93-09.02.2011 Gazzetta del Sud DIRETTA TV
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35 Giancarlo Garozzo è il capogruppo in consiglio del Pd Intervento del capogruppo Pd Garozzo Seduta in diretta tv esperimento importante ma da "disciplinare" La cronaca televisiva in diretta delle sedute di consiglio comunale, alle condizioni attuali, è da sospendere e da rivedere. Ne è convinto il capogruppo del Partito democratico al civico consesso Giancarlo Garozzo, che pure rivendica la paternità del suo partito nella battaglia per la trasparenza. «Per la prima volta abbiamo avuto la diretta televisiva nell'aula consiliare - ha commentato Garozzo Si tratta di un provvedimento fortemente proposto e voluto dal Partito democratico, in quanto si sperava di ridare decoro e soprattutto garantire trasparenza all'attività del civico consesso. Ebbene, vedendo quello che è accaduto in occasione della "prima", va detto subito che le dirette televisive, se non regolamentate con una tempistica per ogni singolo intervento, e se chiunque può parlare di qualsiasi cosa, non funzionano e nel rispetto della città che aspetta importanti provvedimenti ne chiedo l'immediato annullamento». Garozzo spiega in modo più approfondito il perchè della sua presa di posizione. «Dico questo - prosegue il rappresentante del Pd - perché per tre ore abbiamo assistito a interventi che non avevano nulla a che vedere con le problematiche all'ordine del giorno ma erano mirati solo all'apparire davanti alla telecamera. Colleghi consiglieri che sono intervenuti pochissimo in consiglio si sono improvvisamente destati, però non parlando dei problemi all'ordine del giorno ma avanzando le prime istanze che passavano loro per la testa. Uno spettacolo ingiustificabile, che su 11 argomenti all'ordine del giorno ne ha portato a trattarne uno solo, perché poi stanchi delle perfomance a cui non sono abituati hanno fatto cadere numero legale. Ebbene sì - ha proseguito Garozzo la maggioranza fa cadere il numero legale senza un apparente motivo valido, maggioranza che peraltro non c'è. Infatti erano una decina su 28 presenti: sono allo sbando ma i provvedimenti, nello specifico diverse modifiche a comparti urbanistici, restano non esitati e il cittadino attende risposte, positive o negative che siano, che così non arriveranno mai».