Intervista: “Evoluzione della didattica delle scienze”
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Intervista: “Evoluzione della didattica delle scienze”
Intervista: “Evoluzione della didattica delle scienze” Prof.ssa Marina Minoli 1 Qual è stato il suo precorso formativo e lavorativo e com'è arrivata ad occuparsi di didattica delle scienze? Ho frequentato il liceo classico seguendo la mia passione per la lettura e la scrittura , maturando contemporaneamente l'interesse per i moderni sviluppi delle discipline chimiche e biologiche che ha orientato la mia scelta. della facoltà universitaria. Un percorso formativo che si è' sempre arricchito dopo la laurea con frequenza di Corsi di Biologia molecolare, Master e Perfezionamenti anche in Comunicazione della Scienza e Didattica delle Scienze coniugando la mia passione per la biologia con la divulgazione delle moderne conquiste della scienza. Ho avuto la fortuna di effettuare interessanti esperienze di ricerca biologica associate alla divulgazione scientifica, potendo coì' unire la mia passione per la scienza con la scrittura e comunicazione a differenti livelli . Sono arrivata ad occuparmi di didattica delle scienze motivata dalla prima pluriennale esperienza in un contesto di lavoro che mi ha entusiasmato, molto organizzato e partecipativo, nel quale mi sono appassionata all' insegnamento, alla possibilità di coinvolgere i miei studenti in innovativi percorsi di apprendimento scientifico. Ricerca o didattica ? Mi sono trovata ad affrontare questa scelta soprattutto dopo la vincita del concorso ordinario. Non è mai stata una scelta netta, ma un approccio congiunto alle due realtà operative. Ho iniziato infatti vincendo borse di ricerca didattica, ideando ed attuando progetti in enti e centri di ricerca europei, partecipando a convegni e congressi. E' iniziato così il mio percorso da docente ricercatrice con occasioni di confronto anche in attività di formazione scientifica di altri docenti. Un percorso in continua relazione con università ed enti di ricerca internazionali, un percorso nel quale ho cercato di trasferire nella didattica delle scienze l'approccio operativo del mondo della ricerca scientifica. Quali sono, secondo la sua esperienza di ricercatrice e docente, le fasi più significative nell'evoluzione della didattica delle scienze? Rispondo in particolare in merito alla didattica della biologia e della chimica. La modalità di insegnamento delle scienze della vita nella scuola secondaria superiore ha seguito nel tempo l'evoluzione delle acquisizioni della ricerca scientifica. Da una fase di descrizione strutturale del vivente, prima macroscopico e successivamente microscopico, si è passati alla comprensione del suo funzionamento fisiologico e biochimico e successivamente alla modificazione dello stesso con la nascita degli aspetti della moderna biologia molecolare e ingegneria genetica. La didattica delle scienze della vita ha quindi seguito nei contenuti questi momenti storici di sviluppo della scienza, passando dall'insegnamento prevalente della tassonomia e descrizione 2 morfologica delle caratteristiche dei viventi, ad una fase di integrazione di comprensione biochimica e fisiologica del funzionamento dei viventi alla fase che dedica spazio allo studio della genetica moderna e delle biotecnologie, delle tecniche del DNA ricombinante che da questo anno scolastico entrano nella formazione obbligatoria della conclusione dei percorsi liceali. In particolare, come Lei ha modificato il suo approccio alla didattica di discipline scientifiche ? Le modalità operative con le quali ho proposto ai miei studenti i contenuti scientifici sono sicuramente cambiate nel tempo in relazione a differenti fattori. In parte la mia continua attività di docente ricercatrice a livello nazionale ed internazionale che ha trasferito nel mondo dell'educazione scientifica esperienze professionali maturate in altri contesti, adeguando le proposte didattiche in relazione all'evolvere dello sviluppo scientifico e tecnologico. In parte la necessità di individuare approcci didattici innovativi in grado di coinvolgere attivamente gli studenti nell'apprendimento delle discipline scientifiche ritenute troppo spesso di difficile comprensione e prive di rapporti con la propria realtà' di vita. Una didattica che si è sempre più' orientata ad approcci operativi caratterizzati da interdisciplinarietà scientifica. Modalità di lavoro che non trasferiscono nella scuola approcci operativi programmati in altri contesti, ma che attuano proposte innovative che rendono il docente protagonista nell'ideare con passione educativa la propria progettualità didattica . Un docente che svolge il proprio ruolo lavorando in modo motivante individuando anche necessari confronti e proficue collaborazioni con enti di ricerca scientifica. Quale è secondo Lei il ruolo del Web nell'attuale insegnamento delle scienze? Internet è diventato uno strumento utile per integrare saperi proposti tradizionalmente dalla scuola, ampliando le opportunità di approfondimento, diversificando le strategie di apprendimento e proponendo approcci metodologici analoghi a quali che si trovano anche nei contesti lavorativi. L'ideazione e realizzazione di percorsi didattici integrati che si arricchiscono di approfondimento sul Web ritengo non solo possano rendere gli studenti consapevoli dell'esistenza di reti internazionali di ricercatori che si scambiano informazioni, ma li possano avviare ad una appassionata e non superficiale conoscenza dei saperi scientifici. Se opportunamente guidati gli studenti si appassionano alla consultazione di fonti scientifiche online, oltre che alla realizzazione di modalità di lavoro che li coinvolgono direttamente. Un utilizzo integrato della rete può, inoltre, aiutare ad educare al pensiero critico, per guidare gli studenti a confronti ragionati e valutazioni consapevoli. L'utilizzo della rete permette spesso di compensare carenze laboratoriali delle nostre scuole rendendo comunque possibile, con comprensibili limiti, un approccio alla modalità di lavoro dello scienziato. Il web non determina in assoluto la qualità della didattica scientifica , ma aiuta il docente a superare l'approccio didattico trasmissivo per creare modalità di lavoro nelle quali gli studenti sono guidati all' ''utilizzo ragionato'' delle tecnologie informatiche. (Cfr. Marina Minoli, L'utilizzo di internet nella didattica della biologia, Guida docenti Campbell "Il nuovo Immagini della Biologia",Pearson, 2011). 3 Secondo il suo parere quanto è importante, per la comprensione dei fenomeni, la possibilità da parte degli studenti di usufruire di un laboratorio? Ritengo fondamentale l'approccio sperimentale alla scienza per la comprensione dei principali fenomeni e dell' innovazione tecnologica. Gli studenti si appassionano alla scienza quando diventano protagonisti nell'apprendimento, che non dovrebbe mai essere proposto in modo unicamente trasmissivo. Tutti gli studenti dovrebbe avere la possibilità di essere coinvolti attivamente nella progettazione e attuazione di attività sperimentali nell'ambito di attrezzati e sicuri laboratori scientifici, come avviene nelle migliori realtà scolastiche a livello internazionale nelle quali i docenti sono motivati ad attivare proposte didattiche innovative. La visita a musei scientifici/tecnologici, centri di ricerca o la partecipazione a progetti promossi da enti esterni alla scuola, come possono essere integrati al meglio nell'attività didattica? Non esiste una ricetta predefinita per ottimizzare l'integrazione. Ogni contesto scolastico, ogni gruppo classe è caratterizzato da una specificità di risorse umane. Il docente dovrebbe, nel modo più efficace e creativo possibile, inserire alcune opportunità di arricchimento formativo nella progettazione dei propri percorsi di apprendimento. Partecipazioni che si traducono realmente in occasioni di didattica attiva se inseriti nelle fasi operative di approcci metodologi innovativi e coinvolgenti che propongano una scienza non spettacolarizzata. Ritengo che i docenti non dovrebbero mai affidarsi a seguire in modo passivo le numerose proposte del mondo esterno alla scuola, ma dovrebbero analizzarle e opportunamente selezionarle in modo da individuare, in alcune di esse, valide opportunità per ideare nel proprio contesto di insegnamento innovativi e motivanti percorsi didattici finalizzati a guidare le giovani generazioni ad una formazione scientifica ragionata. Ritiene importante partecipare ad iniziative come Scienza Attiva? Ritengo molto costruttivo partecipare ad iniziative che promuovono collaborazioni tra mondi culturali apparentemente privi di relazioni, utile per creare reti di conoscenze condivise, confronti e scambio di opinioni in merito a differenti tematiche scientifiche. 4