circa 3 mila euro l’una messe a disposizione per
frequentare i corsi universitari?
«Sinceramente adesso non sappiamo bene cosa accadrà - ha continuato Rovati - diciamo che il progetto sospeso, nella speranza che
si smuovono le acque, ma a dire il
vero considerando che la crisi ancora ci farà patire per almeno altri
due anni, non credo che si andrà
avanti; sui fondi messi a disposizione, non so, anche perché non
possono essere reinvestiti». Per
far funzionare la Bocconi a Monza era stata addirittura messa in
piedi una fondazione di cui fa parte il Centro Studi Liberi Agor, il
Comune di Monza, la Provincia,
l’Associazione Industriali di Monza e Brianza e la Camera di Commercio e nella quale sarebbero
convogliati i fondi degli investitori privati. Sarebbero poi enti istituzionali come il Comune, ma anche gli Artigiani e le banche a creare borse di studio per i giovani
ECONOMIA CONVEGNO IN CAMERA DI COMMERCIO SULLE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS
La Brianza fa affari con la Slovenia
VICINA E CONVENIENTE. La
Slovenia si è presentata così ieri alla Camara di commercio di Monza
dove si è svolto il convegno «Slovenia: opportunità commerciali, possibilità d’investimento e novità fiscali» a cui hanno partecipato, fra
gli altri, Vlasta Valencic Pelikan,
Console generale della Repubblica
di Slovenia di Trieste, Rok
Tomšic consigliere per gli Affari
Economici presso l’Ambasciata
della Repubblica di Slovenia a Roma Gianvico Camisasca, Console
onorario della Repubblica di Slovenia a Milano Fabio Caliandro dirigente Promos Monza e Brianza.
«Il flusso commerciale dalla Slovenia verso l’Italia ammonta a 17 miliardi di euro. Viceversa le esporta-
••
SFRATTO
«Non è vero che gli imprenditori della Brianza non sono pronti , la verità è che sono confusi e poco uniti». Ad intervenire sulla questione di Formab è Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio. «Capisco la
delusione di Rovati e di chi, come anche noi,
aveva partecipato a quel progetto, ma è anche vero che non bisogna fare i doppioni e anche il Comune oggi parla di Università».
di LAURA MARINARO
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zioni dall’Italia verso la Slovenia
segnano una cifra pari a 16 miliardi di euro. Lo scambio avviene soprattutto nel campo della manifattura», ha spiegato il Console onorario della Repubblica Slovena,
Gianvico Camisasca. «Il tessuto
imprenditoriale della slovenia è simile a quello brianzolo poiché è
fatto di tante piccole e medie imprese che davanti alla crisi hanno
potuto far valere la loro flessibilità», ha aggiunto Camisasca che ha
poi puntato l’attenzione su quelli
che ritiene i punti di forza della
Slovenia: «Per aprire un’impresa
in Slovenia servono 7 giorni e il costo di un operaio è di 700 euro netti e quello di un operaio specializzato arriva a 1.000 euro. La vicinanza all’Italia (Milano e Lubiana, capitale slovena, sono divise da
500 chilometri, ndr) la rende interessante anche in funzione
dell’Expo. Un paese che rappresenta una porta verso l’Europa
dell’Est», conclude il console.
Fabio Lombardi
destinatari dei corsi. Anzi è stato
già il Comune il promotore della
prima borsa di studio. Anche le
istituzioni coinvolte, ovviamente,
hanno espresso il loro disappunto, ma hanno confermato che la
speranza che il progetto si riprenda non è perduta.
INTANTO Rottapharm che fattura oltre 600 milioni di euro l’anno, continua a organizzare i suoi
corsi di formazione interni.
«Ogni anno un migliaio dei nostri informatori scientifici nel
mondo frequentano corsi di alto
livello anche con medici e formatori interni e il 30% dei nostri dipendenti frequenta corsi d’inglese tutto l’anno due volte la settimana dopo il lavoro», ha concluso
Rovati: «Li paghiamo noi, ma sono soldi spesi bene per la crescita
dell’azienda e soprattutto per la
competitività».
Il minigolf
chiede aiuto
a Napolitano
IL CASO del minigolf di
via Foscolo arriva davanti
al presidente della
Repubblica. Oltre che, da
fine aprile, pure al
ministero delle
Infrastrutture. Alle più alte
istituzioni dello Stato si è
rivolto il titolare
dell’associazione Amici del
Minigolf per far
sopravvivere il piccolo
impianto realizzato nel
1980 su un terreno
comunale dato in
concessione. L’area però è
stata individuata dal
Comune per ospitare le
future scuole Bellani e
Citterio, entrambe da
ricostruire perché non a
norma con le leggi
antiamianto. Al minigolf
non è stata trovata una
sistemazione alternativa. E
attraverso due ricorsi
straordinari, che saranno
presi in esame sia dagli
organi garanti della
presidenza della
Repubblica sia dal
tribunale del Consiglio di
Stato, gli Amici del
Minigolf resistono
chiedendo l’annullamento
delle delibere di Giunta.
Ma per la Giunta i ricorsi
risultano pretestuosi ed
infondati e ha dato
mandato all’avvocatura di
difendere il Municipio.
M.Ag.