copia bollettino 25/03/2012 - Vinitaly e Sol di Verona: aderisci al

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copia bollettino 25/03/2012 - Vinitaly e Sol di Verona: aderisci al
Novità
Libri e audiovisivi
Biblioteca Civica e Biblioteca Balestrazzi
25 marzo 2012
D. Coupland
Le ultime 5 ore
D. Coupland
Tutte le
famiglie sono
psicotiche
A. Ciezadlo
I giorni del
miele e dello
zenzero
Se la vita che definiamo normale cambia all'improvviso - il petrolio schizza alle stelle, l'elettricità si
esaurisce, gli aerei smettono di decollare, i cellulari non hanno segnale, la tv non trasmette più, le
cose iniziano a esplodere e rilasciare gas tossici - quale miglior posto del cocktail bar di un
aeroporto per assistere all'Apocalisse? Al suo interno, asserragliati, ci sono Karen, una madre
single che deve incontrare un uomo conosciuto in chat; Rick, barista ex alcolizzato che sta per dare
tutti i suoi soldi a un guru del self-help; Luke, il pastore di una piccola città scappato con i soldi
destinati alla ristrutturazione della chiesa; Rachel, una ragazza bellissima ma incapace di ogni
contatto umano, in cerca di un uomo che la faccia diventare madre. E infine c'è un quinto
personaggio nascosto, la voce misteriosa che sembra condurre il gioco. "Le ultime 5 ore" ci
interroga su ciò che siamo diventati e su ciò che saremo, quando il tempo in cui viviamo finirà:
molto presto.
Civica Inv 163866, coll 813.54 COU
Tutte le famiglie sono un po' psicotiche. Ma i Drummond, perfetto concentrato delle nevrosi dei
nostri tempi, lo sono molto più di altre. Janet, la mamma, è sieropositiva per colpa del figlio Wade.
Che, come se non bastasse, ha trasmesso la malattia anche alla nuova moglie-trofeo di suo padre,
il burbero Ted Bryan, il fratello depresso, ha tentato il suicidio un paio di volte per poi fidanzarsi
con una pseudo-no-global dal nome incomprensibile, Shw. L'improbabile gruppo si riunisce dopo
anni per assistere al viaggio nello spazio dell'astronauta di famiglia, Sarah. L'incontro sarà il
detonatore di una serie di eventi imprevedibili sotto il cielo della Florida, tra Disney World e Cape
Canaveral, all'inseguimento di una busta misteriosa, alle prese con un losco uomo d'affari dal
cuore tenero e in fuga da una bizzarra coppia di trafficanti di neonati. "Tutte le famiglie sono
psicotiche" è una storia esplosiva, ricca di dialoghi brillanti, colpi di scena e situazioni paradossali.
Divertente come i "Tenenbaum", emozionante come "Little Miss Sunshine", questo libro ci racconta
i vizi, le follie e i sogni di una famiglia disfunzionale impossibile da dimenticare.
Civica Inv 163867, coll 813.54 COU
"Quando sono arrivata in Medio Oriente, anni fa, fresca di nozze con un giornalista libanese, come
molti americani sapevo poco di cultura araba. Allora ho fatto quello che faccio di solito quando mi
trovo in un posto che non conosco: cucino. Cucino quello che compro nei mercati, cucino cose che
mi sono familiari e cose che non lo sono per niente. Ho visto molta guerra, ma anche molta vita
quotidiana. Ci si dimentica spesso che, ovunque ci sia un conflitto, ce n'è un altro che si svolge
nell'ombra, e che non si vede in tv. E la guerra dei civili, per i quali la vita diventa un'infinita
sequenza di cose che non si possono più fare. Però mangiare si deve. Per questo il cibo è così
importante in tempo di guerra: per sentirsi vivi. So che il cibo da solo non basta a fare la pace. Ma
penso al panettiere che tiene aperto il forno perché il suo quartiere abbia il pane. Al ristoratore che
trasforma il suo caffè in centro per rifugiati. A loro modo sono combattenti. Combattono per tenere
viva la civiltà." Dai circoli letterari proibiti di Baghdad alle cucine di Beirut dove si preparano le
ricette più antiche del mondo, Annia Ciezadlo ci porta nel cuore del Medio Oriente attraverso i suoi
sapori. Mentre fuori imperversa la guerra, il cibo diventa un'oasi in cui la pace, la condivisione e la
fratellanza sono possibili. Una ricetta per restare umani.
Civica Inv 163876, coll 813.6 CIE
1
Una commedia dal gusto fortemente cinematografico mette in scena due Thelma & Luise siciliane
che attraversano con una macchina scassata tutto lo Stivale da Sud a Nord. Durante il viaggio
accade di tutto: si distruggono fidanzamenti, avvocati rampanti scoprono segreti inconfessabili, zii
e parenti si mettono all'inseguimento delle due protagoniste, escort d'alto bordo in procinto di
sposarsi sperano di svoltare con la complicità di onorevoli assatanati... ma una colpa segreta
rimorde la coscienza di quella delle due che per anagrafe e ruolo dovrebbe essere la più
responsabile: quarantenne, single, professoressa! Come farà a dire alla ventenne Rorò che la loro
avventurosa fuga potrebbe concludersi nel peggiore dei modi?
L. Cardella
Civica Inv 163905, coll 853.914 CAR
131 km/h
P. Capriolo
Caino
Lui è un uomo di successo, esperto di una delle arti oggi più redditizie: "capire cosa vuole la gente,
e fare in modo che la gente voglia qualcosa"; lei è una ragazza semianalfabeta, venuta da un
miserrimo paese del Sudamerica per guadagnarsi da vivere come collaboratrice domestica. Eppure
questa ragazza sembra possedere una misteriosa, indecifrabile ricchezza interiore, sembra essere
a parte di un segreto che forse è il segreto stesso della felicità; e quell'uomo così affermato, il suo
padrone, un mattino viene trovato appeso con una corda al collo nell'elegante mansarda che gli
serve da studio. E la storia, forse, di una sopita attrazione erotica destinata a concludersi in un
gesto estremo; o la storia biblica di Caino, il padrone della terra, che a un tratto scopre di non
poter competere agli occhi di Dio con il fratello meno fortunato; o la storia di un mondo inaridito
dal benessere, prigioniero della cattiva infinità del desiderio consumistico, che vede vacillare la
propria stima di sé nel confronto con una realtà diversa, incommensurabilmente più vicina al cuore
delle cose.
Civica Inv 163937, coll 853.914 CAP
Come già le precedenti indagini dei coniugi Darcy, anche questa prende spunto da un capolavoro
austeniano, "Persuasione". E così Darcy ed Elizabeth, giunti nella solare cittadina di Lyme a
trascorrere le vacanze, dovranno risolvere un caso di omicidio collegato nientemeno che al
capitano Frederick Wentwoth, eroe del romanzo di Jane Austen.
C. Bebris
Civica Inv 163929, coll 813.6 BEB
GIALLO
Inganno e
persuasione, o
la sventurata di
Lyme
E. Albinati
Vita e morte di
un ingegnere
A cosa serve un padre? E cosa resta di lui se non un mito? C'era una volta un'Italia attiva e
industriosa, attraverso cui scorrazzavano sulle loro Alfa Romeo uomini di multiforme ingegno: gli
imprenditori. L'ingegner Albinati era uno di questi, prototipo di una razza al tempo stesso serissima
e scanzonata, di pionieri del benessere e fumatori accaniti. In una memoria di crudele precisione,
nutrita di tutto il risentimento e dell'amore che si può nutrire verso un padre che non hai
abbracciato una sola volta in vita tua, Edoardo Albinati racconta la lunga fuga di un uomo
talentuoso attraverso i corridoi del boom economico, l'amore, i doveri della famiglia, le aspirazioni
segrete e indicibili, e poi la malattia che obbliga a chiedersi: chi sono? Cosa ho vissuto a fare? Chi
ho amato veramente? Il ritratto vivo di una generazione di uomini instancabili che hanno
ricostruito l'Italia, pagando questa loro impresa con un'incolmabile distanza dai loro figli. Una
parabola umana grande e dolorosa in cui molti potranno riconoscere tracce della propria storia.
Civica Inv 163901, coll 853.914 ALB
2
J. Banville
Un giorno
d’estate
In un afoso pomeriggio d'estate Richard Jewell - facoltoso ebreo irlandese proprietario di giornali,
noto ai suoi pochi amici e ai suoi numerosi nemici come Diamond Dick - viene ritrovato morto,
ucciso da un colpo di fucile alla testa. Le apparenze sembrano indicare un suicidio, ma molti
particolari non tornano. Ne sono convinti l'ispettore Hackett e il suo vecchio amico Quirke,
anatomopatologo. Le indagini si indirizzano nell'ambito famigliare del morto. Ci sono la moglie, la
bellissima e altera Françoise d'Aubigny, il cui fascino colpisce molto Quirke; Dannie, sorella di
Jewell, una ragazza problematica, e Maguire, il gestore della tenuta, che ha ritrovato il corpo.
Elementi disparati sembrano condurre al St. Christopher, un orfanotrofio di cui Jewell era
benefattore, e dove forse è avvenuto qualcosa in passato che potrebbe dare un volto all'assassino,
perché la famiglia di Jewell ha più di un segreto da nascondere. Mentre un'ondata di caldo
eccezionale avvolge Dublino, Quirke e Hackett si trovano coinvolti in una rete oscura di intrighi e di
violenza che finirà per mettere a rischio la vita stessa di Quirke.
Civica Inv 163927, coll 828.9915 BAN
GIALLO
Hayat Shah, giovane musulmano cresciuto nella provincia americana, ricorda il periodo della sua
adolescenza legato alla figura di Mina, una pakistana amica di sua madre venuta a vivere con loro
negli Usa dopo un doloroso divorzio nel suo Paese. Hayat è rimasto immediatamente colpito dal
fascino discreto di quella donna, dalla sua religiosità profonda ma non fanatica. E anche, senza
averne immediata coscienza, dalla sua sensualità. I guai iniziano quando Mina si innamora di un
ebreo, Nathan, e quando questi per amore si converte all'Islam. Non sarà tanto la dura reazione
della comunità musulmana a impedire il loro matrimonio, ma l'intervento di Hayat, che ha trovato
nel fondamentalismo religioso uno sfogo alle sue complesse e totalizzanti pulsioni adolescenziali.
Le conseguenze del suo comportamento saranno catastrofiche per tutti quelli a cui è più
A. Akhtar
affezionato. Se ne renderà conto solo anni dopo, incontrando casualmente Nathan e venendo a
conoscenza della triste fine di Mina. Solo in quel momento, nel semplice atto di scusarsi per il
La donna che mi male compiuto, Hayat diventa finalmente adulto.
insegnò il
respiro
Civica Inv 163930, coll 813.6 AKH
C. Covito
Le ragazze di
Pompei
E stato ritrovato un Satyricon al femminile. Ambientato nello stesso periodo neroniano del
capolavoro di Petronio, questo straordinario inedito racconta in prima persona le avventure di una
matrona emancipata. Avventure non proprio casalinghe: intellettuale ma anche bottegaia come la
figlia di un libraio dev'essere, Vibia Tirrena infatti è sempre in movimento nella Pompei terremotata
del 63 d.C. La troviamo alle prese con lavori non pagati, cognati infidi, zie politicanti, attori
debitamente equivoci, estetiste che vanno matte per i pettegolezzi sulla corte imperiale, strane
scritte sui muri e sogni infranti. Senza perdersi di coraggio, Tirrena insegna filosofia alle ragazze
ricche nella speranza che comprino libri e li leggano, esercita quotidianamente la virtù della
sopportazione con due mariti e tre figli (nessuno dei quali è suo) e all'occasione organizza
spettacoli. Il minimo che le poteva capitare è incontrare alle terme una Vestale in missione
segreta.
Civica Inv 163904, coll 853.914 COV
E' l'estate del 1978, al Cremlino imperversa Breznev, tra Egitto e Israele ci sono timidi segnali di
distensione e per le strade di Roma si aggirano delle strane creature: ebrei sovietici fuggiti verso la
libertà attraverso una crepa nella cortina di ferro. La famiglia Krasnansky passerà sei mesi nella
capitale italiana, in attesa del visto per trasferirsi in America. Ci sono il patriarca Samuil, vecchio
comunista nostalgico che ha lasciato a malincuore il paese cui si è dedicato anima e corpo, il figlio
maggiore Karl, avido di cogliere le meravigliose opportunità offerte dall'emigrazione, il figlio minore
Alec, che è interessato soprattutto alle donne, e sua moglie Polina, che ha rotto con la famiglia
d'origine per questa nuova vita... Ma ne varrà veramente la pena?
D. Bezmozgis
Il mondo libero
Civica Inv 163912, coll 813.6 BEZ
3
Metà degli anni Ottanta: don Alberto, un giovane teologo con aspirazioni da ribelle, lascia Roma
inseguito da un segreto, qualcosa di inspiegabile e oscuro che lo costringe a rifugiarsi nella piccola
città di provincia in cui è nato. Qui, tra l'Appennino e la pianura padana, si consuma la tragedia dei
Defanti, ricca e devotissima famiglia di imprenditori sconvolta dal suicidio di Beniamino, il minore
dei dodici figli concepiti per onorare un voto alla Madonna. E qui, in un alternarsi di situazioni
tragicomiche e strazianti, torna a presentarsi Maria Sole, un'ex sessantottina convertitasi alla
devozione più tradizionale: per lei don Alberto è un santo riluttante, che si ostina a non credere nel
prodigio che lui stesso avrebbe compiuto. Miriam, la figlia di Maria Sole, sarebbe infatti risuscitata
da morte grazie alla benedizione impartita da don Alberto. Ma perché, allora, il prete non ha
A. Zaccuri
compiuto lo stesso miracolo su Beniamino? Un romanzo corale, che obbliga il lettore a interrogarsi
Dopo il miracolo su quali possano essere oggi, per credenti e non credenti, le ragioni più profonde della
disperazione e della speranza.
Civica Inv 163994, coll 853.914 ZAC
Ci sono uomini disposti a tutto pur di ottenere la corona di Scozia, anche tradire il proprio re e
avvelenare una bambina in fasce. Robert the Bruce invece non cerca né fama né gloria, ma
desidera solo che la sua terra torni libera e unita, sotto la guida del legittimo erede al trono. E c'è
un unico modo per far sì che il suo sogno diventi realtà: combattere...
Civica Inv 163980, coll 823.92 YOU
R. Young
Il condottiero
J. Wingfield
Una mano piena
di nuvole
X. Qiu
La ragazza che
danzava per
Mao
Swan ha solo undici anni, ma non ha paura di niente. Non ha paura di dire quello che pensa, non
ha paura di azzuffarsi con i suoi fratelli, non ha paura delle bugie. Ma soprattutto non ha paura di
fare quello che le è proibito. Anzi, lo adora. Quando una sera d'estate decide di sgusciare fuori di
casa, non immagina di certo che nel bosco si nasconda l'incontro che le cambierà per sempre la
vita. Lui è Blade, un bambino tutto pelle e ossa, dall'aria timida e smarrita, gli occhi neri e fieri. E il
figlio di un addestratore di cavalli, uomo torvo e brutale, temuto da tutto il paese. Per Blade quella
ragazzina è l'unica via di salvezza. Ha bisogno di lei per fuggire dalla violenza. Swan decide di
aiutarlo e di nasconderlo. Perché, al contrario di tutti gli abitanti del paese, lei non teme il padre di
Blade. L'unico posto sicuro è la grande fattoria di famiglia vicino al negozio del nonno, la drogheria
che non chiude mai e vende di tutto. Ma non sarà facile. Non solo perché la famiglia è stata appena
sconvolta da una tragedia, ma anche perché troppi sono gli occhi attenti e curiosi dei parenti. Ma
Swan non vuole lasciare andare la piccola mano di Blade. Ed è determinata a tenere il segreto. Un
segreto che sancirà un'amicizia forte e tenera ma estremamente pericolosa. Perché forse, in
quell'estate in cui finalmente sono fioriti i papaveri, tutto l'amore del mondo potrebbe non essere
sufficiente a fermare l'atroce vendetta di un essere animato dal male.
Civica Inv 164033, coll 813.6 WIN
La giovane Jiao, nipote di una delle favorite di Mao, si è trasferita in un lussuoso quartiere di
Shanghai e conduce una vita dispendiosa, tra locali alla moda, corsi di pittura e feste danzanti
nella casa di un certo signor Xie, dove gli invitati si abbandonano al languore della musica anni
Trenta, scambiandosi aneddoti sulle glorie passate. Come può Jiao finanziare questo suo costoso
stile di vita? Ricatti? Prostituzione? La sicurezza interna sospetta sia in possesso di documenti
compromettenti, che potrebbero danneggiare la reputazione del Grande Timoniere, e il Partito. Un
nuovo caso "politicamente sensibile" per l'ispettore capo Chen Cao, che ha pochi giorni a
disposizione per infiltrarsi nella mondana cerchia di Jiao, affollata di personaggi nostalgici dei tempi
pre-Rivoluzione, e scoprire quali segreti la donna nasconde. La sua indagine attraverso una
Shanghai piena di contrasti e contraddizioni è anche un viaggio nella sfera privata dell'uomo che
per più di trent'anni decise il destino di un intero popolo, in un passato che continua a condizionare
un "sistema" in cui Chen non riesce a identificarsi del tutto. Un sistema che fa sì che ancora oggi
sia possibile morire all'ombra di Mao
Civica Inv 164026, coll 813.6 QUI
GIALLO
4
A. Pierantozzi
Ivan il terribile
J. Otsuka
Venivamo tutte
per mare
È la cattiveria di Ivan a essere così seducente? Oppure la sua tenerezza improvvisa, capace di
annullare le barriere con cui gli altri ragazzi lo tengono a distanza? Di lui i coetanei sanno poco:
solo che ha quindici anni ed è appena tornato in paese dopo sei mesi di carcere minorile. Ma tutti,
maschi e femmine, osservando i suoi occhi di un verde magnetico, avvertono con timore
l'attrazione che può innescare a suo piacimento. Soltanto in due a Roccafluvione hanno il coraggio
di avvicinarlo, a poco a poco, al maneggio o a scuola: sono rivali, Sara e Federico, ed entrambi
pensano di averlo conquistato, prima di scoprire la sua natura selvaggia. Sara è insicura, rabbiosa
e sgraziata nonostante la passione per i cavalli; nasconde desideri feroci e una capacità di
abnegazione fuori dal comune. Federico, appena arrivato dal Nord, ha un fascino irrequieto e parla
come un adulto. Alle spalle hanno storie familiari dolorose e sogni tenaci, come quello comune di
partire in viaggio con Ivan, anche a costo di allearsi a sua insaputa. Un van per cavalli, una notte
umida, un sogno in lontananza, un'eccitazione e una violenza che non credevano di desiderare.
Ivan scioglierà le loro asperità, facendoli sentire vivi e in pericolo. Alcide Pierantozzi ha scritto di
un'adolescenza che spaventa perché è vera: scaltra ma capace di assoluto; spietata. Un libro che
ci accompagna in un viaggio attraverso una provincia dimenticata, fino al cuore del disastro delle
nostre famiglie.
Civica Inv 164043, coll 853.92 PIE
"Da anni" ha dichiarato Julie Otsuka, "volevo raccontare la storia delle migliaia di giovani donne
giapponesi - le cosiddette "spose in fotografia" che giunsero in America all'inizio del Novecento. Mi
ero imbattuta in tantissime storie interessanti durante la mia ricerca e volevo raccontarle tutte.
Capii che non mi occorreva una protagonista. Avrei raccontato la storia dal punto di vita di un "noi"
corale, di un intero gruppo di giovani spose". Una voce forte, corale e ipnotica racconta dunque la
vita straordinaria di queste donne, partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati
giapponesi in America, a cominciare da quel primo, arduo viaggio collettivo attraverso l'oceano. È
su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei
mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. A quei giorni pieni di
trepidazione, seguirà l'arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta
per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l'esperienza del parto e della maternità,
il devastante arrivo della guerra, con l'attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D.
Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici. Fin
dalle prime righe, la voce collettiva inventata dall'autrice attira il lettore dentro un vortice di storie
fatte di speranza, rimpianto, nostalgia, paura, dolore, fatica, orrore, incertezza, senza mai dargli
tregua.
Civica Inv 164087, coll 813.6 OTS
La voce narrante di questo romanzo è Anna, vent'anni appena, che vive in Finlandia e porta dentro
di sé i segni drammatici della Storia che passa sugli uomini e sulle donne e li stritola, incurante.
Anna è di padre finlandese e di madre estone. Katariina, questo il nome della madre, ha sposato,
infatti, come tante sue conterranee, un finlandese soprattutto per sfuggire al regime sovietico, e
Anna fin dall'infanzia si è vista obbligata a negare le proprie origini estoni, la parte di sé che sente
più vera, soprattutto per il ricordo della nonna Sofia e delle vacanze trascorse con lei. E il male di
vivere che la distrugge si traduce per Anna in una divorante anoressia...
S. Oksanen
Civica Inv 164080, coll 894.54134 OKS
Le vacche di
Stalin
S. Natsume
E poi
E l'inizio del ventesimo secolo e in Giappone l'Era Meiji, l'epoca del grande Rinnovamento, avanza
impetuosa con le sue sconvolgenti modernizzazioni. Daisuke appartiene a una nobile famiglia, agli
"aristocratici designati dal Cielo", e tuttavia è fiero di essere considerato un trentenne moderno, un
dandy che legge il poeta italiano D'Annunzio, si diletta con le pagine così sfacciatamente decadenti
della letteratura occidentale ed è lontanissimo dallo spirito antico del Giappone. Questa vita tenuta
al riparo dai conflitti crolla inevitabilmente il giorno in cui Michiyo, la giovane moglie di Hiraoka, un
vecchio compagno d'università caduto in disgrazia, ricompare a Tokyo. Michiyo emana una vaga
impressione di malinconia, uno struggimento irresistibili per Daisuke, che trasforma d'incanto
l'affetto sempre nutrito per lei in una passione irrefrenabile. Dalla sua frequentazione della
letteratura francese, Daisuke sa che il tormento, l'angoscia dell'adulterio sono sentimenti per
eccellenza moderni. Sa, tuttavia, anche che la modernità del Giappone non è tale da permettere di
infrangere, senza imbattersi in un duro castigo, i sacri vincoli di una condotta morale trasmessa da
millenni. Per la prima volta nella sua vita, però, Daisuke trova il coraggio di andare incontro al
proprio destino: decide di rifiutare il matrimonio combinato che gli propone il padre e di dichiarare
il suo amore a Michiyo.
Civica Inv 164081, coll 895.634 SOS
5
G. Montanari
Tutti i colori del
mondo
Non tutti sanno che esiste un villaggio in Belgio, Gheel, in cui dal Medioevo vengono ospitati i
cosiddetti "folli". Ciascun folle risiede presso una famiglia, per la quale lavora e dalla quale riceve
una sorta di dote. Siamo nella seconda parte dell'Ottocento e in una di queste famiglie, i
Vandheim, viene ospitata Teresa Senzasogni. Teresa non è pazza, lo era sua madre, ma qui può se
non altro procurarsi una dote e andare sposa a Icarus. Dai Vandheim capita un giorno un giovane
introverso, appena tornato da Londra con la fama di predicatore: è Vincent van Gogh. Non è
ancora pittore e Teresa lo spia: capisce, da molti segni, che invece quel talento c'è, e che
formicolano dentro di lui "tutti i colori del mondo". L'incontro finisce presto. A Gheel arriva da
Parigi il dottor Tarascon, che fotografa tutti i malati del villaggio e vuole portarne uno a Parigi per
sottoporlo a quella che allora passava per psicologia sperimentale. La sua attenzione cade su
Teresa, in cui intravede il maschio che non è diventata. La ragazza deve seguirlo nell'inferno degli
hopitaux parigini. Soltanto molti anni dopo il suo "aguzzino" rinuncia e la confina in un manicomio
di provincia, a Saint-Rémy. Lì Teresa rincontra Van Gogh, diventato l'uomo dei colori. E a quel
punto gli scrive una lunghissima lettera di passione, dolcezza e strazio...
Civica Inv 164044, coll 853.92 MON
F. Melandri
Più alto del
mare
P. Mastrocola
Fine anni '70, carcere di massima sicurezza su un'isola italiana. Luisa, contadina di un piccolo
borgo dell'Italia centrale, va a trovare il marito detenuto da molti anni; Paolo, invece, è un ex
professore di liceo, che solo di rado ha il permesso di vedere il figlio brigatista. I due sono costretti
dal maestrale a rimanere per la notte sull'isola, scortati dall'agente carcerario Nitti, in crisi con la
giovane moglie per la difficoltà di raccontarle ciò che vive ogni giorno. E in quella lunga notte di
tempesta ognuno ripercorre i propri drammi, scoprendo le proprie fragilità e dando vita così, per
quel breve momento, a un legame speciale con l'altro. Il giorno dopo il poliziotto capisce che gli
basta un gesto per ritrovare la vicinanza con la moglie, mentre Luisa e Paolo, sulla nave che li
riporterà sul continente, giungeranno insieme a pacificare il dolore passato.
Civica Inv 163995, coll 853.914 MEL
E triste la vita quando si è sole. Lo sa bene Evandra Martella, giovane vedova in un paesino del
centro Italia, che da quando ha perso il marito Aurelio, ha davanti a sé solo un'infinita sequenza di
giornate tristi e di altrettanto tristi visite alla sua tomba. C'è un altro problema, poi: cosa fare
quando piove e non si può passare il pomeriggio al cimitero? Un problema non da poco, soprattutto
perché siamo all'inizio di un autunno piovoso. Per fortuna c'è la sua amica Rosalena Acquaviva,
detta Lena, con i suoi bruschi e affettuosi consigli. Per fortuna esiste il computer, che le spalanca le
porte a quel mondo di infinite possibilità che sono i social network. Facebook può davvero
cambiarti la vita. Ma grazie a un innamorato timido e a un bizzarro marchingegno che fa piovere
solo sopra casa sua, Evandra comprenderà che l'amore può nascere soltanto nella vita vera,
pioggia o non pioggia...
Facebook in the
rain
Civica Inv 164042, coll 853.914 MAS
Per le scale di un condominio ogni mercoledì incrociano i loro sguardi due donne che arrivano per
le sedute da un noto psicanalista, e un'altra che abita nel palazzo. La prima è l'eterna signorina,
che si è rinchiusa in se stessa e in un'esistenza senza prospettive, e proprio attraverso il dialogo
con il medico sta riscoprendo la sua forza e la sua femminilità. La seconda è invece una donna
fiera della propria sensualità, che ha accettato di andare dal dottore per fare un piacere al ricco
marito, convinto che sia un rito sociale che ogni moglie dovrebbe coltivare. La terza donna, invece,
ha uno sguardo indecifrabile, sembra triste ma non se ne intuisce la ragione, e sceglierà proprio la
giornata del mercoledì per sconvolgere per sempre la vita delle altre due.
A. Marchesini
Di mercoledì
Civica Inv 164041, coll 853.92 MAR
6
Osserva le vite degli altri. Osserva la vita delle donne. Le osserva e finge di vivere al loro fianco.
Conosce tutto di loro mentre fugge da se stesso. Da osservatore si innamora di Gillian Ward,
donna in carriera, un matrimonio felice, una bellissima bambina. L'osservatore vive una perfetta e
felice vita illusoria con lei, a distanza. Finché si accorge dell'inganno che egli stesso ha ordito,
finché si accorge che niente è come sembra. Intanto Londra è sconvolta da una serie di efferati
omicidi. Le vittime sono donne, uccise in modo sadico. La polizia cerca uno psicopatico, un uomo
che odia le donne, uno che le osserva.
C. Link
Civica Inv 164074, coll 833.914 LIN
GIALLO
Oltre le
apparenze
Londra, 1950: Alice è una giovane donna che ama il suo lavoro, creare profumi, e il gruppo di
amici artisti che la circonda. Dopo una festa, due giorni prima di Natale, una vecchia indovina la
chiama per nome e le annuncia che l'uomo della sua vita è appena passato alle sue spalle, e che
per ritrovarlo dovrà intraprendere un lungo viaggio e seguire ciò che le diranno sei persone
sconosciute. La predizione turba Alice, ed è il suo vicino di casa, un eccentrico pittore di nome
Daldry, a convincerla a tornare dall'indovina, che le conferma che ci sono due vite dentro di lei, e
che per scoprire quella vera dovrà andare fino a Istanbul. Accompagnata dal signor Daldry, Alice
arriva nella città dove crede di non essere mai stata e, lentamente, un passato dimenticato torna
ad affiorare, e dall'antica tragedia di un popolo prende forma una vita nuova.
M. Levy
Civica Inv 164031, coll 843.914 LEV
SENTIMENTALE
La chimica
segreta degli
incontri
E. Larson
Il giardino delle
bestie
Berlino 1934
Nel 1933, a un anno dalla sua elezione a presidente degli Stati Uniti, Franklin Roosevelt nomina
ambasciatore a Berlino un professore dell'università di Chicago, William Dodd, un tipico, riservato
gentiluomo del Sud, interessato più alla storia del suo paese che alla ribalta internazionale.
Democratico jeffersoniano di antiche e buone maniere, Dodd riceve l'inaspettato compito di
rappresentare gli Stati Uniti nel paese in cui è stato appena nominato Reichskanzler Adolf Hitler, il
capo del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi. William Dodd arriva nella capitale
tedesca accompagnato dalla moglie e dai suoi due figli: Bill jr. e Martha, una irrequieta
ventiquattrenne che reca già sulle sue giovani ed esili spalle il peso di un matrimonio fallito.
Presentate le credenziali diplomatiche e insediatosi nell'ambasciata, Dodd capisce subito di essere
una figura eccentrica nella Berlino del Terzo Reich. Ricevimenti sfarzosi e salotti mondani, dove
l'élite nazista fa sfoggio della sua arroganza, si susseguono ininterrottamente. E Dodd, con le sue
maniere gentili e frugali, appare come un noioso funzionario agli occhi dei nazisti e come il reperto
di un'altra epoca al Dipartimento di Stato americano, intenzionato a concedere a Hitler "tutto
quello che lui vuole". Martha, la giovane figlia di Dodd, cede invece al glamour della decadente
mondanità berlinese e, fragile com'è, finisce tra le braccia prima di Rudolf Diels, il capo della
Gestapo, poi di numerosi altri amanti...
Civica Inv 163988, coll 813.54 LAR
A. Menna
Se Steve Jobs
fosse nato a
Napoli
Due ragazzi chiusi in un garage si inventano il computer del futuro: leggero, veloce, dal design
innovativo, che non si blocca e non prende virus. Se fossimo in America, la storia avrebbe un lieto
fine, fatto di soldi, gloria e successo. E andata così a Steve Jobs e alla sua Apple. Ma siamo a
Napoli, dove il genio non basta a cambiare un destino. Lo sanno bene Stefano Lavori e Stefano
Vozzini, due ragazzi dei Quartieri Spagnoli, che per avviare l'attività e vendere il loro rivoluzionario
computer si scontrano con il peggio del Belpaese: in Italia i prestiti si fanno solo a chi ha già i soldi,
le regole sono scritte per gli scemi perché i furbi se le scrivono da soli, i bandi li vincono gli amici di
amici, la burocrazia chiude un occhio su chi è ben ammanigliato, ma li tiene spalancati sui
poveracci. E ammettendo che i due guaglioni siano abbastanza affamati e folli da non arrendersi,
quando ci si mette di mezzo la camorra il loro sogno va letteralmente in fumo. O, almeno, così
sembra. Questo racconto, tanto amaro quanto esilarante, è nato come post sul blog dell'autore e in
poche ore ha fatto il giro del mondo prima di diventare un libro. Antonio Menna spiega in modo
divertito e insieme spietato la condizione di un Paese che sguazza nei suoi mali e incoraggia le
buone idee ad andarsene. E ci svela perché da noi la Apple non sarebbe mai nata. E forse Steve
Jobs sarebbe finito a vendere le pezze al mercato. Prefazione di Pino Aprile.
Civica Inv 163987, coll 853.92 MEN
7
M. S. Tavares
Nel tuo deserto
Si può dimenticare un amore? Qualche volta capita, specialmente quando di tempo ne è trascorso
molto. Ma forse non si tratta proprio di dimenticare, bensì di ascoltare troppo la voce della vita,
quella che ci suggerisce di guardare sempre avanti e di mettere da parte il passato. Nel 1987, un
giornalista va nel deserto del Sahara per un reportage e così conosce Claudia, la sua compagna di
viaggio di ventun anni. Bionda, imbronciata e dolcissima, la ragazza è la reincarnazione del Piccolo
Principe. E volubile e pura come lui, sa offendersi per nulla ed emanare gioia, con i capelli al vento
e una lunga sciarpa al collo. Nonostante i quindici anni di differenza, durante la traversata del
deserto, condividendo il freddo e la fame, le tempeste di sabbia, le notti stellate e silenziose, tra
loro nascerà qualcosa. Anche se il protagonista è tornato molte altre volte nel Sahara, sempre con
rinnovato entusiasmo e spirito di avventura, quel viaggio è rimasto irripetibile. Così, in questo
racconto, rievoca il passato, ricostruisce con devozione la sua prima traversata, il tempo sospeso
suo e di Claudia. E per rendere omaggio al suo Piccolo Principe che il giornalista racconta questa
storia d'amore di una tenerezza sconfinata, come il deserto.
Balestrazzi Inv 155369, coll C 25.4.080
R. Reim
Segnali notturni
Questi racconti di Riccardo Reim (storie di 'disagi', di 'sdoppiamenti', di 'intermittenze') esplorano il
misterioso pianeta della soggettività: i personaggi - consapevolmente o no - sovrappongono i loro
significati alle cose perdendo di vista la realtà (anche quando si tratta di autentica cronaca
giornalistica, come nel racconto "Il caso L."), con la quale viene così a stabilirsi un rapporto
indiretto, fittizio e illusorio che può finire per rivelarsi, sorprendentemente, più vero del 'vero'.
Prendendo a pretesto quella continua avventura dalle innumerevoli variazioni possibili che viene
chiamata 'vita' si riesce ad approdare - anche con serena e potremmo dire distratta indifferenza ai più misteriosi e cruenti rituali del sesso, a indecifrabili confusioni e slittamenti, alla più totale
finzione, all'estrema efferatezza, addirittura al delitto. L'attenzione è comunque 'altrove', e il
mondo esterno manda tutt'al più segnali o si esprime attraverso 'indizi', 'tracce', 'frammenti'
paradossali e inquietanti, che vengono incisi sulla pagina in una scrittura-parlato puntuale e
straripante, tragica e insolente, lasciva e burlesca, a testimoniare una volta di più la vocazione
teatrale dell'autore.
Balestrazzi Inv 155371, coll C 25.4.082
D. Longo
Ballata di un
amore italiano
Sono anni che Checco non porta a ballare sua moglie Renata. Dondolanti sulle note di un pezzo
degli anni sessanta, si guardano negli occhi e si rivedono trent'anni prima, poco più che ventenni,
persi l'uno nelle braccia dell'altra, ancora estranei ma già proiettati verso un futuro condiviso.
Questa sera mentre il gruppo sul palchetto vira in un lento - non c'è nulla da festeggiare, se non la
semplice felicità di stare insieme dopo tanto tempo. Checco corteggia Renata e la prende un po' in
giro, e Renata si fa corteggiare e fa finta di offendersi. "Abbiamo un sacco di bei ricordi", le
sussurra lui all'orecchio. "Non vorrei fosse un brutto segno", ribatte lei. "Certo che no, il tempo
seleziona le cose". E le "cose" importanti - come una musica di sottofondo, che viaggia in parallelo
e segue i volteggi dei ballerini - si materializzano sotto forma di una ballata. Una voce fuori campo
si aggancia alle parole di Checco e Renata e narra le svolte delle loro esistenze. La serata volge al
termine. Esausti, Checco e Renata si guardano nuovamente negli occhi. Sanno che con le loro
schermaglie da fidanzatini si sono detti più di quanto le frasi lasciano trapelare. Sanno che anche in
questa serata le loro zone d'ombra non sono mai scomparse, indifferenti alle due maschere che gli
innamorati sanno indossare nei momenti più opportuni. Lo sanno ma non importa.
Balestrazzi Inv 155401, coll C 25.4.112
L. Erdrich
Passo
nell’ombra
Civica Inv 163336, coll 853.92 LON
Nel suo ultimo libro, Louise Erdrich si allontana da quel mondo di riserve indiane e difficili rapporti
tra bianchi e pellerossa che ha spinto una parte della critica a paragonarla a William Faulkner per
concentrarsi sulla storia di un matrimonio e di una famiglia. Irene America e suo marito sono alla
fine del loro rapporto. Gil è un pittore affermato, Irene il soggetto dei suoi quadri, che la
rappresentano ossessivamente -in tutte le sue incarnazioni-: virginea adolescente, donna matura e
incinta, in pose modeste o sfacciatamente pornografiche, un'altalena di esaltazione e umiliazione
della donna. Coronata dalla nascita di tre splendidi figli, l'unione di Irene e Gil dovrebbe rientrare
nello schema del Sogno americano. Invece, dopo molti anni di matrimonio, la loro vita è diventata
un incubo, percorsa com'è da tensioni e aperta violenza. La spiegazione sta in una frase di Irene:
"Tu vuoi possedermi. E io ho commesso un errore: ti amavo e ti ho lasciato credere che potevi
farlo". Così la donna, sapendo che il marito legge di nascosto il suo diario, decide di servirsene per
manipolarlo. Dalle sue note Gil ricava l'impressione di stare perdendo la presa su di lei. Irene ha
smesso di amarlo, e questo si riflette sulla qualità del suo lavoro. Irene si nasconde, e con lei si
sottraggono alla sua vista i quadri che Gil vorrebbe ancora dipingere. Tutto crolla, dopo pagine
avvincenti e dolorose, fino al tragico finale. Chi aveva ragione? Difficile parteggiare per uno dei due
protagonisti...
Balestrazzi Inv 155400, coll C 25.4.111
8
Gerusalemme alla vigilia di quel fatidico 1948 che segnò la nascita dello stato ebraico è la vera
protagonista di queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de "Il monte del cattivo consiglio" e unite
da un sapiente filo conduttore. Oz evoca qui, infatti, l'atmosfera tutta particolare che animava la
città ebraica in quel periodo, e la narra attraverso lo sguardo di sé bambino, incarnato in diversi
personaggi. La prima novella, che dà il titolo al libro, è un testo molto caro all'autore, che egli
considera come una prima stesura di "Una storia di amore e di tenebra". C'è una piccola famiglia
gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario, una madre enigmatica che alla fine
abbandonerà tutti e tutto. Uri, il protagonista de "Il signor Levi", si guarda intorno nel suo piccolo
quartiere popolato di personaggi strani, a volte misteriosi. La guerra d'indipendenza è alle porte.
A. Oz
Questo lo sa anche il dottor Emanuel, che in "Nostalgia" scrive lunghe lettere a Mina, una donna
che ha amato. Lui è molto malato, sa che vedrà solo una piccola porzione di futuro. Per intanto le
Il monte del
racconta il presente convulso, trepidante e pure carico di malinconia, che Gerusalemme viveva in
cattivo consiglio
quei giorni.
Balestrazzi Inv 155374, coll C 25.4.085
Civica Inv 163131, coll 892.436 OZ
G. Chevallier
La paura
N. Baran
Brave persone
"La grande novità di questo romanzo, il cui titolo rappresentava già di per sé una sfida, era il fatto
che nelle sue pagine si diceva: ho paura". Così scriveva l'autore presentando, a vent'anni di
distanza dalla sua uscita, una nuova edizione dell'opera "infamante" che nel 1939, alla vigilia di
un'altra guerra, era stata pudicamente ritirata dalle librerie. Eppure, se "La paura" è un libro unico,
diverso da tutti quelli pubblicati a caldo per denunciare la barbarie della prima guerra mondiale,
non è solo a causa dell'insolenza con cui dà voce a ciò che a detta di molti andrebbe taciuto: lo è
anche, e soprattutto, per la forza visionaria della scrittura. Fin dalle prime pagine, infatti, si resta
sbalorditi di fronte all'efficacia di Chevallier, il quale (accompagnando il suo alter ego dal
tragicomico "carnevale" dell'arruolamento all'impatto con i campi di battaglia, dal lungo ricovero in
ospedale al ritorno al fronte, fino al lugubre silenzio che sembra avvolgere la terra intera dopo il
"Cessate il fuoco!") sa coniugare con mano saldissima la verità impietosa della testimonianza con
la forza affabulatrice del romanzo. E riesce a farci percepire, quasi fisicamente, l'orrore, lo
sgomento e la disperazione; a farci vedere l'"esplosione di luce irreale" dei razzi, i cadaveri
dilaniati, il "labirinto silenzioso e desolato delle trincee"; a farci condividere la cocciuta voglia di
vivere e l'ossessiva paura di morire di tutti.
Balestrazzi Inv 155375, coll C 25.4.086
Mentre l'Europa assiste all'ascesa del nazismo e dello stalinismo, a Berlino la vita dell'ambizioso
ricercatore di mercato Thomas Heiselberg è messa in discussione dalle ingerenze della nuova
politica e anche la sua sfera di affetti è tragicamente turbata. Parallelamente a Leningrado la
giovane Aleksandra Andreevna Weisberg, appartenente a una famiglia ebraica dell'intellighenzia
russa, vede minacciata dal regime comunista la sua esistenza e quella dei suoi cari. Per tutta
risposta i due protagonisti compiranno una scelta apparentemente plausibile, salvo poi rendersi
conto delle sue drammatiche conseguenze solo quando ormai è troppo tardi. Thomas e
Aleksandra: sono loro le "brave persone" che danno il titolo a questo romanzo di Nir Baram che,
molto più di un affresco storico, è una riflessione sull'uomo comune di fronte alla devastazione dei
regimi. Da "brave persone", infatti, i due hanno aspirazioni e desideri innocenti e legittimi ma,
come emergerà bene nel dipanarsi della vicenda, non sanno, o forse non vogliono, leggere i segni
tangibili della tragedia storica che si sta consumando intorno a loro. Con il piglio del grande
classico, Nir Baram ci regala un romanzo spiazzante e provocatorio, una dolorosa meditazione sulla
banalità del Male che alberga in ciascuno di noi, "brave persone", rammentandoci quanto peso
possano avere le scelte individuali.
Balestrazzi Inv 155399, coll C 25.4.110
A. Caso
Un lungo
silenzio
Civica Inv 163499, coll 892.437 BAR
La guerra civile è finita, hanno vinto i franchisti. Le donne della famiglia Vega tornano a casa.
Scendono dal treno e ripercorrono, dopo anni d'assenza, le strade della loro città. Letrita davanti, a
testa alta, con la bellezza che le hanno donato - a lei che mai fu bella - l'orgoglio, la tolleranza e il
coraggio. Poi Maria Luisa, che rileggendo il passo di una lettera di Fernando - il tuo corpo è l'unico
posto al mondo dove voglio restare per sempre troverà la forza di salvare il marito violoncellista
dal carcere tremendo di Badajoz. A pochi passi, Alegria. Tiene per mano la figlia, Merceditas, che di
notte ha paura, e sogna che sua madre si faccia bella, che la nonna torni a sedersi sulla sedia in
cucina a raccontarle una storia mentre fa lo stufato, che la zia Maria Luisa parli orgogliosa dei
concerti del marito o dei suoi alunni e che Feda si dipinga le labbra e le descriva i balli con Simon.
Feda distratta, Feda innamorata. Le labbra di Simon sanno di mare, di pioggia, di montagna, di
fiume, di sesso, di un mattino d'estate, di caffelatte. Le labbra di Simon sanno di tutto il bello della
vita. Le chiamano le rosse, le sconfitte? Loro custodiscono vittorie più vere. Dovranno lottare per
conquistare un tetto, un lavoro? Sono pronte, Donne come loro non si arrenderanno mai.
Accarezzano il passato, affrontano il presente e si proiettano nell'avvenire.
Balestrazzi Inv 155433, coll C 25.4.144
9
Saggistica
C. Verdone
La casa sopra i
portici
Carlo Verdone si racconta per la prima volta in un flusso di ricordi ricco, sorprendente, tenero ed
esilarante. Sospeso tra ironia e malinconia. Grande protagonista del libro è la casa paterna. La
casa sopra i portici. Un luogo attraverso il quale si snodano tanti eventi: le catastrofiche feste
dannunziane, gli incontri con Federico Fellini e Alberto Sordi, le incursioni destabilizzanti di geni
dell'avanguardia come Gregory Markopoulos. E poi il rapporto con i genitori e i fratelli, gli scherzi
(tanti, fulminanti), le prime esperienze sentimentali ma anche i drammi famigliari. Un sincero
percorso di vecchie, struggenti emozioni, dove anche gli odori e i rumori diventano protagonisti.
Un libro unico, imperdibile, per scoprire un 'privato' inedito e i molteplici aspetti di un regista,
attore, autore che ha ammaliato, divertito, fatto riflettere generazioni di italiani. Un artista che attraverso la sua trentennale carriera - ha tracciato un formidabile, lucido, disincantato e talvolta
spietato ritratto del nostro paese.
Civica Inv 164063, coll 791.430 VER
T. Pievani
Introduzione a
Darwin
Il 12 febbraio del 1809 nasceva un uomo schivo che ebbe in sorte di cambiare per sempre il
nostro modo di intendere la natura, e il posto della specie umana in essa. Uno scienziato che ha
saputo condensare in una vita sola: una giovinezza spensierata senza troppa voglia di studiare;
un viaggio avventuroso di cinque anni attorno al mondo così denso di meraviglia da apparire
come un perfetto romanzo di formazione; un secondo viaggio londinese, tutto mentale questa
volta, all'inseguimento di un'intuizione rivoluzionaria e inconfessabile; venti lunghi anni di silenzio
operoso nella campagna del Kent; la morte della figlia più amata; e poi un precipitare quasi
teatrale di accadimenti con la lettera occasionale di un potenziale rivale, la corsa alla
pubblicazione, il successo mondiale dell'"Origine delle specie", lo scandalo nella buona società
dell'epoca, il sottrarsi alle polemiche, la fama internazionale, le opere apparentemente bizzarre
della vecchiaia, le ansie di vita eterna della moglie, un ultimo libro sui lombrichi, gli onori della
sepoltura in Westminster. Il tutto in un uomo solo, che forse non cercava tanto". Telmo Pievani
racconta l'affascinante e rocambolesca vita dello scienziato che con la sua teoria dell'evoluzione
per selezione naturale ha cambiato per sempre la nostra concezione del mondo vivente.
Civica Inv 164064, coll 575.0162 DAR
D. King
Il lupo
Un giorno di marzo del 1944, un camino che continua a buttare fumo maleodorante attira
l'attenzione dei vicini. Si avverte la polizia, poi i pompieri. Quando le forze dell'ordine entrano
nella casa al 21 di rue Le Sueur spalancano la porta di un castello degli orrori. Arti
semicarbonizzati in cantina, accanto alla caldaia. Teschi e ossa. Un pozzo in cortile pieno di calce
viva e resti di corpi umani in vari stadi di decomposizione. Una misteriosa cella triangolare in cui
un "occhio magico" permette di assistere alla morte delle vittime... Negli anni dell'occupazione
tedesca a Parigi va in scena il dottor Marcel Pétiot, il "dottore del popolo", gran benefattore, vicino
alla Resistenza, accusato di aver ucciso decine di persone fingendo di aiutarle a fuggire dai nazisti
in cambio di denaro. E proprio lui "Il Lupo di Parigi", l'elusivo assassino che ha disseminato le sue
scie di sangue nella capitale, fino a diventare uno dei più spietati serial killer di tutti i tempi?
Mentre tutt'intorno infuria la guerra clandestina, le indagini sono affidate al commissario GeorgesVictor Massu, della Polizia Criminale, che da garzone di macelleria ha saputo diventare uno dei
primi poliziotti di Francia; dalla sua figura il suo amico Georges Simenon trarrà ispirazione per
creare il commissario Maigret. Una narrative nonfiction mozzafiato, un true crime palpitante e dai
mille misteri.
Civica Inv 164025, coll 364.152 KIN
10
A cosa serve un padre? Che importanza riveste in famiglia e nella crescita di un figlio? Un padre
può essere intransigente, dominatore, impaurito o smarrito. A dispetto dell'opinione comune, oggi
molti padri rivendicano il diritto di esercitare un ruolo attivo sia all'interno della famiglia
tradizionale, sia in caso di separazione. Chiaro, esaustivo, ricco di suggerimenti utili, questo libro
offre una guida solida per tutti i padri che vogliono essere parte attiva nella vita dei figli e
vogliono farlo nel modo migliore, soprattutto nei periodi critici, come pubertà e adolescenza, in cui
i cambiamenti, le richieste e le sfide possono far sentire ogni genitore del tutto inadeguato.
A. Oliverio
Ferraris
Civica Inv 164067, coll 155.6462 OLI
Padri alla
riscossa
Crescere un figlio
oggi
G. Pietropolli
Charmet
Cosa farò da
grande? Il
futuro come lo
vedono i nostri
figli
Fino a qualche decennio fa gli adolescenti erano rivolti verso il futuro, avevano accesso a utopie e
sogni su quello che avrebbero fatto o su come avrebbero modificato le loro esistenze. La loro
creatività, la loro capacità di trasformare il mondo nasceva spesso da modelli educativi molto
rigidi, pieni di regole e norme, che nei giovani uomini e donne instillavano molti sensi di colpa ma
anche moti di ribellione. Fuggire le punizioni e le regole imposte era una buona molla per rompere
con le radici e per proiettarsi nel domani. Oggi gli adolescenti ricevono stimoli diversi, sono più
capaci di relazionarsi con la famiglia e con l'esterno, godono di maggiori cure e attenzioni, eppure
hanno maggiori difficoltà a progettare il loro futuro. Forse proprio per un'infanzia priva di una
cultura della colpa e del castigo, non provano l'esigenza del distacco, della rottura del cordone
ombelicale. A questo si aggiunge una stagione della vita sociale in cui la crisi economica e il
declino del nostro sistema politico e culturale scaricano i propri effetti sulle fasce deboli della
popolazione, particolarmente i giovani in attesa di entrare nel mondo del lavoro. Tutto ciò non
aiuta chi sta costruendo la propria identità e fatica a capire quale debba essere il suo destino, la
sua realizzazione. I ragazzi entrano in uno stato quasi luttuoso. Alla domanda stucchevole che
certi adulti rivolgono ai bambini: "Cosa farai da grande?", spesso questi adolescenti non hanno
risposta...
Civica Inv 164089, coll 155.5 PIE
M. C.
Nussbaum
Creare capacità
Liberarsi dalla
dittatura del Pil
Martha Nussbaum è impegnata da più di 25 anni, assieme ad Amartya Sen, a proporre, non solo
nelle sedi accademiche ma anche al mondo della politica, dell'economia e della finanza un nuovo
paradigma in grado di misurare (e giudicare) la ricchezza di uno stato sui bisogni soddisfatti e
sulle opportunità realmente offerte ai propri cittadini. Istituzioni internazionali come la Banca
Mondiale, l'Undp delle Nazioni Unite, ma molto recentemente anche la Commissione Sarkozy e il
premier Cameron, hanno finalmente accettato di porre le "capacità" le condizioni cioè di poter
sviluppare le proprie potenzialità e abilità in una società che consenta effettivamente di usarle
come criterio di valutazione del benessere. Una conquista della filosofia, la vittoria di una
singolare filosofa.
Civica Inv 164068, coll 303.372 NUS
Il mondo, tutto il mondo, va già meglio. Naturalmente non ovunque in ugual misura e
naturalmente il miglioramento non procede dappertutto alla stessa velocità, ma non c'è paragone
tra come si viveva solo sessant'anni fa e come si vive oggi. E tempo di lanciare un messaggio
positivo, cauto ma fondato, rivendicando il diritto di essere ottimisti anche per chi non appartiene
alla destra liberista.
Civica Inv 164088, coll 306.309 KEN
C. Kenny
Va già meglio
Lo sviluppo
globale e le
strategie per
migliorare il
mondo
11
N. Tranfaglia
Il fascismo e le
guerre mondiali
(1914-1945)
Nelle pagine di questo volume l'Autore ricostruisce un periodo decisivo della storia d'Italia che si
colloca tra lo scoppio della prima guerra mondiale e la conclusione della seconda e include in poco
più di un trentennio il tramonto del sistema politico liberale e la nascita, lo sviluppo e la fine della
dittatura fascista. Quest'ultima si lega, a sua volta, alla debolezza della tradizione democratica
italiana e al protrarsi di caratteristiche negative che hanno accompagnato, e per certi versi
inquinato, la nostra vita politica fin dall'inizio della unificazione nazionale. La narrazione è attenta
agli aspetti politici, sociali, culturali ed economici della nostra storia ed è caratterizzata da
un'esposizione sempre chiara. Nell'ultima parte una particolare attenzione è dedicata al
drammatico biennio in cui l'Italia è spaccata in due e divisa tra i partigiani combattenti nelle città
e sulle montagne e i seguaci della Repubblica Sociale Italiana alleati alla Germania di Hitler. Sono
gli anni decisivi anche dal punto di vista culturale per la fondazione della democrazia repubblicana
in cui tuttora viviamo e per il riscatto degli italiani dall'oppressione dispotica della dittatura di
Mussolini e dei fascisti.
Balestrazzi Inv 155352, coll C 25.4.063
C. Malaparte
Tecnica del
colpo di Stato
S. Kaczerginski
La notte è il
nostro giorno.
Diario di un
partigiano ebreo
del ghetto di
Vilna
Uscito per la prima volta in Francia nel 1931 grazie alla mediazione di Daniel Halévy (e in Italia
solo nel 1948), immediatamente commentato da Trockij, bruciato dai nazisti sulla piazza di Lipsia
e costato al suo autore l'arresto e il confino a Lipari per "manifestazioni di antifascismo compiute
all'estero", "Tecnica del colpo di Stato", spieiata dissezione delle varie tipologie di golpe e delle
loro costanti, viene subito avversato da tutti. Sta di fatto che ancor oggi lo si legge d'un fiato: non
solo per l'"attualità" della sua analisi di ingegneria politica, ma soprattutto per lo stile, insieme
icastico e concitato, geometrico e visionario, dove Malaparte sembra assumere le cadenze di un
allievo di Tacito. Stile che risalta in tutte le sequenze su trionfi e fallimenti del golpismo classico, a
partire dalla violenta "campagna di stampa" con cui Cicerone smaschera la congiura di Catilina,
ma che tocca l'acme nelle ricostruzioni dei colpi di Stato dei primi decenni del secolo scorso, come
nelle pagine sulla imminente rivoluzione a Pietrogrado, con le "dense nuvole nere sulle officine di
Putilow" cui si contrappone la nebbia rossastra del sobborgo di Wiborg dove si nasconde Lenin. E
nella parte finale spiccano, ritratti con rara vividezza, i volti e le psicologie degli autocrati a capo
dei vari totalitarismi: Stalin, "barbaro dall'intelligenza fisica e istintiva, allo stato di natura, senza
pregiudizi d'ordine culturale o morale"...
Balestrazzi Inv 155389, coll C 25.4.100
"Mai più parleremo serenamente. Mai più, da nessuna parte. In notti di impenetrabile oscurità,
superate le palizzate del ghetto e del campo di concentramento, ci trascinavamo verso i boschi
come lupi famelici, per prendere e distruggere. Invidiavamo gli animali che popolavano i verdi
paesaggi a noi sconosciuti. Il bosco era divenuto il nostro ideale: una leggenda, un mito avvolto
nel verde, penetrato da fasci di luce. E se ci domandassero: come avete fatto a sopravvivere nelle
foreste, sotto la pioggia, il fango e il freddo? Come siete riusciti a procurarvi il cibo circondati
dall'esercito tedesco, a contatto con una popolazione impaurita? Dove avete dormito nelle gelide
notti d'inverno? Dove avete trovato le armi? Chi medicava le vostre ferite? Chi poteva lenire le
vostre pene e prendersi cura di voi ebrei, da tutti abbandonati e perseguitati? Riuscivate a trovare
almeno tra compagni di lotta, in quei boschi selvaggi, riposo e amicizia? La risposta è semplice:
mai più troveremo serenità. Mai più, da nessuna parte. Tutto aveva un aspetto diverso da
lontano. Ma da vicino, quando ne fummo protagonisti, ci accorgemmo di quanto fosse diversa la
realtà. Con questo libro vorrei provare a togliere il velo a questo mito. Forse le tante domande
troveranno risposta. Mi auguro che la luce, per quanto tetra o debole, possa sorgere dalla
macchia misteriosa. Il lettore troverà in queste pagine anche momenti di felicità e di gioia".
(Shmerke Kaczerginski). Prefazione di Wlodek Goldkorn.
Balestrazzi Inv 155380, coll C 25.4.091
G. Galli
La svastica e le
streghe
Intervista sul
Terzo Reich, la
magia e le
culture rimosse
dell’Occidente
Hannah Arendt, prendendo spunto dal processo Eichmann, definiva il nazismo "la banalità del
male". Ora, se la manifestazione del male può essere considerata tragicamente ordinaria, a non
esserlo, di certo, è la sua genesi più riposta. Una conferma in tal senso ci viene dallo stesso
nazismo, il quale non è spiegabile fino in fondo con gli strumenti classici delle scienze umane. Ne
è persuaso ormai da un trentennio Giorgio Galli, il famoso politologo italiano e il precursore degli
studi sui rapporti tra magia e politica. In questo libro-intervista, Galli raccoglie, scompone e
ricompone tutti gli elementi che lo hanno convinto della "centralità" dell'esoterismo nel pensiero e
nella prassi nazista: Hess, Rosenberg e Himmler non rappresentano solo il lato ferocemente
grottesco di un regime in cerca di un retaggio mistico-razziale che lo nobiliti, ma qualcosa di assai
più importante; una cultura "magica" in grado, nel solco di una plurisecolare tradizione di pensiero
"alternativo" (dai miti arcaici alla caccia alle streghe), di influenzare concretamente i processi
decisionali della politica, con esiti di grandissima rilevanza storica. Scorrevole e incalzante, "La
svastica e le streghe" è un viaggio nel cuore occulto della storia europea, alla ricerca di tutte
quelle risposte sulla "banalità del male" che il razionalismo positivista non è capace di fornire
appieno.
Balestrazzi Inv 155356, coll C 25.4.067
12
G. Vattimo
Della realtà
Fini della filosofia
Nella attuale discussione filosofica si avverte una necessità di realismo, quasi un'urgenza.
"Torniamo alla realtà!", invocano in molti. "Basiamoci sull'esperienza", sperando così di salvarsi
dalle conseguenze del nichilismo. Ma la realtà, ovvero e sensazioni e l'esperienza, non può essere
la soluzione, argomenta Vattimo. Semmai è un problema. O meglio, è il problema della filosofia
moderna: che cosa è la realtà? Su quali dati è basata la nostra esperienza? Perché, a ben vedere,
la realtà è sempre una costruzione sociale, e spesso autoritaria. Solo diventando consapevoli della
natura sociale della realtà potremo diventare davvero liberi. Partendo da Heidegger e Nietzsche
(rivisitati con grande lucidità), e confrontandosi con l'attuale ricerca filosofica, Gianni Vattimo
rende ancora più radicale la sua riflessione.
Civica Inv 164003, coll 121.68 VAT
""Da un momento all'altro, un uomo raddrizza la testa, fiuta, ascolta, considera, riconosce la sua
posizione: pensa, sospira, e, prendendo l'orologio dalla tasca collocata contro la costola, guarda
l'ora. Dove sono? e che ora è?: ecco, fra noi e il mondo, la domanda inesauribile". Inesauribile,
perché l'ora e il luogo mutano incessantemente, ma soprattutto perché la domanda che sorge qui
non mira, in fondo, a sapere in quale luogo di uno spazio, preso come dato, e a quale ora di un
tempo, preso come dato, noi ci troviamo, ma anzitutto qual è questo nostro vincolo indistruttibile
con le ore e i luoghi" (Merleau-Ponty).
L. Vanzago
Civica Inv 164061, coll 194.08 MER
Merleau-Ponty
A. Tollini
Lo Zen
Storia, scuole,
testi
M. Rampin
Come non farsi
bocciare a
scuola.
Trucchi, astuzie
per studenti,
genitori e
insegnanti)
Dopo una prima parte introduttiva sullo Zen nel panorama del buddhismo giapponese e sullo Zen
in Occidente, il volume affronta il passaggio geografico e culturale di questa tradizione dalla Cina
al Giappone del XIII secolo e il suo primo, difficile radicamento nell'arcipelago giapponese.
Saranno due le grandi scuole che condizioneranno tutta la successiva storia dello Zen: Rinzai e
Soto, di cui Tollini traccia la storia, lo sviluppo dottrinale e ricorda i principali maestri. A seguire,
la descrizione del grande sviluppo culturale che fece dello Zen il principale punto di riferimento
estetico, letterario e delle arti performative in Giappone, lasciando un segno indelebile sulla
sensibilità estetica orientale: un segno che dura fino ai giorni nostri. Il libro è corredato dalle
traduzioni dei testi originali dell'epoca, sia dei maestri che di altro tipo, allo scopo di favorire una
più diretta e profonda comprensione delle tematiche trattate.
Civica Inv 164065, coll 294.3 TOL
Un manuale pratico, tutto dalla parte dello studente, pieno di indicazioni su come scegliere una
scuola, come comportarsi in aula, come gestire le relazioni con gli insegnanti, e poi come
studiare, affrontare interrogazioni e verifiche, risollevarsi dalle cadute, superare l'ansia da
prestazione e soprattutto a non farsi bocciare. Dedicato a studenti, professori e genitori, il libro è
scritto da un'insegnante di scuola superiore e da Matteo Rampin, autore e psicoterapeuta
affermato. Vi si impara a evitare le trappole più comuni del mondo scolastico, a considerare
l'istruzione un'opportunità irripetibile e la scuola una palestra di vita, e a sviluppare i talenti
scommettendo sulla cultura e sull'organo oggi più trascurato: il cervello.
Civica Inv 164029, coll 370.1523 RAM
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